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In Spagna torna il premio per il miglior prosciutto di qualità

In Spagna torna il premio per il miglior prosciutto di qualitàRoma, 29 apr. (askanews) – Anche nel 2024 torna il premio per il miglior prosciutto spagnolo: lo ha indetto il ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione (Mapa): il premio comprende le categorie “Miglior prosciutto Serrano o di qualità riconosciuta” e “Miglior prosciutto Iberico Bellota”. Le domande di partecipazione potranno essere presentate fino al 27 maggio, attraverso la sede telematica del Ministero.


Il Premio gastronomico spagnolo per i migliori prosciutti ha iniziato ad essere indetto nel 2016, su base biennale e si svolge negli anni pari. Con questo premio, che il Ministero bandisce per la quinta volta, la Spagna punta a promuovere il prosciutto di qualità, nonché a migliorarne l’immagine e la posizione sul mercato. Un altro obiettivo è il riconoscimento degli sforzi di marketing, innovazione, sviluppo rurale e sostenibilità, nonché la produzione di prodotti di qualità.


Secondo l’estratto del bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) del 27 aprile, possono partecipare i titolari di aziende manifatturiere che hanno sede nel territorio nazionale. Possono competere in una o entrambe le categorie del premio, ma solo con un campione per modalità.

Gelate in Puglia, è allarme per produzione delle ciliegie Ferrovia

Gelate in Puglia, è allarme per produzione delle ciliegie FerroviaRoma, 29 apr. (askanews) – A rischio la produzione delle ciliegie della varietà Ferrovia in Puglia, con le piante che risentono dell’abbassamento delle temperature notturne e i fiori che restano bruciati dal freddo. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, i cui tecnici stanno verificando gli effetti delle ondate di gelo sulle coltivazioni agricole in provincia di Bari a Santeramo, Rutigliano e Gioia del Colle, nel tarantino in Valle d’Itria, a Martina Franca e Castellaneta, nel nord barese e in Capitanata.


Per proteggere i raccolti vengono anche accesi i falò notturni a Rutigliano, con le balle di paglia sistemate controvento ai bordi dei filari dei vigneti che si fanno bruciare quando la colonnina di mercurio inizia a scendere sotto i 2 gradi. Mentre nei campi di mele a Martina Franca si ‘spara’ vapore e fumo di paglia bagnata con gli atomizzatori per far alzare le temperature che durante la notte scendono a livelli deleteri per fiori e gemme degli alberi da frutto. La Puglia è la maggior produttrice di ciliegie in Italia, detiene con le sue quasi 32.000 tonnellate, il 35% delle produzioni italiane e il 62% delle superfici investite pari a circa 19.000 ettari di terreno ed un fatturato di circa 22 milioni di euro. La produzione di ciliegie risulta concentrata nella provincia di Bari che da sola rappresenta il 96,4% della produzione regionale e il 39% del totale nazionale con le sue 47 mila tonnellate la provincia di Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale.


Il brusco abbassamento delle temperature con l’arrivo del gelo, sottolinea la Coldiretti regionale, compromette la produzione di ciliegi, albicocchi, peschi e mandorli ma anche patate, ortaggi, grano, quando fuori dal riposo invernale e, pertanto, più sensibili al gelo, anche la vite e l’ulivo.

Consorzio tutela Clementine Taranto Igp entra in Origin Italia

Consorzio tutela Clementine Taranto Igp entra in Origin ItaliaRoma, 29 apr. (askanews) – All’indomani della pubblicazione in Gazzetta Europea della Riforma comunitaria delle IG, il Consorzio di tutela IGP Clementine del Golfo di Taranto entra a far parte di Origin Italia, l’associazione italiana consorzi Indicazioni Geografiche, che arriva così a rappresentare 79 Consorzi di tutela, una associazione di settore e oltre il 95% delle Indicazioni Geografiche italiane.


Il Consorzio di tutela IGP Clementine del Golfo di Taranto è nato recentemente, ma già rappresenta gran parte della produzione locale, con una superficie di 700 ettari per una produzione stimata per ettaro di circa 400 quintali all’anno. Daniela Barreca, presidente del Consorzio, spiega: “ho sempre creduto nel valore della rete, nel nostro campo quella filiera capace di accrescere e moltiplicare la produzione e il valore di ogni azienda agroalimentare, perché questo è il nostro fine ultimo: creare reddito e prosperità per i nostri consorziati in primis e per il Paese intero”. Le Clementine del Golfo di Taranto IGP sono i frutti allo stato fresco ottenuti dalla specie Citrus clementine Hort. ex Tanaka, nelle varietà Comune, Fedele, Precoce di Massafra o Spinoso, Grosso Puglia, ISA, SRA 63, SRA 89. La zona di produzione delle Clementine del Golfo di Taranto IGP comprende l’intero territorio dei comuni di Palagiano, Massafra, Ginosa, Castellaneta, Palagianello, Taranto e Statte, in provincia di Taranto, nella regione Puglia.


“Origin Italia continua a crescere, confermandosi la rete prioritaria del sistema dei Consorzi italiani dell’agroalimentare – commenta in una nota Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia – un network nazionale che ormai rappresenta tutte le filiere del settore e i rispettivi territori d’origine divenendo una voce imprescindibile all’interno dei tavoli di discussione dello sviluppo delle politiche del settore, l’esempio più rappresentativo è il peso che Origin Italia ha avuto nell’ambito della Riforma europea delle IG che proprio in queste ore diventa attuativa con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE”.

