Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

L’orso M91 abbattuto nella notte, Brambilla: “portiamo Fugatti in Tribunale”

L’orso M91 abbattuto nella notte, Brambilla: “portiamo Fugatti in Tribunale”Roma, 1 dic. (askanews) – “Quanto avvenuto questa notte è l’ennesima dimostrazione dell’ossessione dei politici trentini per gli orsi: per chi ama gli animali e passa la propria vita a difenderli e per la stragrande maggioranza degli italiani che è contraria alla loro uccisione tutto ciò è inaccettabile”. Lo dichiara la presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente Michela Vittoria Brambilla, commentando la “rimozione dell’orso M91 a Sporminore” da parte della provincia autonoma di Trento. “Un plantigrado che non si era mai reso protagonista di azioni violente”, sottolinea Brambilla.


“Ancora una volta come nei precedenti casi di M90 e KJ1 – aggiunge Brambilla – il presidente Maurizio Fugatti e la sua giunta hanno agito d’imperio, abbattendo M91 poche ore dopo l’emissione del decreto che lo condannava a morte, per impedire alle associazioni animaliste di presentare ricorso. Si tratta di una prassi inaccettabile che deve finire una volta per tutte! Come prima firmataria della legge Brambilla che, finalmente, punisce severamente chi maltratta, uccide, o fa del male agli animali ritengo del tutto inaccettabile che, in questi casi, siano proprio le istituzioni a dare il cattivo esempio: gli animali selvatici sono patrimonio indisponibile dello Stato e come tali vanno tutelati, non ammazzati! Tanto più che ci sono metodi incruenti per gestirli, come l’installazione di cassonetti anti-orso, la creazione di aree protette, corridoi faunistici e adeguata segnaletica: azioni che la Provincia di Trento, colpevolmente, non ha mai attuato adeguatamente. Con la nostra Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente procederemo con tutte le azioni possibili in sede giudiziaria”.

Servizi digitali, una rivoluzione per il sistema acquisti della PA

Servizi digitali, una rivoluzione per il sistema acquisti della PAMilano, 19 nov. (askanews) – Gli attuali processi elettronici di acquisto di beni e servizi (e-procurement) da parte della pubblica amministrazione sono destinati a subire una profonda revisione, con l’introduzione, sempre più intensiva, dei servizi digitali, delle nuove tecnologie, quali il Cloud e l’Intelligenza Artificiale. Dal modello attuale impostato su gare di appalto e la certezza del prezzo si passerà ai modelli con costi a scalare sulla base dei consumi (una sorta di “pay per use”) di dati e sistemi di archiviazione. I nuovi scenari sono stati discussi, per la prima volta in Italia, a Trento in occasione dell’evento “E-Procurement e nuovi modelli di business digitali”, organizzato negli scorsi giorni dal Cerchio Ict, realtà che riunisce le società in house di Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Alto Vicentino. L’evento – moderato dal giornalista del Sole 24 Ore, Luca De Biase – ha riunito esperti nazionali e rappresentanti della pubblica amministrazione.


Marco Valerio Cervellini dell’Agenzia Cybersicurezza Nazionale, ha illustrato il ruolo dell’Agenzia nel supportare gli enti pubblici nei processi di procurement digitale sicuro, sottolineando come la diversificazione dei fornitori rappresenti un rischio per l’interoperabilità dei sistemi a livello nazionale e richieda una forte governance su sistemi e dati. Su questo tema, la professoressa Sara Valaguzza, docente di Diritto amministrativo e pubblico all’Università Statale di Milano, ha presentato le opportunità offerte dal nuovo correttivo al Codice appalti, prospettando nuove modalità di collaborazione per sostenere l’innovazione nel settore Ict: “Gli accordi collaborativi, di ispirazione anglosassone, permettono alle amministrazioni di stabilire obiettivi comuni con gli operatori economici, migliorando la qualità e l’efficienza del procurement digitale”. Barbara Marchetti, docente di diritto amministrativo dell’Università di Trento, ha approfondito i vantaggi del modello in house nell’adozione dell’intelligenza artificiale, soprattutto per quanto riguarda la protezione dei dati pubblici, che rimangono sotto il controllo della PA senza dover essere trasferiti a terzi: “Il modello in house consente di mantenere il controllo sui dataset e sulle scelte algoritmiche, garantendo trasparenza e sicurezza per i cittadini”. La docente ha posto la questione degli obblighi europei in materia di compliance, evidenziando l’esigenza di competenze tecniche per gestire al meglio i processi di approvvigionamento digitali.


