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Psa, ok a risoluzione Lega per contrasto diffusione

Psa, ok a risoluzione Lega per contrasto diffusioneRoma, 21 giu. (askanews) – “La Peste Suina Africana è un grave problema che ha causato ingenti danni all’industria suinicola italiana. Un virus altamente contagioso che colpisce non solo gli animali selvatici, ma anche quelli domestici. La Lega è da sempre vicina alle istanze degli allevatori, per questo ha presentato una risoluzione, approvata, per il contrasto e la diffusione della malattia”.

Così i parlamentari della Lega in commissione Agricoltura Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera, Mirco Carloni e Davide Bergamini, rispettivamente presidente e capogruppo della commissione, Francesco Bruzzone e Attilio Pierro. “Bisogna – concludono – tutelare le aree adibite ad allevamento, ricercando e gestendo le carcasse di animali in biosicurezza, potenziando i servizi veterinari, a mettendo in atto ulteriori e più efficaci azioni di depopolamento nelle aree di restrizione”.

Bufala campana Dop: in 2022 produzione +3,8%, export +30,2%

Bufala campana Dop: in 2022 produzione +3,8%, export +30,2%Roma, 21 giu. (askanews) – Nel 2022 la mozzarella di bufala campana Dop è stato l’unico insieme al taleggio tra i formaggi a Dop italiani ad aumentare la produzione, che è cresciuta del 3,8% rispetto al 2021. Inoltre, la Mozzarella Dop fa registrare, sempre nel 2022, un boom dell’export pari a +30,2% sull’anno precedente.

“Nonostante le difficoltà legate alle fiammate dell’inflazione, alla guerra in Ucraina – commenta il Consorzio – il prodotto riesce a imporsi sui mercati, grazie ai sacrifici dei soci del Consorzio, che hanno perso margini di redditività significativi”. “Un risultato incredibile, capace di spronarci a fare sempre meglio anche nel 2023 – commenta il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo – che ci vede ancora alle prese con tante difficoltà, a partire dall’aumento dei costi di produzione non assorbiti dal mercato. Noi continueremo a puntare sugli elementi distintivi del nostro prodotto: qualità e legame con il territorio”.

Donne del Vino: degustazioni incrociate tra Toscana e Lombardia

Donne del Vino: degustazioni incrociate tra Toscana e LombardiaMilano, 21 giu. (askanews) – Dalle bollicine della Franciacorta ai vini Oltrepò Pavese, da un rosato della bergamasca a una Malvasia di Candia aromatica, passando per i Lugana e i rossi della Valtellina, per finire con il Moscato di Scanzo. Una panoramica dei vini lombardi uniti dal comune denominatore di essere stati pensati e prodotti da “Donne del vino”. Saranno loro le protagoniste dell’evento in programma il 29 giugno a l’Hotel Esplanade di Viareggio, dove ha sede la delegazione Versilia di Ais Toscana guidata da Claudio Fonio che, con i suoi sommelier, darà un supporto fondamentale alla degustazione dei dieci vini lombardi.

Quella che si terrà in Versilia è la prima di due degustazioni gemelle ma speculari. Un’omologa degustazione è infatti in programma per l’inizio del 2024 a Milano, con le produttrici toscane a loro volta ospiti dei sommelier Ais della Lombardia. L’idea è nata dalla collaborazione tra Paola Rastelli, sommelier e vicedelegata delle Donne del Vino della Toscana, e Camilla Guiggi, a capo della delegazione lombarda dell’Associazione. Le produttrici che parteciperanno a questa inizitiva con i loro vini sono Laura Boatti (Brut Rosè Metodo Classico Monsupello Oltrepò Pavese VSQ), Pia Donata Berlucchi (Fratelli Berlucchi Freccianera Rosa 2014 Franciacorta DOCG Magnum), Giovannella Fugazza (Castello di Luzzano Tasto di seta Malvasia di Candia aromatica Colli Piacentini DOC), Cristina Bordignon (Cascina le Preseglie Lugana Hamsa 2021 Lugana DOC), Giovanna Prandini (Perla del Garda Lugana Madonna della Scoperta 2019 Lugana Superiore DOC), Frida Giorgia Tironi (Cascina del Ronco Elegia 2022 I.G.T. Franconia della Bergamasca Rosato), Caterina Brazzola (Montelio Solarolo 2016 Oltrepò Pavese Rosso Riserva DOC), Valeria Radici Odero (Frecciarossa Giorgio Odero 2018 Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese DOC), Greta Galanga (Mamete Prevostini Sommarovina 2019 Valtellina Superiore Sassella DOCG) e Francesca Pagnoncelli (Moscato di Scanzo 2017 Cantina Pagnoncelli Folcieri DOCG).

