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”Sardegna, isola dei Nuraghi”, confronto internazionale su sfida Unesco

”Sardegna, isola dei Nuraghi”, confronto internazionale su sfida UnescoRoma, 17 nov. (askanews) – Promuovere la candidatura del patrimonio nuragico sardo alla World Heritage List dell’Unesco. Mobilitare la comunità scientifica italiana e internazionale sulle prospettive di studio e ricerca offerte dalle nuove tecnologie. Far crescere la consapevolezza nella società civile e coinvolgere le figure di eccellenza sarde che lavorano in Italia e nel mondo. Rafforzare l’attività di racconto di questa cultura millenaria, creando una sorta di nuovo “brand Sardegna” che aiuti l’isola a creare nuove bue di sviluppo sostenibile e ad attirare turismo 12 mesi l’anno con ricadute economiche su tutte le filiere. Sono questi gli obiettivi perseguiti dalla Conferenza Scientifica Internazionale “Sardegna Isola dei nuraghi”, una due giorni interamente dedicata all’antica civiltà nuragica che si è chiusa oggi organizzata dall’Associazione ‘La Sardegna verso l’Unesco”.

L’iniziativa ha avuto il merito di dare un palcoscenico di qualità mondiale al progetto di valorizzazione della civiltà nuragica ai fini Unesco, aprendo un confronto interdisciplinare tra esperti internazionali di tutte le materie scientifiche di riferimento (archeologi, economisti, urbanisti, esperti di architettura e del paesaggio, comunicatori ed esperti di marketing, manager, genetisti, antropologi), guardando anche ai benchmark e ai modelli di gestione di siti archeologici italiani ed europei. Tra i numerosi ospiti delle due giornate gli archeologi Peter van Dommelen (Brown University, Università Pompeu Fabra) Mustapha Khanoussi (Ministero della Cultura, Tunisi), Mark Pearce (Nottingham University), Marcella Frangipane, esperta di fama mondiale della preistoria del Vicino Oriente, l’economista Luis César Herrero Prieto (Presidente Association Cultural Economics International), Cristiana Collu (Direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Roma). Ospite d’onore anche Antoni Ferrer, Direttore dell’Agenzia che nel 2023 ha conquistato l’inserimento dei Talayots di Minorca, (monumenti coevi e con molte parentele con i nuraghi) nella Lista UNESCO dei Patrimoni dell’Umanità.

“Noi siamo convinti che l’identità profonda della Sardegna che è rappresentata dal patrimonio unico al mondo dei monumenti della civiltà nuragica, abbia la dignità per diventare patrimonio dell’umanità”, spiega Pierpaolo Vargiu, presidente dell’Associazione La Sardegna verso l’Unesco. “Questo riconoscimento può rappresentare uno straordinario volano di sviluppo e trainare l’intera economia della nostra Isola. Abbiamo tra 8 e 12mila monumenti che per noi sono diventati la normalità, ci sembrano parte integrante del nostro paesaggio e quasi non ci colpiscono più. In realtà sono un elemento paesaggistico straordinario e unico al mondo. Dobbiamo valorizzare questo diamante, tirarlo fuori dalla cassaforte e farlo diventare un racconto in grado di affascinare il mondo”.

ll convegno è stato chiuso da Luigi Guiso, (AXA Professor of Household Finance, Einaudi Institute for Economics and Finance) che si è soffermato sul potenziale economico del patrimonio nuragico. “I nuraghi hanno un potenziale economico significativo. L’Associazione sta facendo un grande lavoro per far comprendere la valenza di questo patrimonio, che ha anche una valenza economica. Stonehenge può rappresentare un modello. Stonehenge non è che un piccolo nuraghe, con un potenziale di impatto visivo decisamente minore rispetto alle risorse sarde, eppure ha un milione e mezzo di visitatori. A Chicago, nella sede del Chicago Tribune, c’è un mattone romano incastonato nel muro – ha proseguito Guido – Questo sta a significare che quel mattone è prezioso: per chi non lo ha è una merce rara. Noi abbiamo una enorme ricchezza di beni archeologici e dobbiamo renderli fruibili e riconoscibili, facendo sì che questo ‘nuovo turismo’ diventi davvero una potente leva di sviluppo. Dobbiamo farlo sfruttando l’unicità della Sardegna che mantiene l’identità di un’isola preistorica, una preistoria vivente che è un tratto unico al mondo. È un vantaggio comparato enorme, non abbiamo bisogno di importare una risorsa, questa risorsa è già qui”. (Foto di Sergio Melis).

