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Pianocity Milano torna il 19, 20 e 21 maggio con oltre 225 concerti

Pianocity Milano torna il 19, 20 e 21 maggio con oltre 225 concertiMilano, 13 apr. (askanews) – Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 maggio torna per la dodicesima edizione Pianocity Milano, il festival di pianoforte promosso e realizzato da Comune di Milano e Associazione Pianocity Milano grazie a Ponderosa Music&Art e hdemia, con la direzione artistica di Ricciarda Belgiojoso e Titti Santini. Quest’anno il programma propone oltre 250 concerti per più di 300 artisti che si esibiranno in circa 140 location.

I giardini della GAM|Galleria d’Arte Moderna di Milano saranno anche per questa edizione il cuore pulsante del festival: non solo il giorno dell’inaugurazione, quando andrà in scena “Novecento: Il Duello”, sfida live fra Jelly Roll Morton e Novecento, interpretati al pianoforte da Stefano Bollani e raccontati da Alessandro Baricco; non solo durante i concerti serali, che nelle serate di sabato e domenica vedranno esibirsi artisti di fama nazionale e internazionale; ma anche durante il giorno, quando i pianisti si esibiranno su due diversi palchi, uno presso il laghetto, l’altro nel boschetto. Dopo tre anni di assenza, tornano gli house concert nelle abitazioni private e i concerti nei cortili, con moltissimi appuntamenti, tutti a ingresso libero previa prenotazione. L’ormai tradizionale e attesissimo concerto all’alba si svolgerà alle ore 5 di domenica 21 maggio nel piazzale del Cimitero Monumentale, dove si esibirà il talento internazionale Demian Dorelli.

Tornano in programma anche le “Piano lesson”, incontri in cui i grandi maestri svelano al pianoforte i segreti del mestiere, e le maratone musicali, quest’anno al Conservatorio e in Sormani. Novità assoluta di questa edizione sono invece i “Piano reading”, incontri tra musica e letteratura con protagonisti i grandi pianisti di oggi in dialogo con scrittori e personaggi legati al mondo della letteratura. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e a ingresso libero fino a esaurimento posti, salvo diverse indicazioni sul programma. Eventuali prenotazioni potranno essere effettuate sul sito ufficiale della manifestazione a partire dal 4 maggio.

Cultura: “Pioverà Bellezza” porta in piazza a Bergamo 1.570 giovani

Cultura: “Pioverà Bellezza” porta in piazza a Bergamo 1.570 giovaniMilano, 13 apr. (askanews) – Bergamo sta per riempirsi di 1.570 ombrelli bianchi. A impugnarli saranno i protagonisti di “Pioverà bellezza”, il progetto di teatro dell’Assessorato Istruzione del Comune di Bergamo, realizzato in collaborazione con i nove Istituti Comprensivi statali della città, con sei compagnie teatrali del territorio, guidate da Maria Grazia Panigada, esperta di teatro e educazione, e Teatro dell’Argine, compagnia pluripremiata per i progetti di teatro partecipato. Al centro i ragazzi e le ragazze delle scuole secondarie di I grado della città che, dal 2021 a oggi, hanno scoperto o ritrovato la propria voce, hanno raccontato fragilità, svelato desideri, descritto sentimenti.

