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Disabilità, al via campagna Lega Filo d’oro per feste Natale

Disabilità, al via campagna Lega Filo d’oro per feste NataleRoma, 29 nov. (askanews) – Pari opportunità e un futuro privo di barriere in cui il pieno riconoscimento dei propri diritti venga attuato garantendo un’inclusione reale: chiedono questo le persone con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale, oltre 360mila in Italia (lo 0,7% della popolazione). Una fascia di popolazione spesso invisibile, che rischia di essere confinata nell’isolamento imposto dalla propria disabilità a causa dell’assenza di efficaci processi di analisi dei bisogni specifici di queste persone, delle barriere e delle disuguaglianze che sono costrette ad affrontare. Chiedono, dunque, di essere messe nelle condizioni di vivere le proprie vite perseguendo la massima autonomia possibile e partecipando attivamente alla vita del Paese.

In occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità (3 dicembre), la Fondazione riaccende l’attenzione su questa disabilità complessa, portando avanti il proprio impegno affinché in Italia l’iter per la revisione e la piena applicazione della Legge 107/2010 – che riconosce la sordocecità come una disabilità unica e specifica – non si fermi e parallelamente dando voce alle tante famiglie che chiedono soluzioni concrete per il futuro dei propri figli. Perché la Lega del Filo d’Oro opera da sempre nella convinzione che anche nelle disabilità più gravi è possibile realizzare un progresso ogni giorno, se la società è ben disposta ad accogliere i bisogni della persona e a riconoscere le sue potenzialità. “Nonostante gli importanti passi fatti negli ultimi anni, nel nostro Paese manca ancora una Legge che funzioni realmente e una sensibilità collettiva che porti le persone sordocieche e le loro istanze ad essere viste ed ascoltate da tutti. Una delle necessità che percepiamo, infatti, come prioritarie, in questo contesto storico così difficile per tutti, è sicuramente quella di diventare visibili, con i nostri bisogni specifici e complessi, che richiedono tanta cura – sottolinea Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle persone sordocieche della Lega del Filo d’Oro – Da quasi 60 anni la Lega del Filo d’Oro è impegnata al nostro fianco, ma il suo operato non basta. È importante fare rete, anche nei territori, per replicare il suo modello e fare in modo che per noi persone sordocieche e per le nostre famiglie non rimanga il miraggio”.

Milano, a Casa Emergency il regalo di Natale che può salvare vite

Milano, a Casa Emergency il regalo di Natale che può salvare viteMilano, 28 nov. (askanews) – Chiede un “piccolo gesto”, Emergency, per sostenere il diritto alla cura in Italia e nel mondo. Fino al 24 dicembre, a Casa Emergency in via Santa Croce 19 a Milano è possibile trovare idee regalo e sostenere così i suoi progetti in Italia e nel mondo. Dai cesti e tessuti dall’Uganda agli accessori realizzati con materiali di riciclo, dai dolci natalizi alle magliette dell’associazione, che si possono acquistare anche online. Sono più di settanta le proposte regalo con il logo di Emergency, dalla classica tazza fino all’agenda, ma anche prodotti provenienti dai Paesi in cui l’associazione lavora o da realtà solidali che collaborano con la Ong.

Per offrire un aiuto a chi vive in contesti difficili in Italia e nel mondo, negli spazi di Natale si possono acquistare il presepe della pace del Perù prodotto da Kenty, realtà che mette insieme famiglie artigiane, rifugiati e piccole cooperative di giovani in zone disagiate del Paese; la collana con il ciondolo logo di Emergency e il portachiavi entrambi realizzati da NO WAR FACTORY, con metalli provenienti da residui bellici disseminati nel Laos, Paese del Sud est asiatico, la zona del mondo più bombardata della storia; per chi volesse regalare un libro, si possono anche trovare i libri scritti dal fondatore della Ong, Gino Strada, come ad esempio “Una persona alla volta” edito da Feltrinelli. Per un Natale solidale anche a tavola torroni, croccanti e altri dolci a base di mandorla, pistacchio e nocciola prodotti all’interno della Casa circondariale di Ragusa dalla cooperativa Sprigioniamo Sapori, le tavolette di cioccolato del Laboratorio di Don Puglisi, progetto di reinserimento sociale di donne in difficoltà con figli, la Cesta salata Emergency di Negozio Leggero con una selezione di prelibatezze senza derivati animali, gli infusi e le tisane di Erbalogica, tutti rigorosamente biologici.

