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Omicidio a Palermo, uomo ucciso al termine di una lite

Omicidio a Palermo, uomo ucciso al termine di una litePalermo, 10 mag. (askanews) – Omicidio questa mattina a Palermo, in via Mulino, nella zona di Boccadifalco. Un 32enne, Leandro Guadagna, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Secondo le prime ricostruzioni, l’omicidio sarebbe avvenuto al termine di una lite, probabilmente per motivi economici relativi ad affitti non pagati.

In via Mulino 32 sono giunti i sanitari del 118 che hanno trovato il 32enne riverso in una pozza di sangue e non hanno potuto far altro che accertarne la morte e i carabinieri i carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale che hanno transennato la zona e avviato le indagini. Diversi i colpi d’arma da fuoco sparati verso la vittima.

Caro voli, Schifani: farò la guerra per difendere i siciliani

Caro voli, Schifani: farò la guerra per difendere i sicilianiPalermo, 9 mag. (askanews) – “Nessuna guerra dei cieli, ma sono pronto a fare la mia guerra a tutela dei siciliani qualora dovessero essere calpestati i loro diritti”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a margine della conferenza stampa convocata a Palermo per presentare Aeroitalia, la compagnia individuata dalla Regione per contrastare il caro-biglietti aerei.

“Ribadisco la mia disponibilità a incontrare Ryanair, perché ho toccato con mano come abbia ridotto i prezzi, – ha sottolineato Schifani – ma il ricorso all’Antitrust resta in piedi. Voglio tutelare i siciliani, sono soddisfatto per come stanno andando le cose, ma spero che la situazione vada sempre a migliorare, non si possono pagare certe cifre per venire in Sicilia”.

Turismo radici, comune Gangi coordina progetto per la Sicilia

Turismo radici, comune Gangi coordina progetto per la SiciliaRoma, 2 mag. (askanews) – Il Comune di Gangi coordinerà per la Regione Sicilia il progetto nazionale “Il Turismo delle Radici – Una Strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell’Italia post Covid-19”. I comuni coinvolti in tutta Italia sono 750 e in Sicilia 58.

L’incontro preliminare per l’avvio del progetto(finanziato dal Pnrr e che vede coinvolto anche il ministero della Cultura) si è svolto lo scorso fine settimana a Roma. Il vicepremier e ministro degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani ha voluto riunire, al ministero degli esteri, i 20 sindaci o delegati (uno per regione) coordinatori per il progetto del Turismo delle radici. Per il Comune di Gangi, che rappresenta i 58 comuni siciliani, ha partecipato l’assessore allo sport, spettacolo e turismo Stefano Sauro. “Il Turismo delle Radici” è un progetto, un grande evento di richiamo internazionale, previsto per il 2024, che propone un ampio raggio di offerte turistiche e culturali indirizzate alla vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni). Un’offerta turistica votata a incentivare gli italiani residenti all’estero o i loro discendenti alla conoscenza della storia familiare per riappropriarsi della cultura delle loro origini anche attraverso tradizioni, testimonianze, artigianato e gastronomia.

“L’idea del progetto – ha detto il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – è quello di attrarre visitatori, i Comuni potranno organizzare eventi e attività per gli italiani all’estero e per gli italo-discendenti originari del loro territorio, individuare strutture per l’accoglienza disposti ad aderire al programma di scontistica in favore dei turisti delle radici. Ringrazio il ministro Tajani – conclude il primo cittadino – per averci coinvolto e per aver individuato il Comune di Gangi come ente coordinatore del progetto in Sicilia”.

A Palermo al via le riprese per la nuova serie ‘Il Gattopardo’

A Palermo al via le riprese per la nuova serie ‘Il Gattopardo’Roma, 27 apr. (askanews) – Saranno girate anche a Palermo le riprese, iniziate oggi nella capitale, della nuova serie Netflix ‘Il Gattopardo’, tratta dal romanzo omonimo di Tomasi di Lampedusa, magistralmente trasposto in film da Luchino Visconti nel 1963. I sei episodi, prodotti da Indiana Production e Moonage Pictures, saranno interpretati da Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Saul Nanni e Deva Cassel, con un casting di 2.500 comparse tutte residenti in Sicilia e il coinvolgimento di una considerevole quantità di maestranze locali.

