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Campagna olivicola 2024/25, da prime stime raccolta in calo

Campagna olivicola 2024/25, da prime stime raccolta in caloRoma, 11 set. (askanews) – Prime stime negative per la campagna olivicola italiana, appena iniziata. Secondo Ismea la raccolta 2024/35 si prospetta tutt’altro che abbondante, nonostante quasi tutti i principali competitor europei ed extra europei mostrino segni positivi, ovvero Spagna, Portogallo, Grecia, Turchia e Tunisia. Stime, invece, al momento in negativo anche per il Marocco. I dati sono stati presentati da Tiziana Sarnari, analista di Ismea, nel corso della presentazione del “manifesto per una produzione olivicola sostenibile” di Confagricoltura e dell’azienda spoletina Costa d’Oro, avvenuta oggi a Roma a Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura.


“La campagna appena iniziata si prospetta tutt’altro che abbondante – ha detto Sarnari – nonostante quasi tutti i principali competitor mostrino segni positivi. Diversa la situazione dell’Italia, per la quale il calo stimato è la combinazione della naturale alternanza e delle svariate avversità climatiche che si sono susseguite anche quest’anno”. E se gli nel 2023 gli scambi mondiali hanno scontato le scarse disponibilità ed il conseguente aumento dei listini ha indotto i Paesi importatori ad una minor domanda, i primi mesi del 2024 scontano ancora le scarse disponibilità e vedono scendere i volumi scambiati a fronte di incrementi del valore.


A livello di prezzi, infatti, la produzione in continuo calo di questi ultimi due anni ha “sparigliato” il mercato con incrementi di prezzo eccezionali. Il prodotto italiano, ad esempio, ha superato per mesi la soglia degli 9 euro al chilo. Se si confrontano i prezzi dell’olio in Italia tra gennaio e agosto del 2023 (6,90 euro al litro) con quelli di gennaio-agosto 2024 (9,42 euro al litro) si nota un aumento del 36,6%, a fronte di un aumento registrato nello stesso periodo del 38,2% in Spagna, del 38,5% in Grecia e del 31,7% in Tunisia. Nel percorso di crescita, infatti, i prezzi internazionali si sono avvicinati. Soprattutto negli ultimi due anni i ritmi di crescita dei prezzi di Spagna, Grecia e Tunisia sono stati più intensi che quelli italiani, tenendo anche conto del fatto che i prezzi italiani partivano già da livelli più alti.


Anche per l’olio lampante nel 2024 è stata registrata una decisa accelerazione dei listini toccando livelli record. In generale, secondo le elaborazioni Ismea, i prezzi degli oli DOP e IGP italiani hanno tutti registrato incrementi dei prezzi alla produzione, sebbene con tassi di incremento inferiori rispetto agli oli “convenzionali”. E questa è una caratteristica che si è osservata sia alla produzione sia nelle successive fasi della filiera fino al consumo. C’è stato quindi un ridimensionamento del gap tra il prodotto non Ig e quello con riconoscimento comunitario.

G7 Agricoltura a Siracusa: l’Italia centrale per sviluppo pianeta

G7 Agricoltura a Siracusa: l’Italia centrale per sviluppo pianetaRoma, 11 set. (askanews) – L’Italia del settore primario si mette in mostra davanti ai paesi del G7 per fare capire chiaramente quanto il nostro paese sia, anche a livello tecnologico, “in grado di contribuire sotto ogni punto di vista allo sviluppo del pianeta insieme alle Nazioni che compongono il G7 ma anche con i Paesi in via di sviluppo dell’Africa”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che oggi ha presentato al Masaf alla stampa il programma del G7 Agricoltura e di “Divinazione Expo 24” che si svolgeranno dal 21 al 29 settembre sull’isola di Ortigia, a Siracusa, in Sicilia.


