Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Welfare, Forum Terzo Settore e Anci per lo sviluppo dei territori

Welfare, Forum Terzo Settore e Anci per lo sviluppo dei territoriRoma, 19 set. (askanews) – Forum Terzo Settore e Anci hanno firmato stamattina, presso la sede di Anci, un protocollo d’intesa per la promozione e l’applicazione sui territori degli strumenti di amministrazione condivisa, previsti dalla riforma del Terzo settore, con l’obiettivo di migliorare la qualità della risposta ai bisogni e alle esigenze dei cittadini. Il documento siglato prevede, tra le altre cose, la realizzazione di iniziative di carattere formativo e divulgativo sui temi dell’amministrazione condivisa, diffondendone e promuovendone la cultura, e la nascita di processi collaborativi sui territori con particolare riferimento alle misure di contrasto alla povertà, di rigenerazione urbana, di recupero delle periferie e di valorizzazione delle aree interne.


“L’Anci è da sempre accanto al Terzo settore nelle attività di sostegno ai cittadini e questo protocollo conferma un impegno duraturo nel tempo. Programmare e progettare insieme azioni di amministrazione condivisa è il modo migliore per fare sinergia coinvolgendo dal basso tutti i soggetti interessati”. Così il presidente dell’Anci Roberto Pella, che aggiunge: “I Comuni sono stati in prima linea nel contrasto alla povertà, come hanno dimostrato gli anni difficili della pandemia. E sono tuttora impegnati, tramite i progetti Pnrr, nelle azioni di rigenerazione urbana che rappresentano il primo passo per il buon vivere delle comunità. Nel solco della riforma del Terzo settore, recentemente potenziata con il pacchetto di interventi di semplificazione e approvati a luglio di quest’anno dal governo Meloni, che ringrazio – conclude il presidente dell’Anci – i Comuni si faranno parte attiva di questo accordo e l’Associazione promuoverà attraverso tutti i suoi canali le azioni che andremo a mettere in campo”. Per la portavoce del Forum Terzo Settore Vanessa Pallucchi “realizzare l’amministrazione condivisa vuol dire ribaltare il paradigma oggi predominante nell’offerta dei servizi di welfare, sostituendo cioè il principio della competizione tra soggetti con quello della collaborazione. Il Terzo settore, motore di partecipazione e civismo – spiega Pallucchi – porta avanti con convinzione questo modello collaborativo, a cui la riforma ha dato slancio, che va realizzato già nella fase di elaborazione delle politiche sociali e non soltanto nella loro attuazione. Il protocollo che oggi firmiamo con Anci è il segno di un impegno che si fa sempre più concreto in questo senso, stimolando sia gli ETS che gli enti locali a conoscere e a cogliere le opportunità rese possibili dalla co-programmazione e co-progettazione”, conclude.

Iss: over 65 risorsa per società ma 1 su 7 rischia isolamento sociale

Iss: over 65 risorsa per società ma 1 su 7 rischia isolamento socialeRoma, 19 set. (askanews) – Spesso risorsa per i propri familiari e amici, a cui offrono aiuto e assistenza, gli over 65 italiani vivono però al tempo stesso lo spettro dell’isolamento sociale. Il 16%, nel biennio 2022-2023, dichiara che, nel corso di una settimana normale, non ha avuto contatti, neppure telefonici, con altre persone e ben il 75% riferisce di non aver frequentato alcun punto di aggregazione (come parrocchia, circoli per anziani o circoli di partiti o di associazioni). É quanto emerge dai dati della sorveglianza “Passi d’Argento” dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicati oggi in vista della giornata mondiale delle persone anziane, che si celebra il primo ottobre.


“In base ai nostri dati, quasi un over 65 su 7, vive in modo isolato – rileva Rocco Bellatone, Presidente dell’Iss – è necessario spezzare il cerchio di solitudine che si stringe intorno agli anziani perché questa condizione psicologica influisce in modo significativo sulla qualità della loro vita e la loro salute. Oggi più che mai, in un mondo digitalizzato che può favorire l’isolamento, costruire reti e relazioni è essenziale per il benessere delle intere comunità”. Complessivamente, infatti, il 15% riferisce di non aver avuto contatti neppure telefonici con altre persone e di non aver frequentato luoghi di aggregazione, e di fatto ha vissuto in una condizione di isolamento, che può incidere notevolmente sulla qualità della vita e, oltre a condizionare gli aspetti della vita di relazione, può compromettere le attività quotidiane.