“Siamo onorati di ospitare nella nostra città alcune delle riprese della serie tv ‘Il Gattopardo’. Una produzione internazionale che darà spazio al racconto della Sicilia e di Palermo attraverso la bellezza del suo patrimonio storico e artistico noto in tutto il mondo e che dimostra come Palermo si presenti sempre più come ‘Città cinematografica’. Una vocazione naturale che certamente questa amministrazione vorrà valorizzare e sostenere alla luce dei notevoli flussi turistici ed economici che può contribuire a portare in tutto il territorio regionale”, dichiara il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

Affonda barchino in acque italiane: un morto e 20 dispersi

Affonda barchino in acque italiane: un morto e 20 dispersiLampedusa, 24 apr. (askanews) – Un naufragio in acque italiane con un barchino di 7 metri che è affondato. A salvare 34 migranti un peschereccio che ha pure recuperato il cadavere di un uomo. I sopravvissuti è il corpo del migrante morto sono stati trasbordati successivamente dalla Guardia Costiera a Lampedusa. I migranti salvati però riferiscono che all’appello mancherebbero altre 20 persone. Sono in corso, infatti, le ricerche di eventuali dispersi, nell’area Sar italiana dove si è verificato il naufragio, da Capitaneria di porto e Guardia di finanza. I sopravvissuti, nelle prossime ore, verranno sentiti anche dalla Squadra mobile nell’hotspot di Lampedusa.

Sicilia, al via la corsa a piedi più lunga d’Europa: 509 km

Sicilia, al via la corsa a piedi più lunga d’Europa: 509 kmRoma, 22 apr. (askanews) – Tutto pronto per la partenza della “Cursa di ciclopi”, la gara più lunga d’Europa con i suoi 509 chilometri, che partirà oggi da Cefalù, toccherà l’Etna per fare rientro nel comune normanno. Termine ultimo per completare il percorso è sabato 29 aprile, quindi una sola settimana per correre lungo i sentieri e le strade che toccano il territorio di 50 comuni e di 8 borghi più belli d’Italia, 4 parchi regionali, parte del Sentiero Italia, la dorsale dei Nebrodi e, appunto, il vulcano attivo più alto d’Europa.

La gara siciliana è “figlia” del Tor des Géants, storica corsa di 330 km che si corre ogni anno in Val d’Aosta, divenuta uno dei trail running di maggior prestigio internazionale, della cui consulenza si è avvalsa per le fasi organizzative. A contendersi la vittoria in quella che si preannuncia come una delle gare più impegnative del mondo (con una andatura media richiesta particolarmente elevata, un dislivello totale di 20.000 metri e la quota più alta a 2.800 metri sull’Etna) saranno 59 atleti e atlete di 17 nazioni, fra cui spiccano due vincitori del TOR ed altri atleti e atlete fra i più quotati in questa particolarissima disciplina.

Lungo il percorso, i partecipanti troveranno 8 “basi vita” e decine di punti di ristoro dove potranno riposarsi e ricevere assistenza, anche col supporto di decine di volontari e del Corpo europeo di solidarietà, coordinati dall’Associazione InformaGiovani. Fra i partenti spiccano il vincitore del Tor des Glaciers 2022 Sebastien Raichon, il vincitore della Transgrancanaria 360° nel 2021 Marco Gubert. Fra le donne, spiccano Sabrina Verjee (vincitrice del Tor 2022) e Marina Plavan che vanta la partecipazione a ben 5 edizioni della gara valdostana.

Il percorso siciliano è già stato testato da un gruppo di “pionieri” che negli scorsi mesi hanno verificato le basi vita e la percorribilità dei sentieri previsti. Una “edizione zero” che ha impegnato una decina di atleti di diverse regioni italiane, in più momenti fra l’estate e l’autunno 2022. Gli atleti e le atlete che partecipano a questa prima edizione ufficiale arrivano da Austria, Bulgaria, Canada, Cina, Filippine, Francia, Germania, Giappone, Guatemala, Italia, Romania, Singapore, Slovacchia, Spagna Svizzera, UK, USA. 21 gli italiani e le italiane coinvolti.

