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Vino, un cortometraggio celebra la Cantina franciacortina Mosnel

Vino, un cortometraggio celebra la Cantina franciacortina MosnelMilano, 08 giu. (askanews) – Un cortometraggio per celebrare Mosnel. Lo ha firmato il giornalista e regista Massimo Zanichelli che ha raccontato per immagini la storica Cantina della Franciacorta, offrendo due versioni, una più lunga e un’altra più sintetica e personale, che saranno distribuite online a partire dal 10 giugno.


“Abbiamo fortemente voluto raccontare la nostra storia e la vita quotidiana in azienda, nell’alternarsi delle stagioni e delle lavorazioni che creano la magia del Franciacorta” hanno spiegato i fratelli Giulio e Lucia Barzanò, titolari della bella Cantina, parlando di “un mestiere che si ripete di anno in anno uguale ma in realtà sempre diverso, ed è proprio il passare del tempo che rende unici i nostri vini”. Il 5 e 6 giugno le due varianti sul tema sono state proiettate in anteprima rispettivamente tra i filari del vigneto che dà il nome all’azienda di Camignone (Brescia) e al cinema Anteo di Milano. La narrazione non può che partire sempre da Emanuela Barzanò Barboglio, pioniera del territorio della Franciacorta e madre di Giulio e Lucia (che nella versione più lunga trovano lo spazio di raccontare in prima persona l’azienda), e arriva all’oggi descrivendo in chiave poetica e con un bel ritmo il lavoro in campagna e in cantina nel susseguirsi delle stagioni. Sfondo e nello stesso tempo protagonista è una natura onnipresente, scandita attraverso le immagini e i rumori del cielo, delle piante e degli insetti, alternate a quelle dei macchinari e degli uomini che li fanno funzionare, e alla nascita delle bollicine che, dopo aver riposato il giusto, si offriranno come ottimo Metodo Classico. Perché natura, tempo e lavoro (che è fatica) sono la campagna stessa, sono l’agricoltura e ancor di più la viticultura che si gioca tra vigna e cantina, tra “luce” e “buio”, e a cui lo scorrere degli anni regala profondità e nuovo senso.


“I contrasti giocano un ruolo essenziale nel vino come nel cinema” ha spiegato Zanichelli, aggiungendo che “esplorando l’intero ciclo di produzione, dalla campagna alla bottiglia, ho filmato il contrasto tra i più movimentati esterni (i lavori nei vigneti) e gli interni più raccolti e silenziosi (le attività parallele di vinificazione, nelle barricaie, nelle sale di degustazione), tra le riprese aeree e i campi lunghi dedicati al paesaggio e tutti i dettagli della natura indagati con ottiche macro che svelano, dagli insetti alle bollicine, un mondo invisibile all’occhio umano”.

Sono 5mila i pani regionali candidati al progetto Nutella sull’arte bianca

Sono 5mila i pani regionali candidati al progetto Nutella sull’arte biancaMilano, 7 giu. (askanews) – Sono quasi 5.000 le candidature di pani regionali arrivate a partire dal 20 maggio da tutto lo Stivale per l’iniziativa Nutella “Candida il pane della tua regione”, in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Un risultato, che gli organizzatori giudicano molto superiore alle aspettative e che li ha spinti a prorogare di una settimana il termine dell’iniziativa, passando da domenica 16 a domenica 23 giugno 2024.


La Regione che ha risposto in modo più entusiasta alla chiamata è la Puglia, con 849 candidature, seguita al secondo posto dalla Sardegna, con 682. Il terzo posto è, ad oggi, occupato dalla Calabria (482), ma Sicilia, Campania e Basilicata sono molto vicine e potrebbero entrare in gioco per il terzo posto nei prossimi giorni. Risultano al momento più indietro in classifica le regioni del Centro e del Nord-Italia: solo Lazio, Lombardia e Toscana superano le 200 candidature. Ma la classifica non è ancora chiusa: chiunque potrà candidare uno o più pani della propria regione sulla piattaforma “Pane & Nutella”. Tutti i pani candidati saranno valutati da una commissione dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e, a partire da ottobre 2024, quelli non ancora presenti sulla piattaforma potrebbero entrare a far parte del progetto.