L’isolamento sociale coinvolgeva il 20% degli ultra 65enni nel 2016-2017 ed è sceso al 17% nel 2018-2019, a poco meno del 16% nel 2020-2021 e rimane stabile al 15% fino al biennio 2022-2023. Gli esperti evidenziano quindi che negli ultimi anni si va osservando una lenta ma costante riduzione della quota di persone a rischio di isolamento sociale, che tuttavia la pandemia sembra aver rallentato. La condizione di isolamento sociale non mostra significative differenze di genere, ma è più frequente fra gli ultra 85enni (32% rispetto al 10% fra i 65-74enni), tra chi ha un basso livello di istruzione (24% rispetto al 10% fra persone più istruite) e maggiori difficoltà economiche (27% rispetto all’11% fra chi non ne ha) e fra i residenti nel Regioni meridionali (20% rispetto il 13% nel Centro e 10% nel Nord).


Specie in tema di socialità intesa come frequentazione di luoghi di aggregazione come parrocchie, centri anziani, il calo significativo della quota di persone che ha partecipato ad attività aggregative o incontri nel periodo della pandemia non migliora nel tempo: nel biennio pre-pandemico 2018-2019 la stima era pari al 29%, nel 2022-2023 è pari al 25%. Invece, la quota di persone che riferisce di aver avuto comunque la possibilità di fare una chiacchierata con qualcuno nel confronto tra gli stessi due periodi sale dall’81% all’84%. Dai dati di Passi d’Argento 2022-2023 emerge che il 28% degli anziani intervistati rappresenta una risorsa per i propri familiari o per la collettività: il 17% si prende cura di parenti con cui vive, il 14% di familiari o amici con cui non vive e il 5% partecipa ad attività di volontariato. Questa capacità/volontà di essere risorsa è una prerogativa femminile (31% fra le donne rispetto al 24% negli uomini), si riduce notevolmente con l’avanzare dell’età (coinvolge il 34% dei 65-74enni ma appena il 13% degli ultra 85enni), ed è minore fra le persone con un basso livello di istruzione e tra chi ha difficoltà economiche. Nelle Regioni del Sud la quota di over 65 risorsa per la collettività è mediamente più bassa che nel resto del Paese.


Altro aspetto importante legato alla socialità riguarda la partecipazione ad eventi sociali, che coinvolge il 20% degli ultra 65enni. Il 18% dichiara di aver partecipato a gite o soggiorni organizzati e il 5% frequenta un corso di formazione (lingua inglese, cucina, uso del computer o percorsi presso università della terza età). L’adesione ad attività di questo tipo si riduce con l’età (coinvolge il 27% dei 64-75enni ma appena l’8% degli ultra 85enni) ed è decisamente inferiore fra le persone con un basso livello distruzione e tra chi ha difficoltà economiche. Svolgere un’attività lavorativa retribuita è poco frequente (7%) ed è prerogativa di persone con un più alto titolo di studio (12% rispetto al 2% tra chi al più la licenza elementare).

Gioco e diversità, un’altalena di Stafno Boeri per Buccinasco

Gioco e diversità, un’altalena di Stafno Boeri per BuccinascoMilano, 13 set. (askanews) – Oggi presso il Parco della Passeggiata Rossini a Buccinasco, città metropolitana di Milano, è stata inaugurata SWING, l’altalena progettata dallo studio Stefano Boeri Interiors e donata da Amazon al Comune. Presentata nell’ambito dell’ampio spazio interattivo “The Amazing Playground” allestito presso il Cortile della Farmacia dell’Università degli Studi di Milano durante la Design Week 2023, come parte della mostra-evento INTERNI Design Re-Evolution, SWING diventa ora parte integrante del contesto cittadino di Buccinasco.


Ispirata al gioco e alla biodiversità, SWING è un’altalena speciale dalla forma circolare, che mette insieme spazio, tempo e ritmo, e vuole richiamare una celebrazione del tempo libero: un progetto nato con l’obiettivo di far riscoprire il piacere della leggerezza, del giocare all’aria aperta e del più genuino divertimento che nasce dalla semplicità. “Un progetto – dichiarano il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti e la vicesindaca Rosa Palone – a cui stiamo lavorando con grande impegno da un anno e mezzo. Grazie alla proficua collaborazione tra le parti, siamo riusciti a far sì che questa importante iniziativa prendesse forma. Un grazie speciale ad Amazon Italia per aver scelto Buccinasco per questa generosa donazione e all’architetto Stefano Boeri, che ha messo a nostra disposizione la sua esperienza e il suo talento progettuale per realizzare questa significativa partnership”. “È bello quando i progetti continuano a vivere anche oltre lo scopo inizialmente prefissato, soprattutto quando si inseriscono nel tessuto sociale di una comunità. Amazon crede fermamente nell’importanza del dialogo e del confronto costante con tutte le istituzioni, le amministrazioni e le realtà che vivono e operano nei territori i cui è presente con i suoi siti”, sottolinea Mariangela Marseglia, Country Manager Amazon per Italia e Spagna. “È con grande piacere che oggi inauguriamo l’installazione dell’altalena SWING, un dono per la comunità che ci ospita e un gesto di riconoscenza per come ci ha accolto dal 2018”.