Per chi è attento all’ambiente si possono scegliere gli orecchini e le collane di Az Contempory Jewels tutti prodotti con materiali di riciclo, a tiratura limitata; un’altra possibilità è quella di regalare le borse di Cartiera, laboratorio di moda etica che recupera e riusa pelle e tessuti di alta qualità; tante le proposte di Vagamondi con il progetto nato in Sri Lanka che produce materiale da cartoleria a partire dagli escrementi degli elefanti. Emergency propone, infine, delle idee-regalo virtuali: basta un contributo online e si potrà sostenere direttamente il lavoro dell’associazione in Italia e nel mondo, con l’acquisto di giubbotti-salvagente per la nave Life Support, di farmaci e materiale sanitario per un neonato in terapia intensiva neonatale in Afghanistan, una visita medica gratuita a un paziente nel politruck, l’ambulatorio mobile di Emergency aperto a tutti per visite gratuite in Italia, pacchi spesa, per un mese, beni di prima necessità per una famiglia.

Con l’acquisto dei regali solidali sarà possibile inviare ai propri cari gli auguri di Natale tramite una e-card: si contribuirà così concretamente a garantire il diritto alla cura gratuito, uguale e universale per tutti, alla lotta alla guerra e alla povertà.

A lezione nel verde, al via a Bagheria l’Aula natura per studenti

A lezione nel verde, al via a Bagheria l’Aula natura per studentiMilano, 28 nov. (askanews) – Spazi verdi nelle scuole italiane dove imparare dalla natura ed educare bambini e ragazzi al rispetto dell’ambiente: è lo scopo del progetto delle Aule Natura del WWF, sostenuto da Procter & Gamble nell’ambito del programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, con l’obiettivo di realizzare, entro il 2024, oltre 50 Aule Natura nelle scuole di tutta Italia.

Questo percorso per trasformare i cortili scolastici in vere e proprie aule a cielo aperto ha fatto oggi tappa a Bagheria, con l’inaugurazione di un’Aula Natura presso il Plesso Infanzia-Primaria “Emanuela Loi” dell’I.C. “Carducci – Gramsci”. L’Aula Natura di Bagheria si sviluppa su una superficie di oltre 100 metri quadri, ricoperta di flora endemica tipica delle zone incolte limitrofe a zone rocciose scoscese, e comprende le casette nido per gli uccelli, ospitate da un filare di alberi di Falso Pepe, dove è posizionata anche una fototrappola, un percorso tematico che attraversa zone tipiche della macchia mediterranea, tra Lentisco, Euforbie, Rosa canina e Rosmarino, e una zona dedicata agli insetti, con un rivolo d’acqua capace di attirare anche le specie di avifauna, oltre a piccoli rettili e anfibi, come il Discoglosso dipinto. A questi si aggiungono un’area dedicata a fiori attrattivi per gli insetti impollinatori, e un piccolo orto dove sperimentare diverse attività didattiche. In questo modo, i circa mille alunni dell’Istituto Comprensivo di Bagheria potranno conoscere, vedere e toccare con mano fiori, frutti e animali, osservare il cambio delle stagioni, vivere il concetto di biodiversità e diventare anche custodi di tutto questo.

