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Al via attività di formazione al centro Operation Smile di Milano

Al via attività di formazione al centro Operation Smile di MilanoMilano, 20 giu. (askanews) – Entra nella fase operativa il progetto formativo del Centro di Cura italiano di Operation Smile, l’Organizzazione non-profit specializzata nella chirurgia e nella cura delle labiopalatoschisi. Il progetto, rivolto a medici e altri operatori sanitari volontari provenienti da Paesi a basso e medio reddito, inizierà il 21 giugno e terminerà il primo slot il 7 luglio 2023: durante le due settimane, il Centro, situato presso l’Ospedale San Paolo, ospiterà il dottor Soumalya Das, ortodontista e il dottor Sayan Mandal, logopedista, entrambi provenienti dal Durgapur Cleft Center, in India. Questa attività formativa aiuterà Operation Smile India a sviluppare il programma di odontoiatria e logopedia presso il Centro dedicato alle labiopalatoschisi di Durgapur.

“Siamo entusiasti dell’avvio di questo progetto – dice Federica Tedeschi, Direttore Generale della Fondazione Operation Smile Italia ETS – Siamo pronti ad accogliere i medici e gli operatori sanitari volontari di Operation Smile e a renderli partecipi del modello italiano, che vanta un’alta specializzazione nella cura delle malformazioni del volto e un’esperienza ultraventennale già come Centro Regionale per le labiopalatoschisi. Molti Paesi affrontano una carenza critica di personale medico qualificato. La formazione di medici provenienti dai Paesi a basso e medio reddito in Italia può aiutare a colmare questa lacuna, fornendo loro l’opportunità di acquisire competenze specialistiche ed esperienze che possono essere applicate nei loro Paesi di origine. Ciò può contribuire a migliorare l’accesso alle cure mediche e ridurre l’impatto della mancanza di personale sanitario”. L’intero team italiano – guidato dal dott. Luca Autelitano, Coordinatore Clinico, dalla dott.ssa Costanza Meazzini, Coordinatore Scientifico, e dalla dott.ssa Angela Rezzonico, Coordinatore della logopedia – sarà coinvolto nella formazione dei due volontari: il dottor Soumalya Das e il dottor Sayan Mandal, infatti, assisteranno agli ambulatori multidisciplinari, alle presentazioni e ai corsi tenuti dai diversi specialisti del team, in ottica multidisciplinare, con l’obiettivo di seguire il lavoro di equipe nel trattamento dei casi.

“Il team del Centro di Cura di Milano lavora proprio come una grande famiglia – afferma Abhishek Sengupta, Regional Director for India, Russia and Italy, che ha avuto modo di visitare il Centro di Milano prima dell’avvio del progetto – Tutti sono ben consapevoli dei propri ruoli e delle proprie responsabilità individuali, i reparti sono in grado di comunicare tra loro facilmente e insieme condividono un unico obiettivo: fornire un’assistenza di alta qualità incentrata sui pazienti e sulle loro famiglie”.

Donne, Amnesty rilancia Campagna #Iolochiedo contro stupri e violenze

Donne, Amnesty rilancia Campagna #Iolochiedo contro stupri e violenzeRoma, 19 giu. (askanews) – Secondo l’OMS (2021), nel mondo una donna su tre nel corso della sua vita subisce violenze fisiche e/o sessuali, principalmente da parte di un partner intimo. Il report Donne vittime di violenza, pubblicato dal dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno lo scorso marzo, ha evidenziato come in Italia si registri un trend in crescita per le violenze sessuali: dal 2020, anno nel quale si è registrato il dato minore (4.497), l’incremento è stato significativo e si è attestato, nel 2022, a 5.991 eventi (+33% dal 2020). Di fronte a un fenomeno così allarmante, per produrre un profondo cambiamento culturale, creare consapevolezza sul concetto di consenso e aumentare l’accesso alla giustizia per le sopravvissute allo stupro in Italia, Amnesty International Italia rilancia la campagna #IoloChiedo e ricorda che per sostenere questo impegno, è possibile destinare il proprio 5×1000 nella dichiarazione dei redditi all’Organizzazione leader nel mondo per la tutela dei diritti umani, indicando il codice fiscale 03 03 11 10 582.

