Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Al via podcast “Alla Manu – Storie di comunicazione con Manuela Ronchi”

Al via podcast “Alla Manu – Storie di comunicazione con Manuela Ronchi”Roma, 5 apr. (askanews) – La transizione digitale e la rivoluzione epocale che stiamo vivendo hanno trasformato radicalmente la comunicazione e il modo di relazionarsi delle persone: i nuovi linguaggi hanno reso la comunicazione immediata e globale consentendo di interagire in modi prima impensabili. Questo ha creato nuove opportunità e tanti cambiamenti, difficili da comprendere e far propri: la sfida oggi è quella di “navigare” attraverso il rumore digitale e mantenere un dialogo significativo e autentico con il pubblico di riferimento. E c’è chi la sfida la coglie ogni giorno da quasi quarant’anni, forte del dono di riuscire a cogliere dinamiche e sfumature che altri non vedono e anticipare i trend della comunicazione, unita a una grande esperienza maturata nel corso degli anni e al privilegio di aver lavorato con grandi aziende, personaggi e talenti. Manuela Ronchi, CEO di Action Holding e una delle esperte di marketing e comunicazione strategica più importanti del panorama italiano, ha deciso di “incontrare” ospiti straordinari per scoprire i momenti “eureka” che hanno riscritto le regole della comunicazione scegliendo proprio lo strumento di cui per prima in Italia ha intuito il potenziale, il podcast. On air da oggi “ALLA MANU- STORIE DI COMUNICAZIONE CON MANUELA RONCHI”, nuova serie podcast realizzata da Dr Podcast disponibile su tutte le piattaforme audio e video di streaming, tra cui Spotify, Spreaker, Apple Podcast, e Amazon Music e YouTube: https://open.spotify.com/episode/5VU5EazDHDGkKw0gdHu12u?si=e58208720649404c


La serie spazierà tra arte, tecnologia, health&beauty, sport, intrattenimento alla scoperta di come si comunica oggi nei vari settori e di quanto, nonostante i nuovi paradigmi digitali che ci impongono algoritmi a cui sottostare passivamente, sia ancora importante la componente umana e la relazione, aspetto da sempre cruciale per Manuela Ronchi che ne ha influenzato vita e carriera, come scrive nel suo bestseller “Le Relazioni non sono pericolose. L’importanza dell’incontro all’epoca dei social”. Nel corso delle puntate, Manuela Ronchi parlerà di tutto questo con personaggi del calibro di Luciano Floridi, massimo esperto di scienze cognitive e intelligenza artificiale, considerato il fondatore dell’Etica dell’Informazione; Paolo Borzacchiello, scrittore e tra i massimi esperti di intelligenza linguistica; MrSavethewall, street artist italiano irriverente e anticonformista dal grande seguito; il “technology pioneer” Bibop Gresta, fondatore di Hypeloop Italia; il musicista Saturnino; Filippo Ongaro, Lifestyle & Longevity Coach e Founder Metodo Ongaro; la Private Nutritionist Ilenia Grieco; lo specialista ed esperto del volto, dott. Alessandro Gualdi; la vocal coach Danila Satragno; il gallerista Deodato e la pittrice Serena Maisto, aziende innovative come Future Age, Dorabruschi, Cryovis. E ancora tanti altri protagonisti “illuminati” sono previsti per la seconda serie.


La prima puntata di ALLA MANU dal titolo “Million dollar art: comunicando SavetheWall”, si dedica all’incontro con il mondo di Pier Paolo Peretta, noto come SavetheWall, un artista che trasforma gli spazi urbani in tele di riflessione sociale. Il suo approccio innovativo stimola un dialogo continuo tra bellezza artistica e critica sociale. Manuela Ronchi è Founder e CEO di Action Holding, Founder e shareholder di Dr Podcast, azionista e Founder di start up innovative come Tundr e Hyperloop, per citarne alcune. Ha fondato nel 2020 la prima benefit consortile VALUE IN ACTION che si occupa di Sport Social Responsibility con un progetto rivolto alle nuove generazioni.


Imprenditrice contemporanea e sempre al passo con le grandi evoluzioni del nostro tempo, ha sempre posto al centro della sua vita il VALORE dell’essere umano. Lo ha fatto come donna ma soprattutto in Action, l’Azienda che ha creato a soli 23 anni, distinguendosi per il coraggio di innovare, la curiosità e il rispetto per le relazioni che ha saputo costruire grazie al suo istinto: quello di dire sempre la verità. Oggi è una è una delle esperte di marketing e comunicazione più innovative del nostro Paese, alla guida di Action Holding, non una semplice agenzia di comunicazione ma agenzia di consulenza strategica con esperienza pluridecennale che sviluppa percorsi di posizionamento studiati ad hoc per aziende e personalità di rilievo. Un ecosistema poliedrico con oltre 60 dipendenti e collaboratori, 6 divisioni, che mette al centro lo studio dei linguaggi di comunicazione a livello globale, tradotte poi in strategie multipiattaforma. Esse si distinguono per lo stile di comunicazione unico che porta l’imprinting della sua founder, dotata di una visione originale ma concreta su come sviluppare un posizionamento strategico.


Nel 2023 è stata inserita da Forbes – e per la seconda volta, la prima nel 2019 – tra le 100 figure imprenditoriali femminili che più si sono distinte nel 2023 e che hanno contribuito alla crescita economica del nostro paese.