A Olbia giustizia più vicini ai cittadini, primo Ufficio di Prossimità

A Olbia giustizia più vicini ai cittadini, primo Ufficio di ProssimitàRoma, 13 nov. (askanews) – Parte da Olbia e proseguirà nel pomeriggio al porto dell’Isola Rossa (Trinità d’Agultu) il ciclo di inaugurazioni degli Uffici di prossimità che toccherà, tra novembre e dicembre, i 21 Comuni sardi interessati dal progetto regionale. Nati per rendere i servizi della Giustizia più vicini ai cittadini sardi, permetteranno di ricevere informazioni e presentare istanze nell’ambito della volontaria giurisdizione (è esclusa l’attività di assistenza legale). I cittadini potranno infatti compiere operazioni e avere informazioni direttamente nel Comune sede dell’Ufficio di Prossimità senza necessità di recarsi nelle sedi dei sei Tribunali Ordinari della Sardegna (Cagliari, Sassari, Oristano, Nuoro, Tempio, Lanusei). “Avvicinando gli uffici della giustizia alle Comunità introduciamo un nuovo importante strumento di supporto al cittadino”, ha spiegato l’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino.

“Abbiamo promosso questo progetto con l’obiettivo di andare incontro alle fasce più deboli della popolazione come anziani e persone fragili, garantendo così libero accesso a servizi e informazioni di carattere giudiziario – ha continuato l’assessore Fasolino – La Sardegna, complice anche l’estensione geografica e la densità di popolazione, conta su numerosi centri distanti dalle attività dei tribunali ordinari, a cui concorre negativamente la revisione delle circoscrizioni giurisdizionali avvenuta negli ultimi anni. Questo progetto nasce infatti in seguito alla riforma del 2012 con l’obiettivo, tra gli altri, di decongestionare l’attività dei Tribunali. Ci siamo immedesimati – ha proseguito l’esponente della Giunta Solinas – in quel cittadino che da Loiri deve recarsi a Tempio per una semplice richiesta: ecco, una volta che l’Ufficio di prossimità sarà operativo quel cittadino non deve più impiegare tempo e risorse per spostarsi”. Entrando nel concreto del progetto, attraverso gli Uffici di prossimità i cittadini potranno per esempio inoltrare le pratiche per l’Amministrazione di Sostegno; richiedere un’autorizzazione al giudice tutelare; richiedere un’autorizzazione al rilascio dei documenti validi per l’espatrio; richiedere la nomina di un curatore speciale; ricevere supporto per la compilazione della modulistica vigente presso gli uffici giudiziari; avere consulenza e supporto sugli istituti di protezione giuridica (tutele, tutele minori, amministrazione di sostegno); ottenere assistenza per altri servizi della volontaria giurisdizione che non richiedono l’ausilio di un avvocato.

“Facilitare l’accesso ai servizi giudiziari per chi ha difficoltà a usufruirne era un obiettivo che ci eravamo dati e che ora trova realizzazione andando a toccare ben 21 Comuni sardi”, ha evidenziato ancora l’Assessore Fasolino. Il primo a essere inaugurato, questa mattina, è stato appunto quello del Come di Olbia che, in collaborazione con i Comuni di Golfo Aranci e Loiri Porto San Paolo, ospiterà la sede dell’Ufficio di Prossimità in via Venafiorita. L’Unione dei Comuni Alta Gallura, con i Comuni di Erula e Perfugas, ospiteranno invece l’Ufficio presso il porto dell’Isola Rossa (inaugurazione programmata sempre per oggi). Gli eventi, organizzati dalla Regione – Centro Regionale di Programmazione in collaborazione con i Comuni interessati e i Tribunali, proseguiranno negli altri Comuni a seguito della firma dei Protocolli d’Intesa, con un fitto calendario che ha come obiettivo quello di rendere consapevoli i cittadini della prossima disponibilità del servizio. L’operatività degli uffici è prevista dopo le attività di informatizzazione e della formazione degli operatori.