Le Donne del Vino, fondata nel 1988 a Firenze e guidata dalla produttrice campana Daniela Mastroberardino, è un’associazione senza scopi di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Oggi conta oltre 1050 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier, esperte e giornaliste. Le Donne del Vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. Il gruppo toscano è composto da 84 socie guidate dalla Delegata regionale Donatella Cinelli Colombini, che ha commentato questa iniziativa, parlando di “un modo di lavorare insieme che, ci auguriamo, farà scaturire opportunità commerciali per le socie di entrambe le regioni e diffonderà la cultura del grande vino”.

”Il Grappolo d’Oro Clivus 2023″ assegnato a Massimo Mamoli

”Il Grappolo d’Oro Clivus 2023″ assegnato a Massimo MamoliMilano, 21 giu. (askanews) – “Il Grappolo d’Oro Clivus 2023” è stato assegnato al direttore del quotidiano L’Arena di Verona, Massimo Mamoli. Il premio, sostenuto da Cantina di Monteforte d’Alpone, gli è stato attribuito al 55enne giornalista veronese “per aver dato, in un anno e mezzo di direzione, un’impronta importante e autorevole al giornale con un’informazione incisiva e privilegiando la riflessione sui temi del nostro tempo e del nostro territorio”.

La cerimonia dell’undicesima edizione del Premio si terrà al Palazzo Vescovile di Monteforte d’Alpone (Verona) venerdì 30 giugno alle 19. Nel corso della serata sarà premiata inoltre la giornalista de L’Arena, Paola Dalli Cani e verranno insigniti di una menzione d’onore i giornalisti Gianni Biasetto de Il Mattino, Matteo Mohorovicich di Rai 3, Giuliano Bicego di Telenuovo e Lucio Salgaro di Telearena. “Questo appuntamento fa ormai parte integrante della nostra tradizione perché rappresenta un’occasione preziosa per fare riflessioni su temi di attualità” ha dichiarato il presidente di Cantina di Monteforte, Massimino Stizzoli, ricordando che “la nostra Cantina ha festeggiato l’anno scorso i 70 anni e rappresentiamo per il territorio un importante punto di riferimento anche economico e sociale. L’edizione di quest’anno – ha concluso Stizzoli – ci offre la possibilità di riflettere sul binomio ‘locale-globale’, che vale tanto a livello giornalistico quanto a livello aziendale: due ‘estremi’ che, proprio perché tali, sono destinati a resistere e a viaggiare paralleli”.

Fondata nel 1952 nel cuore del Soave Classico, la Casa vinicola Monteforte conta 1.200 ettari di vigneti che si estendono anche nella zona del Durello sui Monti Lessini e nella zona della Valpolicella.

Vino, nel Casertano torna “Casavecchia e Pallagrello Wine Festival”

Vino, nel Casertano torna “Casavecchia e Pallagrello Wine Festival”Milano, 21 giu. (askanews) – Il centro storico di Pontelatone (Caserta) si prepara ad accogliere la nuova edizione del “Casavecchia & Pallagrello Wine Festival”: tre giorni, dal 30 giugno al 2 luglio, di degustazioni, laboratori, musica, cucina di alta qualità e seminari di approfondimento per dare spazio e voce a questi vitigni autoctoni del Casertano e ai loro produttori.

“La riconoscibilità e personalità di questa manifestazione si ricollega ad una ben precisa caratteristica: associare in maniera incondizionata il vino al territorio di elezione rendendolo un tutt’uno, al fine di creare per l’enoturista un pacchetto completo” afferma il coordinatore dell’evento, Francesco Scaramuzzo, sottolineando che “oggi il Festival ha assunto sempre più il ruolo non solo di importante vetrina per il territorio ma soprattutto è un’occasione per promuovere la cultura enoica a livello nazionale come autentica espressione delle eccellenze e del dinamismo che stanno caratterizzando sempre di più il nostro Paese”. I banchi d’assaggio delle cantine e gli stand dedicati al food con menu incentrati sui prodotti del territorio si apriranno a partire dalle 20. Sabato 1 luglio alle 19 in piazzetta Municipio, si terrà la masterclass sul Pallagrello Bianco guidata dal giornalista Luciano Pignataro, e a seguire la scenografica filatura della mozzarella di bufala campana Dop. Domenica 2 luglio, sempre alle 19 in piazzetta Municipio, è prevista la masterclass sul Casavecchia guidata da Pietro Iadicicco, delegato provinciale Ais Caserta.