Sulle implicazioni dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale rispetto alla proprietà intellettuale e ai servizi digitali è intervenuta Cristiana Pretto, dirigente generale della Provincia autonoma di Trento: “Il Trentino ha intrapreso un nuovo percorso, con interventi anche regolatori e organizzativi, per garantire con una governance territoriale strutturata l’implementazione efficace e controllata dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione trentina, definendo all’inizio della legislatura una nuova strategia digitale basata sui dati e sull’interoperabilità. In questo contesto riveste particolare importanza comprendere quali siano le opportunità e gli accorgimenti da adottare per l’acquisizione e l’utilizzo di servizi di terzi, direttamente o tramite la propria in house, accanto alla realizzazione di una soluzione propria, come quella sviluppata nell’ambito del Progetto Bandiera, finanziato con fondi del Pnrr, che possa garantire adeguatamente la sovranità digitale”. Il ruolo delle società in house è stato ribadito da Carlo Delladio, presidente di Trentino Digitale: “Il nostro compito è assicurare alla pubblica amministrazione le migliori soluzioni tecnologiche, salvaguardando allo stesso tempo la sovranità digitale e la protezione dei dati sensibili. Il modello in house permette di sviluppare servizi su misura, con un’attenzione particolare alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale”.


“L’evento – ha concluso Kussai Shahin, direttore generale di Trentino Digitale – ha rappresentato un importante momento di confronto e riflessione, con l’obiettivo di rendere la pubblica amministrazione maggiormente consapevole del nuovo contesto caratterizzato da una complessità tecnologica crescente, da normative in continua evoluzione, e soprattutto da nuovi modelli di erogazione dei servizi digitali. Un aspetto importante riguarda il ruolo delle società in house a supporto degli Enti pubblici in termini di presidio delle differenti evoluzioni e di individuazione delle migliori soluzioni per contribuire alla crescita e al miglioramento dei servizi pubblici sul territorio”.

Unitn: in rete il primo archivio lessicale dei dialetti trentini

Unitn: in rete il primo archivio lessicale dei dialetti trentiniRoma, 29 set. (askanews) – Il Trentino vanta una ricca tradizione di lessicografia dialettale. Le diverse aree territoriali presentano peculiarità linguistiche proprie. Un patrimonio culturale, oggetto di innumerevoli studi, che adesso viene condiviso in rete per renderlo fruibile a tutte le persone interessate alla materia.


Si chiama “Archivio lessicale dei dialetti trentini” (ALTr) ed è il risultato di un progetto partito negli anni Novanta dall’Università di Trento, curato da Patrizia Cordin e Stefano Bernardini dell’allora Facoltà di Lettere, oggi Dipartimento di Lettere e Filosofia. Un lavoro di ricerca pluridecennale e certosino – spiega Unitn – che si era concretizzato, nel 2006, con la realizzazione di un CD – Rom, contenente oltre 30mila schede lessicali relative alle parlate romanze nella provincia di Trento. Questa prima parte dello studio era stata finanziata con fondi del Ministero dell’Università e della Provincia autonoma di Trento. Oggi questo strumento risulta obsoleto, tanto da non essere più supportato da molti programmi e apparecchiature informatiche. Per non disperdere la dettagliata opera di raccolta, si è deciso di riproporla in formato digitale e metterla in rete. Insieme a Tiziana Gatti, ora funzionaria del Museo Castello del Buonconsiglio Monumenti e collezioni provinciali, e a una squadra di linguisti, dialettologi, antropologi, informatici, i due autori Cordin e Bernardini, hanno dato vita a un “dizionario dei dizionari trentini” online ad accesso libero (lessicotrentino.lett.unitn.it). L’ALTr sarà presentato il 30 settembre alle 17.30 nella sala conferenze del Polo culturale diocesano Vigilianum (Trento – via Endrici, 14).


