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Tempo libero, italiani puntano su turismo di prossimità, food e natura

Tempo libero, italiani puntano su turismo di prossimità, food e naturaRoma, 29 nov. (askanews) – Come trascorrono il loro tempo libero gli italiani? C’è chi predilige esperienze di tipo enogastronomico e chi preferisce visitare piccoli borghi o immergersi nella natura. Ma in generale, lo si sfrutta per evadere dalla routine quotidiana e per riprendersi dalle fatiche della settimana.

Questo è lo scenario che delinea l’Osservatorio realizzato da SWG/RACHAEL e KuriU in fatto di abitudini della popolazione nostrana: su tutti, tra le prime scelte in fatto di impiego del tempo, il campione intervistato predilige trascorrerlo in mezzo alla natura con il 74% e il 69% per vivere esperienze legate al mondo del cibo. La cultura, in particolar modo quella di prossimità, rientra tra le preferenze assolute con il 68%. Da quello che emerge, 1 italiano su 2 pensa che il tempo libero a propria disposizione sia sufficiente mentre il 60% di loro lo ritiene anche soddisfacente in termini qualitativi, tra cui spicca la Gen Z con il 64%.

Tanto tempo e, soprattutto, ben speso tra vari contesti: per Gen X e Boomer è il momento per stare in famiglia, mentre per Millennial (36%) e Gen Z (45%) è una ricerca di spazi da dedicare da soli a sé stessi. Una differenza frutto anche delle diverse generazioni che coltivano abitudini e interessi a secondo del contesto in continuo mutamento. La percentuale più bassa riguarda lo stare in compagnia di un gruppo numeroso con il 7%, attribuibile con molta probabilità agli effetti della pandemia che ha portato a fare alcune scelte drastiche anche in termini di socialità. Si preferisce, infatti, una cerchia più ristretta di amicizie (31%) con cui allacciare un legame più solido e profondo.

Ma per chi non ha molto tempo libero a disposizione, vi sono due ostacoli principali: il primo è la quantità che si ha disposizione che è bassa (36%), il secondo riguarda l’aspetto economico per cui il 33% dice di non avere abbastanza risorse per poter fare quello che vorrebbe. “Abbiamo visto come cambiano le abitudini degli italiani in relazione al loro tempo libero, ed è interessante analizzare le evoluzioni e le nuove esigenze che si creano – commenta Tommaso Albonetti, CEO di KuriU -. Questo Osservatorio ci darà l’opportunità di capire dove vanno gli interessi delle varie generazioni. Ci sono spunti molto interessanti che arrivano dalla Gen Z, come l’interesse per la lettura e attività che possano arricchire la loro cultura. Inoltre siamo felici di vedere come ci sia una grande attenzione per il turismo dei piccoli borghi e, in generale, per le bellezze del nostro paese. Su KuriU le esperienze fatte dagli utenti che descrivono perfettamente l’essenza della condivisione del tempo libero tra le persone, sono ormai migliaia”.

Ponte 8 dicembre, eDreams: Parigi, Milano e Londra mete preferite

Ponte 8 dicembre, eDreams: Parigi, Milano e Londra mete preferiteMilano, 28 nov. (askanews) – Sono Parigi, Milano e Londra le mete preferite per il ponte dell8 dicembre, l’ultimo prima delle feste natalizie, secondo i dati diffusi da eDreams. La top 5 delle destinazioni, se considerate le mete italiane e internazionali, comprende anche città d’arte mediterranee e capitali più orientali.

Più nello specifico, i viaggiatori in partenza da Roma Fiumicino prediligono Parigi, Barcellona e Bucarest per quanto riguarda i viaggi all’estero per queste date, mentre per i viaggi in Italia hanno scelto Catania e Palermo. Chi parte dagli aeroporti di Milano ha privilegiato invece Londra e Tirana. Uno sguardo più da vicino ai viaggiatori che hanno prenotato per le principali città italiane mostra poi che Milano sarà la meta di chi parte da Catania, Napoli e Lamezia Terme, mentre Roma accoglierà anch’essa viaggiatori provenienti da Catania, seguiti però da quelli in arrivo da Palermo e Bari. Per il ponte, un italiano su due ha bloccato le date da uno a due mesi prima della partenza, il 30% da due a tre mesi prima. Il weekend lungo che precede il Natale spinge anche i turisti stranieri a visitare le città italiane più rinomate per il patrimonio artistico, ma anche per le vie dello shopping, Roma e Milano su tutte. Sono attesi soprattutto spagnoli, francesi e tedeschi.

Un italiano a Mauritius: all inclusive e sostenibilità

Un italiano a Mauritius: all inclusive e sostenibilitàMilano, 27 nov. (askanews) – Mauritius è un’isola tropicale che incarna molti degli elementi più amati dai viaggiatori internazionali: natura, mare corallino, resort di alto livello. Protagonista del sistema del turismo internazionale, con un intreccio di culture che spesso unisce il meglio dell’India e quello dell’Africa, è una destinazione che piace molto anche in Italia e sulla quale Neos, la compagnia aerea del Gruppo Alpitour, ha attivato un volo diretto da Malpensa. Beachcomber Resorts & Hotels è la catena alberghiera più importante di Mauritius e un italiano, Rico Paoletti, è il direttore generale del resort Shandrani Beachcomber.

