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Sicilia, rimossi quintali plastiche e rifiuti da foce dei fiumi

Sicilia, rimossi quintali plastiche e rifiuti da foce dei fiumiRoma, 25 nov. (askanews) – Continua con successo la campagna di sensibilizzazione per la rimozione di plastica dalle foci di fiumi e torrenti della Sicilia, avviata dall’Autorità di bacino della presidenza della Regione Siciliana e supportata dal ministero dell’ambiente. Grazie all’intervento sul campo delle associazioni di volontari, sono già stati raccolti diversi quintali di rifiuti e sono state installate delle barriere “blocca plastica”, come previsto dalla legge nazionale “Salvamare”.


“Solo una ‘rete attiva’ tra istituzioni, associazioni e società di smaltimento può garantire dei risultati – sottolinea Leonardo Santoro, segretario generale dell’Autorità di bacino – ma occorre aumentare la sensibilità di tutti verso la riduzione dell’uso delle plastiche, un materiale che sta sconvolgendo l’ecosistema. Un ringraziamento e un plauso vanno sicuramente ai volontari, ai docenti che stanno coinvolgendo tantissimi studenti delle scuole e a moltissimi Comuni siciliani che stanno supportando concretamente questa operazione”. A collaborare con l’iniziativa dell’Autorità di bacino sono le associazioni Guardia marina nazionale, Marevivo, Liberambiente, Legambiente circolo Mesogeo, Parco fluviale dell’Alcantara e Giva.

Ragazza morta Enna, appello sorella: chi sa parli

Ragazza morta Enna, appello sorella: chi sa parliRoma, 8 nov. (askanews) – “Chi sa parli. Mia sorella non si è tolta la vita, troppe incongruenze, troppe incoerenze”. E’ l’appello della sorella – fatto ai microfoni della trasmissione Ore 14 in onda su Rai 2 – della quindicenne morta qualche giorno a Piazza Armerina (Enna). Oggi c’è stato il sequestro della salma e sono stati disposti nuovi accertamenti, col rinvio del funerale.


“L’ha trovata mia madre – racconta la sorella – c’era la porta aperta, la stanza a soqquadro, l’ha vista in ginocchio, toccava terra. Siamo confusi, non pensiamo a niente, chi sa deve parlare, se qualcuno c’entra sarà vivo ma non riposerà mai più col senso di colpa addosso. Il suicidio mi lascia più domande di tutto il resto”.

Enna, sorella quindicenne morta: non si sarebbe mai suicidata

Enna, sorella quindicenne morta: non si sarebbe mai suicidataRoma, 7 nov. (askanews) – “Mia sorella non si è ammazzata. Mi sembra di stare in un horror. Non l’avrebbe mai fatto, la conosco mia sorella. Troppo intelligente, amava troppo i miei genitori e non si sarebbe mai fatta trovare in queste condizioni. I miei genitori sono andati a prenderla a scuola, lei quando è salita in macchina ha detto a mia madre che era successa una cosa brutta. Ha iniziato a parlare, glielo stava per dire, poi è arrivato mio papà e mia sorella le ha detto che glielo avrebbe raccontato dopo”. Lo ha dichiarato la sorella della quindicenne di Enna, che si è tolta la vita lo scorso 6 novembre nella casa di campagna di famiglia e per il cui gesto la Procura di Enna ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di istigazione al suicidio. La donna è stata intervistata da Ore 14, la trasmissione di Milo Infante in onda su Rai 2.


“Se vogliono far passare che era depressa – continua- è impossibile, non è vero. Io ho due figli, mia sorella era la zia Lalla. Solo per questo e per mille altre cose, la media dell’otto a scuola mia sorella non era una depressa. Una persona depressa per esempio a scuola ha un rendimento che cala”. “Questo litigio a scuola durante la ricreazione è vero. C’è stato, lo so da delle professoresse. Il litigio è stato davvero grande, so di alcune foto che sono state fatte a mia sorella e che sono state mandate, non che mia sorella ha fatto e mandato. Quindi mia sorella non si è ammazzata, assolutamente no. Mia sorella è troppo intelligente, sa benissimo come si affrontano le cose. Alcune ragazzine la odiavano, perché è arrivata qui un anno fa e si è integrata benissimo”, conclude la donna.

