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Sardegna, Isarele e Palestina al Girotonno. Sei Paesi in gara

Sardegna, Isarele e Palestina al Girotonno. Sei Paesi in garaRoma, 10 apr. (askanews) – Sono sei i Paesi in gara al Tuna Competition, evento clou del Girotonno, la kermesse gastronomica che celebra il tonno rosso del Mediterraneo in programma dal 30 maggio al 2 giugno prossimi a Carloforte, sull’isola di San Pietro, in Sardegna. La ventesima edizione della rassegna – organizzata dal Comune di Carloforte con la collaborazione dell’agenzia Feedback – vedrà sfidarsi, in un’appassionante sfida di cucina di tonno: Brasile, Giappone, Italia (campione in carica) e, per la prima volta, Grecia, Israele e Palestina.


Per la Grecia ai fornelli Vasilis Papikinos, innamorato della cucina italiana, di origini cretesi e siciliane che si riflettono nei suoi piatti e proprietario del ristorante Alevromilos sull’isola di Milos (Cicladi). In squadra con lui ci sarà Skandalakis “Soti” Sotirios, nato e cresciuto ad Atene, dove ha lavorato per 9 anni. Oggi è un conosciuto e apprezzato chef a domicilio a Torino, cosa che gli permette di creare sempre nuovi piatti, organizzare eventi, conoscere gente e viaggiare. Il Giappone schiererà invece Yamamoto Eiji, del ristorante Sushisen di Roma, presente da 18 anni nel cuore del distretto del sushi capitolino. Ricerca, armonia e dedizione sono le tre parole che descrivono quelli che sono i punti fermi della sua cucina. Classe 1975, nato a Hokkaido, ha affinato la sua tecnica sia in Giappone che in Canada e Australia prima di trasferirsi in Italia.


Terza nazione in gara Israele, con gli chef Tze’ela Rubinstein e Mauro Galati, coppia anche nella vita, che gestiscono nelle campagne di Lucca il Cooking in Toscana, ristorante di cucina tradizionale regionale, ma anche luogo di eventi e cooking class. Un luogo dove il concetto “dalla fattoria alla tavola” è uno stile di vita e dove le relazioni sono al centro della connessione alimentare. La Palestina schiera gli chef Shady Hasbun e Samia Sowwan. Firenze, la Palestina, la Maremma e Arezzo: tutte queste terre scorrono nel sangue di Shady Hasbun dando vita ad melting pot della sua cucina di sapori e di saperi, che spazia dalla Toscana al Medio-Oriente.


La quinta squadra in gara è il Brasile con il 39enne Jefferson Elias Ribeiro da Silva, conosciuto in Italia come chef Tom, campione del mondo di sushi Wssi (World Sushi Skills Institute) del Ministero dell’Agricoltura giapponese. Ha lavorato nel campo della gastronomia per oltre 20 anni, dedicandosi soprattutto alla cucina giapponese. È uno chef esperto e certificato con due Dan giapponesi e quattro Kurobi. Nel Belpaese da 7 anni, ha lavorato finora in importanti cucine, come quella del ristorante Buddha bar di Venezia. Ma adesso ha deciso di aprire il suo primo ristorante in Italia a Siracusa. Per conoscere i nomi della squadra azzurra si attende la chiusura del contest online (21 aprile). La selezione è rivolta sia agli chef professionisti che ai blogger o ai food creator. Per partecipare al contest, e vincere la partecipazione al team italiano, bisogna ideare una ricetta a base di tonno rosso, fotografarla e caricarla sul sito girotonno.it. Le ricette in concorso saranno sottoposte al voto di due giurie: una giuria popolare (voto online) e una tecnica, composta da giornalisti ed esperti di cucina e presieduta da Roberto Giacobbo, giornalista, divulgatore e conduttore di Freedom.

Il ritorno dei grifoni nel Sud Sardegna: arrivati 21 esemplari

Il ritorno dei grifoni nel Sud Sardegna: arrivati 21 esemplariRoma, 2 apr. (askanews) – Altri 21 grifoni sono sbarcati nei giorni scorsi in Sardegna, a Porto Torres, dalla Spagna per diventare protagonisti di LIFE Safe for Vultures, il progetto che mira ad assicurare la presenza e il benessere a lungo termine della popolazione di grifone in Sardegna. Gli individui – uno dei quali è nato in cattività nello zoo di Mallorca mentre gli altri venti sono stati trovati in difficoltà in natura e poi totalmente riabilitati in centri di recupero per la fauna selvatica – parteciperanno al piano di ripopolamento per favorire il ritorno dei grifoni nel Sud Sardegna, in un areale in cui storicamente hanno avuto casa e svolgevano importanti funzioni eco-sistemiche per gli allevamenti estensivi, estinguendosi nel secondo dopoguerra per una serie di concause.