L’evento è promosso dalla Strada del Vino del Casavecchia di Pontelatone e dalla Pro loco di Pontelatone, in collaborazione con Comune di Pontelatone, Associazione italiana sommelier (Ais) e Unpli.

Vino, Cantina trentina Moser lancia il suo primo Sauvignon Blanc

Vino, Cantina trentina Moser lancia il suo primo Sauvignon BlancMilano, 21 giu. (askanews) – La Cantina trentina Moser aggiunge il Sauvignon Blanc alla sua linea di fermi “Warth”. Prodotto in purezza da un vitigno inedito per l’azienda, il nuovo vino è frutto dell’assemblaggio delle uve dei terreni calcarei allevati a guyot presso Maso Warth, sopra la città di Trento a 350 metri di altezza, e dei vigneti allevati a pergola trentina sui terrazzamenti sabbiosi e porfirici della Valle di Cembra, a 500 metri sul livello del mare. Selezionate e vendemmiate a mano, le uve vengono sottoposte a una pigiatura soffice, per procedere poi con la fermentazione in vasche d’acciaio, mentre l’affinamento avviene in bottiglia per almeno un anno. Il Sauvignon Blanc si affianca a Gewürztraminer, Riesling Renano, Moscato Giallo, Müller Thurgau, Lagrein, Teroldego e la sua riserva, Rubro, otto vini nati dal progetto di Carlo e Matteo Moser, oggi insieme alla guida dell’azienda vitivinicola.

“Il nostro primo Sauvignon Blanc nasce dalla volontà di esplorare le potenzialità di questo grande vitigno in un territorio vocato come il nostro, con uve allevate in un clima continentale, fresco, simile a quello della Valle della Loira, ma influenzato dalle Dolomiti” spiega Matteo Moser, enologo della cantina, aggiungendo che “siamo un’azienda dall’anima bianchista e con questa etichetta siamo riusciti ad affiancare al Riesling Renano, già presente nella linea Warth, un altro vitigno bianco nobile, di grande longevità, freschezza e beva, iniziando a produrlo proprio nel 2021, un’annata ottima per questa tipologia di vini”. Come gli altri vini della linea Warth, anche l’etichetta del Sauvignon Blanc è stata disegnata da Paolo Tait. “La simbologia dell’opera – sottolinea Carlo Moser – rappresenta il rapporto viscerale della nostra famiglia con la terra: le origini contadine, il valore del lavoro e del sacrificio, la ricerca dell’avanguardia unite al rispetto per il territorio, visto come risorsa da plasmare e conservare, per noi stessi e le nuove generazioni”.

Torna “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del Vino

Torna “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del VinoMilano, 21 giu. (askanews) – Tavole rotonde, performance teatrali e musicali, passeggiate scientifiche nel vigneto, installazioni artistiche, ma soprattutto banchi d’assaggio di oltre 200 etichette, fra le migliori produzioni enologiche d’eccellenza della Regione Lazio ma anche nazionali ed internazionali, oltre alle degustazioni guidate da esperti del settore, per un’ntensa tre giorni di eventi dedicati alla cultura del vino. Si tratta dell’ormai consueto appuntamento “Tutti giù in Cantina”, il Festival della Cultura del Vino di Velletri, organizzato dal Crea Viticoltura ed Enologia e dall’associazione Idee in Fermento, che si svolgerà da venerdì 23 a domenica 25 giugno nella storica sede del centro di ricerca in via Cantina Sperimentale a Velletri (Roma).

Sarà il Cile il Paese ospite d’onore di quest’anno, a cui è dedicata l’apertura di venerdì 23 giugno alla presenza dell’ambasciatore con una degustazione dei grandi vini cileni e a seguire un incontro-dibattito Italia-Cile sulle due sponde dell’oceano con la professoressa Francesca Romana Stabile dell’Università Roma Tre. Nei tre giorni del Festival sono previste anche una masterclass delle aziende cilene Viña Falernia e Vinos Co.Pa, una verticale guidata di Cabernet Franc Ars Magna dei vini dell’azienda Omina Romana, oltre al focus su “Il Grigio di San Felice”. Altro appuntamento da segnalare è tutto al femminile: il vino raccontato dalle donne, imprenditrici, giornaliste, blogger. Presente anche una area food attrezzata per intervallare i momenti culturali e di degustazione, con un adeguato supporto gastronomico.

