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L’Unione Italiana Ciechi alla fiera Fa’ la cosa giusta a Milano

L’Unione Italiana Ciechi alla fiera Fa’ la cosa giusta a Milano


L’Unione Italiana Ciechi alla fiera Fa’ la cosa giusta a Milano – askanews.it



L’Unione Italiana Ciechi alla fiera Fa’ la cosa giusta a Milano – askanews.it


















Milano, 24 mar. (askanews) – Anche quest’anno l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con il suo Centro Nazionale del Libro Parlato “Francesco Fratta”, sarà presente all’interno di “Fa’ la cosa giusta”, manifestazione dedicata al consumo critico e agli stili di vita sostenibili, giunta alla sua XX edizione.

Nello stand KC1, padiglione 3, aerea espositiva “Pace e Partecipazione”, dalle 9 alle 20, insieme all’U.I.C.I., saranno presenti anche la Federazione delle Istituzioni pro Ciechi, la Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita” di Monza, la Stamperia Braille di Catania con il loro Polo tattile Multimediale, il Centro Regionale – Scuola Cani Guida per Ciechi e Polo Nazionale per l’Autonomia – “Helen Keller” e la IAPB Italia Onlus (Agenzia internazionale per la prevenzione alla cecità) e l’I.Ri:Fo.R. (Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione). “L’obiettivo comune è quello di coinvolgere il pubblico presente a Fiera Milano City – sottolinea Linda Legname, vicepresidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – e sensibilizzarlo sull’importanza della lettura, il diritto allo studio, l’accesso alla cultura, la necessità di vivere una vita in piena autonomia e l’importanza della prevenzione”.

Durante le tre giornate, sarà possibile svolgere o assistere a numerose attività, organizzate dagli enti presenti, scoprire la lettura accessibile tattile e digitale, imparare il sistema di scrittura e lettura Braille, dialogare con gli istruttori dei cani guida e conoscere un nuovo modo di vivere con i nostri amici a quattro zampe. Si parlerà di musei inclusivi e di quanto l’accessibilità all’arte giochi un ruolo fondamentale nella fruizione dell’arte stessa e della cultura in generale; di mappe tattili, di percorsi e di audioguide che migliorano l’esperienza artistica. E infine (perché no?), sarà possibile diventare “donatore di voce”. “Parliamo ad un mondo in divenire – dice il presidente IAPB Italia Onlus Mario Barbuto -; un mondo in cui l’attenzione alla disabilità è parte integrante della sostenibilità e del rispetto per la centralità della persona. In questo contesto lungimirante e in un’area della fiera che approfondisce tutti gli aspetti che toccano il tema della disabilità visiva, dall’inclusione nelle attività scolastiche all’addestramento dei cani-guida, l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione delle Cecità (IAPB Italia – Onlus) pone l’accento anche sulla riabilitazione visiva. La riabilitazione è, infatti, parte integrante della cura della vista e, oltre a preservare e addestrare il residuo visivo delle persone ipovedenti, permette di recuperare ampi spazi di autonomia e libertà. Centrale è, infine, il nostro impegno per la prevenzione e diagnosi precoce della malattia che possono far perdere la vista. Per la prima volta in tre anni, torna a Milano l’unità l’Unità mobile oftalmica di IAPB Italia il cui team di oculisti e sanitari, grazie all’aiuto del Professor Francesco Bandello, offrirà check – up gratuiti della vista a tutti i cittadini”.

I check-up oculistici a bordo delle Unità mobili oftalmiche hanno un fine preventivo e mirano a una diagnosi precoce: non sostituiscono una visita oculistica completa comprensiva di dilatazione della pupilla ma permettono di invidiare indizi che permettono di intervenire per tempo. Non possono essere rilasciate a bordo prescrizioni.

iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia

iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia


iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia – askanews.it



iLMeteo.it nell’ultimo videoclip di Emanuele Aloia – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – iLMeteo.it debutta nel mondo delle hit musicali. Quale migliore occasione se non la collaborazione all’interno del videoclip del singolo “Meteo”, la nuova canzone di Emanuele Aloia, cantante torinese classe 1998 che negli ultimi due anni ha scalato le classifiche e dominato i social con i suoi singoli “Girasoli”, “Il bacio di Klimt”, “L’urlo di Munch”.

