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Pizza World Forum, tre giorni per scrivere manifesto pizzeria relazionale

Pizza World Forum, tre giorni per scrivere manifesto pizzeria relazionaleRoma, 28 mar. (askanews) – Torna il Pizza World Forum, evento per tutti gli operatori del comparto pizza e ristorazione con pizza. L’incontro, presente nel calendario del Campionato Mondiale della Pizza, la più importante manifestazione dedicata ai professionisti e organizzata a Parma dal 9 all’11 aprile presso il Palaverdi, collocato all’interno del Polo Fieristico di Parma, è momento di confronto tra professionisti e appassionati della pizza con argomenti tematici a traduzione simultanea in inglese per gli spettatori stranieri.


Il Campionato Mondiale della Pizza (www.campionatomondialedellapizza.it). coniuga, per l’edizione 2024. più di 700 concorrenti professionisti da tutto il mondo (alla data odierna sono il 56% dall’Italia, il rimanente da 53 nazioni rappresentate) e migliaia di visitatori professionali del comparto. Le nazioni rappresentate alla competizione sono Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Brasile, Stati Uniti d’America Argentina, Belgio Polonia, Regno Unito, Portogallo, Ungheria, Germania, Finlandia, Malta, Cile, Norvegia, Messico Slovenia, Albania, Austria, Canada, Algeria, Eire, Giappone Martinica Panama, Svezia, Australia, Egitto, Romania, Croazia, Kenia, Emirati Arabi Uniti, Bulgaria, Colombia, Cuba, Cipro, Danimarca, Fær Øer Guatemala, Hong Kong, Honduras, India, Kuwait, Monaco Princ, Moldavia, Paesi Bassi, Peru, El Salvador, Tunisia, Turchia, Lussemburgo. Il Pizza World Forum, aperto nelle sessioni dell’Area seminari e negli incontri dei tre giorni di competizione anche ai visitatori della competizione e non solo agli operatori, avrà nella sua articolazione e come filo conduttore le parole chiave Accoglienza, Etica, Inclusione e avrà la finalità di costruire, attraverso il contributo di esperti del settore e del mondo food, un “Manifesto della pizzeria relazionale” suddiviso in 10 punti che conterranno indicazioni su come rendere una pizzeria, accogliente, etica e inclusiva. Tra i diversi appuntamenti del Pizza World Forum è da segnalare in particolare l’incontro “Think Global, Act Local” (11 aprile) e dedicato, in parte, al Manifesto dei Valori della Pizzeria relazionale con la presentazione e le prime firme del Manifesto nato dalle riflessioni dei due giorni precedenti e dal convegno e quello su Pizza Girls (10 aprile), appuntamento sul mondo della pizza al femminile. Non mancano incontri sullo spreco alimentare con la partecipazione dei responsabili di Too Good To Go, applicazione mobile che mette in comunicazione l’utente a ristoranti e negozi con eccedenze alimentari invendute ad un prezzo più agevolato.


Numerosa la pattuglia dei relatori Pizza World Forum, tra i diversi partecipanti Barbara Nappini, presidente di Slow Italia, Alfonso Pecorario Scanio, ex ministro delle Politiche agricole e forestali ed ex ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, il senatore Bartolomeo Amidei, Antonio Pace, presidente e fondatore dell’Associazione Verace Pizza.

Bonaccini (Emilia R.): su Passante Bologna siamo arrivati a capo

Bonaccini (Emilia R.): su Passante Bologna siamo arrivati a capoBologna, 20 mar. (askanews) – “Finalmente siamo riusciti ad arrivare a capo” ad opere infrastrutturali, come ad esempio il Passante di Bologna. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a margine del convegno “Muoversi in Emilia-Romagna. Dieci anni di politiche per la mobilità” a Bologna.


