Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Copagri: si apre partita revisione piano strategico nazionale Pac

Copagri: si apre partita revisione piano strategico nazionale PacRoma, 13 mag. (askanews) – “Dopo il via libera definitivo da parte del Consiglio UE alla revisione della Politica Agricola Comune-PAC, per la quale manca ora solo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, è fondamentale continuare a lavorare a livello nazionale per dare gambe, già a partire dall’anno in corso, alle legittime istanze delle migliaia di produttori agricoli che da mesi chiedono un rapido cambio di passo”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista, evidenziando l’importanza del confronto in seno al tavolo tecnico del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.


“Agire rapidamente – rimarca Battista – consentirà al nostro paese di sfruttare appieno la positiva apertura delle istituzioni comunitarie, arrivata anche grazie al forte pressing della Copagri, in merito alla maggiore flessibilità nell’applicazione delle misure previste dal Piano Strategico Nazionale-PSN, che potrà essere modificato fino a due volte l’anno per meglio rispondere alle mutate condizioni di mercato e di scenario”. “Con l’odierno via libera – ricorda il presidente – oltre alla riduzione degli oneri amministrativi a carico degli agricoltori, è stato scongiurato, fra l’altro, l’obbligo di lasciare il 4% dei terreni a riposo ed è stata confermata l’esenzione per le aziende agricole sotto i 10 ettari, che rappresentano circa il 65% dei beneficiari della PAC, dai controlli e dalle sanzioni relative al rispetto dei requisiti di condizionalità, per i quali viene inoltre concessa la possibilità di deroghe temporanee legate a condizioni climatiche impreviste”.


“Restano, però, ancora numerosi nodi da sciogliere, sui quali servirà una pronta risposta del governo per far sì che le modifiche entrino in vigore il prima possibile; ogni intervento, infatti, oltre ai tempi necessari a concordarlo tra tutti i portatori di interesse in ambito nazionale, comporta delle tempistiche di natura tecnica, utili all’esecutivo comunitario per vagliare e approvare le proposte, pari a circa tre mesi”, prosegue Battista. “Non possiamo, quindi, che accogliere con favore l’intenzione manifestata dal Masaf di vagliare le modifiche del PSN in seno ad un apposito comitato di monitoraggio, che dovrebbe essere convocato a strettissimo giro”, aggiunge il presidente della Copagri, spiegando che “in ballo ci sono numerosi e rilevanti interventi, quali l’innalzamento del regime de minimis, la proroga del regime degli aiuti di stato, nonché del regime eccezionale di aiuti all’Ucraina, tutta la partita della reciprocità negli accordi commerciali internazionali e, soprattutto, le misure per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare”.

Confagricoltura: bene semplificazione Pac a vantaggio imprese

Confagricoltura: bene semplificazione Pac a vantaggio impreseRoma, 13 mag. (askanews) – “L’approvazione da parte del Consiglio UE della parziale revisione della PAC è un grande risultato per le imprese agricole che imprime un’accelerazione importante verso un’incisiva semplificazione, riducendo i vincoli all’attività produttiva. Sebbene ci sia ancora molto da fare, questo è un primo traguardo, ottenuto grazie al documento presentato a febbraio dal Governo italiano alla Commissione, che includeva le proposte di Confagricoltura annunciate durante l’Assemblea straordinaria a Bruxelles”. Ha così commentato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, secondo il quale è anche “ottima la retroattività a partire dall’inizio dell’anno in corso”.


Per Giansanti “resta comunque indispensabile una profonda riforma della PAC, più attenta alla produzione, alla competitività e alla tutela dei redditi”. Il presidente di Confagricoltura, in una nota, ringrazia poi il Governo e in particolare il ministro Lollobrigida, per il lavoro essenziale e positivo svolto in ambito europeo. Occorre ora, sottolinea la Confederazione, procedere a livello nazionale alla modifica del Piano strategico per l’applicazione della PAC. A livello comunitario, intanto, proseguono le iniziative per la revisione della direttiva sulle pratiche sleali e per rafforzare il ruolo dell’agricoltura all’interno della filiera.

