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Post a sostegno donne israeliane, Claudia Conte minacciata di morte

Post a sostegno donne israeliane, Claudia Conte minacciata di morteRoma, 10 gen. (askanews) – Minacce di morte, offese e attacchi social per la giornalista e attivista Claudia Conte, ‘colpevole’ di aver pubblicato un post in cui invita a firmare l’appello promosso da Andrew Ruth Hannah, Silvia Grilli, Alessandra Kustermann, Manuela Ulivi e Anita Friedman affinché quello del 7 ottobre sia dichiarato femminicidio di massa.

“Dal primo giorno – aveva scritto Claudia Conte – con forza non ho avuto reticenze nel condannare Hamas per il gravissimo attentato del 7 ottobre, durante il quale le donne israeliane sono state oltraggiate, violentate, umiliate con crudeltà disumana. Firmate anche voi per affermare che nessuno stupro debba essere legittimato, chiunque ne sia l’autore”.

Università di Perugia, convegno nazionale SIPed il 18-19 gennaio

Università di Perugia, convegno nazionale SIPed il 18-19 gennaioRoma, 9 gen. (askanews) – Si svolgerà il 17 gennaio, dalle 17 alle 19, a Perugia (Piazza Ermini, presso il Dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione), un incontro, organizzato dalle professoresse e professori, dalle ricercatrici e ricercatori di area educativa del Dipartimento FISSUF, rivolto ai dirigenti scolastici, gli insegnanti e le studentesse e gli studenti delle istituzioni scolastiche del territorio umbro.

L’incontro – informa una nota – fa seguito a un’attività di ricerca sul campo svolta con le studentesse e gli studenti di Scienze della Formazione Primaria che hanno coinvolto quasi 800 studenti e studentesse delle secondarie di secondo grado, nel rilevare i bisogni formativi iniziali e in servizio degli insegnanti ed è finalizzato alla preparazione del convegno SIPed che si terrà nei giorni seguenti a Perugia. La formazione iniziale e continua degli insegnanti è una frontiera dei sistemi di istruzione e di ricerca su cui sono impegnati tutti gli atenei del nostro Paese e idocenti appartenenti ad ogni ambito disciplinare.

Su questo tema, il 18 e il 19 gennaio 2024 l’Università degli Studi di Perugia e il Dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione, accolgono la Società Italiana di Pedagogia (SIPed), i cui 1350 soci animeranno sessioni di dibattito scientifico per analizzare fenomeni emergenti e delineare scenari di intervento. La comunità pedagogica italiana presenta risultati e progetti di ricerca che coinvolgono oltre 50 atenei e 250 relatori italiani e stranieri. Il convegno coinvolge tutti i settori scientifici della pedagogia – generale e sociale, storia dei processi educativi e formativi, didattica e tecnologia, speciale e sperimentale – e le molteplici articolazioni euristiche espresse nei 34 gruppi di ricerca in cui è organizzato il lavoro della SIPed.

Il convegno sulla formazione iniziale e continua degli insegnanti. Relazioni, comunicazione, metodi si configura nel quadro progettuale dedicato alla ricerca, ai servizi e alle politiche territoriali: trasformative, innovative, emancipative – richiamando il simposio SIPed su La pedagogia nella città che cambia, svoltosi ad Aosta nel dicembre 2023 – e si proietta nel seminario Pratiche educative trasformative e processi emancipativi, in programma a Siena nel febbraio 2024. Il convegno individua nella formazione iniziale e continua degli insegnanti un luogo cruciale per orientare le società a tessere relazioni inclusive, per costruire metodi e tecnologie trasformative. Di fronte all’accrescersi delle disuguaglianze sociali ed economiche, della povertà educativa e ambientale, la formazione iniziale e continua degli insegnanti individua nell’ascolto delle diverse parti sociali una responsabilità emancipativa. La ripresa e la resilienza, cardini del PNRR, sono e saranno strettamente dipendenti dal successo delle relazioni, della comunicazione e dei metodi che strutturano l’apprendimento e l’insegnamento nelle pratiche educative scolastiche.