“SWING è una grande altalena collettiva, un esempio di come il design, talvolta ironico, ma funzionale, possa rivestire un ruolo importante nella nostra società, favorendo relazioni intense, gioia ed inclusività. Siamo quindi felici che un allestimento pensato per il Fuorisalone non sia finito al macero o nel dimenticatoio, ma anzi possa iniziare una seconda vita, in questo caso come spazio di gioco per piccoli e grandi nel comune di Buccinasco.”- dichiara l’architetto Stefano Boeri, Founder di Stefano Boeri Interiors. “Fin dal principio, abbiamo disegnato questa installazione pensando a come una comunità avrebbe potuto beneficiarne. Con la sua forma circolare e le 24 sedute che la compongono, questa grande giostra stimola interazione, scambio e dialogo, è un invito alla condivisione attraverso il gioco” – conclude l’architetto Giorgio Donà, Partner e Director di Stefano Boeri Interiors.

Parte nuovo programma didattico di Fondazione Pirelli Educational

Parte nuovo programma didattico di Fondazione Pirelli EducationalMilano, 13 set. (askanews) – Anche per l’anno scolastico 2024-2025 Fondazione Pirelli presenta un programma educational ricco di proposte formative gratuite rivolte alle scuole primarie e secondarie. Saranno due gli appuntamenti online in cui i docenti e tutte le persone interessate potranno scoprire i contenuti dei percorsi didattici e come parteciparvi. L’offerta formativa pensata da Fondazione Pirelli ha quest’anno il titolo “L’officina delle idee. La cultura d’impresa per le scuole” e consentirà a studenti e studentesse di acquisire, anche attraverso la lunga storia di Pirelli, maggiore consapevolezza sul mondo delle imprese, fatto di persone, processi e prodotti, ma soprattutto di idee. Nella storia d’impresa, infatti, l’officina è un luogo speciale, un ambiente di lavoro dove si svolgono attività pratiche che richiedono grandi abilità tecniche, ma anche creatività, intelligenza, passione.


La Fondazione Pirelli organizza dal 2013 laboratori, webinar, visite guidate, con lo scopo principale di far accrescere la conoscenza dei più giovani rispetto al mondo del lavoro e di stimolare la loro fantasia nell’ideazione e realizzazione di progetti creativi, prendendo spunto e ispirazione dal ricco patrimonio di bozzetti, documenti, fotografie e audiovisivi conservati nell’Archivio Storico Pirelli. La nuova serie di percorsi didattici gratuiti – in presenza e/o in diretta online -accompagneranno gli studenti e le studentesse delle scuole primarie e secondarie in un viaggio alla scoperta dell’azienda e in particolare del profondo legame che unisce Pirelli allo sport in tutte le sue dimensioni e ai valori condivisi tra cultura sportiva e cultura d’impresa. A partire dai contenuti dell’ultimo progetto editoriale “L’officina dello sport” che ha preso forma nel nuovo percorso allestitivo degli spazi espositivi di Fondazione Pirelli, si parlerà dell’importanza del gioco di squadra, di potenza e controllo, di passione e innovazione. Storie di campioni e campionesse, sfide e vittorie, e tanto altro.


