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Salute, arriva tecnica delle membrane per il tumore allo stomaco

Salute, arriva tecnica delle membrane per il tumore allo stomacoRoma, 31 ago. (askanews) – Rimuovere in blocco il tumore e ogni suo più piccolo focolaio, asportando non solo lo stomaco, o parte di esso (a seconda della sede e dell’estensione della lesione neoplastica), ma anche quell’insieme di membrane che come un “sacchetto” avvolgono l’organo, lo fissano alla parete addominale e contengono i suoi linfonodi, nervi e vasi sanguigni, con l’obiettivo di limitare il rischio di recidive. Consiste in questo l’innovativa tecnica chirurgica per trattare i tumori gastrici nata in Cina, dove l’incidenza di queste patologie è molto più alta che in Occidente, e arrivata da poco anche nel nostro Paese. “Ad oggi sono oltre un centinaio i pazienti italiani con tumore allo stomaco operati secondo l’approccio della scuola cinese”, spiega Andrea Porta, Direttore della Chirurgia Generale dell’Ospedale San Giuseppe di Milano – Gruppo MultiMedica, che ha introdotto la metodica in Italia.

Quinta neoplasia più comune al mondo e terza causa di decesso per tumore, il cancro allo stomaco non presenta sintomi specifici. I pazienti che ne sono affetti hanno disturbi riconducibili a una semplice gastrite, si curano con farmaci, ritardando esami più approfonditi, come una gastroscopia in grado di indagare ciò che accade alla mucosa gastrica. Nel nostro Paese la mancanza di programmi di screening specifici per questo tumore porta a scoprire la malattia a uno stadio avanzato o metastatico, che incide sulla scelta del trattamento e sulla prognosi. La chirurgia rimane il cardine terapeutico, eventualmente coadiuvata da chemioterapia prima e/o dopo l’intervento. “La cosiddetta tecnica chirurgica delle membrane è stata sviluppata al Tongji Cancer Center di Wuhan, centro di riferimento asiatico per la cura del tumore dello stomaco, che conta circa 2.000 interventi l’anno”, spiega il dottor Porta. “In sostanza, si cerca di raggiungere una maggior radicalità dell’intervento non solo grazie all’asportazione dello stomaco (o di una parte di esso) e dei linfonodi loco regionali, ma anche di quelle strutture connettivali che dal punto di vista embriologico rappresentano i piani all’interno dei quali si sono sviluppati i vasi sanguigni e linfatici di pertinenza dello stomaco. Sembra che la possibilità di asportare queste membrane in maniera anatomica, senza reciderle, possa migliorare l’efficacia dell’intervento e di conseguenza il controllo locale della malattia rispetto all’intervento standard che procede ‘per pezzi’, interrompendo la continuità delle membrane, con il rischio di disseminazione della malattia”.

Perché “la metodica – prosegue l’esperto – nasce per cercare di rispondere a quella quota di pazienti che, nonostante il trattamento chirurgico, sviluppa una recidiva locale, probabilmente a causa di una diffusione del tumore proprio in quelle membrane di collegamento tra lo stomaco e la parete addominale. Si ispira a un principio già convalidato nella chirurgia del tumore del colon retto, che prevede sempre di asportare, oltre alla porzione di organo malato, anche il suo ‘meso’, un insieme di tessuti connettivali che lo fissano all’addome e in cui scorrono vasi e nervi. Questo approccio ha cambiato la storia della patologia tumorale del retto, passando da tassi di recidive di quasi il 20% a tassi del 3 per cento. Il nostro auspicio è di ottenere risultati simili anche per il tumore gastrico. Presso il Tongji Cancer Center di Wuhan è attualmente in corso un trial randomizzato monocentrico, i cui risultati preliminari hanno confermato la sicurezza della tecnica delle membrane nel trattamento del cancro allo stomaco. Siamo ora in attesa dei dati di sopravvivenza a 3 anni”. Quindi “l’intervento viene eseguito in laparoscopia, per poter usufruire di quella che il professor Gong, ideatore della tecnica, ha definito come ‘visione submicroscopica’. In sostanza l’evoluzione dello strumentario laparoscopico consente di individuare con precisione i piani anatomici all’interno dei quali operare mantenendo integre le cosiddette membrane. L’approccio laparoscopico, inoltre, permette di ottenere un minor dolore postoperatorio e un più veloce recupero delle funzioni fisiologiche, con una conseguente riduzione dei tempi di degenza ospedaliera”, continua Porta.