A Piazza Armerina arriva il “BaRock Festival”

A Piazza Armerina arriva il “BaRock Festival”Palermo, 21 apr. (askanews) – Dal 28 al 30 aprile si svolgerà a Piazza Armerina il “BaRock Festival”. Il progetto, finanziato dal Ministero del Turismo e promosso dall’Amministrazione Comunale, è prodotto da Georgia Lo Faro Eventi e in collaborazione con Civita e Globart e prevede tre giorni di concerti e performance che animeranno le strade e le piazze più significative della città. Il leitmotiv del Festival è quello di valorizzare attraverso la musica, in particolare il rock, le bellezze architettoniche e artistiche presenti nel territorio di Piazza Armerina, noto in tutto il mondo per l’avvolgente bellezza dei mosaici della Villa Romana del Casale e inserito sin dal 1997 dall’Unesco nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Piazza Armerina può essere considerata anche città emblema del “primo barocco” siciliano ancora fortunatamente intatto e incastonato tra le sue pietre, nonostante il potente terremoto del 1693 che, invece, ne ha causato la distruzione nel Val di Noto. Nella piazza più importante del centro storico spiccano l’imponenza di due monumenti simbolo della città, il Duomo e il Palazzo Trigona, oggi sede del Parco archeologico. D’altra parte, Piazza Armerina, con il suo imponente barocco, si trova in un’area geografica limitrofa a un altro importante sito Unesco molto conosciuto a livello internazionale, quello delle Città tardo barocche del Val di Noto che comprende Caltagirone, Catania, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli. Il BaRock Festival nasce proprio dall’idea di far dialogare due mondi espressivi apparentemente distanti come il Barocco e il Rock. L’arte barocca attraverso la sua esuberanza, la sua teatralità e i suoi grandiosi effetti monumentali si è allontana dai modelli classici rinnovando le necessità costruttive dell’epoca così come, a suo modo, la musica rock ha rotto gli schemi tradizionali in nome del cambiamento e del rinnovamento, basandosi sull’improvvisazione e sull’anticonformismo. Il rock, dunque, riempirà gli spazi storici con la sua vitalità e la sua forte energia in nome della condivisione e della conoscenza. Ma non finisce qui perché per l’occasione sono state realizzate installazioni luminose “Luci d’Artista” progettate da giovani artisti provenienti dalle Accademie di Belle Arti italiane e Centri di Alta formazione artistica, che con le loro opere accenderanno i riflettori in luoghi abbandonati, mettendo in moto un processo di rigenerazione ambientale ed urbana, e creando, così, occasioni di interconnessione tra patrimoni artistici del passato ed espressioni della contemporaneità. Il BaRock Festival rappresenta dunque un connubio tra musica e arte visiva, tra tradizione e modernità. Un incontro tra la storia e la vita di oggi, tra la solidità della pietra e la leggerezza del suono e della creatività. Attraverso l’originale scelta artistica che comprende le nuove “rock star” del momento (rapper e trapper, il Festival si pone come ulteriore obiettivo centrale di avvicinare le nuove generazioni attraverso un processo di riappropriazione sociale e identitaria. La programmazione si articolerà in modo dinamico con la presenza di artisti di livello nazionale.

Regione Siciliana: Osservatorio astronomico su Madonie è strategico

Regione Siciliana: Osservatorio astronomico su Madonie è strategicoRoma, 20 apr. (askanews) – L’installazione del telescopio “Flyeye” dell’Agenzia spaziale europea sul Monte Mufara, nelle Madonie, con la contestuale realizzazione di un Osservatorio astronomico, rappresenta un’opera di interesse strategico per la Regione Siciliana, finalizzata allo svolgimento di importanti attività di ricerca. Lo stabilisce la delibera approvata dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore del Territorio e ambiente.