“Ci siamo trovati a dover gestire la realizzazione di opere infrastrutturali che andavano fatte un po’ di anni fa – ha spiegato Bonaccini -. Finalmente siamo riusciti ad arrivarci a capo, penso per esempio al Passante di Bologna per il quale abbiamo chiesto ad Autostrade al Ministro di poter accelerare per i cantieri visto che è già tutto pronto e finanziato, perché dobbiamo liberare questo imbuto” stradale “e renderlo più fluidificabile proprio per garantire una maggior capacità di traffico e anche meno inquinamento. Perché l’inquinamento aumenta dalle file con motori accesi più che dal traffico che scorre”. “Ci sarà a breve la Conferenza dei servizi sulla Cispadana – ha aggiunto il governatore -, un’autostrada regionale che permetterà di liberare i paesi della bassa modenese, ferrarese e bolognese dal traffico pesante e creare un’infrastruttura che si collega alla Brennero e all’Europa in uno dei distretti più importanti al mondo come quello del biomedicale di Mirandola”.

Bonaccini: chiediamo nuove risorse per trasporto pubblico locale

Bonaccini: chiediamo nuove risorse per trasporto pubblico localeBologna, 20 mar. (askanews) – “Chiediamo ulteriori risorse sul trasporto pubblico locale. Con il presidente delle Regione Fedriga abbiamo chiesto più di 1 miliardo per potenziare il traporto pubblico locale, quello su cui, in Emilia-Romagna, abbiamo investito tanto in questi anni” con il potenziamento dei “treni, della ciclabilità” e la realizzazione di “ciclovie e tutto quello che è alternativo al traffico pesante”. Lo ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a margine del convegno “Muoversi in Emilia-Romagna. Dieci anni di politiche per la mobilità” a Bologna.

Bonaccini: su sicurezza sulle strade si esca dalle ideologie

Bonaccini: su sicurezza sulle strade si esca dalle ideologieBologna, 20 mar. (askanews) – Il sindaco di Bologna “ha tutto il diritto di fare le scelte per la sua comunità che ritiene più giuste e che noi abbiamo anche sostenuto”, come quella del limite dei 30 chilometri orari. Per la sicurezza sulle strade bisogna “uscire dall’ideologia per discutere di questioni concrete”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a margine del convegno “Muoversi in Emilia-Romagna. Dieci anni di politiche per la mobilità” a Bologna.


“Io non devo mettermi a discutere di chi è che sbaglia o meno – ha spiegato Bonaccini -. Il sindaco di Bologna Lepore ha tutto il diritto di fare le scelte per la sua comunità che ritiene più giuste e che noi abbiamo anche sostenuto. Per cui spero si esca dall’ideologia per discutere di questioni concrete. Mettere al riparo le vite umane e salvare la vita a troppe persone che ancora oggi, ogni anno, muoiono sulle strade è una priorità che dobbiamo garantire”.

