Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Il Vino Nobile di Montepulciano fa tappa a Houston e a Chicago

Il Vino Nobile di Montepulciano fa tappa a Houston e a ChicagoMilano, 25 mag. (askanews) – Prima Houston e poi Chicago: settimana di promozione negli Stati Uniti per il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, in viaggio con 19 Cantine per consolidare un mercato che rappresenta oltre il 27% dell’export della Denominazione.


“Un’attività che è frutto di una strategia condivisa dalla base sociale che in questi anni, compatta, ha individuato anche negli Usa uno dei mercati strategici e per questo devo dire grazie alle numerose aziende che hanno deciso di sostenere in prima persona questo nuovo viaggio” ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – “‘E’ la storia che fa la differenza’, il nostro claim e filo conduttore in questa missione che ha trovato il consenso degli operatori e della stampa in questi due importanti appuntamenti in uno dei mercati che continuerà a crescere grazie al nostro impegno”. Dopo la degustazione a Houston con centinaia tra operatori e giornalisti, a Chicago, grazie anche all’intervento dell’”ambasciatore” del Nobile di Montepulciano e direttore della Lyric Opera Orchestra, Enrique Mazzola, la Denominazione è stata protagonista alla Lyric Opera, dove si è tenuta una masterclass guidata da Antonio Galloni, seguita da una degustazione per gli operatori.

Enoturismo, a Lungarotti il premio “Best contribution to tourism”

Enoturismo, a Lungarotti il premio “Best contribution to tourism”Milano, 24 mag. (askanews) – Lungarotti si è aggiudicato il premio “Best contribution to tourism” ai “The Drink Business Awards” assegnati alla “London Wine Fair”. La storica azienda di Torgiano (Perugia) ha ricevuto nella capitale britannica il prestigioso riconoscimento dalla rivista specializzata “The Drink Business”. La giuria ha deciso di premiare Lungarotti come “azienda che da oltre 50 anni contribuisce a valorizzare l’Umbria a livello internazionale attraverso i suoi musei, la promozione della cultura del vino e le sue strutture di accoglienza”.


“Siamo felici di aver ricevuto questo importante riconoscimento perché premia l’impegno di tutta la mia famiglia nel creare un circuito virtuoso fondato su enogastronomia, ospitalità, esperienze autentiche a contatto con la natura, tutela e valorizzazione del patrimonio storico e culturale locale” ha commentato l’Ad, Chiara Lungarotti, aggiungendo che “l’enoturismo è fondamentale per fare innamorare il visitatore di un territorio, perché l’ospite che vive un’esperienza bella, stimolante, rilassante e ricca di contenuti, diventerà il migliore ambasciatore di quella terra”. “Tutto questo mio padre Giorgio lo aveva già intuito negli anni ’70: fu lui, infatti, con mia madre Maria Grazia, uno dei primi in Italia a capire che il trinomio vino-ospitalità-cultura avrebbe potuto rappresentare la chiave di volta per promuovere l’Umbria e renderla attraente dal punto di vista turistico” ha proseguito Lungarotti, sottolineando che “grazie alla sua lungimiranza, oggi Torgiano può vantare un paesaggio agricolo curato e preservato, un’architettura urbana filologicamente restaurata e resa funzionale alle esigenze di una moderna accoglienza, e due percorsi museali, il Museo del vino di Torgiano (Muvit) e il Museo dell’olivo e dell’olio (Moo), ormai noti in tutto il mondo, fondati su una ricerca storica, archivistica e museografica di esemplare rigore”.

Bolaffi: l’asta di vini pregiati e distillati ha sfiorato 1,2 mln

Bolaffi: l’asta di vini pregiati e distillati ha sfiorato 1,2 mlnMilano, 24 mag. (askanews) – Si è chiusa con un realizzo complessivo di circa 1,2 milioni di euro (inclusi diritti) e più del 93% dei lotti venduti, l’asta di vini pregiati e distillati organizzata il 22 e il 23 maggio in Sala Bolaffi a Torino. Nella prima giornata, dedicata ai vini italiani, le più importanti etichette toscane e piemontesi hanno raggiunto i migliori risultati.