Giornata autismo, “Power of Love” il nuovo singolo di Joseph Lu

Giornata autismo, “Power of Love” il nuovo singolo di Joseph LuRoma, 2 apr. (askanews) – Joseph Lu, il talentuoso pianista dal cuore grande, continua a sorprendere il mondo con la sua musica eclettica e il suo impegno per l’inclusione sociale attraverso la potenza dell’arte.


Joseph Lu ha tracciato una carriera musicale eclettica, spaziando dalla musica classica alle composizioni contemporanee con una maestria e una passione senza pari. Il suo ultimo trionfo é stata la vittoria del prestigioso premio WEA (World Entertainment Awards) ad Hollywood come Miglior Performance Classica, grazie al toccante brano “Memories”. Per Joseph Lu la musica è più di un’arte da esibire sui palcoscenici internazionali, è un mezzo per comunicare, connettere e promuovere un messaggio di inclusione e amore universale. È per questo motivo che Joseph si prepara a partire per il Tour 2025, la cui prima tappa è nella sua città natale, Modica, da cui partirà per recarsi in conservatori e teatri italiani ed esteri, portando la sua musica e il suo messaggio ad un pubblico sempre più vasto.


Il 21 marzo scorso Joseph ha pubblicato il suo ultimo singolo, “Pour Marie”, una dolce canzone d’amore dedicata alla sua amata moglie, che cattura l’essenza dell’affetto più profondo e genuino. Il suo impegno per l’inclusione assumerà una nuova dimensione oggi,, 2 aprile, in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo, con il lancio del singolo “Power of Love”, che è un progetto musicale che nasce dal cuore di Joseph con l’obiettivo di promuovere l’inclusione e garantire una vita piena ed autonoma a coloro che vivono con lo spettro autistico. La storia che sottende a “Power of Love” è commovente. Durante una visita effettuata nello studio del Dottor Graziano La Terra, padre del giovane Matteo, un ragazzo affetto da spettro autistico, Joseph ha fatto un incontro che ha cambiato il suo modo di vedere la musica. Matteo, nonostante inizialmente avesse rifiutato di suonare il piano, ha accettato di farlo quando il padre gli ha chiesto di farlo per lui. Questo momento di connessione e di bellezza spontanea ha ispirato Joseph a creare “Power of Love”, un tributo alla forza dell’amore che supera ogni barriera e che guida verso la scoperta di nuovi orizzonti. Con la sua musica e con la sua dedizione al tema dell’inclusione, Joseph Lu continua a dimostrare che la musica può essere un ponte verso un mondo più unito e comprensivo, in cui a ogni voce, a ogni storia e a ogni cuore è riservato un posto in cui trovare accoglienza.

Pasqua a Leolandia, caccia alle uova…di drago!

Pasqua a Leolandia, caccia alle uova…di drago!Roma, 1 apr. (askanews) – Con l’arrivo delle vacanze di Pasqua, un divertente enigma sta per avvolgere l’atmosfera fiabesca di Leolandia, il parco a tema più amato dai bambini in Italia. Fino al 1° aprile compreso, grandi e piccini potranno partecipare ad un’inedita caccia alle uova di… drago! Come lo scorso anno, infatti, anche quest’estate a Leolandia arriveranno simpatici draghetti che, al momento, sono ancora racchiusi in 16 uova, disseminate nel parco, riconoscibili dalle dimensioni giganti, tra i 20 e i 60 cm, dall’aspetto squamato e dai colori sgargianti. Muniti di una mappa speciale, i piccoli insieme ai loro genitori potranno farsi strada tra giostre, spettacoli e animazioni itineranti, e scoprire, nido dopo nido, i nuovi protagonisti dell’estate di Leolandia, aggiudicandosi una dolcissima ricompensa!


Le sorprese continueranno anche dopo Pasqua: sabato 6 aprile, infatti, tornerà a Leolandia Lucilla, la fatina del sole. Nel primo pomeriggio salirà sul Palco Minitalia per un breve show aperto a tutto il pubblico, mentre dalle 17:30 si esibirà nella LeoArena in uno spettacolo esclusivo dedicato ai suoi fan più fedeli. In scaletta anche il singolo “Una lettera vera”, appena diffuso sul web ed eseguito per la prima volta dal vivo a Leolandia, e l’attesissimo inedito “Il safari africano” che promette atmosfere esotiche e un ritmo incalzante, in uscita sulle piattaforme digitali il 16 aprile. Al termine, spazio per un incontro a tu per tu, suggellato dall’immancabile foto ricordo. Da non perdere anche i momenti di intrattenimento con i personaggi dei cartoni animati, a cominciare da Esiste Davvero 2, Alla Ricerca Di Unicò, la nuova edizione dello show cult di Leolandia, con la partecipazione straordinaria di Masha e Orso, Bing e Flop, Ladybug e Chat Noir, PJ Masks e Bluey, pronti ad affiancare i padroni di casa Leo e Mia in una nuova avvincente avventura. Presenti all’appello anche il Trenino Thomas, Bingo e la dolcissima Hello Kitty, che festeggia a Leolandia il suo cinquantesimo anniversario con uno spettacolo ispirato all’ultima serie tv Hello Kitty Superstyle!


Per approfittare al meglio del lungo break pasquale e del super ponte del 25 aprile e 1° maggio, tornano anche i pacchetti parco+hotel: 2 giorni a Leolandia + 1 notte in hotel a partire da € 49,90 a persona, a disponibilità limitata, dilazionabili in 3 rate senza interessi, con possibilità di modifica o cancellazione gratuita fino a 4 giorni prima della partenza. Prenotare è semplicissimo, in agenzia di viaggi o direttamente online sul sito di Leolandia, scegliendo in pochi click la struttura alberghiera preferita. Tutte le informazioni relative al parco, compresi i giorni e gli orari di apertura, e i dettagli delle promozioni sono disponibili sul sito www.leolandia.it.