Dopo l’edizione 2023-2024 che ha visto il coinvolgimento di oltre 3.500 studenti provenienti da tutta Italia e dall’estero, quest’anno le scuole primarie potranno seguire il lungo percorso della gomma, che dalle piantagioni dell’Asia ci porta alle fabbriche Pirelli di tutto il mondo, e scoprire come la gomma possa essere utilizzata nel rispetto dell’ambiente, o visitare la Fondazione Pirelli per osservare come artisti e designer hanno creato innovative pubblicità. Le scuole secondarie di I grado si cimenteranno nella progettazione e nel funzionamento di piccoli robot, conosceranno le storie dei più importanti campioni del mondo dello sport, impareranno a leggere immagini statiche e in movimento. Infine con le scuole secondarie di II grado si approfondirà, tra giochi e quiz, l’evoluzione della grafica e della comunicazione visiva di Pirelli, la letteratura sportiva e, anche attraverso la visita ai laboratori Pirelli di Ricerca & Sviluppo, le innovazioni tecnologiche introdotte dall’azienda lungo oltre 150 anni di storia. Per seguire la presentazione online del nuovo programma su piattaforma Microsoft Teams è necessario iscriversi tramite la pagina Education del sito di Fondazione Pirelli o direttamente tramite i link qui sotto.

Solidarietà;Il 21 e 22 settembre torna l’iniziativa solidale “Un Pasto al Giorno”

Solidarietà;Il 21 e 22 settembre torna l’iniziativa solidale “Un Pasto al Giorno”Roma, 13 set. (askanews) – Torna anche quest’anno, con la sua sedicesima edizione, l’iniziativa solidale promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII “Un Pasto al Giorno”, che il 21 e 22 settembre porterà i suoi volontari nelle piazze di tutta Italia per sensibilizzare su temi quali povertà ed emarginazione che ancora oggi affliggono tante persone in tutto il mondo. Nel corso dell’evento i volontari distribuiranno il calendario 2024-2025 dedicato al centenario dalla nascita di don Oreste Benzi (7 settembre 1925), il ‘prete dalla tonaca lisa’, fondatore della Comunità nel 1968, che ha fatto della sua vita un dono agli ultimi.


Il Calendario. Dedicato alla memoria di don Benzi, il Calendario non rappresenta solo un modo per scandire il tempo, ma è anche un invito a trasformare il mondo un giorno alla volta. Ogni mese infatti è dedicato a un tema cruciale, come la lotta contro la povertà, l’accoglienza dei più deboli, l’importanza dell’istruzione. Ogni mese, scandendo il passare del tempo, invitano alla valutazione e all’azione: “La famiglia è il luogo in cui ciascuno scopre – o ritrova – il suo posto nel mondo”, si legge in una delle riflessioni che ricorda l’effetto rivoluzionario che ha su ciascuno il sentirsi amato e parte di una famiglia. La storia di “Un Pasto al Giorno”. Nel 1985 don Benzi, di ritorno dalla sua prima missione in Africa, si rese conto che bastavano 10mila lire al mese per sfamare una persona, ed è così che nacque il Progetto “Un Pasto al Giorno”. Oggi quel Progetto è diventato un obiettivo concreto per garantire un pasto caldo e una famiglia a tante persone sole o che vivono in condizioni di estrema povertà in tutti gli angoli del mondo. La Comunità infatti riesce a garantire 7 milioni e mezzo di pasti ogni anno alle persone accolte nelle sue strutture e realtà di accoglienza in Italia e nel mondo. Solo nel nostro Paese la Comunità, con le sue xxx sedi, dà accoglienza a oltre xxxx persone che nelle sue realtà trovano oltre al pasto anche accoglienza e sostegno per ricostruire il proprio futuro.


I nuovi progetti della Comunità. Tra gli obiettivi della Comunità, quest’anno c’è quello di far fronte all’emergenza idrica che affligge il nord est del Kenya e portare l’acqua potabile alle popolazioni del Lago Turkana, un immenso lago salato. I cambiamenti climatici di questo fazzoletto di terra negli ultimi anni stanno producendo effetti devastanti che si sommano alle tante criticità che già affliggono quest’area dell’Africa: da un lato la povertà e la malnutrizione, dall’altro gravi problemi legati all’aumento delle temperature – circa tre gradi in 60 anni – alla siccità e all’assenza di precipitazioni. Secondo le Nazioni Unite quella che sta attraversando il popolo keniota in questo periodo storico è la siccità peggiore degli ultimi 40 anni, perché il caldo è torrido anche di sera e non dà tregua, l’aria è pesante, ci si ammala e si sopravvive a fatica. E, soprattutto, non c’è più acqua, perché quella del Lago Turkana essendo salina non è potabile e neanche utilizzabile per l’agricoltura. Le persone percorrono chilometri per raccoglierla da pozze nei letti secchi dei fiumi, rischiando la salute a causa dell’acqua contaminata. La Comunità, in collaborazione con le istituzioni locali, ha appena avviato un piano per lo scavo di un pozzo nel villaggio di Altuwo, un altro per desalinizzare l’acqua per il villaggio di Moite e un altro ancora per sistemare l’impianto idrico già esistente nel villaggio di Gatab,assicurando così l’accesso all’acqua potabile anche alle scuole. Questi progetti, dal valore complessivo di quasi mezzo milione di euro, una volta ultimati garantiranno non solo l’acqua potabile agli abitanti della zona, ma anche un’opportunità professionale per molti di loro che, seguendo dei corsi di formazione organizzati dalla Comunità, impareranno la gestione e la manutenzione degli impianti.