Aziende panamensi: bilancio positivo al MacFrut, hub verso Europa

Aziende panamensi: bilancio positivo al MacFrut, hub verso EuropaRoma, 13 mag. (askanews) – Bilancio positivo per le aziende panamensi a Macfrut che hanno visto nella fiera un hub logistico verso l’Europa. In questa edizione raddoppiata è stata la presenza delle imprese dello stato centroamericano nella collettiva organizzata da ProPanama, l’autorità statale che ha la funzione di attrarre le importazioni e promuovere le esportazioni.


Si tratta, in parte, della diretta conseguenza degli stravolgimenti sulle rotte logistiche da e per l’Europa causate dal blocco del passaggio sul Mar Rosso a causa delle turbolenze in quell’area. D’altro canto, le nuove logiche del trasporto merci verso il Mediterraneo fanno da contraltare agli interessi dei panamensi che puntano in maniera crescente al mercato del ‘Vecchio Continente’ e che vedono nell’Italia un hub logistico strategico, raggiungibile attraverso la rotta atlantica, e quindi fuori dalle zone in guerra, collegato anche altre destinazioni dell’Unione, fra cui i Paesi Baltici e quelli dell’Est. “La crescita di attenzione verso Macfrut, la fiera italiana della filiera ortofrutticola – spiega Yaser Rodriguez, gerente commerciale di Golden Fruits Panama, azienda specializzata nella vendita di ananas – è dovuta innanzitutto al fatto che il mercato italiano e quello europeo sanno valorizzare l’elevata qualità dei nostri prodotti. Peraltro, la domanda è in costante crescita anche per l’aumento di residenti europei di origine sudamericana”.


Grazie alla concomitanza di fattori pedoclimatici unici, dati dalla convergenza di due oceani, l’Atlantico e il Pacifico, che permettono la coesistenza di due tipi di climi diversi, sia equatoriale che tropicale, a Panama si riesce a produrre frutta con un grado zuccherino superiore alla media e che si distingue sul mercato collocandosi su un segmento di prezzo premium.

La Pietra (Masaf): sistema creditizio crede nel comparto agricolo

La Pietra (Masaf): sistema creditizio crede nel comparto agricoloRoma, 13 mag. (askanews) – “Fin dal giorno dell’insediamento del governo Meloni, il ministro Lollobrigida e tutto il Masaf si sono messi al lavoro in Italia e in Europa per cambiare l’approccio al mondo dell’agricoltura, restituendo fiducia al lavoro dei nostri agricoltori, allevatori e pescatori”. E’ quanto dichiara in una nota il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra.


“Proprio grazie a questo cambio di mentalità, che non vede più nell’agricoltura un peso, ma la risorsa principale del nostro futuro, ora riscontriamo un rinnovato ottimismo anche da parte del sistema bancario – sottolinea il sottosegretario – come evidenziato dal protocollo di intesa per il comparto agroalimentare, firmato da Cdp e Intesa, con una linea di credito per le imprese agricole in difficoltà, pari a ben 20 miliardi di euro. Parliamo di cifre estremamente importanti, che siamo certi concorreranno a restituire fiducia e slancio agli imprenditori del settore agricolo, zootecnico e della pesca, il cui rafforzamento è e sarà sempre la priorità del governo Meloni”, conclude La Pietra.

Lollobrigida: approvazione riforma Pac vittoria Governo Meloni

Lollobrigida: approvazione riforma Pac vittoria Governo MeloniRoma, 13 mag. (askanews) – “L’approvazione al Consiglio Ue Istruzione della riforma della Pac è una vittoria del Governo Meloni. L’Italia in Europa ha adottato una posizione decisa, presentando un documento a febbraio che esortava la Commissione Ue a riconsiderare politiche ideologiche, mascherate da presunto ambientalismo, dannose per il nostro settore primario”. Lo ha dichiarato in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.