Quella dai 12 ai 14 anni è un’età complessa e chiedere a dei ragazzi di esporsi, di uscire dal gruppo per metterci la faccia e raccontarsi è impresa altrettanto difficile. E’ indispensabile muovere le leve giuste affinché ognuno si senta sicuro di poter essere se stesso: è qui che subentrano la professionalità, la sensibilità e l’enorme esperienza degli artisti delle compagnie coinvolte in Pioverà bellezza. Con pazienza e mestiere e con gli strumenti che solo l’arte può offrire – attraverso la poesia, la musica e il racconto – è stato possibile scardinare, in maniera graduale, paure e imbarazzi, per creare quel luogo accogliente dove piano piano molti si sono, infine, aperti e confidati. Sono nate così le centinaia di piccole performance sotto gli ombrelli. Brevi monologhi, sguardi sulla città attraverso gli occhi dei giovani protagonisti che raccontano spaccati di vita quotidiana, paure e momenti di gioia; questi piccoli racconti sono il cuore dell’evento, uno spazio in cui i ragazzi e le ragazze condividono i loro pensieri e gli adulti si mettono in ascolto. Anche le parole che chiuderanno la giornata sono frutto del lavoro in classe: l’Abbecedario della Felicità e della Paura, ovvero due elenchi di 26 vocaboli ciascuno (uno per ogni lettera dell’alfabeto) che rispondono a due precise domande, cosa mi dà serenità e cosa mi spaventa. Così, dopo due anni trascorsi fianco a fianco con le sei compagnie teatrali del territorio (Erbamil, La Pulce, Pandemonium Teatro, Teatro Caverna, Teatro del Vento e Teatro Prova) “Pioverà bellezza” è pronto a uscire dai confini della scuola e a invadere la città: l’appuntamento, aperto alla cittadinanza e alle famiglie, è sabato 15 aprile, alle 16,30, in prossimità della sede del Comune di Palazzo Frizzoni. Tutti i giovani protagonisti delle scuole secondarie di I grado della città giungeranno davanti al Comune, per raccontare a genitori, amici, parenti e tutta la cittadinanza cos’è per loro la bellezza: ogni classe formerà piccoli gruppi, abitati da ragazzi e ragazze pronti a dare il via al grande e importante evento conclusivo di Pioverà bellezza.

“Sta per concludersi il progetto teatrale dell’Assessorato all’Istruzione del Comune di Bergamo, che abbiamo chiamato Pioverà bellezza. Sabato 15 (in caso di pioggia domenica 16) in città i ragazzi e le ragazze delle scuole medie ci racconteranno i loro pensieri di questi mesi e anni. Li hanno elaborati e scritti e ora sono pronti a raccontarceli. Sabato pomeriggio, con un flash mob tra via XX settembre e Piazza Matteotti, che si concluderà proprio davanti a Palazzo Frizzoni, si faranno ascoltare dalla città. Io sarò lì per loro, insieme a tanti genitori, insegnanti, formatori teatrali, volontari e chiunque sia curioso di prestare attenzione alla loro voce. Vi aspettiamo!”, dichiara Loredana Poli, assessora all’Istruzione. “L’evento del 15 aprile è il punto di incontro di due anni di lavoro di formazione teatrale nelle classi e la città – racconta Maria Grazia Panigada, direttore artistico di Pioverà bellezza -. Credo sia impossibile restituire la ricchezza di questo progetto (più di 1300 ore di formazione): ogni percorso a scuola è stato unico grazie ad artisti che hanno portato a servizio dei ragazzi e delle ragazze la propria professionalità ed umanità. Se le storie, i gesti, gli sguardi condivisi restano nell’esperienza vissuta insieme, credo che in piazza sarà leggibile la direzione che, fin dall’inizio, abbiamo deciso di percorrere: siamo in tantissimi, insieme siamo una presenza importante, ma è soprattutto la voce di ciascun ragazzo e ragazza che è preziosa e va ascoltata”.

“Dopo due anni e centinaia di ore passate in classe con più di 1500 ragazzi e ragazze preadolescenti di Bergamo, siamo arrivati al momento finale – afferma Andrea Paolucci, condirettore artistico di Teatro dell’Argine. Fin dal primo giorno, è stato evidente a tutti noi (assessorato, compagnie, organizzatori e direzione artistica) che questo fosse il progetto giusto nel momento giusto con il giusto obiettivo. Dopo due anni di pandemia, di esperienze mancate, di relazioni esplose e di webcam e sguardi sempre più spenti ci sembrava fosse arrivato il momento di chiedere a questi ragazzi e a queste ragazze ‘come stai?’. Ne è nato un viaggio d’ascolto, dove il teatro è stato il grimaldello per aprire quei silenzi e per cogliere quei non detti”. Pioverà bellezza rientra nel programma di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e ha coinvolto 14 scuole, 70 classi e 1570 studenti per 1.300 le ore di formazione.

Milano, la mostra fotografica di Carlo Riggi “Essere Holga”

Milano, la mostra fotografica di Carlo Riggi “Essere Holga”




Milano, la mostra fotografica di Carlo Riggi “Essere Holga”




















Milano, 12 apr. (askanews) – Inaugura giovedì 13 aprile presso il nuovo Spazio Ardire di Piazzale Nizza 3 a Milano la mostra fotografica “Essere HOLGA” di Carlo Riggi, dedicata al nome della storica fotocamera che ha appassionato generazioni di fotografi a partire dal 1982, anno della sua comparsa sul mercato, e che è rimasta a lungo il simbolo di un particolare modo di fare fotografia.

