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Il Fre apre la stagione con uno speciale menu di primavera

Il Fre apre la stagione con uno speciale menu di primaveraMilano, 16 apr. (askanews) – Come ogni anno, il ristorante Fre, una stella Michelin al Réva Resort di Monforte d’Alba, riapre le sue porte dopo la chiusura stagionale in occasione della Pasqua, e celebra l’arrivo della primavera con un menu dedicato ai festeggiamenti


La nuova stagione inizia ricca di novità, studiate dallo chef Francesco Marchese e dal suo team nel corso di questi mesi di chiusura per omaggiare il territorio, la primavera e le materie prime locali, con quel tocco di personalità che da sempre caratterizza i suoi piatti, spesso di forte influenza francese – chef Marchese si è formato alla corte del leggendario chef Jannick Alléno – nelle tecniche e nelle ispirazioni. La sala del Fre, che da sempre accompagna con la massima professionalità ed efficienza i clienti del ristorante nel percorso di scoperta della cucina dello chef, riapre le sue porte rafforzata dalla presenza di Federico Rauseo, che porta nella squadra del ristorante la sua grande competenza enologica e la sua formazione precedente al Castello di Reschio, hotel tre chiavi Michelin a Lisciano Niccione e al Ristorante Campo del Drago, due stelle Michelin a Montalcino. Sarà lui ad affiancare a partire da questa riapertura la consueta squadra di sala e l’head sommelier del FRE Andrea Gardella, a cui è affidata la gestione una carta composta da più di 1700 etichette.


Quanto alla proposta gastronomica, il FRE riapre con due percorsi degustazione: il Tradizione, con quattro corse alla scoperta del territorio a 110 euro e il FRE, che lascia più spazio alla creatività dello chef Marchese, con sette corse a 150 euro. A questi si aggiungono una piccola selezione di piatti signature ordinabili alla carta e la novità assoluta di questa stagione, il Piccolo Menu, pensato per chi vuole approcciare la cucina del FRE in modo semplice, e per dare la possibilità a tutti gli ospiti del Réva Resort di godere della cucina di Francesco Marchese, anche quotidianamente. Il Piccolo Menu, infatti, è una soluzione veloce, che prevede un percorso di tre piatti (antipasto, primo e dessert) a scelta della cucina al prezzo di 65 euro (bevande escluse).


Alla proposta primaverile dello chef Francesco Marchese per festeggiare la Pasqua circondati dalle verdi colline delle Langhe, si aggiunge, come ormai da tradizione del FRE, la proposta per la grigliata di Pasquetta: un’idea informale e conviviale per condividere una giornata di festa accompagnati da un menu d’eccellenza, da gustare divertendosi e godendosi la vista della meravigliosa terrazza del FRE, magari abbinando a grigliata al regalo di un pacchetto speciale per trascorrere le festività circondati dal calore e dall’atmosfera unica di Réva. Il Menu per il pranzo di Pasqua è pensato dallo chef per celebrare il Risveglio della primavera, con una serie di sapori stagionali che rimandano anche agli ingredienti tipici della tradizione pasquale.


Per una Pasquetta all’aperto, come tradizione vuole, il FRE ha pensato di ospitare nei suoi spazi, e nella sua scenografica terrazza, una grigliata di carne, conviviale e divertente. Un momento di festa nello stile che caratterizza il resort e il ristorante, con le migliori materie prime e tutta l’attenzione dell’accoglienza che caratterizza questo luogo.

Csm, Giuseppe Marra nuovo presidente del Tribunale di Aosta

Csm, Giuseppe Marra nuovo presidente del Tribunale di AostaRoma, 10 apr. (askanews) – Giuseppe Marra è il nuovo presidente del Tribunale di Aosta. Lo ha deciso il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura. Marra, prende il posto di Eugenio Gramola andato a presiedere la Corte d’Appello di Trento.