Attualmente, il Codice penale italiano, all’articolo 609-bis, prevede che il reato di stupro sia necessariamente collegato agli elementi della violenza, della minaccia, dell’inganno, o dell’abuso di autorità. In nessun modo lo stupro viene definito “un rapporto sessuale senza consenso”. Pertanto, Amnesty International Italia chiede al ministro della Giustizia che la legislazione italiana si adegui alle norme internazionali, modificando l’articolo 609-bis del Codice penale per considerare reato qualsiasi atto sessuale senza consenso. “La Convenzione di Istanbul, il trattato internazionale di più vasta portata sul tema della violenza contro le donne, ha posto in maniera chiara il tema della necessità di passare dalla repressione alla prevenzione dell’abuso. Nonostante l’Italia abbia ratificato la Convenzione oltre dieci anni fa, il nostro codice penale non è mai stato aggiornato secondo le direttive del documento”, spiega Tina Marinari, coordinatrice della campagna #IoloChiedo di Amnesty International Italia, “la nostra legge è ancora specchio di una cultura basata sulla discriminazione di genere, sullo sbilanciamento di potere nelle relazioni e sulla colpevolizzazione della persona offesa. La paura, la vergogna e la mancanza di fiducia nel sistema giudiziario non devono essere fattori di dissuasione, per donne e ragazze, dal denunciare le aggressioni e maltrattamenti subiti”. Modificare una legge è certamente il punto di partenza, ma, di pari passo, va operato un cambiamento anche nelle percezioni e nella consapevolezza di tutti i cittadini. I dati ISTAT (2019) evidenziano come nel nostro paese è più che mai radicato il pregiudizio che addebita alla donna la responsabilità della violenza sessuale subita per il modo di vestire (23,9% degli intervistati) o se sotto effetto di alcool e droghe (15,1%). Il 39,3% degli intervistati ritiene inoltre che una donna sia perfettamente sempre in grado di sottrarsi ad un rapporto sessuale se davvero non lo desidera. Ancora, secondo un’indagine IPSOS condotta per Amnesty International Italia (2019), il 31% degli Italiani ritiene che il rifiuto di una donna sia un modo per “farsi desiderare”: il famoso luogo comune secondo cui le donne direbbero “no”, intendendo al contrario “sì”. “Quando si parla di violenza sessuale, è mentalità diffusa ritenere che la vittima sia in qualche modo responsabile dell’aggressione subita: per i vestiti che indossava, per l’atteggiamento mostrato, per la maniera in cui ha parlato – aggiunge Marinari -. Se vogliamo vivere in una società dove non siamo costretti a leggere ogni settimana notizie di femminicidi, stupri e violenze, dobbiamo partire con il radicale cambiamento culturale, rafforzando la consapevolezza nelle giovani generazioni sull’importanza del rispetto della reciproca libertà e autonomia, combattendo gli stereotipi di genere e chiarendo il concetto di consenso. Per questo, intendiamo promuovere la campagna #IoloChiedo nelle scuole e nelle piazze e ci impegniamo a coinvolgere le Istituzioni, da cui deve partire la revisione legislativa. Siamo convinti che il cambiamento che vogliamo produrrà effetti positivi nella nostra società, nella nostra cultura e, non da ultimo, nelle aule di tribunale. Per fare ciò, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: anche un piccolo gesto, come destinare il proprio 5×1000 ad Amnesty International, può fare una grande differenza affinché le donne non vengano lasciate sole”. E’ possibile con il proprio 5×1000 l’impegno quotidiano di Amnesty International attraverso un gesto semplice e gratuito, come apporre una firma sulla propria dichiarazione dei redditi, inserendo il codice fiscale 03 03 11 10 582.

Il vescovo ortodosso russo Mefodij in visita a Nuovi Orizzonti

Il vescovo ortodosso russo Mefodij in visita a Nuovi OrizzontiRoma, 16 giu. (askanews) – Dal 29 novembre al 1° dicembre 2018 Nuovi Orizzonti ha partecipato con dei relatori alla conferenza internazionale Droga e Dipendenze: un ostacolo allo sviluppo umano integrale, svoltasi in Vaticano e promossa dal Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

A seguito di questo incontro, l’1 e il 2 ottobre 2019 l’Associazione internazionale Privata di Fedeli Nuovi Orizzonti, su richiesta della Santa Sede, ha partecipato al convegno a San Pietroburgo, in Russia, in cui sono stati presenti come relatori la fondatrice Chiara Amirante e don Davide Banzato. Il convegno era dedicato alla comprensione del problema delle dipendenze da un punto di vista teologico e pastorale, organizzato congiuntamente dalla Chiesa ortodossa russa del Patriarcato di Mosca e dalla Chiesa cattolica russa, che hanno creato una commissione mista di lavoro sui temi della famiglia e dell’educazione, con il sostegno della Fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre. In tale occasione si sono svolti incontri e tavole rotonde dove Chiara Amirante, unica donna presente, è stata relatrice dell’esperienza di Nuovi Orizzonti, rappresentando la Chiesa Cattolica insieme a due rappresentanti della Comunità Cenacolo, in dialogo con vescovi e sacerdoti ortodossi provenienti da varie parti del Mondo e dalle diocesi della Chiesa ortodossa russa in Russia. Il vescovo ortodosso Mefodij, responsabile del lavoro di assistenza e aiuto che il Patriarcato di Mosca svolge con persone in varie difficoltà, soprattutto per dipendenze, ha espresso il desiderio di “ricambiare la visita” e venire in Italia per rendersi conto di persona del lavoro che si svolge nelle diverse comunità. Con la collaborazione di Jean-Francois Thiry, direttore del Centro culturale a Mosca, ha fatto visita in Italia alla comunità Nuovi Orizzonti, presso la sede centrale della Cittadella Cielo a Frosinone il 14 giugno 2023 e il giorno dopo presso la Comunità di Nuovi Orizzonti per il recupero di giovani in varie dipendenze nella sede di Piglio (FR).