A fine di settembre, quindi, Ortigia e la Sicilia saranno all’attenzione del mondo con tutta la bellezza di un luogo, l’isola di Ortigia, che dal 2005 è diventato patrimonio dell’Umanità Unesco insieme alla Necropoli di Pantalica. A Siracusa ci saranno più di 150 incontri e convegni animati dalla partecipazione di oltre 10 ministri del Govern Meloni, insieme a decine di esponenti delle istituzioni e del mondo agricolo. Tutti pronti ad ammirare la meraviglia di questo luogo dalla cultura millenaria ma anche a riflettere sui profondi cambiamenti a cui una terra a fortissima vocazione agricola come la Sicilia sta andando incontro negli ultimi anni. La siccità sta cambiando il volto dell’isola e anche questo sarà oggetto di riflessione al G7 Agricoltura. “Dialogheremo con le associazioni agricole, con il mondo della ricerca e dell’innovazione, con i giovani, con la nostra industria e i nostri produttori, non solo dell’agricoltura ma anche della pesca. L’Italia deve trovare sempre più quella vocazione che ci permette di essere orgogliosi e consapevoli del nostro valore e della qualità delle nostre produzioni”, ha spiegato il ministro annunciando che il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni sarà presente alla visita inaugurale del “Divinazione-Expo 24”.


I temi al centro dei lavori di questo G7 saranno l’innovazione, la cooperazione con Paesi in via di sviluppo e la reciprocità nel commercio per riaffermare il ruolo dell’agricoltura nella produzione di cibo di qualità e nella gestione dei territori. Il G7 “siciliano” sarà il primo nella storia dedicato non solo all’agricoltura ma anche alla pesca, tra i comparti più strategici per l’Italia e il sistema Paese. Tanti gli ospiti annunciati, i Commissari per agricoltura, ambiente e pesca del Parlamento europeo e dell’Unione Africana e i vertici delle tre agenzie ONU del polo romano (FAO, IFAD, WFP), dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e il CGIAR, partenariato globale che unisce organizzazioni internazionali impegnate nelle ricerche sulla sicurezza alimentare.


Al G7 saranno presenti circa 200 stand e più di 600 aziende in rappresentanza delle eccellenze nazionali dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e del settore vivaistico/forestale, nonché delle tecnologie innovative connesse a pesca e agricoltura, oltre a stand istituzionali e delle Forze dell’Ordine.

Arriva manifesto per la produzione olivicola sostenibile

Arriva manifesto per la produzione olivicola sostenibileRoma, 11 set. (askanews) – Arriva il manifesto per una produzione olivicola sostenibile: è stato presentato oggi a Roma Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura, dalla confederazione agricola e da Costa d’Oro, l’azienda di Spoleto tra i principali attori in Italia nella produzione di olio di qualità.


Il “Manifesto della Produzione Olivicola – volume 1: la sostenibilità come leva competitiva di produttività e alta qualità” vuole essere un esempio concreto di come l’azienda intende affrontare le sfide della filiera con l’approccio delle tre C: Conoscenza, Condivisione e Crescita e prevede iniziative e azioni concertate con i partner dell’Academy: dalle Università a Confagricoltura e Assoprol, passando per gli olivicoltori e i tecnici agronomi. L’Italia è il secondo produttore di olio, con una quota che raggiunge il 15% della produzione su base mondiale, il secondo esportatore di olio di oliva al mondo e il primo consumatore, con 8,2 litri a testa all’anno. Di fronte alla evidente necessità “di fare sistema, imparando l’uno dall’altro – ha detto Pascal Pinson, direttore generale di Costa d’Oro – Conoscenza, condivisione e crescita sono le parole chiave del Manifesto della Produzione Olivicola Sostenibile che oggi presentiamo: un documento attraverso il quale diamo la nostra visione e il nostro piano di azione per costruire il futuro della filiera olivicola”.


La missione del Manifesto è fare in modo “che oltre 1 milione di alberi siano recuperati, gestiti o piantati in modo più sostenibile entro il 2030, con un impatto positivo anche sull’occupazione agricola – continua Pinson – Con la Planet O-live Academy fanno sistema vari mondi: le università, le associazioni di settore, agricoltori e frantoiani. Insieme per codificare tutte le migliori pratiche di produzione sostenibile in un Manifesto da divulgare al maggior numero possibile di olivicoltori. È un percorso lungo e impegnativo, ma per noi tutti di Costa d’Oro molto stimolante”. Il documento si rivolge a tutti gli imprenditori agricoli che credono nello sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico e che intendono seguire le indicazioni dell’Academy, basate su un solido fondamento scientifico.