L’esposizione, a cura di Giusy Tigano e organizzata da GT Art Photo Agency in occasione dei suoi primi dieci anni di attività, si svolgerà contemporaneamente, ma con differenti proposte fotografiche, anche presso la Libreria Hoepli di Milano di Via Ulrico Hoepli 5, dove venerdì 14 alle ore 11.00 Carlo Riggi firmerà le copie del libro fotografico che porta lo stesso titolo della mostra, “Essere Holga”, e dal quale sono state tratte tutte fotografie in mostra. Il volume, edito da EBS e in vendita in tutte le librerie italiane, è testimonianza viva e sintesi narrativa di un legame molto speciale tra l’autore e la sua fotocamera preferita, che ha condizionato fortemente non solo il linguaggio ma anche l’essenza stessa della ricerca fotografica, della poetica e della sensibilità creativa del fotografo.

Il fil-rouge che tiene insieme le 110 fotografie in bianco e nero che compongono il volume, delle quali 60 in mostra (42 da Spazio Ardire e 18 da Hoepli) non è un tema o un soggetto particolare, ma la capacità creativa e interpretativa del fotografo in relazione intima con questo apparecchio spartano, essenziale, antimoderno, i cui limiti oggettivi diventano amplificatori sensoriali, capaci di mettere in contatto in modo unico le immagini prodotte con le risonanze emotive di autore e fruitore. Come scrive Giusy Tigano nell’introduzione al libro, “Assecondando negli anni l’identità stessa dell’autore, Holga ha saputo descriverla fedelmente e con generosità attraverso il tempo, appagandone i bisogni creativi e la necessità di autorappresentarsi, tracciandone la crescita come fotografo e l’evoluzione personale”.

La scelta di organizzare una mostra “diffusa” da parte di due realtà che operano da tempo nell’ambito della fotografia – GT Art Photo Agency e Libreria Hoepli – ha consentito di allestire due esposizioni contemporanee e speculari dello stesso autore ma organizzate con opere diverse, che offrono una selezione corposa del lavoro di ricerca espressiva condotto da Carlo Riggi con questa particolare fotocamera nell’arco della sua vita e che si ritrova anche nel libro fotografico.

Il designer brasiliano Alê Jordão arriva al Fuorisalone 2023

Il designer brasiliano Alê Jordão arriva al Fuorisalone 2023




Il designer brasiliano Alê Jordão arriva al Fuorisalone 2023



















Milano, 11 apr. (askanews) – Dal 18 al 23 aprile, il poliedrico brasiliano Alê Jordão torna alla 61a edizione del Salone del Mobile, il più importante evento al mondo del settore, nonché punto di riferimento della Milano Design Week. L’artista di São Paulo partecipa per la 17esima volta al Fuorisalone portando i suoi pezzi creativi ed esclusivi a Milano. Alê Jordão partecipa, con altri artisti, alla mostra “Homage to Carlo Mollino” presso la Galleria Paola Colombari, nel quartiere di Brera, un omaggio al cinquantesimo anniversario della morte dell’architetto italiano Carlo Mollino (1905 – 1973). Conosciuto anche come “uomo luce”, Alê Jordão presenta l’installazione in neon “Carnaval”. “Mi ha molto colpito lo straordinario lavoro di Carlo Mollino, la sua visione scenografica pop surrealista dell’ex cinema Lutrario, oggi Dancing Le Roi, a Torino, un progetto del 1959”;, spiega il brasiliano, che si è ispirato agli effetti luminosi giocosi e colorati proposti dall’architetto italiano. L’installazione si svela attraverso un arco – largo 1 metro e alto 2 metri e 20 – in ferro dipinto di rosa con la scritta in neon Sexy Pink. “È il mio benvenuto ai visitatori, un invito a conoscere la mia versione irriverente del Lutrario”, spiega Jordão, che in trasformerà uno degli ambiente della galleria in una vera e propria sala da ballo. “Il visitatore oltrepassa l’arco e si imbatte in un’altra installazione che si ispira a forme geometriche colorate al neon con 5 piantane al neon alte 1 metro e 60 nei colori giallo, blu, arancio, verde e rosa. Gli stessi colori che Carlo Mollino ha utilizzato nel suo progetto originario”. L?artista brasiliano approfitterà anche del suo passaggio a Milano per firmare un patto di collaborazione con il Municipio 6 e regalerà l’installazione di arredo urbano ConectART- GuardRail che verrà collocata nell’area pedonale di fianco al Parco Baden Powell. “L’anno scorso, proprio durante il Salone del Mobile, ho presentato al pubblico i miei mobili-scultura realizzati riciclando le reti metalliche normalmente utilizzate per incanalare il traffico. Sono panche e sedute perfette per spazi esterni come giardini, piazze e parchi”, racconta Alê Jordão, che per queste opere ha utilizzato i guard-rail abbandonati, recuperati nelle strade di São Paulo. L’inaugurazione si terrà il 15 aprile, alle ore 11, tre giorni prima dell’apertura ufficiale del Salone del Mobile con la presenza di Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano, Gaia Romani, Assessora ai Servizi Civici e Generali del Comune di Milano, e Santo Minniti, Presidente del Municipio 6.