La ricerca, i servizi e le politiche territoriali sono chiamati a rispondere alle sfide dell’innovazione e del futuro che investono le persone e la formazione, la gestione delle risorse e la comunicazione pubblica, l’assetto delle discipline e l’organizzazione delle professioni pedagogiche, educative, formative. Tra scienze e governance dello sviluppo umano, libertà e pace per insegnare l’umano, nel rispetto delle culture, valorizzando territori, generi e generazioni.

Il 45mo Meeting di Rimini prende forma

Il 45mo Meeting di Rimini prende formaRoma, 28 dic. (askanews) – Nell’orizzonte del titolo “Se non siamo alla ricerca dell’essenziale, allora cosa cerchiamo?”, stanno man mano prendendo forma mostre, convegni e spettacoli del Meeting 2024, oltre alle attività dello sport e del villaggio ragazzi. E nel frattempo è stato presentato il manifesto dell’edizione 2024, che si terrà dal 20 al 25 agosto nella Fiera di Rimini.

È già annunciata una mostra dedicata allo scrittore Cormac McCarthy (1933-2023), l’autore de La strada, Non è un paese per vecchi, Il buio fuori e del suo ultimo romanzo Il passeggero dal quale è tratto il titolo del Meeting 2024. McCarthy è uno scrittore molto caro al pubblico del Meeting, che già nel 2012 gli aveva dedicato un evento. Proprio “essenziale” era l’aggettivo usato allora per descrivere sia l’uso della lingua di Mc Carthy, un linguaggio che aiuta ad entrare nella realtà, a raccontare le cose andandone al fondo, e la sua caratteristica di occuparsi solo di questioni decisive, che hanno a che fare con la vita e con la morte. “Stiamo assistendo ad un’accelerazione dell’evoluzione tecnologica come mai in precedenza nella storia dell’umanità”, così il presidente del Meeting Bernhard Scholz introduce il titolo del Meeting 2024. “Ma quali saranno i reali benefici e quali i rischi? Tante e incisive sono le domande che nascono dalla crescente incertezza esistenziale di tanti giovani e meno giovani, dalla frammentazione della vita sociale, dai cambiamenti climatici, dall’aumento della conflittualità e della violenza, dalle guerre sempre più atroci”.

La provocazione di McCarthy contenuta nel titolo del 45° Meeting va al cuore di questo momento storico. “Quella sull’essenziale”, spiega Scholz, “è una domanda che impegna la nostra persona nella sua totalità, mobilita la nostra ragione, muove la nostra intelligenza, incentiva le nostre relazioni, aprendo una prospettiva nuova. Qual è la consistenza della relazione che vivo, del dolore che mi affligge, della gioia che mi assilla, della bellezza che mi affascina, del lavoro che svolgo, della contraddizione che mi inquieta? La ricerca dell’essenziale non è qualcosa che riduce la vita ad un minimo indispensabile, ma al contrario fa vedere ogni singola cosa nel suo orizzonte di senso, fa conoscere i momenti della vita nella loro apertura verso un destino irriducibile, esalta la bellezza anche quando si nasconde sotto le macerie dell’indifferenza, valorizza il bene anche quando sembra annientato dal male”. Essere alla ricerca dell’essenziale, ricorda Scholz, “è un’attesa vigile e consapevole, un’attenzione appassionata e intelligente, nella certezza che esiste una consistenza indistruttibile in ciò che avviene, un bene infinito in ciò che accade. Altrimenti che senso avrebbe l’impeto di questa ricerca che, soprattutto nei momenti più lucidi e più bui della nostra vita, quasi si impone? È troppo evidente che solo la ricerca dell’essenziale può liberare una forza e una creatività autentica che ci permette, in tutte le circostanze e situazioni, di valutare, di giudicare, di distinguere, di valorizzare per poter riconoscere e far emergere ciò in cui tutto consiste, ciò in cui io consisto”.

