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Vino, sì di Roma Capitale ad accordo con Associazione Donne del vino

Vino, sì di Roma Capitale ad accordo con Associazione Donne del vinoMilano, 23 lug. (askanews) – E’ stata approvata dalla Giunta capitolina la delibera presentata dall’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, relativa ad un protocollo d’intesa che sarà sottoscritto tra Roma capitale e l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino.


L’accordo, che sarà reso operativo attraverso la collaborazione con la Delegazione Lazio dell’Associazione, ha l’obiettivo di “tutelare e valorizzare la produzione vitivinicola del territorio di Roma e del Lazio e promuovere la cultura del vino, l’imprenditoria del settore e la salvaguardia del patrimonio paesaggistico e ambientale della campagna romana”. Nel Lazio la superficie di territorio destinata alla viticoltura è di oltre 20mila ettari con un tessuto produttivo di circa 20mila aziende, per lo più di piccole dimensioni. La mappa regionale dei vini di qualità conta 27 certificazioni Doc, tre Docg e sei Igt. L’ultima istituita è la Doc Roma, una sorta di denominazione “ombrello” che intende ricomprendere sotto un’unica indicazione l’intero territorio della Città Metropolitana di Roma. Tra le azioni previste dal protocollo d’intesa la promozione dei vini di Roma e del Lazio nella rete della ristorazione, il coinvolgimento degli istituti scolastici per diffondere la cultura del bere consapevole, la partecipazione ad eventi quali, ad esempio, l’”Estate Romana” o “Altaroma”, la realizzazione di un premio da conferire ad esponenti femminili del mondo della cultura, dell’arte, della scienza, dello sport e la promozione dell’enoturismo.


“Attraverso questo protocollo d’intesa vogliamo rafforzare la collaborazione con la vivacissima realtà dell’imprenditoria femminile nel settore vitivinicolo di Roma e del Lazio. Come Amministrazione siamo fortemente impegnati nella valorizzazione delle produzioni del territorio e con questo obiettivo abbiamo voluto aderire alle Associazioni delle Città del vino e dell’olio e partecipare attivamente ad eventi di respiro nazionale e internazionale come Vinitaly e il Salone del Gusto” ha spiegato l’assessora Alfonsi, aggiungendo che “siamo convinti che Roma, come racconta la sua storia, possa diventare un riferimento per la sua produzione vitivinicola e, con questo obiettivo, stiamo lavorando alla definizione di un Piano dei Vigneti Urbani nella Capitale e la collaborazione con le donne imprenditrici sarà di cruciale importanza”. “L’Associazione Le Donne del vino è particolarmente fiera ed orgogliosa della collaborazione fattiva e della disponibilità dimostrata dall’assessorato capitolino all’Agricoltura” ha commentato Manuela Zennaro, responsabile della delegazione Lazio dell’Associazione, sottolineando che “il nostro auspicio è quello di creare un ponte tra i vini delle produttrici del Lazio e Roma, formando un ideale trampolino per rilanciare i meravigliosi prodotti della nostra regione”.

Vino, 7 vignaiole tra le “100 donne di successo 2024” di Forbes Italia

Vino, 7 vignaiole tra le “100 donne di successo 2024” di Forbes ItaliaMilano, 23 lug. (askanews) – Ci sono anche le “vignaiole” Valentina Abbona (Marchesi di Barolo), Verdiana Antinori (Marchesi Antinori), Federica Boffa (Pio Cesare), Carlotta Fittipaldi Menarini (Donne Fittipaldi), Marina Masciarelli Cvetic (Tenute Masciarelli), Josè Rallo (Donnafugata) e Annalisa Zorzettig (Zorzettig) tra le “100 donne di successo del 2024” scelte da Forbes Italia.