Infine, il gradito ritorno del noto attore Gianmarco Tognazzi che il 25 giugno, in una veste inedita, racconterà i vini de La Tognazza insieme all’enologo Andrea Miceli. L’ingresso e la fruizione di tutta l’offerta culturale (mostre, convegni, tavole rotonde) sono gratuiti.

Life climate smart chefs award: un premio per un cibo sano e sostenibile

Life climate smart chefs award: un premio per un cibo sano e sostenibileMilano, 20 giu. (askanews) – È arrivato al giro di boa il percorso di Life climate smart chefs, progetto europeo triennale che punta a formare chef e cuochi provenienti da tutta Europa, insegnando loro a coniugare l’attenzione al gusto con temi come salute e rispetto dell’ambiente. Per l’occasione, il consorzio internazionale di partner guidato da Fondazione Barilla, il prossimo 5 luglio organizzerà una conferenza online dal titolo “Chef a capo tavola – L’importanza di essere un ‘Climate smart chef’ oggi in Europa” durante la quale saranno presentati i risultati ottenuti fin qui dal progetto e un documento strategico rivolto ai decisori politici europei, la Vision 2030. Verrà annunciato inoltre il Climate smart chefs award, il premio pensato per riconoscere l’impegno degli chef e delle associazioni no profit nel promuovere pratiche alimentari attente all’ambiente.

Finanziato dal programma Life dell’Unione europea, Climate smart chefs formerà in tre anni 160 chef e professionisti del settore ristorativo provenienti da tutta Europa, con conoscenze e strumenti volti a generare un cambiamento nella progettazione dei menu e nella comunicazione verso i loro clienti, aumentandone la consapevolezza sulle questioni climatiche. Il progetto, che vede Fondazione Barilla capofila in partnership con Alma, la scuola internazionale di Cucina Italiana, Enaip Net, l’Università finlandese Jamk e l’azienda irlandese Nutrics, vuole promuovere un dibattito ampio sul cibo come strumento chiave per la mitigazione dei cambiamenti climatici. Life Climate smart chefs prevede un corso di 36 ore di formazione divise tra online e in presenza presso il centro di formazione Alma. Il corso viene erogato in otto edizioni, ognuna delle quali è divisa in sei moduli durante i quali gli aspiranti climate smart chefs imparano a identificare le principali sfide da affrontare per realizzare un sistema alimentare più attento all’ambiente e come prevenire e ridurre gli sprechi durante il servizio, approfondiscono lo studio di differenti culture gastronomiche (dalla dieta mediterranea alla tradizione culinaria del nord Europa) e si mettono alla prova con il software “FoodPrint”, un tool digitale per la progettazione di menu sostenibili che analizza l’impatto ambientale di ciascun piatto. A oggi, sono state realizzate 4 delle 8 edizioni previste e formati 80 chef e cuochi, ognuno con il suo expertise.

“Il progetto Life Climate smart chefs rappresenta un nuovo modo di guardare al cibo: mangiare non è solo un un’esperienza legata al gusto, ma diventa un nuovo modo di essere cittadini attivi e consapevoli. Oggi gli chef sono chiamati a diventare essi stessi formatori che indicano la via da seguire per mangiare con gusto e in modo sano – ha dichiarato Riccardo Valentini dell’advisory board di Fondazione Barilla e di Life Climate smart chefs – Il progetto si muove proprio in questa direzione con l’obiettivo di aggiungere un nuovo tassello, affiancando alla gioia del cibo, anche l’attenzione all’ambiente”. “Life Climate smart chefs ci ha permesso di elaborare ‘Vision 2030’, un documento strategico volto a fornire raccomandazioni e a sostenere gli obiettivi EU di mitigazione del cambiamento climatico. Il documento nasce da un processo partecipativo che, negli ultimi 9 mesi, ha coinvolto diversi attori del sistema alimentare – ha dichiarato Marta Antonelli, coordinatrice del progetto Life Climate smart chefs e direttrice della ricerca di Fondazione Barilla – Speriamo che le raccomandazioni formate nella Vision 2030 possano ispirare un maggiore coinvolgimento degli chefs per trasformare i sistemi alimentari in Europa”.