Per il ministro, la riforma mirata approvata oggi dal Consiglio Europeo “riduce la burocrazia, aumenta la flessibilità e mette al centro l’agricoltura nell’agenda europea. Attraverso un impegno per la formazione, il giusto riconoscimento del lavoro e del reddito, la lotta contro le pratiche sleali e una visione di sostenibilità che abbraccia sia l’ambiente che l’economia e il sociale, stiamo delineando un futuro migliore per il settore agricolo”. “C’è ancora molto da fare – aggiunge Lollobrigida – ma l’inversione di tendenza c’è stata e auspichiamo che possa essere ancora più netta nel prossimo futuro”.


“È stato un lavoro difficile, fatto anche in maniera trasversale – ha aggiunto Lollobrigida – Ringrazio i colleghi dei gruppi parlamentari di ogni estrazione con cui abbiamo lavorato in questi mesi e i loro esponenti. Dentro il territorio nazionale la maglia rimane quella della propria squadra, ma fuori si mette la maglia azzurra e su questo tema siamo riusciti ad ottenere buoni risultati”, ha concluso il ministro.

Lollobrigida: su Pac risultato importante, anche grazie a Italia

Lollobrigida: su Pac risultato importante, anche grazie a ItaliaRoma, 13 mag. (askanews) – Diminuisce la burocrazia, aumenta la flessibilità e l’agricoltura torna al centro dell’agenda europea. È un importante risultato, ottenuto anche grazie alla ferma posizione dell’Italia”. Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, commenta sui social l’ok definitivo del Consiglio Europeo arrivato oggi alla revisione mirata di alcuni atti di base della politica agricola comune (Pac).


“Ora, insieme, cambiamo una volta per tutte – prosegue il ministro – meno regole folli mascherate di verde dai palazzi di Bruxelles, più strategia per un’agricoltura che sia un pilastro su cui fonda l’Europa del futuro”.

Accordo Masaf-Intesa SanPaolo-Cdc: 20 mld per rilancio agricoltura

Accordo Masaf-Intesa SanPaolo-Cdc: 20 mld per rilancio agricolturaRoma, 13 mag. (askanews) – Venti miliardi di euro per rilanciare l’agricoltura, un settore strategico per il paese. E’ stato firmato oggi al Masaf l’accordo tra il ministero dell’Agricoltura, Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Intesa Sanpaolo per promuovere politiche creditizie e sinergie destinate allo sviluppo del settore agricolo e agroalimentare, anche in relazione alle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Intesa Sanpaolo metterà a disposizione del settore 20 miliardi di euro per il rilancio dell’agricoltura italiana anche utilizzando la provvista fornita da CDP.


L’accordo è stato presentato nella Sala Cavour del Ministero, alla presenza del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Sono intervenuti Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo e Mauro Micillo, responsabile Divisione IMI Corporate & Investment Banking Intesa Sanpaolo. Obiettivo prioritario dell’accordo, individuare i programmi di investimento per la valorizzazione e lo sviluppo delle filiere produttive italiane; favorire ricerca, sperimentazione, innovazione tecnologica e valorizzazione dei prodotti; promuovere il risparmio energetico, l’economia circolare e gi interventi per il benessere animale. Ma anche accelerare l’internazionalizzazione delle imprese agricole e sostenere la loro espansione nei mercati esteri; favorire il ricambio generazionale in agricoltura, le reti d’impresa, la digitalizzazione e l’e-commerce; supportare le giovani generazioni che avviano nuove attività imprenditoriali in agricoltura o sviluppo di quelle esistenti e infine facilitare l’accesso alle iniziative di agevolazione per il settore, a valere in particolare sul PNRR e sul Piano Nazionale per gli investimenti Complementari (PNC).

