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Vino, 20 settembre a Mestre “Giornata nazionale per il sociale” di Ais

Vino, 20 settembre a Mestre “Giornata nazionale per il sociale” di AisMilano, 18 set. (askanews) – Il 20 settembre a Mestre si svolgerà la seconda “Giornata nazionale Ais per la sostenibilità e il sociale”, intitolata “Ais Ets: fondare valori futuri su basi sostenibili e solidali”. Inclusione, solidarietà, attenzione ai diritti dei più fragili e sostenibilità rappresentano il fil rouge della Giornata che l’Associazione italiana sommelier (Ais) ripropone anche quest’anno sotto l’insegna di “Ais4Aid” dopo il successo del 2023.


L’iniziativa, che si tiene alle 10 al Novotel Venezia Mestre Castellana di via Ceccherini e che si avvale del patrocinio della Regione Veneto, vedrà i saluti del presidente nazionale Sandro Camilli, di quello del Veneto, Gianpaolo Breda, a cui seguiranno gli interventi di Gianluca Cornelio Meglio, di Carlos Veloso dos Santos, di Enrico Tacchini e di Raffaele Massa. La mattinata proseguirà con la presentazione del progetto “Adotta una vigna con Ais Veneto” da parte di Piero Pellegrini e Gianpaolo Breda, e si concluderà con l’intervento di Camillo Privitera, responsabile Area eventi di Ais. Nel pomeriggio si svolgerà inoltre il Concorso “Miglior sommelier del Veneto”, con la proclamazione del vincitore e l’assegnazione dei premi.

Vino, Consorzio Lugana Doc: annata 2024 dall’ottimo potenziale

Vino, Consorzio Lugana Doc: annata 2024 dall’ottimo potenzialeMilano, 18 set. (askanews) – Ottime aspettative per la vendemmia 2024 in Lugana, dalla quale “ci si aspetta freschezza acidica, intensità olfattiva e longevità” come afferma il presidente del Consorzio Tutela Lugana Doc, Fabio Zenato, sulla base della raccolta appena iniziata.


L’ente consortile spiega che l’evoluzione stagionale “di quella che si preannuncia come un’annata dall’ottimo potenziale”, non è stata priva di difficoltà, con i mesi di aprile, maggio e giugno caratterizzati da abbondanti piogge e temperature sopra la media nei due mesi successivi. Nonostante le sfide che hanno dovuto affrontare i produttori, lo stato sanitario dei vigneti della Denominazione “è soddisfacente, con grappoli che si presentano in condizioni ottimali al momento della raccolta”. Gli sbalzi termici “non hanno determinato effetti negativi durante la fioritura e l’allegagione per la Turbiana, avvenute in linea con gli anni passati, e la matrice argillosa dei terreni ha permesso di sostenere i vigneti al meglio nella stagione estiva, molto siccitosa”. Il consorzio precisa che lo sviluppo dei grappoli è progredito lentamente e le calde settimane di agosto hanno permesso un buon accumulo degli zuccheri, mentre le piogge di questi ultimi giorni con il conseguente cambio climatico, e le attese escursioni termiche giorno-notte, tipiche di questo periodo, stanno consentendo la completa maturazione. Viste le buone premesse, il Consorzio Tutela Lugana Doc ha deciso di attivare la misura della riserva vendemmiale per il vino prodotto quest’anno. “L’andamento climatico nell’area della Denominazione giustifica l’attivazione di questa misura, che contribuirà al riequilibrio delle giacenze di Lugana, conseguente al sensibile calo produttivo causato dagli eventi grandinigeni del 2023, e per rispondere a una eventuale aumento della domanda di mercato, in caso di effettiva necessità” spiega Zenato, chiarendo che questa misura permetterà, laddove le condizioni lo consentano, di destinare alla produzione di Lugana, Lugana Superiore, Lugana Riserva, Lugana Vendemmia Tardiva e Lugana Spumante Doc fino a un massimo al 20% in più delle uve eccedenti il limite previsto dal disciplinare di produzione.


“Il 2024, sebbene migliore rispetto al 2023, ha confermato un cambiamento nelle manifestazioni climatiche, con eventi estremi sia dal punto di vista pluviometrico con piogge sempre più intense e violente seguiti da periodi siccitosi, con temperature che hanno superato le medie stagionali per molti giorni” mette in luce il presidente, concludendo che “un riconoscimento va ai viticoltori del Lugana per i risultati ottenuti in vigneto, grazie alla loro capacità di operare scelte tecniche agronomiche adeguate ed innovative e di gestire efficacemente tutte le criticità, con grande professionalità”.