Per il settimo anno il magazine ha scelto le cento figure femminili “che hanno contribuito alla crescita, non solo economica, del nostro Paese”, e tra manager, artiste, sportive, registe, chef, comunicatrici, studiose e scienziate ha inserito anche queste sette imprenditrici e professioniste protagoniste (assieme a tante altre) del mondo vino. “Sono felice ed emozionata per questo premio, che vedo come un riconoscimento dell’empowerment femminile e una dedica al Friuli-Venezia Giulia” ha commentato Annalisa Zorzettig, aggiungendo che “il nostro territorio è ricco di donne e imprenditrici ambiziose, che ogni giorno si impegnano con passione e determinazione nella sua conservazione e valorizzazione. Spero che far parte di questa classifica – conclude – metta in luce non solo il mio lavoro, ma anche l’incredibile impegno di tutte nel promuovere e preservare la bellezza e la cultura del luogo che ci circonda”.

Vino, in primi 6 mesi 2024 export Champagne -15%: 106,7 mln bottiglie

Vino, in primi 6 mesi 2024 export Champagne -15%: 106,7 mln bottiglieMilano, 23 lug. (askanews) – Le spedizioni di Champagne nel primo semestre del 2024 hanno raggiunto i 106,7 milioni di bottiglie, con un calo del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, che era stato un semestre record (se si esclude il 2022), e le spedizioni sono tornate a un livello vicino a quello del 2019. Tenendo conto di questa situazione, i viticoltori e le Maison che si sono riuniti nei giorni scorsi a Epernay nell’ambito del Comité Champagne, hanno fissato la resa commerciabile per la prossima vendemmia a 10mila kg-ha, il 12% in meno rispetto alla raccolta dell’anno scorso che era stata di 11.400 kg-ha.


“La difficile situazione geopolitica ed economica globale e l’inflazione diffusa stanno pesando sui consumi delle famiglie” ha spiegato il presidente delle Maison di Champagne, David Chatillon, sottolineando che “lo Champagne continua a subire le conseguenze dell’eccesso di scorte da parte dei distributori nel 2021 e nel 2022. Gli champenois hanno fiducia nei valori della loro Denominazione”. Il Comité ha spiegato che nella Champagne la stagione è stata eccezionalmente umida: a causa della scarsa insolazione e di un avvio del periodo vegetativo caratterizzato da un clima fresco, l’intero vigneto è stato sottoposto a una forte pressione della peronospora che è stata comunque controllata. Le gelate primaverili e la grandine hanno avuto un impatto moderato sul potenziale di raccolta (circa il 10%), e lo sviluppo delle viti è in ritardo di 5-6 giorni rispetto alla media decennale, e l’inizio della vendemmia è previsto intorno al 10-12 settembre.


“Dopo un 2023 particolarmente caldo e secco, il 2024 è stato un anno eccezionalmente piovoso, rendendo più difficile il lavoro in vigneto” ha dichiarato il presidente dei viticoltori, Maxime Toubart, aggiungendo che “la pressione della peronospora è elevata ma nel complesso è stata tenuta sotto controllo, grazie a un duro lavoro, e le condizioni meteorologiche da qui alla vendemmia saranno decisive per garantire una buona raccolta”.

Vino (Imt): stoccaggio per Doc Verdicchio Castelli di Jesi

Vino (Imt): stoccaggio per Doc Verdicchio Castelli di JesiMilano, 23 lug. (askanews) – Stoccaggio per Verdicchio dei Castelli di Jesi, aumento dei controlli in campo nella prossima vendemmia. Accolte a larga maggioranza, ieri all’Assemblea dei soci, le proposte dell’Istituto marchigiano tutela vini (Imt) a salvaguardia del mercato e della Denominazione, in particolare alla luce della nota crisi aziendale della principale cooperativa delle Marche.