Partiti per l’isola dal porto di Barcellona, i grifoni – 7 maschi e 14 femmine – sono stati presi in consegna dall’Agenzia regionale Forestas, partner del progetto di cui è capofila il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari e al quale partecipano anche il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna, E-Distribuzione e la Vulture Conservation Foundation. Il personale del Centro di recupero della fauna selvatica di Bonassai, a Sassari, ha provveduto all’accoglienza e alla sistemazione degli animali presso le voliere di “quarantena”, mettendo fine a un viaggio lungo più di 48 ore. L’equipe veterinaria di Forestas, coordinata da Marco Muzzeddu e Lucio Mandas, verificherà lo stato di salute dei grifoni in seguito al trasporto, assicurando un appropriato tempo di osservazione e recupero prima di organizzare il loro trasferimento alla voliera di ambientamento realizzata a Villasalto, nel Gerrei, dove si trovano altri 16 esemplari che saranno liberati a breve e costituiranno il nucleo embrionale della colonia nel Sud Sardegna. Tra qualche mese potranno unirsi a loro anche quelli arrivati ieri, partecipando così alla realizzazione di un’azione che i partner del progetto considerano fondamentale per il ripopolamento del grifone in tutta l’isola, replicando gli ottimi risultati centrati nel quadrante nordoccidentale, tra Bosa e Alghero, grazie a LIFE Under Griffon Wings.


Gli animali – informa una nota di LIFE Safe for Vultures – sono stati curati e riabilitati nel centro Amus di Villafranca de los Barros, in provincia di Badajoz, nella comunità autonoma dell’Estremadura. Dei contatti con questo importante centro, così come di quelli con cui esistono stabili rapporti di collaborazione e scambi in Germania, Olanda, Turchia e in altri Paesi, si è occupata la Vulture Conservation Foundation, organizzazione non governativa impegnata nella conservazione delle specie di avvoltoi europei, esperta di riproduzione in cattività, reintroduzione e protezione di avvoltoi nel loro habitat naturale. A questo gruppo si unirà un grifone nato in cattività in Francia, che si trova a Bonassai già da alcune settimane. La voliera di Villasalto “è stata realizzata facendo tesoro dell’esperienza maturata negli anni e migliorata, per consentire un continuo monitoraggio degli animali e contenere lo stress dovuto alla cattività”, spiega Dionigi Secci, referente di Forestas per il progetto. “La scelta dell’area ha comportato un attento lavoro di studio e valutazione dell’area più idonea – prosegue – che non ha trascurato la ricerca storica sulla distribuzione della specie nel Sarrabus-Gerrei e la raccolta di testimonianze dirette che attestano le principali cause della scomparsa”. Da quelle basi muove il più ambizioso progetto LIFE Safe for Vultures, che intende riportare il grifone in territori dai quali è sparito da decenni, coinvolgendo in questo processo anche le comunità locali.


Villasalto è così diventato l’epicentro di una delle operazioni cruciali del progetto, nell’ambito del quale i partner hanno portato avanti tutte le azioni preliminari, necessarie a limitare i rischi che avevano causato la sparizione del grifone. Nella comunità scientifica ma anche nella popolazione del territorio cresce l’attesa per l’apertura della voliera, programmata per il mese prossimo. Per la professoressa Fiammetta Berlinguer del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, coordinatrice scientifica del progetto, “LIFE Safe for Vultures entra ora nel vivo, stiamo per compiere un importantissimo passo verso il ritorno del grifone in tutta l’isola”.

Al CRS4 piattaforma di sequenziamento genomico all’avanguardia

Al CRS4 piattaforma di sequenziamento genomico all’avanguardiaRoma, 4 mar. (askanews) – Il CRS4, Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna, a meno di un anno dall’ampliamento dell’infrastruttura della piattaforma Next Generation Sequencing Core – implementata con un sequenziatore genomico Illumina NovaSeq X Plus di ultima generazione in grado di produrre dati, sino a 120Tb al mese, di varie tipologie su campioni umani, animali e vegetali, ad una maggiore velocità e a costi ridotti – rafforza le sue potenzialità dotandosi di professionalità esperte nel campo della bioinformatica. L’utilizzo inoltre, di specifici software già impiegati in realtà internazionali accreditate per la diagnostica, permette di interpretare i dati genomici anche a livello clinico con una configurazione che consente di ottenere analisi, eseguire indagini personalizzate e organizzare, consultare e aggiornare i dati relativi a casi clinici anche oggetto di studi scientifici. A darne notizia il CRS4 in una nota.


