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Sanità, Anaao Assomed: battaglia per sanità pubblica è di tutti

Sanità, Anaao Assomed: battaglia per sanità pubblica è di tuttiCernobbio, 8 feb. (askanews) – “Oggi il diritto alla salute dei cittadini è strettamente intrecciato al destino professionale di tutti gli operatori sanitari del Ssn, perciò la battaglia in difesa della sanità pubblica è la battaglia di tutti. Solo se saremo uniti potremo vincerla”. Lo ha detto il segretario Nazionale di Anaao Assomed, Pierino Di Silverio, intervenendo alla “Winter School”, l’evento promosso da Motore Sanità in corso a Cernobbio, sulle rive del lago di Como.


Per Di Silverio, “il sistema sanitario italiano vive anni cruciali per la sua sopravvivenza, è malato, necessita di interventi tanto radicali, strutturali e trasversali quanto urgenti anche per scongiurare il rischio di una metamorfosi verso un sistema privatistico. Sono necessari interventi volti a far recuperare l’appeal al nostro sistema ospedaliero: valorizzazione economica (un medico italiano guadagna il 70% in meno di un collega tedesco e il 40% in meno di un inglese) e possibilità di far carriera sono i primi passi necessari a fermare la fuga dal pubblico. Inoltre è necessario ottenere la depenalizzazione dell’atto medico, percorso mai completato e un nuovo modello di lavoro più flessibile, meno intricato e legato da burocrazie e vincoli. Una ricetta semplice, ma con tanti ingredienti, ingredienti che solo attraverso una vera presa di coscienza politica ed etica dei legislatori potranno essere miscelati”.

Sanità, Mandelli (Fofi): rafforzare i servizi di prossimità

Sanità, Mandelli (Fofi): rafforzare i servizi di prossimitàCernobbio, 8 feb. (askanews) – “La sostenibilità del nostro Servizio sanitario universale è messa in crisi dalle dinamiche demografiche che vedono sempre più anziani con patologie croniche e sempre meno giovani in grado di sostenere la produttività del Paese, in uno scenario in cui le innovazioni farmacologiche e tecnologiche hanno raggiunto livelli di accelerazione senza precedenti”. Lo ha sottolineato Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), dal palco della “Winter School” di Motore Sanità in corso a Cernobbio, sulle rive del lago di Como.


“Il rafforzamento della sanità di prossimità è una strada obbligata per rispondere alla sfida della cronicità, ma anche per costruire un efficace sistema di prevenzione, oggi divenuto un passaggio ineludibile – ha proseguito -. I farmacisti sono stati e continueranno ad essere un motore pulsante della trasformazione del SSN, per la loro capacità di svolgere un ruolo proattivo nella promozione della salute e nella presa in carico dei pazienti, e di saper cogliere le opportunità della digitalizzazione a beneficio dei cittadini”.

Sanità, Fnopi: innovare le professioni partendo dagli infermieri

Sanità, Fnopi: innovare le professioni partendo dagli infermieriCernobbio, 8 feb. (askanews) – “È necessario rivedere l’organizzazione sanitaria allineandola alle evoluzioni tecnologiche, ma anche innovare le professioni, a partire da quella infermieristica, in ambito formativo, di esercizio professionale e di autonomia”. Lo ha sottolineato Barbara Mangiacavalli, Presidente di Fnopi “Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche) intervenendo alla Winter School 2024 di Motore Sanità di Cernobbio, evento che riunisce oltre 200 relatori, conta decine di sessioni plenarie e laboratori per mettere attorno a uno stesso tavolo le istituzioni che governano la Salute, i Ministeri, le Regioni, i manager, amministratori di Sanità pubblica e privata, medici, infermieri e tecnici, operatori, Società scientifiche, Ordini professionali, Associazioni di categoria, opinon leaders, sindacati e pazienti.