Per i promotori dell’iniziativa si tratta di un “contributo importante, soprattutto se si considera che il 43% degli alunni accolti dalla scuola si trova in situazioni di fragilità o svantaggio, e che va a sommarsi agli sforzi già messi in campo dall’Istituto in tema di educazione ambientale, caratterizzati da un profondo radicamento territoriale e dalla sinergia fra istituzioni, enti ed associazioni impegnati a diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e della responsabilità verso il patrimonio ambientale”. “L’adozione di lezioni in ambiente aperto permette di migliorare la qualità dell’apprendimento superando quello che diversi studiosi hanno definito come vero e proprio disturbo da deficit di natura che comporta disattenzione, svogliatezza, noia, oltre ai tradizionali pericoli legati alla sedentarietà – ha detto Martina Alemanno, Responsabile Educazione WWF Italia -. Crediamo molto in questo progetto che vede in Procter & Gamble Italia un sostenitore e promotore molto importante, perché riesce ad offrire il contatto con la natura ai più giovani, riqualificando spazi nelle scuole spesso degradati o inutilizzati, proponendo il loro utilizzo educativo per mettere le basi di una vera transizione ecologica e culturale. Questa è un’azione prioritaria per il WWF Italia, come anche dimostrare alle istituzioni comunali e provinciali che si può operare in questo senso”.

Italiani sempre più poveri: 10mila alle Mense Francescane nel 2023

Italiani sempre più poveri: 10mila alle Mense Francescane nel 2023Milano, 27 nov. (askanews) – Non si arresta la povertà in Italia: complici l’inflazione e l’aumento del costo della vita, le famiglie e le persone più fragili sono sempre più in difficoltà. Sono già oltre 10 mila le persone che nel 2023 hanno chiesto aiuto alle 20 mense francescane di Operazione Pane per un pasto caldo e un sostegno con le spese quotidiane. Numeri che, inseriti nel quadro dei dati Istat, secondo i quali nel 2022 erano oltre 5,6 milioni gli individui in condizione di povertà assoluta

Violenza donne, Intesa Sanpaolo si tinge di arancione

Violenza donne, Intesa Sanpaolo si tinge di arancioneMilano, 25 nov. (askanews) – In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, Intesa Sanpaolo si tinge di arancione e illumina il Grattacielo di Torino e la sede di Via Verdi a Milano a sostegno della campagna promossa dall’Onu e UNWomen.

La Banca ha numerose iniziative rivolte alle proprie persone: tra queste la possibilità di accedere a un supporto psicologico con un servizio di ascolto e di prima informazione e, dal 2021, una policy specifica di prevenzione delle molestie e di diffusione della cultura di rispetto e inclusione. Intesa Sanpaolo sostiene inoltre le organizzazioni non profit impegnate in questo ambito. Attraverso il Fondo di Beneficenza in capo alla presidenza, dal 2019 sono stati 120 i progetti orientati al contrasto della violenza di genere, che in questo biennio 2023-2024 è tra le linee guida che ne indirizzano l’attività. Anche i musei di Intesa Sanpaolo si impegnano sul tema. Le Gallerie d’Italia prevedono la gratuità per la giornata del 25 novembre in tutte le sedi, a Milano, Torino, Napoli, Vicenza. Nel museo di Napoli è stata promossa un’iniziativa rivolta alle scuole di Caivano e Scampia, in collaborazione con la Polizia di Stato, per stimolare la riflessione sul divario di genere come fattore generativo della violenza sulle donne.

Il Museo del Risparmio di Torino sviluppa lungo tutto l’anno attività volte ad evidenziare l’altra faccia della violenza di genere ovvero quella economica. Tra le proposte, mercoledì 29 novembre alle 18 si terrà l’incontro “Quando il tuo amore ti chiede lo scontrino – Violenza economica, un fenomeno sottovalutato” per sensibilizzare sull’importanza dell’indipendenza economica come strumento di prevenzione e reinserimento delle donne vittime di violenza. Intesa Sanpaolo ha inoltre sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità e l’Abi per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne favorendo anche iniziative di formazione e informazione per sostenere l’inclusione finanziaria e il superamento delle differenze legate al genere.