Romano, 57 anni, in magistratura dal maggio del ’96, è stato per quasi dieci anni giudice del Tribunale di Ivrea, poi trasferito con la stessa funzione al Tribunale di Torino. Nel settembre 2007 è stato posto in collocamento fuori ruolo presso la Segreteria del Consiglio Superiore della Magistratura. Due anni dopo presta servizio, sempre fuori ruolo, presso l’Ufficio legislativo del ministero della Giustizia. Nell’ottobre del 2011 torna a al Tribunale di Torino, sempre come giudice. Dal dicembre del 2014 è destinato all’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di Cassazione. Nel febbraio 2019 torna a via Arenula come Direttore generale della Direzione degli affari giuridici e legali presso il DAG del ministero della Giustizia. Nel giugno dello stesso anno viene eletto al Consiglio Superiore della Magistratura. Dall’aprile del 2023 è magistrato destinato all’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di Cassazione, applicato alla Seconda Sezione della Corte di Cassazione.

Riapre dopo la sosta “La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti”

Riapre dopo la sosta “La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti”Milano, 6 apr. (askanews) – Ha riaperto al pubblico dopo la sosta invernale il ristorante due stelle Michelin di Serralunga d’Alba (CN) “La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti” ospitato all’interno del Boscareto Resort. In questi mesi di pausa, lo chef stellato si è dedicato alla ricerca di nuovi ingredienti, sapori e suggestioni necessari a strutturare i tre menu che sono confermati: MAD100% Natura, Emozione e Voyage.


“Fermarsi aiuta a riflettere e ad avere una maggiore concentrazione: due ingredienti fondamentali nello sviluppo di nuovi percorsi di degustazione. Ho sfruttato questo momento di pausa per spingere la mia ricerca ancora più in là” ha dichiarato Mammoliti. “MAD100% Natura” si conferma il menu degustazione identitario dello chef. Il suo obiettivo è sublimare il lavoro di tutte quelle persone che, nell’ecosistema La Rei, lavorano a contatto con la Natura. Nella serra, da gennaio ad aprile, sono state seminate le colture primaverili ed estive che, una volta sviluppate, verranno trasferite nell’orto. Si va da cipolle, scalogni, scorzonera e scorzobianca, fino a 130 varietà di pomodori, peperoni, carote, daikon, rape, barbabietole e okra. L’orto, invece, si prepara a raggiungere il periodo di massima produttività, grazie a una pratica agronomica (il sovescio) che consente di aumentare la disponibilità di azoto (e quindi di nutrimento) del terreno, e grazie a un approccio biodinamico, che ha permesso una maggiore impollinazione delle piante. I piatti, come da mantra di questo percorso degustazione, sono interamente a mano libera e rispecchiano al 100% tutto l’estro di Mammoliti. Lo stesso si può dire per l’abbinamento vini che, per la natura dei piatti, diventa dinamico. Il sommelier Alessandro Tupputi lo cambia di servizio in servizio e spesso anche durante il pasto, in base ai gusti del cliente. L’intenzione è raccontare il lavoro dei piccoli produttori, piemontesi, italiani ed esteri, come nel caso della denominazione Santenay, proveniente dalla Borgogna meno nota. In aggiunta al percorso tradizionale, per la prima volta, il sommelier proporrà Volume 0.0, un pairing interamente analcolico. L’idea alla base della scelta delle bevande è, come per il vino, esaltare o attenuare le sensazioni gustative della ricetta. Nel percorso, protagonisti shrub, kombucha, sidri, birre analcoliche, tè, tisane e cocktail. Unico escluso è il vino dealcolato, perché secondo il sommelier l’assenza di alcool toglie alla bevanda complessità e struttura. L’unica eccezione, per così dire, è rappresentata dalla bollicina, in cui la frizzantezza attenua questa differenza.


Il menù “Emozione” è un viaggio introspettivo nel vissuto di Mammoliti. La volontà è far scaturire nella mente di chi assaggia i piatti le sensazioni che lo stesso chef ha vissuto in momenti importanti della sua vita. Il tramite per materializzare i ricordi è la neurogastronomia, una scienza che Mammoliti ha studiato con l’aiuto della psicoterapeuta Francesca Collevasone e che gli permette, attraverso sapori e aromi, di ricreare proprio quei ricordi. Tra i piatti di maggior spicco, Pane e mortadella, attualizzazione di una ricetta del 2016, adesso a base di pasta al sapore di mortadella e pane, crema di mortadella, pralinato di pistacchi, pesto di pistacchi di Bronte e salsa di pistacchio; BBQ, spaghetti cotti in estrazione di prosciutto di Cuneo al barbecue, e S-iesta, il ricordo di una Fiesta del 1993 riprodotta attraverso tre preparazioni: insalata, sfoglia e gelato. “Voyage” è il terzo percorso degustazione del ristorante. All’interno sono racchiusi tutti i sapori apprezzati in giro per il mondo dallo chef, che hanno lasciato un ricordo nel proprio bagaglio gustativo. Nel percorso si raccontano i sapori francesi della Pissaladière provenzale, qui riproposta in versione culinaria, con una cipolla di Tropea arrostita, quelli del Levante, regione storica del Medio-Oriente rappresentata da ravioli di falafel, yogurt al cumino e jus profumato alla menta, e infine quelli esotici di Victoria, dessert in cui l’ananas viene speziato come un guanciale e accompagnato da sorbetto alla brace e vaniglia di Tahiti.