Sardegna, da Regione 100 mln a Fondo unico Comuni

Sardegna, da Regione 100 mln a Fondo unico ComuniRoma, 31 ott. (askanews) – Buone notizie dalla Regione per i Comuni sardi: nei prossimi giorni l’Esecutivo regionale licenzierà un provvedimento che offrirà una boccata d’ossigeno straordinaria a favore agli enti locali.

Si tratta – spiega il presidente Christian Solinas – di un intervento che abbiamo voluto mettere in campo per consentire la piena operatività ai nostri enti locali, che attraversano un momento di difficoltà per la carenza di liquidità. Per la prima volta abbiamo incrementato il fondo di 100 milioni come segno di vicinanza della Regione nei confronti dei Comuni, prima ed insostituibile roccaforte della democrazia nei nostri territori. In questa loro fase di difficoltà è stato imperativo per la Regione mostrar loro un atto concreto, che attestasse che la Regione è sempre accanto a loro ed è sempre pronta a sostenere le loro legittime rivendicazioni volte a garantire livelli di servizi adeguati ai cittadini.

Cooperazione, Solinas: cruciali futuri rapporti tra Ue e Africa

Cooperazione, Solinas: cruciali futuri rapporti tra Ue e AfricaRoma, 16 ott. (askanews) – “I rapporti tra l’Europa e l’Africa avranno un ruolo cruciale in futuro. Da qui l’importanza della cooperazione internazionale. Lo ripeto spesso anch’io, soprattutto in occasione di interventi rivolti a sostegno dei lavoratori e delle comunità in difficoltà,’Non lasceremo indietro nessuno’, è il principio dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, che ha lo scopo di promuovere la crescita economica, sociale e la transizione ecologica, un impegno che la Regione ha accolto nella sua strategia di sviluppo, aumentando le risorse per la cooperazione e l’ambiente e sostenendo programmi integrati e multisettoriali, che consentano di contribuire ad una crescita più inclusiva e sostenibile e all’autodeterminazione dei popoli e dei territori, in un’ottica di reciproco scambio di valori e opportunità”. Così il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, a margine del convegno “Cooperazione internazionale, Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e rilancio dei territori: mobilità sostenibile e ruolo degli attori locali”. Una due giorni di confronto sul tema, organizzato dalla Regione Sardegna in collaborazione con Openmed, in programma oggi, a Cagliari presso il Campus Aresu, e domani a Olbia, nella Sala Ludovici dell’Aeroporto.

Sono intervenuti, oggi, al seminario internazionale: i rappresentanti della Regione, del Comune di Pikine (Senegal), delle Università di Cagliari e Sassari, le ONG, le associazioni di categoria e l’imprenditoria locale. “Cooperare significa, oggi, co-progettare co-programmare, fare rete in una logica di condivisone, per costruire un mondo diverso, più sostenibile – ha dichiarato l’Assessore regionale del Lavoro, Ada Lai – La Regione è pronta a rilanciare il tavolo per la cooperazione internazionale, un organo consultivo di confronto con tutte le realtà impegnate sul campo, istituzioni, organizzazioni del privato, del sociale, del mondo del volontariato, associazioni di categoria e università, per costruire percorsi progettuali condivisi, che pongano al centro la persona nelle politiche attive di inclusione e di creazione d’impresa”.