“La crisi Moncaro, e in seconda istanza le difficoltà congiunturali, ci obbligano a scendere in campo con misure di bilanciamento che speriamo possano esaurirsi nel breve termine. Vogliamo preservare le nostre imprese da potenziali speculazioni che mettono a rischio non solo la sostenibilità di aziende e produttori ma anche la riconoscibilità internazionale di un territorio vinicolo di qualità” ha detto il presidente Imt, Michele Bernetti, aggiungendo che “la priorità del Consorzio rimane la difesa del valore oltre che della qualità della denominazione: oggi per riequilibrare il mercato è più che mai necessario agire con strumenti di governo dell’offerta, strumenti adottati tra l’altro da diverse denominazioni su scala internazionale”. Per il vino atto a divenire Verdicchio Castelli di Jesi Doc (resa massima pari a 140 quintali per ettaro), lo stoccaggio si attiverà a partire dai 110 quintali, con un bloccaggio fino a 30 quintali per ettaro. La misura, valida fino al 30 giugno del prossimo anno salvo proroghe o mutate condizioni di mercato, si lega a una vendemmia che si preannuncia con volumi superiori sulla precedente. L’elasticità del dispositivo permette perciò di intervenire in maniera coerente rispetto alla situazione di incertezza che si è venuta a creare nella principale Doc bianca marchigiana. Sarà infine possibile riclassificare il prodotto stoccato senza alcun vincolo.

Vino, Caputo (R. Campania): più salvaguardia per agricoltura eroica

Vino, Caputo (R. Campania): più salvaguardia per agricoltura eroicaMilano, 22 lug. (askanews) – “Dobbiamo mettere in campo iniziative che salvaguardino maggiormente quella che è definita l’agricoltura eroica. Qui sono davvero degli agricoltori eroi quelli che riescono ad essere competitivi nonostante la complessità del territorio”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, intervenendo al convegno organizzato a Ischia (Napoli) dal titolo “La viticoltura eroica quale difesa del paesaggio” promosso dal Consorzio tutela vini dei Campi Flegrei e Ischia.


“Questa è un’attività che va assolutamente tutelata, anche per valorizzare ulteriormente lo stesso territorio” ha aggiunto Caputo spiegando che “ci sono aziende davvero molto strutturate ed è chiaro che dobbiamo mettere in campo un’azione di marketing che sia davvero caratterizzata dalla enfatizzazione di queste specialità”. “Noi abbiamo da un lato l’esigenza di rafforzare il brand della nostra regione, dall’altro enfatizzare le specificità come quelle dell’isola di Ischia” ha proseguito l’assessore, ricordando che “ci sono panorami agricoli davvero belli ed entusiasmanti ed è chiaro che le istituzioni devono fare tutto quello che possono per sostenere questo complesso processo di crescita”. Al convegno, moderato dal giornalista Renato Rocco, hanno partecipato diversi operatori del settore vitivinicolo campano e Rosario Lopa (responsabile comunicazione istituzionale Icqrf Masaf Italia Meridionale), e sono intervenuti l’enologo Andrea D’Ambra; il presidente del Consorzio Vino Campi Flegrei e Ischia, Michele Farro; Gennaro Di Vincenzo, amministratore unico Resource srl; Salvatore Loffreda di Coldiretti Campania; l’avvocato Daniele Marrama, ordinario di Diritto Amministrativo dell’Alimentazione e dell’Agroecologia all’Università di Napoli Federico II; Pietro Gasparri della Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica del Masaf; Salvatore Schiavone, direttore ICQRF Masaf Campania e Molise; Felice Assenza, Capo Dipartimento ICQRF Masaf; e Marco Cerreto, capogruppo di FdI in Commissione Agricoltura della Camera.

Vino, Cantina di Venosa potenzia difese contro la Lobesia botrana

Vino, Cantina di Venosa potenzia difese contro la Lobesia botranaMilano, 22 lug. (askanews) – Cantina di Venosa ha potenziato con dieci nuove postazioni il progetto “Trapview” per combattere la tignoletta della vite (Lobesia botrana), un insetto che rappresenta una delle principali minacce per le vigne e i grappoli d’uva e che si manifesta e sviluppa in tre cicli (o generazioni) durante l’anno. Tra luglio e la fine di ottobre, periodo che coincide con le fasi di invaiatura e maturazione dell’uva, si manifesta la terza generazione di tignolette, la più dannosa. Le larve della generazione 3.0 si nutrono degli acini e causano marciumi e degradazione del frutto, oltre a favorire l’insorgenza di muffe e patogeni fungini