Caffetteria e bartender: 70 giovani neet formati da AdAstra project

Caffetteria e bartender: 70 giovani neet formati da AdAstra projectMilano, 20 giu. (askanews) – Settanta giovani under 30 formati per il settore beverage, il 75% dei partecipanti assunto dopo un tirocinio retribuito di quattro mesi, oltre 50 esercizi commerciali coinvolti nell’area milanese. Sono alcuni dei numeri delle prime due edizioni di AdAstra project, il programma di formazione-lavoro per giovani cosiddetti neet ideato e sostenuto da Fondazione di Comunità Milano in collaborazione con Campari, Heneken Italia, Lavazza e A&I società cooperativa sociale Onlus.

Ora per alla terza edizione, presentata presso la sede centrale di Campari, sono 30 le persone ammesse, di cui quattro non hanno completato il percorso formativo. Il 72% sono uomini, con una percentuale di donne che per la prima volta dall’avvio del progetto si attesta intorno al 30% del totale, dimostrando un crescente interesse verso le professioni del beverage. La maggioranza dei partecipanti è di origine straniera (80%), oltre un terzo vive in comunità alloggio (36%). Il 40% ha conseguito la terza media in Italia, il 12% ha conseguito il diploma superiore in Italia e oltre il 48% ha un titolo riconosciuto solo dal paese di origine. Più della metà dei partecipanti ha avuto brevi esperienze di lavoro in ambiti diversi. AdAstra project è un percorso di formazione nel beverage (caffetteria e bartender-mixology) rivolto a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 27 anni residenti nell’area metropolitana di Milano, disoccupati o inoccupati, con basso livello di istruzione e scarsa esperienza lavorativa. Il percorso è gratuito ed è aperto a chiunque sia in possesso dei requisiti e sia disponibile a intraprendere un percorso lungo un anno.

Fondazione di Comunità Milano ha ideato il progetto cui garantisce le risorse economiche. Campari, Heineken Italia e Lavazza mettono a disposizione le rispettive academy, centri di formazione nell’ambito caffetteria e bartender-mixology, nonché il know-how di docenti esperti. A&I – ente accreditato in Regione Lombardia per la formazione e i servizi al lavoro – seleziona, accompagna e guida i partecipanti in aula, durante il tirocinio e fino all’ingresso “autonomo” nel mondo del lavoro.

Vino, prorogata al 23 giugno iscrizione a Concorso “Scelta più green”

Vino, prorogata al 23 giugno iscrizione a Concorso “Scelta più green”Milano, 19 giu. (askanews) – Il Comitato organizzatore della “Primavera del Prosecco Superiore” ha accolto l’invito delle Cantine del territorio che chiedevano più tempo per presentare il proprio progetto di sostenibilità e, in accordo con il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, ha deciso di spostare la scadenza per l’iscrizione alla seconda edizione del premio “La scelta più green”. Il nuovo termine è fissato per il 23 giugno: fino ad allora, le realtà vitivinicole del Conegliano Valdobbiadene che hanno deciso di rendere più sostenibile almeno uno dei loro processi aziendali, potranno iscriversi gratuitamente al concorso compilando semplicemente il modulo on-line dedicato al progetto e allegando la descrizione della scelta green fatta dall’azienda.

Scopo dell’iniziativa è individuare, premiare e valorizzare le migliori pratiche di sostenibilità ambientale ed economica messe in campo dalle aziende agricole. Al concorso possono partecipare le Cantine dell’area del Prosecco Docg “che abbiano in essere (o che abbiano concluso nei due anni antecedenti alla data del bando) esperienze e progettualità legate allo sviluppo sostenibile, al rispetto ambientale e all’economia circolare sia dei processi produttivi in campagna che in cantina, oltre a quelli ideati per l’accoglienza dei clienti”. Un concorso che prosegue nel solco tracciato 28 anni fa dalla prima edizione della “Primavera del Prosecco Superiore”, cresciuta anche grazie alle tante collaborazioni nate in questi anni. Un progetto di marketing territoriale che, grazie alla collaborazione con il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, “oggi lavora per valorizzare e dare il giusto risalto agli eroici produttori delle colline Unesco che, sempre più, scelgono di produrre in modo sostenibile, dimostrando come l’eccellenza nasca dalla combinazione tra antica sapienza, innovazione continua e salvaguardia di un patrimonio ambientale e culturale unico al mondo”.

La premiazione ufficiale si terrà durante il Gran Galà della Primavera del Prosecco Superiore, che si svolgerà a Conegliano nella serata di venerdì 7 luglio 2023, in occasione dell’anniversario dell’iscrizione delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene nel Patrimonio dell’Umanità Unesco.