In Asia, dove la malattia è spesso diagnosticata in stadio precoce, la laparoscopia è considerata lo standard terapeutico. In Italia, il Gruppo MultiMedica è tra le poche strutture a eseguire tutte le tipologie di intervento laparoscopico per il trattamento dei tumori gastrici: gastroresezioni (asportazione di una parte dello stomaco), gastrectomie (asportazione di tutto l’organo) e la tecnica delle membrane. Gli interventi oncologici vengono eseguiti presso il presidio dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, dove opera un team multidisciplinare ed è stato istituito un ambulatorio di chirurgia oncologica dedicato ai pazienti affetti da tumore dello stomaco. Sempre sul fronte della chirurgia gastrica ma relativamente a patologie non tumorali, presso l’IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni è attivo un Centro di Chirurgia Bariatrica, sede della direzione della Scuola ACOI SICOB, che dispone di competenze endocrinologiche, dietologiche, psicologico/psichiatriche e chirurgiche per una presa in carico completa del paziente con obesità.

Milano, 600 volontari per ripristino verde dopo nubifragio

Milano, 600 volontari per ripristino verde dopo nubifragioMilano, 30 ago. (askanews) – Sono 600 le adesioni già raccolte dal Comune di Milano all’appello lanciato il 18 agosto per la ricerca di volontari desiderosi di contribuire al ripristino degli spazi verdi danneggiati dal violento nubifragio che si è abbattuto sulla città nella notte tra il 24 e il 25 luglio. Trecento gli iscritti e le iscritte per la prima fase, che è iniziata oggi, con i primi 18 volontari accolti dal sindaco Giuseppe Sala, e proseguirà fino al 7 settembre in numerosi parchi e giardini dislocati nei diversi Municipi.

La seconda chiamata, sold out in poco tempo con altri 300 candidati e candidate ad occuparsi della raccolta di rametti, foglie e detriti, terminerà il 17 settembre. Il progetto del Comune ha chiamato a raccolta cittadine e cittadini, ma hanno risposto anche associazioni, fondazioni, imprese e comunità di stranieri, che hanno voluto manifestare la propria disponibilità a ripulire strade, parchi e aree verdi dai resti del nubifragio. La prima fase è iniziata nel pomeriggio al giardino ‘Teresa Pomodoro’ in piazza Piola e al campo giochi di via Zanoia, nel Municipio 3. L’attività di volontariato è resa possibile grazie alla collaborazione delle GEV, le Guardie Ecologiche Volontarie, il cui obiettivo è proprio quello di favorire e sensibilizzare alla cura e tutela del verde cittadino, della natura e del territorio, al CSV di Milano che ha curato la fase di ingaggio, selezione e coordinamento dei volontari e delle volontarie, e ad AMSA che ha fornito il kit di pulizia Amsa (sacchi, pinze etc.) e provvederà al ritiro di quanto raccolto.

“Come Amministrazione – ha commentato l’assessora alla Partecipazione Gaia Romani – siamo orgogliosi di vedere così tante persone impegnarsi per una causa comune e per la nostra città. Quanto accaduto ci ha scosso profondamente, ma sin da subito in pieno stile milanese in tanti si sono attivati per chiedere come poter dare il loro contributo”. In questo mese il Comune ha lavorato per riportare la città alla normalità, ha aggiunto l’assessora al Verde e Ambiente Elena Grandi, e “siamo contenti di esserci riusciti e di poter confermare il completamento della riapertura dei parchi il primo settembre”.