Il 14 giugno Jean-Franc¸ois Thiry ha accopagnato la delegazione con il vescovo Mefodij, padre Aleksei Lazarev, padre Oleg Fedorov, padre Evgenii Lischeniuk e padre Maksim Pletnev, che sono stati accolti in Episcopio a Frosinone da mons. Ambrogio Spreafico, vescovo della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri, da anni impegnato nel dialogo ecumenico con la Comunità di Sant’Egidio. Successivamente si sono svolte tavole rotonde e incontri di preghiera e dialogo con i responsabili di Nuovi Orizzonti presso la Cittadella Cielo a Frosinone e la sede di Piglio (Frosinone), per conoscere il programma pedagogico ideato dalla fondatrice di Nuovi Orizzonti, Chiara Amirante, e la Spiritherapy, un percorso di conoscenza di sé e guarigione del cuore, basato sul Vangelo e sull’Arte di Amare, seguito regolarmente a livello mondiale da 20.000 persone da 80 Paesi, che ha raggiunto 40.000 persone, con traduzione simultanea in inglese, spagnolo, portoghese, francese, e lingua dei segni per i non udenti. “Un importante momento storico di comunione, dialogo e preghiera in un tempo difficile nei rapporti internazionali, nel quale si è rinnovato l’impegno di cooperare per l’accoglienza, la prevenzione e l’intervento nelle tante forme di disagio che affliggono i giovani oggi”.

Solidarietà, serata multietnica a favore di 2.130 giovani Sud del mondo

Solidarietà, serata multietnica a favore di 2.130 giovani Sud del mondoRoma, 16 giu. (askanews) – Una serata multietnica con degustazioni tipiche da Filippine, Perù, Venezuela, Libano, Brasile, Tunisia, Italia; una serata di beneficenza per sostenere progetti in missione nel Sud del mondo. L’iniziativa si terrà domani, sabato 17 giugno, presso la Comunità Missionaria di Villaregia, nella sua sede di Roma (Via A. Berlese – zona Laurentina) a favore del progetto “Capolavori”.

Attraverso l’iniziativa della Serata Multietnica si potrà sostenere il progetto che intende trasformare in capolavori i sogni di 2130 giovani in sette paesi diversi: Perù, Brasile, Costa d’Avorio, Italia, Burkina Faso, Messico e Mozambico. L’obiettivo è di: favorire l’inclusione sociale, potenziare l’autostima, sviluppare i talenti e promuovere attività ricreative e sportive; offrire corsi di alfabetizzazione e borse di studio per l’università; organizzare corsi di formazione professionale, per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro, come sartoria, pasticceria e allevamento; fornire accoglienza ai migranti che arrivano in Italia, aiutandoli nell’apprendimento della lingua e nell’inserimento lavorativo; offrire alloggi per giovani famiglie in difficoltà e assistenza d’urgenza sanitaria o alimentare; ampliare gli spazi di accoglienza per i giovani creando nuovi spazi per lo studio, la convivialità e il pernottamento.La serata è stata resa possibile grazie al contributo di Dmlab Centro Medico, Matteo di Cola, imprenditore digitale, Brandtopia, oltre al contributo di numerosi volontari della Comunità missionaria di Villaregia.

 

Papa, Patriarca (Anla): grazie per messaggio ad anziani e nonni

Papa, Patriarca (Anla): grazie per messaggio ad anziani e nonniRoma, 16 giu. (askanews) – “Ringraziamo con gioia il Santo Padre per averci donato anche quest’anno il messaggio in occasione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani che si celebrerà il prossimo 23 luglio e rivolgiamo fervidi auguri al Papa per il suo rientro in Vaticano dopo l’intervento chirurgico e la sua convalescenza al Policlinico Gemelli”: lo afferma il Presidente dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani, ANLA, Edoardo Patriarca.