La principale sfida che la sanità deve affrontare oggi, secondo Mangiacavalli, è come garantire la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale coniugando l’innovazione: “Spesso si tende a considerare l’innovazione come un costo o come qualcosa di futuribile, che attiene soltanto alle nuove tecnologie, ma se vogliamo assicurare l’universalità del Ssn e al tempo stesso rispondere nel migliore dei modi ai bisogni di cura delle persone, dobbiamo introdurre metodi e modelli che sappiano garantire scelte di innovazione sostenibile – continua Barbara Mangiacavalli -. Inoltre lo sviluppo delle competenze relazionali digitali deve diventare parte dei percorsi formativi delle professioni di cura e in questo ambito la partecipazione della persona assistita del caregiver al processo di cura è un elemento centrale”.

Sanità, innovazione e sostenibilità: arriva la “Carta di Cernobbio”

Sanità, innovazione e sostenibilità: arriva la “Carta di Cernobbio”Cernobbio, 8 feb. (askanews) – Il Servizio sanitario nazionale in Italia è stato battezzato 45 anni fa e nel 1996 l’Italia spendeva 57 miliardi di lire per le cure pubbliche mentre oggi siamo a 133 miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale e non sono ancora sufficienti. I dati Ocse parlano chiaro: con 40 miliardi di spesa privata, oltre i 133 della torta nazionale dei finanziamenti – di cui solo il 18% circa intermediati da assicurazioni e fondi integrativi – il nostro Servizio sanitario è diventato un modello misto ma ciononostante molto sottofinanziato rispetto agli standard degli altri Paesi Ocse a causa delle dinamiche correlate con il livello di sviluppo economico misurato dal Pil pro capite che in Italia è molto lontano dalla media Europea. Che fare dunque? Come trovare nelle pieghe della spesa della Pubblica improduttiva le risorse che servono a curare i cittadini? Quali misure adottare, quali riforme organizzative?


Su questi temi e interrogativi l’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità ha promosso a Cernobbio, sulle rive del lagor di Como, una due giorni che vede riuniti a Villa Erba oltre 200 relatori qualificati in decine di sessioni plenarie e laboratori mettendo attorno a uno stesso tavolo le istituzioni che governano la Salute, i Ministeri, le Regioni, i manager, amministratori di Sanità pubblica e privata, medici, infermieri e tecnici, operatori, Ordini professionali, Associazioni di pazienti per approfondire insieme e rispondere alla domanda di un nuovo modello regolatorio dei servizi sanitari di prossimità e ospedalieri determinati sui territori con la traccia segnata nelle riforme necessarie dal nuovo paradigma dell’innovazione, vera bussola da seguire per cambiare il futuro e che sta cambiando rapidamente la Sanità. “L’obiettivo è definire una sorta di ‘Carta di Cernobbio’ – spiega Claudio Zanon, direttore scientifico dell’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità -, un documento di sintesi finale con i punti principali che emergeranno dalla Winter School di Osservatorio innovazione di Motore Sanità, da sottoporre a un dibattito pubblico allargato che possa tradursi, in una prospettiva di breve termine, in una proposta politica e tecnica di riforma del Servizio sanitario nazionale”.


Dibattiti, incontri, confronti per cercare il bandolo smarrito della matassa del governo della Salute in Italia, alla ricerca di strumenti, azioni, idee, riforme e proposte per una più concreta realizzazione dei bisogni sanitari dei cittadini delle Regioni e per una Sanità più vicina alla dimensione della domanda dei pazienti, in una Italia che invecchia come invecchia il suo Servizio sanitario.

Sanità, Schillaci: ripensare il sistema puntando sull’innovazione

Sanità, Schillaci: ripensare il sistema puntando sull’innovazioneCernobbio, 8 feb. (askanews) – “Il nostro servizio sanitario nazionale ha da poco compito 45 anni ed è chiaro a tutti che a distanza di tempo ormai è necessario operare una profonda revisione per rispondere ai nuovi bisogni di salute, per colmare tante carenze e disparità geografiche che ancora sussistono”. In questo scenario “l’innovazione tecnologica del Ssn può essere la chiave di volta per migliorare la risposta ai bisogni di salute della popoazione”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in collegamento con i lavori della “Winter School 2024”, la due giorni promossa da Motore Sanità a Cernobbio con l’obiettivo di tracciare un nuovo percorso per la sostenibilità del Ssn.