Turismo, in provincia Varese occupazione strutture oltre dati 2022

Turismo, in provincia Varese occupazione strutture oltre dati 2022Milano, 30 ago. (askanews) – “In questa stagione estiva la provincia di Varese ha registrato un tasso di occupazione delle strutture superiore al 50%” e quindi “oltre i dati del 2022”. Lo ha evidenziato l’assessore a Turismo, Moda, Design e Marketing territoriale di Regione Lombardia, Barbara Mazzali. “Plaudo al progetto ‘Tra Acqua e Terra’, ideato dal Comune di Gavirate (Varese) e dall’infopoint locale, che hanno risposto al bando del mio Assessorato (‘OgniGiorno inLombardia’), per realizzare coinvolgenti percorsi a piedi, in bicicletta e in battello, capaci di offrire, a locali e turisti, esperienze nella pace della natura, in luoghi della spiritualità e nel fascino della storia, che a Gavirate ‘va indietro’ fino al periodo Neolitico” ha aggiunto.

“Ben vengano quindi – ha proseguito l’assessore – strategie per fare conoscere i tesori territoriali locali, anche in un’ottica di destagionalizzazione e attrattività interna alla nostra meravigliosa Regione Lombardia”. L’offerta di itinerari turistici del Comune di Gavirate comprende un percorso in battello accessibile alle persone con disabilità motorie, con partenza dal parco Folaga Allegra, navigazione sul lago di Varese con veduta dell’Isolino Virginia e rientro al parco Folaga Allegra. “Ottima anche la proposta di tour attenta alle necessità dei disabili, che devono assolutamente avere tutta la nostra attenzione anche in ambito turistico”, ha concluso Mazzali.

Maltempo, Comazzi: Lombardia attiva contro dissessto idrogeologico

Maltempo, Comazzi: Lombardia attiva contro dissessto idrogeologicoMilano, 30 ago. (askanews) – “L’ondata di maltempo che anche nei giorni scorsi ha investito la Lombardia evidenzia, ancora una volta, come il tema del dissesto idrogeologico sia sempre più centrale nella gestione del territorio. Regione, che anche in queste ore sta costantemente monitorando la situazione, si è da tempo attivata per la prevenzione del rischio idraulico con l’obiettivo primario di garantire il massimo della sicurezza ai nostri cittadini”. Lo ha evidenziato l’assessore al Territorio e Sistemi Verdi della Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, prendendo spunto dal caso del comune di Sonico, in provincia di Brescia, un’area particolarmente fragile, tornata al centro delle cronache anche degli a fronte delle recentissime precipitazioni.

“Sul territorio di Sonico – ha aggiunto l’assessore – erano già in corso interventi di mitigazione del rischio di colate detritiche per 7 milioni di euro. È stato anche finanziato un sistema di monitoraggio (cavi a strappo, pluviometri, idrometri, videocamere, geofoni e infrarossi) per supportare il Comune e i comuni limitrofi di Ono San Pietro e Cerveno, per circa 900.000 euro”. Inoltre, sono stati attivati dall’Ufficio territoriale regionale (Utr) due pronti interventi, da 200.000 euro ciascuno, per rimuovere il materiale in eccesso e per svuotare la briglia a monte che ha intercettato i massi più grandi.

“Regione Lombardia – ha proseguito Comazzi – è continuamente impegnata nella prevenzione: un territorio fragile come il nostro ha costante necessità di interventi contro il rischio idraulico e idrogeologico. È grazie alla prevenzione che possiamo vincere questa battaglia”. Quanto ai casi dei comuni di Brunate e di Blevio, dove una colata di detriti e allagamenti sulla ‘SP583 Lariana’ ha comportato la chiusura della strada, l’assessore ha ricordato che “già a partire dal luglio 2021, in seguito ad eventi simili a quelli di questi giorni, sono stati finanziati 25 interventi per circa 17 milioni di euro. Così come in Valdisotto, in provincia di Sondrio, avevamo già stanziato circa 11 milioni di euro per 8 interventi di difesa del suolo. Uno stanziamento di 24 milioni di euro era poi stato messo a disposizione del comune di Valfurva per 5 interventi, tra cui realizzazione del bypass idraulico del torrente Frodolfo nella zona di frana del Ruinon e la regimazione delle acque in località Ables”.

“Da parte nostra, non solo nell’emergenza – ha concluso Comazzi – l’attenzione è costante. Stiamo monitorando la situazione e continueremo ad intervenire per la prevenzione del rischio idraulico perché la sicurezza dei nostri cittadini da eventi disastrosi è la nostra priorità” conclude l’assessore al Territorio e Sistemi Verdi.