Pasqua, rincari in vista

Pasqua, rincari in vistaRoma, 29 mar. (askanews) – Le festività Pasquali sono arrivate e, con esse, anche l’aumento dei costi per materie prime alimentari, viaggi e alberghi. Donatella Prampolini (Vicepresidente Confcommercio) e Daniele D’Antoni (Vicepresidente Assoutenti Lazio) hanno lanciato l’allarme, chiedendo misure adeguate per fronteggiare il fenomeno, nel corso di Iceberg, il contenitore di informazione condotto da Patrizia Barsotti in onda tutti i venerdì alle ore 13 su Anita TV (canale 88 DTT). La puntata odierna, alla quale ha partecipato anche il direttore di askanews Gianni Todini, è stata resa visibile in replica anche sul sito dell’agenzia.


“Ogni anno – ha specificato Prampolini – si grida al caro prezzi rispetto all’anno prima, ma quest’anno il tutto sembra un po’ troppo amplificato. Da inizio 2023, infatti, il caro inflazione ha avuto un freno. Alcuni prodotti, ovviamente, hanno seguito andamenti un po’ anomali, tipo il cacao, a causa di diverse motivazioni, ma la situazione non è così nera L’importante – ha proseguito – è programmare in anticipo la spesa, sfruttando le tante offerte presenti sul mercato e senza farsi strozzare dall’acquisto dell’ultimo minuto. La spesa di prossimità, in tal senso, può aiutarci a risparmiare, ma soprattutto ad evitare lo spreco alimentare. Prestiamo attenzione, inoltre, ai prodotti cosiddetti “non di marca”: molto spesso, infatti, si rivelano ottime scelte con buon rapporto qualità-prezzo”. Per D’Antoni, invece, la situazione appare diversa: “L’aumento è ben visibile in diversi settori e la spesa alimentare per Pasqua sarà una vera e propria mazzata. L’aumento dei prezzi va controllato, soprattutto per salvaguardare le fasce di consumatori più deboli. L’incremento – ha precisato – non è netto come negli anni passati, ma comunque tangibile e tutto ciò comporterà anche una grande quantità di cibo invenduto, andando ad abbattersi sulla problematica dello spreco. Assoutenti, anche quest’anno, vuole fronteggiare tutto ciò, sostenendo quelle organizzazioni del terzo settore che andranno ad aiutare i meno abbienti e, congiuntamente, salvaguarderanno lo spreco”.

Angi, Innovazione e investimenti a sostegno di imprese e ricerca

Angi, Innovazione e investimenti a sostegno di imprese e ricercaRoma, 27 mar. (askanews) – Grande successo di pubblico e di contenuti con il gotha delle istituzioni e del territorio Innovazione, imprese, sviluppo del territorio e investimenti per la transizione digitale. Questo e molto altro la prima tappa del roadshow innovazione Piemonte andata oggi in scena nella città di Novara e ospitata nella sala degli specchi della Confindustria del novarese promosso dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, punto di riferimento dell’innovazione e del digitale in Italia.


Un grande successo di pubblico e di contenuti con la presenza e intervento di alcune delle maggiori autorità del territorio, della regione Piemonte e delle istituzioni europee, in particolare con Alessandro Canelli, Sindaco della Città di Novara; Matteo Marnati, Assessore Regionale del Piemonte all’Ambiente, Energia, Innovazione e Ricerca; Pietro Pacini, Direttore CSI Piemonte; Simona Pruno, Vicepresidente Novara Sviluppo; Marco Brugo Ceriotti, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia; Andrea Notari, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte, Carlo Corazza Direttore degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia. Tante le startup e le imprese del territorio che si sono avvicendate nel corso della conferenza, brillantemente moderata dal direttore di Rainews24, Paolo Petrecca.


A fare luce sullo sviluppo della Regione Piemonte, l’intervento dell’Assessore Marnati che ha così commentato: “Il Piemonte è una regione virtuosa, c’è un solido ecosistema e realtà pronte ad innovarsi. La trasformazione ecologica e digitale è fondamentale ma deve essere trasversale e spaziare su tutti i fronti: è indispensabile investire e oggi siamo in un momento in cui le risorse ci sono. Per quanto riguarda il Piemonte siamo la prima regione italiana per numero di addetti nel settore ICT, con oltre 7.000 aziende che danno lavoro a oltre 33.000 addetti; prima regione italiana per investimenti privati in ricerca e sviluppo; 1.300 le multinazionali insediate sul territorio, 800 le start up innovative; e poi ancora 200 centri di ricerca pubblici e privati, 3 incubatori d’impresa, 4 parchi scientifici e tecnologici, 7 Poli d’innovazione adesso riuniti nel Sistema Poli. E proprio per i Poli di innovazione il Piemonte è stata la prima regione italiana a istituirli formalmente nel 2009 come nuovo strumento di politica industriale per sostenere la competitività del sistema produttivo e della ricerca. Abbiamo avviato numerosi bandi, altrettanti sono quelli che partiranno a breve, dedicati alle start up con verso, le quali abbiamo grande attenzione. Stiamo poi fortemente puntando sull’idrogeno rinnovabile prodotto da impianti a fonti rinnovabili. Oltre ai tre progetti per la produzione di idrogeno pulito e alle cinque stazioni di rifornimento selezionati e finanziati con i fondi PNRR, la Regione punta ad attrarre sul proprio territorio la realizzazione di interventi dimostrativi e innovativi di utilizzo di questo vettore, anche al fine di uno sviluppo della filiera. Il nostro ruolo è quello di stare vicino alle imprese: i fondi ci sono, bisogna fare sistema e investire”. Per Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte “L’evento di oggi ha rappresentato un’occasione importante per confrontarsi sui temi dell’innovazione e raccontare quello che abbiamo realizzato a fianco della Regione Piemonte per la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. Il Consorzio in questi anni ha avuto un’evoluzione significativa sia in termini di capacità di sviluppo, dalle infrastrutture al cloud fino all’intelligenza artificiale, sia in termini di crescita anche sul territorio nazionale. Il CSI si è arricchito di realtà importanti che confermano l’attrattività dell’azienda e la sua capacità di creare un ecosistema per l’utilizzo di infrastrutture e tecnologie a favore degli enti pubblici, garantendo la sicurezza delle applicazioni”. In conclusione, l’intervento del Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri che ha così commentato: “Siamo lieti della grande adesione in merito al nostro progetto del roadshow innovazione che, partendo dal Piemonte vogliamo portare in tutta Italia. L’importanza di ripartire dai territori evidenzia sia l’opportunità di mettere in evidenza progetti e talenti di primo livello sia quello di fare rete con il Sistema Paese per sostenere il tessuto imprenditoriale e incentivare gli investimenti per il digitale e il mondo startup. Un grazie particolare a tutti i partner che sono stati con noi e che ci hanno permesso di realizzare questa grande manifestazione”. Prossima tappa già fissata per il 24 aprile nella città di Vercelli.