Negli ultimi anni i più avanzati percorsi di sequenziamento si sono rivelati una disciplina estremamente traslazionale (laboratorio-paziente-comunità), il cui ambito che inizialmente era quello della ricerca si è spostato sempre di più verso la diagnostica clinica e la medicina personalizzata. Questa nuova configurazione della piattaforma del CRS4 ha l’obiettivo di orientare il sequenziamento verso la diagnostica e la clinica. Nello specifico, in ambito diagnostico, partendo dal sequenziamento di esomi o genomi, è possibile individuare le varianti genetiche e confrontarle con i database pubblici, classificarle rispetto al modello ereditario, al potenziale effetto biologico e ad altri parametri, per determinare le cause genetiche scatenanti le diverse patologie e le relative sfumature. Inoltre, tale configurazione così strutturata, è fondamentale ai fini delle applicazioni diagnostiche perché rende i processi di analisi, di laboratorio e di bioinformatica, certificabili, sicuri e riproducibili, grazie all’introduzione di diversi livelli di controllo di qualità documentabili.


“Grazie alla squadra composta dalla dirigente Lidia Leoni, dal ricercatore Riccardo Berutti, dai tecnologi Rossano Atzeni e Roberto Cusano e dalla tecnologa Jessica Milia, unitamente alla disponibilità di un sequenziatore di ultima generazione, probabilmente ancora unico in Italia, oltre che a software bioinformatici d’avanguardia, il Centro – dichiara Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4 – si prepara a fornire servizi di genetica medica di altissimo profilo a tutti gli operatori del settore sanitario. Considerando la specificità di poter disporre simultaneamente di sequenze genomiche e della loro interpretazione bioinformatica, riteniamo quindi di poter rappresentare nell’immediato futuro un valido supporto per il sistema sanitario e della ricerca non solo a livello locale”.

Pecoraro Scanio: bene Conte e Todde su agricoltori Ecodigital

Pecoraro Scanio: bene Conte e Todde su agricoltori EcodigitalRoma, 17 feb. (askanews) – “Oggi al mercato di Campagna Amica di Quartu Sant Elena Giuseppe Conte e Alessandra Todde sono intervenuti a incontro con giovani Ecodigital e startup innovative del settore agricoltura promosso da Fondazione Univerde con campagna amica e impresa giovani Coldiretti Sardegna”. Alfonso Pecoraro Scanio presidente della Fondazione univerde ha apprezzato l’intervento e rilanciato l’importanza della transizione Ecodigital per l’Isola.


“Il sostegno di Conte e Todde ai giovani Ecodigital e agli agricoltori sardi é un importante messaggio per incoraggiare chi investe su innovazione e qualità.La Sardegna ha già un’agricoltura biologica e territoriale di grande pregio e la transizione Ecodigital può valorizzarne la sostenibilità e aiutare , con l’ecommerce la vendita diretta online che insieme ai mercati dei contadini aiuta il reddito dei piccoli agricoltori”.

Pecoraro Scanio: “La sfida Ecodigital fa bene alla Sardegna”.

Pecoraro Scanio: “La sfida Ecodigital fa bene alla Sardegna”.Roma, 16 feb. (askanews) – La transizione EcoDigital è una leva strategica per lo sviluppo del settore agroalimentare in un contesto in continua trasformazione, caratterizzato da numerose sfide quali crisi climatica, degrado e inquinamenti ambientali, scarsità idrica e abbandono di centri minori, interni e montani. È evidente che la digitalizzazione del settore agricolo ha il potenziale di rivoluzionare i contesti rurali promuovendo efficienza, sostenibilità e competitività.