Libri e libellule, a Lonato Garda le opere di Adriana Albertini

Libri e libellule, a Lonato Garda le opere di Adriana Albertini




Libri e libellule, a Lonato Garda le opere di Adriana Albertini



















Milano, 11 apr. (askanews) – La lettura e la cultura hanno lo scopo di condurre i pensieri al ragionamento, per comprendere gli accadimenti del mondo e dunque rendere libero l’individuo per il tramite della Conoscenza.

Questo l’incipit della mostra “Lèggere libri – Leggère libellule” di Adriana Albertini. La mostra è ospitata all’interno delle antiche stanze della Casa del Podestà a Lonato del Garda (Brescia) e sarà inaugurata il prossimo 14 aprile nell’ambito di Fiori nella Rocca, la raffinata rassegna primaverile di giardinaggio (14/16 aprile). La mostra sarà visitabile sino al 14 maggio 2023. Nell’anno della Capitale Italiana della Cultura Bergamo Brescia, Adriana Albertini rende omaggio a uno dei più grandi e colti collezionisti bresciani: le opere sono infatti un omaggio all’amore di Ugo Da Como – politico, bibliofilo e studioso bresciano, per la lettura, la conoscenza. Giocando sull’etimologia delle parole l’artista riesce a dare forma e consistenza alle sue visioni interiori. Tutto prende il via dalle parole libellus e libra: libellus è libellula, ma anche libretto, poiché l’insetto presenta ali aperte come fossero pagine di un libro; d’altro canto, libra è bilancia, poiché in volo la libellula è capace di tenere le ali in perfetto equilibrio. In questo scambio di significati, a tenere unito tutto è il lemma “leggere”, vero trait d’union e filo conduttore dell’installazione.

La 24esima edizione de La Milanesiana dal 23 maggio al 27 luglio

La 24esima edizione de La Milanesiana dal 23 maggio al 27 luglio




La 24esima edizione de La Milanesiana dal 23 maggio al 27 luglio – askanews.it



















Milano, 5 apr. (askanews) – La 24esima edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, attraverserà dal 23 maggio al 27 luglio, con un’anteprima il 7 aprile, ben 23 città italiane in 7 diverse regioni, con oltre 60 incontri ed eventi e più di 200 ospiti italiani e internazionali provenienti da diverse discipline.

La Milanesiana si conferma come il più grande festival itinerante europeo che promuove il dialogo tra le arti, intrecciando Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e, per il primo anno, Fumetto, creando riflessioni e approfondimenti. Il tema di questa 24esima edizione è Ritorni, ispirato dallo scrittore nigeriano, Ben Okri. Un tema-mondo per interpretare la cronaca attuale (chi lascia la propria terra sperando di non farci più ritorno, chi parte sognando di tornarci), che abbraccia anche altri nuclei tematici: il rapporto con la natura, quello con l’intelligenza artificiale e quello tra genitori e figli.

La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, è stata rielaborata anche quest’anno da Franco Achilli che in onore del nuovo tema l’ha raffigurata avvolta in un uroboro verde, ideale unione tra il tema della Natura e quello del Ritorno. A suggellare l’importanza di questo festival di respiro internazionale, già l’anteprima di venerdì 7 aprile con ospite il grande regista Quentin Tarantino in dialogo con Antonio Monda in occasione dell’uscita del nuovo libro “Cinema speculation” edito da La nave di Teseo (Libreria Mondadori Duomo di Milano, ore 18.00, in collaborazione con La nave di Teseo e Librerie Mondadori).