Al menu il sommelier abbina due percorsi: 5 creazioni analcoliche e 5 calici del viaggio. In quest’ultimo percorso, al giovane sommelier Tupputi spetta il compito di raccontare produttori e aree geografiche poco note. È questo il caso del vitigno Arinto delle Azzorre, dalla nota agrumata e vulcanica, o del Tempranillo, vitigno spagnolo interpretato nello stile francese, con un basso grado alcolico e un affinamento in 18 barriques diverse. La Rei non tradisce la sua Natura, confermandosi un laboratorio a cielo aperto in cui sperimentare e innovare.

Dazi, Cirio: Ue deve reagire, ma tenere aperta strada trattativa

Dazi, Cirio: Ue deve reagire, ma tenere aperta strada trattativaMilano, 3 apr. (askanews) – “Condivido la posizione che ha espresso il presidente del Consiglio Giorgia Meloni definendo sbagliati i dazi imposti da Trump. Una scelta che sicuramente rischia di aprire una guerra commerciale che non dobbiamo aprire e che farebbe male agli Stati Uniti, ma anche alla nostra Europa e quindi al nostro Paese. Per questa ragione credo che, come il vicepresidente Tajani oggi è impegnato a fare proprio qui a Bruxelles, sia necessario tenere la schiena dritta per reagire a quanto accade, ma contestualmente aprire una trattativa chiara e determinata, per arrivare ad accordi meno penalizzanti per noi, ma anche per gli stessi Stati Uniti”. Così in una nota il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a Bruxelles dove è in corso all’Assemblea plenaria del Comitato delle Regioni a cui ha partecipato anche il commissario europeo per la Coesione Raffaele Fitto.


“C’è la necessità – aggiunge il presidente Cirio – che l’Europa intervenga a livello mondiale per tutelare la competitività delle nostre imprese e la libera circolazione delle merci che è sempre stato e rimane un asset fondamentale. Dunque oggi io ritengo che sia necessaria una reazione forte, ma che si debba anche tenere aperta le porta delle trattative. Le guerre, anche quelle commerciali, non portano mai benefici”.

Piemonte prima Regione a dotarsi di una legge su truffe sentimentali

Piemonte prima Regione a dotarsi di una legge su truffe sentimentaliMilano, 25 mar. (askanews) – Il Piemonte è la prima regione italiana a dotarsi di una legge sulle truffe sentimentali on line, finalizzate ad ottenere denaro sfruttando la dipendenza affettiva delle vittime, un fenomeno in significativo aumento negli ultimi anni. La legge è stata approvata oggi all’unanimità dall’Aula.


Silvio Magliano (Lista Cirio), primo firmatario della proposta ha detto che “la norma nasce anche dall’ascolto delle realtà associative che hanno raccolto le testimonianze delle vittime, donne e uomini che hanno avuto il coraggio di denunciare. CI sono organizzazioni criminali che pensano di fare leva sui sentimenti, con questa legge vogliamo dare un segnale per non lasciare sole le vittime”. Gianna Pentenero (Pd), relatrice di opposizione, ha sottolineato che “con questa legge vogliamo informare il maggior numero di persone sul fenomeno e formare gli operatori che si occupano delle vittime, per questo abbiamo voluto presentare un emendamento che prevede una stretta sinergia tra Terzo settore e servizi territoriali sulle dipendenze. L’Osservatorio ci permetterà di raccogliere maggiori elementi e di ampliare il raggio d’azione”.