Nella giornata odierna è stato affrontato il tema della mobilità sostenibile, che ha almeno due dimensioni: l’impatto dei mezzi di trasporto inquinanti sul clima ed il diritto ad una mobilità che garantisca opportunità lavorative adeguate e giuste. (segue)

Codice appalti, Unaep: nuove norme sostengono stazioni appaltanti

Codice appalti, Unaep: nuove norme sostengono stazioni appaltantiRoma, 15 ott. (askanews) – Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Anac, con il nuovo Codice degli appalti il numero dei contratti pubblici stipulati nel mese di luglio 2023 è più che dimezzato rispetto al mese precedente, nel quale vigevano ancora le precedenti norme, con conseguente calo degli importi destinati a lavori, servizi e forniture.

Di questi dati, anche alla luce delle nuove sfide dettate dal Pnrr, si è discusso durante il workshop “Gli affidamenti diretti e le procedure negoziate tra nuovo codice degli appalti e Pnrr, la responsabilità di “firma” e i limiti del “nuovo” abuso d’ufficio”, organizzato da Unaep (Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici) a Santa Margherita di Pula sabato 14 ottobre. Il convegno, promosso nell’ambito degli Stati Generali dell’associazione rappresentativa degli avvocati pubblici, ha visto la partecipazione di diversi stakeholder istituzionali e attori della giustizia, riuniti con l’obiettivo di approfondire le criticità e le proposte sul codice appalti anche alla luce del “nuovo” abuso d’ufficio la cui riforma è stata proposta dall’attuale governo.

“Attorno al Codice Appalti in questi anni si sono operate diverse modifiche che non erano state accompagnate da un adeguato supporto necessario agli operatori pubblici e privati per potersi districare fra le nuove norme”, ha detto il presidente di Unaep, Antonella Trentini, sottolineando che “oggi, grazie al nuovo Codice si tenta di passare dalla cultura del sospetto a quella della fiducia, favorendo maggiormente l’espandersi della discrezionalità”. Ad illustrare il nuovo Codice è stato Luigi Carbone, Presidente della IV sez. del Consiglio di Stato e Coordinatore della Commissione speciale per la Riforma del Codice/Appalti, che nella relazione introduttiva ha riassunto alcuni dei punti fondamentali seguiti per redigere il nuovo testo. Fra le parole chiave ci sono certamente “semplificazione e funzionalità” ma anche “risultato”, inteso come “priorità all’affidamento e alla sua esecutività”, sempre nell’ottica della concorrenza che è “consustanziale” a tutto il procedimento. Il nuovo Codice, ha aggiunto Carbone, ha il merito di “spezzare l’automatismo che fa avere la paura della firma perché ha definito con chiarezza il confine fra la violazione delle regole e la responsabilità del funzionario, specificando che quest’ultima interviene solo quando si viola la palese prudenza o l’omissione di cautele che normalmente vengono prese”.

Un concetto ribadito anche da Gianluca Rovelli, Consigliere di Stato e Componente della Commissione speciale per la Riforma del Codice/Appalti. Il nuovo Codice, ha spiegato, “introduce un vero e proprio cambio di passo di tipo culturale”. Quando si parla di “fiducia” e di “buona fede” non ci si rivolge solo “a chi adotta gli atti ma anche a chi li riceve”. Nel corso del convegno è intervenuto Marco Porcu, avvocato e attualmente assessore all’Ambiente della Regione Sardegna, che ha ringraziato gli avvocati che lavorano nella pubblica amministrazione che esercitano un ruolo “di fondamentale importanza per il supporto all’attività amministrativa che molto spesso si trova a dover adottare atti all’interno di un quadro complesso di norme”.

L’avv. Floriana Isola, Segretario Regionale UNAEP Sardegna, vicario dell’Avvocatura della Regione Sardegna, ha invece sottolineato l’importanza del lavoro in sinergia fra tutti gli attori interessati: “Le amministrazioni devono perseguire il bene pubblico e utilizzare le risorse pubbliche in maniera ottimale e per fare questo è necessario promuovere il dialogo e il confronto”.