Vino, Cantina Valpolicella Negrar: più spazio al Valpolicella Classico

Vino, Cantina Valpolicella Negrar: più spazio al Valpolicella ClassicoMilano, 18 set. (askanews) – “Oltre a perfezionare la gestione delle uve in vigna con un uso sapiente della pergola, dobbiamo approfittare di questo momento di riflessione per investire sulla nostra capacità di intercettare il mercato giovanile e cercare di mantenere il valore acquisito sul mercato dall’Amarone, che rimane sempre il nostro core business. Per facilitare la scelta sugli scaffali dei consumatori in cerca di un vino di consumo quotidiano daremo più spazio al Valpolicella Classico”. Ad annunciarlo è il presidente della Cantina Valpolicella Negrar, Giampaolo Brunelli, spiegando che la storica cooperativa veronese intendere valorizzare ancor più la produzione di quello “che oggi è tornato ad essere il vino più moderno della Denominazione”.


In un momento in cui il mercato chiede vini più snelli, freschi, a gradazione contenuta e dalle acidità più sostenute, il Valpolicella Classico “risponde perfettamente al desiderio dei giovani consumatori”. La Cantina Valpolicella Negrar mira quindi a ritrovare un equilibrio di produzione fra Valpolicella, Ripasso e Amarone in modo da acquisire maggior competitività sui mercati. La Cantina cooperativa annovera oltre 800 ettari di vigneti nella Valpolicella Classica, e circa 250 soci viticoltori impegnati da pochi giorni nella raccolta delle uve per l’Amarone. La vendemmia è come sempre un momento di riflessione sull’annata: “Oggi in vigna non c’è più spazio per l’improvvisazione, pena risultati qualitativi mediocri se non addirittura negativi” afferma Daniele Accordini, Dg e capo enologo di Cantina, sottolineando che “il cambiamento climatico in atto porta con sé problematiche colturali da affrontare con professionalità ed efficacia, e che impongono ancor più al viticoltore una profonda conoscenza del proprio vigneto, in modo da gestirlo al meglio e di prevenire le difficoltà che possono sorgere in campo nel corso delle fasi fenologiche della vite. Per cui quest’anno, come nel 2023 – rimarca – sarà una buona vendemmia per chi ha operato da professionista, sia in collina che in pianura”.


“Come ogni viticoltore sa, la pioggia può essere santa o matrigna: se a giugno potevamo dirci preoccupati per la quantità di acqua piovana caduta in tarda primavera che aveva favorito le malattie fungine, il rush finale ci sta dando soddisfazioni” prosegue Accordini, spiegando che “le piogge abbondanti dell’ultima settimana sono state una manna ristoratrice per i vigneti in stress idrico da luglio e ha permesso alle uve collinari di maturare alla perfezione”. “Ma chi ha praticato in vigna durante l’anno una gestione meno attenta dovrà fare una selezione certosina delle uve per l’Amarone” avverte, precisando che “il peso medio dei grappoli è piuttosto basso, le gradazioni sono alte come negli ultimi anni caldi, ma il fresco notturno di questi giorni aumenta l’escursione termica giorno-notte per cui le componenti aromatiche e il colore ne trarranno vantaggio. Non ci saranno quindi esuberi di produzione, a tutto vantaggio della qualità”.

Montelvini wine partner di Italia Yachts al Salone nautico di Genova

Montelvini wine partner di Italia Yachts al Salone nautico di GenovaMilano, 18 set. (askanews) – Montelvini, Cantina dell’Asolo Prosecco Superiore Docg, è wine partner di Italia Yachts in occasione della 64esima edizione del Salone Nautico Internazionale in scena a Genova dal 19 al 24 settembre.


L’azienda vinicola di Venegazzù (Treviso) sarà presente con le sue referenze allo stand dell’azienda specializzata in imbarcazioni a vela, per brindare alla presentazione ufficiale di “IY 43 Veloce”, la prima barca a motore di Italia Yachts, che debutta proprio al più importante appuntamento dell’anno per il mercato internazionale della nautica. Per tutta la durata del Salone, gli ospiti di Italia Yachts potranno ammirare le imbarcazioni realizzate dell’azienda marchigiana, degustando alcune delle più importanti etichette di Montelvini: oltre all’Asolo Prosecco Superiore Docg e all’Asolo Doc, anche il Montello Rosso Docg e il passito.