Una vera e propria banca dati, la prima pubblicata in internet, che raccoglie il lessico dialettale di sei aree del Trentino: zona centrale, valle di Cembra, Valsugana, Primiero, valle di Non e val di Sole. In totale l’ALTr conta 47.328 schede lessicali. Ogni scheda, accanto al termine dialettale, riporta la trascrizione fonetica del termine, la traduzione italiana, le informazioni relative alla fonte (autore, area geografica di riferimento, località), possibili varianti ed eventuali osservazioni. Non mancano poi, se disponibili, fotografie o disegni riferiti all’oggetto designato. Un’interfaccia semplice e intuitiva, di facile navigazione anche per i non addetti. Chi non conosce un termine dialettale può iniziare la ricerca dal termine italiano per trovare tutte le varianti presenti nei dialetti delle aree trentine incluse nella banca dati. Oppure si può cercare un preciso lemma dialettale, anche senza conoscerne la trascrizione precisa (il sistema infatti permette di trovare la parola specifica) e verificarne significato e usi. È anche possibile sapere se lo stesso termine è usato in una sola o in più varietà dialettali.

Meccatronica, Unitn ospiterà progetto vincitore di Erc Starting Grant

Meccatronica, Unitn ospiterà progetto vincitore di Erc Starting GrantRoma, 5 set. (askanews) – Tra le proposte finanziate dal Consiglio europeo della Ricerca (Erc) nell’ambito del programma Starting Grant annunciate oggi c’è il progetto “Fleap – Fluid gap Electro-Active-Polymer machines” che Giacomo Moretti porterà avanti nei prossimi cinque anni al Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento. Con quello di Moretti, – segnala Unitn – salgono a nove i progetti finanziati dall’European Research Council attualmente ospitati dall’Ateneo.


Da qualche anno, la robotica e la meccatronica sono entrate a far parte stabilmente delle nostre vite. Nell’industria 4.0, con le fabbriche attrezzate per una produzione sempre più automatizzata, ma anche nei dispositivi intelligenti che popolano le nostre case. Ci sono però settori, come l’esplorazione dello spazio o quella delle profondità oceaniche, ancora profondamente influenzati – e limitati – dalle tecnologie convenzionali. Settori strategici per l’approvvigionamento di materie prime ed energia. Alcuni degli aspetti più critici sono legati ai componenti: i “motori” che consentono ai sistemi robotici di muoversi e trasportare materiali; i “generatori” che permettono di raccogliere energia dalle fonti ambientali. Motori e generatori convenzionali – ossia elettro-magnetici – sono basati su materiali delicati, con componenti spesso pesanti e delicati, poco adatti ad ambienti non convenzionali. Un’alternativa particolarmente promettente – spiega Unitn – è rappresentata dai trasduttori a gap fluido (in inglese, fluid gap transducers, Fgt). Questi sistemi si basano su una combinazione di materiali intelligenti e sfruttano l’elettrostatica per muoversi o produrre energia. Possono essere descritti come una tasca di materiale plastico flessibile al cui interno è contenuto un fluido isolante (solitamente, un olio). Gli Fgt sono leggeri e privi di parti rigide e raggiungono prestazioni notevoli in termini di rapporto tra potenza e peso. Di recente, è stato dimostrato che possono funzionare efficacemente come muscoli artificiali per robot soffici, robot natanti e piccoli robot mobili.


Il progetto Fleap – Fluid gap Electro-Active-Polymer machines for a new generation of mechatronic systems – di Giacomo Moretti, vincitore di un Erc Starting Grant, punta a spingere all’estremo i limiti di questa tecnologia. Per raggiungere questo scopo, verranno studiati i fenomeni fisici che avvengono negli Fgt, teorizzando modelli ad hoc e testando nuove soluzioni. Ad esempio, la possibilità di usare gas molto rarefatti (simili alle atmosfere di alcuni pianeti) come “gap” fluidi. Oppure, di impiegare liquidi meno viscosi degli oli, più semplici da reperire o sintetizzare. L’obiettivo è studiare Fgt adatti a operare nei contesti più difficili, ad esempio nelle atmosfere a bassa pressione per le applicazioni spaziali, o in quelle ad alta pressione per le applicazioni in ambiente marino e oceanico. Tra queste ultime, la possibilità di ottenere convertitori in grado di estrarre energia e produrre elettricità dalle onde marine.