Distretti agroalimentari, export 7,1 mld in primi 3 mesi 2024

Distretti agroalimentari, export 7,1 mld in primi 3 mesi 2024Roma, 11 set. (askanews) – Dopo aver archiviato il 2023 con un progresso sui mercati esteri del 4,5% rispetto al 2022, i distretti agroalimentari italiani continuano sullo stesso trend nel primo trimestre del 2024 realizzando quasi 7,1 miliardi di euro di esportazioni, 441 milioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+6,6% tendenziale a prezzi correnti). A trainare la crescita, la filiera dell’olio, che ha visto aumenti a due cifre. È quanto emerge dal Monitor dei distretti agroalimentari italiani al 31 marzo 2024, curato dal Research Department di Intesa Sanpaolo. La dinamica ricalca quella del totale dell’export agroalimentare italiano (+6,7%), e va in controtendenza rispetto agli altri distretti manifatturieri, che invece arretrano leggermente (-2,7%).


La filiera dei distretti vitivinicoli nei primi tre mesi del 2024 ottiene il 2,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2023 grazie ai dieci distretti monitorati che totalizzano oltre 1,5 miliardi di export dopo il lieve calo del 2023 (-0,7% rispetto al 2022). Spiccanoil distretto dei Vini del Veronese, con una crescita a due cifre (+11,6%) e anche il distretto dei Vini dei colli fiorentini e senesi (+7,4%). Si assesta sugli stessi valori del primo trimestre del 2023 il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+0,4%). In lieve contrazione invece il distretto più importante in termini di valori esportati, quello dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato (-2%). Segue sullo stesso sentiero di crescita dello scorso anno la filiera della pasta e dolci: +4,4% nel primo trimestre del 2024, dopo il +4,8% del 2023. Tra i distretti della filiera, va segnalata la dinamica molto positiva del primo distretto per valori esportati, quello dei Dolci di Alba e Cuneo, che realizza quasi 75 milioni di euro di esportazioni in più rispetto al primo trimestre del 2023 (+18,9%). Anche i Dolci e pasta veronesi segnano un progresso a due cifre (+16,4%). Arretrano invece i comparti pasta e dolci dei due distretti campani: l’Alimentare napoletano cala del 33,2% e l’Alimentare di Avellino del 22,6%.


Lieve progresso per la filiera dei distretti agricoli nel primo trimestre del 2024 (+0,6%). Il principale distretto, l’Ortofrutta romagnola, chiude quasi invariato il primo trimestre del 2024 (-0,2%), nonostante il clima avverso che ha caratterizzato gran parte dell’anno (siccità, gelate tardive e alluvioni) e che ha compromesso molte produzioni del territorio. Forte balzo in avanti per le Mele dell’Alto Adige (+16,9%). Anche il Florovivaistico del Ponente ligure mostra una buona dinamica (+10,7%). In arretramento invece la Nocciola e frutta piemontese (-17,8%).

Presentata a Il Cairo la 42esima edizione di Macfrut

Presentata a Il Cairo la 42esima edizione di MacfrutRoma, 11 set. (askanews) – Egitto partner internazionale, Lazio Regione protagonista, patata prodotto simbolo. La 42esima edizione di Macfrut, la fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta, che si svolgerà da martedì 6 a giovedì 8 maggio 2025 a Rimini, è stata presentata oggi a Il Cairo alla presenza di Michele Quaroni, ambasciatore italiano in Egitto, Khaled Emara ambasciatore del ministero degli Affari Internazionali – Dipartimento UE, Matteo Zoppas, presidente di Agenzia Ice, Renzo Piraccini, presidente di Macfrut, Giancarlo Righini assessore all’Agricoltura e Bilancio della Regione Lazio e Stefano Gagliardi per Fieravicola.


Contestuale a Macfrut sarà ospitata nei padiglioni del quartiere fieristico riminese, Fieravicola, manifestazione internazionale dedicata alla filiera avicunicola. Non è casuale la scelta della presentazione al Cairo dal momento che l’Egitto sarà il protagonista internazionale di Macfrut 2025. L’Egitto sarà protagonista a Rimini con eventi, degustazioni, incontri e presentazioni internazionali insieme a un’ampia delegazione istituzionale e di imprese.


Tra le regioni italiane, il Lazio sarà al centro della 42esima edizione della manifestazione fieristica: una degna cornice per un comparto che vale oltre 1 miliardo di euro, in una regione conosciuta per la specializzazione dei suoi distretti produttivi di frutticoltura (10.000 ettari di Kiwi a Latina, 24.000 ettari di nocciola a Viterbo) e di orticoltura, con quasi 9.000 ettari in serra e oltre 18.000 ettari in pieno campo, tra Latina, Litorale Romano e Viterbese. Ancora, il focus di quest’anno è dedicato alla patata. Tra i prodotti più diffusi nel mondo, la sua superficie di coltivazione globale si aggira sui 18 milioni di ettari, sarà la Patata il prodotto protagonista. In fiera sarà ospitato “The International Potato Symposium” strutturato su più giorni con momenti di approfondimento insieme a operatori internazionali, stakeholder mondiali e i massimi ricercatori sugli aspetti tecnico scientifici.