Secondo quanto riferito da Bolaffi, per la Toscana, in particolare, due lotti da 12 bottiglie ciascuno di “Montevertine Le Pergole Torte 1996” (lotti 485 e 484, 4.250 euro e 3.750 euro), quattro bottiglie di Masseto dal 1995 al 2001 (lotto 457, 3.250 euro) e 12 bottiglie di “Solaia 2000” (lotto 323, 3.250 euro); per il Piemonte, una magnum e tre bottiglie di “Barolo Monfortino Riserva 2013 Giacomo Conterno” (rispettivamente lotto 98, 4 mila euro, e lotto 96, 3.250 euro). Nella seconda giornata, che ha avuto come protagonisti i grandi vini francesi e i distillati, sono stati messi a segno i top lot dell’intera vendita. Sul podio, al primo, al secondo e al terzo posto, tre lotti dal prestigioso Domaine Henri Jayer: due magnum di “Vosne-Romanée Cros Parantoux 1996” (lotto 941, 55 mila euro), due bottiglie di “Vosne-Romanée Cros Parantoux 2001” (lotto 942, 35 mila euro) e una bottiglia di “Vosne-Romanée Cros Parantoux 1996” (lotto 940, 12.500 euro).


Da segnalare, inoltre, tre bottiglie di “La Tache 1989”, Domaine de la Romanée-Conti (lotto 839, 11.250 euro), una bottiglia di “La Romanée 2010”, Comte Liger Belair (lotto 877, 5.000 euro) e una bottiglia di “Ermitage Cuvée Cathelin 1990”, Domaine J.L. Chave (lotto 1045, 6.875 euro). Tra i distillati, il “Clynelish 23 Years Old” (lotto 1116, 10 mila euro) e una bottiglia di Macallan “Red Ribbon hand written label 1940 bottled 1981” (lotto 1072, 7.500 euro). “Il risultato – ha commentato Bolaffi – conferma il trend positivo dei vini italiani e l’interesse da parte dei collezionisti e degli investitori per bottiglie che col tempo diventano sempre più introvabili”.

Vino, il 16 e 17 giugno a Sorano: “Ciliegiolo di Maremma e d’Italia”

Vino, il 16 e 17 giugno a Sorano: “Ciliegiolo di Maremma e d’Italia”Milano, 24 mag. (askanews) – Il 16 e 17 giugno alla Fortezza Orsini di Sorano (Grosseto), enoappassionati e operatori del settore potranno partecipare alla seconda edizione di “Ciliegiolo di Maremma e d’Italia”. Una due giorni di degustazioni e di scoperta delle migliori etichette di Ciliegiolo in purezza provenienti non solo dalla Maremma toscana, dove questo vitigno trova un habitat ideale grazie al clima e al terreno ricco di minerali, ma anche da altre zone della Toscana e da Regioni come Umbria, Liguria, Marche ed Emilia Romagna.


In programma anche degustazioni “verticali” con vecchie annate messe a disposizione dai produttori per offrire ai partecipanti un’esperienza ancora più approfondita. Previsto inoltre un angolo dedicato agli abbinamenti con i formaggi e street food locale. La manifestazione nel complesso fortificato dello splendido borgo toscano andrà in scena dalle 10 alle 18, organizzata dal Consorzio di Tutela Vini della Maremma Toscana in sinergia con Ciliegiolo Academy, Ciliegiolo d’Italia e Fisar Delegazione Colline Maremmane.