La legge prevede che la Regione, in coordinamento con i Servizi pubblici per le dipendenze (SerD), stipuli convenzioni con gli enti del terzo settore per realizzare interventi di sostegno psicologico alle vittime, assistenza nella fase di denuncia, supporto alle famiglie, attività informative, formative e di sensibilizzazione sul fenomeno e sulla possibilità di rivolgersi ai servizi per chiedere aiuto. Prevede inoltre l’istituzione presso l’Osservatorio epidemiologico delle dipendenze di una specifica sezione dedicata alla dipendenza affettiva e la possibilità per la Regione di costituirsi parte civile nei procedimenti penali. Lo stanziamento iniziale è di 50 mila euro l’anno per il prossimo triennio.

Dal 28 aprile a Torino installazione immersiva digitale su Sindone

Dal 28 aprile a Torino installazione immersiva digitale su SindoneMilano, 15 mar. (askanews) – Dal 28 aprile al 5 maggio 2025 a Torino in Piazza Castello sarà allestita “Tenda della Sindone”, una installazione digitale immersiva che riprodurrà l’immagine della Sindone. L’immagine, a grandezza naturale, potrà essere “esplorata” illuminando alcuni dei dettagli più significativi come volto, corona di spine e segni dei chiodi.


È un progetto della diocesi di Torino, realizzato in occasione dell’Anno giubilare e della “Festa dei giovani” che conclude il ciclo di catechesi 2024-2025. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Fondazione Carlo Acutis. Nel 2025 non è prevista alcuna ostensione pubblica della Sindone. Per visitare la Tenda è indispensabile prenotarsi sul sito www.avvolti.org.

Torino, consorzio Conlegno fa il punto sul futuro del settore

Torino, consorzio Conlegno fa il punto sul futuro del settoreRoma, 7 mar. (askanews) – Si è svolto oggi il primo incontro di Conlegno, consorzio servizi legno e sughero che da 25 anni tutela e promuove la biodiversità e il patrimonio forestale, dedicato al mondo delle prime lavorazioni dal titolo “Le prime lavorazioni del legno del Piemonte si incontrano”. L’occasione ha visto segherie, tecnici ed esperti del settore si sono incontrati a Caselle Torinese (TO) ospitati da Il Fai da Te Guercio.


Reduci dal successo del 2024 che ha portato centinaia di segherie di tutta Italia a confrontarsi creando un momento di discussione specifico ed unico del suo genere ecco che Conlegno concede il bis alle segherie con l’incontro a Caselle Torinese di oggi e poi Ponte di Legno/Lombardia (4 luglio), Schio/Veneto (16 ottobre) e Viterbo/Lazio (26 novembre). Dopo i saluti delle autorità: Alberto Guercio – Presidente Guercio Spa, Roberto Colombero – Presidente Uncem Piemonte, Marco Bussone – Presidente PEFC Italia; Davide Benedetto – Vicepresidente Associazione Legno dell’Unione Industriale di Torino; Nicola Semeraro – Presidente di Rilegno Davide Sarnataro – Presidente di Unital/Confapi Torino Si sono susseguiti gli interventi dei relatori che hanno affrontato che toccano trasversalmente il settore in particolare dal “Mercato internazionale del legno: situazione attuale e prospettive future” con Robert Giugni, Direttore Commerciale Europa Settore Segati Gruppo Pfeifer, “Le attività della Regione Piemonte per la filiera legno” con Ing. Enrico Gallo, dirigente del Settore Foreste della Regione Piemonte / Marco Corgnati – Funzionario Settore Foreste Regione Piemonte, “L’evoluzione del progetto Cluster Legno” con Marco Bussone, “Presentazione lavori in corso su nuovo libro tecnico sull’essicazione del legno di Conlegno e riflessioni sulla tecnologia del legno”, Corrado Cremonini – PhD Corrado Cremonini, Ricercatore – Università degli Studi di Torino (DISAFA), il tutto moderato da Sebastiano Cerullo, Segretario Generale di Conlegno.