Situato su una penisola privata, con spiagge affacciate sul Parco Marino di BlueBay nel sudest del Paese, lo Shandrani Beachcomber offre diversi modi di vivere la vacanza, tra sport, famiglia, esperienze gastronomiche. E, come ormai è imprescindibile, a maggior ragione su un’isola come Mauritius, il resort punta molto anche sulla sostenibilità. “Abbiamo ovviamente molti aspetti sostenibili ed ecologici – ha aggiunto il direttore -: non abbiamo più le bottiglie usa e getta di plastica, come avviene in tutti gli alberghi e in particolare da noi. Produciamo l’acqua che mettiamo a disposizione e non ci sono, come si dice, difficoltà a livello di tutto quello che chiamiamo animal welfare”. In una nazione che fa del turismo la propria principale risorsa economica è chiaro che tutti i soggetti che operano nella filiera sono chiamati a dare un contributo, dai singoli lavoratori locali fino alle grandi catene. “Partecipiamo pienamente a quel 26-27% del PIL che per Mauritius è rappresentato dal turismo – ha concluso Rico Paoletti – e questo passa attraverso l’isola, ma passa soprattutto attraverso Beachcomber, con l’aiuto ovviamente dell’Italia che oggi fornisce una possibilità in più con il volo diretto che viene da Milano operato da Neos”.

Con l’intento di alimentare il business del turismo, ma anche di partecipare allo sviluppo economico dell’isola. Cosa che, pur dalla prospettiva privilegiata dei resort, sembra di percepire in modo abbastanza evidente.

Turismo enogastronomico, ministero: giro d’affari di 30 md euro

Turismo enogastronomico, ministero: giro d’affari di 30 md euroBaveno (VB), 24 nov. (askanews) – Il settore del turismo enogastronomico genera in Italia un giro d’affari di 30 miliardi di euro. Il dato emerge al Forum internazionale del turismo in corso a Baveno. “Il turismo enogastronomico è sia una certezza che un’opportunità sempre più evidente per promuovere le eccellenze dei territori italiani. Il settore, che si distingue nel mondo per le specialità Made in Italy, è un valore aggiunto per il turismo perché porta con sé il concetto stesso di ‘italianità’ e di identità culturale. Non a caso la cucina italiana è stata ufficialmente candidata a patrimonio culturale immateriale Unesco”, si legge in un comunicato del ministero.

Turismo, Santanchè: basta furia ideologica per la sostenibilità

Turismo, Santanchè: basta furia ideologica per la sostenibilitàBaveno (VB), 24 nov. (askanews) – “Quando si parla di turismo si parla spesso di sostenibilità. Giusto, è molto importante ma la sostenibilità non è solo quella green, è anche quella economica e sociale, che bisogna difendere. Perché spesso in quella furia ideologica si parla solo della sostenibilità green e si fa un errore: si mette contro l’uomo e l’ambiente” ma “quando si parla di queste materie serve il buon senso. Che è quello che sta governando Giorgia Meloni in tutto quello che fa e nelle sue proposte”. Lo ha detto al Forum internazionale del turismo in corso a Baveno, sul lago Maggiore, la ministra del Turismo Daniela Santanché.

Turismo, Santanchè: ognuno faccia sua parte per destagionalizzare

Turismo, Santanchè: ognuno faccia sua parte per destagionalizzareBaveno (VB), 24 nov. (askanews) – La ministra del Turismo Daniela Santanchè ha l’obiettivo della “destagionalizzazione” dei flussi turistici perché “il turismo non può vivere di un mese o di due mesi all’anno”. Intervenendo al Forum internazionale del turismo in corso a Baveno, sul lago Maggiore, Santanché ha affermato che per raggiungere l’obiettivo occorre sviluppare gli eventi sportivi, i cammini religiosi e il turismo congressuale ma anche essere capaci “di fare offerte turistiche diverse: ad esempio il cicloturismo, settore in cui noi fatturiamo 7 miliardi e la Germania 20 miliardi. Abbiamo qualcosa meno della Germania? E po i cammini religiosi”, ha detto la ministra.

Riguardo le difficoltà degli imprenditori di tenere aperto dodici mesi all’anno, Santanché ha affermato: “Non credo che possiamo chiedere tutto agli imprenditori, anche perché questo è il settore che ha pagato il prezzo più alto per la pandemia. Quindi dobbiamo dire a quegli imprenditori: tenete aperto dieci mesi all’anno e tutti insieme faremo quelle iniziative turistiche che vi consentiranno di avere quella soglia di occupazione dei vostri alberghi che tiene in piedi il conto economico. Tutti dobbiamo fare la nostra parte”.