Foto di Cesare Moroni

Vino, Giorgio Vezzoli nuovo presidente della “Strada del Franciacorta”

Vino, Giorgio Vezzoli nuovo presidente della “Strada del Franciacorta”Milano, 24 mag. (askanews) – Giorgio Vezzoli è il nuovo presidente della “Strada del Franciacorta”. Esperto di enoturismo nato 44 anni fa a Sarnico (Bergamo), subentra a Camilla Alberti che ha guidato l’organizzazione negli ultimi sei anni, e rimarrà in carica per i prossimi tre anni. I vicepresidenti saranno nominati dal nuovo Cda che si riunirà il mese prossimo. “La nostra missione è chiara: rendere Franciacorta una meta sempre più ambita per gli appassionati di vino e per i turisti di tutto il mondo” ha dichiarato Vezzoli, fondatore della Cantina e agriturismo “Le Quattro Terre” in Franciacorta, sottolineando che “con il supporto di tutti i membri della nostra associazione, sono certo che raggiungeremo traguardi importanti nei prossimi anni”.


Negli ultimi anni “è diventato sempre più evidente come la Franciacorta sia cresciuta come destinazione turistica, con numeri in costante aumento: l’enoturismo, in particolare, si è rivelato un pilastro fondamentale di questa crescita” ha aggiunto il nuovo presidente, spiegando che “il nostro compito sarà quello di non accontentarci dei risultati raggiunti, ma di sostenere il territorio in un nuovo balzo in avanti nei prossimi anni”. “Questo nuovo Consiglio rappresenta un mosaico di voci provenienti da vari settori del territorio: ristoranti, tour operator, agriturismi, Cantine, amministrazioni comunali e attività ricreative” ha evidenziato, mettendo in luce che “la diversità e la collaborazione tra questi attori sono fondamentali per il successo del nostro operato”. “Il nostro obiettivo principale è supportare tutte le attività sul territorio, affinché possano continuare a incrementare il fascino, la disponibilità e l’accessibilità della nostra offerta turistica” ha proseguito, concludendo “al contempo, ci impegneremo a promuovere la consapevolezza e la responsabilità tra gli attori coinvolti, sostenendo uno sviluppo turistico sostenibile e rispettoso della comunità”. Nel nuovo Consiglio sono inoltre stati eletti, nella categoria Soci del Consorzio: Andrea Assanelli (Antica Cantina Fratta), Chiara Bersi Serlini (Bersi Serlini), Roberta Bianchi (Villa Franciacorta), Michelle Martinelli (Tenuta Martinelli), Gualberto Ricci Curbastro (Ricci Curbastro) e Giorgio Vezzoli (Le Quattro Terre). Per il Consorzio per la Tutela del Franciacorta: Gianluca Agati (Direzione Consorzio); per la ristorazione: Roberta Agosti (Il Colmetto); per le attività ludico-ricreative: Martina Bellini (Bellini Nautica); per le Agenzie Viaggi/Tour Operator: Rosé Besenzoni (Italy Destination by Paltours); e per i Comuni: Roberta Martinelli (Comune di Rovato)


Il nuovo Collegio dei Revisori, invece, è composto da Alessandro Renzi Brivio (Studio Nassini e Associati), Antonella Pastore (Rivalago Hotel), Giuliano Zambelli (Trattoria del Gallo), Lodovico Calabria (Al Malò Cucina e Miscelazione) e Marco Donda (Franciacorta Tour).

Nutella: al via l’iniziativa “Candida il pane della tua regione”

Nutella: al via l’iniziativa “Candida il pane della tua regione”Milano, 23 mag. (askanews) – Che sia bianco o integrale, di grano duro o tenero, pane e Nutella è un binomio classico della tradizione gastronomica italiana, dietro cui si nasconde tutta la storia dell’arte della panificazione, che in Italia ha dato vita a una varietà straordinaria di pani regionali. Da nord a sud, ci sono oltre 200 tipi di pane, alcuni ne contano più di 500. Per valorizzare la ricchezza dell’arte bianca italiana, Ferrero porta avanti dal 2022 una collaborazione con l’università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, da cui nasce il progetto “Pane & Nutella”, un percorso di scoperta in grado di raccontare le tradizioni delle 20 regioni italiane attraverso i loro pani tipici. Per questa terza edizione, però, il progetto si amplia ulteriormente, con l’iniziativa “Candida il pane della tua regione”, per realizzare un inventario dei pani italiani.