Longevità, i consigli per uno stile di vita a prova di invecchiamento

Longevità, i consigli per uno stile di vita a prova di invecchiamentoRoma, 26 mar. (askanews) – “La longevità si conquista ogni giorno sin da giovani scegliendo un approccio olistico al benessere psicofisico. E’ questo l’unico modo per evitare il Silver Tsunami che nasce dall’associazione di una medicina sempre più efficace, come quella attuale, e di uno stile di vita sempre meno salutare, ovvero il rischio di avere in futuro un numero enorme di persone anziane, ma malate”, spiega il Dr. Filippo Ongaro, Longevity & Lifestyle Coach ed ex medico degli astronauti all’Agenzia Spaziale ESA.


Ma quali sono le regole d’oro della longevità messa in pratica ogni giorno? In una Top 6 il Dr. Ongaro, autore del libro “Missione Longevità. Dall’esperienza con gli astronauti le strategie per vivere bene e a lungo” edito da Sperling & Kupfer (2023), svelta i “segreti” dello stile di vita per l’invecchiamento di qualità. 1. Una sana abitudine


Il controllo dei processi epigenetici e neuroplastici che permettono di sviluppare una longevità sana si fonda sulla ripetitività dei giusti stimoli nel tempo. La sfida è quindi quella di creare nuove abitudini salutari che vadano a sostituirsi a quelle vecchie. Questo processo di adattamento prevede una serie di modificazioni neurobiologiche che richiedono tempo e costanza. In pratica…


Qualche esempio? Seguire i ritmi circadiani – la naturale alternanza sonno-veglia, l’esposizione alla luce naturale, l’assunzione dei pasti a orari regolari e della cena prima del tramonto; muoversi ogni giorno e coltivare relazioni socialmente appaganti; meditare mentre si beve il caffè oppure mentre si fa la cyclette e ringraziare ogni giorno per almeno tre cose. 2. Lotta ai radicali liberi e all’infiammazione (anche a tavola):