“Valorizzare la vitalità dei contesti rurali con la digitalizzazione significa promuovere la consapevolezza del forte legame identitario tra attività agricole e azioni di conservazione dei paesaggi e della biodiversità, tra gestione sostenibile delle risorse, valorizzazione delle forme di turismo responsabile e coltivazione di cibo biologico per una filiera agroalimentare di qualità. Proprio dalla riforma che ho firmato nel maggio 2001 sono nate quelle realtà che oggi rappresentano le nuove forze di rilancio del Paese, a partire da territori ricchi di patrimoni agroalimentari come quelli della Sardegna. Parliamo dell’universo di nuovi servizi, tra cui agriturismi, agriasilo, fattorie didattiche, farmer market e altri, che hanno preso vita anche grazie all’azione di una nuova generazione di giovani agricoltori innovativi ed ecodigital” dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e già Ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente. Partendo da questi presupposti, se ne parlerà domani Sabato 17 febbraio, a Quartu Sant’Elena (CA), ore 11:00, all’incontro che si terrà al Mercato di Campagna Amica (via Pitz’e Serra) dal titolo “Giovani, Agricoltura e Innovazione per una transizione EcoDigital giusta. Le best practice al servizio di un’agricoltura sostenibile e identitaria”, promosso dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Fondazione Campagna Amica e Coldiretti Giovani Impresa Sardegna.


All’evento, insieme al Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, interverranno: Luca Saba (Direttore regionale Coldiretti Sardegna); Mariafrancesca Serra (Presidente nazionale Coldiretti Donne); Nicola Stefano Tuveri (Delegato regionale Giovani Impresa Sardegna); Debora Castangia (Castanicoltrice, Giovani Impresa Nuoro-Ogliastra); Diego Lai (Fondatore e CEO Autentico Srl); Frediano Augusto Mura (CEO Lampus Thunder Gin).

Agricoltura, incontro Lollobrigida-Regione Sardegna su Pac

Agricoltura, incontro Lollobrigida-Regione Sardegna su PacRoma, 12 feb. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida ha incontrato i vertici dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Sardegna per fare il punto su diverse importanti questioni considerate strategiche come alcuni punti sulla Pac, la politica agricola comune, con la richiesta di inserimento degli ovini e caprini nel livello 2 dell’eco-schema 1 e della richiesta di fondi integrativi nazionali. Scelte scellerate, hanno detto dall’Assessorato regionale, prese negli anni passati dal Governo che hanno penalizzato fortemente la Sardegna.


Lollobrigida ha così preannunciato la riapertura del tavolo a Roma, per trovare soluzioni che vadano nella giusta direzione, a vantaggio del comparto agricolo sardo.

Intesa Regione Sardegna-Aeronautica su uso poligono Capo Frasca

Intesa Regione Sardegna-Aeronautica su uso poligono Capo FrascaRoma, 9 feb. (askanews) – Firmato il Protocollo d’Intesa che disciplina l’utilizzo dell’area del Poligono di Capo Frasca fra il Comando Logistico dell’Aeronautica Militare e la Regione Autonoma Sardegna. Il presidente della Regione, Christian Solinas, e il generale dell’Aeronautica, Davide Marzinotto, hanno siglato stamane l’accordo per il coordinamento delle attività militari nell’area dell’oristanese.


“Completiamo la serie di disciplinari che sono stati avviati con Capo Teulada – ha sottolineato Solinas – che hanno previsto la regolamentazione delle attività militari. Questa importante sottoscrizione determina finalmente la possibilità di un utilizzo duale di queste sedi e cioè l’apertura anche a finalità civili, come ad esempio quella dell’utilizzo delle piazzole per gli elicotteri dell’AREUS che svolgono servizio nell’assistenza ai pazienti urgenti che devono essere trasportati da luoghi distanti verso i presidi di cura per ricevere al meglio le prestazioni sanitarie”. Per il generale Marzinotto si tratta di uno step importante. Un passaggio che disciplina al meglio le relazioni che sono state costruite e che attualmente sono ottime e fruttuose per il miglior rapporto tra la Regione Sardegna e la Forza Armata azzurra.


L’area interessata costituisce un poligono permanente, di proprietà del Demanio dello Stato, ramo Aeronautica Militare, idoneo allo svolgimento di attività militari addestrative con esecuzione di prove a fuoco, con l’impiego di munizionamento esclusivamente convenzionale, ad eccezione dei periodi d chiusura estiva, di norma dal 1 giugno al 30 settembre e le giornate festive. Il Protocollo ha una durata di 5 anni a decorrere dal giorno successivo alla sua sottoscrizione con tacito rinnovo, per un ulteriore quinquennio, alla sua scadenza. L’Ente gestore dell’area, agli effetti del controllo e dell’applicazione delle presenti norme, è il Poligono di Capo Frasca. Il Comando Poligono e la Regione Autonoma della Sardegna, che si coordina con il Comune di Arbus, si impegnano a vigilare scrupolosamente sul rispetto del disciplinare, per quanto di rispettiva competenza. La Regione si impegna a redigere i Piani di Assetto Territoriale e di Sviluppo Economico e Sociale, tenendo conto dei condizionamenti conseguenti alla presenza dell’area di poligono in questione.

