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Turismo, Santanché: non vogliamo scipparlo alle Regioni

Turismo, Santanché: non vogliamo scipparlo alle RegioniBaveno (VB), 24 nov. (askanews) – “Non voglio un titolo sui giornali domani che scippiamo il turismo alle regioni. Noi vogliamo lavorare insieme alle regioni, agli assessori del turismo, agli enti locali, con una strategia comune”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanché a Baveno, dove è in corso il Forum internazionale sul turismo.

“L’Italia – ha detto Santanchè – è un piccolo puntino sul mappamondo. Un asiatico, ma anche un americano, non sa dove sono le città ma conosce l’Italia e conosce l’Europa”. La sfida quindi “è che quando andiamo all’estero dobbiamo andare come Italia, come padiglione Italia, perché il made in italy è il terzo marchio più famoso al mondo, perché ci conoscono come nazione”.

Turismo, Santanché: niente personalismi, dobbiamo fare squadra

Turismo, Santanché: niente personalismi, dobbiamo fare squadraBaveno (VB), 24 nov. (askanews) – “Non siamo secondi a nessuno. Conoscete una nazione più bella dell’Italia? Non siamo secondi a nessuno. Ci ammirano perché quando si va nel mondo, credetemi, è qualcosa di più rispetto a tutti gli altri. E allora vogliamo essere consapevoli di questo? Vogliamo crederci? Vogliamo fare questa squadra Italia?”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanché intervenuta al Forum internazionale del turismo in corso a Baveno. La ministra ha insistito sull’importanza di “fare squadra”. “Non ci sono personalismi – ha detto – dobbiamo prima di tutto far vincere l’Italia”.

Turismo, Santanché: dobbiamo recuperare orgoglio essere italiani

Turismo, Santanché: dobbiamo recuperare orgoglio essere italianiBaveno (VB), 24 nov. (askanews) – “Ogni italiano deve riappropriarsi di quell’orgoglio di appartenza di essere italiani, dobbiamo diventare più fieri di essere italiani, dobbiamo imparare ad essere orgogliosi di quello che siamo, dobbiamo parlare bene di questa nazione e non come fa qualcuno che vede l’erba del vicino più bella e rigogliosa”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanché nell’intervento di apertura del Forum internazionale del turismo in corso a Baveno.

Turismo, Israele: pronti a ripartire fra cultura e spiritualità

Turismo, Israele: pronti a ripartire fra cultura e spiritualitàFirenze, 23 nov. (askanews) – La promozione turistica israeliana è già al lavoro per la ripartenza del settore al termine del conflitto di Gaza. Il messaggio ai turisti internazionali, di cui gli italiani rappresentano una fetta importante, è: “Israele ti aspetta”. Con un’avvertenza: gli appuntamenti e gli eventi previsti in questo periodo non saranno annullati ma soltanto posticipati, come ad esempio la Biennale di Gerusalemme, che diventerà un progetto itinerante che in Italia partirà da Casale Monferrato. “Un’ottima strategia per trasferire la cultura israeliana al mondo”, spiega Kalanit Goren, direttrice dell’ufficio nazionale israeliano del turismo a Milano, intervistata al Bto in corso a Firenze. Che aggiunge: “E’ un momento molto difficile per Israele ma questo non vuol dire annullare il turismo del futuro. Stiamo lavorando sempre di più soprattutto alla gestione di tutti gli aspetti della comunicazione”.

Israele conta sugli storici punti di forza della sua attrattività turistica, ha spiegato Goren. E lo fa anche attraverso canali diretti con i suoi clienti finali. Innanzitutto con il brand della “la spiritualità e di una cultura millenaria, la chiave migliore per ripartire. Aspettiamo la possibilità di accogliervi il prima possibile”, dice Goren, che ha voluto ringraziare “il governo e il popolo italiano per la vicinanza, così come lo sono stati gli israeliani durante il Covid. Siamo due popoli vicini”. L’offerta turistica israeliana è anche di carattere religioso e si rivolge soprattutto a un pubblico delle comunità cristiane ed ebree. Anche in questo caso l’Opera diocesana pellegrinaggi ha comunicato di aver sospeso ma non cancellato i pellegrinaggi in Terra Santa.