Il progetto prende vita attraverso la piattaforma digitale “Pane & Nutella”, dove sono disponibili schede dettagliate, suddivise regione per regione, di 57 pani tipici regionali selezionati dagli esperti dell’Università. Quest’anno in più Ferrero invita la collettività, e gli stessi panettieri, a partecipare attivamente con l’obiettivo di raccontare tutti i pani e promuovere così alcuni tra i tesori gastronomici del nostro Paese. Chiunque potrà candidare uno o più pani della propria Regione sulla piattaforma “Pane & Nutella” collegandosi fino alle 23 del 16 giugno. Tutti i pani candidati saranno valutati da una commissione dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e, a partire da ottobre 2024, quelli non ancora presenti sulla piattaforma potrebbero entrare a far parte del progetto “Pane & Nutella”. Le nuove varietà saranno inserite sul sito all’interno della cartina d’Italia, cliccabili in corrispondenza della Regione di appartenenza. Durante il periodo in cui si potrà candidare il proprio pane preferito, la piattaforma ospiterà un podio virtuale aggiornato in tempo reale e mostrerà le Regioni che stanno raccogliendo il maggior numero di candidature.


“Alimento simbolo per eccellenza della vita sociale di ogni civiltà e ogni epoca, in più forme e declinazioni il pane è al centro della tradizione alimentare del bacino mediterraneo – ha commentato Carlo Petrini, presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – L’Italia, costituita da un territorio dalla superficie relativamente ridotta, è però definita da una importante diversità paesaggistica, culturale e gastronomica. Questa varietà di colture, culture e saperi si riflette anche nel ricco patrimonio di pani tipici, che caratterizzano le nostre Regioni. La ricerca, l’inventariazione e la selezione di queste specialità territoriali, da nord a sud della penisola, sono competenze che i nostri gastronomi laureati hanno messo a disposizione in questo nuovo progetto sui pani tipici”.

Vino, Braida: due nuovi ettari di Barbera a Rocchetta per il “Curej”

Vino, Braida: due nuovi ettari di Barbera a Rocchetta per il “Curej”Milano, 23 mag. (askanews) – “Siamo tornati a piantare vigna, questa volta sulla collina della frazione Asinara, una posizione ben ventilata che regala frutti sani, e la cui altitudine, unita all’effetto refrigerante dei boschi che la circondano, regala ai vini gradazioni alcoliche più contenute. Abbiamo recuperato una collina storicamente vitata, un bel balcone sul paese di Rocchetta Tanaro, riposizionando vigneti che erano stati estirpati da tempo. Esposta verso Est, Sud-Est e Sud, la posizione di questa vigna che abbiamo acquistato nel 2021 è ben soleggiata e immersa in un panorama di biodiversità garantita dalla vicinanza con il Parco Naturale di Rocchetta Tanaro, un polmone verde di 120 ettari che è stata la prima area protetta dell’Astigiano, dal 1980”. Lo ha annunciato Raffaella Bologna, proprietaria assieme al fratello Giuseppe della storica Cantina di Rocchetta Tanaro (Asti).


Il terreno qui ha una prevalenza sabbiosa mista ad argilla rossa, è sciolto e leggero. Sono stati scelti più cloni di Barbera e portainnesti adatti a questo tipo di suolo, con radici molto profonde. Le uve di questa nuova vigna, tra tre anni, si aggiungeranno alla produzione della collina San Bernardo per il “Curej”, la più giovane delle Barbera di Braida, la cui prima vendemmia fu la 2019. “Curej” è il soprannome delle famiglie che abitano nella zona di Rocchetta Tanaro (Asti), dove già nel Settecento i monaci praticavano la viticoltura. Fondata da Giuseppe Bologna e poi passata a suo figlio Giacomo, Braida conta oggi su una settantina di ettari vitati tra Monferrato e Langa, da cui sono nati vini celebri come “La Monella” (prima raccolta nel 1961) e la riserva “Bricco dell’Uccellone”, di cui nel 2022 si sono festeggiate le 40 vendemmie.