Regione Sardegna e MinInterno, accordo contro crimini informatici

Regione Sardegna e MinInterno, accordo contro crimini informaticiRoma, 11 gen. (askanews) – Collaborare per la prevenzione dei crimini informatici. E’ il cuore dell’accordo sottoscritto oggi tra la Regione Sardegna e il ministero dell’Interno. A firmare l’intesa l’assessore regionale degli Affari Generali Andreina Farris, delegata dal Presidente della Regione Christian Solinas, fuori sede per impegni istituzionali, e il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Ivano Gabrielli, a nome del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno.

L’accordo prevede uno scambio di servizi resi dalle due istituzioni, Regione e Ministero dell’Interno, volto a contrastare gli attacchi cibernetici. La collaborazione si concretizzerà, da parte regionale, attraverso l’interconnessione alla Rete Telematica della Regione, con una connessione a banda ultra larga per il tramite del progetto Kentos, dei centri della Polizia postale presenti nel territorio regionale. Dall’altra, questo stesso inserimento dei centri della Postale, costituirà un concreto rafforzamento delle difese davanti alle minacce di natura cibernetica nei confronti dei sistemi informativi e delle infrastrutture critiche gestite dalla Regione Sardegna e garantirà, contestualmente, anche i necessari livelli di cooperazione istituzionale in materia di difesa del perimetro di sicurezza nazionale.

L’accordo siglato oggi formalizza un percorso di collaborazione già avviato tra il Computer Security Incident Response Team (CSIRT) della Direzione Generale Innovazione e Sicurezza IT e il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C). volto al potenziamento della capacità di risposta nel contrasto agli accessi illeciti, e quindi contenere i livelli di rischio relativi all’interruzione di servizi di pubblica utilità, all’indebita sottrazione di informazioni e, più in generale, a fronteggiare gli attacchi cibernetici mirati a compromettere la sicurezza del “sistema paese”. L’accordo prevede, inoltre, la realizzazione di iniziative congiunte di formazione per la promozione e diffusione in tutto il sistema regionale di un adeguato livello di consapevolezza sui rischi e i pericoli connessi alla rete.

“Il Protocollo firmato oggi segna un ulteriore fondamentale passo nell’impegno della Polizia di Stato nella tutela di cittadini ed istituzioni, con particolare riferimento alla protezione delle infrastrutture critiche informatizzate che erogano servizi essenziali per il Paese, mission specifica della Polizia Postale e struttura una sinergia operativa in risposta ad istanze di sicurezza che, con la digitalizzazione di pressoché tutti i servizi, risultano ormai essenziali per la più completa tutela dei diritti dei cittadini”, ha detto il direttore della Polizia Postale Gabrielli. “Negli ultimi anni la Regione Sardegna si è trovata ad affrontare sfide senza precedenti nell’ambito della cyber-security, in un contesto segnato da una crescente insicurezza a livello internazionale e nazionale. L’accelerata digitalizzazione ha portato a un aumento esponenziale delle minacce informatiche, evidenziando la necessità di migliorare gli standard di sicurezza e di reazione dei sistemi regionali. In questo scenario complesso, la Regione si è distinta per la sua visione strategica, e per le scelte adottate sotto il profilo organizzativo, infrastrutturale, gestionale, formativo. L’accordo con il Ministero dell’Interno contribuisce a rafforzare concretamente la cooperazione con le altre istituzioni in materia di sicurezza digitale e a consolidare il processo di transizione digitale della Regione”, ha sottolineato l’assessore Farris a margine della firma dell’accordo.

Nucleare, Solinas: da Sardegna ‘no’ deciso a depositi scorie

Nucleare, Solinas: da Sardegna ‘no’ deciso a depositi scorieRoma, 21 dic. (askanews) – “Il dibattito odierno ci consegna una posizione ormai consolidata nel comune sentire di tutti i sardi: la nostra terra non può essere considerata una risorsa illimitata. Noi abbiamo pagato da più parti prezzi altissimi al concetto di solidarietà nazionale: su questo non accettiamo lezioni da nessuno né sono ammesse discussioni su qualsivoglia forma di compensazione”. Lo ha affermato il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, intervenendo questa mattina in Consiglio Regionale agli Stati generali per il ‘NO’ allo stoccaggio di rifiuti radioattivi in Sardegna.