Un altro simbolo della resilienza israeliana e della volontà di ripartire è stata l’inaugurazione, nonostante gli attentati del 7 ottobre, della nuova sede della Biblioteca nazionale di Israele, avvenuta il 29 ottobre. E’ stata posticipata al novembre del 2024 anche la Convention della Federazione del turismo organizzato, che era prevista a Tel Aviv e Gerusalemme per gennaio dello stesso anno. “Abbiamo deciso di non cancellare ma solo di rimandarla”, ha detto il direttore Gabriele Milani. “E spero – ha aggiunto – che ci sia di la possibilità di farlo nel minore tempo possibile. Spero che il turismo torni presto ad essere punto di contatto tra culture, tradizioni e religioni”

Mda

Oltre i vini e i tartufi: il Natale per scoprire colline e borghi del Roero

Oltre i vini e i tartufi: il Natale per scoprire colline e borghi del RoeroMilano, 21 nov. (askanews) – Se i prodotti raffinati che il territorio offre – vini Doc e Docg, tartufi – da soli valgono il viaggio, l’orizzonte delle colline punteggiate da castelli e torri in cotto e arenaria, da borghi sospesi nel tempo e vigneti adagiati sui pendii, contribuisce a immortalarne il ricordo nel tempo. I paesaggi di Langhe, Monferrato e Roero, patrimonio mondiale dell’Umanità per l’Unesco, schiudono la loro riservata bellezza a chi li sceglie come meta, offrendo nuove occasioni di scoperta che si aggiungono a quelle tradizionali dell’enogastronomia e destagionalizzano gli arrivi.

A questo ha pensato Pier Paolo Guelfo, anima e mente del Magico paese di Natale, quando diversi anni fa in questo lembo di terra piemontese ha iniziato a organizzare questo evento natalizio che solo lo scorso anno ha portato qui oltre 500.000 persone, coinvolgendo più di 2.700 strutture ricettive e 11.000 operatori turistici. In realtà tutto è partito da Govone, borgo in provincia di Cuneo, poco più di 2mila abitanti, e sede di una delle residenze reali dei Savoia. Per l’occasione si trasforma in un villaggio natalizio a tutti gli effetti, sulla scia dei grandi parchi divertimento con la differenza che qui il Castello è una residenza reale del ‘700. Nel tempo, però, l’evento è cresciuto e come ricorda Guelfo, “in tanti mi facevano la battuta: ‘con tutta questa gente ogni anno Govone sprofonda di un centimetro in più’”. Da qui la decisione di trasformarlo in un evento diffuso sul territorio, che oggi abbraccia anche altri due centri: oltre a Govone, infatti, fanno parte del Magico paese di Natale Asti, sede del mercatino natalizio, e San Damiano d’Asti, che ospiterà il Presepe vivente. Così, tra elfi, fatine e Santa Claus per cinque settimane, dall’11 novembre al 17 dicembre, il Magico paese di Natale si illumina a festa – scenografica la stella cometa da 17 metri davanti al Castello reale di Govone – richiamando turisti e visitatori che in questi anni hanno contribuito a decretare il successo dell’evento, inserito dal portale European best destinations tra i 10 più importanti mercatini natalizi d’Europa.

Ad aprire le danze della 17esima edizione è stata Asti che, nella centrale piazza Alfieri, ospita il mercatino con 130 casette di legno quest’anno. Nel fine settimana del 18 e 19 novembre, invece, a Govone ha aperto le porte la Casa di Babbo Natale dove musical e animazione attirano adulti e bambini. Infine a partire dal 3 fino al 10 dicembre, la città di San Damiano d’Asti si trasforma in un Presepe vivente dove tra cantine, cortili, vicoli acciottolati e sotterranei un corteo di viandanti accompagna i visitatori a scoprire la rievocazione della natività. “Il Magico paese di Natale è un sogno che mi permette di restare bambino” dice Guelfo, che da entusiasta organizzatore dell’evento, in questi 17 anni, lo ha fatto crescere e ora lo proietta nel futuro lavorando per farlo diventare, entro il 2028, una manifestazione a impatto zero. Un percorso obbligato in un certo senso per rispettare la storia discreta di questi luoghi, l’equilibrio forgiato dalla mano stessa dell’uomo e permettere alle generazioni future di poterne godere, apprezzando il genio e la maestria di chi li ha preceduti.