Per sconfiggere questo lepidottero, la cooperativa vitivinicola potentina ha quindi deciso di rinforzare il progetto di lotta integrata del gruppo Syngenta giunto al secondo anno, per avere il monitoraggio totale del fenomeno su 800 ettari di vigne e poter dunque intervenire tempestivamente. Alla comparsa del pericolo i soci (ben 300) intervengono immediatamente con i trattamenti di irrorazione dei filari utilizzando sostanze feromonali di confusione sessuale. “L’anno scorso – ha spiegato Antonio Teora, il direttore commerciale di Cantina di Venosa – abbiamo registrato un minor utilizzo dei prodotti chimici perché con l’uso dei feromoni per la confusione sessuale abbiamo quasi azzerato la riproduzione dell’insetto, grazie a sostanze che non creano problemi ambientali né di salute per il consumatore. Anzi, abbiamo raccolto grappoli più sani e di qualità”. “Siamo l’unica cooperativa vitivinicola della Basilicata e una fra le più importanti del Sud Italia, attenta alle innovazioni, radicata nel territorio e nella tradizione, allo stesso tempo moderna e piena di giovani soci” ha ricordato il presidente Francesco Perillo, annunciando che “stiamo per concludere la prima fase del progetto di riorganizzazione degli spazi esterni alla cantina con soluzioni d’architettura moderna ed entro il 2025 realizzeremo nuove strutture per l’accoglienza enoturistica, tra cui una sala convegni e terrazze di degustazione”.

Vino, in Francia terza Aoc Alsace Grand Cru per il Pinot Noir

Vino, in Francia terza Aoc Alsace Grand Cru per il Pinot NoirMilano, 22 lug. (askanews) – Dopo i Grands Crus Kirchberg de Barr e Hengst nel 2022, nella regione francese dell’Alsazia tocca ora al Grand Cru Vorbourg essere riconosciuto come terroir su cui produrre Pinot Noir con la denominazione Aoc Alsace Grand Cru. Lo comunica il Comité Interprofessionnel des Vins d’Alsace, spiegando che si tratta di “un riconoscimento del lavoro svolto dai vignaioli locali che hanno avviato il processo per ottenere lo status di AOC Alsace Grand Cru diversi decenni fa”.


Il Grand Cru Vorbourg si trova nei comuni di Rouffach (95%) e Westhalten, ai piedi del Grand Ballon e del Petit Ballon d’Alsace, su un terroir calcareo-sabbioso, con un’altitudine compresa tra 210 e 300 metri. I suoi 73,61 ettari occupano la parte collinare esposta a Sud-Sud-Est. Il Comité sottolinea che questo terzo Aoc Alsace Grand Cru “conferma l’alta qualità del Pinot Nero prodotto su questo terroir e ne rafforza il posizionamento tra i grandi vitigni della regione vinicola alsaziana”.

Vino, dal 14 al 18 ottobre a Digione il Congresso mondiale dell’Oiv

Vino, dal 14 al 18 ottobre a Digione il Congresso mondiale dell’OivMilano, 22 lug. (askanews) – Dal 14 al 18 ottobre, nella città francese di Digione si terrà il 45esimo Congresso mondiale della vite e del vino, in concomitanza con il centesimo anniversario dell’Organizzazione internazionale della vite e del vino (Oiv). Il tema scelto per il “congresso del centenario” è “Vine and wine, an innovative heritage facing the challenges of the century” (“La vite e il vino, un patrimonio innovativo che affronta le sfide del secolo”, ndr).


All’incontro parteciperanno esperti di tutto il mondo che si confronteranno “sui problemi più urgenti per il settore e sulle soluzioni innovative che possono essere messe in campo”. L’Oiv ha inoltre spiegato che il congresso di quest’anno promette di essere il più grande dal 2008, con ben 646 interventi di esperti provenienti da 45 Paesi diversi.