Su Rai 3 la serie televisiva Opera Verde sulla riforestazione

Su Rai 3 la serie televisiva Opera Verde sulla riforestazioneMilano, 10 set. (askanews) – “Opera Verde” la serie televisiva che racconta storie di forestazione innovativa arriva su RAI 3 alle ore 15 il 14 e il 21 settembre 2024. Lo ha annunciato Next14, agenzia di comunicazione integrata che ha lavorato al progetto con WOWnature, in collaborazione con Rai Pubblicità. “Opera Verde” è una serie TV in tre puntate pensata per sensibilizzare e informare il pubblico su progetti forestali innovativi e d’avanguardia promossi da aziende impegnate attivamente nella protezione delle aree verdi. Con due episodi da 30 minuti e un episodio speciale da 60 minuti, la serie si propone di educare e intrattenere dimostrando le azioni concrete che possono fare la differenza nel miglioramento del nostro Pianeta.


Le tematiche ambientali legate alle foreste e soprattutto le azioni che danno loro vita sono spesso complesse e difficili da spiegare. “Opera Verde” è il primo programma espressamente dedicato alla progettazione forestale come strumento capace di creare e supportare l’armonia tra comunità ed ecosistemi. La serie racconta progetti concreti sul territorio italiano con gli impatti reali che producono, illustrando come sono realizzati insieme a esperti del settore. Le protagoniste assolute del programma sono quelle che vengono chiamate “superforeste”, ovvero boschi progettati, realizzati e gestiti scientificamente in base alle esigenze di un territorio e in grado di soddisfare i criteri di multifunzionalità nonché i più alti standard qualitativi internazionali rispetto ai benefici restituiti all’uomo. Boschi che presentano tantissime funzioni oltre all’assorbimento della CO2 e alla produzione di legname, in grado di garantire la ricarica delle falde acquifere che si svuotano, la protezione e il ripristino di biodiversità, il miglioramento del paesaggio, il contrasto al dissesto idrogeologico, l’assorbimento acustico, la creazione di spazi per arte e cultura, per attività educative e per socializzare. Emilio Casalini, giornalista, scrittore, progettista culturale, autore e conduttore di “Generazione Bellezza” su Rai3, con il suo approccio curioso e rispettoso guiderà gli spettatori alla scoperta di storie di successo e innovazione legate alla sostenibilità e alla rigenerazione naturale.


Ogni episodio offrirà uno sguardo approfondito su progetti di riforestazione e conservazione della biodiversità, presentando modelli replicabili che possano ispirare gli spettatori a diventare più consapevoli e attivi nella protezione dell’ambiente. I progetti prevedono infatti il coinvolgimento di tanti attori della comunità, dagli enti pubblici ai singoli cittadini, passando per il supporto di aziende che scelgono approcci sostenibili lontani dai fenomeni di greenwashing e greenwishing.

A L’Aquila il festival DiParola: linguaggio chiaro e accessibile

A L’Aquila il festival DiParola: linguaggio chiaro e accessibileMilano, 9 set. (askanews) – A seguito del successo della prima edizione del 2023, con oltre 5000 partecipanti, e con la volontà di continuare ad approfondire e stimolare la cultura dei linguaggi chiari e accessibili, torna il DiParola Festival. La seconda edizione è in programma giovedì 3 e venerdì 4 ottobre, sarà accessibile a tutti gratuitamente online e quest’anno anche dal vivo in una location d’eccellenza: la città di L’Aquila, Capitale della Cultura Italiana 2026. Il tema di quest’anno è la precisione e il programma indagherà, con gli approfondimenti degli speaker e workshop dedicati, il valore della precisione del linguaggio quale strumento democratico per raccontare la complessità con parole comprensibili e mai banali.


