Padiglione Lombardia a Vinitaly: 3.300 mq con circa 200 aziende
Padiglione Lombardia a Vinitaly: 3.300 mq con circa 200 aziende
Milano, 29 mar. (askanews) – Uno spazio espositivo di 3.300 metri quadrati, finanziato e realizzato in accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, che riunisce produttori, consorzi, associazioni e istituzioni nel salotto al primo piano del PalaExpo, con circa 200 aziende che offriranno in degustazione oltre mille etichette. Il Padiglione Lombardia di Vinitaly (“Lombardia, una straordinaria esperienza di gusto”), il Salone internazionale dei vini e distillati la cui 55esima edizione andrà in scena a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, è stato presentato oggi a Palazzo Lombardia dal governatore Attilio Fontana, dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, dal presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio, dal presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, dalla presidente di Ascovilo, Giovanna Prandini e da Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta.
“La Lombardia vanta 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT e, in termini di qualità, può tranquillamente competere con le più rinomate regioni vitivinicole a livello non solo nazionale, ma anche internazionale” ha ricordato Fontana, sottolineando che “l’ultima vendemmia, pur caratterizzata da condizioni meteorologiche estreme, si è chiusa con una produzione fatta per la stragrande maggioranza di vini a Denominazione di qualità, per cui nove bottiglie su dieci dell’annata 2022 saranno a marchio DOCG, DOC o IGT”. La produzione dello scorso anno, infatti, conta oltre 142 milioni di bottiglie potenziali, per l’88% vini a Denominazione di qualità. Una percentuale in virtù della quale la Lombardia, già prima regione in Italia per valore della produzione agroalimentare, si conferma ai vertici a livello nazionale anche per quanto riguarda la quota di vini di qualità sul totale della produzione. “I vini lombardi tornano a Verona confermandosi come grandi ambasciatori dei nostri territori, in Italia e sempre di più anche all’estero” ha affermato Beduschi, precisando che “il mercato principale per i prodotti vitivinicoli lombardi è quello tedesco, che nel 2022 ha rappresentato il 24% dell’export e che nel periodo 2019-2021, a cavallo della pandemia da Covid-19, è cresciuto addirittura del 46,7%”. “Seguono, in termini di valore, gli Stati Uniti, con una quota del 12,5% e in crescita del 20,6% tra il 2019 e il 2021, la Svizzera (8,6%), il Giappone (6,4%), la Francia (4,1%), il Regno Unito (4%) e la Spagna (2,9%)” ha continuato, sottolineando che è “merito delle imprese vitivinicole che lavorano per proporre un’offerta straordinariamente ampia e di qualità, con una presenza sempre crescente di varietà autoctone”. “Un primato e un vanto del vino lombardo – ha concluso il neo assessore – che a Vinitaly avrà come sempre un ruolo da protagonista, anche per promuovere l’immagine della regione, della sua storia e dei suoi prodotti”.
La biodiversità lombarda rappresenta anche “una risorsa fondamentale in termini economici” ha rimarcato Auricchio, ricordando che “da un lato ci sono le tremila imprese vitivinicole lombarde, che sono state capaci di attraversare anche i durissimi anni della pandemia salvaguardando l’occupazione e creando, nel corso degli anni, nuovi posti di lavoro: oggi abbiamo 6.275 occupati stabili, il 17,6% in più rispetto a dieci anni fa, ai quali si aggiungono naturalmente decine di migliaia di stagionali e persone occupate nell’indotto”. “Dall’altro lato – ha proseguito – ci sono il turismo enogastronomico e il valore del settore in termini di marketing territoriale, che abbiamo già esplorato con l’Expo del 2015 e che dobbiamo sfruttare ancora di più in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026”.