Sardegna, a Bruxelles bilaterale Pais-Presidente Comitato Ue Regioni

Sardegna, a Bruxelles bilaterale Pais-Presidente Comitato Ue RegioniRoma, 10 ott. (askanews) – Sardegna e Azzorre sempre più vicine per portare avanti, in rappresentanza di tutte le Isole d’Europa, una battaglia comune affinchè i loro diritti e le loro ragioni siano finalmente riconosciuti dall’Unione europea. E’ stato questo il tema principale dell’incontro bilaterale che si è tenuto questa mattina a Bruxelles tra il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, e il presidente del Comitato europeo delle Regioni, Vasco Cordeiro.

I presidenti si sono soffermati a lungo anche sulla riunione plenaria dell’Arlem (la Conferenza delle regioni euro mediterranee) che si terrà ad Alghero martedì 24 ottobre. “Un evento internazionale di grande rilevanza ospitato quest’anno dall’Italia che assume particolare importanza anche per i drammatici fatti di questi giorni in Israele. Sarà un momento particolarmente delicato, il primo vertice internazionale, dopo i drammatici eventi di questi giorni, in cui siedono come membri anche i rappresentanti israeliani e palestinesi”, ha detto Pais.

Sardegna, Solinas: sì fondazione per tutelare corse storiche a cavallo

Sardegna, Solinas: sì fondazione per tutelare corse storiche a cavalloRoma, 7 ott. (askanews) – “La cultura del cavallo in Sardegna è un elemento riconosciuto e riconoscibile in ogni Comune e in ogni Contrada dell’Isola. La Regione è vicina alle realtà locali dove hanno luogo le diverse manifestazioni equestri e proprio dai territori interessati arriva la richiesta di superare la famosa ordinanza “Martini”. Un atto normativo che dura da 15 anni, nato come emergenza, con lo scopo di salvaguardare al massimo la salute e l’integrità fisica degli animali impiegati nelle manifestazioni popolari, pubbliche o aperte al pubblico come palii, giostre, nonché tutelare l’incolumità dei fantini e degli spettatori”. Lo ha detto il Presidente della Regione, Christian Solinas, intervenendo a Sedilo, al momento di confronto verso la creazione di una Fondazione apposita che si è svolto all’interno del Convegno “Divisi nelle tradizioni, uniti nelle regole, Zenias de Atonzu”.

“Serve una norma che tenga però conto delle peculiarità dei vari Comuni, delle varie culture. Sicuramente la nostra cultura del cavallo è fortemente identitaria, estremamente diversa dal resto del paese, ha detto ancora il Presidente Solinas. Quindi vanno tenute conto le diverse specificità che ci sono nelle varie Regioni. Noi come Regione Sardegna ci faremo portatori delle istanze dei nostri Comuni, dei nostri amministratori, degli organizzatori delle corse equestri storiche, perché non possiamo lasciare i nostri Sindaci da soli a gestire una carenza legislativa in materia. Oggi da questo Tavolo di confronto, anche con esperti del Ministero della Salute e tecnici, sta nascendo una Fondazione che si occuperà proprio delle corse equestri sia regionali che nazionali. Parte un richiamo all’unità d’intenti non solo da parte dei Comuni sardi, ma anche di quelli nazionali. Tutti insieme creeremo questa Fondazione per usare questo strumento come stimolo e controllo di un mondo che non può essere lasciato in balia di una ordinanza nata per una emergenza, ha concluso il Presidente”. A Sedilo si è discusso della nascita di una rete di collaborazione per sviluppare misure condivise a tutela delle corse storiche a cavallo. La Regione Sardegna, insieme ai sindaci dei Comuni in cui hanno luogo manifestazioni equestri, vuole crearla attraverso la Fondazione “Corse storiche di cavalli d’Italia”, in via di definizione. Una misura necessaria a evitare complicazioni burocratiche e vuoti normativi che mettono a rischio o snaturano il buon svolgimento delle manifestazioni storiche-tradizionali equestri”, ha detto nel suo intervento il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Quirico Sanna, che ha sottolineato come le manifestazioni equestri in Sardegna sono eventi, tra l’altro, di grande rilevanza sociale per le nostre comunità e pertanto si reputa urgente e necessario lavorare per l’istituzione di linee guida e un quadro normativo nazionale, che dia tutte le garanzie auspicate alle nostre comunità. Il cavallo rappresenta anche una ricchezza non solo culturale ma proprio economica. Il presidente Solinas si è fatto carico di portare avanti l’istanza dei Comuni in sede nazionale e saremo noi i promotori”.