La precisione è l’elemento chiave di una comunicazione efficace utile a diminuire l’ambiguità di un messaggio, qualunque sia l’argomento della conversazione. Il programma verterà ad approfondirne l’importanza in diversi contesti comunicativi tra cui la scuola, la sanità, il giornalismo e l’informazione, la scienza, il mondo del lavoro e delle Risorse Umane, la Pubblica Amministrazione, i viaggi e l’etnografia, la sicurezza, la finanza e l’arte. Da quest’anno il festival è prodotto da Officina Microtesti e organizzato dalla neonata Associazione Linguaggi Chiari ETS: presieduta da Valentina Di Michele, ideatrice dell’iniziativa ed esperta di comunicazione, con un comitato scientifico composto da esperte del settore come Alice Orrù, Elena Panciera, Letizia Sechi e Roberta Zantedeschi. L’Associazione intende proporre un approccio collaborativo con i suoi associati al fine di migliorare la ricerca e promuovere la cultura del linguaggio chiaro, inclusivo e accessibile oltre che l’uso della parola come formativa, terapeutica, di inclusione e di promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali.


Una delle novità di questa edizione è l’istituzione dell’Osservatorio sui Linguaggi Chiari, i cui dati saranno presentati in occasione dell’evento e che nel suo primo anno indagherà l’applicazione del linguaggio chiaro e accessibile nei siti web della Pubblica Amministrazione. Tra i 14 relatori di quest’anno, ci sono nomi di spicco come Donata Columbro, giornalista per La Stampa e Internazionale e data humanizer, Edwige Pezzulli, astrofisica, divulgatrice e autrice di programmi scientifici (Superquark, Noos), Marina Pietrangelo, ricercatrice senior del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IGSG-CNR, condirettrice del Centro di ricerca LinDeLab Laboratorio su Linguaggi e democrazia e Presidente dell’Associazione per la qualità degli Atti amministrativi e Shata Diallo, Inclusion Lead in Mida, fondatrice di YOBBO – Youth Beyond Borders e membro dell’intergruppo parlamentare per i diritti fondamentali della persona.


Il Festival sarà anticipato a settembre da “Aspettando DiParola”, tre presentazioni online di libri pubblicati di recente: “La finanza chiara e semplice” della notissima divulgatrice finanziaria Ginevra Zucconi Galli Fonseca, “Scrivere storie di guarigione”, della psicologa e psicoterapeuta Nicoletta Cinotti e “Neurodivergente. Capire e coltivare la diversità dei cervelli umani” della ricercatrice e psicolinguista Eleonora Marocchini.

Assocamp: al Salone del Camper per promuovere turismo inclusivo

Assocamp: al Salone del Camper per promuovere turismo inclusivoMilano, 9 set. (askanews) – Secondo i dati ISTAT, nel nostro Paese le persone disabili sono quasi 13 milioni, delle quali oltre 3 milioni sono in condizione di grave disabilità. Tra queste, quasi 1 milione e 500 mila hanno un’età superiore a 75 anni; sono persone che vivono quotidianamente la difficoltà di ottenere una mobilità ricreativa accessibile per le proprie vacanze e che rinunciano a viaggiare, per paura di non essere a proprio agio negli spostamenti. Il Ministero per le disabilità ha di recente previsto un finanziamento di 50 milioni per progetti connessi al turismo sostenibile e inclusivo, ma non ha ancora preso in considerazione la voce di oltre 6.000 firmatari della battaglia che Assocamp porta avanti dal 2021 e che ripropone a gran voce anche all’edizione 2024 del Salone del Camper di Parma, dal 14 al 22 settembre.


Assocamp, Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per Campeggio, parte di Confcommercio e che rappresenta il 98% dei concessionari di camper e caravan italiani, rilancia durante l’evento la raccolta firme per sensibilizzare le istituzioni a estendere l’agevolazione IVA al 4% al fine di supportare le persone con disabilità nel sostenere l’acquisto di autocaravan e le spese di adattamento strutturali necessarie e in grado di far diventare il mezzo perfetto per ogni tipo di disabilità. Nel suo stand, Assocamp allestirà in fiera un’intera area dedicata al turismo inclusivo, dove sarà possibile prendere informazioni e avere supporto per organizzare una vacanza open air alla portata di tutti. Il pubblico potrà aderire alla raccolta firme direttamente in Fiera oppure online. Nelle giornate del 14 e 15 settembre sarà presente allo stand di Assocamp, per supportare la raccolta firme e raccontare la sua esperienza, Danilo Ragona, influencer, designer e documentarista italiano che, nonostante sia costretto su una sedia a rotelle a causa di un incidente, è diventato portavoce del turismo accessibile e inclusivo on the road insieme all’amico Luca Paiardi. La loro amicizia è iniziata nei corridoi dell’Unità Spinale di Torino: i due si sono conosciuti lì dopo aver avuto entrambi un incidente che li ha costretti in carrozzina a 21 anni; un evento drammatico che Danilo e Luca hanno scelto di vivere come l’inizio di una nuova vita. La loro amicizia è proseguita sui campi da tennis, grande passione in cui si sono cimentati insieme e che ha poi portato Luca a diventare Campione d’Italia di tennis in carrozzina. Nasce poi il desiderio di non vedere più nel viaggio un limite e di andare a documentare on the road come la tecnologia possa essere la soluzione per consentire alle persone disabili di non privarsi di tante esperienze della quotidianità. Il camper, utilizzato nel loro viaggio alla scoperta dell’Emilia-Romagna nel 2018, si è distinto a loro parere come il mezzo per eccellenza più adattabile alle necessità quotidiane.