“Saranno due giorni molto interessanti che focalizzano l’attenzione su tematiche di assoluta rilevanza. Innovare è il filo conduttore della Winter School 2014 di Motore Sanità ed è anche una delle parole chiave del nostro tempo”, ha sottolineato il ministro nel suo intervento introduttivo puntando l’accento sulle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale che “sta mostrando molteplici applicazioni nel comparto della salute”. Per Schillaci, non ci sono dubbi: “La prevenzione è il futuro di una sanità sostenibile. Bisogna passare da un modello che cura a un modello che sa prevenire”. E’ per questo, ha sottolineato, che “vogliamo stringere un nuovo patto con i cittadini e con le regioni per promuovere una governance veramente condivisa con tutti. E’ il momento giusto per ripensare un momento riorganizzativo della sanità italiana anche cogliendo appieno le opportunità offerte dal Pnrr per una migliore integrazione tra ospedale e territorio e soprattutto per gestore la domanda di salute di una popolazione che invecchia. Assistenza territoriale e assistenza domiciliare sono le leve strategiche su cui puntare” anche grazie alle innovazioni introdotte dalla telemedicina che vede “l’Italia all’avanguardia in Europa”.


“Le sfide che abbiamo di fronte sono complesse e occorre la collaborazione di tutti – ha concluso il ministro -. Sono certo che queste giornate saranno molto interessanti, considerata la qualità di chi farà gli interventi”.

Sanità, sostenibilità e innovazione: al via la Winter School 2024

Sanità, sostenibilità e innovazione: al via la Winter School 2024Cernobbio, 8 feb. (askanews) – Prende il via sul lago di Como “la Winter School 2024”, evento di punta della programmazione annuale di Motore Sanità. Una due giorni che vede riuniti a Villa Erba, a Cernobbio, oltre 200 relatori per tracciare un nuovo pecorso per la sostenibilità della sanità italiana facendo leva sull’innovazione. Decine le sessioni plenarie e i laboratori in programma oggi e domani per mettere attorno a uno stesso tavolo le istituzioni che governano la salute, i ministeri, le Regioni, i manager, amministratori di sanità pubblica e privata, medici, infermieri e tecnici, operatori, società scientifiche, ordini professionali, associazioni di categoria, opinon leaders, sindacati e pazienti. La sfida è mettere a fuoco idee, proposte e best practices per la salvaguardia, il miglioramento e la sostenibilità del Servizio sanitario.


Riflettori accesi sulla prima sessione plenaria del primo giorno di lavori congressuali, con i saluti del sindaco di Cernobbio Matteo Monti e dei consiglieri regionali Anna Dotti e Sergio Gaddi, insieme al padrone di casa Claudio Taiana, presidente del centro congressi di Villa Erba. Alle 10.30 è poi previsto l’intervento in teleconferenza del ministro della Salute Orazio Schillaci. A seguire la relazione introduttiva di Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità, con i dati Ocse su finanziamenti, spesa, personale, posti letto, esiti e performance dei sistemi sanitari occidentali. Dati che faranno da traccia ai lavori della due giorni congressuale. La leva dell’innovazione per ripensare il Ssn, i nuovi modelli di governance, il Fondo sanitario nazionale e la compartecipazione dei cittadini, Bundle payment e superamento dei silos nella spesa, l’apporto del privato e il ruolo del pubblico, la remunerazione degli operatori e la revisione della spesa della Pubblica amministrazione, le divergenze parallele della centralizzazione e dell’autonomia decentrata, le proposte per una nuova politica industriale della salute tra tecnologia informatica e biologica e per l’accesso ai servizi e il rispetto della universalità del Ssn, sono i principali temi che saranno affrontati nelle sessioni plenarie e nei laboratori di approfondimento.