Assegnati i “Francigena Fidenza Award” per l’eccellenza giornalistica

Assegnati i “Francigena Fidenza Award” per l’eccellenza giornalisticaRoma, 14 mar. (askanews) – Il 19 marzo, alle ore 11.00, presso il Palazzo dell’Informazione – sede dell’agenzia di stampa Adnkronos – sarà presentata la 4a edizione del “Francigena Fidenza Festival”, in programma dal 11 al 14 aprile. Saranno presenti il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari, e l’Assessore alla Cultura, Maria Pia Bariggi. A seguire si svolgerà la cerimonia di assegnazione del “Francigena Fidenza Award”, premio giornalistico, ideato dall’autrice Rossana Tosto, promosso dal Comune di Fidenza e dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), conferito alla stampa nazionale per l’alta professionalità, il merito, il talento, la passione, la voglia di scoprire e di comunicare profusi nel lavoro. “Una lode alla carriera – spiega l’autrice Rossana Tosto – riconosciuta ai giornalisti che si sono distinti in modo particolare nella professione di “narratore di fatti e di luoghi”. Autentici ‘artisti della parola e delle immagini’, autori di idee e progetti attraverso i quali hanno affermato stili e linguaggi finalizzati a intercettare il bisogno di cultura, tradizioni, arte e bellezza”. La premiazione sarà presentata dall’architetto e scrittore Sandro Polci, alla presenza del Sindaco di Fidenza, Andrea Massari, e dell’Assessore alla Cultura e al progetto “Via Francigena” del Comune di Fidenza Maria Pia Bariggi. A dare lettura delle menzioni sarà l’attore Roberto M. Iannone. “La valorizzazione della Via Francigena – afferma il Sindaco Andrea Massari – è una operazione culturale che ovviamente va ben oltre Fidenza e il suo territorio, abbracciando complessivamente ben 715 comuni europei posti lungo il tracciato storico che da Canterbury arrivava fino a Roma. Il ruolo preminente di megafono per un’iniziativa di questa importanza non può che essere affidato ai media e lo scopo di questo premio è proprio quello di riconoscere doverosamente questa fondamentale funzione”. “La valorizzazione dei luoghi della Via Francigena di Fidenza e di tutto il territorio emiliano – sottolinea l’Assessore Maria Pia Bariggi – è restituita dalla narrazione con la quale i giornalisti agiscono sull’immaginario collettivo”. Organizzato dal Comune di Fidenza in collaborazione con l’Associazione Europea Vie Francigene (AEVF), con il patrocinio dell’Università di Parma, della Diocesi di Fidenza e con il contributo di Destinazione Turistica Emilia, il Festival celebra la bellezza e l’importanza della Via Francigena e dei Cammini che solcano l’Italia e l’Europa. Fidenza, situata al centro dell’itinerario da Canterbury a Santa Maria di Leuca, è il luogo perfetto per valorizzare la Via Francigena. Il Festival ha ricevuto il riconoscimento della media partnership da Rai Cultura e Rai Radio Kids; dall’agenzia di stampa Adnkronos; dal quotidiano Corriere della Sera; dai magazine online Economy e Affari Italiani. Inoltre, è sostenuto dagli sponsor: Confartigianato Imprese Parma, Superborgo Conad, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Gas Sales Energia, Oasi del Gusto, Badia. L’elenco dei premiati del Francigena Fidenza Award. Per le agenzie di stampa, riceveranno il “Francigena Fidenza Award” il presidente del Gruppo editoriale Adnkronos, cav. Giuseppe Marra; la direttrice di AGI, Rita Lofano e il direttore di Askanews, Gianni Todini. Per i quotidiani i riconoscimenti saranno consegnati al direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana e a Valeria Arnaldi, redattrice dei servizi speciali de Il Messaggero. Riconoscimento anche al giornalista Giuseppe Cerasa, direttore de Le Guide di Repubblica. Per le radio il premio sarà conferito a Francesco Pionati, direttore del Giornale Radio RAI e di Radio 1 e a Massimiliano Menichetti responsabile di Radio Vaticana – Vatican News. Per le tv saranno premiati: Silvia Calandrelli, direttrice di RAI Cultura; Marzia Roncacci, alla guida del TG2 Italia Europa; Paolo Di Lorenzo, per la conduzione mattutina del TG5. Le menzioni per ciascun premiato saranno annunciate durante la cerimonia di premiazione del 19 marzo presso il Palazzo dell’Informazione.

8 marzo, sono quasi 9.000 le pizzaiole in Italia

8 marzo, sono quasi 9.000 le pizzaiole in ItaliaRoma, 6 mar. (askanews) – Sono quasi 9.000 le pizzaiole in Italia, professione, che per anni è stata prevalentemente maschile. La stima è elaborata, in occasione della festa della donna dell’8 marzo, dal 31° Campionato Mondiale della Pizza (www.campionatomondialedellapizza.it), la più importante manifestazione dedicata ai professionisti e organizzata a Parma dal 9 all’11 aprile presso il Palaverdi, collocato all’interno del Polo Fieristico di Parma (Viale delle Esposizioni 393/a). La dimensione di mercato della pizza ha invece superato, per la prima volta, i 150 miliardi di dollari: si stima infatti che nel 2023 abbia raggiunto i 153 miliardi di dollari (Fonte: Verified Market Reports®). In Italia le 15.500 più performanti hanno sviluppato un fatturato di 11 mld di Euro sul mercato della pizza stimato in 15 miliardi di Euro.