Migranti, Fontana: Lombardia ai limiti, serve incontro con Governo

Migranti, Fontana: Lombardia ai limiti, serve incontro con GovernoMilano, 30 ago. (askanews) – “È chiaro che la Lombardia è arrivata ai suoi limiti, quindi credo sia necessario un incontro con tutte le Regioni alla presenza dei Comuni e del Governo per studiare strategie che ci consentano di dare delle risposte. Però se non si inizia a ragionare a livello europeo non si va da nessuna parte”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della presentazione del Campionato europeo Fei di salto a ostacoli all’ippodromo di San Siro, parlando dell’accoglienza dei migranti sul proprio territorio.

Quello dei migranti “è un problema che si risolverà nel momento in cui ci sarà un intervento diretto dell’Europa. È inutile che ci nascondiamo dietro a un dito: questo non è un problema italiano ma europeo, noi stiamo facendo tutto quanto necessario per rendere sostenibile questa situazione” ha aggiunto il presidente lombardo.

Milano, Sala: per sicurezza ciclisti serve aiuto di Salvini

Milano, Sala: per sicurezza ciclisti serve aiuto di SalviniMilano, 30 ago. (askanews) – “Il problema è come mettere in sicurezza i ciclisti perché la mia preoccupazione adesso è che alla luce di queste tragedie qualcuno, magari anche legittimamente, possa avere paura e non usare più le biciclette. Ci sono cose che possiamo fare come Comune, una l’abbiamo fatta ed è l’obbligo per i mezzi pesanti di avere il sensore che rileva l’angolo cieco. Noi non derogheremo rispetto a quanto abbiamo deliberato quindi da ottobre saranno obbligatori. Credo poi che serva l’aiuto del ministero”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della presentazione del Campionato europeo Fei di salto a ostacoli all’ippodromo di San Siro, parlando del caso della ciclista 28enne uccisa ieri da un mezzo pesante in città.

“Ho letto le dichiarazioni del ministro Matteo Salvini e dice che nel nuovo Codice della strada ci sarà grande attenzione anche ai ciclisti e questo è importante. Guarderemo con grande attenzione a questo e contatterò il ministro per chiedergli cosa si può fare insieme. Dall’altro lato voglio avviare rapidamente un gruppo di lavoro ristretto che si interfaccia con il C40 e le altre città internazionali perché serve più che mai un piano bici per la città. Dobbiamo andare oltre la questione delle piste ciclabili e ne ho parlato stamattina con il consigliere Mazzei che vive in bicicletta ed è una persona con grande buon senso” ha aggiunto Sala. “Faremo un gruppo ristretto per consegnare alla città il nostro percorso per diffondere le biciclette in sicurezza. Anche i ciclisti devono assumere comportamenti attenti poi ci vorrà più sicurezza sulle piste ciclabili e c’è anche il tema degli orari della città su cui riflettere. Voglio produrre un piano bici in linea con le grandi città europee. La città a 30 all’ora non è sufficiente anche su questo andremo avanti, ma tutti gli incidenti che abbiamo avuto sono stati in situazioni in cui il problema non era di velocità ma di coesistenza dei mezzi” ha concluso il primo cittadino.

Comune Milano chiede aiuto a cittadini per parchi devastati da nubifragio

Comune Milano chiede aiuto a cittadini per parchi devastati da nubifragioMilano, 18 ago. (askanews) – Il Comune di Milano chiama a raccolta volontari e volontarie per riportare gli spazi verdi alla piena vivibilità e fruibilità, dopo il violento nubifragio che ha colpito la città nella notte fra il 24 e il 25 luglio scorso. Si chiama “Insieme per il verde” la campagna che l’assessorato alla Partecipazione ha promosso al fine di coinvolgere cittadinanza e associazioni nella pulizia di Milano, attraverso la raccolta di foglie, rametti e detriti rimasti nei parchi e negli spazi verdi, una volta terminati gli interventi di messa in sicurezza.