L’apertura ufficiale della 24esima edizione vede invece il 23 maggio lo straordinario incontro con il Premio Nobel Wole Soyinka, in dialogo con Stefano Salis, e il concerto omaggio di Ramin Bahrami a Giuseppe Verdi per i 210 anni dalla nascita, uno dei tanti importanti anniversari selezionati quest’anno da La Milanesiana. Come in tutte le edizioni, l’arte ricopre un ruolo importante all’interno del Festival che quest’anno ospita ben 8 mostre in tutta Italia, dal 13 giugno al 30 ottobre.

Quest’anno La Milanesiana consegna i seguenti premi: Premio Rosa d’oro della Milanesiana a Abdulrazak Gurnah. Premio SIAE / La Milanesiana a Zerocalcare. Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle / La Milanesiana a Joël Dicker. Premio Omaggio al Maestro / La Milanesiana a Quentin Tarantino e Fatih Akin. Dichiara Elisabetta Sgarbi, Direttore Artistico La Milanesiana: «Al tema dei Ritorni è dedicata la ventiquattresima edizione della Milanesiana. Il suggeritore quest’anno è stato un grande scrittore nigeriano, Ben Okri, poeta, romanziere, pittore, drammaturgo. Dentro questo tema, che tocca la Letteratura, la Storia, la Cronaca, abbiamo ritagliato altri temi, tra loro collegati: “Il Ritorno alla Natura”, declinato nel senso della “Restituzione” alla “Natura”. E, ancora, il ritorno alle proprie origini, nel rapporto tra “Madri, Padri e Figli”, naturali e non. E, infine, il tema della “Intelligenza Artificiale”. Questi temi saranno raccontati in un viaggio in Italia che, accanto alle canoniche sedi della Milanesiana, viaggia in alcuni borghi e città ricchi di storia e suggestioni, fuori dalle rotte più ovvie». Dichiara Giuseppe Sala, Sindaco di Milano: «C’è più di un motivo se il mondo della cultura trova nella Milanesiana un punto di riferimento. La rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi nel corso degli anni ha sempre trovato il modo per rinnovarsi, cogliendo le trasformazioni della società e accompagnandole con riflessioni e appuntamenti di qualità. Eclettica e versatile, anche l’edizione 2023 della Milanesiana proporrà alla città un palinsesto di eventi e iniziative capaci di attraversare e valorizzare i tanti campi in cui l’arte, il sapere e la conoscenza si articolano e sviluppano, dalla musica alla letteratura, dal cinema alla filosofia, al teatro». Dichiara Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura Comune di Milano: «Da oltre vent’anni la Milanesiana cresce: nell’ampiezza dei temi, nel l’estensione sul territorio, nell’attesa da parte dei cittadini. Ciò che in tutti questi anni è invece rimasto costante è l’attenzione continua verso la qualità del programma da parte di Elisabetta Sgarbi, instancabile ideatrice della rassegna, che ha saputo trasformarla in un laboratorio artistico e culturale che Milano, grata, attende ogni anno come un appuntamento irrinunciabile». Dichiara Francesca Caruso, Assessore all’Autonomia e Cultura Regione Lombardia: «Sono entusiasta e onorata di essere qui oggi, in coincidenza del mio personale “battesimo milanese”, perché credo che questa iniziativa costituisca la perfetta sintesi della mia visione di cultura, che intendo portare avanti nel corso dell’incarico che ho l’onore di ricoprire: uno sguardo che unisce le variegate offerte culturali, andandole ad innestare in una profonda identità territoriale e mantenendone intatta l’essenza, la qualità. La Milanesiana rappresenta anche una rassegna sempre nuova, mai uguale a se stessa e in continuo divenire, un festival curioso di poter sperimentare e affascinato dalla sfida del sapersi rinnovare ampliando i propri orizzonti, non solo geografici. Ringrazio dell’invito Elisabetta Sgarbi, anima di questo straordinario “laboratorio di eccellenza”, alla quale rivolgo i miei più sentiti complimenti per la tenacia e determinazione nell’aver creduto e portato avanti, in questi anni, un’iniziativa di tale spessore e interdisciplinarità». Dichiara Piergaetano Marchetti, Presidente di Bookcity: «La Milanesiana: sempre più un eccezionale polo di attrazione che porta in sempre più numerose località un patrimonio di cultura interdisciplinare, di novità e nel contempo di testimonianze del miglior passato». La Milanesiana è organizzata da Imarts International Music and Arts e Fondazione Elisabetta Sgarbi, con il Patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia.