(Credit: UniTrento – Ph. Federico Nardelli)

Maltempo, in Trentino detriti e fango su case Vigolo Vattaro

Maltempo, in Trentino detriti e fango su case Vigolo VattaroRoma, 29 lug. (askanews) – Una colata di detriti, fango e acqua, ha investito la località Prà dei Laresi – una ventina di case abitate, fortunatamente senza provocare feriti – sul pendio nord della Vigolana a Vigolo Vattaro. Il distacco è partito dalla cresta ed ha investito tutto il versante anche con blocchi fino a un metro di diametro. Un evento originato dalle forti piogge (40 millimetri caduti in mezz’ora), che hanno provocato il distacco in quota seguito dall’enorme colata fin quasi al fondovalle: dalle prime stime diverse decine di migliaia di metri cubi di materiale.


I vigili del fuoco volontari di Vigolo sono intervenuti tempestivamente alle 23, valutando la gravità della situazione e fornendo la prima assistenza ai residenti che sono stati evacuati e hanno visto le case invase ai piani inferiori. Sassi e fango ovunque, mentre i servizi sono stati interrotti per i danni alle reti. La macchina della Protezione civile del Trentino con i vigili del fuoco volontari dei Corpi della Vigolana si è messa subito in moto e, a partire dalle prime ore del mattino, sono cominciate le operazioni per aiutare i residenti, liberare le case, rimuovere i detriti e procedere con la pulizia del versante che richiederà alcuni giorni. Sul posto questa mattina il sopralluogo del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che ha raggiunto il capo della Protezione civile Stefano Fait, il comandante dei pompieri di Vigolo Vattaro Arnaldo Tamanini e l’ispettore distrettuale Gianluca Smith per constatare i danni risalendo il versante fino alla Lavina Granda, rendendosi conto della devastazione. Qui ha incontrato vigili del fuoco, amministratori provinciali e comunali, con il consigliere provinciale Walter Kaswaldee e la vicesindaco Michela Pacchielat, e i residenti che si sono dati subito da fare per liberare le proprie case. “Si tratta di un evento meteorologico fuori scala che ha interessato il versante: ci sono alcune abitazioni danneggiate in modo importante. Il sistema della Protezione civile si è attivato fin dalla tarda serata di ieri ed ha operato per l’intera notte. Ora sono in corso i primi rilievi per definire meglio l’intervento di sistemazione e prestare supporto alle persone” ha spiegato il presidente.


Terminato il sopralluogo, Fait ha coordinato una riunione per fare il punto della situazione in caserma dei pompieri a Vigolo, dove ha evidenziato “la tempestività dell’intervento con i vigili del fuoco di Vigolo Vattaro”, sottolineando l’impegno necessario per l’intervento di sistemazione. Per quanto riguarda i vigili del fuoco, al momento stanno operando 40 volontari su due turni, provenienti da tutti i corpi della Vigolana, con escavatori, trattori e ruspe per liberare le case e la viabilità di accesso. Garantita l’assistenza alla popolazione ache portando viveri e bibite a tutti coloro che stanno lavorando.

Provincia Trento, 36,5 milioni di euro a Trentino Trasporti

Provincia Trento, 36,5 milioni di euro a Trentino TrasportiRoma, 28 mar. (askanews) – Sono destinati all’acquisto di nuovi treni per la linea della Valsugana e di autobus indirizzati al sistema Brt (Bus Rapid Transit) delle Valli di Fiamme e Fassa i 36.506.937,39 euro che la Provincia autonoma di Trento ha concesso a Trentino Trasporti. Su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Energia e Trasporti della provincia autonoma di Trento, Mattia Gottardi, infatti, la giunta provinciale ha dato il via libera al trasferimento delle risorse messe a disposizione dal governo centrale per l’acquisto di bus e treni in vista dei giochi olimpici e paralimpici Milano Cortina 2026.