Femminicidi, Amirante (Nuovi Orizzonti): è emergenza sociale

Femminicidi, Amirante (Nuovi Orizzonti): è emergenza socialeRoma, 23 nov. (askanews) – “Ancora una volta ci troviamo senza parole, atterriti ed inorriditi dinnanzi all’ennesimo efferato omicidio di una ragazza dolcissima la cui colpa, era stata di illudersi di poter lasciare il proprio ‘bravo’ ragazzo restando comunque amici. Sono troppe le lacrime che ho raccolto in questi anni per le continue violenze psicologiche, fisiche, sessuali, subite da tantissime donne. Ciò che è più incredibile è che il più delle volte le violenze sono ripetute e inferte proprio dalle persone che dicono di amarle ma che chiamano amore ciò che non lo è: la possessività, l’eccessiva gelosia, le tante diverse forme di dominio, di manipolazione, aggressività”.

Lo scrive in una nota Chiara Amirante, Fondatrice della Comunità di diritto Pontificio Nuovi Orizzonti: “Troppo spesso si arriva a considerare la persona che si dice di amare come una proprietà, invece di valorizzarla, custodirla. Tutto questo non ha proprio niente a che fare con l’Amore. Tutti assistiamo attoniti, con una tagliente lama di impotenza che ferisce il cuore, alle continue notizie di donne che vengono uccise proprio da coloro che hanno affermato di amarle. Solo in quest’anno ogni 4 giorni è stata uccisa una donna, il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila) – dati ISTAT. Questo quello che sappiamo ed è già terrificante. Poi ci sono però anche tutte le donne che non hanno voce per gridare perché troppo impaurite e che subiscono continui abusi e violenze di ogni tipo che si ripetono con insistenza e che rendono la loro vita un inferno. In questi anni ho accolto le testimonianze di decine di migliaia di donne e più del 70% hanno subito violenza o abusi”. “Ci troviamo difronte ad un emergenza epocale – è il monito di Amirante per cessare ogni forma di violenza. Basta, basta violenza! Basta pensare che strumentalizzare il corpo di una donna come un oggetto per vendere di più vada bene! Basta pensare che le ragazze che percorrono gelidi marciapiedi per svendere il loro corpo a viandanti senza scrupoli lo scelgano liberamente, mentre la piaga della prostituzione schiavitù continua a dilagare sotto i nostri occhi, nell’indifferenza dei più. Basta ad ogni forma di mercificazione della donna. Basta con qualunque tipo di abuso. Tutto questo è inaccettabile! Non sono sufficienti, anche se necessarie, pene maggiori per i carnefici. Bisogna prevenire proteggendo sì di più le donne ma anche educando gli uomini e l’intera società a liberarsi da ogni forma anche sottile di maschilismo e a riconoscere e rispettare i diritti, la dignità, la libertà di ogni donna, valorizzare il suo carisma specifico il contributo unico che ogni donna può portare al Bene della società. Mentre noi siamo tutti profondamente scossi e addolorati per il terrificante omicidio di Giulia – aggiunge – ci sono milioni di donne che continuano a subire violenze che vanno al di là di ogni immaginazione. Non restiamo rassegnati in attesa della nuova agghiacciante notizia dell’ennesima donna uccisa, lasciamoci tutti interpellare in prima persona dal perpetrarsi di questa follia. Impegniamoci a fare di tutto, ciascuno nel proprio ambito perché così tante lacrime e così tanto sangue non siano stati versati invano ma possa contribuire a farci sentire la responsabilità di fermare sul nascere, con ogni mezzo, qualunque piccola o grande mancanza di rispetto e di abuso. Mettiamo tutto il nostro impegno là dove siamo per edificare davvero, insieme, una società più attenta alla tutela dei più fragili, e dove il rispetto della dignità, della libertà dei diritti, di ogni donna non siano solo parole ma un imperativo assoluto ed urgente per tutti”.