“Ecco che in questo contesto abbiamo in Italia una miniera verde: il bosco italiano sottoutilizzato e le imprese della prima lavorazione legno. Le foreste italiane vanno gestite non solo per i benefici economici che creano, ma anche per i benefici socio ambientali, infatti, il bosco non gestito alimenta i rischi naturali connessi ai cambiamenti climatici come l’impatto di parassiti, dissesti idrogeologici e aumenta il carico d’incendio”, ha detto il segretario generale di Conlegno, Sebastiano Cerullo. In questo quadro, secondo dati Fao, il consumo a livello mondiale di legno è destinato a passare dai circa 2,2 miliardi attuali ai 3,2 miliardi del 2050. Per quanto riguarda la situazione italiana, tuttavia, nonostante il patrimonio forestale italiano ammonti a quasi 12 milioni di ettari e interessi circa il 40% del territorio nazionale, comunque sopra la media della Ue che è del 38,6%, il tasso di utilizzazione dei nostri boschi è ancora bassissimo e l’Italia è costretta a importare legno a prezzi maggiorati.


Stando ai dati del Masaf (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e Forestale) il prelievo legnoso è stimato al 24% rispetto all’incremento di volume (9 milioni di metri cubi annui, il cui 60% risulta costituito da legna da ardere) contro una media dell’Europa continentale che raggiunge il 54% dell’incremento annuale. Per fare un paragone, a partire da una copertura forestale equivalente, la produzione di legno in Germania è oltre 10 volte quella dell’Italia. A questo si aggiunge che, in Italia, la superficie forestale complessiva negli ultimi 30 anni è triplicata e si è espansa di circa 53mila ettari all’anno a discapito di terreni agricoli e pascolivi abbandonati nelle aree montane e rurali: oltre che essere uno spreco di materia prima questo bosco non gestito alimenta i rischi naturali connessi ai cambiamenti climatici come l’impatto di parassiti, dissesti idrogeologici e aumenta il carico d’incendio. Il presidente di Pefc Italia, Marco Bussone, ha sottolineato con forza che “la certificazione forestale è di particolare importanza per attuare la gestione forestale sostenibile delle nostre foreste e per un utilizzo del legno di origine nazionale da parte delle nostre imprese, che spesso sono nelle aree montane e sono un importante presidio del territorio, perciò guardiamo con estremo interesse l’aumento sia delle superfici certificate che il numero delle aziende con Catena di Custodia (CoC) registrato lo scorso anno in Italia. Inoltre il 2024 segna un aumento delle superfici forestali certificate secondo lo standard PeFC (1.061.059,26 ettari e + 8,2% rispetto al 2023) , ma anche delle Catene di Custodia (CoC) con un incremento del 16,8% per lo standard PeFC portando il totale a 1.585 ettari”.


Per Bussone “l’aumento delle certificazioni, sia delle superfici forestali che delle Catene di Custodia, rispecchia la crescente consapevolezza dell’importanza della tracciabilità delle materie prime e, tra i settori trainanti di questo aumento, emergono l’edilizia e il packaging in legno con una forte crescita nelle categorie di pannellistica, segheria e legno lamellare. E queste filiere sono un pezzo portante della Strategia delle Green Community che coinvolge 300 Comuni montani piemontesi e 1200 in Italia”. In occasione di questo appuntamento delle prime lavorazioni legno in Conlegno ha lanciato due importanti progetti. In collaborazione con Filiera Legno, Rilegno e Consorzio Legno Veneto e supportato da GSS – Unione Segherie Alto Adige Coop ha lanciato il suo “Osservatorio Segherie”. L’obiettivo di raccogliere, su base annuale, le informazioni relative ai quantitativi segati dalle segherie italiane a livello nazionale, nonché aiutarci nella progettazione e programmazione delle iniziative volte alla promozione delle segherie nazionali e di tutta la filiera produttiva di settore. In un settore sempre più competitivo e complesso come quello del legno, la possibilità di avere un inquadramento dei quantitativi dei volumi segati su scala nazionale rappresenta una informazione strategica sotto più profili e finalizzata anche ad evidenziare il peso del settore all’interno della filiera del legno in Italia.I dati saranno raccolti ed analizzati in forma aggregata in collaborazione con il Dipartimento TESAF dell’Università di Padova, che è il partner scientifico scelto da Conlegno per questa importante iniziativa. Due manuali sull’essiccazione del legno che saranno redatti in collaborazione con l’Università di Firenze, il Centro di ricerche di San Michele all’Adige, l’Università della Basilica e l’Università di Torino. Il primo volume dovrebbe uscire per giugno ed il secondo in occasione di Xylexpo 2026. Conlegno – che grazie ai suoi comitati tecnici favorisce un impiego normato e sostenibile del legno, dalla materia prima all’imballaggio, al legno strutturale – con questi incontri in tutta Italia vuole innalzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla materia prima, il legno, fondamentale in più settori dell’economia e che nell’ultimo decennio ha acquisito sempre maggiori spazi di mercato nell’edilizia, privata e pubblica, proprio in virtù della sua sostenibilità. Il legno è in grado di stoccare grandi quantità di C02 sottratte all’atmosfera ed è il materiale strutturale sostenibile per eccellenza, essendo di origine naturale facile da riutilizzare, riciclare e destinare a filiere circolari.