L’evento, che vede askanews tra i media partner, sarà caratterizzato da incontri, dibattiti, confronti incentrati sull’innovazione come strumento e bussola del cambiamento in sanità. Riflettori puntati, dunque, sulla sostenibilità del Servizio Sanitario nazionale: come fare? A rispondere saranno chiamati i rappresentanti di sindacati di medici e sanitari, gli ordini delle professioni sanitarie, aziende ospedaliere e sanitarie e le stesse società scientifiche nell’ambito dell’innovazione diagnostica, terapeutica e gestionale. Uno spaccato reale delle attività, esperienze e progetti futuri di ciascuno dei protagonisti. Focus anche sulle nuove pandemie: cosa ci ha insegnato il Covid? L’esperienza passata deve fare riflettere affinché si possano organizzare percorsi e modelli di assistenza e cura, in particolare sul territorio, che siano all’altezza della situazione e rispondenti ai bisogni urgenti. Gli esperti ribadiscano a chiare lettere che nel futuro, breve o medio, si dovranno affrontare altre emergenze. Una di questa si chiama antimicrobico resistenza, ovvero super batteri resistenti agli antibiotici. Al tavolo ne parleranno infettivologi e studiosi e forniranno soluzioni per contrastare la nuova pandemia del secolo.


E ancora: perché investire nella prevenzione? Prevenire è un’azione fondamentale per contrastare i principali nemici della salute dell’uomo, le malattie croniche come il diabete, il cancro e malattie cardiovascolari I corretti stili di vita giocano sicuramente un ruolo fondamentale nella prevenzione di queste patologie e lo dimostrano gli studi. Ma perché la prevenzione viene ancora considerata un costo? Poi c’è il tema del partenariato pubblico e privato nel settore sanitario nel nuovo codice degli appalti e nel Pnrr: quali vantaggi per il sistema sanitario pubblico e quali prospettive? Particolare attenzione viene posta al mondo rosa delle professioni sanitarie: progressioni di carriera e discriminazioni in sanità: c’è ancora molto da fare, la strada è lunga ma esperienze possono fare riflettere su un futuro che può cambiare. Spazio anche alla genetica e alla medicina di precisione, paradigmi su cui riflettere per le implicazioni economiche e organizzative. Infine, le nuove sfide nella cura dei tumori e malattie rare: insieme clinici e associazioni di pazienti metteranno a fuoco necessità e urgenze di questo capitolo della sanità pubblica e della programmazione sanitaria.

Schillaci, farmacie punto riferimento insostituibile per cittadini

Schillaci, farmacie punto riferimento insostituibile per cittadiniRoma, 8 feb. (askanews) – “Grazie alla presenza capillare sul territorio e a professionisti attenti e qualificati, oggi le farmacie assicurano una risposta sempre più articolata e puntuale ai bisogni dei cittadini. Sono un punto di riferimento insostituibile, grazie al rapporto di fiducia con la popolazione, che si è progressivamente rafforzato, soprattutto negli ultimi anni durante la pandemia”. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo alla presentazione del VI Rapporto Annuale sulla Farmacia curato da Cittadinanzattiva e Federfarma e anche dei risultati della campagna “Cuore di donna in farmacia” realizzata da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma e con il contributo non condizionante di Teva.


“Le farmacie – ha detto ancora Schillaci – garantiscono un contributo attivo in tanti ambiti: penso al contrasto dell’Antibiotico-Resistenza con un’attività informativa continua; alle campagne di vaccinazione e alla promozione della prevenzione e degli screening. Aiutano anziani e malati cronici a tenere sotto controllo la malattia e proseguire nei percorsi di cura. Non da ultimo, le farmacie sono un avamposto importante anche per la medicina di genere. La Campagna ‘Cuore di Donna’ è un esempio, sicuramente da valorizzare”. “Questo ruolo – ha proseguito il ministro – è destinato a crescere con la Farmacia dei servizi: con il decreto Milleproroghe estendiamo la sperimentazione a tutto il 2024. Lo sviluppo della Farmacia dei servizi risponde alla stessa strategia che guida la riforma delle cure primarie. L’idea di fondo è di promuovere una presa in carico sempre più efficace e in modo omogeneo su tutto il territorio dei bisogni, soprattutto quelli legati alle cronicità, e in una logica di collaborazione con gli altri professionisti sanitari. È un dato significativo che oltre il 70% delle farmacie da voi interpellate abbiano partecipato alla sperimentazione o intendano farlo”.