Niedermayr in Iran: l’architettura e l’irrealtà del paesaggio

Niedermayr in Iran: l’architettura e l’irrealtà del paesaggio



Niedermayr in Iran: l’architettura e l’irrealtà del paesaggio – askanews.it


Niedermayr in Iran: l’architettura e l’irrealtà del paesaggio – askanews.it



















Milano, 31 mar. (askanews) – La grande cultura antica della Persia e l’architettura contemporanea dell’Iran dopo la Rivoluzione islamica di Khomeini: parte da questo confronto il lavoro di ricerca di Walter Niedermayr, artista e fotografo italiano classe 1952 che ora presenta una mostra su questo progetto presso la sede di Ersel a Milano.

“Il mio interesse primario – ha detto Niedermayr ad askanews – all’inizio era fare un confronto con l’architettura storica e l’architettura dopo la Rivoluzione islamica, nella quale secondo me si vede un chiaro atteggiamento occidentale come linguaggio che è un po’ una contraddizione con il regime”. Nelle sequenze di Niedermayr, la bellezza dei luoghi e delle antichità si alterna al paesaggio contemporaneo e alla nuova urbanizzazione anonima. Una sorta di Occidente di facciata, che precariamente nasconde i diritti violati di donne e uomini in nome di una tradizione stravolta e usata a fini di potere.

“Questa mostra – ha spiegato Paola Giubergia, responsabile Relazioni esterne di Ersel – è particolarmente importante perché ha una valenza culturale e quindi ci piaceva proporre questa mostra che Niedermayr interpreta da un punto di vita architettonico, ma che ha un risvolto comunque sociale”. Le fotografie, esposte in via Caradosso fino al 30 aprile, riflettono l’ambivalenza tra paesaggio naturale e paesaggio artificiale e, nella luce chiara, si percepisce una sorta di irrealtà, un’atmosfera sospesa e si sente anche il silenzio imposto dal regime. Che fa rumore quasi quanto le proteste.

Lombardia, Caruso: patrimonio culturale Volandia valore per Paese

Lombardia, Caruso: patrimonio culturale Volandia valore per Paese



Lombardia, Caruso: patrimonio culturale Volandia valore per Paese – askanews.it



Lombardia, Caruso: patrimonio culturale Volandia valore per Paese – askanews.it



















Milano, 30 mar. (askanews) – “Nei giorni in cui si celebra il centenario dell’Aeronautica militare, una realtà importante e qualificata come Volandia assume un significato ancora più importante. Un museo che rappresenta un patrimonio culturale di grande valore per la Lombardia e, più in generale, per l’intero Paese”. Così l’assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, al termine di una visita a Volandia, museo che a Somma Lombardo (Varese), nei pressi dell’aeroporto di Malpensa, propone collezioni di aerei e oggetti legati anche all’aeronautica militare.

“Un luogo – ha aggiunto l’assessore Caruso – dall’alto valore culturale che permette di apprezzare come, con impegno e passione, si può diffondere e far conoscere la storia dell’aeronautica”. “Realtà come Volandia – ha concluso l’assessore – preservano la memoria del nostro passato ed educano le future generazioni. Un patrimonio da non disperdere perché unico e irripetibile”.

Milano Art Week, dall’11 al 16 aprile con 80 appuntamenti

Milano Art Week, dall’11 al 16 aprile con 80 appuntamenti


Milano Art Week, dall’11 al 16 aprile con 80 appuntamenti – askanews.it



Milano Art Week, dall’11 al 16 aprile con 80 appuntamenti – askanews.it


















Milano, 27 mar. (askanews) – Il Comune di Milano Cultura, in collaborazione con miart, anche quest’anno promuove e coordina Milano ArtWeek, il palinsesto diffuso in città che nella settimana dall’11 al 16 aprile propone circa 80 appuntamenti tra mostre, visite guidate, aperture speciali e performance, coinvolgendo istituzioni, fondazioni, soggetti pubblici e privati in un calendario condiviso di iniziative dedicate all’arte moderna e contemporanea. Anche per questa edizione main partner dell’iniziativa è Banca Generali che offre anche la possibilità di visitare gratuitamente il Museo del Novecento nella giornata di sabato 15 aprile.