L’edizione 2024 del Campionato Mondiale della Pizza registra ad oggi già 54 pizzaiole iscritte al campionato, ma le iscrizioni sono ancora aperte. Dal 1992, anno di nascita del Campionato, a oggi, sono state 330 (44 nel 2021 e 57 nel 2023) le concorrenti partecipanti alla competizione. Negli anni la qualità di partecipazione delle donne pizzaiole è sempre stata molto elevata tanto da” spodestare” i pizzaioli ed avere una folta rappresentanza femminile nei gradini più alti della classifica, portandole a vincere anche importanti categorie, come la pizza in teglia, la pizza senza glutine e la pizza a due o ad arrivare sul podio della pizza classica. Nel palmarès d’oro del Campionato si sono fatte valere Laura Meyer nella gara Pizza in teglia nel 2013, Alessandra De Bellis per la pizza senza glutine nel 2012 e Katiuscia Di Marzo che ha gareggiato nella pizza a due con Ignazio Di Marzo nel 2011, Rusu Camelia nella pizza in teglia nel 2022. Parole chiave del Campionato, anche per l’edizione 2024, sono internazionalità e sostenibilità grazie al nutrito numero dei Paesi partecipanti, ad oggi già 53, sia per l’attenzione verso i temi della sostenibilità e del mangiare del mangiare sano. Il tema della sostenibilità sarà in particolare sviluppato con il Premio speciale dedicato alla Sostenibilità “La pizza del cambiamento”. Il premio è realizzato in collaborazione con la farina “Le 5 Stagioni” di Agugiaro & Figna Molini e valuta i concorrenti con una serie di criteri, tra cui l’utilizzo di materie prime provenienti da agricoltura sostenibile e a basso impatto e di prodotti tipici DOP e IGP nelle preparazioni della pizza. Tra i parametri di valutazione anche l’attenzione verso logiche antispreco con il fine di ottimizzare le quantità degli ingredienti. La scorsa edizione il Premio “sostenibilità è stato vinto Giulia Vicini con la sua pizza dal nome simbolico “Terra-Terra”.


Quest’anno la lista dei Paesi rappresentati al Campionato mondiale va invece da Hong Kong a Cuba, dalle isole Fær Øer alle Filippine, con Francia, Spagna, Usa, Brasile e Argentina con le maggiori rappresentanze. L’Italia conta il 54% degli iscritti. Per alcune categorie di partecipazione si sono già raggiunti i limiti massimi previsti, per altre si stanno raggiungendo. Il campionato prevede che ogni singola prova deve essere pianificata con orari definiti: in tre giorni infatti si supereranno le 1000 prove di cottura su 21 forni dedicati. Per la pizza a due , una delle categorie in continua crescita, si sono riaperte le iscrizioni aggiungendo un forno per permettere di far fronte alla forte richiesta.

Salute, come riconoscere e combattere la polineuropatia diabetica

Salute, come riconoscere e combattere la polineuropatia diabeticaRoma, 27 feb. (askanews) – È un triste traguardo quello che riguarda molte delle persone che soffrono di diabete. A preoccuparli è la polineuropatia diabetica dolorosa (Pnd), riconosciuta e trattata purtroppo spesso molto tardi e solitamente con pochi benefici. I risultati di un nuovo studio sulle terapie di stimolazione spinale ad alta frequenza (10 kHz) confermano però l’efficacia di questo tipo di tecnologia, dove è possibile osservare una riduzione media del dolore del 79,9% . “Le persone che soffrono di polineuropatia diabetica dolorosa attraversano decenni di dolore con notevoli ripercussioni sulla qualità di vita. Il dolore persistente può avere impatti duraturi sulla vita quotidiana e sullo stato emotivo dei pazienti. Intervenire tempestivamente non solo allevia i sintomi, ma può anche contribuire a garantire una migliore salute complessiva e un benessere ottimale per chi deve gestire oltre al dolore anche il proprio diabete. I risultati dello studio, oltre a rafforzare l’efficacia di questo trattamento, mostrano l’importanza di utilizzarla in maniera precoce”, commenta Giuliano De Carolis, dirigente Anestesia e Terapia del dolore Aou Pisana.