Per questo motivo il Meeting 2024 proporrà la ricerca dell’essenziale come decisiva per affrontare in modo costruttivo le grandi sfide della vita sociale e culturale, economica e politica, dell’evoluzione tecnologica e degli impatti geopolitici. Certamente, sottolinea il presidente del Meeting, questa ricerca “non è possibile senza un dialogo che faccia maturare la propria comprensione, un confronto che approfondisca la propria conoscenza, una condivisione che crei la possibilità di costruire insieme un pezzo di strada, per un futuro più corrispondente alle attese più vere di ogni uomo”. Contribuire proprio a questo dialogo e a questa condivisione è la prospettiva della prossima edizione del Meeting di Rimini, che sarà tanto più ricca e tanto più incidente quanto più ognuno parteciperà come protagonista di un’appassionata ricerca dell’essenziale.

Paola Cortellesi italiana dell’anno di Famiglia Cristiana 2023

Paola Cortellesi italiana dell’anno di Famiglia Cristiana 2023Roma, 27 dic. (askanews) – Paola Cortellesi è l’italiana dell’anno di Famiglia Cristiana per il 2023. All’attrice e regista, cui sono dedicate la cover e un’ampia intervista del settimanale in edicola da domani, il riconoscimento è stato assegnato in quanto “è senza dubbio un bell’esempio, un modello positivo che incoraggia”.

È un “bagliore di speranza” nel buio di questo periodo. Lo spiegano, in un appassionato primo piano, il direttore e il condirettore di Famiglia Cristiana, Stefano Stimamiglio e Luciano Regolo. Paola Cortellesi ha diretto e interpretato “C’è ancora domani”, pellicola in cui ha esordito come regista ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. “L’abbiamo scelta come Italiana dell’anno 2023 – argomentano Stimamiglio e Regolo – innanzitutto per il coraggio con cui si è messa in gioco nel suo debutto alla regia sia sul piano artistico girando in bianco e nero in un delicato omaggio al neorealismo sia su quello dell’impegno in prima persona in una questione molto importante come quella dei diritti e del rispetto negati alle donne”.

Si tratta di un argomento – insistono il direttore e il condirettore di Famiglia Cristiana – “su cui l’orrenda sequela di femminicidi che ha segnato gli ultimi dodici mesi ha fatto comprendere come e quanto sia necessario un cambiamento radicale, proprio alla partire dall’educazione e dalla cultura”. E proprio in questa direzione – incalzano Stimamiglio e Regolo – “va la sua opera prima C’è ancora domani, che ha saputo coinvolgere un pubblico vasto ed eterogeneo su un tema tanto delicato con il rigore professionale di sempre, senza perdere la sua naturale vocazione all’ironia. Il suo, poi, è il film più visto dell’anno con oltre quattro milioni di spettatori, segnando così la rinascita del cinema italiano dopo il periodo buio della pandemia. Attraverso una vicenda ambientata 75 anni fa, Paola, che ha accolto con gioia la nostra decisione, ha saputo immergerci nel presente, nella realtà delle tante donne che, come la sua Delia, lottano per affermare i loro diritti e fare sentire la loro voce in una società ancora intrisa di maschilismo”.

Caso Ferragni, Assoconsumatori: servono regole per gli influencer

Caso Ferragni, Assoconsumatori: servono regole per gli influencerRoma, 22 dic. (askanews) – “La vicenda di Chiara Ferragni obbliga tutti, non solo quindi il mondo della comunicazione e il commercio in genere, a una profonda riflessione di carattere principalmente etico in merito alla responsabilità degli influencer nei confronti del pubblico di riferimento”. Lo afferma in una nota Domenico Colotta, presidente di Assocomunicatori, in merito alla vicenda Ferragni-Pandoro Balocco. “A questo punto, non è più rinviabile una regolamentazione giuridica della figura degli influencer, volta a dare un’efficace tutela ai professionisti che svolgono tale attività con serietà, e in grado di garantire ai consumatori una comunicazione pubblicitaria trasparente e ispirata a principi etici. L’attuale far west normativo – continuaa Colotta – sta creando modelli che non possono essere da esempio per le giovani generazioni”.