Sicilia, prosegue consolidamento del Monte Pellegrino a Palermo

Sicilia, prosegue consolidamento del Monte Pellegrino a PalermoMilano, 3 ott. (askanews) – “Procediamo spediti verso quello che per Palermo è un traguardo storico. Oggi abbiano affidato i lavori per consolidare anche il cosiddetto lotto C di Monte Pellegrino. Entro la fine dell’anno completeremo le procedure anche per l’ultimo versante, in modo da rendere sicure tutte le pareti di questo magnifico promontorio che è patrimonio del mondo intero e non solo della Sicilia”. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, annuncia l’aggiudicazione della gara per rendere stabili i costoni rocciosi della zona centro orientale del rilievo che sovrasta il capoluogo dell’Isola. Si tratta, in particolare, dell’area compresa tra il santuario di Santa Rosalia, a sud-est, e pizzo Monaco, a nord, per uno sviluppo lineare sul ciglio di circa 700 metri.


È stata la Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore, a espletare la gara al termine della quale, gli uffici diretti da Salvo Lizzio, hanno assegnato le opere all’impresa veneta Gheller, per un importo di quattro milioni e 131 mila euro. Anche questo intervento, così come gli altri tre, è cofinanziato da Regione e Comune di Palermo. Lo scorso aprile i lavori di consolidamento sui lotti A e D erano stati aggiudicati per complessivi 17, 3 milioni di euro. “Un lavoro instancabile – aggiunge Schifani – per tutelare finalmente l’incolumità di chi vive e lavora nelle aree sottostanti ai pendii spesso, in passato, teatro di crolli. Senza tuttavia dimenticare che, per assicurare la salvaguardia dell’ecosistema della Riserva, abbiamo destinato un milione di euro alle operazioni di monitoraggio ambientale da effettuarsi prima, durante e anche dopo i lavori previsti”.


Interventi che, anche per il lotto C, consisteranno principalmente nella rimozione dei massi instabili, nell’applicazione di reti e nell’installazione di diverse barriere paramassi.

Università, lunedì si apre 590esimo anno accademico a Catania

Università, lunedì si apre 590esimo anno accademico a CataniaRoma, 28 set. (askanews) – E’ una significativa ricorrenza quella che l’Università di Catania si appresta a celebrare, il 590esimo anno accademico dalla propria fondazione avvenuta nel 1434 per volere del rey aragonese Alfonso il Magnanimo, un’occasione che dà il via al ‘conto alla rovescia’ al traguardo dei 600 anni e aspira certamente a lasciare il segno per affermare il ruolo del più antico ateneo siciliano, uno dei più antichi d’Italia e d’Europa.


Quest’anno, per la prima volta nella sua plurisecolare vicenda, la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico sarà declinata in tre distinti eventi che si svolgeranno nelle tre province siciliane in cui il Siciliae Studium Generale ha una propria sede: oltre a Catania, a Ragusa il 4 ottobre e a Siracusa l’11 ottobre. Una scelta che il rettore Francesco Priolo ha motivato con l’intenzione di esprimere in maniera tangibile il consolidato impegno dell’ateneo più antico dell’Isola nel valorizzare il territorio dell’Isola, recuperando l’antica vocazione dello Studium, e la volontà di creare sinergie e opportunità di crescita reciproca, attraverso iniziative che abbiano un impatto positivo sulla società e sulle comunità locali. Nel capoluogo etneo la cerimonia è previsto lunedì 30 settembre, a partire dalle 20, al Teatro Antico greco-romano. Ospite d’eccezione sarà il prof. Carlo Vecce, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università “L’Orientale” di Napoli e membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, considerato uno dei più importanti studiosi al mondo della vita e dell’opera di Leonardo da Vinci, e in generale della civiltà del Rinascimento. Di Leonardo, il prof. Vecce ha curato l’edizione critica del “Libro di pittura” e del “Codice Arundel”, oltre a molti altri saggi, e all’allestimento di mostre in musei e istituzioni come il Louvre, il Metropolitan di New York, l’Ambrosiana di Milano, il Museo Galileo di Firenze, l’Università di Stanford e il Max Planck Institut di Berlino. La scoperta di nuovi documenti su Leonardo, e in particolare su sua madre Caterina, lo ha inoltre spinto a riscrivere interamente la sua biografia (“Leonardo, la vita: il ragazzo di Vinci, l’uomo universale, l’errante”, Firenze, Giunti, 2024); e soprattutto a raccontare la storia affascinante della madre nel romanzo “Il sorriso di Caterina” (Firenze, Giunti, 2023), al centro di un caso letterario mondiale.