“Il vero problema nello scegliere una vacanza o mettersi in viaggio, per chi ha una disabilità motoria o psichica, è la paura. La paura di non essere a proprio agio negli spostamenti, nelle necessità di ogni giorno. Mangiare, dormire, andare in bagno, sono gesti che possono diventare impossibili nel luogo sbagliato; ogni disabilità ha le sue necessità e diventa seriamente complicato andare a caccia dell’albergo perfetto, del ristorante ideale e quant’altro. Il camper è il mezzo inclusivo per eccellenza, restituisce autonomia grazie alla massima personalizzazione degli spazi, sia nella vita quotidiana sia negli spostamenti. Consente di non essere legati a una casa, a un luogo e di poter davvero viaggiare senza timori,” spiegano Danilo e Luca. “Considerata la libertà che è in grado di restituire, soprattutto ai disabili più fragili, che possono viaggiare insieme ai famigliari ed essere assistiti in un contesto intimo senza dover essere limitati negli spostamenti, riteniamo veramente assurdo che non sia ancora stata presa in considerazione l’agevolazione dell’IVA al 4%! Per questo ci facciamo portavoce di questa battaglia di Assocamp, e a gran voce. Perché le disabilità sono tante, diverse, non generalizzabili, e favorire l’acquisto di uno strumento che consente a chi ha perso la propria sicurezza di tornare a non avere paura di viaggiare, dovrebbe essere una priorità di chi si occupa di rendere più inclusivo il nostro Paese”.

”Cortile di Francesco”, al via ad Assisi la X edizione

”Cortile di Francesco”, al via ad Assisi la X edizioneMilano, 7 set. (askanews) – E’ in programma ad Assisi da domani 8 settembre a domenica 22 settembre la X edizione del “Cortile di Francesco”. Il tema centrale di quest’anno, “CorporalMente”, celebra l’importante anniversario degli 800 anni dalle stimmate di San Francesco, con oltre 20 eventi che esplorano l’integrazione tra corpo e spirito attraverso incontri, dibattiti e performance artistiche.


Uno degli appuntamenti più attesi è il “Requiem Universalis. Il Corpo Ritrovato: a 800 anni dalle stimmate di San Francesco”, un’opera musicale che verrà presentata in prima esecuzione assoluta il 14 settembre 2024 alle 21:30, nella Piazza Superiore di San Francesco. Quest’opera reinterpreta il celebre Requiem K. V. 626 di Mozart, combinando tradizione e innovazione. La composizione è stata creata ed eseguita dal violinista Andrea Di Cesare, che utilizza violino elettrico, looper, campionatori e synth per unire la musica classica alla tecnologia contemporanea. Il Requiem Universalis non è solo un’opera musicale, ma una riflessione profonda sul corpo, lo spirito e l’ambiente. I testi, interpretati dagli attori Lidia Vitale e Mirko Frezza, esplorano l’esperienza spirituale di Francesco d’Assisi, offrendo un ponte per la creatività e l’integrazione personale e sociale, destinato a credenti e non. Questo evento sarà accessibile anche al pubblico non udente, grazie alla traduzione in LIS (Lingua dei Segni Italiana), fornita dall’associazione Quattrotto, rappresentata da Giovanna Rinaldi. Gli abiti degli artisti saranno realizzati dall’atelier romano Gambedotti. L’evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa, moderata da Maria Cristina Lalli, direttore creativo di Requiem Universalis, che ha visto la partecipazione di personalità di spicco come Fra Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento, che ha spiegato l’importanza simbolica dell’evento e del tema di quest’anno. Tra i protagonisti della giornata, anche Mattia Del Forno di Coffee Records, che ha contribuito alla nascita dell’evento, e Marco Daniele Tirilli, presidente dell’Associazione Opera Morlacchi, insieme all’Associazione Mozart Italia, promotori dell’iniziativa. Maria Lettiero, docente di Storia della Musica presso il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento, ha evidenziato il legame tra musica classica e spiritualità, mentre Elisabetta Di Maddalena, amministratore unico di Str, ha parlato dell’importanza di sostenere eventi culturali di questo livello, nel legame importantissimo di impresa ed arte. Intervenuto anche il presidente di Pacomio Srl, Francesco Saverio Nardi Regoli. Gabriele Ferrieri, presidente dell’Angi, e Roberto Baldassari, rappresentante di Uni 3 Roma e Lab 2101, hanno inoltre sottolineato il ruolo cruciale dell’innovazione e della tecnologia nella cultura e nella spiritualità. Intervenuti anche Lidia Vitale, attrice e Andrea Di Cesare, violinista e compositore dell’opera.