Turismo, Santanché: non vogliamo scipparlo alle Regioni

Turismo, Santanché: non vogliamo scipparlo alle RegioniBaveno (VB), 24 nov. (askanews) – “Non voglio un titolo sui giornali domani che scippiamo il turismo alle regioni. Noi vogliamo lavorare insieme alle regioni, agli assessori del turismo, agli enti locali, con una strategia comune”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanché a Baveno, dove è in corso il Forum internazionale sul turismo.

“L’Italia – ha detto Santanchè – è un piccolo puntino sul mappamondo. Un asiatico, ma anche un americano, non sa dove sono le città ma conosce l’Italia e conosce l’Europa”. La sfida quindi “è che quando andiamo all’estero dobbiamo andare come Italia, come padiglione Italia, perché il made in italy è il terzo marchio più famoso al mondo, perché ci conoscono come nazione”.

Turismo, Santanché: niente personalismi, dobbiamo fare squadra

Turismo, Santanché: niente personalismi, dobbiamo fare squadraBaveno (VB), 24 nov. (askanews) – “Non siamo secondi a nessuno. Conoscete una nazione più bella dell’Italia? Non siamo secondi a nessuno. Ci ammirano perché quando si va nel mondo, credetemi, è qualcosa di più rispetto a tutti gli altri. E allora vogliamo essere consapevoli di questo? Vogliamo crederci? Vogliamo fare questa squadra Italia?”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanché intervenuta al Forum internazionale del turismo in corso a Baveno. La ministra ha insistito sull’importanza di “fare squadra”. “Non ci sono personalismi – ha detto – dobbiamo prima di tutto far vincere l’Italia”.

Turismo, Santanché: dobbiamo recuperare orgoglio essere italiani

Turismo, Santanché: dobbiamo recuperare orgoglio essere italianiBaveno (VB), 24 nov. (askanews) – “Ogni italiano deve riappropriarsi di quell’orgoglio di appartenza di essere italiani, dobbiamo diventare più fieri di essere italiani, dobbiamo imparare ad essere orgogliosi di quello che siamo, dobbiamo parlare bene di questa nazione e non come fa qualcuno che vede l’erba del vicino più bella e rigogliosa”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanché nell’intervento di apertura del Forum internazionale del turismo in corso a Baveno.

Turismo, Israele: pronti a ripartire fra cultura e spiritualità

Turismo, Israele: pronti a ripartire fra cultura e spiritualitàFirenze, 23 nov. (askanews) – La promozione turistica israeliana è già al lavoro per la ripartenza del settore al termine del conflitto di Gaza. Il messaggio ai turisti internazionali, di cui gli italiani rappresentano una fetta importante, è: “Israele ti aspetta”. Con un’avvertenza: gli appuntamenti e gli eventi previsti in questo periodo non saranno annullati ma soltanto posticipati, come ad esempio la Biennale di Gerusalemme, che diventerà un progetto itinerante che in Italia partirà da Casale Monferrato. “Un’ottima strategia per trasferire la cultura israeliana al mondo”, spiega Kalanit Goren, direttrice dell’ufficio nazionale israeliano del turismo a Milano, intervistata al Bto in corso a Firenze. Che aggiunge: “E’ un momento molto difficile per Israele ma questo non vuol dire annullare il turismo del futuro. Stiamo lavorando sempre di più soprattutto alla gestione di tutti gli aspetti della comunicazione”.

Israele conta sugli storici punti di forza della sua attrattività turistica, ha spiegato Goren. E lo fa anche attraverso canali diretti con i suoi clienti finali. Innanzitutto con il brand della “la spiritualità e di una cultura millenaria, la chiave migliore per ripartire. Aspettiamo la possibilità di accogliervi il prima possibile”, dice Goren, che ha voluto ringraziare “il governo e il popolo italiano per la vicinanza, così come lo sono stati gli israeliani durante il Covid. Siamo due popoli vicini”. L’offerta turistica israeliana è anche di carattere religioso e si rivolge soprattutto a un pubblico delle comunità cristiane ed ebree. Anche in questo caso l’Opera diocesana pellegrinaggi ha comunicato di aver sospeso ma non cancellato i pellegrinaggi in Terra Santa.

Un altro simbolo della resilienza israeliana e della volontà di ripartire è stata l’inaugurazione, nonostante gli attentati del 7 ottobre, della nuova sede della Biblioteca nazionale di Israele, avvenuta il 29 ottobre. E’ stata posticipata al novembre del 2024 anche la Convention della Federazione del turismo organizzato, che era prevista a Tel Aviv e Gerusalemme per gennaio dello stesso anno. “Abbiamo deciso di non cancellare ma solo di rimandarla”, ha detto il direttore Gabriele Milani. “E spero – ha aggiunto – che ci sia di la possibilità di farlo nel minore tempo possibile. Spero che il turismo torni presto ad essere punto di contatto tra culture, tradizioni e religioni”

Mda