I discorsi ufficiali saranno affidati al rettore Francesco Priolo e al direttore generale Corrado Spinella, interverrà a seguire la studentessa Sara Zappulla, vice presidente del Consiglio nazionale degli Studenti universitari. L’evento sarà inoltre impreziosito dall’esibizione live “Siciliae Studium Generale – Incursioni performative” a cura di Emanuele Coco (Università di Catania) che cura testi, narrazioni e “incursioni sonore”, con Puccio Castrogiovanni (Associazione Musicale Etnea) “incursioni strumentali” e le incursioni di danza di Amalia Borsellino (collettivo SicilyMade). Alla cerimonia parteciperanno anche il Coro studentesco e la radio universitaria Radio Zammù.

G7, Coldiretti: a Siracusa tra bellezza e sostenibilità

G7, Coldiretti: a Siracusa tra bellezza e sostenibilitàRoma, 28 set. (askanews) – Al G7 dell’Agricoltura di Siracusa, Coldiretti porta in piazza la bellezza e la qualità del florovivaismo italiano, un settore cruciale per l’agricoltura che genera oltre 3 miliardi di euro di fatturato, 27.000 aziende e dà lavoro a quasi 200.000 persone. Un comparto che sta vivendo un momento difficile a causa delle importazioni selvagge, l’impennata dei costi di produzione e gli avversi fenomeni meteo, ma si conferma importante per la nostra agricoltura con un export che vale oltre 1,2 miliardi.


A Siracusa il racconto di Coldiretti passa dai giardini diffusi nelle strade e piazze di Ortigia, con alberi, arbusti e fiori coltivati nei vivai siciliani, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e ridurre il consumo di acqua per spiegare come le piante siano sempre un valido alleato. Il florovivaismo non è solo una fonte di bellezza, ma un aiuto strategico per l’ambiente, soprattutto nelle città, dove le piante contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria assorbendo CO2 e riducendo l’inquinamento. In questo contesto, le “piazze verdi” ad Ortigia rappresentano un esempio concreto di come la natura possa integrarsi con il patrimonio storico e culturale del territorio, offrendo benefici tangibili sia per la salute delle persone che per la sostenibilità urbana.


Coldiretti, attraverso la Consulta Nazionale Florovivaismo e in collaborazione con Filiera Agricola Italiana Spa, ha organizzato incontri per promuovere il Sigillo “Firmato Dagli Agricoltori Italiani”, che garantisce la trasparenza e l’origine delle materie prime. Questo sistema assicura maggiore stabilità economica ai produttori, valorizzando il prodotto e coprendo i costi di produzione, a beneficio sia degli agricoltori che dei consumatori. L’obiettivo è far conoscere al mercato, italiano ed estero, il valore unico delle piante e dei fiori italiani, sviluppando progetti che valorizzino la filiera florovivaistica, in linea con i valori di sostenibilità e tracciabilità.

Cous Cous Fest: domani al via il Campionato del mondo di cous cous

Cous Cous Fest: domani al via il Campionato del mondo di cous cousRoma, 25 set. (askanews) – Prende il via domani, giovedì 26 settembre, a San Vito Lo Capo il Bia Cous cous world championship, il Campionato del mondo di cous cous, evento centrale del al Cous Cous Fest, festival internazionale dell’integrazione culturale che si svolgerà fino a domenica nella cittadina all’insegna dello slogan Grains of peace, Grani di pace, che ribadirà, anche quest’anno, il messaggio di pace e unione tra i popoli che da sempre è il cardine della manifestazione.