“Mostre, eventi, interventi nello spazio pubblico e performance animeranno tutta la settimana dedicata all’arte moderna e contemporanea, coinvolgendo moltissime istituzioni culturali, pubbliche e private, per un grande palinsesto di iniziative – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’anno che per la settima edizione accompagna miart offrendo ai visitatori uno sguardo plurale sulla creatività contemporanea e contribuendo a rafforzare la reputazione di Milano come una delle città più importanti a livello internazionale”. Molte sono le mostre che si inaugurano nei prossimi giorni e che saranno aperte durante la Milano ArtWeek: il 4 aprile al PAC apre la personale dedicata a Yuri Ancarani, affiancata dalla Project Room dedicata a Silvia Giambrone; il MUDEC Museo delle Culture ospita gli scatti di Zanele Muholi; il Castello Sforzesco apre la mostra “SHOWBOAT. Andata e ritorno” di Giovanni Frangi, mentre Casa Museo Boschi Di Stefano dedica un approfondimento alla pittura di Renato Birolli. Dal 5 aprile apre “Futurliberty avanguardia e stile”, un progetto in collaborazione tra il Museo del Novecento e Palazzo Morando. Fabbrica del Vapore ospita dal 10 al 15 aprile la mostra/laboratorio “Con gli occhi bucati”, che si interroga sulla funzione dello sguardo contemporaneo; il 16 aprile avrà invece luogo la performance di Andi Kacziba “Crushing Destiny”, sull’accettazione della fine dell’età fertile per una donna. Pirelli HangarBicocca dedica dal 6 aprile una personale all’artista belga Ann Veronica Janssens; alla Fondazione Arnaldo Pomodoro apre la Project Room #17 “Lito Kattou. Whisperers”.

Nel corso della settimana di Milano ArtWeek, invece, si inaugura alla GAM Galleria d’Arte Moderna la personale di Candice Lin, vincitrice della VI edizione del “Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura”, in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro; il Museo del Novecento da’ avvio, dall’11 aprile, a Forum 900: la galleria al piano terra ospita opere d’arte contemporanea e sedute di design trasformando gli ampi spazi in luogo di confronti, dibattiti e presentazioni. Banca Generali partecipa ad ArtWeek anche con l’apertura straordinaria del suo spazio espositivo BGArTalent nella sede di piazza S. Alessandro e l’esposizione di nuove opere di Pessoli e Di Massimo, selezionate dall’advisor Vincenzo de Bellis. Sabato 15 aprile – nell’ambito del programma Forum 900 al Museo del Novecento – promuove una tavola rotonda sul valore dell’arte all’interno delle grandi collezioni private, a cura di Maria Ameli.

La Fondazione Stelline presenta due progetti espositivi dedicati a Danilo Sciorilli e Aldo Spoldi; all’Osservatorio Fondazione Prada inaugura una mostra dedicata alle installazioni e ai video dell’artista Dara Birnbaum; Fondazione Luigi Rovati propone due progetti dedicati all’arte moderna: “Diego, l’altro Giacometti” e “Hortus Alchemicus” e il Poldi Pezzoli mette in mostra, solo per la settimana di ArtWeek, “Il Contemporaneo al Museo Poldi Pezzoli”: quattro pezzi di arte contemporanea dalla collezione del Museo. Protagonisti di Milano ArtWeek saranno anche gli spazi di Triennale Milano con due nuove mostre (“Lisa Ponti. Disegni e voci” e “Text”), un nuovo allestimento per il Museo del Design Italiano, performance e installazioni. Non mancheranno attività speciali negli spazi che presentano mostre già avviate, da Palazzo Reale al Museo della Scienza e della Tecnologia, da Fondazione Prada ad Armani/Silos, da Fondazione ICA Milano a Gallerie d’Italia che apre eccezionalmente il caveau con un excursus nell’arte del Novecento italiano e internazionale.