ANLA da anni è impegnata a valorizzare, nei principi e nei fatti concreti, il dialogo intergenerazionale come via maestra per la costruzione di una società solidale, rispettosa, giusta nei rapporti fra i suoi componenti, concretamente attenta alle persone più deboli. In particolare, il dialogo fra le persone più anziane e le persone più giovani è la strada da preferire per concretamente assicurare un futuro equilibrato alle giovani generazioni perché la saggezza dei più avanti in età possa aiutare i più giovani nella realizzazione della propria vita. “L’immagine dell’abbraccio fra la giovane Maria e la più anziana Elisabetta, che il Santo Padre ci ricorda nel suo messaggio, ci riempie di emozione e di gioia”, spiega il presidente Patriarca. “Emozione, perché attraverso questo gesto vediamo l’affettuoso rispetto, l’amicizia, la solidarietà che devono stare alla base del dialogo fra generazioni differenti. Gioia, perché nella concordia fra le generazioni, nel volersi bene gli uni gli altri e nel tradurre questo sentimento nella quotidianità della vita è possibile lo sviluppo della nostra comunità e la storia della salvezza si rende concreta in mezzo a noi. Nella bellezza di un incontro fra due donne di età differenti vediamo il cammino dell’umanità”.

Il Papa nel messaggio sottolinea la vicinanza fra la Giornata Mondiale della Gioventù e la Giornata Mondiale dei Nonni degli Anziani e questa vicinanza non è casuale: chi viene prima nello scorrere del tempo può aiutare coloro che vengono dopo a costruire il proprio futuro. Commenta il Presidente Patriarca: “Con riconoscenza accogliamo l’appello del Papa rivolto ai giovani perché prima di partire verso Lisbona, dove si celebrerà la Giornata Mondiale della Gioventù, si rechino a trovare i propri nonni o anche un anziano che non ha altri accanto a sé. Ogni estate gli anziani vivono ancor più duramente la solitudine che genera sconforto. Siamo grati al Santo Padre per questo ricordo delle persone più abbandonate che può avvenire nella comunione di un incontro, perché giovani e anziani insieme possono veramente aiutarsi reciprocamente”. La superficialità e il rimpianto nascono da un’errata interpretazione del senso della vita ed avvelenano il presente di molti: “Accogliamo l’invito del Papa a dare senso ai nostri giorni”, conclude il presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani Edoardo Patriarca. “Come Associazione siamo impegnati nel volontariato, nel farci prossimi dei nostri coetanei più sfortunati, siamo impegnati nelle attività culturali, nei viaggi sociali, nelle opere di assistenza. Ci rendiamo conto come anziani che abbiamo ancora forze da donare alla costruzione del bene comune e un po’ di esperienza da condividere con i giovani perché le giovani generazioni non compiano i nostri errori ma, attraverso quel che di buono abbiamo fatto, possano migliorare ulteriormente la nostra società”.

Giornata mondiale degli Oceani, mostra su aree protette d’Italia

Giornata mondiale degli Oceani, mostra su aree protette d’ItaliaRoma, 8 giu. (askanews) – Il valore dei mari e degli oceani è fondamentale in termini ambientali, sociali ed economici. Svolgono un ruolo significativo nel contrasto della crisi climatica, mitigano l’inquinamento atmosferico, assorbendo le emissioni di carbonio, e al tempo stesso contribuiscono a generare l’ossigeno di cui abbiamo bisogno per vivere. Tuttavia, pratiche insostenibili minacciano il loro fragile equilibrio: dispersione di plastiche e microplastiche, sversamenti, danni ai fondali, perdita di biodiversità per attività di pesca intensiva.