Una dieta bilanciata e ricca di nutrienti e anti-ossidanti – frutta e verdure di stagione, ad esempio – è fondamentale per contrastare l’azione dei ROS (Radicali Liberi), i materiali di scarto del metabolismo che danneggiano le membrane cellulari determinando l’invecchiamento di DNA, proteine e strutture lipidiche. Proprio grazie alla funzione “bersaglio” svolta dagli anti-ossidanti – i bersagli sui quali i Ros concentrano la loro azione, risparmiando le membrane cellulari – è possibile rallentare l’invecchiamento di tessuti come la pelle e le arterie, contribuendo alla prevenzione di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e perfino oncologiche. La lotta ai radicali liberi parte anche dalla tavola. In primis occorre ridurre i prodotti industriali che favoriscono l’infiammazione, tanto quanto i prodotti da forno con olio di girasole, eventuali prodotti con grassi idrogenati, quantità eccessive di zuccheri raffinati. Bisogna invece prediligere pesce azzurro, ricco di omega 3, cereali integrali, olio extravergine d’oliva, avocado, frutta a guscio, legumi. Inoltre, nel carrello della spesa non dovrebbero mai mancare mele, frutti di bosco, uva, tutti ricchi, tra l’altro, di quercetina. In pratica… Integrare la dieta con molecole con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, come: la quercetina e l’astaxantina, ma anche il coenzima Q10, l’acido alfa lipoico, le vitamine C ed E. Evitare l’esposizione eccessiva ai raggi UV, il fumo di sigaretta, la sedentarietà, troppo stress psicoemotivo 3. Protocolli di allenamento mirati Il mantenimento della massa muscolare e ossea, e la loro sollecitazione tramite specifici allenamenti, è essenziale per la regolazione neuroendocrina e la secrezione di specifici ormoni, come il testosterone e l’ormone della crescita, che contribuiscono al mantenimento della qualità della vita, anche nell’anziano. Basti pensare che la perdita di consistenti quantità di muscolo inizia già attorno ai 30 anni e aumenta dopo i 60: in media si perde il 3-8 per cento della massa muscolare per decade. In pratica… Attività fisica quotidiana (camminare, salire le scale). Allenamento mirato 2 o 3 volte a settimana, sia di tipo aerobico che per la forza. Eseguire un programma progressivo con i pesi, ossia un programma che nel tempo preveda di lavorare su incrementi dei pesi utilizzati, delle ripetizioni, delle serie 4. Gestione positiva dello stress, attenzione alla solitudine La capacità di reagire in modo positivo allo stress della vita quotidiana è fondamentale per rallentare l’invecchiamento e tenere sotto controllo i livelli di cortisolo nel sangue. Questo ci consente, infatti, di mandare segnali protettivi ai nostri telomeri, regolando l’attività delle telomerasi in modo naturale e rispettando l’equilibrio dell’organismo. Da non sottovalutare, infine, anche i danni clinici causati dalla solitudine, emersi di recente anche dallo Study of Adult Development di Harvard, che sottolinea il ruolo chiave delle relazioni sociali per una longevità più felice. In pratica… nelle relazioni sociali è importante prendere atto delle proprie emozioni con un sano distacco, anche nei casi di rabbia o tristezza. E ancora: imparare l’arte della gentilezza e dell’ascolto potrà essere il segreto per sentirsi meno soli. 5. Innescare il silenzio metabolico con il digiuno Il «silenzio metabolico» che si attiva durante il digiuno, ovvero la mancata assunzione di cibo per un certo numero di ore consecutive, è fondamentale per limitare i danni molecolari e ottimizzare il processo di riparazione cellulare. Il silenzio metabolico indotto dal digiuno permette, infatti, di ridurre al minimo i livelli di insulina e di altri fattori di crescita potenzialmente pericolosi nel contesto di cellule tumorali alterate e di favorirne l’eliminazione attraverso processi di autofagia, mitofagia e apoptosi. In particolare, gli effetti benefici del digiuno si manifestano sulla riduzione dell’ipertensione, sul metabolismo e su numerosi parametri biochimici, tra cui i livelli di colesterolo e dei trigliceridi. In pratica… Il protocollo più popolare è il digiuno intermittente 16/8, ossia 16 ore consecutive di digiuno e una finestra di 8 ore in cui inserire i pasti. Altri approcci parlano invece di 24 ore consecutive di digiuno o oltre ma dovrebbero essere svolti sotto controllo medico. I protocolli a intermittenza sono sicuramente i più semplici, e tra questi il più efficace sul piano dei risultati è saltare la cena. 6. L’importanza della Nutraceutica “Occorre dimenticare la vecchia favola che il cibo ci fornisce tutto quello che serve per invecchiare al meglio, perché semplicemente non è vero e non esiste alcun dato a supporto di questa tesi. Al contrario, ci sono dati che indicano che le microcarenze croniche sono diffuse e sono degli acceleratori del processo di invecchiamento”, raccomanda il Longevity Coach. In pratica… Il Dr. Ongaro suggerisce la quotidiana integrazione con alcune sostanze particolarmente utili, quali: un complesso multivitaminico contenente le vitamine del gruppo B, la vitamina E, la vitamina A, la Vitamina D, la vitamina C, rame, zinco, selenio, manganese; l’Astaxantina, un carotenoide con potente protezione antiossidante, antinfiammatoria e vasoprotettiva; la Quercetina, un polifenolo con una forte azione antinfiammatoria e antiossidante, e proprietà cardioprotettive, neuroprotettive e neurotrofiche. Ed infine, il Pterostilbene, uno stilbenoide con azione protettiva sul cuore ed i vasi, che facilita il dimagrimento, regola la glicemia, protegge il fegato e il cervello. Il tutto a dosaggi adeguati e non eccessivi e sotto il controllo di un medico o di un farmacista esperto in materia.

Il 13 aprile torna FedX Legnano, ‘felicizia’ tema sesta edizione

Il 13 aprile torna FedX Legnano, ‘felicizia’ tema sesta edizioneRoma, 18 mar. (askanews) – “Mai come in questo periodo l’umanità ha avuto la necessità di radunarsi, di creare community soprattutto con uno spirito positivo. Ecco che ‘felicizia’, la crasi tra felicità e amicizia, diventa il tema della sesta edizione del Tedx Legnano. Si potranno incontrare Filippo Poletti, giornalista topvoice di Linkedin, che da 5 anni pubblica un contenuto positivo, Andrea Paris, mentalista e attore, che stupirà con i suoi contenuti, o Alexia, la cantante divenuta famosa per ‘Happy’, canzone che meglio non poteva rappresentare il TedX Legnano”. È quanto spiega Enrico Piacentini, licenziatario per l’Italia di Tedx Legnano, in programma il prossimo 13 aprile (info su www.tedxlegnano.com).


“Tremila Tedx in tutto il mondo, trecento in tutta Italia, Legnano uno dei più rappresentativi: un movimento di anime, di cuore, tutte dedicate e volte a idee che vale la pena di divulgare”, conclude Piacentini.

Leolandia alza il sipario sui nuovi spettacoli con Esiste davvero!

Leolandia alza il sipario sui nuovi spettacoli con Esiste davvero!Roma, 11 mar. (askanews) – A Leolandia, il parco a tema più amato dai bambini a due passi da Milano, continua la stagione più lunga di sempre: dopo i fasti del Carnevale, il parco cambia veste e alza il sipario sulla nuova stagione degli spettacoli dal vivo, che si confermano uno degli appuntamenti più apprezzati dagli ospiti di ogni età, occasione ideale per ritemprarsi tra una giostra e l’altra nelle giornate ancora fresche di fine inverno.