Rai Pubblica Utilità realizza video con Lis del Presepe San Pietro

Rai Pubblica Utilità realizza video con Lis del Presepe San PietroRoma, 21 dic. (askanews) – Nell’ambito della media partnership tra Rai Pubblica Utilità e la Diocesi di Rieti per il “Centenario del primo presepe di San Francesco”, Rai Accessibilità ha realizzato dei video con lis e sottotitoli, descrittivi dei presepi attualmente posti in piazza San Pietro e in Aula Paolo VI per poter condividere con tutti la bellezza ed il fascino incantato e mistico di queste due opere d’arte , simbolo del Santo Natale. L’interprete Lis è Maria Cristina Cuccurullo e la voce narrante è di Catia Svizzero.

Nello specifico, il Presepe in Piazza San Pietro è un’istallazione artistica che prende la forma concreta di una scenografia teatrale, frutto del confronto e della collaborazione tra il maestro presepista Francesco Artese, gli artigiani di Cinecittà e il maestro artigiano presepiale Antonio Cantone di Napoli. L’intera opera prende spunto dalla roccia del Santuario di Greccio ed è concepita come una quinta abbracciata idealmente dal colonnato di Piazza San Pietro. Il presepe in Aula Paolo VI è invece un’opera in mosaico – composta dall’innesto di circa 30.000 tessere di vetro – realizzata dall’artista Alessandro Serena, di Spilimbergo in Friuli Venezia Giulia, e sottolinea due punti fissi e straordinari per la storia dell’umanità: la Natività di Gesù, quella reale nell’anno zero, e la celebrazione di quella Nascita nel 1223 voluta da Francesco ottocento anni fa, con l’invenzione del presepio che ne codifica la memoria.

Concerto di Natale 2023 dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”

Concerto di Natale 2023 dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo”Roma, 21 dic. (askanews) – L’Associazione “Bambino Gesù del Cairo Onlus”, il cui Presidente è Monsignor Gaid Yoannis Lazhi, già Segretario di Sua Santità Papa Francesco, ha organizzato, in occasione delle festività natalizie il Concerto di Natale, la cui finalità è di condividere con tutti i soci, gli amici e i sostenitori, un evento pastorale ed artistico, caratterizzato dall’esecuzione di prestigiosi brani musicali, accompagnati da immagini altamente significative.

Il Concerto si è tenuto il 19 dicembre, alle ore 19.30, nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, in Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 10, e ha visto le esibizioni della Banda Musicale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del Soprano Minji Kang. Ha presrntato la serata Claudia Conte. A diffondere la notizia sono stati Biagio Maimone e Francesca Lovatelli Caetani della Direzione dell’ufficio stampa dell’Associazione. Tale iniziativa si inserisce nell’attività di Fundraising dell’Associazione, il cui obiettivo è di ultimare in Egitto i lavori inerenti la costruzione dell’Orfanotrofio “Oasi della Pietà”, la cui denominazione fa riferimento al prezioso dono che Sua Santità Papa Francesco ha benevolmente voluto destinare a questo progetto, che è una copia della Pietà di Michelangelo.

Il progetto suddetto è stato avviato in seguito alla sottoscrizione del Documento “Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune” da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, nella città di Abu Dhabi, il 4 febbraio 2019. Le altre iniziative in essere dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo” sono l’Ospedale pediatrico e materno “Bambino Gesù del Cairo”, la catena di ristoranti “Fratello”, volta a offrire gratuitamente cibo alle famiglie povere e la Scuola della Fratellanza Umana.