La Regione Sardegna con il Comune di Sedilo ha voluto riunire tutti i Comuni interessati alla cultura del cavallo. A Sedilo perché la cultura del cavallo è emblematica e con la sua Ardia rappresenta appieno il mondo equestre. Dalla Sardegna parte, dunque, l’iniziativa legislativa per portare avanti la nascita della Fondazione che serve proprio a tutelare gli eventi identitari importanti in piena sicurezza.

Al TTG una esperienza immersiva tra gli odori della Sardegna

Al TTG una esperienza immersiva tra gli odori della SardegnaMilano, 3 ott. (askanews) – Un’ode alla bellezza e all’autenticità della terra sarda: la Regione Sardegna è pronta a incantare i visitatori di TTG Incontri 2023 con il suo stand innovativo e coinvolgente. Con uno spazio espositivo di 600 mq, presso il padiglione A7 stand 227-414, e 46 espositori provenienti da tutta la Regione, l’obiettivo è condividere la ricchezza naturale, storica e culturale dell’isola con il vasto pubblico presente in fiera.

Sarà, inoltre, presente in prima persona Giovanni Chessa, Assessore al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, il quale presenterà le più recenti novità legate alla destinazione attraverso una conferenza stampa, accompagnata dalla degustazione di prodotti tipici, fissata per l’11 ottobre alle ore 15.00 presso lo stand. L’elemento centrale dello stand, realizzato in materiali eco-compatibili, è un percorso naturale immersivo, un tunnel olfattivo che cattura le essenze della Sardegna e il profumo della macchia mediterranea. I visitatori avranno l’opportunità di attraversare questa galleria emozionale, abbracciando un’esperienza multisensoriale che celebra la bellezza dell’ambiente sardo. Anche le immagini selezionate per adornare lo stand richiamano la natura, l’archeologia e la storia, regalando una prospettiva autentica e incantevole dell’Isola. Immagini suggestive e autentiche, tra cui i cestini centenari tipici della Regione, adornano alcune pareti dello stand, aggiungendo un ulteriore tocco di autenticità e tradizione.

“Inoltre – spiega una nota – particolare attenzione è stata dedicata al benessere dei visitatori, con la presenza di due zone “Ricaricati in Sardegna” all’interno dello stand. Questi spazi simboleggiano l’accoglienza calorosa e generosa del territorio sardo, offrendo ai visitatori la possibilità di fare una pausa dai frenetici ritmi della fiera. Qui potranno sedersi, rilassarsi e gustare un bicchiere d’acqua o altre bevande aromatizzate, rappresentando l’autenticità e l’ospitalità che la Sardegna è capace di offrire”.

Ue, Comitato Regioni: ok a emendamenti Solinas su insularità

Ue, Comitato Regioni: ok a emendamenti Solinas su insularitàRoma, 26 set. (askanews) – Si sono svolti oggi i lavori della Commissione Coesione territoriale e bilancio dell’Ue del Comitato delle Regioni, l’assemblea delle autonomie regionali e locali che partecipa alla formazione della legislazione europea svolgendo funzioni consultive, di cui il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, è membro titolare.

I punti all’ordine del giorno hanno riguardato anche il progetto di parere, presentato congiuntamente dal presidente del Comitato delle Regioni Vasco Cordeiro e dal presidente della commissione Emil Boc, incentrato sul futuro della politica di coesione dopo il 2027, che – oltre a costituire la principale posta di bilancio nel Quadro Finanziario Pluriennale dell’Unione europea – è uno degli architravi del processo di integrazione europea, sia sotto l’aspetto finanziario, sia per quanto attiene alle ricadute a livello territoriale. In questo ambito, nell’ottica di rafforzare le istanze che da diversi anni la Regione Sardegna promuove in sede europea, afferenti principalmente all’attuazione del principio di insularità, il presidente Solinas ha presentato una serie di emendamenti volti a rafforzare la dimensione territoriale della politica di coesione, a favore di una maggiore convergenza dei territori che permetta di superare gli svantaggi strutturali permanenti legati all’insularità.