La neuropatia diabetica è un termine utilizzato per definire un gruppo di patologie nervose spesso associate a disabilità che può interessare sia il diabete di tipo 1 (17,5% dei casi) che il tipo 2 (31,5% dei casi). Il diabete, quando non tenuto “sotto controllo”, ossia con i livelli di zucchero nel sangue elevati per lungo tempo, provoca una serie di alterazioni tra cui la produzione di sostanze infiammatorie e un aumento dello stress ossidativo. I nervi periferici sono il bersaglio di questa alterata produzione di sostanze che in ultimo li danneggiano portando allo sviluppo della neuropatia. I 5 segnali per riconoscerla “I sintomi della Pnd colpiscono gli arti inferiori a partire dalle dita dei piedi fino al polpaccio, ma possono estendersi anche ad altre parti del corpo. Ecco i 5 segnali più noti che ciascun paziente con diabete e caregiver deve conoscere e monitorare, al fine di agevolare l’intervento del medico per ridurre il forte dolore ed evitare complicanze gravi e invalidanti”, continua De Carolis.


“Formicolio: è un bruciore diffuso che rallenta i movimenti e lascia l’arto intorpidito per lungo tempo. Ridotta sensibilità: viene meno la capacità di riconoscere al tatto le temperature, alte e basse, provocando ustioni e ulcere che guariscono poi lentamente e con difficoltà Dolore acuto: è riconoscibile perché può essere improvviso come una scossa elettrica, oppure pulsante o pungente Debolezza muscolare: facilmente riscontrabile nelle gambe, può influenzare la capacità di camminare e svolgere attività quotidiane. Frequenti cadute: la compromissione dei nervi che controllano la sensazione e il movimento ha come effetto quello di ridurre la coordinazione e l’equilibrio, aumentando il rischio di cadute”. Secondo le ultime linee guida internazionali, la terapia farmacologica antidolorifica rappresenta il primo livello di intervento (uso di anticonvulsivanti e antidepressivi), sebbene possano poi avere però un effetto limitato a lungo termine e raramente portano a una remissione significativa dei sintomi.


Tra gli approcci non farmacologici raccomandati dall’Ada (American Diabetes Association) oltre all’attività fisica e alle patch, ci sono le terapie di stimolazione nervosa. Negli ultimi anni infatti la terapia SCS (Spinal Cord Stimulation) ad alta frequenza in grado di erogare stimolazioni a 10.000 Hz, ha dimostrato di ottenere miglioramenti clinici significativi della sintomatologia dolorosa della Pnd nelle persone resistenti alla terapia farmacologica standard: un recente studio ha evidenziato con tale frequenza di erogazione una riduzione media del dolore di circa il 79,9%. “La neurostimolazione spinale ad alta frequenza è una modalità di stimolazione che agisce senza essere mai percepita dal paziente. È una tecnica che noi usiamo già da qualche anno e che ora stiamo applicando anche nei casi di pazienti con neuropatia diabetica con ottimi risultati. Questo trattamento prevede l’impianto di elettrodi nello spazio epidurale, che inviano impulsi in grado di inibire i segnali dolorifici tipici della polineuropatia diabetica dolorosa. L’impulso oltre a mascherare il dolore , ripristina il microcircolo, riducendo quindi la sofferenza e migliorando la ripresa del movimento e la qualità di vita”, conclude Massimo Innamorato, Direttore UOC Terapia Antalgica Romagna.