L’edizione di quest’anno si aprirà domenica 8 settembre con una lectio di Alessandro Baricco e si concluderà il 22 settembre con un Concerto per la Pace nella Basilica Superiore di Assisi. Nei giorni centrali dell’evento, dal 12 al 15 settembre, si terrà anche una lectio di Luca Sommi dal titolo “Viaggio nelle bellezze”, e la firma dell’”AI Assisi Act”, un manifesto dedicato al ruolo dell’intelligenza artificiale nella comunicazione umana. Il “Cortile di Francesco 2024” conferma il suo ruolo di piattaforma culturale per riflessioni profonde e momenti di dialogo, favorendo la condivisione e l’integrazione tra corpo, spirito e ambiente attraverso un ricco programma di eventi e performance artistiche di alto livello.

Ucraina, Claudia Conte e La Memoria Viva portano in Italia vittima guerra

Ucraina, Claudia Conte e La Memoria Viva portano in Italia vittima guerraRoma, 30 ago. (askanews) – Claudia Conte, giornalista scrittrice e attivista impegnata nel sociale, insieme all’associazione Missione Viva, porteranno domani, 31 agosto, in Italia, una vittima di guerra ucraina, grazie anche al sostegno del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e del prezioso supporto del direttore della Caritas Don Marco Pignatiello.


L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto di sensibilizzazione e aiuto umanitario avviato dalla Conte e Memoria Viva dallo scoppio del conflitto, volto a fornire assistenza alle persone colpite dai conflitti in corso in Ucraina. La vittima, una giovane donna di 18 anni di nome Veronika, ha subito gravi traumi a causa della guerra. Ferita nel maggio scorso durante un attacco russo, la ragazza e’ stata colpita vicino al cuore da alcune schegge, e si è salvata miracolosamente grazie all’intervento tempestivo dei medici. Dopo alcuni mesi di terapia intensiva, l’appello del padre per trasferirla in Italia.


Cosi, grazie all’interessamento diretto del Cardinale Zuppi, noto per il suo impegno in cause umanitarie e per la sua sensibilità verso i più vulnerabili, e alla collaborazione di Claudia Conte e Memoria Viva, è stato possibile organizzare per il prossimo 31 agosto il viaggio di Veronika in Italia presso la Fondazione Don Gnocchi di Milano, per ricevere cure mediche e supporto psicologico adeguati. “L’amore ha protetto Veronika – afferma il Cardinal Zuppi – una piccola luce che anticipa la pace. Dobbiamo vedere questa luce della pace, che speriamo possa venire presto a sconfiggere la notte della guerra. E dobbiamo agire con il cuore e con la fede, dando speranza a chi soffre e dimostrando che la comunità internazionale è presente e pronta ad aiutare”, conclude Zuppi.


Claudia Conte ha sottolineato inoltre l’importanza di ulteriori azioni concrete di solidarietà internazionale: “Non possiamo restare indifferenti di fronte alla sofferenza di chi vive in prima persona le atrocità della guerra. Portare Veronika in Italia è un piccolo gesto che speriamo possa fare la differenza nella sua vita e nella vita di tanti altri”. La Memoria Viva, impegnata da anni in progetti di assistenza umanitaria in aree di conflitto, ha ribadito il proprio impegno nel fornire sostegno e aiuto concreto alle vittime di guerra. Questa iniziativa dimostra ancora una volta l’importanza della collaborazione tra individui, organizzazioni e istituzioni religiose nel portare avanti progetti di aiuto umanitario e nel costruire un futuro di pace e giustizia per tutti.