Il governo regionale ribadisce così la volontà di dotare la Sicilia di una struttura dall’altissimo valore scientifico e di trovare una soluzione per superare gli attuali impedimenti. La nuova costruzione, infatti, ricadrebbe nella zona A del Parco, a oltre 1850 metri di altezza, dove vige un divieto di inedificabilità assoluta, prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Sono in corso, inoltre, interlocuzioni con il governo nazionale per superare le criticità contenute nel testo della norma approvata in Finanziaria che avrebbe dovuto autorizzarne l’installazione. “La realizzazione dell’Osservatorio sul Monte Mufara – si legge nella delibera della giunta – porrebbe la Regione Siciliana al centro della scena mondiale nel settore scientifico di riferimento, consolidando una tradizione che nel corso dei decenni ha visto la creazione di realtà, quali l’Osservatorio di Palermo, l’Osservatorio astronomico di Catania, il Centro di cultura scientifica “Ettore Majorana” di Erice, che hanno avuto importanti e positive ricadute socio-economiche legate all’operatività delle strutture e al turismo congressuale e scientifico”.

Secondo il progetto presentato dall’Ente Parco delle Madonie alla Regione, il rivoluzionario telescopio “Flyeye”, finanziato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) nell’ambito dell’attività di ricerca sui corpi celesti minori, il cui impatto con l’atmosfera terrestre ha provocato nel corso dei secoli ingenti danni, utilizza 16 telecamere per l’acquisizione dell’immagine e per espandere il campo visivo, così da mappare l’intera volta celeste ripetutamente ogni notte, consentendo di identificare oggetti in movimento rispetto alle stelle fisse. Un impianto che “risulterebbe unico al mondo per caratteristiche scientifiche ed innovatività delle soluzioni tecniche adottate – è riportato nella relazione del dipartimento Ambiente – per il quale hanno espresso formale interessamento, oltre all’Agenzia spaziale europea e Italiana, anche la Nasa e che collocherebbe la Sicilia e l’Italia all’interno di un circuito mondiale leader nella osservazione per la sorveglianza e il monitoraggio dello spazio”.

Sicilia, vertice al MinAmbiente su termovalorizzatori e fotovoltaico

Sicilia, vertice al MinAmbiente su termovalorizzatori e fotovoltaicoRoma, 20 apr. (askanews) – Lo snellimento delle procedure per la costruzione di termovalorizzatori in Sicilia e le compensazioni per la regione derivanti dalla produzione di energia fotovoltaica nell’Isola sono stati al centro dell’incontro del presidente della Regione, Renato Schifani, e dell’assessore all’Energia, Daniela Baglieri, con il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.

Nel corso del vertice, è stato illustrato lo stato dell’arte che riguarda sia la raccolta differenziata, che ormai in Sicilia ha raggiunto il 50 per cento, sia la situazione dell’impiantistica che al momento non desta particolari preoccupazioni o emergenze. Il governo regionale ha però manifestato al ministro la necessità di programmare la “chiusura del ciclo dei rifiuti” per i prossimi anni con la realizzazione di termovalorizzatori. Per farlo, in tempi rapidi, è però necessario uno snellimento delle procedure autorizzative e il ministro ha espresso la propria disponibilità a concedere poteri speciali, così come già avvenuto a Roma con il cosiddetto “modello Gualtieri”.

Il presidente e l’assessore hanno quindi consegnato al ministro la documentazione necessaria per poter procedere alla stesura di un apposito provvedimento normativo. Un dossier che, dopo il vaglio dell’ufficio legislativo di Palazzo Chigi, passerà al Consiglio dei ministri per il via libera definitivo. Per quanto riguarda le compensazioni per il fotovoltaico, invece, il ministro ha ribadito l’intenzione di lavorare per questo obiettivo in un contesto nazionale che riguardi tutte le regioni d’Italia.

A Catania la XV edizione di Ecomed Progetto Comfort

A Catania la XV edizione di Ecomed Progetto ComfortRoma, 13 apr. (askanews) – Insieme per definire un modello di collaborazione e di crescita per una nuova centralità del Mediterraneo, mettendo in rete i settori più strategici del made in Italy con stakeholders, istituzioni e aziende: è questa l’ambizione della XV edizione di Ecomed Progetto Comfort, l’innovativa green expo con respiro internazionale, che si svolgerà a Catania nel quartiere fieristico Misterbianco (CT) di Sicilia Fiera, dal 19 al 21 aprile 2023.