In questo modo, ha detto Schillaci, “avviciniamo la sanità ai cittadini, consentendo di alleggerire il carico sulle strutture ospedaliere e territoriali e contribuendo ad abbattere le liste d’attesa, per quanto riguarda bisogni sanitari che possono trovare una risposta anche in farmacia. Naturalmente resta essenziale la sinergia con i medici di medicina generale, i pediatri e gli specialisti, che restano insostituibili anche per refertare un Holter o un Ecg eseguiti in farmacia”. Il Rapporto, ha osservato il ministro, “conferma che siamo sulla strada giusta. Non è di poco conto che ormai il 75% delle farmacie offra test ed esami diagnostici; che circa il 65% abbia attivato il servizio CUP e la consegna dei farmaci a domicilio. E ancora nuovi servizi stanno arrivando, penso alla telemedicina e alle prestazioni professionali ospitate appunto nei locali delle farmacie”.

Tumori, ROPI: in Italia interventi ‘sotto soglia’ per 46% ospedali

Tumori, ROPI: in Italia interventi ‘sotto soglia’ per 46% ospedaliRoma, 7 feb. (askanews) – In Italia, circa il 46% degli ospedali esegue interventi di chirurgia oncologica ‘sotto soglia’, ovvero viene utilizzato il bisturi un numero troppo basso di volte. Per il tumore della mammella, ad esempio, il valore soglia è di 150 interventi l’anno. Significa che al di sotto il centro non è in grado di offrire le medesime sicurezza e qualità degli esiti dei centri con interventi sopra la soglia prevista. Inoltre, solo in 13 strutture italiane è presente un percorso di cura la cui qualità è certificata da OECI (Organisation of European Cancer Institutes). Tuttavia, un dato positivo c’è: dal 2017 al 2022 il numero degli ospedali ‘sotto soglia’ si è ridotto di oltre il 16%, passando da 5.670 a 4.747. Allo stesso tempo si è registrata una riduzione dei volumi di interventi di chirurgia oncologica negli ospedali ‘sotto soglia’: da 57.419 interventi nel 2017 (29% degli interventi totali) a 47.230 nel 2022 (23% degli interventi totali). La nuova mappa aggiornata “Dove mi curo?”, presentata oggi da ROPI (Rete Oncologica Pazienti Italia – reteoncologicaropi.it) al Ministero della Salute ed elaborata partendo dai dati dell’ultimo Programma Nazionale Esiti di Agenas, si basa su due criteri: oltre al superamento della soglia di volumi chirurgici – che le evidenze scientifiche associano ai migliori esiti – vengono menzionati quegli ospedali al cui interno è presente un percorso di cura la cui qualità certificato con il ‘bollino’ di OECI.


