Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Coldiretti: partire da decreto per migliorare pesca sportiva

Coldiretti: partire da decreto per migliorare pesca sportivaRoma, 9 set. (askanews) – Il nuovo decreto che regola l’attività di pesca sportiva e ricreativa con il palangaro firmato nei giorni scorsi dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, “è da considerarsi una base su cui lavorare per una rivisitazione necessaria e più profonda della normativa della pesca sportiva”. Così Coldiretti Pesca commenta in una nota il decreto che prevede che per l’utilizzo fino a 100 ami il pescatore ricreativo o sportivo debba fare richiesta alla Direzione generale del Masaf che provvederà a rilasciare una specifica autorizzazione (i dettagli sono ancora da definire).


“Ora – prosegue l’associazione di categoria – ci auguriamo che si lavori, come si era detto, per migliorare il settore anche su altri temi importanti come ad esempio il discorso della licenza di pesca anche per dilettanti e matricole per le imbarcazioni o il normare il taglio della coda”. “Siamo sicuri – conclude Coldiretti Pesca – che l’obiettivo di tutti sia quello di sostenere gli operatori professionali in un momento non facile per il settore, migliorando la tutela del mare e delle sue risorse ittiche, anche aumentando sempre più i controlli finalizzati a migliorare il lavoro di tutto il comparto”.

Indicazioni Geografiche: se ne parla in un convegno a Ortigia

Indicazioni Geografiche: se ne parla in un convegno a OrtigiaRoma, 9 set. (askanews) – Le Indicazioni Geografiche come strumento di cooperazione internazionale. Se ne parlerà il 26 settembre a Ortigia (Siracusa) nel corso del convegno organizzato da Oringin Italia e Fondazione Qualivita in concomitanza delle iniziative del G7 Agricoltura, per favorire il dialogo tra i rappresentanti delle istituzioni internazionali e nazionali, i Consorzi di tutela italiani e le rispettive organizzazioni rappresentative, per sviluppare progetti di cooperazione a supporto della crescita delle Indicazioni Geografiche nei Paesi in via di sviluppo.


Al centro del Convegno le Ig che si stanno affermando come fenomeno globale sotto la spinta dei risultati economici conseguiti da decine di “IG evolute”, che non sono solamente un sistema di proprietà intellettuale ma rappresentano un formidabile strumento a cui legare politiche di sviluppo rurale interessando sia le aree economicamente sviluppate sia quelle in ritardo di sviluppo. Nel convegno verrà esaminato il ruolo dei sistemi IG-evoluti, fondamentale per trasferire know-how e competenze riferite ai modelli economici e di governance per guidare lo sviluppo di Sistemi IG di successo. L’Italia, per il ruolo espresso nel panorama IG e per i risultati raggiunti, rappresenta un attore prioritario nello sviluppo di queste opportunità.


Il convegno si svolgerà in lingua italiana ed inglese e vedrà l’intervento tra gli altri di Cesare Baldrighi, presidente Origin Italia, Riccardo Deserti, presidente oriGIn, Andrea Di Carlo, Deputy Director EUIPO, Paolo De Castro, presidente Comitato Scientifico Fondazione Qualivita, dei ministri dell’Agricoltura di Paesi africani invitati al G7, del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e di QU Dongyu, direttore generale FAO.

Coldiretti: con ondata di maltempo inizia conta danni nei campi

Coldiretti: con ondata di maltempo inizia conta danni nei campiRoma, 9 set. (askanews) – L’ondata di maltempo abbattutasi sull’Italia non risparmia le campagne dove si segnalano gravissimi danni tra campi allagati, serre distrutte e colture devastate, bloccando in alcuni territori anche la vendemmia, con i vigneti impraticabili per le operazioni di raccolta. A fare un primo bilancio degli effetti della perturbazione sull’agricoltura è la Coldiretti, i cui tecnici delle strutture locali sono al lavoro per verificare i problemi causati nelle aziende.


Tra i territori più colpiti c’è la Toscana dove pioggia, grandine e raffiche di vento oltre i 100 km orari hanno causato danni alle produzioni agricole e alle strutture soprattutto nelle zone di costa e bloccato la vendemmia, secondo Coldiretti. In Versilia, tra Pietrasanta, Capezzano Monte e Massarosa, la grandine si è abbattuta su serre e campi, distruggendo zucchini ed insalate pronte per essere raccolte e compromettendo le produzioni appena seminate in vista dell’autunno. Danni consistenti anche alle strutture – continua Coldiretti -, in particolare le serre che sono state “bucate” da chicchi di grandine anche di 8 centimetri. Nella zona di Cecina, nel Bibbonese, l’acqua mista a terra ha invaso un’intera serra di fragole mentre in Maremma, nella zona di Magliano, il passaggio di una tromba d’aria ha divelto il tetto di un capannone, scoperchiato tetti e piegato vigneti.