Il mare e i suoi servizi ecosistemici sono una risorsa comune e la loro protezione richiede una lungimiranza che ha inizio con l’alfabetizzazione dei giovani, veri agenti del cambiamento, per stimolarne e risvegliarne la responsabilità ambientale. A questi temi sono stati dedicati l’evento e la mostra “La Difesa del Mare”, promossi dalla Società Geografica Italiana in collaborazione con la Fondazione UniVerde e l’Istituto tecnico per il turismo “Cristoforo Colombo” di Roma, con il sostegno del ministero della difesa, e inseriti nel calendario ufficiale delle iniziative promosse per celebrare l’odierna Giornata Mondiale degli Oceani 2023 delle Nazioni Unite. L’iniziativa si è svolta all’istituto “Cristoforo Colombo”, a conclusione del progetto Lo “sguardo geografico” tra passato e presente per un futuro sostenibile. Percorsi interdisciplinari per affrontare temi cruciali, finanziato dal ministero della difesa per l’anno 2023, con l’obiettivo di approfondire anche i temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Rossella Belluso, segretario generale della Società geografica italiana, ha spiegato: “Rispondendo al mandato statutario, la Società Geografica Italiana promuove e realizza progetti condivisi con organismi impegnati in diversi ambiti di interesse geografico, sia a livello nazionale che internazionale. Tra le iniziative progettuali si evidenziano in particolare quelle connesse all’ambiente, allo sviluppo sostenibile e alla transizione ecologica. L’approccio geografico è fondamentale affinché i giovani diventino cittadini responsabili, riconoscendo lo stretto legame tra il benessere umano e la salute dei sistemi naturali. Perché possano impegnarsi direttamente nel quotidiano per affermare modelli di produzione e di consumo sostenibili, con uno sguardo consapevole sul presente e sul futuro”. Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, ha detto: “Nella Giornata Mondiale degli Oceani riscopriamo non solo la bellezza dei nostri mari, ma anche l’importanza e la necessità di tutelare il Polmone Blu come patrimonio universale. La mostra fotografica ‘La Difesa del Mare’, con le immagini del concorso Obiettivo Terra, suscita stupore per i meravigliosi ambienti costieri e subacquei, custoditi nelle Aree protette d’Italia, e il desiderio di cura dai pericoli che li minacciano. Occorre un’opera di sensibilizzazione civica sulla necessità di preservare e proteggere i nostri fragili ecosistemi marini e il ruolo che i giovani possono svolgere verso tale proposito è determinante. Un’occasione importante per stimolare questa capacità all’azione è attraverso iniziative come quella di oggi, dove abbiamo affrontato con gli studenti dell’ITT ‘C. Colombo’ questioni rilevanti come la tutela del mare e della biodiversità marina in ottica sostenibile. Occorre costruire proprio con i futuri protagonisti del turismo una svolta Ecodigital effettiva che permetta di tutelare e monitorare le nostre Aree marine protette”.

L’iniziativa ha messo in evidenza anche l’attenzione posta dalle Forze Armate alle questioni relative all’ambiente e all’energia, e l’impegno in prima linea dei militari nella tutela e nella difesa del mare, evidenziando aree e progetti che vedono le Forze Armate (con particolare riferimento alla Marina Militare, che fa del mare il proprio e principale elemento costitutivo naturale) fra gli attori con compiti di tutela degli spazi marittimi e costieri, anche in termini paesaggistico ambientali, oltre che per portare soccorso in caso di calamità naturali e disastri ambientali. Gisella Naturale, vicepresidente della Commissione permanente, ha chiarito: “Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare”, Senato della Repubblica): “È importante riflettere sui benefici che gli oceani sono in grado di fornirci ed è dovere per ogni individuo e Governo approcciarsi agli oceani in modo sostenibile, affinché questo indiscusso patrimonio possa continuare a rappresentare il polmone blu del Pianeta e a soddisfare le attuali esigenze economico-sociali senza essere depredato e deturpato. La sua tutela deve essere costante affinché possa essere consegnato integro alle future generazioni”.

Giuseppe Cavuoti, dirigente della Struttura di Missione per le Politiche del Mare della presidenza del Consiglio dei ministri; Francesco Tomas (Capo Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera); Raffaella Giugni (Responsabile relazioni internazionali di Marevivo) hanno ricordato l’importanza di iniziative educative, come quella odierna, per la promozione della cultura del mare tra i cittadini di domani e contribuire così ad una rinnovata coscienza ambientale, al fianco di istituzioni, enti ed associazioni. Con 23 pannelli fotografici la mostra sulle aree protette d’Italia “La difesa del Mare”, dal concorso Obiettivo Terra, promosso dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana, si intende sensibilizzare le giovani generazioni verso la tutela del mare, prezioso scrigno di biodiversità: per assicurarne la difesa e la protezione è fondamentale imparare a conoscerlo, avendo consapevolezza del valore eco-sistemico delle Aree naturali protette, della loro salvaguardia e della corretta fruizione dell’ambiente marino e costiero. Gli studenti – si aggiunge – sono i portavoce di un rinnovato messaggio di consapevolezza ecologica e per la conservazione in salute del Pianeta. Le foto sono state “adottate” dalle classi dell’Istituto ospitante. Studenti e studentesse hanno approfondito le peculiarità e le fragilità, in ambito turistico, delle località immortalate.