Il Presidente dell’Associazione Monsignor Yoannis Lahzi Gaid desidera ringraziare le Istituzioni, le Autorità, i Soci e le tutte le persone che hanno contributo a realizzare le opere di cui sopra. Papa Francesco guarda con fiducia ai progetti suindicati, sorretti dalla pedagogia dell’amore e della pace ed, ancor più, in quanto finalizzati all’educazione e alla cura dei bambini, nonché al rispetto della loro sacralità.

Campagna Civiltà dell’Amore “Salviamo un barcone”: 500 tratti in salvo

Campagna Civiltà dell’Amore “Salviamo un barcone”: 500 tratti in salvoRoma, 14 dic. (askanews) – Continua la campagna del Comitato di Collegamento di Cattolici per una Civiltà dell’Amore – ODV: “Salviamo un barcone” che, avviata nel luglio scorso, ha finora evitato la partenza di 7 barconi e salvato circa 500 persone, permettendo loro di lavorare nel proprio Paese, di avere un giusto salario e condizioni di vita dignitose. In occasione del Natale ormai alle porte proponiamo l’acquisto della Bibbia, nella versione ufficiale della CEI: un testo prezioso, per credenti e non, parte del cui ricavato andrà proprio a finanziare la campagna.

Dai dati del Ministero dell’Interno sappiamo che i migranti che sbarcano nel nostro Paese, in fuga da condizioni di vita precarie, aumenta di anno in anno: erano 63.062 nel 2021, 94.864 nel 2022, 152.804 nel 2023. Aumenta, di pari passi, la presenza di minori non accompagnati: dai circa 10 mila del 2021 ai 14 mila del 2022 fino ai 17 mila di quest’anno. “La nostra esperienza, però, ci dice che un’altra via è possibile: retribuendo, tramite i Missionari, il lavoro di un capofamiglia sul posto, questi riuscirà a sfamare sé stesso e la sua famiglia (spesso numerosa, composte in media da 5 persone), senza dover emigrare”, dichiara Giuseppe Rotunno, responsabile di Civiltà dell’Amore.

“Non si tratta di una forma di assistenzialismo, che si dispiega una tantum e che non risolve nulla, bensì di prospettare un futuro migliore offrendo, con quella continuità e tenacia di cui è garanzia la presenza dei Missionari in loco, un salario dignitoso, pari, nei paesi poveri in cui operiamo, a 25 euro la settimana. La persona, così, non è costretta ad imbarcarsi, andando incontro a tutto ciò che ne deriva e che purtroppo conquista tragicamente le cronache di giornali e telegiornali”. I risultati nel tempo non sono mancati. Da luglio scorso Civiltà dell’Amore ha evitato la partenza dell’equivalente di 7 barconi carichi di disperati (in media tra 40 e 80 persone a barcone) per un totale di circa 500 persone salvate, attraverso il supporto ai seguenti progetti: – Camerun – Missione Suore Domenicane, che promuovono e coordinano l’attività di giovani che lavorano la terra, imparando a coltivare, a trasformare i prodotti raccolti, a confezionarli e a venderli. In questo modo, non solo riescono a mantenere loro stessi e i loro studi, ma anche ad aiutare i genitori. – Guinea Bissau – Missione Suore Oblate, che si occupano di bambini denutriti, di donne incinta e a rischio, dell’educazione di giovani e adolescenti che vivono in condizioni di estrema povertà. – Repubblica Democratica del Congo – Missione Padri Carmelitani, che promuovono l’iniziativa “Adotta un papà”, ovvero l’assistenza alle famiglie mediante l’avvio al lavoro di mamme e papà, consentendo il mantenimento di tutta la famiglia; che si dedicano alla scolarizzazione dei bambini fino ai 15 anni; e alla realizzazione di un Ospedale/Ambulatorio, iniziato anni fa ma ancora da terminare. In questa missione con molteplici obiettivi sono stati salvati ben 4 barconi. – Sud Sudan – Ordine Frati Minori, che aiutano mamme e papà in difficoltà a provvedere ai bisogni primari di tutta la loro famiglia: cibo, vestiario, affitto, cure mediche, istruzione dei bambini.