Accordo Grana Padano-Enersem per accelerare transizione ecologica

Accordo Grana Padano-Enersem per accelerare transizione ecologicaRoma, 13 mag. (askanews) – Accordo tra il Consorzio di Tutela del formaggio Grana Padano ed Enersem, spin off del Politecnico di Milano, per la promozione del software SSDA, il primo e unico Strumento di Supporto alle Decisioni Ambientali conforme allo schema Made Green in Italy e alla PEF europea.


Si tratta di un software sviluppato proprio da Enersem nell’ambito di Life TTGG, progetto europeo che fra il 2017 e il 2022 ha coinvolto il formaggio Grana Padano nella definizione di un percorso per ridurre l’impronta ambientale della produzione di tutta la filiera, dalla stalla alla tavola. Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano, commenta così la stipula dell’accordo con Enersem: “la sostenibilità appartiene al DNA del formaggio Grana Padano e per questo siamo sempre all’avanguardia nell’adozione di sistemi pensati per migliorare le performance. Per la prima DOP al mondo, che esporta quasi il 50% del proprio prodotto, ridurre l’impatto ambientale non può che essere un impegno globale”.


Il Consorzio entra così da protagonista nella governance dello strumento software che i suoi consociati hanno contribuito a sviluppare negli anni del progetto, mettendosi a disposizione degli ingegneri e dei tecnici di Cattolica, Enersem e Politecnico per la raccolta dati nei diversi momenti della produzione: dalla fase di stalla al packaging, passando per la lavorazione in caseificio per la quale Enersem ha messo a punto e brevettato alcune misure specifiche di efficientamento energetico. Sviluppato, validato e testato sui contesti produttivi del Grana Padano DOP e del Comté DOP francese, il software SSDA è pronto a ottimizzare le prestazioni ambientali anche di altre filiere DOP. Con le opportune specifiche, il software può infatti analizzare tutte le fasi del ciclo di vita di ogni prodotto di origine protetta, dalla materia prima al confezionamento, indicando strategie e interventi di miglioramento e risparmio pensati ad hoc per ogni filiera.

Siccità nel nuorese, incontro in Prefettura con mondo agricolo

Siccità nel nuorese, incontro in Prefettura con mondo agricoloRoma, 13 mag. (askanews) – Cresce la preoccupazione del mondo agropastorale sardo per il perdurare della grave ondata di siccità che sta interessando da mesi tutta la Sardegna e, in particolare, la costa Centro-Orientale dell’isola. Un fenomeno duraturo che sta investendo anche le zone interne, mettendo a dura prova tutto il comparto agricolo e zootecnico.


L’appello lanciato anche da Coldiretti Nuoro-Ogliastra per sostenere le tante aziende dell’area in difficoltà è stato raccolto dal Prefetto di Nuoro, Giancarlo Dionisi, che ha convocato per domani, martedì 14 maggio, i 43 Comuni dell’area. Al tavolo sono stati invitati anche i due Consorzi di Bonifica dell’Ogliastra e della Sardegna Centrale e gli assessorati regionali di riferimento Agricoltura e Ambiente, Lavori pubblici e Industria, oltre all’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro. All’incontro parteciperanno anche il presidente e direttore Coldiretti Nuoro-Ogliastra, Leonardo Salis e Alessandro Serra con una delegazione di dirigenti territoriali. “Considerata la ciclicità non si può più parlare di stato emergenziale – commentano i vertici Coldiretti Nuoro-Ogliastra – riceviamo continuamente da parte dei nostri associati richieste di aiuto e di interventi mirati alla tutela e alla salvaguardia delle aziende e di tutta l’economia rurale. È concreto ipotizzare che l’imminente stagione estiva amplificherà notevolmente il disagio anche in funzione dell’aumento dei consumi derivanti dalla stagione turistica”.