Il sito meteo più amato dagli italiani, con 6 milioni di utenti medi al giorno e una media mensile di 30 milioni di utenti unici, sceglie così la musica per incontrare il target della Generazione Z. Secondo una ricerca Doxa per iLMeteo.it, il 42% dei giovani fra i 18 e i 24 anni si informa sulle previsioni meteo dai canali de iLMeteo.it e il 27% di loro lo considera il sito di riferimento. “In questi anni siamo riusciti a diventare un canale di consultazione trasversale capace di parlare a tutti gli italiani, complice anche il nostro approccio pop e previsioni sempre più puntuali – dice Emanuele Colli, amministratore delegato de iLMeteo.it – Oggi con questa operazione vogliamo dare seguito a quel dialogo che intratteniamo con il pubblico più giovane, che ci spinge a investire sulle nuove tecnologie e a innovare le forme e i modi di comunicazione”. “È un grande piacere per me aver realizzato il videoclip del mio singolo “Meteo” insieme a iLMeteo.it – ha detto Emanuele Aloia. “Il giorno dell’uscita del mio singolo, tra i vari commenti c’era anche quello de iLMeteo.it, cosa che ha suscitato grande divertimento e interazione tra i miei follower per il collegamento che c’è con il titolo del mio brano. Penso proprio che le cose che nascono in modo così naturale siano le più belle ed è per questo che, da quel commento, abbiamo deciso di realizzare qualcosa insieme”.

Il videoclip di “Meteo” è realizzato dalla Sunflower. L’app de iLMeteo.it compare in apertura e chiusura del video sul refrain “Cambiavi umore come il meteo, senza avviso”.

Minori, Ismu: quelli stranieri tre volte più a rischio di violenza

Minori, Ismu: quelli stranieri tre volte più a rischio di violenza


Minori, Ismu: quelli stranieri tre volte più a rischio di violenza – askanews.it



Minori, Ismu: quelli stranieri tre volte più a rischio di violenza – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Dei circa 402 mila minorenni che risultavano presi in carico dai Servizi Sociali al 31 dicembre 2018 (ultimi dati disponibili), 77.493 lo erano per qualche forma di maltrattamento: quindi 193 minorenni ogni 1.000 in carico ai Servizi risultavano essere maltrattati. La percentuale di minorenni stranieri in carico ai Servizi Sociali per maltrattamento era, invece, tre volte maggiore rispetto a quella dei minorenni italiani: su 1.000 minorenni, 23 sono stranieri e 7 italiani. Questo il dato, secondo una indagine di AGIA, CISMAI e Terre des Hommes, rilanciata dalla Fondazione ISMU ETS, che ha promosso per questo, venerdì prossimo a Milano una conferenza dal titolo: “Prevenire e contrastare la violenza sui minori stranieri: il progetto Remì”, presso Camera di Commercio meneghina. Il convegno costituisce, spiegano i promotori, “non solo un momento di confronto tra rappresentati delle istituzioni, esperti e mondo del Terzo Settore, ma anche l’occasione per presentare i risultati di “Remì – Reti per il contrasto alla violenza sui minori migranti”,un progetto finanziato con il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione”.