Accordo Città dei motori e Ferrari Club per promozione Made in Italy

Accordo Città dei motori e Ferrari Club per promozione Made in ItalyRoma, 17 nov. (askanews) – “Città dei Motori prosegue nel suo progetto di sviluppo del turismo motoristico avendo al fianco un nuovo, prestigioso partner, il Ferrari Club Italia, una delle associazioni che meglio interpretano la passione per il marchio automobilistico più famoso al mondo”. E’ quanto dichiara Luigi Zironi, sindaco di Maranello e presidente di ‘Città dei Motori’, la rete Anci che associa attualmente 40 comuni rappresentativi del Made in Italy motoristico, commentando il Protocollo d’intesa sottoscritto oggi con il Ferrari Club Italia, nell’ambito di Milano AutoClassica, manifestazione di settore in corso alla Fiera di Milano Rho.

“Aderiamo con entusiasmo alle iniziative di Città dei Motori – afferma il presidente di FCI Vincenzo Gibiino – e intendiamo sviluppare il turismo motoristico in ogni sua forma, contribuendo ad orientare l’offerta che l’Italia può mettere in campo anche in questo settore. La sapienza motoristica e il design italiano hanno fatto la storia; dobbiamo fare in modo che questo scenario si proietti nel futuro. Nel 2024, assieme a Città dei Motori e a quanti ne condividono gli obiettivi, ci proponiamo di offrire ai turisti nuove occasioni per fruire del ‘bello’ racchiuso nel Made in Italy dei motori”. Tra gli obiettivi salienti del Protocollo: promuovere e valorizzare il turismo motoristico nazionale e internazionale attraverso attività sportive e ricreative; l’impegno a sensibilizzare istituzioni e privati circa l’importanza del settore automotive e del movimento motoristico in generale per l’economia del Paese; tutelare il diritto alla mobilità sostenibile in linea con le sfide che attendono il mondo dell’automotive nei prossimi anni.

Il Ferrari Club Italia, sodalizio protagonista di molte iniziative maranellesi tra cui la Notte Rossa, aveva già aderito con la ‘Rievocazione storica del giro del lago di Bolsena’ alla prima edizione della Italian Motor Week, manifestazione nazionale organizzata in settembre scorso da Città dei Motori, che ha visto oltre 100mila presenze e 166 eventi sviluppati nei Comuni soci della Rete Anci. Oltre che alla edizione 2024 della IMW, CdM sta lavorando alla seconda Conferenza nazionale sul turismo motoristico: le date saranno annunciate nei prossimi giorni.

A Chianciano Terme lo European Medical Tourism Event

A Chianciano Terme lo European Medical Tourism EventRoma, 15 nov. (askanews) – Dal 16 al 17 novembre si terrà a Chianciano Terme l’edizione 2023 di EMT, lo European Medical Tourism event organizzato da BookingsMed con il contributo del Comune di Chianciano Terme, con il patrocinio di Federterme, Enit, dell’Associazione Italiana Agenti di Viaggio e della Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane. L’evento è organizzato con la collaborazione tecnica di Terme di Chianciano e Toscana Promozione Turistica.

EMT è un unicum a livello internazionale: è il solo evento, infatti, durante il quale si incontrano domanda e offerta del turismo medicale e termale sanitario, la cui chiara vocazione appartiene a Chianciano Terme da almeno un secolo. E proprio a Chianciano Terme si sono dati appuntamento i più influenti stakeholder internazionali del turismo medico e termale: 150 buyers provenienti da Stati Uniti, Asia, Africa Europa, in particolar modo dall’Europa del Nord e dell’Est. Un’occasione da cogliere per l’amministrazione della cittadina termale toscana che, in collaborazione con Toscana Promozione e con le sue Terme, ha creato i presupposti per una intensa due giorni di incontri business to business, finalizzati allo sviluppo di questo segmento per la città termale e non solo.