Per la prima volta nella storia del festival saranno 10 i Paesi in gara: Cina (Giulia Liu e Zuo Cuibing, Eritrea (Biniam Sagai), Israele (Tze’ela Rubinstein e Mauro Galigani), Italia (Antonino Ingargiola e Andrea Pellegrino), Marocco (Chaoui Hanae e Mourad Dakir), Medici Senza Frontiere (Cesare Battisti, Davide Politi e Mbaye Mbow), Palestina (Shady Hasbun e Samia Sowwan), Russia (Evgeniy Romanov), Tunisia (Amine e Sahla Marrakchi), Ucraina (Hanna Yefimova). “Da 17 anni ormai -ha detto Francesco Formisano, Ceo di Bia cous cous – Bia sostiene il Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale che celebra il cous cous come piatto della pace. Siamo al fianco del Campionato del mondo perché il nostro cous cous è esportato in 50 Paesi e da sempre abbiamo a cuore i temi dell’internazionalizzazione e dell’integrazione, in quanto parliamo di un alimento che viene consumato quasi in tutto il mondo, con un occhio di riguardo anche per la sua salubrità e sostenibilità”.


Alla guida della giuria tecnica del Campionato del mondo di cous cous ci sarà Oscar Farinetti, l’imprenditore pluripremiato che ha fondato importanti realtà come Unieuro ed Eataly, portando un approccio innovativo al business e alla sostenibilità. Del team di esperti fanno parte Hugo McCafferty, giornalista free lance, contributor per testate internazionali; Sara Tieni, de La Cucina Italiana; Emiliano Sgambato, de Il Sole 24 Ore; Chiara Maci, blogger e conduttrice televisiva; Vincenzo Piscopo, di Banjiai Italia, casa di produzione di programmi come Masterchef e L’Isola dei famosi; Laura Maragliano, direttrice di Sale e Pepe; Annalisa Cavaleri, giornalista e docente allo Iulm di Milano; Samira Driouich, chef, influencer e blogger; Giovanni Torrente, storico chef sanvitese, Fabrizio Nonis, volto di Gambero rosso, conosciuto come El bekèr. Ad assaggiare i piatti ci sarà anche una giuria popolare: anche il pubblico partecipa alle sfide acquistando i ticket per degustare i piatti, abbinati ad etichette siciliane, e votando le ricette.


Il programma di domani prevede il concerto gratuito di Piero Pelù che sbarca a San Vito Lo Capo con il suo Deserti Tour 2024 che prende il nome dall’ultimo album del rocker fiorentino, accompagnato da super musicisti del calibro di Amudi Safa alla chitarra, Luca Martelli “Mitraglia” alla batteria e Max Gelsi “Sigel” al basso. Deserti è il secondo capitolo della Trilogia del disagio, lavoro iniziato nel 2020 con la pubblicazione del disco “Pugili fragili”. Dopo l’acufene che lo scorso anno lo ha costretto a cancellare il tour, Pelù spiega: “ho combattuto la depressione e solo grazie alla Dea musica ne sono uscito, ho tirato fuori le unghie, i denti, sputato l’anima, scritto cose nuove e urgentissime e elaborato altre idee che erano rimaste chiuse nel mio sconfinato archivio finendo di produrre questo nuovo viaggio sonoro cui sono particolarmente legato. Il tour sarà più coinvolgente che mai!”


Il pubblico del festival potrà ascoltare gli ultimi brani di “Deserti”: Novichok – che prende il titolo dal veleno subdolamente usato da Putin per uccidere i suoi oppositori e “per metafora è il veleno che ogni giorno viene propinato a noi cittadini attraverso i cibi contaminati e le propagande sempre più invasive e false”, Maledetto cuore, la prima rock ballad del nuovo album che “affronta il tema della difficoltà di comunicazione tra persone, nei rapporti amorosi ma in modo ancora più ampio nei rapporti umani in generale, un viaggio tra le dune dei deserti alla ricerca degli altri di cui abbiamo bisogno per aiutarci a capire noi stessi e il caos dentro e fuori di noi” ma anche Porte, Deserti e Picasso. Non mancheranno i grandi successi prodotti con i Litfiba: El Diablo, Cuore di vetro, Fata Morgana e alcune delle hit del rocker come Toro Loco e Bomba boomerang.