Quello della violenza sui minori, infati, è un triste fenomeno che risulta in aumento rispetto a quello rilevato nelle precedenti indagini dell’Autorità Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza. “Le ragioni di tale sbilanciamento – spiega Ismu – potrebbero essere diverse: da un lato si ipotizza una maggior attenzione da parte dei servizi sociali e delle istituzioni a riconoscere e denunciare i segnali di maltrattamento anche all’intero dei nuclei familiari stranieri; dall’altro potrebbe pesare, in alcuni casi, l’applicazione di metodi educativi che replicano quanto avviene nei paesi di origine, ma che in Italia non sono assolutamente ammissibili”. La violenza sui minori, secondo le realtà sociali, “rappresenta una delle problematiche più urgenti e gravi del nostro tempo. Una piaga sociale – si sottolinea – che colpisce indiscriminatamente bambini e adolescenti di tutte le etnie, culture, classi sociali e livelli di istruzione, con conseguenze drammatiche sulla loro crescita e sul loro futuro”. Un impatto, quello della violenza, poi, che risuta “particolarmente grave” nei casi in cui i minori hanno un background migratorio, “sia poiché vivono in una condizione di particolare vulnerabilità perché spesso vittime anche di discriminazioni, pregiudizi e marginalizzazione, sia perché hanno più difficoltà nell’accedere ai servizi di sostegno e protezione”. Le famiglie immigrate risultano poi “più vulnerabili” in quanto spesso hanno una scarsa conoscenza del sistema italiano di garanzia del minore e una cultura dei suoi diritti diversa e, in alcuni casi, meno attenta a diritti considerati secondari (diritto al gioco, all’ascolto, alla partecipazione). “In questo quadro di complessità, i servizi – aggiunge ISMU – sono tenuti a garantire il diritto di ogni minore, quale che sia la condizione giuridica o la nazionalità, ad essere protetto da forme di violenza e maltrattamento, ma non sempre sono dotati delle competenze necessarie per rilevare, decodificare e affrontare situazioni critiche in famiglie di diversa tradizione culturale”. Ed è proprio in questo contesto che si inserisce il progetto Remì, che mira a prevenire e contrastare la violenza sui minori con background migratorio, rafforzando in chiave interculturale il sistema di prevenzione e di contrasto e potenziando la rete dei servizi, per creare un modello innovativo basato su pratiche e metodologie sperimentali da diffondere a livello nazionale. Il percorso implementato all’interno del progetto Remì nasce infatti con l’obiettivo di sviluppare negli operatori di servizi sociali, sanitari, educativi, competenze utili per la prevenzione e il contrasto della violenza sui minori migranti.

”Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”, evento domani a Roma

”Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”, evento domani a Roma


“Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”, evento domani a Roma – askanews.it



“Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”, evento domani a Roma – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – L’attivista antimafia e scrittrice Claudia Conte continua il suo ciclo di iniziative in tutto il territorio nazionale per promuovere la cultura della legalità con un nuovo evento romano intitolato “Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”. Domani 22 marzo alle ore 18:30 il “Circolo Canottieri Lazio” di Roma ospiterà personalità della politica, della comunicazione e del giornalismo per parlare di legalità e contrasto alla criminalità organizzata.

A moderare l’iniziativa il direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca. Dopo i saluti introduttivi del Presidente del circolo romano ospitante, l’avv. Raffaele Condemi e dell’On. Mauro D’Attis (Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione), interverranno Rita Dalla Chiesa (figlia del Generale martire Carlo Alberto ucciso dalla mafia il 3 settembre 1982 in un agguato a Palermo, di cui l’anno scorso si è celebrato il 40esimo anno della morte) e l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio in video collegamento. Durante l’evento, in diretta streaming e in onda su Radio Radicale, Conte presenterà il suo romanzo alla seconda edizione “La legge del cuore. Storia di assassini, vigliacchi ed eroi” (Armando Curcio Editore), attualmente in libreria in omaggio alle vittime della mafia.

Claudia Conte è anche promotrice dei 17 Obiettivi dell’Agenda ONU 2023 attraverso progetti di utilità sociale in collaborazione con le principali realtà istituzionali del Paese. E’ inoltre fondatrice di Far From Shallow, società benefit che collabora con diversi enti del terzo settore quali Unicef, Fondazione Bambino Gesù’ e Comunità di Sant’Egidio. Prossimo appuntamento in calendario per la Conte e le sue iniziative a sostegno della legalità il 30 Marzo a Reggio Calabria, ove si affronterà il tema delicato e sempre attuale della piaga di una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo: la ‘ndrangheta.