Per Primitivo di Manduria vendemmia anticipata e -40% uve ma qualità top

Per Primitivo di Manduria vendemmia anticipata e -40% uve ma qualità topMilano, 17 set. (askanews) – “Abbiamo iniziato la vendemmia con due settimane di anticipo rispetto agli anni passati, con una riduzione della produzione di circa il 40% ma indubbiamente abbiamo mantenuto una qualità eccellente per le nostre uve. Il caldo prolungato e la siccità prepotente hanno influito sulla dimensione dei grappoli che risultano più piccoli ma il loro stato di salute è straordinario e la maturazione anticipata ha permesso di ottenere uve con una gradazione alcolica più elevata rispetto agli anni precedenti”. A dirlo è Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, a conclusione della vendemmia nei 18 Comuni dell’areale della provincia di Taranto.


“Stiamo attraversando un momento delicato, segnato da una crisi vitivinicola mondiale di natura ciclica, nella quale, purtroppo, non mancano come ogni anno speculatori senza scrupoli che praticano politiche economiche sleali ai danni dei nostri viticoltori i quali per diverse ragioni si trovano spesso costretti a svendere il proprio prodotto” prosegue Pastorelli, spiegando che “il Cda in questi anni ha adottato tutte le misure previste dalla normativa vigente per tutelare il bene comune, ma è importante ricordare che non è prerogativa del Consorzio intervenire nelle trattative private. Il calo naturale della pressione produttiva sulla Doc – continua – e la conseguente riduzione delle rese Igp porteranno, siamo certi, risultati positivi sul fronte delle giacenze che, attualmente, stanno attanagliando molte delle nostre Cantine”. “Sono fiduciosa perché le crisi spesso aprono la strada al progresso: continuiamo a lavorare insieme, non solo per mantenere alto il nome del Primitivo di Manduria ma anche per proteggere e valorizzare questo patrimonio vitivinicolo a livello globale” prosegue la presidente, sottolineando che “le nuove sfide ci permetteranno di esplorare nuovi mercati e attrarre nuovi consumatori, garantendo così un futuro solido e prospero per la nostra Denominazione”.


“Desidero esprimere un sincero ringraziamento a tutti i viticoltori che con il loro lavoro costante e la loro dedizione, hanno reso possibile il successo di questa vendemmia” evidenzia Pastorelli, concludendo “il loro impegno quotidiano, anche di fronte a condizioni climatiche complesse è essenziale per preservare e promuovere l’eccellenza del Primitivo di Manduria”.

Per Pasqua Vini una serie di eventi per rafforzare la presenza in Usa

Per Pasqua Vini una serie di eventi per rafforzare la presenza in UsaMilano, 17 set. (askanews) – Il 16 settembre la Cantina veronese Pasqua Vini ha organizzato a New York un’esclusiva masterclass dedicata all’Amarone della Valpolicella Docg, condotta da Alessandro Pasqua, presidente di Pasqua Usa, insieme con la Master of Wine, Christy Canterbury. “A tale of the two Amarone”, svoltasi nell’Art Studio all’interno della Cantina NY Vintners, ha guidato i partecipanti nell’esplorazione di due distinte espressioni dell’Amarone declinate in quattro annate ciascuna: lo stile tradizionale della linea “Famiglia Pasqua”, realizzato con le uve di diversi appezzamenti della zona della Valpantena, e quello innovativo della linea “Mai Dire Mai”, prodotto con uve provenienti da un’unica parcella del vigneto Montevegro.


Questo evento si inserisce nel ricco calendario di appuntamenti organizzati da Pasqua Vini negli Stati Uniti, che si è aperto il 5 settembre con l’evento “Great Wines of Italy” del celebre critico enologico James Suckling a New York, ed è proseguito il 10 settembre con “Sip of Italy” organizzato da Wine Enthusiast sempre nella Grande Mela. Il successivo appuntamento negli Usa per l’azienda veronese sarà al “Palm Beach Food & Wine Festival Grand Tasting 2024”, manifestazione promossa da Wine Spectator che va in scena dal 12 al 15 dicembre nella cittadina della Florida.