Vino, Giancarlo Guidolin nuovo presidente del Consorzio Prosecco Doc

Vino, Giancarlo Guidolin nuovo presidente del Consorzio Prosecco DocMilano, 7 giu. (askanews) – Il Cda del Consorzio di tutela del Prosecco Doc ha eletto all’unanimità presidente Giancarlo Guidolin, a capo della Cantina Viticoltori Ponte e consigliere dell’ente consortile fin dalla sua costituzione. Per il prossimo triennio Guidolin, sarà supportato da tre vicepresidenti: Alessandro Botter, Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi e Mattia Mattiuzzo.


“Le inutili indiscrezioni circolate nei giorni scorsi sul nuovo Cda – si legge in una nota pubblicata sul sito del Consorzio – alla fine si sono concluse con un confronto franco che ha portato alla nomina all’unanimità del Presidente, dei vicepresidenti e di un ampio Comitato di presidenza che avrà il compito di coadiuvare il presidente nell’esercizio delle sue funzioni”. Nel Comitato di presidenza siedono Alessio Del Savio, Pierclaudio De Martin, Franco Passador e Giorgio Serena. “C’è poco da dire qui c’è solo da lavorare! Un impegno che non potrà che dare prosecuzione a quanto è stato fatto in questi anni e che non ha precedenti nella storia dell’enologia mondiale” ha dichiarato il neo presidente, aggiungendo che “siamo consapevoli che un evento simile difficilmente potrà ripetersi: in questo senso, permettetemi di ringraziare, innanzitutto il past president Stefano Zanette con il quale abbiamo condiviso il percorso che ci ha condotto fino ad oggi”.


“La nostra massima attenzione andrà a favore del potenziamento del percepito della Denominazione e al rafforzamento del binomio prodotto-territorio” ha proseguito Guidolin, precisando che “le nostre priorità, in linea con le attese dell’intera filiera, dai viticoltori agli imbottigliatori che hanno reso possibile il successo di questa Denominazione, restano la qualità delle produzioni, la sostenibilità delle stesse, l’attenzione verso i consumatori e le comunità locali di cui facciamo parte a pieno titolo”.

Da Santa Margherita il primo spumante dal vigneto urbano di Venezia

Da Santa Margherita il primo spumante dal vigneto urbano di VeneziaMilano, 7 giu. (askanews) – Santa Margherita ha presentato “Harmonia Mundi”, il primo spumante realizzato a Venezia con le uve coltivate nei chiostri di San Francesco della Vigna, il vigneto urbano più antico della città, risalente al 1253. Si tratta di un Metodo Charmat che riposa per almeno sei mesi sui lieviti, prodotto con uve Glera e Malvasia da viti ad alberello reimpiantate nel 2019 dagli agronomi di Santa Margherita all’interno del complesso religioso.


Con la prima vendemmia svoltasi il 30 agosto 2022, sono stati prodotte 1.107 bottiglie numerate: un numero simbolico, che riprende i metri lineari lungo i quali si dipana il vigneto. La bottiglia è serigrafata con “nuances blu e dorate che riportano alla mente ai colori della laguna e ai riflessi delle luci che di notte si specchiano nelle acque dei suoi canali”, e il confanetto che la contiene è realizzato utilizzando i legni di briccole dismesse, i grandi pali usati per indicare i canali nelle lagune di Venezia. L’azienda ha precisato che nel suo insieme, questo progetto vuole sottolineare il legame tra il marchio vinicolo e Venezia, una relazione nata quasi un secolo fa, quando il fondatore, il Conte Gaetano Marzotto, scelse l’entroterra veneziano per dar vita ad uno dei marchi enologici italiani oggi più noti nel mondo. “Il recupero dei vigneti urbani rappresenta una delle iniziative più importanti che oggi il mondo del vino può e deve fare per mantenere saldo e vivo il legame con la propria storia, le proprie radici e le proprie tradizioni” ha dichiarato il vicepresidente del Gruppo vinicolo, Stefano Marzotto, ricordando che “i vigneti sono stati parte integrante della vita e del panorama delle nostre città, ne rappresentavano una componente economica essenziale, ne caratterizzavano l’urbanistica e l’organizzazione sociale: San Francesco della Vigna è una delle ultime memorie di questa presenza in centro storico. È dunque motivo di grande orgoglio essere intervenuti per un loro riassetto e riutilizzo – ha concluso – con l’obiettivo di dare ulteriore slancio e lustro all’unicità di questo terroir”.