Tra le sorprese più attese, il primo posto spetta alla nuova edizione di Esiste Davvero!, lo show “cult” lanciato da Leolandia nel 2022 che riunisce per la prima volta tutti i personaggi dei cartoni animati più amati dai bambini sullo stesso palcoscenico. Trionfo di fantasia, musica e ritmo, con 3 cambi d’abito tra paillettes, colori sgargianti e ben 1.000 metri di tulle arcobaleno, Esiste Davvero! in 2 anni di programmazione ha coinvolto decine di migliaia di ospiti, aggiudicandosi il premio come Miglior Attrazione per Famiglie ai Parksmania Awards, gli oscar dei parchi divertimento. Dal 23 marzo debutterà con una nuova trama e con un ospite d’eccezione: accanto a Leo e Mia, Masha e Orso, Bing e Flop, Ladybug e Chat Noir e ai tre Superpigiamini, entrerà infatti nel cast anche Bluey, fenomeno del momento nel mondo dei cartoni animati. Novità anche nella colonna sonora, con un brano inedito cantato dal vivo in apertura, seguito dall’ormai iconico jingle Esiste Davvero! Esiste Davvero! è rivolto a tutta la famiglia per la trama che entusiasma i piccoli e la qualità dell’allestimento che occhieggia ai grandi, e si affianca a tanti nuovi appuntamenti, come In vacanza con Leo e Mia: dove trascorreranno le avventure estive i due simpatici padroni di casa di Leolandia? Leo opta per la montagna, Mia per il mare ma con le loro canzoni entrambe le mete saranno raggiunte insieme al pubblico con una scatenatissima baby dance che farà ballare anche i bambini più timidi! Decisamente più adrenalinico il ritorno de L’Isola Perduta, il musical acrobatico che vede oltre 30 artisti internazionali accompagnare una giovane ricercatrice alle prese con la costruzione di un totem di luce, tra pappagalli colorati e tutti gli animali della giungla. Confermato, inoltre, il Banchetto dei Pirati: l’atmosfera di Cuba coinvolgerà grandi e piccini nella colorata festa per celebrare la conquista di una nuova terra oltreoceano piena di colori, musica ed energia.


Ad animare le giornate del parco anche tanti ospiti speciali, a cominciare da Hello Kitty, che festeggia in esclusiva a Leolandia il suo cinquantesimo anniversario con uno spettacolo inedito tratto dall’ultima serie televisiva “Hello Kitty Superstyle!”: i bambini potranno cantare insieme alla loro beniamina e aiutarla a risolvere un divertente intrigo che nascerà proprio durante lo show! Da non perdere anche l’appuntamento del 6 aprile con Lucilla, i cui biglietti sono già in vendita sul sito del parco: conosciutissima dai piccoli e dai loro genitori, la fatina cantante tornerà a Leolandia a grande richiesta, presentando dal vivo per la prima volta il singolo Una lettera vera, uscito in questi giorni, e l’inedito Il safari africano, in uscita a metà aprile.


Leolandia ha chiuso la stagione 2023 con più di un milione di visitatori ed oltre 40 milioni di fatturato. Il risultato si accompagna ad un EBIDTA cresciuto in modo proporzionalmente maggiore. Tutte le informazioni relative al parco, compresi i giorni e gli orari di apertura, e i dettagli delle promozioni sono disponibili sul sito www.leolandia.it.

Per 91% italiani inglese rilevante al lavoro ma 64% lo studia solo a scuola

Per 91% italiani inglese rilevante al lavoro ma 64% lo studia solo a scuolaMilano, 10 mar. (askanews) – Nove italiani su 10 sono consapevoli che l’inglese giochi un ruolo importante per la propria vita lavorativa (91%). Da noi la conoscenza della lingua è considerata un vero e proprio fattore di empowerment. Tuttavia il 64% ha imparato l’inglese esclusivamente a scuola, con un percorso medio che dura 6,6 anni. A tracciare il quadro è una ricerca commissionata da Pearson, editore nel settore education, a Bps Insight, condotta in Italia, Arabia Saudita, Florida, Giappone e Brasile per sondare l’impatto della conoscenza della lingua inglese come carburante per una vita migliore a 360 gradi. In tutti i Paesi oggetto dell’indagine, eccezion fatta per il Giappone che appare ancora linguisticamente chiuso, questa rilevanza è pienamente riconosciuta da oltre l’85% degli intervistati e lo sarà ancora di più nei prossimi cinque anni.


Oltre l’80% degli intervistati ritiene che la conoscenza dell’inglese sia una condizione fondamentale per avere vantaggi a livello economico in campo lavorativo, tanto che il 40% ritiene che una buona conoscenza della lingua inglese possa portare a un aumento salariale del 50-80%. Questa convinzione è fortissima in Arabia Saudita (98%) al pari della Florida. Per quanto riguarda invece l’Italia, il 91% ritiene che conoscere l’inglese sia importante per la propria vita lavorativa. I motivi principali che muovono l’apprendimento dell’inglese sono l’accesso a una gamma di posizioni professionali più ampia (44%) e l’opportunità di retribuzioni migliori (42%). Rispetto alle altre nazioni, inoltre, l’Italia si distingue per essere l’unico che riconosce a questa competenza il ruolo di fattore chiave nel momento in cui l’intelligenza artificiale dovesse portare alla ricerca di un’alternativa professionale. Insomma, l’inglese è un vero e proprio fattore di “empowerment”, in particolare per le donne, per cui questa lingua diventa un’importante leva per superare determinati gap.