Arti bionici senza rigetto, progetto ricerca con antifiammatori

Arti bionici senza rigetto, progetto ricerca con antifiammatoriRoma, 15 feb. (askanews) – Arti bionici funzionanti e senza problemi di rigetto: questa la finalità di una serie di dispositivi nati dal progetto europeo BioFINE, di cui l’Università di Ferrara fa parte. La strategia è quella di modificare la superficie di un impianto intraneurale, ossia un dispositivo medico che viene impiantato all’interno dei fasci di nervi per ripristinare un “collegamento neurale elettricamente interrotto”, cosicché esso possa rilasciare localmente farmaci antiinfiammatori e/o immunosoppressivi. Infatti, per garantire che la funzionalità dell’impianto rimanga intatta per mesi o anni, gli effetti collaterali chiamati anche “reazioni da corpo estraneo” devono essere ridotti al minimo.


Quindi, lo scopo di BioFINE, progetto altamente multidisciplinare, e che unisce competenze ingegneristiche, chimiche e biomediche, è quello di mitigare la risposta infiammatoria immuno-mediata che si instaura nel tessuto circostante ad un impianto intraneurale sin dalle prime fasi post-innesto. Queste reazioni avverse producono un vero e proprio incapsulamento del dispositivo all’interno di tessuto fibrotico che peggiora enormemente l’attività elettrica dell’impianto. “In pratica, si andrà a modificare la superficie polimerica dell’impianto, incorporando sistemi molecolari in grado di aumentarne la biocompatibilità, migliorando dunque la durata nel tempo della sua funzionalità elettronica, che costituisce ad oggi un grosso limite ad un possibile utilizzo applicativo”, spiega il Professor Stefano Carli del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione, che coordina l’unità di Unife.


Il progetto di ricerca è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dei programmi di finanziamento “Horizon EIC 2022 Pathfinder Open”, orientati a proposte utili per lo sviluppo di tecnologie innovative emergenti.

Malattie rare, Scopinaro (UNIAMO): non disperdere risorse economiche

Malattie rare, Scopinaro (UNIAMO): non disperdere risorse economicheRoma, 12 feb. (askanews) – In occasione del Rare Disease Day, la Giornata mondiale delle malattie rare che si celebra il 29 febbraio, UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare continua a portare avanti la campagna di sensibilizzazione sulle malattie rare per tutto il mese di febbraio, con l’obiettivo di proseguire il “viaggio” iniziato nel 2022, per raccontare le difficoltà che una persona con una patologia rara incontra nel suo cammino. Oggi, a Bologna, UNIAMO ha inaugurato le 45 pensiline che fino al 25 febbraio racconteranno le storie delle persone con malattia rara,grazie ad un ‘qrcode’ collegato alla propria landing page. Presente al lancio della campagna l’on. Luca Rizzo Nervo, assessore al Welfare Comune Bologna: “Quest’anno – ha affermato – possiamo essere contenti di un percorso avviato nel Comune per la costituzione di una rete metropolitana interaziendale sulle malattie rare. Un percorso che grazie alla generosità di clinici e aziende sanitarie ha fatto molto. Il lavoro ha già visto degli step di attuazione e la condivisione di una piattaforma per i casi clinici più complessi. L’attenzione sulle malattie rare resta un termometro sulla qualità e equità della sanità”.


“Ci sono risorse economiche dedicate esclusivamente alle malattie rare: è fondamentale che non si disperdano – ha sottolineato Annalisa Scopinaro, presidente di UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare -. Le Regioni devono agire in modo unitario nella realizzazione degli obiettivi. UNIAMO monitorerà con l’aspirazione di vedere in tempi brevi risultati concreti. In Emilia-Romagna sarà interessante vedere i risultati che la Rete Metropolitana costituita lo scorso anno potrà ottenere”. Tra gli invitati ad intervenire anche l’onorevole Ilenia Malavasi: “Oggi sono qui perché credo che dobbiamo continuamente riprendere gli impegni che riguardano diagnosi, presa in carico. Credo si parli oggi di diritti fondamentali delle persone. Dietro le malattie delle persone ci sono sempre delle famiglie, dei caregiver e delle mamme. È necessario promuovere l’accessibilità al fine di creare una società sempre più inclusiva e credo che la diagnosi precoce e la presa in carico nell’ambito delle malattie rare siano fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo di inclusività. È importante la sinergia tra Camera e Senato per attuare quei decreti attuativi che mancano. Questo è il nostro impegno e lo facciamo al fianco di UNIAMO. Continueremo insieme, abbiamo lavorato molto anche sull’ampliamento dello sne nell’ultimo anno e continueremo perché l’individuazione precoce di una diagnosi può essere salva vita per molti bambini”.