Il Gruppo Santa Margherita raggruppa dieci diverse Tenute e attraverso i brand Santa Margherita, Torresella, Kettmeir, Ca’ del Bosco, Cà Maiol, Lamole di Lamole, Vistarenni, Sassoregale, Terreliade e Cantina Mesa ha venduto nel 2023 oltre 27 milioni di bottiglie in oltre 90 Paesi del mondo. Il Gruppo è di proprietà dei quattro fratelli che rappresentano la terza generazione della famiglia Marzotto: Gaetano alla presidenza, Stefano alla vicepresidenza, Luca e Nicolò membri del Cda.

All’Abbazia di Fossanova al via fino al 9 giugno “Vini d’Abbazia”

All’Abbazia di Fossanova al via fino al 9 giugno “Vini d’Abbazia”Milano, 7 giu. (askanews) – Si è aperta il 7 giugno nel borgo antistante l’Abbazia di Fossanova a Priverno (Latina), la terza edizione di “Vini d’Abbazia”, la tre giorni nata per sottolineare “l’importanza del ruolo che, sin dal Medioevo, le Abbazie hanno avuto non solo nella produzione del vino ma anche nella preservazione di vitigni e delle zone agricole e forestali”. Presenti oltre 30 Cantine tra cui alcune importanti Abbazie francesi legate all’Associazione Les Vins D’Abbayes, che svolge una iniziativa analoga a questo a Parigi.


Questa edizione vede anche la partecipazione della Georgia, presente con il Monastero Alaverdi risalente al VI secolo d.C, e noto per il vino in anfora. Per la prima volta durante questa tre giorni, viene presentato il Prosecco Superiore Docg del Monastero Cistercense dei Santi Gervasio e Protasio di Vittorio Veneto, il cui vigneto si trova all’interno delle mura di questa comunità religiosa. Altra novità sarà rappresentata dall’Abbazia di Santa Maria de La Matina, di San Marco Argentano in provincia di Cosenza, luogo di sosta dei crociati in partenza per la Guerra Santa e tappa di un itinerario obbligato per i Cavalieri di Malta. Qui, la produzione vinicola dà vita al corposo rosso “Muntu” e al rosato Terre di Cosenza Dop “Madam”, che rappresentano il vitigno principe della Dop cosentina, il Magliocco. “Sin dalla prima edizione abbiamo partecipato con entusiasmo a questo progetto di valorizzazione territoriale dove mettiamo in campo le nostre capacità di servizio e organizzazione come degustatori e relatori per valorizzare i vini provenienti dalle Abbazie italiane e d’oltralpe ma anche i vini e i prodotti di Latina” ha dichiarato Umberto Trombelli della delegazione Ais di Latina che coordina la manifestazione che si concluderà il 9 giugno, e che è anche un villaggio gastronomico curato da Slow Food Latina, con numerosi stand di produttori e presidi del grande movimento internazionale, ad ingresso gratuito.


I banchi di assaggio delle Cantine, distribuiti intorno al Chiostro dell’Abbazia, sono aperti dalle 16 alle 22, e ogni giorno, a partire dalle 17, nel Refettorio si svolgono le masterclass rivolte alle produzioni delle diverse Abbazie. L’8 giugno alle 18, nell’Ex Infermeria dei Conversi dell’Abbazia, è previsto l’incontro “Vino, turismo e cultura – Le risorse di un territorio” a cui interverranno il presidente della Camera di Commercio Frosinone e Latina, Giovanni Acampora, il presidente dell’azienda speciale Informare, Luigi Niccolini, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il Commissario straordinario Arsial, Massimiliano Raffa, l’assessore Regione Lazio, Giancarlo Righini. All’iniziativa partecipano: Abbazia di Busco, Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Abbazia di Novacella, Abbazia di Santa Maria della Matina, Arnaldo Caprai, Badia a Passignano-Marchesi Antinori, Cella Grande, Muri-Gries Tenuta / Cantina Convento, Castello di Magione, Bellavista Convento Santissima Annunciata, Feudi di San Gregorio-Abbazia del Goleto, Monastero dei Frati Bianchi, Monastero di Alaverdi-Cantina Badagoni (Georgia), Monastero di Bose-San Masseo, Monastero di Sabiona-Valle Isarco, Monastero Cistercense dei Santi Gervasio e Protasio, Monastero di Santo Stefano Belbo-Beppe Marino, Vallepicciola Pievasciata, Vins des Abbayes, oltre alle laziali Abbazia di Montecassino, Monastero Suore Trappiste di Vitorchiano e Abbazia di Valvisciolo.