Secondo la ricerca di Pearson, il lavoro è on top come stimolo per apprendere la lingua inglese. Il suo uso quotidiano tra gli italiani è molto più comune di quanto si pensi (36%) e lo è ancora di più tra coloro che hanno competenze avanzate, dove il 70% lo usa quotidianamente. La maggior parte degli studenti italiani (58%) afferma inoltre che troverebbe lavoro più facilmente se conoscesse meglio questa lingua. “La vera rivoluzione avviene quando nella percezione degli studenti e delle studentesse la lingua inglese da disciplina di studio si trasforma in uno strumento per comunicare, viaggiare, lavorare e vivere. L’idea del ruolo cruciale della lingua inglese nella propria sfera personale e professionale è molto forte nelle ragazze, come testimonia il dato Istat in base al quale l’86% degli studenti universitari di lingua è donna” afferma Letizia Cinganotto, PhD Università per Stranieri di Perugia Milano, 10 mar. (askanews) – Al di là del lavoro, il principale agente motivatore per l’apprendimento dell’inglese per gli italiani è la voglia di viaggiare di più (69%). Sapere l’inglese è ormai imprescindibile anche nei contesti sociali e culturali. Basti pensare alle categorie più giovani, cresciute a videogames e musica hip-hop. Ma anche per le altre fasce d’età questa lingua costituisce un migliore accesso alla socialità, alla cultura, alla moda, all’arte e, più in generale, all’intrattenimento. “Ciò che una volta fu un’esigenza, oggi è un’opportunità – afferma Steven Sprague, president of The british chamber of commerce for Italy – L’inglese non è solo la lingua degli affari, ma il ponte che collega culture e mercati globali. In un mondo sempre più interconnesso, padroneggiare l’inglese non è solo un vantaggio competitivo, ma una necessità per il successo nel commercio internazionale”.


In Italia, il percorso medio di apprendimento dell’inglese dura 6,6 anni con il 64% che ha imparato l’inglese esclusivamente a scuola e il 23% che ha imparato l’inglese sia a scuola sia all’università. Poco più della metà degli italiani (55%) afferma di aver raggiunto un buon livello di inglese attraverso l’istruzione formale contro il 45% globale. In Italia, come in altri mercati, l’ostacolo più significativo all’apprendimento dell’inglese è la mancanza di tempo (39%), seguita dal divario tra istruzione formale e requisiti sul posto di lavoro (34%) e limitate opportunità di praticare (32%). Non è un caso che la classificazione di “inglese scolastico” corrisponda a una conoscenza della lingua di livello minimo. “Questa nuova ricerca dimostra l’importanza dell’inglese nell’aiutare le persone a condurre una vita più appagante sia dentro che fuori dal posto di lavoro – ha affermato Gio Giovannelli, presidente di Pearson, English language learning – Eppure, molte persone lottano ancora con una mancanza di fiducia nella propria conoscenza dell’inglese, che ha un impatto sulla loro capacità di svolgere le attività quotidiane al lavoro, di interagire con gli altri e persino di interagire semplicemente con il mondo che li circonda o sui social media”.

Libri, Walter Rodinò anticipa temi di “Idee, ideologie, ideali”

Libri, Walter Rodinò anticipa temi di “Idee, ideologie, ideali”Roma, 10 mar. (askanews) – In attesa dell’uscita prossima del suo libro “Idee, ideologie, ideali” , lo scrittore Walter Rodinò dà un’anticipazione sul tema “Dalla sacralizzazione dell’assetto costituzionale ad una riforma per migliorare la democrazia”. Continua dunque la serie dello scrittore, esperto in Comunicazione, dei suoi libri caratterizzati anche dal titolo sempre con tre parole. “Una trilogia” che avrà seguito a formare una collana su vari temi.