Vino, il 25 maggio a Quistello convegno su “Enoturismo sostenibile”

Vino, il 25 maggio a Quistello convegno su “Enoturismo sostenibile”Milano, 23 mag. (askanews) – “L’enoturismo sostenibile: dall’azienda al territorio” è il titolo di un convegno in programma sabato 25 maggio a partire dalle 9.30 nella sede della Cantina Sociale di Quistello, Mantova. L’incontro è organizzato dall’Unione dei giuristi della vite e del vino (Ugivi), dalla Cantina Sociale di Quistello e da Legal Hackers Mantova, e vedrà la partecipazione di esperti, giuristi e docenti universitari che illustreranno ruoli, norme e buone prassi che regolano l’offerta enoturistica, nonché gli effetti che la promozione del turismo del vino può giocare nei territori viticoli.


“Pensare oggi all’enoturismo – ha sottolineato Ugivi – significa uscire dalla prospettiva della sola accoglienza aziendale per aprirsi al territorio ed ai suoi players, pubblici, privati, istituzionali, singoli e collettivi”. Tra i numerosi relatori, anche il direttore del Consorzio Tutela Vini Doc Delle Venezie, Stefano Sequino, che parlerà del ruolo degli enti consortili nella valorizzazione delle Dop e delle Igp nell’ambito del turismo del vino. “L’enoturismo è senza dubbio un fattore strategico per la crescita sociale ed economica dei territori e pertanto il dibattito ed il confronto su questo tema è assolutamente importante perché, anche alla luce della riforma delle IG e del mutato quadro normativo, ci consente di individuare spazi di miglioramento e nuovi traguardi in termini di sviluppo e di formulare le migliori risposte ai visitatori, sempre più interessati alle esperienze enoturistiche e ai luoghi della produzione” ha spiegato Sequino, aggiungendo che “la recente riforma del sistema delle IG attribuisce ai Consorzi nuovi compiti e nuove responsabilità, compreso, tra le azioni utili per intervenire in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, anche lo sviluppo di servizi turistici all’interno dell’area geografica della IG. In questo contesto – ha concluso – i Consorzi, che già oggi raccontano e promuovono i territori viticoli, potranno certamente esercitare una funzione aggregante tra le imprese, gli enti di promozione turistica e gli altri attori e stakeholder territoriali, con l’obiettivo di creare sinergie utili per sollecitare e rafforzare la presenza e la qualità dei servizi enoturistici”.


Il convegno sarà chiuso dall’intervento dell’assessore agricoltura di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi.

Vino, il 24 e 25 maggio 47 aziende umbre aderiscono a “Cantine Aperte”

Vino, il 24 e 25 maggio 47 aziende umbre aderiscono a “Cantine Aperte”Milano, 23 mag. (askanews) – Visite guidate in Cantina, degustazioni di vino in abbinamento a prodotti locali ma anche escursioni in bicicletta, passeggiate in vigna e intrattenimento musicale, il tutto pensato anche per i più piccoli: sabato 24 e domenica 25 maggio l’Umbria partecipa a “Cantine Aperte” con 47 Cantine socie del Movimento Turismo del Vino (Mtv) regionale.