Foto: Vini d’Abbazia

Vino, Nardi e Zanon eletti vicepresidenti Cons. Conegliano Valdobbiadene

Vino, Nardi e Zanon eletti vicepresidenti Cons. Conegliano ValdobbiadeneMilano, 7 giu. (askanews) – Il Cda del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg ha eletto come vicepresidenti Ivo Nardi (vinificatore) e Gianfranco Zanon (imbottigliatore). La nomina arriva a pochi giorni di distanza da quella del presidente Franco Adami, che succede a Elvira Bortolomiol per il triennio 2024-2026.


Ringraziando per la fiducia, Nardi ha spiegato che “le mie priorità saranno quelle di sostenere iniziative per migliorare la qualità dei nostri meravigliosi spumanti, la sostenibilità ambientale e sociale dell’intera filiera e il dialogo con amministrazioni, enti ed associazioni tutte, sempre in sintonia alle disposizioni del presidente e del Consiglio”. “Sono convinto che, lavorando insieme, possiamo continuare a far crescere la reputazione del Conegliano Valdobbiadene e consolidarne la posizione nei mercati nazionali e internazionali” ha aggiunto Zanon, sottolineando che “mi impegnerò con dedizione a sostenere i nostri colleghi produttori, innovare le pratiche enologiche e garantire la qualità della filiera. È un privilegio – ha concluso – poter rappresentare una comunità così dinamica e dedita all’eccellenza”.

Vino: si è chiuso “Rosso Morellino”, prossima tappa “InGravel Morellino”

Vino: si è chiuso “Rosso Morellino”, prossima tappa “InGravel Morellino”Milano, 6 giu. (askanews) – Cala il sipario sull’edizione 2024 di “Rosso Morellino”, l’evento organizzato dal Consorzio Morellino di Scansano che ogni anno celebra la storica Denominazione della Maremma. Questa edizione, con una formula rinnovata, ha chiamato a raccolta produttori e giornalisti, ma anche i diversi attori che in Maremma, ognuno nel loro settore, contribuiscono ad accrescere la conoscenza e il prestigio del territorio della Denominazione.


“È stata un’edizione che ha interpretato pienamente lo spirito del Morellino di Scansano, in grado di esprimere nel bicchiere l’eccellenza della viticoltura del territorio maremmano, ma anche la sua capacità di abbinarsi ad altri mondi evocando congiunzioni inconsuete che ci consentono di dialogare con pubblici diversi” ha dichiarato il presidente del Consorzio, Bernardo Guicciardini Calamai, aggiungendo che “questa poliedricità ci permette di far conoscere sempre di più la nostra Denominazione e il suo territorio prezioso e incontaminato, stimolando il desiderio di venirlo a scoprire e sperimentarlo di persona”. La due giorni è stata l’occasione per presentare il progetto “Precisiamo”, nato da un accordo di collaborazione siglato tra il Consorzio e l’Università di Pisa con il supporto finanziario della Regione Toscana. Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori coordinato dal docente di Agraria, Claudio D’Onofrio, si è concentrato sulle caratteristiche pedoclimatiche dell’area e sull’interazione tra il Sangiovese e i contesti produttivi della Denominazione dove nasce il profilo aromatico unico del Morellino di Scansano. L’analisi e lo studio dei dati “porteranno all’individuazione di cinque macro aree peculiari dove le pratiche di viticoltura di precisione e enologia di precisione, consentono di esaltare questo patrimonio di tipicità nella produzione delle uve e farne percepire le loro specifiche sfumature territoriali nelle differenti interpretazioni di Morellino”.


