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Sanità, Schillaci: ripensare il sistema puntando sull’innovazione

Sanità, Schillaci: ripensare il sistema puntando sull’innovazioneCernobbio, 8 feb. (askanews) – “Il nostro servizio sanitario nazionale ha da poco compito 45 anni ed è chiaro a tutti che a distanza di tempo ormai è necessario operare una profonda revisione per rispondere ai nuovi bisogni di salute, per colmare tante carenze e disparità geografiche che ancora sussistono”. In questo scenario “l’innovazione tecnologica del Ssn può essere la chiave di volta per migliorare la risposta ai bisogni di salute della popoazione”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in collegamento con i lavori della “Winter School 2024”, la due giorni promossa da Motore Sanità a Cernobbio con l’obiettivo di tracciare un nuovo percorso per la sostenibilità del Ssn.



“Saranno due giorni molto interessanti che focalizzano l’attenzione su tematiche di assoluta rilevanza. Innovare è il filo conduttore della Winter School 2014 di Motore Sanità ed è anche una delle parole chiave del nostro tempo”, ha sottolineato il ministro nel suo intervento introduttivo puntando l’accento sulle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale che “sta mostrando molteplici applicazioni nel comparto della salute”. Per Schillaci, non ci sono dubbi: “La prevenzione è il futuro di una sanità sostenibile. Bisogna passare da un modello che cura a un modello che sa prevenire”. E’ per questo, ha sottolineato, che “vogliamo stringere un nuovo patto con i cittadini e con le regioni per promuovere una governance veramente condivisa con tutti. E’ il momento giusto per ripensare un momento riorganizzativo della sanità italiana anche cogliendo appieno le opportunità offerte dal Pnrr per una migliore integrazione tra ospedale e territorio e soprattutto per gestore la domanda di salute di una popolazione che invecchia. Assistenza territoriale e assistenza domiciliare sono le leve strategiche su cui puntare” anche grazie alle innovazioni introdotte dalla telemedicina che vede “l’Italia all’avanguardia in Europa”.


“Le sfide che abbiamo di fronte sono complesse e occorre la collaborazione di tutti – ha concluso il ministro -. Sono certo che queste giornate saranno molto interessanti, considerata la qualità di chi farà gli interventi”.