Gli eventi metereologici che si sono abbattuti sulla città hanno avuto forti ripercussioni sul territorio cittadino, causando ingenti danni a diverse strutture e infrastrutture, in particolare al patrimonio arboreo, stradale, immobiliare, al servizio di trasporto pubblico locale e alle attività produttive, e hanno generato situazioni di grave pericolo per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. “Nelle scorse settimane l’impegno del personale dei vigili del fuoco e della protezione civile, ma anche di Amsa, Atm, Nuir, MM e del consorzio AVR, che ha in carico la manutenzione del verde, è stato decisivo per far fronte alle prime e più urgenti necessità: ad oggi, gli interventi sono stati finalizzati al contenimento e all’eliminazione delle situazioni di maggiore emergenza, nonché al tempestivo ripristino della viabilità e dei servizi pubblici essenziali, in primis l’accessibilità agli edifici scolastici” spiega il Comune, sottolineando che “l’Amministrazione si è da subito attivata per ridurre al minimo i disagi per cittadine e cittadini”. Volontari e volontarie saranno impegnati nella raccolta di foglie, rami e detriti e, in generale, in attività di pulizia e ripristino delle aree veri nell’ambito di parchi cittadini dopo gli interventi di messa in sicurezza degli stessi da parte delle autorità competenti. Le squadre di volontari e volontarie saranno coordinate dalle Guardie ecologiche volontarie (Gev), “il cui obiettivo è proprio quello di favorire la formazione di una coscienza civica nei cittadini e nelle cittadine di ogni età e stimolare al rispetto e all’interesse per la natura e per il territorio”.

A partire da lunedì 28 agosto e fino al 17 settembre, tutti i giorni dal lunedì alla domenica, conseguentemente alla messa in sicurezza di strade, vie, piazze e con la riapertura di tutti i parchi cittadini, qualsiasi persona maggiorenne o minorenne (fino ai 16 anni se accompagnati dai genitori, mentre i 16 e 17enni potranno partecipare previa firma del consenso dei genitori) potrà offrire il proprio contributo ed essere così protagonista di una grande campagna per Milano dal forte coinvolgimento collettivo”. Sarà l’Associazione Ciessevi Milano a curare la fase di ingaggio e selezione dei volontari e delle volontarie in base alle caratteristiche definite dalla call e alle disponibilità dei candidati. Ciascuno avrà a disposizione un’assicurazione (polizza RCT/RCO rischi vari), il kit di pulizia fornito da Amsa e il supporto di un operatore o operatrice Gev durante le attività. “Appena è stato chiaro che ciò che era accaduto avrebbe lasciato segni profondi nella nostra città abbiamo tutti iniziato a ricevere manifestazioni di disponibilità da parte di tanti cittadini e cittadine che volevano dare una mano” ha spiegato gli assessori Elena Grandi (Verde e Ambiente), Gaia Romani (Partecipazione) e Marco Granelli (Sicurezza), aggiungendo che “il nostro primo pensiero è stato quello di non disperdere la generosità dei milanesi che sempre in questi casi si manifesta. Occasioni come queste – hanno concluso – sono preziose per fare qualcosa per la nostra Milano, ma anche perché danno l’opportunità a tante persone di incontrarsi e fare rete in maniera intergenerazionale, unendosi attorno alla cura del bene comune”.

Tumore seno, da settembre in Lombardia screening “programmabile”

Tumore seno, da settembre in Lombardia screening “programmabile”Milano, 17 ago. (askanews) – Dal prossimo mese di settembre in Lombardia le cittadine potranno prenotare direttamente il programma di screening mammografico senza aspettare di essere contattati dalle ATS. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso. Un’ulteriore opportunità di accesso ai programmi di screening che sarà possibile attivare attraverso il sistema ‘Prenota Salute’.

“Il progetto – dichiara l’assessore Bertolaso – affianca ed integra gli applicativi di Screening Mammografico già in uso nelle otto ATS. Consente la prenotazione della prestazione e la modifica di un appuntamento per una mammografia di Screening. È rivolto esclusivamente alle donne che non presentano sintomi o per le quali il medico di base o lo specialista non abbia già prescritto una prestazione. Il progetto rispetta le scadenze previste per lo screening dal Ministero della Salute e dalle evidenze scientifiche: una mammografia ogni 2 anni per le donne tra i 50 e 74 anni e 1 mammografia all’anno dai 45 ai 49”. La nuova modalità di prenotazione delle prestazioni di screening prenderà avvio con accesso diretto per cittadine, medici di medicina generale e Centro Unico di Prenotazione regionale (CUP).