“In Italia, per nostra fortuna, vige un sistema liberale e democratico ma, c’è sempre un ma, ritenuto intoccabile scrive Rodinòm -. Si è sviluppata una sorta di atmosfera sacrale intorno all’attuale assetto costituzionale, che impedisce qualsiasi adattamento alle mutevoli circostanze e al nuovo habitat geopolitico multipolare, qualsiasi possibilità di ripensamento, anche se potrebbe portare a risultati migliorativi per la nostra democrazia. Come se ri-pensare diversamente funzioni e competenze facesse di nuovo sprofondare il Paese nelle tenebre di decenni che tutti vorrebbero dimenticare. Alle proposte di riforma più audaci, si accompagna sempre l’eco delle accuse più variegate, dalla voglia di autoritarismo a quelle di criptofascismo. Se usassimo di meno la pancia e un po’ più la testa, ci renderemmo conto che tale atteggiamento riposa su alcuni malintesi concettuali e non mette in risalto un punto essenziale”. Per Rodinò “Il primo equivoco è che l’assetto liberale, proprio per definizione, non può che liberamente mettersi in discussione. Non certo per uscire dal recinto della democrazia (il che è impossibile, in tale frangente storico), ma per migliorare in termini di efficienza nella risposta all’accelerazione forsennata che il processo storico della globalizzazione ha impresso alle democrazie liberali. Nel 1946 il mondo era diviso in blocchi d’influenza che ingessavano naturalmente l’evoluzione del mondo. In tale contesto, a maggior vantaggio, l’Italia non subiva la concorrenza né dei paesi comunisti, compresa la Cina, e nemmeno di quelli usciti o in procinto di uscire dalle dominazioni coloniali. Il sistema, perciò, poteva tranquillamente riposare sulla legge formulata dai Padri Costituenti che, in larga parte, ricordiamolo, erano ancora legati a una visione ideologica ottocentesca. Gli eventi di crescente democratizzazione susseguitisi velocemente nel dopoguerra, hanno allargato a dismisura gli attori sul palco della scena mondiale. L’inedito fenomeno dei BRICS (le economie di Brasile, Russia, India e Cina) che comprende anche paesi mediorientali (l’Iran) e addirittura africani (Egitto ed Etiopia) è solo uno dei tanti riflessi dello scongelamento geopolitico avvenuto dopo il 1989. Per un’apparente paradosso, proprio la vittoria universale dell’idea di democrazia liberale, ha vertiginosamente messo in discussione il nostro ruolo di capofila. Se Gianni De Michelis negli anni Ottanta poteva ancora vantarsi di un’Italia ai primissimi posti delle nazioni più industrializzate del mondo, oggi, in piena deindustrializzazione da global economy, siamo scesi a occupare posti di rincalzo nella graduatoria mondiale. Se, forse, la realtà istituzionale non ha preso atto di ciò che sta accadendo, è anche vero che pare poco munita degli strumenti per evitare lo splashdown finale. La nostra struttura impone ritmi lenti (anzi: lentissimi) nel rispondere adeguatamente alle sfide del nuovo millennio. La diffusa sensazione popolare è che in Italia nessuno pare decidere niente, se no quando si devono recepire decisioni sovranazionali, e questo attendismo si riflette inevitabilmente sul sistema-Paese, dalla giustizia al lavoro alla sanità, settori ormai impastoiati in iter e assolvimenti macchinosi e dispersivi a cui nessuno sembra voler metter mano. Anche il pacifico uccello marino chiamato dodo, finché poteva aggirarsi nella deserta isola di Mauritius cibandosi di semi e radici, prosperò tranquillamente; quando l’isola, in seguito alla prima grande globalizzazione innescata da Cristoforo Colombo, fu invasa dagli Olandesi alla fine del XVI secolo, per il dodo non ci fu nulla da fare. Incapace di volare e di contrastare quegli aggressivi intrusi, si estinse in nemmeno un secolo”.


Il secondo malinteso “riposa sulla paura del passato prossimo. Qualunque modifica alla Costituzione viene guardata col sospetto di una ricaduta nell’inferno di un occulto autoritarismo: come se dei postmoderni Pinochet o Videla, dismessi gradi e mostrine, in un rassicurante completo grigio perla, potessero annidarsi fra le pieghe delle riforme pronti a ghermire la nostra fragile democrazia. E se tale riflesso pavloviano è intrinsecamente sbagliato, lo è ulteriormente oggi, 2024, in una situazione di rapporti e alleanze internazionali che non permette all’Italia di muoversi come un’individualità a sé stante, con impennate autarchiche. Il multiculturalismo, la secolarizzazione e, soprattutto, l’interconnessione concessa dalla rapidissima rivoluzione social-digitale, fa sì che l’Italia sia legata a comportamenti ed etiche istituzionali largamente condivisi da altre democrazie; un italiano, un norvegese, un tedesco sono ormai immersi in un flusso condiviso di notizie, pulsioni e consapevolezze pienamente “democratici”. I timori per una “pretesa del comando” sono, perciò, infondati e inesistenti”. Da ultimo, “il punto essenziale. Pare assai grottesco che le raffinatissime o allarmate disquisizioni sulla forma istituzionale italiana avvengano spesso in assenza di Italiani. Come se i titolari della sovranità fossero un maldestro inciampo da interpellare svogliatamente solo in occasione delle elezioni. Nei talk show, ad esempio, il giornalista intervista un politico che rimpalla la vexata quaestio a un costituzionalista che ispira un opinionista il quale, a sua volta, cita lo storico preferito dal giornalista che, in estasi, si rifà sotto col politico … Un gioco dell’oca consumantesi in un girotondo che non porta da nessuna parte. E anche un poco allucinato poiché la volontà popolare che nessuno nomina, per paura o perché non conviene, pare il Convitato di pietra di Don Giovanni. Presente, ma non interpellata. In realtà, cosa pensano gli Italiani? I sondaggi si susseguono, ma paiono fatti per celarne i desideri più che esprimerli e tramutarli in azione politica. Gli Italiani sono, nella maggior parte, sfiduciati e rassegnati. Dagli impacci burocratici, dai bizantismi, dalle piroette di chi decide poco e, spesso, lo fa non nel loro interesse. Gli Italiani hanno preso pure a rimpiangere gli uomini della Prima Repubblica dai quali potevano dirsi, coi loro limiti, pienamente rappresentati”. “Gli Italiani sentono l’indefinibile nostalgia non dell’uomo forte, ma di un leader che dica un sì che sia un sì, senza infingimenti o trucchi o retromarce più o meno velate. Gli Italiani hanno bisogno e richiedono sicurezza. Di chi? Di una serie di statisti che infondano quella serenità che deriva dall’osservare un orizzonte stabile. In fondo reclamano poco, solamente una direzione di marcia condivisa; e dei partiti abili a intrattenere con l’elettorato un rapporto basato su una corrispondenza di reciproca fiducia e che non s’interroghi continuamente sui limiti di tale fiducia. Questo sarà reso possibile solo da una riforma che riporti gli elettori a scegliere la persona e la maggioranza in grado di interpretare i loro bisogni in un momento di trapasso epocale. E che plachi il loro grande smarrimento”, conclude Rodinò.