Nella edizione 2025 Macfrut ospiterà anche il Biotechnology Symposium promosso dall’International Society of Horticultural Science (ISHS), società che promuove la ricerca su tutti i settori delle scienze orticole.L’obiettivo della tre giorni è presentare gli aggiornamenti tecnico scientifici sulle tecnologie applicate alla colture vegetali in vitro, per la propagazione e creazione di nuove varietà resilienti e di elevata qualità. Grande novità di questa edizione sarà la “spettacolarizzazione” delle presentazioni attraverso aree tasting, panel test di prodotti, show cooking, storytelling, eventi immersivi.

G7 Agricoltura, Lollobrigida: Italia mostra suo massimo potenziale

G7 Agricoltura, Lollobrigida: Italia mostra suo massimo potenzialeRoma, 11 set. (askanews) – “L’Italia non può aspettare, deve presentarsi con il massimo delle sue potenzialità per conquistare i mercati: può e deve farlo”. Lo ha detto il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, nel corso della conferenza stampa di presentazione del G7 Agricoltura che si terrà ad Ortigia e Siracusa dal 26 al 28 settembre prossimo. A inaugurare DiviNazione sarà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sabato 21 settembre, ha annunciato il ministro. “Le piazze diventeranno campi di grano e vigneti – ha poi aggiunto – Sarà una occasione per presentare le nostre tecnologie”.


Quanto al costi affrontati dal Governo per organizzare il G7 Agricoltura, il ministro ha precisato che, rispetto alla portata internazionale dell’evento, “i costi saranno particolarmente ridotti, perché quelli che vengono ad Ortigia investono del loro. La scelta del luogo ci aiuta ad avere una scenografia unica, le aziende vengono gratuitamente e realizzano i loro stand investendo molto. Il valore dell’iniziativa – ha spiegato il ministro dell’Agricoltura – sarà nettamente superiore a quello che investe il ministero sia per il G7 sia per Expo. A consuntivo valuteremo i costi finali e saranno messi a disposizione di tutti”, ha garantito Lollobrigida. “Sarà un G7 aperto e inclusivo” e l’Expo Divinazione sarà “una vetrina per mostrare al mondo” quello che l’Italia è in grado di fare nel settore agricolo, anche a livello tecnologico, ha aggiunto il capo di gabinetto del ministero dell’Agricoltura.

Lollobrigida: a G7 Agricoltura dialogo aperto e partecipato

Lollobrigida: a G7 Agricoltura dialogo aperto e partecipatoRoma, 11 set. (askanews) – Grazie a DiviNazione Expo 2024, quello che si terrà a Siracusa-Ortigia dal 26 al 28 settembre sarà un G7 Agricoltura “spalmato su più giorni, un evento che permetterà di promuovere l’agricoltura e la pesca da ogni tipo di prospettiva, provando a ribadire in questo contesto un dialogo aperto e partecipato da tutte le forze politiche, non solo a livello nazionale anche internazionale”. Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida nel corso della presentazione alla stampa della ministeriale sull’Agricoltura che si terrà sull’isola di Ortigia a Siracusa, in Sicilia.


Sul tavolo del G7 ci sarà anche grande attenzione al problema idrico, particolarmente grave quest’anno in Sicilia: “abbiamo scelto Ortigia prima dell’emergenza siccità, ma anche questo fattore sarà protagonista nell’ambito dell’Expo. La scelta è avvenuta prima dei disastrosi eventi legati alla siccità, ma anche questo è un prezioso contributo alla valorizzazione del sistema agroalimentare siciliano”, ha spiegato il ministro sottolineando come di fatto “il sistema fieristico italiano sia sbilanciato verso Nord. Il Sud non ha un sistema capace di accogliere grandi eventi, ma ha un vantaggio rispetto ai luoghi all’aperto che possono ospitare manifestazioni di lungo periodo”, ha detto.