Serena Wines 1881 distribuirà in Italia i vini della famiglia Djokovic

Serena Wines 1881 distribuirà in Italia i vini della famiglia DjokovicMilano, 17 set. (askanews) – Serena Wines 1881, storica azienda familiare di Conegliano che produce Prosecco Doc e Docg, ha annunciato di essere da oggi il distributore esclusivo per l’Italia dei vini prodotti dalla Cantina serba Djokovic, gestita da Goran, zio del celebre tennista Nole. Si tratta di due etichette, uno Chardonnay e un Syrah, prodotti dall’azienda vinicola che sorge nel distretto serbo di Sumadija, a Lipovac, tra Arandjelovac e Topola, un’areale conosciuto per i suoli rocciosi e ferruginosi.


L’accordo commerciale nasce dalla condivisione della passione per il vino e quella per il tennis: l’Ad di Serena Wines 1881, Luca Serena, lo scorso 17 agosto si è infatti aggiudicato l’oro ai Mondiali Itf Over40 nel doppio maschile a Lisbona, in Portogallo. “Questa collaborazione prestigiosa avvicina ancora di più la nostra azienda al mondo dello sport, di cui condividiamo da sempre valori e insegnamenti, e ci permette di arricchire la nostra proposta con due vini fermi di nicchia e dunque di innalzare il nostro portafoglio, lavorando di pari passo sul posizionamento dei nostri brand di punta, Champagne de Vilmont, Audace Underwater e Ville d’Arfanta, verso un target Horeca premium” commenta Luca Serena, rimarcando che “al tempo stesso, auspichiamo che il nome della famiglia Djokovic possa supportare Serena Wines 1881 nel suo processo di espansione nei Balcani, a partire dalla Serbia, dove intendiamo avviare un percorso di comunicazione e promozione del brand legato proprio allo sport e in particolare al tennis”.

Vino, Imt: via libera a versione “Riserva” per Ribona bianco e spumante

Vino, Imt: via libera a versione “Riserva” per Ribona bianco e spumanteMilano, 17 set. (askanews) – Via libera alla “Riserva” per due nuove tipologie della Doc Colli Maceratesi. È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale, dopo un iter di tre anni proposto dall’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e dal Comitato Colli Maceratesi, l’introduzione di due nuove versioni: la Colli Maceratesi Ribona Riserva e la Colli Maceratesi Ribona Spumante Riserva.


“Un upgrade verso prodotti premium a maggior longevità, in linea con gli obiettivi di sviluppo di Imt e dei 74 produttori e viticoltori dell’area” ha commentato il presidente Michele Bernetti, spiegando che “questa modifica è coerente con il processo di aggiornamento di alcuni Disciplinari delle nostre 16 Denominazioni, nati circa 50 anni fa, che necessitano di essere attualizzati. Un’azione – ha proseguito – in linea con il percorso intrapreso dal Consorzio che punta a innalzare qualità e valore aggiunto delle produzioni. La notizia della pubblicazione in Gazzetta – ha concluso Bernetti – è il modo migliore per festeggiare i primi 25 anni di Imt”. Produzione massima contingentata (91 ettolitri per ettaro), procedimento di elaborazione di almeno 36 mesi per la Ribona Spumante Riserva con rifermentazione esclusivamente in bottiglia, immissione al consumo consentita solo dopo un affinamento di 12 mesi per la Ribona Riserva, costituiscono le principali norme per la vinificazione delle 2 nuove tipologie che saranno coltivate in provincia di Macerata e nel Comune di Loreto, in provincia di Ancona.


“Le due nuove Riserve introdotte grazie al lavoro fatto da Imt valorizzano il Colli Maceratesi Ribona, un prodotto con ottime potenzialità di crescita sul mercato, e sono in grado di rispondere a una domanda qualificata, capace di apprezzare le doti di longevità e di complessa eleganza che sono nel Dna del vitigno” ha affermato il presidente del Comitato della Doc Colli Maceratesi, Filippo degli Azzoni, rimarcando che “dopo anni di ricerca che hanno portato a questa scelta, si aprono ora delle opportunità per attivare nuovi canali di vendita, sia sul mercato interno sia estero, e questo è molto positivo”. Tra le altre disposizioni pubblicate in Gazzetta: l’eliminazione della tipologia Novello per la versione rosso, mentre sul fronte etichettatura e presentazione dei vini della Doc è prevista la possibilità per i produttori di riportare il nome geografico “Marche”, secondo le indicazioni specifiche stabilite nel Disciplinare.