Ucraina: rientrata in Italia missione pace Festival Canzone Cristiana

Ucraina: rientrata in Italia missione pace Festival Canzone CristianaRoma, 8 giu. (askanews) – La “Missione per la Pace” in Ucraina del Festival della Canzone Cristiana è rientrata in Italia dopo tre giorni colmi di visite e incontri. La “Missione per la Pace” del Festival della Canzone Cristiana www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it ha voluto consegnare il proprio messaggio cristiano di speranza al popolo ucraino martoriato dalla guerra e dalle sue tragiche conseguenze. Il Cantautore Fabrizio Venturi, Direttore artistico del Festival, insieme al giornalista Biagio Maimone, ha partecipato, il 2 giugno, alla Festa della Repubblica italiana, organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Kiev. Fabrizio Venturi ha espresso la propria solidarietà al popolo ucraino: “Siamo qui ad attestare la vicinanza del popolo italiano al popolo ucraino martoriato dalla guerra, ma anche per offrire un contributo, mediante il messaggio cristiano del nostro Festival, affinché si arresti definitivamente il genocidio di infinite persone innocenti, appartenenti all’una e all’altra sponda. Un pensiero e una preghiera va alle vittime che muoiono negli scontri, siano essi russi, siano essi ucraini. E non vi è dubbio che ucraini e russi innocenti muoiono a causa della guerra. La guerra semina solamente morte per tutti. La parola di Gesù ci insegna ad essere fautori della Pace: è questo il nostro messaggio, che desideriamo giunga nei cuori di chi decide le sorti del popolo ucraino”. Come da programma, prima di entrare nella Capitale, la delegazione del Festival della Canzone Cristiana ha visitato la Città di Irpin, distrutta dagli attacchi delle forze russe, la quale dista 7 chilometri da Kiev. Venturi si è recato dal Sindaco Oleksandr Markushin per esprimergli la propria solidarietà e, nel contempo, la propria vicinanza ai cittadini di Irpin. Ha invitato il Sindaco alla prossima edizione del Festival della Canzone Cristiana, che si terrà a Sanremo, al quale ha rivolto le seguenti parole: “È davvero straordinaria la vostra forza vitale che vi ha consentito di ricostruire la città in poco tempo. In guerra non vi sono vincitori e vinti, ma il grande affanno e la grande sofferenza dell’essere umano. Vedere un Sindaco che protegge con un immenso afflato d’amore i suoi cittadini è davvero emozionante. La invito ufficialmente a Sanremo per la prossima edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024″. Il giorno successivo ha visitato, insieme ad alcuni Sindaci ucraini, l’Ospedale Pediatrico Kyiv Regional Children’s Hospital, il cui Ceo è la Dottoressa Kateryna Savinova, la quale ha dichiarato:”Grazie alla solidarietà del vostro Paese molti bambini ucraini sono stati curati in Italia. Nel nostro centro Pediatrico lavorano 100 chirurghi e 160 infermieri. Stiamo aprendo diversi reparti, tra cui quello di oncologia e chiediamo sostegno”. Erano presenti all’incontro diversi Direttori di altri Ospedali pediatrici, tra cui il Direttore di un Ospedale civile devastato dagli attacchi militari dell’esercito russo. Alcuni di essi emozionati hanno raccontato le atrocità subite dalla popolazione a causa della guerra, nonché il dolore per la sofferenza e la morte di molti innocenti. Nel corso della visita ai bambini ricoverati nella struttura ospedaliera, Fabrizio Venturi ha voluto esprimere loro il proprio amore cantando la canzone ‘Caro Padre’, un inno alla fede, una preghiera cantata nello stile pop rock. “È importante rinforzare il ponte umanitario tra l’Italia e l’Ucraina. Ho assistito, in prima persona, alla devastazione della guerra e alle sue drammatiche conseguenze. Intendo impegnarmi per aiutare la popolazione ucraina” ha dichiarato Venturi, il quale ha aggiunto: “Molta commozione hanno suscitato in me i bambini ricoverati nell’Ospedale pediatrico. Ho voluto regalare loro un sorriso cantando. Ad un bambino colpito dalle schegge di una bomba, sganciata due giorni fa, ho regalato il mio disco ‘Caro Padre’ ed ho giocato con lui. Ho compreso, con grande amarezza, che i bambini sono coloro che maggiormente subiscono le atrocità della guerra”.

Donne e sport, il contributo per la crescita del Paese

Donne e sport, il contributo per la crescita del PaeseRoma, 7 giu. (askanews) – Gli italiani che fanno sport, in modo saltuario o continuativo, sono quasi 20 milioni: di questi, oltre 8 milioni e mezzo sono donne e rappresentano il 43,3% del totale degli sportivi. Considerando che le donne sono il 51,1% della popolazione, è evidente che persiste un divario di genere nello sport, che però si è andato progressivamente assottigliando negli ultimi anni in cui sono cresciute soprattutto le atlete agoniste. Si tratta di uno dei dati principali che emergono dal Rapporto del Censis dal titolo “Donne, lavoro e sport in Italia. Per la crescita dei territori e del Paese”. Lo studio è stato discusso al Salone d’Onore del Coni in occasione della presentazione del progetto di sostenibilità sociale realizzato da Fondazione Lottomatica e Fijlkam, la Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali.