Nissan insieme alle Acli di Roma al LaborDì

Nissan insieme alle Acli di Roma al LaborDìRoma, 14 dic. (askanews) – Nissan Italia ha partecipato alla seconda edizione del LaborDì, iniziativa di avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro organizzata dalle ACLI (Associazioni Cattoliche Lavoratori Italiani) di Roma.

Nissan amplia così il suo impegno in termini di Responsabilità Sociale d’Impresa, nell’ambito di una partnership con le ACLI di Roma avviata a luglio 2023 per promuovere i valori della solidarietà e della sostenibilità. La collaborazione, denominata “Care Sharing, metti in circolo la solidarietà”, prevede diverse iniziative, tra cui la raccolta alimentare per i più bisognosi che ha dato il via al percorso di sostegno umanitario e proseguirà con altre iniziative in futuro, anche con la partecipazione fattiva del personale di Nissan Italia. Nel ricco e articolato programma del LaborDì, Marco Toro, Presidente e Amministratore Delegato di Nissan Italia, ha tenuto un seminario sulla leadership e sulla mobilità del futuro di fronte a una platea di circa 1.000 studenti.

Il seminario è stato incentrato sulla profonda trasformazione che sta vivendo il settore automotive e sulle scelte di Nissan in termini di tecnologie per accompagnare i clienti verso un futuro di mobilità più agile e sostenibile. Marco Toro, Presidente e Amministratore Delegato di Nissan Italia, ha dichiarato: “L’industria automobilistica sta vivendo una vera e propria rivoluzione, che vede l’Europa in prima fila nel passaggio alla mobilità a zero emissioni e tutte le case impegnate ad aggiornare la propria offerta di prodotti, di tecnologie e servizi. In questo contesto di rapido e profondo cambiamento, è nostro dovere aiutare i giovani a orientarsi e a fare le scelte opportune nell’avvicinamento al mondo del lavoro. Il LaborDì è un appuntamento importante in tal senso, un’occasione di confronto fra le aziende e i giovani che sono il futuro del nostro Paese.”

Lidia Borzì, Presidente ACLI di Roma Aps, ha dichiarato: “La giornata di oggi è il frutto di un percorso nato da lontano, dedicato al binomio giovani e lavoro, che ha sempre voluto guardare verso quella tanto agognata alleanza per il lavoro dignitoso, per metterlo in cima a tutte le priorità. Ringraziamo Papa Francesco, che ha dedicato a questa iniziativa non un semplice messaggio ma quasi un vero e proprio manifesto per il lavoro dignitoso. Il Santo Padre ha benedetto e incoraggiato l’iniziativa, il lavoro di rete su cui tanto ci stiamo impegnando e ha colto in pieno il senso di questa giornata, che vuole aprire cantieri di sogni, cantieri di speranza che permettono di abbracciare “la bellezza di un lavoro dignitoso”.” LaborDì: un cantiere per generare lavoro

LaborDì è un’iniziativa dedicata ai giovani che si avvicinano al mondo del lavoro, pensata per fornire loro un quadro della realtà occupazionale nel territorio, orientarli verso le competenze e gli strumenti più apprezzati delle aziende e dare indicazioni su come affrontare e gestire al meglio la ricerca di un nuovo lavoro. Al LaborDì hanno partecipato attivamente oltre 20 aziende nazionali e internazionali, che gestiscono workshop, focus tematici, simulazioni di colloqui; un’occasione per farsi conoscere da giovani in cerca di occupazione ed entrare in contatto con profili potenzialmente interessanti. La seconda edizione di LaborDì è stata organizzata in collaborazione e con il Municipio Roma IX e con il patrocinio della Diocesi di Roma, di Roma Capitale, della Città Metropolitana di Roma Capitale, della Regione Lazio, di Unindustria, di ManagerItalia, della Camera di Commercio di Roma, la collaborazione dell’Associazione nazionale Presidi, l’UDU Sapienza, la Caritas di Roma, le aziende, i sindacati e altre importanti realtà del territorio.