“Rosso Morellino” è stato anche occasione per rinnovare l’impegno del Consorzio nell’enoturismo, con la presentazione ufficiale della seconda edizione di “InGravel Morellino”, organizzata da Andrea Gurayev e Werner Peruzzo di Saturia Bike, che il 21 e 22 settembre richiamerà in queste terre gli appassionati di questo sport. “Tra le priorità del Consorzio c’è il desiderio di far scoprire il territorio incontaminato della Denominazione, in maniera immersiva e completa tra le bellezze dei suoi borghi e del suo paesaggio, sospeso tra il mare della costa toscana e il Monte Amiata” ha spiegato il direttore Alessio Durazzi, parlando di “un percorso di scoperta che diventa ideale nel momento in cui viene declinato attraverso l’e-bike e/o la Gravel, in una modalità che consente al turista di vivere il territorio ‘con il ritmo lento delle due ruote’, anche attraverso gli itinerari proposti nel portale Visit Morellino”. Infine, da segnalare che il DamaDama Restaurant di Porto Ercole (Grosseto), diretto dall’executive chef Emiliano Lombardelli, è stato nominato “Morellino Ambassador”, il club di cui fanno già parte il Ristorante Caino a Montemerano, la Trattoria Da Burde a Firenze e Oste Cavour a Roma.

Vino, Stefano Chiarlo rieletto presidente Ass. Produttori del Nizza

Vino, Stefano Chiarlo rieletto presidente Ass. Produttori del NizzaMilano, 6 giu. (askanews) – Stefano Chiarlo, alla guida dell’azienda Michele Chiarlo di Calamandrana (Asti), è stato rieletto presidente dell’Associazione Produttori del Nizza per il prossimo triennio.


“Abbiamo lavorato per un triennio con un gruppo straordinario di persone, con l’obiettivo di migliorare sempre più la conoscenza della denominazione Nizza Ddocg. Ho accettato con entusiasmo la riconferma, con lo spirito di continuare nella direzione tracciata” ha dichiarato Chiarlo, spiegando che gli obiettivi di questo mandato saranno di “consolidare la crescita costante degli ultimi anni mantenendo l’alta qualità e i prezzi consoni ad una Denominazione di spicco, ottenere le Menzioni geografiche aggiuntive (su cui si lavora da qualche tempo) e coinvolgere ancora più produttori di alta gamma ad investire nel Nizza, così da mantenere la filosofia di incisività e coesione che ha sempre caratterizzato l’associazione Produttori del Nizza”, che oggi conta 89 associati. Un fitto programma promozionale continuerà ad essere un pilastro per far conoscere ancora meglio la Denominazione in Italia e sui principali mercati esteri. “L’anno scorso – ha ricordato il presidente – la Denominazione ha raggiunto il milione di bottiglie prodotte e questo non potrà che essere di stimolo per sviluppare nuove strategie di comunicazione per questa denominazione, fiore all’occhiello del Monferrato e che ha dimostrato grande appeal da parte dei consumatori più attenti”.


Confermati anche i due vicepresidenti, Daniele Chiappone (Erede di Chiappone Armando) e Gianni Bertolino (Tenuta Olim Bauda), assieme ai componenti del direttivo: Vitaliano Maccario (presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato), Mauro Damerio (presidente Enoteca Regionale di Nizza Monferrato), Ivano Morando (Cantina di Nizza), Luigi Coppo (Coppo), Claudio Dacasto (Dacasto Duilio), Gianluca Morino (Cascina Garitina), Roberto Morosinotto (Bersano Vini), Nicola Fogliati (Cantina Tre Secoli), a cui si aggiungono Clementina Cossetti (Cossetti) e Stefano Gagliardo (Tenuta Garetto), “che apporterà la sua grande esperienza di comunicazione e promozione essendo importante punto di riferimento dei produttori delle Langhe che hanno investito nel Nizza Docg”. I 13 Consiglieri saranno affiancati da Lamberto Vallarino Gancia (Il Botolo) con incarico di revisore dei conti, e da Bruno Ciocca (Cascina Giovinale) in qualità di segretario. L’Associazione ha precisato che l’attività “sarà condotta come sempre in stretta collaborazione con tutti gli altri enti proposti alla valorizzazione del territorio e con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato”.

Fivi: vino, olio e pane per rilanciare filiere rurali e cultura terra

Fivi: vino, olio e pane per rilanciare filiere rurali e cultura terraMilano, 5 giu. (askanews) – “I nostri tre settori sono tutti condizionati da una fortissima spinta all’industrializzazione, che tratta la materia prima come commodity e punta all’omologazione del prodotto, giocando solo sul prezzo e mettendo in crisi la sostenibilità delle filiere rurali. Un’alleanza tra vignaioli, olivicoltori e panificatori è quindi sempre più necessaria: per ricordare che se è vero che vino, olio e pane sono la triade della dieta mediterranea, senza contadini che producono materia prima sana e artigiani che la trasformano in prodotti di qualità, quella dieta rimane una dichiarazione di principio o una stucchevole operazione di marketing”. Lo ha detto il presidente della Federazione dei vignaioli indipendenti (Fivi) che, assieme agli olivicoltori indipendenti della Fioi, è stato ospite del panificatore Davide Longoni al Mercato del Suffragio di Milano, dove ha lanciato la 13a edizione del Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti che si terrà a BolognaFiere dal 23 al 25 novembre.