La situazione resta critica in Liguria, soprattutto nella provincia di Savona, dove il maltempo ha già causato danni per milioni di euro soprattutto alle produzioni florovivaistiche, con serre distrutte e produzioni di piante aromatiche spazzate via. Problemi anche in Lombardia dove nel Bergamasco, conclude Coldiretti, la grandine ha devastato un vigneto di uve biologiche ad Almenno San Bartolomeo e allagato i terreni e la struttura di un agriturismo a Lurano.

Cia al Parlamento: fermatevi sulla canapa, misura inaccettabile

Cia al Parlamento: fermatevi sulla canapa, misura inaccettabileRoma, 9 set. (askanews) – Ultima chiamata di Cia-Agricoltori al Parlamento per evitare l’approvazione di una “misura inaccettabile” sulla canapa alla vigilia dell’avvio in Aula a Montecitorio della discussione generale sul Ddl Sicurezza. Una misura “che vuole bloccare una delle filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale, penalizzando fortemente gli agricoltori che in questi anni hanno investito soldi e lavoro nel settore”, denuncia l’associazione.


La conferenza stampa “Salviamo la canapa industriale italiana” arriva a poche ore dalla discussione alla Camera sul Ddl Sicurezza che, tra i punti, intende vietare proprio la coltivazione, la lavorazione e la vendita delle infiorescenze della canapa industriale e dei suoi derivati. “Siamo di fronte a un intervento ideologico che rischia di annientare una filiera ad alto valore aggiunto e a trazione giovanile, con un enorme potenziale produttivo tra cosmesi, erboristeria, bioedilizia, florovivaismo, tessile – ricorda il presidente di Cia Fini- e che già oggi vale 500 milioni di fatturato annuo e conta più di 10mila posti di lavoro in tutta Italia”.


Per questo “ancora una volta vogliamo lanciare un appello a deputati e senatori – ribadisce – affinché venga respinto il provvedimento contenuto nel Disegno di legge Sicurezza e si cominci, finalmente, un confronto approfondito con gli operatori del settore, a partire dalla convocazione del Tavolo di filiera della canapa presso il Ministero dell’Agricoltura. Lavoriamo insieme per valorizzare, e non affossare, un comparto in continua espansione che nulla ha a che fare con il mercato delle sostanze stupefacenti”.

Valsoia chiude I sem con ricavi a 58 mln (+4%), utile sale a 4,1 mln

Valsoia chiude I sem con ricavi a 58 mln (+4%), utile sale a 4,1 mlnMilano, 9 set. (askanews) – Nel primo semestre 2024 Valsoia ha registrato ricavi per 58,03 milioni con un incremento del 4% rispetto al primo semestre 2023, trainato sia dalle vendite in Italia (+3,5%) che dall’andamento positivo delle vendite all’Estero (+9,5%). In crescita anche l’utile netto salito dell’11,4% a 4,1 milioni. L’Ebitda è stato pari a 7 milioni, in aumento del 15% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, registrando un indice percentuale di marginalità operativa in miglioramento e pari al 12,1%. Salito del 18,8% anche l’Ebit pari a 5,6 milioni. La posizione finanziaria netta a fine periodo era positiva per 20,8 milioni, contro i 18,6 milioni al 30 giugno scorso.


In Italia aumentano sia i ricavi della divisione salutistica (+5,2%) che quelli della divisione tradizionale (+3,2%). Il positivo andamento dei consumi a volume, nel primo semestre, prolunga la performance favorevole del 2023 con le marche del gruppo, che si dimostrano spesso, in crescita anche in presenza di condizioni di mercato avverse, a causa di variabili esogene quali, ad esempio, il sensibile riposizionamento nei prezzi al consumo registrato negli ultimi 2 anni. Per quanto riguarda le vendite all’estero la crescita è organica, in attesa dei mesi più importanti per la stagione dei gelati in tutti i principali Paesi europei nei quali opera la società. Interessante è la partenza delle vendite all’Estero della Piadina Loriana che registra i primi inserimenti in catene europee. Il presidente, Lorenzo Sassoli de Bianchi, ha espresso “soddisfazione per la crescita, dei ricavi anche in questo primo semestre, in uno scenario ancora caratterizzato, per quanto riguarda l’Italia, da una contrazione nei volumi del totale largo consumo confezionato. L’andamento delle nostre marche, sia salutistiche che food tradizionale resta in controtendenza con volumi e ricavi in aumento. Siamo molto soddisfatti in particolare della partenza del gelato vegetale Valsoia che, nonostante una stagione primaverile non favorevole, ha visto crescere con decisione i nostri volumi e le nostre quote al consumo”. “La solidità finanziaria e patrimoniale ci permette di guardare con fiducia alla costruzione di un futuro sempre di crescita – ha concluso – sostenuto da investimenti importanti nelle aree della innovazione e della comunicazione ed anche coraggiosi come il raddoppio degli spazi produttivi del nostro stabilimento di Serravalle Sesia”.