Giunto alla sua trentunesima edizione, l’appuntamento annuale di Mtv accompagna enoturisti e appassionati alla scoperta dei territori e dei suoi produttori. A partire dal suo storico slogan “Vedi cosa bevi”, Cantine Aperte promuove la degustazione non solo come esperienza gustativa, ma anche come attività consapevole che contribuisce a un consumo responsabile e appagante, in nome della qualità, in grado di riflettere l’identità culturale di una comunità territoriale. “Pensiamo a questo evento come un momento in cui è possibile diffondere la cultura del vino, del bere di qualità a contatto con il territorio di produzione” sottolinea il presidente di Mtv Umbria, Giovanni Dubini, aggiungendo “un territorio unico, nel cuore dell’Italia, dove le sue colline ondulate e il clima favorevole forniscono condizioni ideali per la coltivazione delle viti”.


Per ogni kit di degustazione con un calice di Cantine Aperte, sei euro saranno destinati a Fondazione Airc per la ricerca sul cancro. Novità di quest’anno è la possibilità di prenotare le varie wine experiences direttamente dal sito di Mtv Umbria per personalizzare il proprio programma.

Vinnatur: analisi rivelano che vini nostri soci sono sempre più puliti

Vinnatur: analisi rivelano che vini nostri soci sono sempre più pulitiMilano, 22 mag. (askanews) – Proseguono la ricerca e lo sforzo dell’Associazione viticoltori naturali-VinNatur per produrre vini liberi da pesticidi e con la minor quantità di anidride solforosa. “In occasione della 19esima edizione di ‘VinNatur Tasting’, tenutosi allo show-room Margraf di Gambellara (Vicenza) lo scorso aprile, abbiamo preso in esame in maniera casuale i campioni di un terzo delle aziende vitivinicole partecipanti alla manifestazione e possiamo dichiararci soddisfatti dell’esito delle analisi, che hanno rivelato come i nostri viticoltori credano nell’importanza di operare con chiarezza in vigna e in cantina, nel massimo rispetto dei consumatori finali”. Lo ha dichiarato il presidente di VinNatur, Angiolino Maule, spiegando che tra i 70 vini su cui sono state condotte le analisi residuali per la ricerca di 388 principi attivi di pesticidi, solamente uno ha evidenziato alcune tracce al suo interno e, “pur trattandosi di livelli non rilevanti, verranno effettuate ora ulteriori indagini presso la Cantina che lo produce”


Le analisi effettuate dal laboratorio Vassanelli Lab di Bussolengo (Verona), hanno indagato la presenza dei pesticidi autorizzati per il settore vitivinicolo e quelli vietati a partire dal 2000 ad oggi. Inoltre, è emerso che metà dei campioni esaminati hanno quantità di anidride solforosa totale inferiori ai 10 mg/litro, mentre i restanti si attestano al di sotto dei valori previsti nel protocollo VinNatur (30 mg/litro per i vini rossi, 50 mg/litro per i bianchi, spumanti e rosati). Da 15 anni l’associazione compie approfondite valutazioni sull’operato di ciascun socio, allo scopo di monitorarne la conformità: la più importante autoanalisi finora intrapresa da un gruppo di vignaioli e che ha condotto nel tempo a un positivo confronto tra gli stessi. “Questa ricerca è una concreta declinazione della nostra volontà di fare vini secondo natura ma sempre supportati dalla scienza, nel rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali” ha aggiunto Maule, spiegando che “come è previsto dal nostro protocollo di produzione anche quest’anno abbiamo attuato uno specifico piano di controlli, con l’obbiettivo di garantire la caratteristica fondamentale del vino dei nostri soci: equilibrato, realizzato secondo metodi naturali e con la minor quantità di anidride solforosa possibile”. Verifiche imprescindibili per ogni vignaiolo che vuole entrare a far parte di questa associazione.


Al raggiungimento di questi importanti risultati ha contribuito anche il confronto con FoodMicroTeam, spin-off accademico dell’Università degli Studi di Firenze che dal 2013 supporta in cantina alcune aziende socie di VinNatur. Con loro prenderà il via nei prossimi mesi un nuovo progetto che si articolerà in analisi microbiologiche su vini in fermentazione e conservazione, con lìobiettivo di evitare l’insorgenza di difetti e alterazioni in queste fasi produttive.