In questa prima fase di produzione legislativa l’accento è stato posto sulla necessità a che la Commissione europea si doti di una strategia dedicata ai territori insulari, a cominciare da una raccolta sistematica di dati territoriali aggregati – al momento inesistente – che sia prodromica di un approccio specifico per le regioni insulari, che possa trovare espressione nei rapporti sulla coesione economica, sociale e territoriale pubblicati regolarmente dalla Commissione e, successivamente, nelle proposte regolamentari della prossima generazione di fondi strutturali. Le proposte emendative sono state accolte favorevolmente dai rappresentanti dei territori insulari, e approvate all’unanimità dal Comitato, che adotterà il parere nella riunione plenaria del prossimo 29 e 30 novembre.

Sardegna, in Regione accordo per promozione della parità di genere

Sardegna, in Regione accordo per promozione della parità di genereRoma, 11 set. (askanews) – “La campagna No Women no Panel è uno dei segni più significativi e positivi di una nuova sensibilità, un nuovo concreto approccio alla necessità impellente del raggiungimento di una reale parità di genere, che è parità di opportunità e di dignità. Troppo a lungo sui luoghi di lavoro, in ogni sede istituzionale, tale necessità è stata omessa e dimenticata: oggi, anche grazie ad iniziative di questo genere, che vedono giustamente la Rai e le Istituzioni protagoniste e cooperanti, la coscienza sociale sta gradualmente riconquistando il terreno perduto, assicurando quel livello di crescita civile che pone le donne in eguale condizione e in eguali opportunità di crescita nelle professioni e in ogni ordine di ruolo. I mutamenti culturali richiedono anni ed è quindi importante agire fin da subito; siamo quindi convintamente partecipi di questa iniziativa. La Rai, la più grande industria culturale italiana, e tra le più grandi d’Europa, può davvero essere il luogo ideale per questo cambiamento culturale che tutti noi auspichiamo”. Lo dichiara il Presidente della Regione Christian Solinas in riferimento alla campagna ‘No Women non Panel, senza donne non se ne parla’, nata con l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere in panel ed eventi pubblici, garantendo l’adeguata rappresentanza delle donne in convegni, appuntamenti istituzionali e talk e oggi oggetto di un protocollo di intesa, tra la Regione, la Rai Radiotelevisione italiana, i Comuni di Cagliari e Sassari e le Università di Cagliari e Sassari.

“Con questo protocollo – dichiara l’assessore regionale degli Affari generali, Andreina Farris, oggi presente alla firma del documento in qualità di delegata del Presidente Solinas – la Regione Sardegna riafferma i sentimenti di rispetto e considerazione nei confronti delle donne. Un rispetto che il popolo sardo ha sempre avuto anche in virtù di esempi passati alla storia e di cui la Sardegna è stata espressione, come Eleonora, che a cavallo del Quattrocento ha guidato il Giudicato d’Arborea, o Grazie Deledda, unica donna italiana insignita del Nobel per la letteratura nel 1926, esattamente vent’anni prima che l’Italia riconoscesse il diritto di voto alle donne. Questi valori, insiti nella cultura sarda, sono stati trasfusi nello Statuto speciale della Regione Sardegna del 1948. Particolare lungimiranza, per l’epoca, è contenuta nella norma che afferma il principio per cui la Regione deve promuovere condizioni di parità nell’accesso alla carica di Consigliere, per consentire l’equilibrio fra gli uomini e le donne nella rappresentanza. Nel tempo c’è stata un’evoluzione e sono state introdotte altre norme. La parità però deve essere realizzata non solo sul piano formale, ma anche su quello sostanziale e il Presidente Solinas, in questo senso, nell’arco della legislatura ha dato prova di grande sensibilità in più di un’occasione, non ultima la nomina di una donna al vertice dell’amministrazione regionale”.