“Come ogni anno la nostra mappa si propone l’obiettivo di aiutare i pazienti e i loro cari ad orientarsi tra le strutture sanitarie che effettuano interventi di chirurgia oncologica – spiega Stefania Gori, Presidente ROPI e di AIGOM (Associazione Italiana Gruppi Oncologici Multidisciplinari) -. Quest’anno abbiamo aggiunto un ulteriore tassello, quello relativo al percorso assistenziale, consapevoli che il solo dato quantitativo non è sufficiente a dare un’indicazione corretta e completa sulla qualità di un ospedale”. “Sono lieto che i dati forniti dall’Agenzia, mediante il lavoro di monitoraggio e analisi delle cure erogate in Italia del Programma Nazionale Esiti, siano aggetto di approfondimento a supporto della Rete oncologica dei pazienti ROPI – interviene Domenico Mantoan, direttore generale Agenas -. E proprio riguardo lo sviluppo delle reti in ambito oncologico, mi piace ricordare un altro importante strumento che Agenas ha recentemente presentato, ovvero la Quinta Indagine Nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche Regionali, che prende in considerazione una serie di Indicatori riguardanti le sette patologie oncologiche maggiori. Tutte queste informazioni sono già oggi disponibili sul sito dell’Agenzia, ma entro il 2026 sarà pienamente operativo il Portale della Trasparenza dei Servizi Sanitari che ha proprio l’obiettivo di ridurre lo squilibrio esistente tra utenti, operatori e professionisti del sistema sanitario, rispetto alle informazioni disponibili, le caratteristiche e la qualità della cura delle strutture prestatrici di servizi sanitari”. “La nuova mappa conferma il trend in calo di interventi in strutture ‘sotto soglia’ e, di conseguenza, un aumento dei volumi di interventi di chirurgia oncologica negli ospedali ‘sopra soglia’: da 143.469 interventi nel 2017 (71% degli interventi totali) a 160.919 nel 2022 (77% degli interventi totali)”, dichiara Fabrizio Nicolis, consigliere ROPI e coordinatore del progetto. Emblematici sono i dati relativi alla chirurgia per il tumore della mammella, dove si assiste a un trend in riduzione del numero di ospedali ‘sotto soglia’: da 521 nel 2017 a 313 nel 2022 (-40%). Di contro si è registrato un aumento dei volumi di interventi eseguiti in ospedali ‘sopra soglia’: da 45.656 nel 2017 (74% degli interventi totali) a 53.653 nel 2022 (84% degli interventi totali). “Rimane invece invariato il gradiente Nord-Sud, con il Nord in cui la maggior parte delle Regioni ha ospedali ‘sopra soglia’ per tutte le 17 patologie considerate, e il Sud in cui solo 3 regioni (Puglia, Campania e Sicilia) coprono tutte le patologie”, sottolinea Nicolis.

Malattie cardiovascolari, dal 12 al 18 febbraio torna “Cardiologie aperte”

Malattie cardiovascolari, dal 12 al 18 febbraio torna “Cardiologie aperte”Roma, 6 feb. (askanews) – Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo, nonostante i grandi progressi raggiunti negli ultimi decenni nella diagnosi e nella cura. E’ dunque molto importante ridurre l’incidenza di queste malattie e per realizzare questo obiettivo la prevenzione diventa determinante. Per tale ragione la Fondazione per il Tuo cuore HCF ONLUS dei Cardiologi Ospedalieri Italiani ANMCO, che da oltre venti anni si impegna attivamente nella ricerca e nella prevenzione cardiovascolare, dal 12 febbraio al 18 febbraio, in occasione di San Valentino, lancia l’iniziativa nazionale di prevenzione cardiovascolare “Cardiologie Aperte 2024”, giunta alla sua diciottesima edizione. Durante l’intera settimana la Fondazione attiverà il numero verde 800 05 22 33 dedicato ai cittadini che potranno chiamare gratuitamente, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 16, per porre domande sui problemi legati alle malattie del cuore, alle quali risponderanno 600 cardiologi ANMCO delle Strutture aderenti all’iniziativa, con 1.300 ore di consulenza cardiologica gratuita. L’iniziativa tornerà a svolgersi anche in presenza e in alcune cardiologie si eseguiranno gratuitamente screening cardiologici personalizzati e/o dibattiti ed eventi di formazione sulle diverse tematiche. Sul sito della Fondazione sarà pubblicato il calendario delle attività previste con i giorni e orari di risposta telefonica oltre alle iniziative in presenza sull’intero territorio. Quest’anno la Fondazione per il Tuo cuore desidera in particolare puntare l’attenzione su: Fibrillazione atriale, Cardioncologia, Cardiologia di genere, Scompenso Cardiaco e Prevenzione dei fattori di rischio modificabili, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini a riguardo e prevenire alcune delle più diffuse patologie cardiovascolari. L’iniziativa di Cardiologie Aperte 2024 sarà anche l’occasione per Fondazione per il Tuo cuore e ANMCO per avviare l’importante progetto pilota del “Passaporto Cardio Oncologico”, un fascicolo elettronico per tutti i pazienti oncologici con l’obiettivo di ottenere un inquadramento cardiovascolare dei pazienti prima di iniziare le terapie, individuare eventuali complicanze causate da queste ultime, anche a distanza di anni, e garantire allo stesso tempo il miglior trattamento oncologico per i pazienti cardiopatici. Domenico Gabrielli – Presidente Fondazione per il Tuo cuore dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri e Direttore Cardiologia dell’Ospedale San Camillo di Roma – dichiara: “La riduzione della mortalità e l’allungamento della vita media ci impongono oggi una riflessione attenta poiché giocano un ruolo importante anche nello sviluppo delle malattie legate all’invecchiamento. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di ricovero ospedaliero, oltre che di mortalità, confermandosi insieme ai tumori tra le principali cause di invalidità. Oggi più che mai è dunque necessario lo sviluppo di azioni concrete educative di prevenzione e promozione della salute del cuore”. “Il rischio che ogni persona ha di sviluppare una malattia cardiovascolare – continua il prof. Gabrielli – dipende dall’entità dei fattori di rischio ma non esiste un livello a cui il rischio è nullo poiché vi sono dei fattori di rischio non modificabili rappresentati dall’età, dalla familiarità e dal sesso. Esistono però dei fattori di rischio modificabili su cui è invece possibile intervenire, riducendo considerevolmente il rischio cardiovascolare, grazie ad uno stile di vita sano, una corretta alimentazione e una correzione farmacologica appropriata laddove necessaria. Mi riferisco ad esempio all’ipertensione arteriosa, al diabete mellito, alla dislipidemia, al fumo, all’obesità e alla sedentarietà. Il suggerimento è dunque un’alimentazione equilibrata, un’adeguata attività fisica e l’abolizione di fumo e alcool, delle scelte salutari che apportano grandi benefici dal concepimento alla vecchiaia”. La Campagna per il Tuo cuore 2024 sarà attiva anche sui social con l’hashtag #cardiologieaperte2024. Per conoscere tutte le attività della Fondazione per il Tuo cuore e l’elenco delle Cardiologie aderenti alla Campagna è possibile consultare il sito www.periltuocuore.it.