Il rapporto evidenzia come senza donne che lavorano, e senza donne che fanno sport, il Paese non cresca, o comunque cresca meno di quanto potrebbe. Per questa ragione aumentare il numero delle praticanti non è solo un tema di giustizia sociale e di pari opportunità, ma deve porsi anche come una questione di sviluppo e interesse nazionale. “Lo sport promuove i valori di inclusione, cooperazione e rispetto ma purtroppo, anche in questo ambito permangono, talvolta, disparità e squilibri di genere che occorre eliminare attraverso una pluralità di azioni”, ha commentato la Vice Presidente del Coni Silvia Salis, che poi ha aggiunto: “Dove il talento delle donne non è adeguatamente valorizzato o considerato o è, peggio ancora, umiliato, le conseguenze pesano sulle loro vite e sulla società nel suo complesso, che si trova a dover fare a meno di risorse preziose per capacità e competenze. Quello delle donne, e delle donne che fanno sport, è un contributo fondamentale alla crescita dei territori e di tutto il Paese”.

Il 29,2% delle donne con più di tre anni pratica almeno uno sport (venti anni fa era il 23,3%), e di queste 6 milioni e mezzo (il 21,8%) lo fanno con continuità (venti anni fa era il 15,7%). Restano ancora escluse da questa pratica di massa 12 milioni di donne (40,6% del totale). Il progetto “Fight like a girl” firmato dalla Fondazione Lottomatica e Fijlkam, mira a favorire la diffusione della pratica sportiva al femminile in alcune delle aree più svantaggiate del Paese, in particolar modo del Sud Italia. In tal senso Fijlkam organizzerà a partire da ottobre prossimo e fino a maggio 2024, corsi gratuiti di judo e karate dedicati alle studentesse di cinque aree del Paese: Napoli e Casal di Principe in Campania, Taranto in Puglia, Gela in Sicilia e Lamezia Terme in Calabria. In ciascun territorio Fijlkam ha individuato una società sportiva aderente alla federazione che svolgerà i suoi corsi gratuitamente presso una scuola del territorio, con cui sono previsti singoli accordi di collaborazione, e presso le sue strutture. In questo senso Fondazione Lottomatica contribuirà a sostenere le migliorie agli impianti sportivi e a finanziare le attrezzature che si renderanno necessarie nell’ambito del progetto.

“Siamo davvero felici di questo accordo tra Fondazione Lottomatica e Fijlkam – ha sottolineato Guglielmo Angelozzi, Amministratore Delegato Lottomatica – l’impegno per lo sport e per l’uguaglianza di genere caratterizza tutte le attività e l’identità di Lottomatica, del cui impegno sociale la nostra fondazione è espressione sociale. In questo senso, il Rapporto Censis offre le informazioni e le analisi di contesto utili per capire a che punto siamo e che cosa fare per abbattere ogni forma di barriera. Dobbiamo garantire massima uguaglianza anche nello sport che rappresenta uno strumento prezioso di empowerment e di emancipazione”.

Inclusione sociale tra realtà e utopia, dibattito alla Camera

Inclusione sociale tra realtà e utopia, dibattito alla CameraRoma, 7 giu. (askanews) – “Disabilità e inclusione tra realtà e utopia”. Questo il tema dell’incontro-dibattito che si è svolto alla Camera dei Deputati, organizzato dall’Associazione Sinergitaly in collaborazione con il centro Zenith, per fare sinergia tra governo, istituzioni, enti e mondo dell’associazionismo costituendo un momento per restituire idee al legislatore e per capire in che direzione andare, creando una connessione tra i mondi che sono venuti a convergere nell’incontro e trovando nel dialogo, nuovi sbocchi e opportunità.

“Secondo i dati Istat, nel 2019 le persone con disabilità erano circa 3 milioni e 150 mila, quindi il 5,2 % della popolazione mondiale”, ha detto Carla Giuliano, II Commissione Giustizia, sottolineando la necessità di perseguire nell’abbattimento delle barriere architettoniche come punto prioritario per consentire l’accesso ai luoghi per l’inclusione scolastica e lavorativa. “Se il tema di oggi è Inclusione sociale tra realtà e utopia, possiamo affermare che la disability Card oggi è effettivamente una realtà”, ha sottolineato Maria Botturi, Capo progetto Disability Card, INPS – nell’esplicare le funzioni, della card che con oltre 160mila card distribuite sul territorio nazionale, sostituisce la certificazione di disabilità e dà accesso a molti luoghi di cultura.