Terra Viva presenta a Cnel proposta legge a tutela aree rurali

Terra Viva presenta a Cnel proposta legge a tutela aree ruraliRoma, 11 set. (askanews) – Il presidente di Terra Viva, Claudio Risso, ha proposto al Cnel un’iniziativa di legge per favorire la tutela delle aree interne e rurali a partire da quelle più svantaggiate. Ad annunciarlo lo stesso leader dell’associazione Liberi Produttori Agricoli, che ha concluso oggi l’Esecutivo nazionale.


“Occorre riaffermare con forza il valore delle aziende agricole e dell’agricoltura in generale come bene pubblico comune, che come tale merita un trattamento diverso rispetto alle politiche che finora le sono state dedicate”, ha spiegato. “La Costituzione italiana – ha detto il leader dell’associazione cislina – con l’articolo 44 indica espressamente le condizioni necessarie per promuovere lo sviluppo del settore primario come interesse pubblico e quindi degno di tutela: una visione da riattualizzare con adeguate scelte politiche perché rappresenta un valore essenziale anche per l’Italia del futuro. Anche per questo, attraverso il mio impegno al CNEL – ha annunciato Risso – ho proposto un’iniziativa di legge per favorire la tutela delle aree interne e rurali a partire da quelle più svantaggiate”.


“Nell’esecutivo sono stati presentati diversi dati che hanno restituito un settore agricolo in difficoltà. La presenza giovanile in agricoltura, che rappresenta solo il 13% del totale – ha sottolineato in conclusione Risso – ha subito un calo significativo del 23% tra il 2012 il 2022, e dunque diventano ancora più importanti le misure dedicate, come il Fondo per il primo insediamento dei giovani in agricoltura di 15 milioni a partire dal 2024, adottato dal Governo anche su nostra proposta”.

Di una pizzeria napoletana di New York la miglior pizza del mondo

Di una pizzeria napoletana di New York la miglior pizza del mondoRoma, 11 set. (askanews) – E’ una pizzeria napoletana, ma di New York, la migliore pizzeria del mondo secondo la classifica 2024 di 50 Top Pizza. A firmarla è il pizzaiuolo Anthony Mangieri a New York. Resta invece in Italia il secondo posto (ex aequo) con la coppia Diego Vitagliano Pizzeria a Napoli, e I Masanielli di Francesco Martucci a Caserta. Sul terzo gradino del podio si torna all’estero con il The Pizza Bar on 38th, a Tokyo, guidato da Daniele Cason. La guida è stata presentata oggi al Teatro Mercadante di Napoli.


Quarta posizione per Confine a Milano, di Francesco Capece e Mario Ventura; al quinto posto Napoli on the Road a Londra, di Michele Pascarella. A seguire Tony’s Pizza Napoletana a San Francisco, di Tony Gemignani; I Tigli a San Bonifacio, di Simone Padoan; Sartoria Panatieri a Barcellona, di Rafa Panatieri e Jorge Sastre, e 50 Kalò a Napoli, di Ciro Salvo; chiude la top ten Seu Pizza Illuminati a Roma, di Pier Daniele Seu. Nel 2024 i curatori Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere tra pizzerie indipendenti e catene artigianali, hanno selezionato 2500 indirizzi nella guida. Sono 29 i paesi presenti nella classifica mondiale 2024: prima l’Italia con 41 locali, seguita dagli Stati Uniti d’America con 15 pizzerie. Le città più rappresentate sono Napoli con 5 locali, seguita da New York, San Paolo del Brasile, Milano, Roma e Caserta con 4 locali a testa.

In Sicilia nasce Club degli agricoltori della valle del Belìce

In Sicilia nasce Club degli agricoltori della valle del BelìceRoma, 11 set. (askanews) – Nasce ufficialmente in Sicilia il Club degli agricoltori della Valle del Belìce. La costituzione si concretizza a poco più di un anno dalla presentazione ufficiale, avvenuta il 26 agosto 2023 alla presenza del fondatore di Starbucks, Howard Schultz.


Durante la cerimonia d’apertura del Club, sabato 14 settembre a Castelvetrano, sarà annunciato il Direttivo, le finalità pratiche e di aggregazione del Club, i suoi obiettivi e i numeri del comparto olivicolo della Valle del Belìce. Tra gli ospiti invitati: l’assessore regionale all’agricoltura Salvatore Barbagallo, i sindaci del comprensorio, i rappresentanti delle associazioni di categoria. Per l’occasione tornerà in Sicilia anche Howard Schultz.