Domani a Parma la Cena dei Mille sulle note di Verdi

Domani a Parma la Cena dei Mille sulle note di VerdiRoma, 9 set. (askanews) – È tutto pronto per la Cena dei Mille, l’evento annuale organizzato da Fondazione UNESCO Parma Creative City of Gastronomy assieme al Comune di Parma, la regia di Parma Alimentare e il contributo dell’associazione “Parma, io ci sto!”. A realizzare il menù a 5 portate saranno gli chef guest Davide Oldani e Iginio Massari, insieme ad Alma, Parma Quality Restaurants e CheftoChef, anticipato da un aperitivo con tutte le eccellenze enogastronomiche della Food Valley.


La quinta edizione è andata sold-out già a inizio luglio dopo nemmeno due ore dall’apertura della vendita biglietti. Quest’anno sarà l’esibizione dell’Associazione Circolarmente, sulle note verdiane del Va pensiero, ad aprire ufficialmente la quinta edizione della Cena dei Mille. Di scena anche una collaborazione con il Teatro Regio-Verdi OFF che accoglierà i mille commensali sulle celebri note del compositore di Busseto.


Inoltre la Cena dei Mille di Parma ha stretto una collaborazione anche con KilometroVerdeParma, il consorzio forestale costituito nel 2020 che negli ultimi 4 anni ha piantato oltre 75mila alberi e arbusti nel territorio di Parma. E così al fianco della tavolata da 400 metri apparecchiata tra Piazza Garibaldi e Strada della Repubblica, ci sarà anche una vera e propria oasi temporanea sotto i Portici del Grano, dove saranno installate piante ornamentali per valorizzare il fondamentale ruolo della natura anche in città.

Il 29 settembre porte aperte in 40 acetaie nel modenese

Il 29 settembre porte aperte in 40 acetaie nel modeneseRoma, 9 set. (askanews) – Porte aperte domenica 29 settembre in 40 acetaie della provincia di Modena per Acetaie aperte, l’evento annnuale in cui l’”Oro Nero di Modena” si racconta ai tanti turisti attesi dal modenese ma anche e soprattutto da fuori provincia. In programma visite e degustazioni guidate, show cooking, percorsi sensoriali, ma anche mostre di auto antiche, concerti e laboratori.


L’interesse del pubblico attorno alla storia e al sistema di produzione dei due pregiati condimenti è “alimentato dalla crescente valorizzazione del turismo enogastronomico, settore che porta benefici in termini di sviluppo turistico, di reddito ulteriore per il sistema agricolo e per sostenere processi di valorizzazione e tutela messi in atto dai nostri due Consorzi”, spiega Enrico Corsini, presidente del consorzio di secondo livello “Terre del Balsamico” e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. “Del resto – gli fa eco Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena e vice presidente di Terre del Balsamico – l’enogastronomia rappresenta un’opportunità per tutto il territorio per stimolare e diversificare il turismo. La crescita dell’offerta da parte dei produttori è molto importante e significativa: Crediamo che far entrare i turisti nelle nostre acetaie – conclude Grosoli – sia un modo per creare valore su tutto il comparto e molti produttori offrono la possibilità di visite anche durante l’anno”.

Fedagripesca: decreto su pesca sportiva passo aventi per settore

Fedagripesca: decreto su pesca sportiva passo aventi per settoreRoma, 9 set. (askanews) – “Il nuovo decreto che regola l’attività di pesca sportiva e ricreativa con il palangaro è un passo in avanti per tracciare il settore e gettare le basi per monitorare lo sforzo di pesca delle attività ricreative e sportive come viene fatto in modo capillare per la pesca professionale”: così Paolo Tiozzo vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca, in una nota, commenta la firma del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida del nuovo decreto che regola il numero di ami da utilizzare per la pesca ricreativa con il palangaro.


Il decreto prevede che per l’utilizzo fino a 100 ami il pescatore ricreativo o sportivo debba fare richiesta alla Direzione generale del Masaf che, secondo termini e modalità da fissare con successivo decreto del direttore generale, provvederà a rilasciare un’autorizzazione ad hoc. “Una scelta che tenta di contemperare le diverse posizioni in campo, tra loro notevolmente distanti, ma che ci auguriamo possa finalmente permettere di gestire anche l’attività di pesca non professionale, assolutamente non trascurabile in Italia, in linea con gli indirizzi di sostenibilità previsti dalla PCP, finora sulle sole spalle dei pescatori professionali”, conclude Tiozzo.