AccessiWay propone il “Manifesto” per la piena accessibilità digitale

AccessiWay propone il “Manifesto” per la piena accessibilità digitaleRoma, 21 nov. (askanews) – Difendere l’accessibilità digitale non solo come motore di inclusione, ma come diritto umano inalienabile. Agevolare la realizzazione di un mondo fisico e digitale accessibile, sostenuto da un contesto normativo chiaro e coerente, per evitare che ogni giorno si alimentino nuove forme di discriminazione. Infatti, nonostante l’accessibilità digitale sia legalmente obbligatoria, il panorama attuale risulta ancora insoddisfacente e contraddittorio. Ecco perché si deve puntare al pieno recepimento dello “European Accessibility Act”, che promuove accessibilità totale per tutti i prodotti e servizi. È questa la “mission” del “Manifesto per la piena accessibilità digitale”, idea lanciata dal presidente di FISH (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) Vincenzo Falabella, rivolto a “leader politici, pilastri dell’industria e cittadini d’Italia”, in occasione del workshop organizzato da AccessiWay dal titolo “2025 Accessibilità e cittadinanza. Il digitale nelle organizzazioni; ecosistemi e processi inclusivi. L’occasione giusta per chiamare a raccolta gli esperti del settore e tracciare un bilancio realistico, guardando ad un percorso comune che possa finalmente fornire le adeguate risposte alle esigenze avvertite, nel mondo, da oltre il 15% della popolazione.

I numeri in Italia. L’accessibilità digitale è un diritto essenziale spesso negato ad oltre un miliardo di persone, nel mondo, con disabilità e bisogni specifici. Appena il 3% circa del web è realmente accessibile, mentre circa il 90% dei siti internet non sono adeguati alle tecnologie assistive. Sono alcuni numeri che fotografano un disagio, prima di tutto la negazione di un diritto, che in Italia danneggia oltre 13 milioni di cittadini ai quali quotidianamente viene impedito di accedere al mondo digitale. Secondo i dati più recenti, nel nostro Paese ci sono 2 milioni di persone con disabilità visiva, oltre 3 milioni di persone con limitazioni funzionali importanti, 2,5 milioni di persone con daltonismo, 500mila persone con epilessia, 3 milioni di persone con Dsa, mentre fra gli adolescenti circa il 7% ha una diagnosi di ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). In Italia, secondo uno studio condotto da AccessiWay, sono pochissimi i siti, le applicazioni mobili e i documenti digitali in grado di rispondere al 100% ai requisiti richiesti per l’accesso completo delle persone con disabilità. Gli interventi. A sottolineare l’importante dell’accessibilità digitale è stato il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, nel videomessaggio di saluto inviato in occasione del workshop: “Si tratta di un tema attuale, importantissimo, soprattutto per le tante persone con disabilità che entrano nei percorsi di formazione, nel mondo del lavoro, ma anche nel tempo ricreativo della vita quotidiana. È un tema che dovrà trovare molto spazio per il futuro anche per quanto riguarda il progetto di vita, perché per tenere insieme alcune dimensioni, per dare la possibilità a tutti anche di potersi muovere, spostare, comunicare, è importantissimo che cerchiamo sempre di avanzare in questo settore, oggi più che mai”.

Per Mario Nobile, direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid), “promuovere l’accessibilità digitale significa anche creare l’inclusione massima possibile. Agid sta spingendo per far capire a tutti gli attori coinvolti che migliorare i propri servizi digitali significa raggiungere obiettivi di civiltà, centrare gli impegni dell’Agenda europea 2030, ma anche aumentare il proprio business. Per questo occorre certamente lavorare sui meccanismi sanzionatori e di accertamento ma bisogna battere sul canale culturale per avviare una vera e propria svolta in questo settore”. A descrivere il manifesto è stato Edoardo Arnello, Ceo AccessiWay: “Avere la voce di un’importante Agenzia governativa come Agid, nonché delle maggiori Istituzioni ed Associazioni del settore, non può che aver fatto bene a tutto il panorama del digitale. Quello che abbiamo lanciato oggi è un passaggio importantissimo per tutta la comunità delle persone con disabilità: il “manifesto sulla piena accessibilità digitale” è un documento che mettiamo a disposizione di tutti, pubblico e privato, per far comprendere quanto sia importante garantire la piena fruibilità degli strumenti digitali. Non ci può essere qualcuno, nei prossimi anni, cui sarà negato il diritto alla piena partecipazione della vita quotidiana”.