“Vino, olio e pane sono elementi sacri per la nostra cultura e hanno segnato l’evolversi della civiltà mediterranea nei secoli” ha aggiunto il presidente della Fioi, Pietro Intini, spiegando che “oggi siamo dinanzi a una situazione che potrebbe diventare presto irreversibile: la massificazione delle produzioni, con conseguenti gravi minacce per l’ecosistema e per la salute dei consumatori, richiedono a chi lavora la terra una scelta precisa. Noi olivicoltori indipendenti – ha proseguito l’olivocoltore – sentiamo forte la necessità di tutelare la biodiversità, dando valore nella fattispecie alle quasi 600 cultivar di olive italiane, e dignità ai nostri oli extravergini che possiamo vantare, dopo anni di studi e investimenti, essere fra i migliori al mondo, un patrimonio gastronomico e salutistico inestimabile”. Nel corso dell’appuntamento milanese, a cui ha partecipato anche il cantante Elio, è stato presentato il manifesto ufficiale dell’edizione 2024 del Mercato della Fivi, realizzato dal celebre illustratore e designer americano Steven Guarnaccia, ingaggiato grazie alla rinnovata collaborazione dei vignaioli indipendenti con Corraini Edizioni.

Vino, 10mila visitatori a Napoli per “VitignoItalia” 2024

Vino, 10mila visitatori a Napoli per “VitignoItalia” 2024Milano, 5 giu. (askanews) – Sono state circa 10mila, tra appassionati e operatori del settore, le persone che dal 2 al 4 giugno hanno partecipato a Napoli alla diciottesima edizione di “VitignoItalia” dove hanno potuto degustare oltre 1.500 etichette e di incontrare le 300 aziende e Consorzi alla Stazione Marittima. Tra banchi d’assaggio, talk e degustazioni top level, la manifestazione ha acceso i riflettori “sulle realtà enologiche più prestigiose della Penisola, puntando sul dialogo diretto con i produttori, che da sempre caratterizza questo format”.


“Un’edizione eccezionale nei numeri e più coinvolgente che mai, resa possibile grazie alla sinergia con i principali player della manifestazione a partire dalle istituzioni” ha dichiarato il direttore di “VitignoItalia”, Maurizio Teti, spiegando che “abbiamo messo in campo un programma di incontri che hanno soddisfatto e incuriosito tanto gli appassionati quanto gli esperti, con attività trasversali tra il vino e altri settori, mettendo sempre al centro il piacere della degustazione e l’interazione con i produttori”. Tutte esaurite le masterclass: dai focus su Denominazioni come Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Friuli Doc e Roma Doc, passando per i migliori vini regionali come i rossi di Sicilia, i bianchi vulcanici da invecchiamento, i bianchi e spumanti siciliani e il verdicchio dei Castelli di Jesi, fino agli “underwater wine”.


“Non da meno – hanno evidenziato gli organizzatori – l’interesse dei buyers, un gruppo di 30 tra gli operatori più competenti provenienti da 18 Paesi, selezionati in collaborazione con ICE, che hanno mostrato grande apprezzamento per le Cantine presenti e hanno preso parte all”educational tour’ nei Campi Flegrei, approfondendo i vini di questo territorio enologico, tra i più affascinanti della regione”. Significativa la partecipazione degli operatori ai talk e ai convegni dedicati ai temi più interessanti del settore, tra cui l’abbinamento pizza vino con la presentazione di “Calici e Spicchi” di Antonella Amodio, e “Verso del Vino-Verso Divino”, volume di Marianna Ferri e Ottavio Costa. A “VitignoItalia” anche i “100 Best Italian Rosé”, quarta edizione della guida edita da Luciano Pignataro, e la presentazione di “50 Insoliti Noti”, guida ai migliori 50 vini per tradizionalità e legame con il territorio, a cura di Gimmo Cuomo.