“La città di Chianciano Terme è più che orgogliosa di ospitare un evento così importante”, afferma Andrea Marchetti, sindaco di Chianciano Terme. “La nostra città è un tempio della salute: migliaia di anni fa vi erano gli antichi Etruschi, e poi gli antichi Romani, che trascorrevano gran parte del loro tempo vicino a queste sorgenti curative di acque calde. Il nostro obiettivo è riportare un modello integrato di benessere sui tavoli internazionali e ufficiali: è giunto il momento di smettere di pensare alle terapie come unica soluzione, ma di lavorare sempre di più sulla prevenzione, su stili di vita sani e scelte sane, sia naturali che basate sull’evidenza medica, come siamo soliti fare a Chianciano Terme, nel bel mezzo della Toscana”. Il sostegno dell’Amministrazione alla manifestazione è stato possibile grazie all’impiego delle apposite risorse regionali, destinate alla promo-commercializzazione del nuovo prodotto turistico termale sanitario approvate con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 10872 del 15/06/2021.

Le molteplici indicazioni terapeutiche dell’acqua termale di Chianciano, in particolare per i problemi epatici e gastrointestinali, i nuovi percorsi dedicati alla fibromialgia e il supporto ai percorsi anti-obesità e anti-depressione, grazie agli studi sulla produzione di serotonina grazie alla balneoterapia in acqua termale, rendono Chianciano e le sue Terme il luogo ideale per ospitare questo evento, da sfruttare al massimo per la promozione della nuova proposta integrata “Terme di Chianciano Institute for Health”. L’evento si svolgerà al Parco Fucoli di Chianciano Terme, al Palamontepaschi e al nuovo edificio Meet @Chianciano: all’interno del Palamontepaschi, oltre 100 postazioni espositore saranno visitate dagli oltre 150 buyers internazionali. Nei pomeriggi del 16 e del 17 novembre si terranno una serie di incontri business to business finalizzati alla stipula di contratti di incoming e outgoing.

Molti i Paesi esteri rappresentati, in qualità di buyers e di espositori: dalla chirurgia estetica a quella oncologica, dalla riabilitazione termale agli stili di vita, l’EMT 2023 coinvolge un notevole numero di settori sanitari, compreso il circuito nazionale delle parafarmacie, sempre più attivo nell’assumere un ruolo chiave nello smistamento delle richieste di cure mirate, come le terapie termali. EMT 2023 prevede un fitto programma di convegni durante la mattina, su temi quali l’intelligenza artificiale in sanità e le nuove frontiere del turismo sanitario, con relatori provenienti da tutto il mondo; Federterme utilizzerà questo palcoscenico per una presentazione internazionale del suo progetto ITALCARES, un nuovo portale b2b per l’incontro tra domanda e offerta turistica medicale sanitaria italiana, finanziato dal Ministero del Turismo. Prevista la consegna degli Award del settore la sera di giovedì 16 novembre nella sala Meet, dove sarà allestita una cena con prodotti tipici della Valdichiana e della Val d’Orcia, in collaborazione con Toscana Promozione, per restituire la migliore immagine del territorio anche dal punto di vista enogastronomico. La società organizzatrice, BookingsMed,vanta un’esperienza di oltre vent’anni nel turismo termale sanitario prima e medicale internazionale poi. Questa 23esima edizione è frutto di un anno di lavoro promozionale svolto in tutto il mondo, con incontri istituzionali realizzati tra stakeholders dall’Asia all’Africa, dagli Stati Uniti all’Europa del Nord e dell’Est, con anche una forte presenza di operatori dal Medio Oriente.

Turismo, Italia capofila Ue in transizione green delle imprese

Turismo, Italia capofila Ue in transizione green delle impreseRoma, 14 nov. (askanews) – Numeri record per il progetto europeo Eu Wemed NaTour cofinanziato dal programma EMFAF dell’UE (un fondo gestito dal CINEA) coordinato da X23 – The Innovation Bakery e realizzato da ENIT – Agenzia Nazionale per il Turismo | Travel Without Plastic | International Social Tourism Organisation (ISTO) | Balearic Marine Cluster | Turismo de Portugal e Ufficio Nazionale del Turismo della Mauritania (ONT).