Violenza di genere: in Piemonte oltre 4 mila donne aiutate nel 2024

Violenza di genere: in Piemonte oltre 4 mila donne aiutate nel 2024Milano, 7 mar. (askanews) – Nel 2024, i Centri antiviolenza del Piemonte hanno accolto 4.074 donne vittime di violenza, mentre nei primi mesi del 2025 sono già 471 le nuove richieste di aiuto. I dati diffusi dalla Regione Piemonte, su richiesta dell’assessore alle pari opportunità Marina Chiarelli sono il risultato del monitoraggio annuale sui 21 centri antiviolenza.


Torino è la provincia con il numero più alto di accessi, con 2.537 donne seguite nel 2024 e 284 nuovi casi nel 2025. Seguono Cuneo, con 473 donne prese in carico nel 2024 e 43 nei primi mesi del 2025, e Novara, che registra 289 accessi nel 2024 e 44 nuovi ingressi nel 2025. Anche le altre province confermano una situazione di forte criticità: Alessandria ha assistito 290 donne nel 2024, mentre a Vercelli il numero si attesta a 139. Nel Verbano-Cusio-Ossola sono state 180 le donne seguite, a Biella 91 e ad Asti 75. “Questi numeri confermano che il problema della violenza di genere è radicato e richiede azioni ancora più incisive sul fronte della prevenzione – sottolinea l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Marina Chiarelli -. Il fatto che solo un uomo su dieci scelga autonomamente di intraprendere un percorso nei Cuav dimostra quanto sia difficile per gli autori di violenza riconoscere la gravità delle proprie azioni. Dobbiamo lavorare affinché più uomini si avvicinino spontaneamente a questi centri, prima che la violenza si consumi cominciando dall’educazione sentimentale che riguarda sia gli uomini che le donne. Imparare a conoscersi a cominciare dalla più tenera età è il primo passo per la prevenzione E per questo chiederò ulteriori fondi per contrastare questo fenomeno che ha assunto i contorni di una vera e propria piaga sociale”.


Parallelamente, un’indagine realizzata da Ires Piemonte ha analizzato l’attività dei Centri per Uomini Autori di Violenza (Cuav) nel 2023 evidenziando che 452 uomini sono stati presi in carico nei 16 Cuav attivi in regione. Il 72% di loro ha figli e, nella metà dei casi, i minori hanno assistito agli episodi di violenza contro la madre. La maggior parte degli uomini seguiti ha un’occupazione, con il 69,3% che lavora stabilmente, mentre l’88% ha commesso abusi in ambito familiare, prevalentemente nei confronti della partner o dell’ex partner. Solo il 10% degli uomini si è rivolto spontaneamente ai Cuav, mentre il restante 90% è stato inviato da avvocati, dall’autorità giudiziaria o dai servizi sociali. Un dato significativo riguarda il livello di istruzione e l’infanzia di questi uomini: solo un terzo di loro ha un diploma e, nella stessa percentuale, ha subito episodi di violenza quando era bambino. Dallo studio emerge poi che l’età media di chi si rende protagonistica di atti violenti contro le donne ha un range compreso tra i 17 e gli 81 anni. Non solo: il 69,3% ha un’occupazione regolare, mentre il soltanto il 16,6% è disoccupato mentre per quanto riguarda il livello di istruzione, il 51,8% ha conseguito la licenza media inferiore, il 31,3% un diploma superiore e il 10% è laureato.


L’88% degli uomini che si rivolgono ai Centri per autori di violenza ha dichiarato di averlo fatto in seguito a episodi avvenuti in ambito familiare e, nel 75% dei casi, la vittima è la partner o l’ex partner. Il fenomeno coinvolge anche i figli: il 72,3% degli utenti è padre e, in oltre la metà dei casi, i minori hanno assistito agli episodi di violenza sulla madre. Le forme di abuso più diffuse sono la violenza fisica e psicologica, seguite da stalking, violenza sessuale, molestie e violenza economica.