“Si tratta di risorse che si aggiungono a quelle già destinate a questi scopi nell’ultimo biennio, oltre 46milioni per nuovi treni e 28milioni per nuovi autobus per il sistema BRT. Sono investimenti importanti con un mix di risorse provinciali e statali che ci garantiranno di assicurare al Trentino un sistema di mobilità pubblica integrato ed efficiente sul territorio anche una volta conclusi i giochi”, spiega Gottardi. Le nuove somme sono state assegnate alla Provincia autonoma di Trento dal ‘Piano complessivo delle opere olimpiche Milano Cortina 2026’ approvato lo scorso settembre con un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, e trasferite sul bilancio provinciale grazie alla firma tra l’Amministrazione e la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa di una convenzione concernente il trasferimento delle risorse finanziarie indicate nel Piano per la realizzazione delle opere olimpiche stradali e ferroviarie.

Ennesimo deturpamento alla tomba del cantautore Michele Merlo

Ennesimo deturpamento alla tomba del cantautore Michele MerloMilano, 19 mar. (askanews) – Per l’ennesima volta è stata vandalizzata la tomba di Michele Merlo, il cantautore ex di X Factor e Amici di Maria De Filippi, tragicamente scomparso il 6 giugno 2021 a causa di una leucemia fulminante. Non è la prima volta, infatti, che vengono rubati gli oggetti apposti sulla tomba di Michele ma questa volta è toccato al libro a lui dedicato “Con il cuore tra le righe”, di Alice Porta. Come se non bastasse al suo posto è stato lasciato un insulto alla giovane autrice trentina, amica e fan di Michele.


Un gesto immotivato dal momento che il libro è stato approvato dalla famiglia Merlo e che il ricavato ottenuto dalla vendita di “Con Il Cuore Tra Le Righe” sarà devoluto ai progetti dell’Associazione Romantico Ribelle, nata in ricordo di Michele e presieduta dai genitori. Questo il messaggio diffuso attraverso i social dell’Associazione Romantico Ribelle: “Ciò che è accaduto oggi sulla tomba di Michi è vergognoso. Non è la prima volta che vengono rubati o danneggiati gli oggetti che sono lì ma sottrarre il libro di Alice Porta e lasciare al suo posto un insulto per lei è qualcosa che non possiamo accettare. Il libro di Alice è un libro a cui tutti noi teniamo molto, che abbiamo “approvato” e fortemente voluto per continuare a mantenere vivo il ricordo di Michele. Se qualcuno pensa che per questo Alice debba vergognarsi allora vuol dire che pensa che tutti noi dovremmo vergognarci. Se chi si è permesso di compiere un gesto cosi ignobile frequenta questa pagina è pregato di non farlo più. Per Katia, Domenico e per tutti noi che abbiamo voluto bene a Michi e che ogni giorno proviamo a farlo rivivere in tutte le nostre iniziative, è già molto doloroso se qualcuno non è in grado di capirlo. Chiunque sia sappia che non è più il benvenuto né sulla tomba di Michele né su questa pagina. Vergognatevi!”

StopCasteller: in mille a Trento contro legge “ammazza-orsi” di Fugatti

StopCasteller: in mille a Trento contro legge “ammazza-orsi” di FugattiMilano, 10 feb. (askanews) – Oltre un migliaio di persone oggi hanno sfilato per le vie di Trento per protestare contro “la strage di orsi in atto in Trentino” e la Giunta della Provincia autonoma guidata dal leghista Maurizio Fugatti. La mobilitazione nazionale promossa nell’ambito della campagna nazionale “StopCasteller” chiede in particolare di fermare la proposta di legge sull’abbattimento “di quattro cuccioli e quattro orsi adulti all’anno”.


Al corteo hanno aderito le principali associazioni animaliste e antispeciste Lav, Lac, Lndc animal protection, Leal, Enpa, Animaliberaction, Ribellione animale e Bearsandothers. “Fugatti continua a buttare benzina sul fuoco, alimentando la comprensibile paura delle persone” hanno spiegato gli attivisti di StopCasteller, aggiungendo che “il presidente sa bene, ma non lo dice, che sommando gli orsi uccisi, quelli braccati e quelli rinchiusi in gabbia ben presto la popolazione ursina delle Alpi si troverà nuovamente sull’orlo dell’estinzione”.