Salgono a 175 – in un solo mese – le imprese internazionali che entrano a far parte del network con la missione di potenziamento delle piccole e medie imprese (PMI) del turismo attraverso un programma di formazione completo costituito da sei moduli con lo scopo di fornire alle aziende un approfondimento delle conoscenze e gli strumenti necessari a integrare pratiche ambientali sostenibili nelle loro attività turistiche, preservando la bellezza naturale delle destinazioni e offrendo indimenticabili esperienze ai visitatori; conoscere a fondo gli strumenti e le tecniche online per migliorare la propria presenza in rete, raggiungere un pubblico più ampio e massimizzare il proprio potenziale commerciale; attrarre e coinvolgere il pubblico del turismo scolastico. C’è ancora tempo per accreditarsi, entrando in questo link: https://www.euwemed-natour.eu/CapacityBuildingSignup. L’obiettivo è quello di sviluppare pacchetti turistici sostenibili su misura per gruppi scolastici nazionali e internazionali divisi in tre distinte fasce d’età (6-10 anni, 11-13 anni e 14-16 anni). Questi pacchetti green, con particolare attenzione alle giovani generazioni, puntano ad aumentare l’attrattiva delle destinazioni costiere e marine nei paesi che partecipano al progetto – Italia, Mauritania, Portogallo e Spagna. Con l’impegno a ridurre al minimo l’impatto ambientale, generare benefici economici per le comunità locali, promuovere pratiche sostenibili e sensibilizzare bambini e studenti su viaggi e scambi culturali responsabili, questo progetto è in linea con gli obiettivi della Commissione europea di sviluppare una strategia di blue economy sostenibile.

Il programma di sviluppo delle capacità delle PMI, componente essenziale del progetto “EU WEMED_NaTOUR”, ha suscitato un notevole interesse e partecipazione da parte delle PMI e delle scuole che desiderano migliorare le proprie competenze e la propria competitività. Le scuole scelte per i viaggi pilota in ogni paese partecipante svolgeranno un ruolo chiave nel fornire esperienze formative di alta qualità ai propri studenti. In questo modo si creerà un ambiente favorevole alla crescita, all’innovazione e alla sostenibilità nelle rispettive regioni, promuovendo la consapevolezza di un comportamento di viaggio responsabile tra le giovani generazioni. L’iniziativa “EU WEMED_NaTOUR” si impegna a potenziare le PMI che operano nel campo del turismo e a sviluppare i principi di un comportamento di viaggio responsabile e sostenibile tra le giovani generazioni.

La Cernobbio della Cultura, a Roma summit sui beni immateriali Unesco

La Cernobbio della Cultura, a Roma summit sui beni immateriali UnescoRoma, 13 nov. (askanews) – Una sorta di “Cernobbio della Cultura”, ovvero la conferenza internazionale sul patrimonio culturale immateriale e sul suo rapporto con lo sviluppo sostenibile. A pochi giorni dalla Cop28 sui cambiamenti climatici, si è tenuta a Roma – sotto l’egida dell’Unesco – una conferenza per celebrare i vent’anni dalla Convenzione del 2003 sui patrimoni immateriali.

La conferenza, organizzata dalla Cattedra Unesco dell’Università Unitelma Sapienza di Roma, diretta dal professor Pier Luigi Petrillo (che è anche professore di Cultural Heritage alla Luiss Guido Carli), e promossa da Civita Mostre e Musei e dalla Fondazione Treccani, con la collaborazione di numerosi altri soggetti pubblici e privati, ha visto impegnati esperti da tutto il mondo. “Il patrimonio vivente, fatto di tradizioni, di riti, di pratiche – sottolinea Pier Luigi Petrillo, Presidente Cattedra Unesco – serve a tenere vive le nostre comunità e i nostri territori. Senza i patrimoni viventi anche quelli materiali perdono di senso. Il primo messaggio è: dobbiamo salvaguardare questi patrimoni e assicurare che vengano trasmessi alle nuove generazioni. Il secondo messaggio è che questi patrimoni servono per contrastare i cambiamenti climatici e per assicurare lo sviluppo sostenibile, questa conferenza cerca di far emergere la stretta connessione tra patrimoni viventi e sviluppo sostenibile”.