Allerta lingua blu in Sardegna, Coldiretti: epidemia si allarga

Allerta lingua blu in Sardegna, Coldiretti: epidemia si allargaRoma, 9 set. (askanews) – E’ allarme in Sardegna per la diffusione dell’epidemia di Lingua Blu, i cui focolai di infezione si sono moltiplicato da Nord a Sud, con centinaia di casi confermati e molti ancora in corso di accertamento. Le segnalazioni delle aziende di allevamento raccolte da Coldiretti Sardegna, che chiede un incontro urgente con la presidente regionale Alessandra Todde, cadono però nel vuoto, denuncia la confederazione agricola: “gli assessorati regionali competenti continuano a rimanere inerti, aggravando una crisi che sta causando perdite ingenti non solo in termini di animali, ma anche di fatturato. Una inerzia che ha amplificato un problema che si sapeva sarebbe arrivato ma su cui non è stato messo in campo nessun intervento”.


“È gravissimo che, nonostante mesi di appelli e solleciti, non siamo ancora stati incontrati dalla Regione. L’inerzia sugli interventi richiesti sta causando perdite devastanti per le aziende pastorali sarde. Di questo passo si stanno mettendo a serio rischio le aziende in vista della campagna latte e degli agnelli. Un durissimo colpo in un momento in cui il settore stava viaggiando a buoni livelli e che sarebbe devastante per i mercati del latte, delle carni e del formaggio”, sottolineano Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna e Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna. Gli allevatori chiedono un intervento immediato e concreto su vaccini e antiparassitari. “Abbiamo segnalato il pericolo fin dall’inizio dell’anno, ma la Regione non ha ancora attivato nessun piano di intervento adeguato – sottolinea Cualbu – è intollerabile che non si sia agito in tempo per vaccinare gli animali e supportare gli allevatori nell’acquisto degli antiparassitari”.


Per Luca Saba, inoltre “l’inerzia degli assessorati dell’Agricoltura e della Sanità ha portato a una situazione critica, per questo chiediamo un incontro urgente alla presidente della Regione, Alessandra Todde, perchè a questo punto riteniamo fondamentale un suo intervento”.

In 2023 agricoltura 4.0 cresce del 19%, aziende puntano su AI

In 2023 agricoltura 4.0 cresce del 19%, aziende puntano su AIRoma, 9 set. (askanews) – I processi basati sull’intelligenza artificiale guideranno la trasformazione del settore agroalimentare, ma resta centrale l’esigenza di fornire maggiore supporto alle piccole e medie imprese nei processi di transizione digitale. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE dell’Università degli Studi di Brescia, presentata stamattina nel corso della seconda giornata di Agrifood Future 2024, la manifestazione organizzata da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Salerno.


Nel 2023, il mercato dell’Agricoltura 4.0 in Italia ha raggiunto un valore di 2,5 miliardi di euro, segnando un incremento del 19% rispetto all’anno precedente. Nonostante la crescita inferiore rispetto al periodo 2021-2022 (+31%), il settore continua a mostrare un interesse vivace per le soluzioni digitali, con un aumento delle soluzioni innovative disponibili sul mercato (+10%) e dei provider tecnologici (+13%). La tracciabilità digitale si conferma uno strumento chiave per garantire trasparenza e sostenibilità lungo la filiera agroalimentare. Il mercato delle soluzioni digitali per la tracciabilità è in forte crescita, con un incremento del 22% nel 2023. Si punta soprattutto a tecnologie come l’Internet of Things, il Cloud e la Blockchain.


Oggi, le aziende agricole si stanno focalizzando su soluzioni di software necessarie per l’integrazione dei dati e la gestione efficiente delle risorse. Ma è necessario ampliare la conoscenze di queste soluzioni tecnologiche. Ad esempio il carbon farming, pratica agricola che mira a catturare e immagazzinare carbonio nel suolo per ridurre le emissioni di gas serra e preservare la biodiversità, resta limitata in Italia, con solo il 22% delle aziende agricole che dichiara di conoscerla e solo il 9% che lo adotta effettivamente. “Il futuro dell’agricoltura italiana passa inevitabilmente attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate e l’intelligenza artificiale – ha detto il direttore scientifico dell’evento Alex Giordano – Questi strumenti non sono solo un’opportunità per aumentare la produttività, ma soprattutto per rendere le nostre pratiche agricole più sostenibili ed efficienti. Grazie all’AI, possiamo ottimizzare l’uso delle risorse naturali, ridurre gli sprechi e migliorare la gestione dei dati, garantendo una maggiore trasparenza lungo tutta la filiera agroalimentare”.