“Dopo Fiona-F36 e Amir-M62, Johnny-MJ5 è il terzo orso trovato morto su cui pendeva un ordine di cattura firmato Fugatti: a questo punto è evidente che non si può più parlare di coincidenze” hanno ribadito i manifestanti che hanno sfilato pacificamente per le vie del centro scortati dalle forze dell’ordine, evidenziando che “ora nel mirino della Provincia ci sono due nuovi orsi, ma non permetteremo che le segnalazioni anonime delle nuove ronde leghiste su Dacebook decretino la morte di animali che, ricordiamo, sono sotto la più severa protezione dello Stato”. “Così come non possiamo permettere che l’orsetto Nino, condannato a vivere in una gabbia, sia esposto al pubblico ludibrio in quello zoo che è il Belpark di Spormaggiore” hanno proseguito gli attivisti di “StopCasteller”, annunciano che “continueremo anche a lottare per M49 che marcisce al Casteller nel più totale silenzio: quello che sta avvenendo in Trentino è segno di un rapporto malato con la natura e con il resto del vivente, le valli non possono e non devono essere un possesso esclusivo dell’uomo”.

A Trento mostra per avvicinarsi ai Giochi invernali Milano-Cortina

A Trento mostra per avvicinarsi ai Giochi invernali Milano-CortinaRoma, 6 feb. (askanews) – Un’esposizione lunga 300 metri, divisa in 14 sezioni con cimeli, oggetti, video installazioni e punti interattivi incentrata sulle Olimpiadi e Paralimpiadi. È stata inaugurata nel pomeriggio odierno a Le Gallerie di Piedicastello a Trento la mostra “Records”, inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 e curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino per conto della Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione della Fondazione Milano Cortina 2026 e il supporto del Museo Olimpico di Losanna.


“Siamo convinti – ha spiegato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – che ospitare i Giochi invernali olimpici e paralimpici Milano Cortina 2026 sarà una grande occasione e un’opportunità di crescita e di sviluppo per il nostro territorio, un investimento per il futuro. Ospitare le Olimpiadi e le Paralimpiadi rappresenta anche un’opportunità dal punto di vista culturale e formativo. Non dimentichiamoci, in questi tempi di guerra e di conflitti che interessano varie aree del mondo, che queste grandi manifestazioni sportive di carattere mondiale sono state concepite nello spirito della pace e di cooperazione tra le nazioni e tra i popoli. Non dimentichiamo, ma scopriamolo leggendo la Carta olimpica, che vi sono valori e idealità che accompagnano la storia di questo movimento e dello sport in generale. Valori e idealità, in primis la diffusione della cultura della pace, che devono diventare oggetto di riflessione e di azione educativa e formativa. Per questo motivo abbiamo voluto e sostenuto in modo convinto il progetto espositivo ‘Anelli di congiunzione’ e abbiamo chiesto alla Fondazione Museo storico del Trentino di curarlo e realizzarlo, accompagnandoci fino al 2026. Un grande e ambizioso progetto che colloca il Trentino, la città di Trento, le nostre Gallerie come punti di forza di una strategia e di una proposta di livello internazionale”. “Lo sport non è solo prestazione fisica – ha sottolineato il sindaco di Trento Franco Ianeselli – Lo sport è da sempre emozione e cultura: cultura dell’impegno e della fatica, della lealtà e del rispetto dell’avversario. Per questo credo sia vitale avvicinarci alle Olimpiadi invernali 2026 con eventi di approfondimento capaci di raccontare l’essenza dello sport, che è sì record, ma è anche accettazione del limite, e da questo punto di vista ha un forte valore pedagogico oltre che una straordinaria valenza sociale, con impatti sull’aggregazione, sull’uso dello spazio pubblico, sul senso di appartenenza. “Anelli di congiunzione” è dunque un titolo azzeccato per una rassegna di eventi che promette di andare al cuore del fenomeno sportivo, di coglierne i dettagli e l’insieme, soffermandosi anche sulla singolarità delle biografie, dei record, delle imprese che hanno fatto grande la storia olimpica. In attesa che, tra due anni esatti, si inizi a scriverne un altro entusiasmante capitolo”.