Salute mentale, Lorenzin (PD): necessari interventi urgenti e integrati

Salute mentale, Lorenzin (PD): necessari interventi urgenti e integratiRoma, 6 feb. (askanews) – “Assistiamo a un preoccupante incremento dei disturbi mentali, con particolare attenzione all’aumento del 30% nelle categorie più vulnerabili e nei giovani. È necessario monitorare lo stato della salute mentale in Italia e promuovere interventi legislativi, sanitari e sociali per affrontare questa emergenza, valorizzando le migliori pratiche come il Manifesto del Comune di Milano “Salute mentale bene in Comune” realizzato in collaborazione con l’Anci”: così la senatrice Beatrice Lorenzin, Presidente dell’Osservatorio per la Salute Mentale presso la 5a Commissione permanente (Bilancio) a margine della conferenza stampa dedicata alla salute mentale, tenutasi oggi in sala Nassiriya del Senato della Repubblica su sua iniziativa. L’evento ha riunito una vasta gamma di esperti e rappresentanti istituzionali, per discutere delle sfide e delle azioni necessarie per promuovere e tutelare la salute mentale nella società.


Durante l’evento, sono emerse tre principali questioni: l’urgente necessità di investire nella neuropsichiatria infantile per affrontare precocemente i disturbi mentali nei bambini e negli adolescenti; la carenza di personale qualificato nel settore della salute mentale, che compromette la qualità dei servizi erogati, e l’allarmante aumento dell’aggressività giovanile e dei suicidi, evidenziando la necessità di interventi preventivi mirati. La conferenza ha evidenziato la necessità di un approccio integrato e multidisciplinare per affrontare le sfide attuali nella salute mentale, con un forte impegno a livello istituzionale. In questa direzione pare indispensabile l’adozione e la diffusione delle linee guida sulla prevenzione in materia di salute mentale in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. Pare altresì determinante intervenire a diversi livelli a partire dalle scuole incrementando la conoscenza dei disturbi mentali soprattutto attraverso l’abbattimento dello stigma, conclude la Senatrice Beatrice Lorenzin.