La Doc Colli Maceratesi ha un’estensione di 250 ettari per una produzione certificata equivalente a un potenziale di circa 600mila bottiglie. I viticoltori sono 46, mentre i produttori sono 28.

Vino, Maccario: grande successo per “Barbera D’Asti Wine Festival”

Vino, Maccario: grande successo per “Barbera D’Asti Wine Festival”Milano, 17 set. (askanews) – “Questa prima edizione è stata un grande successo, siamo davvero lieti che gli ospiti susseguitisi giorno dopo giorno abbiamo accettato il nostro invito e siano venuti a testimoniare il loro legame con il vino e con il territorio. Da parte del pubblico abbiamo avuto un caloroso riscontro, tuttavia possiamo ancora migliorare e puntiamo nelle prossime edizioni a coinvolgere un maggior numero di persone. Non solo, è stato un momento in cui tutti i produttori, che ringrazio, si sono uniti per comunicare le origini, la storia vincola e l’unicità del nostro territorio. Come Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ci auguriamo che questa sia solo la prima di molte edizioni future per trasmettere a pieno la bellezza e le mille sfumature della Barbera e del nostro territorio”. Lo ha dichiarato il presidente Vitaliano Maccario in merito al “Barbera D’Asti Wine Festival”, manifestazione dedicata al terzo vitigno a bacca rossa più coltivato in Italia che è andata in scena ad Asti dal 6 al 15 settembre.


L’evento ha proposto un ricco palinsesto di incontri che ha visto protagonisti importanti ospiti del mondo del vino e del cinema, della letteratura, dell’arte e dell’imprenditoria, oltre a diverse masterclass e alle degustazioni nei banchi d’assaggio. “La Barbera è un vitigno territoriale che identifica in maniera inconfondibile una zona, un’area, quella del Monferrato, e ad ogni sorso questa caratteristica si ritrova nel bicchiere” riassume Costantino Gabardi organizzatore del Festival, chiosando che “nonostante le differenze di terroir o di lavorazione delle uve e del vino, la vera caratteristica di questo vitigno è l’inscindibilità dal suo territorio”.

Vino, Zorzettig: nei Colli Orientali grande aspettativa per annata 2024

Vino, Zorzettig: nei Colli Orientali grande aspettativa per annata 2024Milano, 17 set. (askanews) – “Abbiamo grandi aspettative da questa vendemmia: i grappoli quest’anno portano acini croccanti, pieni, ricchi e gustosi, uno tira l’altro. Le nostre uve denotano in bocca grande corrispondenza varietale e l’equilibrio nei mosti è eccellente, con una nota molta fresca e un grande bilanciamento tra zuccheri e acidità. In termini numerici prevediamo dal raccolto una flessione ma a livello qualitativo siamo molto positivi, mi sento di dire che per i Colli Orientali del Friuli sarà un’annata tra le migliori. Non vediamo l’ora di averla in bottiglia e di presentarla al pubblico”. Lo ha afferma Annalisa Zorzettig alla guida dell’omonima, storica, Cantina di Spessa (Udine), alle prese con la raccolta delle uve nei suoi 120 ettari.


“Il 2024 è stato caratterizzato da temperature miti tra marzo e aprile che hanno favorito il germogliamento delle varietà precoci, alternate a venti da Nord come Bora e Tramontana che influenzano particolarmente e positivamente i vigneti della Cantina tra i Colli di Spessa, Ipplis e Novacuzzo (Prepotto)” racconta l’agronomo dell’azienda, Antonio Noacco, ricordando che “l’inizio dell’estate non è stato promettente: da un primo periodo molto piovoso e con temperature più basse della media, si è passati a temperature molto alte e a bassa piovosità. Fortunatamente la ponca che caratterizza questi territori ci è venuta in aiuto: ha agito come una spugna trattenendo l’acqua e permettendo alle viti di non soffrire eccessivamente la crisi idrica” prosegue Noacco, sottolineando che “le nostre piante sono parte integrante di un ecosistema virtuoso, che proteggiamo e rispettiamo da anni e anche in questa annata sono riuscite a sviluppare dei grappoli che rispecchiano non solo il territorio, ma anche la stagionalità”.