“Iniziative come queste – ha sottolineato la vicepresidente e assessore allo sport Francesca Gerosa – che uniscono persone, comunità e mondi diversi ci riempiono di orgoglio. Anelli di Congiunzione con la mostra Records ancora una volta pongono il Trentino al centro del mondo perché le Olimpiadi e Paralimpiadi rimettono il nostro territorio, la nostra capacità di essere ospitali, solidali, intraprendenti al centro dell’attenzione globale. Il titolo scelto “Anelli di congiunzione” racchiude molti significati, connette passato e presente con lo sguardo rivolto al futuro, adulti e bambini, sensibilità e persone diverse, l’agonismo con quel volontariato che è cardine e al tempo stesso fondamenta del nostro sistema sportivo e non solo. Invito tutti a vivere i due anni che ci porteranno ai Giochi con la voglia di essere orgogliosi di far parte di un territorio che entrerà nella storia”. Il direttore della Fondazione Museo Storico Giuseppe Ferrandi svela l’obiettivo finale dell’iniziativa: “Se Anelli di Congiunzione – ha ammesso Ferrandi – ci porterà fino ai Giochi del 2026, Records è la prima di tre mostre e riguarda la misurazione, i corpi, i tempi e la velocità. Nella Galleria Nera si trovano materiali e stimoli per capire meglio i valori della storia dei Giochi Olimpici e Paralimpici e fare proprio lo spirito dell’olimpismo. Non si tratta di una mostra tradizionale: qua si possono sperimentare emozioni, ampliare i propri orizzonti e apprezzare i dati della storia olimpica e paralimpica in una maniera nuova col data storytelling”.


Sono ben 14 le sezioni della mostra che permetteranno ai visitatori, lungo i 300 metri della Galleria Nera, di addentrarsi e conoscere ogni aspetto dei Giochi: dall’intuizione di proporre un grande festival sportivo a inizio ‘900 alla figura di Pierre De Coubertin, dall’intreccio tra i Giochi e la politica agli ideali dell’olimpismo tradotti in azioni concrete, dalla storia delle Olimpiadi e delle sue telecronache e radiocronache fino alla parte più prettamente legata alla parte sportiva. Nella sezione “Time” si illustra il cronometraggio come miglioramento di se stessi e la registrazione dei risultati, in “Speed” si misurano i vari tipi di velocità, Body shape” mette in mostra il fisico degli atleti tra genetica e allenamento e, infine, “Body” spiega come la scienza della performance non sia universale ma deve essere adattata alle particolarità di ogni atleta. La mostra Records rimane aperta per tutto il 2024 da martedì a domenica, (orario 10-18). Le Gallerie sono uno spazio accessibile e completamente gratuito. Maggiori informazioni sui siti www.provincia.tn.it e www.museostorico.it. Service video e foto in fase di caricamento

Trentino, abbattuto l’orso M90, decreto firmato da Fugatti

Trentino, abbattuto l’orso M90, decreto firmato da FugattiRoma, 6 feb. (askanews) – E’ stato abbattuto in Trentino l’orso M90. Nel corso del pomeriggio è stata data esecuzione al decreto firmato stamani dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell’esemplare di orso M90 tramite abbattimento.


Una squadra del Corpo forestale trentino è entrata in azione in una zona di montagna della Bassa Val di Sole: l’animale è stato identificato mediante l’osservazione del radiocollare e delle marche auricolari. M90 era un animale pericoloso, secondo la scala di problematicità riportata nel Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace), alla luce della sua eccessiva confidenza e frequentazione di aree urbane e periurbane. Più volte aveva seguito intenzionalmente le persone; episodio culmine lo scorso 28 gennaio, quando aveva seguito una coppia di escursionisti per oltre mezzo chilometro lungo una strada forestale nel comune di Mezzana. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) aveva confermato la necessità di rimuovere l’orso M90 al più presto.