Oltre 250 espositori, dodici convegni specialistici, quattro convegni di filiera, un distretto dell’economia circolare, Giornate dell’energia, stand dei dipartimenti dell’Università di Catania con progetti internazionali di ricerca, premiazioni delle startup più innovative nel campo della sostenibilità ambientale, corner on-demand per attività B2B, eventi di premiazione per le scuole e spazi dedicati ai giovani: la tre giorni di Catania si propone non solo come una vetrina di idee e tecnologie ma come una vera e propria piattaforma di dialogo e confronto su diversi focus point, dall’acqua ai rifiuti, dalla mobilità all’ecoarchitettura, dalla pianificazione energetica all’idrogeno verde. “Ecomed rinnova il suo appuntamento annuale a Catania al centro del Mediterraneo, oggi più che mai la regione del pianeta nella quale si manifestano insieme aperture promettenti e segni drammatici delle sfide globali del cambiamento climatico e della sicurezza energetica, dello sviluppo sostenibile e della pace”, afferma Corrado Clini, presidente onorario del Comitato scientifico. “La siccità e le migrazioni dal sud del Mediterraneo sono un segnale crescente degli effetti dei cambiamenti climatici che si incrociano con i conflitti e l’instabilità di una parte dell’Africa mediterranea e subsahariana e del Medio Oriente. La spinta alla cooperazione energetica ed economica tra le due sponde del Mediterraneo e l’Africa, che ha un riferimento innovativo nel ‘Piano Mattei’, può dunque essere il volano verso uno sviluppo più sostenibile ed equo”, prosegue l’ex ministro dell’Ambiente. “Dal 19 al 21 aprile il governo nazionale e le istituzioni regionali, le Università e gli Enti di Ricerca, le grandi imprese nazionali e start up innovative, si confronteranno sulle politiche e sulle tecnologie per lo sviluppo sostenibile del sud dell’Italia a partire dalla Sicilia, e la realizzazione di un ‘ponte’ per la cooperazione con la sponda meridionale del Mediterraneo”, spiega Clini. “Ecomed-Progetto Comfort, all’interno del progetto Catania2030, offre il suo contributo al processo che vede la Sicilia impegnata in prima linea per la transizione ecologica e, anche quest’anno, mette allo stesso tavolo imprenditoria e pubblica amministrazione, contribuendo allo sviluppo del dialogo sul territorio”, sottolinea Salvatore Peci, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Catania. “Un evento che parla anche ai giovani, con il coinvolgimento di tante scuole del territorio, per guardare al futuro con una ricchezza di prospettive in grado di offrire opportunità di lavoro ai nostri ragazzi”, aggiunge.  Nell’ambito del Salone, evidenzia Peci, continua anche “l’ottima sinergia con il Dipartimento dell’energia della Regione Siciliana per l’organizzazione delle speciali ‘Giornate dell’energia’, fondamentale momento di incontro e formazione sulle tematiche energetiche, anche alla luce dell’attuazione del Pnrr in Sicilia”. Infine, la parola chiave dell’intera manifestazione: sostenibilità. “Il ruolo di Ecomed è quello di costituire un libero momento di accesso ai più rilevanti e aggiornati contenuti sul rispetto dell’ambiente ma anche un catalizzatore di incontro tra la domanda e l’offerta, tra conoscenza e sete di saperi, tra generatori di idee e professionisti nell’applicarle, in una sorta di miscela alchemica che permette, nella centralità che ha nel Mediterraneo, di creare qualcosa di diverso, di spostare il baricentro della sostenibilità un po’ più a Sud, cosa che può aiutare l’intero sistema paese”, evidenzia Giuseppe Mancini, presidente dell’Associazione Nazionale Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. “La manifestazione consente nuove possibilità in termini di accrescimento culturale e di competenza quali elementi fondamentali in queste regioni per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità di cui tanto si parla – aggiunge Mancini, che è anche Coordinatore dei comitati tecnici di Catania 2030 – Perché quando si parla di transizione, ecologica ed energetica, così come quando si parla di economia circolare, bisogna iniziare ad aggiungere sempre più spesso un aggettivo che qualifica questa transizione; aggettivo che non può che essere ‘sostenibile’”.