“Uno strumento all’avanguardia realizzato in policarbonato con codice brail che rappresenta innovazione e sicurezza”, ha concluso Stefano Imperatori, Direttore Sviluppo e Soluzioni Integrate dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. “La Puglia ha investito un numero elevato di risorse per far sì che i nostri concittadini possano avere, attraverso progetti e misure, concrete e reali opportunità personali e sociali. Pertanto, la Regione Puglia è impegnata nell’assistenza delle persone in condizioni di disabilità con misure diversamente commisurate in ragione delle specifiche esigenze che i diversi gradi di disabilità esigono, finanziate a valere su fondi regionali, nazionali e comunitari”, ha precisato Rosa Barone, Assessora Welfare Regione Puglia, in rappresentanza dei servizi sociali Regionali.

La seconda parte della giornata, moderata dal giornalista Massimo Lucidi, è stata dedicata alla Diversity Media Representation Impact, ovvero alla percezione che il pubblico ha rispetto alla rappresentazione di questo tema, culminando con un momento di premiazione dei personaggi che si sono distinti per una rappresentazione valorizzante delle delle diversità nei media italiani di informazione e intrattenimento.

10 anni di Atena Donna, oggi in Campidoglio il premio a Casellati

10 anni di Atena Donna, oggi in Campidoglio il premio a Casellati


10 anni di Atena Donna, oggi in Campidoglio il premio a Casellati


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1686035402 10 anni di Atena Donna oggi in Campidoglio il premio

Roma, 6 giu. (askanews) – Il Premio Atena Donna 2023, dedicato a una donna che per la prima volta ha raggiunto un ruolo apicale nel suo campo, viene assegnato oggi 6 giugno presso la sala della Protomoteca in Campidoglio al ministro per le riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, prima donna eletta presidente del Senato. Nella stessa occasione Francesca Lo Schiavo, tre volte premio Oscar per la scenografia, esempio per tutte le donne per aver saputo raggiungere incredibili traguardi anche a livello internazionale, riceverà il Premio speciale per i dieci anni di Atena Donna, lo spazio all’interno della Fondazione presieduto da Carla Vittoria Maira e dedicato alla salute femminile con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione.

Il Premio Atena Roma 2023, dedicato all’impegno nel campo della ricerca, verrà consegnato al professor Silvio Garattini, oncologo, farmacologo e ricercatore italiano, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”; sarà assegnato poi il Premio Atenainnova, il riconoscimento presieduto da Matteo Tanzilli e dedicato all’innovazione nel campo della ricerca: a riceverlo l’oncoematologa e ricercatrice Francesca del Bufalo. L’incontro, presentato come sempre da Milly Carlucci, è stato insignito della medaglia del Presidente della Repubblica e sarà presente il ministro della Giustizia Carlo Nordio. All’assegnazione dei riconoscimenti seguirà una riflessione scientifica sull’intelligenza artificiale dal titolo “Dialogo su pensieri e algoritmi”. Si confronteranno su questo tema Giulio Maira, fondatore e presidente della Fondazione Atena, e Silvia Calandrelli, direttore di RAI Cultura ed Educational. A moderare la giornalista di Sky TG24 Tonia Cartolano.

“Indagheremo un tema particolarmente affascinante ed estremamente attuale: l’Intelligenza artificiale sta cambiando il mondo e la nostra vita non sarebbe più possibile senza, anche se il cervello umano, capace di emozioni, creatività e coscienza, rimane insuperabile – spiega il professor Maira – ma è necessario che l’Intelligenza artificiale si inserisca nella nostra vita senza stravolgerla ma preservando l’equilibrio complessivo del mondo e la libertà e la dignità dell’uomo”. “La RAI, da sempre attenta all’innovazione tecnologica, può aiutare a fornire le competenze necessarie a capire su quali basi funzionino i sistemi di intelligenza artificiale di oggi, in quali direzioni si stiano evolvendo, quali siano le opportunità e i pericoli ad essi collegati. Di intelligenze artificiali si parla molto – sottolinea Calandrelli – ma l’attenzione mediatica sul tema non basta, serve anche la qualità del dibattito. È proprio su questo aspetto che RAI Cultura cerca di lavorare e continuerà a lavorare in futuro”. All’iniziativa è stato concesso anche il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, della Regione Lazio e di Roma Capitale.

La Fondazione Atena, costituita nel 2001 dal professor Maira con l’obiettivo di promuovere le ricerche e di diffondere le conoscenze nell’ambito delle Neuroscienze, sta sviluppando lo studio di una terapia innovativa per la cura dei tumori cerebrali maligni, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e la Fondazione Gemelli. Atena Donna, lo spazio dedicato alla salute femminile all’interno della Fondazione, ha continuato anche gli incontri nelle carceri d’Italia, gli ultimi nei giorni scorsi a San Vittore di Milano offrendo screening cardiologici gratuiti grazie alla collaborazione della prof.ssa Patrizia Presbitero e appuntamenti di prevenzione ginecologica con la dott.ssa Daniela Botta.