Un impegno istituzionale condiviso anche dalla senatrice Elena Murelli: “E’ giusto che le associazioni di pazienti, come UNIAMO, partecipino ai tavoli decisionali del Ministero della Salute e anche di AIFA per l’approvazione di farmaci e per migliorare il nostro sistema sanitario nazionale”. All’evento hanno anche partecipato: Giovanni Paruolo, delegato del Presidente della Regione Emilia-Romagna, la senatrice Sandra Zampa, Anselmo Campagna, DG Istituto Ortopedico Rizzoli Bologna, Andrea Longanesi, Direttore Sanitario USSL Bologna Chiara Gibertoni, DG IRCCS Sant’Orsola Bologna, Elisa Rozzi, Centro di Coordinamento Malattie Rare Emilia-Romagna, Luca Sangiorgi, Centro di Coordinamento ERN BOND, Pamela Magini, IRCCS S.Orsola, Mascia Bertocchi, AUSL Bologna Guido Cocchi, CTSSM Bologna e Samantha Carletti – PKS – per il progetto “Pronti a salpare”.


La Campagna #UNIAMOleforze ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministro per le Disabilità, dell’Istituto Superiore di Sanità, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di Orphanet, del Forum del Terzo Settore, di Age.na.s. Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, della Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, della Federazione Ordini Farmacisti Italiani. Si ringraziano IGPDecaux e Palazzo d’Accursio.

Università Ferrara: oltre 50% donne iscritte a corsi Stem

Università Ferrara: oltre 50% donne iscritte a corsi StemRoma, 9 feb. (askanews) – Mentre secondo l’ultimo rapporto dell’Anvur, in Italia, le studentesse che si iscrivono a un corso di laurea in una disciplina scientifica Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) restano una, all’Università di Ferrara la quota supera il 50%.


Secondo i dati elaborati da Unife – si legge in una nota – negli ultimi tre anni le donne immatricolate hanno superato il 60%, e quelle iscritte nell’anno accademico attuale in un corso di laurea Stem sono più del 63%. Se si considera il numero di studentesse delle materie scientifiche del 2022, la quota supera il 54%. Inoltre, altro dato molto significativo, le laureate in area Stem nel 2022 sono il 62,2%. Anche l’indice di Glass Ceiling, ossia quelle barriere invisibili che impediscono o complicano la crescita in ambito professionale delle lavoratrici, è passato dallo 2,28% nel 2020 al 2,03% nel 2022, di conseguenza la probabilità relativa delle donne, rispetto agli uomini, di raggiungere le posizioni apicali della carriera accademica è salita dello 0,25.


La componente femminile delle principali cariche accademiche dell’Ateneo rappresenta il 39,24% (comprese rettrice e prorettrice vicaria. “Il lavoro da fare certamente è lungo, ma il nostro Ateneo è sulla buona strada e io sono orgogliosa di questo trend – sottolinea la Rettrice Laura Ramaciotti -. Bisogna continuare a ridurre le differenze di genere nel mercato del lavoro e permettere alle donne non solo di affermarsi e utilizzare un potenziale culturale e manageriale inespresso, ma anche di rappresentare un volano per le generazioni future. L’Università ha il compito di sradicare gli stereotipi legati alla presunta maggiore inclinazione delle donne per le materie umanistiche e degli uomini per quelle scientifiche”.