Dall’Australia al Brasile, da Singapore all’Uganda, dalla Lituania all’Egitto, dall’Iran all’Arabia Saudita, fino al Canada, i partecipanti, riuniti insieme per la prima volta, si sono confrontati sui patrimoni culturali immateriali ovvero quei “patrimoni viventi” (l’UNESCO li definisce “living heritage”) che rappresentano le tradizioni, le pratiche, i riti che, tramandandosi di generazione in generazione, narrano l’identità di una comunità e di un territorio. “Colleghiamo l’idea del patrimonio immateriale dell’umanità con lo sviluppo sostenibile – dice Janet Blake, Professoressa di Diritto del Patrimonio Internazionale – soprattutto perché se i paesi cercano sviluppo, ma non considerano l’aspetto sociale e culturale che il patrimonio immateriale dell’umanità rappresenta, quello sviluppo non sarà socialmente sostenibile, e questo credo davvero sia il messaggio di questo incontro”.

La Conferenza di Roma organizzata dalla Cattedra Unesco offre una serie di riflessioni concrete che saranno poi trasmesse al tavolo dei decisori politici in vista della COP28, in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre.

Turismo, Lombardia lancia osservatorio regionale su domanda-offerta

Turismo, Lombardia lancia osservatorio regionale su domanda-offertaMilano, 13 nov. (askanews) – Studiare l’andamento e l’evoluzione della domanda e dell’offerta nell’ambito dei mercati turistici, analizzare i dati e le informazioni disponibili, elaborare scenari e trend e supportare le scelte strategiche di Regione Lombardia per il sostegno della filiera e per le attività di promozione, informazione ed accoglienza turistica. Questi gli obiettivi dell’Osservatorio Turistico regionale della Lombardia, istituito dalla Giunta, su proposta dell’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda Barbara Mazzali.

“Sono orgogliosa di aver costituito all’interno della Giunta l’Osservatorio del turismo di Regione Lombardia, uno strumento essenziale per una programmazione strategica ‘data driven’ – ha commentato l’assessore Mazzali -. Dati aggiornati ed elaborazioni predittive sono fondamentali per comprendere vantaggi competitivi e aree su cui intervenire, direzionando le azioni istituzionali in maniera sempre più efficace. Ma sono ugualmente importanti per gli operatori – ha proseguito – per orientare la loro offerta di qualità alle richieste di un mercato sempre più mutevole ed esigente. Fondamentale – ha sottolineato – è anche monitorare costantemente i mercati turistici, intercettare i trend più innovativi ed elaborare scenari. Questi saranno alcuni dei compiti svolti dall’Osservatorio, che si propone come regista della rete informativa già attiva presso alcuni Comuni lombardi e gli stakeholders del settore”. “L’obiettivo – ha proseguito Mazzali – è sostenere adeguatamente la filiera turistica lombarda, a tutti i livelli con l’ambizione di far crescere il posizionamento della nostra Regione nella classifica delle mete preferite dei turisti sia a livello nazionale, che internazionale”. “Oggi in Lombardia – ha concluso – il turismo è un comparto economico di peso e sono convinta che vadano usati tutti mezzi per farlo crescere”.

Per lo svolgimento delle proprie attività l’Osservatorio si avvarrà del personale della Giunta Regionale, rispetto al quale non si prevedono oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale e del supporto degli Enti del Sistema regionale per il quale è prevista una spesa di 50.000 euro sul 2023 e di 120.000 a partire dal 2024. I soggetti destinatari degli studi prodotti dall’Osservatorio regionale, saranno, in primis Regione Lombardia per l’utilizzo delle analisi ai fini delle attività di programmazione, ma anche Province, Comuni ed Enti locali per le attività di rilevazione dei dati e per l’utilizzo delle analisi riferite ai loro territori ed imprese di settore per l’utilizzo delle analisi riguardanti le destinazioni turistiche regionali.