Ambiente, convegno a Roma sulla responsabilità del cambiamento

Ambiente, convegno a Roma sulla responsabilità del cambiamentoRoma, 12 dic. (askanews) – Tracciare una possibile rotta per la definizione di nuove strategie sostenibili che riconoscano l’uomo al centro delle strategie per il cambiamento. Questo il tema del convegno previsto giovedì 14 dicembre 2023, a Roma all’Acquario Romano – sede della Casa dell’Architettura – (piazza Manfredo Fanti 47) e on line, dalle ore 9.30. Il meeting, organizzato da Green Building Council Italia, ha come tema ‘La responsabilità del cambiamento per il benessere delle persone’. Nell’incontro è annunciata la voce di relatori istituzionali, del mondo della ricerca, accademico e dell’impresa.

Previsto l’intervento di Matteo Salvini – vicepresidente del consiglio dei ministri e ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Gian Marco Centinaio – vicepresidente del Senato; Alessandro Morelli, sottosegretario alla presidenza del consiglio; Andrea Tobia Zevi, assessore al patrimonio e alle politiche abitative del Comune di Roma; Fabrizio Capaccioli, presidente GBC Italia. Il convegno ospiterà, inoltre, una Lectio Magistralis del Professor Umberto Galimberti e l’intervento di Renato Mannheimer – Eumetra che presenterà i risultati di una ricerca, commissionata da GBC Italia, per valutare la percezione tra i cittadini italiani in merito ai principali temi del costruire green. L’evento è articolato in due distinti panel di confronto. Nel primo interverranno: Alberto Gusmeroli, presidente x commissione attività produttive, commercio e turismo; Emiliano Briante, responsabile area Business & Policy Impact The European House Ambrosetti; Guido Castelli, commissario straordinario ricostruzione Sisma 2016; Antonio Decaro, presidente Anci, Francesca Federzoni, vicepresidente Oice; e Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione UniVerde.

I temi ruoteranno intorno a quanto messo in luce dall’indagine demoscopica presentata dal Professor Mannheimer e all’individuazione di nuove azioni e strategie utili per guidare il cambiamento in chiave sostenibile per il nostro Paese. Il secondo panel si incentra sui possibili scenari di sostenibilità oltre i limiti terrestri, partendo dalle opportunità offerte oggi e in futuro dalla Space Economy, grazie alla presenza di Sara Garino, capo ufficio legislativo presidenza della x commissione attività produttive, commercio e turismo; Augusto Cramarossa, Agenzia Spaziale Italiana; Gianluigi Baldesi, European Space Agencv (ESA); Anna Masutti, professoressa ordinaria di diritto della navigazione aerea Università di Bologna e Franco Malerba, primo astronauta italiano della storia.

“L’appuntamento rappresenta un’importante occasione di riflessione e confronto – si spiega in una nota – per provare a trovare una possibile risposta a domande quali: Cosa significa, oggi, essere responsabili del cambiamento? Cos’è necessario che accada affinché la sostenibilità non sia un boomerang sociale ed economico? Qual è la percezione dei cittadini italiani rispetto all’urgenza di azioni da mettere in atto in merito alla sostenibilità?”. Il programma della mattinata si propone pertanto di condividere idee, ricerche e conoscenze per guardare ad una realtà in cui i temi di responsabilità sociale, inclusione e impatti dell’azione dell’uomo sull’ambientale convergono in un nuovo sentito culturale e sociale, per un nuovo ‘Umanesimo della Sostenibilità’.