A DivinAzione stand Carabinieri: Tuteliamo settore agroalimentare

A DivinAzione stand Carabinieri: Tuteliamo settore agroalimentareMilano, 24 set. (askanews) – Ci sono anche gli stand del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (Cufa) a Siracusa, a “Divinazione Expo 2024”, che precede i lavori del G7 Agricoltura e Pesca. Oltre 200 padiglioni distribuiti su tutta l’isola per una superficie di 600.000 mq ospitano per una settimana un’esposizione eccellenze dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura, del settore vivaistico/forestale nazionale e delle tecnologie innovative utilizzate in questi settori.


Gli stand dei Carabinieri sono di carattere educativo e informativo. Hanno l’obiettivo di sensibilizzare giovani e adulti al rispetto della natura nel suo complesso, con l’installazione di un bosco verde ed uno bruciato con l’illustrazione delle tecniche di rilevazione e investigazione per l’individuazione dei punti di innesco del fuoco attraverso il Metodo delle Evidenze Fisiche a cura del Nucleo Informativo Antincendio Boschivo e del Raggruppamento biodiversità; la presentazione delle razze equine sempre a cura del Raggruppamento biodiversità; le attività di rimboschimento; la presentazione del progetto “Smart Forest Monitoring”; i reperti e l’illustrazione delle attività istituzionali inerenti la protezione delle specie di flora e fauna protette dalla Convenzione di Washington a cura del Raggruppamento CITES; le attività di tutela del Made in Italy e contrasto della contraffazione a cura del Comando Tutela Agroalimentare; “Immediato il riscontro di successo che gli stand hanno ottenuto – si legge in un comuinicato – testimoniato dalla visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, accompagnati dal generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli.


Si è discusso anche di contrasto alle Agromafie ieri presso il Siracusa International Institute, durante un incontro pubblico sul contrasto alle organizzazioni criminali che inquinano la filiera agroalimentare. All’incontro ha preso parte il generale Rispoli, che guida il Cufa, definita prima forza di polizia “verde” d’Europa con 8000 uomini e donne operanti su tutto il territorio nazionale: un Comando che vanta tra le sue articolazioni (Tutela Forestale e Parchi, Tutela della Biodiversità, Tutela Ambientale e Sicurezza Energetica) lo specifico Comando Tutela Agroalimentare. Il Comando agisce in sinergia con l’organizzazione territoriale e le specialità dell’Arma, come la Struttura Forestale, il NOE, il NIL, il NAS e il ROS. Rispoli ha sottolineato che l’azione del Comando Tutela Agroalimentare agisce su due direttrici per la prevenzione e repressione delle frodi, relative 1) alla produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari; 2) ai fondi dell’UE. Nel recente periodo sono fortemente attenzionati il settore lattiero-caseario, ortofrutticolo, oleario, dei fitosanitari, vitivinicolo. I comportamenti illeciti più frequentemente riscontrati sono le adulterazioni, contraffazioni e sofisticazioni; la vendita di merce sprovvista di etichettatura; il cibo distribuito in stato di cattiva conservazione, deperito, riconfezionato; ma anche il caporalato, l’illecita gestione dei rifiuti e l’evasione fiscale. Il principale obiettivo di tali comportamenti illeciti è l’abbassamento dei costi nella grande distribuzione, a discapito della qualità e sicurezza dei prodotti.