Agroalimentare, entra in vigore oggi nuovo regolamento Ue su Ig

Agroalimentare, entra in vigore oggi nuovo regolamento Ue su IgRoma, 13 mag. (askanews) – Entra in vigore oggi, 13 maggio, il nuovo Regolamento Europeo sulle Indicazioni Geografiche, il cui testo è stato pubblicato il 23 aprile scorso nella Gazzetta Ufficiale Europea. Le Indicazioni Geografiche oggi rappresentano un paniere di oltre 3.400 prodotti per un valore complessivo nell’Unione Europea superiore agli 80 miliardi di euro. In Italia, la Dop economy vale oltre 20 miliardi di euro, grazie al lavoro di 200.000 operatori coordinati da 296 Consorzi di tutela che operano nel 100% delle province del Paese.


Il nuovo Regolamento prevede innanzitutto un rafforzamento del ruolo dei Consorzi di tutela, che restano in mano solo ai produttori e agli operatori lungo la filiera produttiva con maggiori e migliori responsabilità, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti e la promozione del “turismo a Indicazione Geografica”. Ancora, punto qualificante del nuovo Regolamento europeo sono norme più stringenti sulla protezione delle Denominazioni. In particolare, viene rafforzata la protezione on-line e nel sistema dei domini: diventa ex-officio tramite un sistema di geo-blocking che obbliga gli Stati membri a bloccare l’accesso a tutti i contenuti evocativi di una Indicazione Geografica, anche grazie a un alert system sviluppato da EUIPO.


Saranno protette anche le IG utilizzate come ingredienti: il Regolamento rende obbligatorio per i trasformatori l’indicazione in etichetta della percentuale di prodotto IG all’interno del prodotto trasformato e vieta l’utilizzo di altri prodotti comparabili alla IG; quando esistono Consorzi riconosciuti, i trasformatori sono obbligati ad informarli per iscritto dell’utilizzo della IG, e devono attendere un avviso di ricevimento che può includere indicazioni sul corretto utilizzo dell’Indicazione Geografica; gli Stati membri hanno la possibilità di rafforzare questo sistema, predisponendo una procedura autorizzativa a livello nazionale, come già avviene in Italia. Infine, viene rafforzata anche la protezione internazionale: è possibile per i Consorzi riconosciuti, la cui IG abbia un mercato internazionale, essere registrati automaticamente all’atto di Ginevra dell’accordo di Lisbona, che prevede una protezione rapida e indefinita in tutti i Paesi firmatari, anche extra- UE; sono state inoltre eliminate le falle del sistema che consentivano di sfruttare indebitamente la reputazione delle IG tramite norme tecniche nazionali (aceto balsamico sloveno e cipriota) o strumenti unionali quali le menzioni tradizionali (Prosek made in Croazia) chiarendo che queste non possono corrispondere o evocare IG riconosciute.


Sul fronte delle semplificazioni, vengono definiti tempi certi per l’esame delle richieste di registrazione e di modifica dei disciplinari da parte della Commissione, riducendoli a 6 mesi, estendibili di ulteriori 5 solo nel caso in cui la richiesta sia incompleta e debbano essere presentate ulteriori informazioni; devono inoltre passare dall’approvazione della Commissione solo gli emendamenti che implicano restrizioni alla concorrenza nel mercato unico, mentre tutte le altre modifiche sono gestite esclusivamente a livello nazionale evitando il doppio passaggio che rallenta ogni procedura di modifica. Sono quindi ridotti i dossier che devono essere analizzati a livello europeo e perciò non si rende necessario un maggiore coinvolgimento nella fase di scrutinio delle modifiche dei disciplinari dell’Ufficio europeo sulla proprietà intellettuale (EUIPO), che tuttavia può dare un supporto consultivo su questioni amministrative e contribuire alla tutela e alla promozione delle IG con lo sviluppo di un registro europeo on-line delle Indicazioni Geografiche.