Regione Lombardia ha destinato per il progetto 381.463 euro per consentire alle Ats l’aggiornamento degli applicativi.

Milano, ripulita dai graffiti facciata Galleria Vittorio Emanuele II

Milano, ripulita dai graffiti facciata Galleria Vittorio Emanuele IIMilano, 9 ago. (askanews) – È iniziato questa mattina alle 8 l’intervento di ripulitura dell’arcata della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, imbrattata da tre writer nella serata di lunedì scorso. Sono in corso gli ultimi ritocchi ma la facciata è già stata restituita pulita alla città, molto infastidita dal gesto vandalico. Lo ha annunciato il Comune di Milano, spiegando che “in accordo con la Soprintendenza, l’Amministrazione ha scelto il ‘primer’ adatto e il colore identico a quello della facciata per coprire le ‘tag’ che ieri deturpavano la parte alta dell’arcata di ingresso”.

Il lavoro è stato eseguito posizionando un’autoscala che ha consentito agli operatori di arrivare sul punto imbrattato dai vandali. Proseguirà poi il monitoraggio della facciata per verificarne l’efficacia anche nel tempo. “La facciata della Galleria Vittorio Emanuele II è già tornata pulita” hanno dichiarato la vicesindaco Anna Scavuzzo e gli assessori Marco Granelli (Sicurezza) e Emmanuel Conte (Demanio), ringraziando “chi si è adoperato fin da subito affinché in poche ore le scritte che deturpavano l’ingresso al salotto della città fossero eliminate e il monumento venisse restituito integro ai cittadini e alle migliaia di turisti che ogni giorno transitano da piazza Duomo”.

L’intervento è stato coordinato dall’area tecnica della direzione Lavori pubblici del Comune, presenti il Nucleo interventi rapidi (Nuir) e la polizia locale.

Ambiente, Consulcesi: cresce adesione azione collettiva Aria pulita

Ambiente, Consulcesi: cresce adesione azione collettiva Aria pulitaRoma, 9 ago. (askanews) – Cresce l’adesione all’azione legale collettiva ‘Aria Pulita’ promossa per le violazioni dei limiti di Pm10 e biossido di Azoto in oltre 3 mila comuni italiani dal network legale di Consulcesi.

“Nelle ultime settimane – annuncia il presidente Massimo Tortorella – c’è stato un incremento del 20% dei partecipanti alla nostra causa: in pochi mesi abbiamo raccolto già decine di migliaia di adesioni che di giorno in giorno crescono esponenzialmente”. La maggior parte delle adesioni, oltre il 65% – si legge in una nota – arrivano dal Nord Italia: Milano, Brescia, Modena, Bologna, Carpi e molti altri comuni tra i più popolosi della Pianura Padana. Il 20% circa arriva invece dalle città del Centro Italia, in primi Roma, seguita da Prato e Firenze. Le restanti, invece, provengono dalle grandi città del Sud, come Napoli, Taranto e Brindisi. E dalla Sicilia con Catania e Palermo che fanno da capofila. Sono tutti comuni e città che rientrano nell’elenco degli oltre 3.300 individuati dal team di legali di Consulcesi come candidabili all’azione collettiva “Aria Pulita” e gli stessi per i quali la Corte di Giustizia Europea ha multato l’Italia per violazione del superamento dei valori soglia di polveri sottili (PM10) e biossido d’azoto (NO2). In totale sono oltre 40 milioni lepersone che possono richiedere, tramite l’iniziativa legale di Consulcesi, un risarcimento per aver respirato, loro malgrado, “aria avvelenata”.

“Siamo convinti che l’ampia partecipazione all’azione collettiva ‘Aria Pulita’, oltre a riconoscere un risarcimento per il danno subito e accertato dalla stessa Corte di Giustizia Europea, servirà a scuotere le coscienze dei decisori politici. Speriamo che, una volta messi alle strette, sentiranno più forte la necessità di mettere finalmente in atto tutte le misure urgenti e necessarie di contrasto all’inquinamento atmosferico a tutela del diritto di ogni cittadino di vivere in un ambiente salubre. È importante per noi oggi e lo sarà di più per i nostri figli e le generazioni future ancora”, conclude Tortorella.