La seduta è stata aperta con i saluti istituzionali del Presidente dei Consiglio Regionale, Michele Pais, che ha annunciato che dopo l’assemblea odierna, le parti coinvolte provvederanno insieme a creare un documento politico di sintesi della comune posizione dell’assemblea sarda e dei rappresentanti del tessuto sociale della stessa, degli enti locali e delle parti sociali. Al dibattito in aula sono intervenuti, esprimendo un no unanime ai depositi di rifiuti radioattivi, la Presidente del CAL Paola Secci, il presidente dell’Anci, Emiliano Deiana, i capigruppo del Consiglio, i rappresentanti dei sindacati e i primi cittadini dei comuni di Albagiara, Assolo, Guasila, Mandas, Nurri, Ortacesus, Segariu, Setzu, Siurgus Donigala, Tuili, Turri, Usellus, Ussaramanna, Villamar. “La Sardegna – ha detto ancora il Presidente Solinas nel suo intervento – pur senza realizzare le proprie reti di telecomunicazione ha visto fin dall’800 disboscati i 4/5 dell’Isola in maniera permanente per sviluppare le reti ferroviarie del resto del paese. Siamo una terra che ha visto le concessioni minerarie date in tempi andati a chiunque volesse saccheggiarla. Abbiamo dato un contributo di sangue come nessun altro popolo durante la sciagura del primo conflitto mondiale. Abbiamo pagato le servitù militari e quelle industriali. Siamo sotto assedio per pagare, ancor una volta in maniera spropositata, gli accordi di Parigi: che riteniamo assolutamente importanti in quanto una società evoluta e avanzata deve mirare alla decarbonizzazione e alla riduzione della produzione di energia da fonti fossili, ma non è pensabile che ci sia un ribaltamento continuo delle utilità e dei costi: ovvero c’è una parte del paese che beneficia di questa energia e un’altra parte del paese che la produce senza ottenerne un ristoro ma anzi, pagandone il peso in maniera più forte degli altri”.

(segue)

Regione Sardegna, ok accordo di programma per nuovo stadio Cagliari

Regione Sardegna, ok accordo di programma per nuovo stadio CagliariRoma, 20 dic. (askanews) – Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna del Decreto di approvazione, via libera definitivo all’accordo di Programma finalizzato alla realizzazione del nuovo stadio del Comune di Cagliari, in attuazione dell’articolo 11 della Legge regionale del 21 febbraio scorso, secondo gli standard previsti per le competizioni internazionali, entro i termini per ospitare i campionati europei del 2032. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Christian Solinas.

“Con la firma e la pubblicazione sul Buras, a completamento dell’iter burocratico diventa definitivamente operativo il progetto per la realizzazione del nuovo Stadio che verrà intitolato a Gigi Riva”, ha aggiunto. La Regione concorre, con uno stanziamento complessivo di 50 milioni di euro, alla realizzazione del nuovo Stadio secondo gli standard previsti dalle competizioni internazionali. La Regione destina le risorse già disponibili sul bilancio regionale attribuite alla competenza dell’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici, per la realizzazione del nuovo Stadio secondo il seguente quadro finanziario che vede 3 milioni di euro sul bilancio regionale per l’anno 2023, 15 milioni sul bilancio regionale per l’anno 2024, 12 milioni di euro sul bilancio per l’anno 2025 e 20 milioni sul bilancio regionale per l’anno 2026.

“Finalmente un nuovo spazio all’altezza, per la Sardegna e per il tifo che i sardi possono dare alla propria squadra del cuore”, ha sottolineato Solinas. Il Comune di Cagliari, si impegna a sostenere gli oneri finanziari di cui al piano economico finanziario di propria competenza, gestire l’iter procedurale tecnico/amministrativo connesso all’approvazione della progettazione ed alla realizzazione dell’intervento nel rispetto delle disposizioni normative di riferimento, monitorando e assicurando il rispetto del cronoprogramma formalmente approvato in coerenza con le tempistiche assegnate dal Comitato Esecutivo UEFA. Inoltre si impegna a presentare alla Regione al termine dell’intervento, una relazione finale che dà atto dei risultati raggiunti e delle modalità di utilizzo delle risorse trasferite in attuazione dell’ Accordo di Programma.