Un ramo fortemente interessato alla criminalità organizzata con particolare concentrazione nel Sud Italia (clan mafiosi siciliani, pugliesi e ‘ndranghetisti), è quello dei Fondi per l’agricoltura che caratterizzano cospicui incentivi pubblici, europei e nazionali, per il sostegno alla filiera e al reddito degli imprenditori agricoli. Su questo fronte c’è il costante rischio che la sottrazione di denaro pubblico agli imprenditori onesti favorisce il fallimento delle aziende, lo spopolamento delle aree rurali e l’abbandono di un settore strategico. Qui, l’azione repressiva da parte dell’Arma è costante e necessita di complessi impianti investigativi di contrasto (specificità, professionalità, conoscenza, informativa, tecnologia ed esperienza), ma anche di collaborazione con le altre articolazioni dell’Arma, con le altre Forze di polizia e con altri enti pubblici (l’Agenzia delle Dogane, l’Agenzia delle Entrate, il CREA, l’ISMEA, l’AGEA e l’ICQRF). Rispoli ha poi lanciato un monito per affrontare al meglio le sfide moderne legate all’ambiente e al settore agroalimentare, sottolineando la necessità di un approccio integrato tra i diversi attori istituzionali (e non), la necessità di “fare squadra”, nonché la specializzazione e l’aggiornamento continuo da parte delle forze di polizia e degli inquirenti. Occorrono, inoltre, non solo leggi e regole ma anche prevenzione, educazione e formazione, per lo sviluppo di una cultura, di una scienza, di valori condivisi. “Siamo convinti – ha concluso il Generale Rispoli – che, anche in questo importante settore, la vicinanza alle esigenze del territorio e l’alleanza operosa tra le Istituzioni possa produrre grandi risultati e alimentare la fiducia della comunità nelle Istituzioni stesse, contribuendo altresì allo sviluppo economico-sociale e alla competitività nazionale, per il nostro bene e per quello delle future generazioni, come la nostra Costituzione ci richiama a fare”.

Fiasconaro fra protagonisti Expo DiviNazione, vetrina eccellenze italiane

Fiasconaro fra protagonisti Expo DiviNazione, vetrina eccellenze italianeRoma, 23 set. (askanews) – Fiasconaro, azienda dolciaria con quartier generale a Castelbuono (PA), nel cuore del Parco delle Madonie, è fra i grandi protagonisti dell’Expo DiviNazione, vetrina delle eccellenze italiane che precede e accompagna il G7 Agricoltura di Siracusa.


Ieri ad inaugurare la manifestazione, durante la prima giornata di lavori e convegni, è stato proprio il taglio del maxi panettone inaugurale Fiasconaro da 5 Kg. al Teatro Comunale di Ortigia in presenza del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Un comparto, quello dell’Agro-alimentare, che è sempre più in primo piano per la crescita della nostra economia e che, come ha dichiarato con soddisfazione il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si stima possa generare entro la fine del 2024 un Export del valore di 70 miliardi di euro. Nel corso del G7 l’azienda siciliana, ambasciatrice del Made in Sicily nel mondo, curerà inoltre la realizzazione delle creazioni dolciarie per le Coffee Station durante gli incontri istituzionali e nella tre giorni di meeting con i Ministri, proponendo gli intramontabili classici della pasticceria siciliana: dalle cubaite ai torroncini, fino all’immancabile panettone rivisitato con i migliori ingredienti della tradizione mediterranea e una selezione di prodotti tipici del territorio madonita e non solo.


E ancora: il Maestro Nicola Fiasconaro ed i suoi Pastry Chef firmeranno anche il Dessert per la cena del 26 settembre in programma nella suggestiva cornice del Castello Maniace. In quest’occasione i Ministri dei Paesi del G7 e i delegati potranno, inoltre, degustare il Trionfo di gola, la rivisitazione in chiave contemporanea del dolce prediletto dell’aristocrazia del celebre film “Il Gattopardo” e tante altre delicatessen della bottega Fiasconaro.

Rai, domani a ‘Ore 14’ il caso Denise Pipitone a 20 anni da scomparsa

Rai, domani a ‘Ore 14’ il caso Denise Pipitone a 20 anni da scomparsaRoma, 8 set. (askanews) – Domani torna ‘Ore 14’ su Rai due, la quinta stagione del programma di informazione di Milo Infante che nella scorsa edizione è stato premiato dal pubblico con grandi ascolti.


Ospite della prima puntata sarà Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, a 20 anni dal rapimento della piccola. Il programma ‘Ore 14’ ha dedicato numerose puntate al caso della piccola Denise cercando sempre di tenere accesi i riflettori su una vicenda oscura e senza ancora alcuna verità.