Ft conferma Piemonte sesta regione europea per investimenti esteri

Ft conferma Piemonte sesta regione europea per investimenti esteriMilano, 17 feb. (askanews) – “Il Piemonte si riconferma al sesto posto tra le regioni europee di grandi dimensioni per la sua strategia di attrazione degli investimenti esteri, nella classifica stilata da fDi Intelligence del Financial Times, testata specializzata in investimenti diretti esteri. Questo riconoscimento corona un anno record e conferma la validità della strategia posta in essere da Ceipiemonte nel corso della sua storia. Per la prima volta, anche Torino entra nella Top 10 delle grandi città europee per la capacità di attrarre capitali esteri”. È quanto dichiarato dal professor Dario Peirone, economista e Presidente di Ceipiemonte (Centro Estero per l’Internazionalizzazione, servizi per le imprese piemontesi ed estere che desiderano investire a Torino e in Piemonte), commentando i dati della classifica pubblicata nella nuova edizione del rapporto European Cities and Regions of the Future 2025 del Financial Times.


“È il frutto di un lavoro iniziato nel 2022, che ha portato ai primi risultati nel 2023 e ora si conferma nel 2025. Abbiamo riorganizzato Ceipiemonte, creando una divisione specifica per l’attrazione di investimenti e cercando competenze a livello globale. Abbiamo assunto almeno 20 giovani, tutti under 40 e, in alcuni casi, under 30, con esperienza internazionale. Abbiamo creato forti sinergie con la Regione Piemonte, le Camere di Commercio e le Università, integrando reti istituzionali, commerciali e accademiche” ha aggiunto. “Con una crescita degli investimenti in Piemonte di oltre l’80% negli ultimi quattro anni, i risultati dimostrano l’efficacia del nostro lavoro, basato su un approccio che combina market intelligence, accordi strategici con player internazionali, assistenza puntuale agli investitori e promozione all’estero delle opportunità che il nostro territorio offre. Siamo passati da poche decine di proposte di investimento sul territorio a quasi 500 casi seguiti dal team di attrazione investimenti di Ceipiemonte. Il primo investitore in Piemonte è la Francia, mentre il primo Paese extraeuropeo sono gli Stati Uniti. Gli investimenti, che siamo stati in grado di attirare solo nel 2024, avranno una ricaduta economica di 3,2 miliardi di euro sul territorio piemontese e creeranno 2.000 nuovi posti di lavoro. Parliamo di cifre considerevoli per la Regione Piemonte” ha proseguito l’economista.


“Sicuramente i settori dell’Aerospazio e dell’Automotive sono quelli che hanno attirato i maggiori investimenti. Tuttavia, risultati significativi si sono riscontrati anche nell’agroalimentare, nella meccatronica e nei semiconduttori” ha concluso Peirone.

Lo chef stellato Pino Cuttaia protagonista a “Gusto Montagna 2025″

Lo chef stellato Pino Cuttaia protagonista a “Gusto Montagna 2025″Milano, 17 feb. (askanews) – Giovedì 20 febbraio alle 20, allo Ski Grill di Frabosa Sottana (CN), Pino Cuttaia del ristorante 2 Stelle Michelin La Madia di Licata, in provincia di Agrigento, curerà la seconda cena di Gusto Montagna 2025. Per lo chef, che vanta un passato in Piemonte, anche in importanti ristoranti che hanno scritto la storia della gastronomia regionale, si tratta di un ritorno nella rassegna di alta cucina in alta quota, dopo l’ultima partecipazione del 2023.


“Porto la mia Sicilia tra le montagne di Prato Nevoso. In un evento che celebra i sapori autentici del territorio, propongo un’esperienza dove le tradizioni isolane si fondono con il paesaggio alpino, in un dialogo armonioso tra il Mediterraneo e le vette innevate” ha dichiarato Pino Cuttaia. “La mia cucina, fatta di memoria e innovazione, racconta il mare; un mare che si fa portavoce della mia visione gastronomica e delle mie esperienze, anche piemontesi. Questa cena è un viaggio da sud a nord che coniuga il piacere della buona tavola con l’atmosfera incantata della montagna, per un’esperienza intima e suggestiva”.