A farsi promotore del manifesto è stato Vincenzo Falabella, presidente nazionale della Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap): “In questi anni abbiamo lavorato affinché le persone con disabilità fossero considerate non più come persone malate e l’accessibilità digitale è un elemento fondamentale per superare alcuni elementi di stigma che sono ancora presenti nella nostra società. Serve mettere a fattor comune tutte le competenze digitali per raggiungere il massimo livello di accessibilità. Occorre lavorare molto specie in alcune aree del Paese che non hanno ancora una copertura adeguata”. Un appello raccolto dalle Istituzioni, come testimoniato dall’intervento dell’onorevole Luciano Ciocchetti, vice presidente della commissione Affari Sociali della Camera, che ha lanciato la proposta di creare un intergruppo parlamentare per l’accessibilità digitale: “AccessiWay potrebbe svolgere un ruolo di coordinamento e supporto tecnico scientifico e il lavoro dell’intergruppo potrebbe svolgere un compito di spinta per le istituzioni a tutti i livelli per far in modo che le scadenze europee che abbiamo come Paese possano essere portate avanti e rispettate per colmare il gap nel più breve tempo possibile”.

Disabilità, Locatelli: accessibilità digitale tema importantissimo

Disabilità, Locatelli: accessibilità digitale tema importantissimoRoma, 21 nov. (askanews) – “L’accessibilità digitale è davvero un tema attuale, importantissimo, soprattutto per le tante persone con disabilità che entrano nei percorsi di formazione, nel mondo del lavoro, ma anche nel tempo ricreativo della vita quotidiana. Dunque, un approfondimento a 360 gradi che abbraccia non solo il tema sanitario, ma oggi più che mai unisce invece tutti gli aspetti sanitari, sociosanitari, sociali soprattutto, che predominano nella vita quotidiana. Io credo che questo sia un tema che dovrà trovare molto spazio per il futuro anche per quanto riguarda il progetto di vita, perché per tenere insieme alcune dimensioni, per dare la possibilità a tutti anche di potersi muovere, spostare, comunicare, è importantissimo che cerchiamo sempre di avanzare in questo settore, oggi più che mai”. Lo ha detto il ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, nel videomessaggio di saluto inviato in occasione del workshop “2025 Accessibilità e cittadinanza. Il digitale nelle organizzazioni; ecosistemi e processi inclusivi”, organizzato a Roma da AccessiWay.

“Grazie ad AccessiWay per l’impegno profuso in questi anni e per quello che state facendo ancora oggi”, ha aggiunto il ministro, salutando “tutti gli illustri relatori che sono con voi” e augurandosi che “potrete raccontarmi tutti gli aspetti che emergono da questo importante momento di confronto”. “Davvero un saluto di cuore a tutti e buon lavoro”, ha concluso Locatelli.

Montespaccato Calcio dedica spot antiviolenza a Giulia Cecchettin

Montespaccato Calcio dedica spot antiviolenza a Giulia CecchettinMilano, 20 nov. (askanews) – “Io la contrasto”, lo spot video contro la violenza sulle donne ideato e realizzato dalle atlete del Montespaccato Calcio, squadra militante nella Serie C femminile, verrà dedicato alla memoria di Giulia Cecchettin, la ragazza assassinata dal suo ex fidanzato. La decisione è stata presa da tutte le ragazze della squadra d’intesa con la Società e resa nota oggi al termine della trasferta a Matera, che ha visto il Montespaccato ribaltare il risultato da 0-2 a 3-2 negli ultimi dieci minuti finali nonostante l’inferiorità numerica intervenuta già dalla fine del primo tempo per somma di ammonizioni.