Propongono attività pensate per Art Week anche Casa degli Artisti, Base Milano, MEET Digital Cultural Center, Fondazione Elpis, Museo Diocesano e l’Istituto Svizzero; apertura straordinaria per Archivio Scanavino, Archivio Agnetti e Fondazione Somaini. Milano Art Community presenta “Sottotraccia”, progetto che “infiltra” opere dei più importanti video artisti della scena internazionale nella comunicazione commerciale nelle stazioni della metropolitana e degli aeroporti milanesi. Partecipano alcuni spazi non profit (Assab One, The Open Box, ViaFarini, FutureDome, Careof, Ordet) con opening e progetti espositivi. Come ogni anno spazio anche all’Arte pubblica con l’inaugurazione di tre nuove opere di ArtLine a CityLife (Rossella Biscotti, Liliana Moro, Otobong Nkanga) e visite guidate al sito. In Triennale e alla Darsena, in collaborazione con l’Ufficio Arte Pubblica, ci sarà un doppio intervento di Franco Mazzucchelli con i suoi gonfiabili, e nel cortile dell’ex Ansaldo “I Trenta: Flavio Favelli per Rainbow”. Sempre in Triennale, all’esterno del palazzo, sarà visibile “Falena” di Nico Vascellari, un’installazione monumentale la cui forma ricorda il sole, e in via Padova angolo via Pontano l’associazione Atelier Spazio Xpò propone Tunnel Reload, con il progetto di poster art Viapadovamondo.

Capitale della Cultura, due portali per unire Bergamo e Brescia

Capitale della Cultura, due portali per unire Bergamo e Brescia



Capitale della Cultura, due portali per unire Bergamo e Brescia – askanews.it



Capitale della Cultura, due portali per unire Bergamo e Brescia – askanews.it



















Brescia, 27 mar. (askanews) – Due grandi portali tecnologici per mettere in collegamento Bergamo e Brescia, le due città che sono unite in questo 2023 dal titolo di Capitale italiana della Cultura. È stata simbolicamente inaugurata nel Palazzo della Loggia a Brescia THEGATE, l’installazione presente in entrambe le città che vuole essere un cancello per mantenere sempre aperta la comunicazione tra la Leonessa e il capoluogo orobico.

“Sono due portali per un’unica emozione – ha detto ad askanews il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono – perché poi alla fine bresciani e bergamaschi dialogheranno dentro queste porte, insieme, perché oltre ai contenuti in streaming ci sarà anche la possibilità di collegarsi in tempo reale. Mettere insieme intelligenze, competenze ed esperienze diverse è un po’ il segno di questa terra”. Sintesi e convergenza delle due città lombarde, quindi, nell’ottica di costruire, anche attraverso un’idea come quella del duplice portale, una relazione che vada oltre la stessa Capitale della Cultura. “Da oggi al futuro – ha aggiunto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori – perché la decisione di mettere insieme le due città ha dentro di sé un potenziale enorme, di efficacia, di innovazione, di competitività territoriale, di sviluppo, di cultura. E per questo non l’abbiamo mai pensata come una cosa che dovesse durare solo un anno e finire il 31 dicembre 2023, ma come un a cosa che da questa momento inizia e ci accompagnerà nel futuro e porterà grandi frutti alle nostre cittadinanze”.

Main sponsor di THEGATE 2023 è Bper Banca, che ha scelto di investire sul territorio e sulla cultura. “Noi – ci ha spiegato Stefano Vittorio Kuhn, Chief Retail and Commercial Banking Officer di Bper Banca – abbiamo una responsabilità importante, perché le quote di mercato e il numero di clienti che abbiamo sui territori di Brescia e Bergamo ci caricano anche di una responsabilità di attenzione. Bper ha una storia di banca di prossimità e penso che non potevamo mancare a un’iniziativa come questa, che abbiamo particolarmente apprezzato per la scelta di essere capitale della Cultura al singolare. È un unicum che ci dà la possibilità di dare un contributo”. Come l’Albero della Vita di Expo 2015, anche THEGATE è stato progettato dallo studio milanese Giò Forma e la realizzazione è curata dal Consorzio Stargate BGBS 2023, composto da una cordata di tre aziende bresciane e bergamasche. “Il Gate è la dimostrazione plastica – ha concluso Kuhn – di come la tecnologia sia vicina alla cultura e l’economia ha una componente culturale significativa e importante”.

Che attraverso le due grandi porte tecnologiche trova un altro modo per muoversi tra le città e raggiungere le persone.