Vino, Serena Wines main title sponsor Internazionali di tennis FVG

Vino, Serena Wines main title sponsor Internazionali di tennis FVGMilano, 22 lug. (askanews) – La storica Cantina coneglianese Serena Wines 1881 sarà anche quest’anno, come già gli ultimi tre, “main title sponsor” dei grandi tornei internazionali di tennis del Friuli Venezia Giulia, rinnovando una partnership che dura ormai da dodici anni. L’evento sportivo si terrà dal 28 luglio all’11 agosto sui campi rossi dell’Eurosporting di Cordenons (Pordenone) e si aprirà con l’Itf femminile W75 che dal 28 luglio al 3 agosto vedrà sfidarsi le migliori atlete della classifica Wta, per poi proseguire dal 4 all’11 agosto con l’Atp Challenger maschile 75 che quest’anno celebra la sua ventunesima edizione.


Diversi gli eventi collaterali. Nelle serate del 29 luglio e del 5 agosto, le due giornate di apertura dei tornei Itf W75 e Atp Challenger 75, sarà possibile partecipare ad un’esperienza enogastronomica dedicata a prodotti di eccellenza del territorio a km 0 insieme con una selezione di vini a marchio Serena 1881, la linea lanciata nel 2021 in occasione del 140esimo anniversario dell’azienda. L’8 agosto allo Sporting Cafè, il bar all’interno dell’Eurosporting, sarà la volta degli aperitivi “Serena Colors” e il 9 agosto il Prosecco Doc Brut e il Prosecco Doc Rosé firmati Serena Wines 1881 torneranno in scena durante l’aperitivo degustazione a base di prodotti tipici made in Friuli Venezia Giulia organizzato in apertura del torneo “Le mie ruote sono gambe”, quinta edizione dell’appuntamento con lo sport paralimpico. Inoltre, i vincitori dei tornei avranno in omaggio una degustazione esclusiva presso la Tenuta Ville d’Arfanta, dal 1999 proprietà della famiglia Serena, che promuove così anche il progetto hospitality recentemente avviato da Serena Wines 1881 ad Arfanta di Tarzo, sulle colline coneglianesi patrimonio Unesco.

Studio: pesticidi usati in deroga per continue emergenze sono tossici

Studio: pesticidi usati in deroga per continue emergenze sono tossiciMilano, 21 lug. (askanews) – “Il nostro studio dimostra che l’ampio uso delle autorizzazioni d’emergenza nel tempo e nello spazio porta alla contaminazione ambientale da parte di numerose sostanze attive non approvate e altamente tossiche. Viviamo in uno stato di stabile emergenza agricola che agisce in deroga al Regolamento europeo, con profonde implicazioni per gli esseri umani, gli altri animali e l’ambiente”. Lo ha affermato il docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, Simone Tosi, coordinatore del BeeLab, il Laboratorio sulla salute e sul comportamento degli impollinatori autore di uno studio appena pubblicato su “Science of the total environment” sull’utilizzo di autorizzazioni emergenziali in deroga dei pesticidi e i conseguenti effetti collaterali per la salute umana, degli impollinatori e dell’ambiente intero.


I pesticidi autorizzati in deroga possono essere utilizzati indipendentemente dal risultato negativo del processo di valutazione del rischio, che include una serie di test sperimentali necessari a stimare la contaminazione ambientale e gli effetti collaterali di questi prodotti, valutandone infine l’impatto per l’uomo e l’ambiente. “Tuttavia, gli Stati Membri possono agire in deroga a questo processo e concedere l’autorizzazione d’emergenza di pesticidi non autorizzati tramite la valutazione del rischio” ha spiegato Luca Carisio dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta e primo autore dello studio, precisando che “per gli elevati rischi connessi, queste autorizzazioni d’emergenza sono permesse solo in circostanze eccezionali di emergenza agricola e il loro uso deve però essere limitato: le deroghe non possono essere più lunghe di 120 giorni, e devono essere svolte ricerche simultanee sulle strategie alternative e più sostenibili”. Dallo studio emerge come le autorizzazioni d’emergenza siano ampiamente utilizzate dai Paesi membri dell’Unione europea e che molte di queste risultano sorprendentemente non conformi alle normative UE, poiché concesse per periodi più lunghi di quanto prescritto dalla legge e rinnovate in modo ricorrente per gestire la stessa emergenza nel tempo. Inoltre, il 21% di queste autorizzazioni ha permesso l’uso di pesticidi altamente tossici, che non sono approvati dai processi regolari di valutazione del rischio.