“Oggi dovremmo festeggiare una bellissima vittoria – ha dichiarato il capitano della squadra Veronica Sciarretti – ma non lo faremo perché c’è qualcosa di infinitamente più importante di cui parlare e su cui agire, la sconfitta di tutta la società e dello stato ogniqualvolta viene compiuto un femminicidio. Come società sportiva siamo da tempo impegnati su questo, tanto che abbiamo deciso di apporre sulla nostra maglia il logo del 1522, il servizio pubblico antiviolenza, per incrementarne la conoscenza e la diffusione ed ideato uno spot che veicoleremo il più possibile. Per fermare la violenza contro le donne tutte e tutti possiamo fare qualcosa e lo sport può rappresentare un veicolo importante a livello educativo e culturale. Per questi motivi abbiamo deciso di dedicare la campagna ‘Io la contrasto’ che il Montespaccato Calcio lancerà dal 20 novembre a Giulia e a tutte le altre vittime di femminicidio”.

Comunicazione, Comin & Partners annuncia partnership con Yas

Comunicazione, Comin & Partners annuncia partnership con Yas

Roma, 20 nov. (askanews) – Comin & Partners, società di consulenza strategica di comunicazione e relazioni istituzionali di Gianluca Comin, Elena Di Giovanni, Gianluca Giansante, Lelio Alfonso e Federico Fabretti, annuncia la partnership con Young Ambassadors Society (YAS), l’associazione no-profit che gestisce i processi ufficiali di engagement giovanile dei vertici G7 e G20 per l’Italia.

“Siamo fieri di intraprendere questo percorso accanto a YAS, che ci permetterà di dare un contributo concreto alla costruzione di una società più democratica, inclusiva e sostenibile, attraverso la promozione del più grande evento internazionale dedicato ai giovani”, ha dichiarato Elena Di Giovanni, Vice Presidente di Comin & Partners. “I vertici Youth7 e Youth20 rappresentano un’opportunità unica a livello globale, per questo lavoreremo per valorizzare ogni tappa del processo di engagement dei delegati italiani e internazionali, convinti che solo dando voce alle istanze giovanili si possa davvero responsabilizzare la politica e attuare quella rivoluzione culturale necessaria alla crescita del nostro Paese e non solo”. “La collaborazione con Comin & Partners inaugura un capitolo entusiasmante per noi, consentendoci di amplificare il nostro impatto e di rafforzare il nostro impegno nel coinvolgere i giovani nei dialoghi nazionali e globali attraverso i vertici Y7 e Y20”, ha commentato Alberta Pelino, Presidente di Young Ambassadors Society. “Siamo convinti che il loro sostegno sarà cruciale per dare maggiore visibilità alle nostre iniziative. Insieme a Comin & Partners, ci impegneremo affinché le voci dei giovani siano non solo udite ma anche riconosciute come catalizzatori essenziali per l’innovazione sociale e politica”.

Young Ambassadors Society è tra le fondatrici degli engagement group Y7 e Y20 e da anni collabora attivamente con l’Ufficio Sherpa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministeri, organizzazioni internazionali – tra cui le agenzie delle Nazioni Unite – e aziende per lo sviluppo di progetti di empowerment giovanile. Già Chair di Y7 2017 e Y20 2021, YAS è Chair dello Y7 2024, che prenderà avvio a dicembre 2023 con il lancio di una survey volta a influenzare l’agenda del G7. Si proseguirà poi con il Global Youth Leaders Program e le consultazioni con le associazioni giovanili nella prima metà del 2024. L’ultima tappa sarà a maggio, con il Summit di Roma articolato in cinque giorni di incontri, workshop, panel interattivi ed eventi organizzati in collaborazione con i partner di YAS durante il quale oltre 100 giovani provenienti da Italia, USA, Francia, Germania, Giappone, Canada, UK e Unione Europea lavoreranno alla stesura delle proposte da presentare ai leader del G7, alla presenza di alte cariche istituzionali, rappresentanti delle organizzazioni internazionali e aziende partner.