Ok Consiglio Ue alle nuove norme per la ‘Direttiva Colazione’

Ok Consiglio Ue alle nuove norme per la ‘Direttiva Colazione’Roma, 29 apr. (askanews) – Oggi il Consiglio Europeo ha adottato formalmente norme aggiornate sulla cosiddetta ‘Direttiva Colazione’ che riguardano composizione, etichettatura e denominazione del miele, dei succhi di frutta, delle confetture e marmellate di frutta e del latte disidratato. La legge sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione. Le nuove misure saranno applicabili in tutta l’Unione Europea dopo due anni.


“L’adozione delle norme di commercializzazione riviste per alcuni prodotti alimentari per la prima colazione dimostra il nostro impegno a rafforzare la produzione europea e a combattere le frodi alimentari. Una maggiore trasparenza consentirà ai consumatori di fare scelte più informate e più sane”, ha commentato David Clarinval, vice primo ministro belga e ministro per i lavoratori autonomi, le PMI e l’agricoltura, le riforme istituzionali e il rinnovamento democratico. La novità principale riguarda il miele: nel caso delle miscele di miele, infatti, le nuove norme renderanno più chiara l’etichettatura dei paesi di origine in modo da aumentare la trasparenza e combattere le frodi sul miele. L’etichetta indicherà i paesi di origine in ordine decrescente, in base al peso, inclusa la percentuale rappresentata da ciascun paese.


Gli Stati membri potranno decidere che, per il miele immesso sul mercato nel loro territorio, sia consentito indicare solo la percentuale delle quattro quote maggiori, se questi paesi rappresentano più del 50% della miscela. Per quanto riguarda i succhi di frutta, vengono introdotte tre categorie di succhi di frutta, vale a dire “succo di frutta a ridotto contenuto di zucchero”, “succo di frutta a ridotto contenuto di zucchero da concentrato” e “succo di frutta concentrato a ridotto contenuto di zucchero” per rispondere alla crescente domanda di prodotti a ridotto contenuto di zucchero. Grazie alle nuove norme, ora è possibile inserire sull’etichetta la dicitura “i succhi di frutta contengono solo zuccheri naturali”. L’obiettivo è migliorare l’informazione dei consumatori, che spesso non sono consapevoli della differenza tra succhi di frutta (che, per definizione, non possono contenere zuccheri aggiunti) e nettari di frutta.


Ancora, per le marmellate il contenuto minimo di frutta sarà aumentato da 350 a 450 grammi al chilo nelle confetture e da 450 a 500 grammi al chilo nelle confetture extra. Ciò contribuirà a ridurre la quantità di zucchero nelle marmellate, consentendo diete più sane e sostenendo il mercato della frutta. Nel caso del latte disidratato sarà consentito l’uso di trattamenti che producono prodotti a base di latte disidratato senza lattosio.

Arriva il marchio “made in San Marino” per eccellenze artigianali

Arriva il marchio “made in San Marino” per eccellenze artigianaliRoma, 29 apr. (askanews) – Arriva il marchio “made in San Marino” e, per promuoverlo, è stato siglato oggi un accordo di partenariato strategico tra Federitaly, la Federazione Italiana per la Tutela e la Promozione del Made in Italy) e l’Associazione San Marino Italia. Il marchio di origine e qualità “Made in San Marino” punta a far conoscere al mondo una produzione di eccellenza nel mondo agroalimentare ed artigianale delle aziende sammarinesi e tutelarla con le più moderne tecnologie.


L’accordo, firmato presso la Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato, il Commercio, la Ricerca Tecnologica e la Semplificazione Normativa a San Marino, vede la partecipazione dei presidenti delle due organizzazioni, Carlo Verdone per Federitaly e Elisabetta Righi Iwanejko per l’Associazione San Marino Italia, e alla presenza del Segretario di Stato della Repubblica di San Marino, Fabio Righi. Righi, ha spiegato che questa collaborazione potrà rafforzare le relazioni tra San Marino e l’Italia e ha sottolineato che “l’iniziativa è particolarmente pregevole perché si incardina perfettamente con le politiche di collaborazione che abbiamo immaginato tra i due brand, 100% Made in Italy e Made in San Marino, che stiamo portando avanti da tempo e che hanno portato al provvedimento di creazione del “Made in San Marino e 100% Made in San Marino – Mercati e Botteghe Storiche”.


Il segretario nazionale di Federitaly, Lamberto Scorzino, ha detto che Federitaly metterà a disposizione la propria esperienza e tecnologia per sostenere l’Associazione San Marino Italia nella promozione e protezione del marchio “Made in San Marino”, garante dell’autenticità e qualità delle produzioni sammarinesi.

Florovivaismo, convegno Cia Toscana su gestione fitosanitaria

Florovivaismo, convegno Cia Toscana su gestione fitosanitariaRoma, 29 apr. (askanews) – “Florovivaismo e gestione fitosanitaria sostenibile. Le opportunità del mercato e della ricerca”. E’ il titolo del convegno organizzato da Cia Agricoltori Italiani della Toscana, in programma domani, martedì 30 aprile alle 9, a Pistoia.


Ad aprire i lavori sarà Giordano Pascucci, direttore Cia Toscana. Quindi i saluti di Francesco Ferrini, presidente Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale di Pistoia. A seguire, gli interventi su “Gestione fitosanitaria: dati, normative e buone pratiche per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” con Massimo Gragnani, Servizio Fitosanitario Regione Toscana; “Biocontrollo con sostanze naturali e microrganismi in vivaio” a cura di Davide Mosconi, Serbios; “Strategie di biocontrollo, le possibilità offerte dal mercato” di Daniele Marraccini, Koppert; “Utilizzo di tannini di legno per il biocontrollo di patogeni e nematodi. Progetto Vivabio”, Beatrice Carletti, Laboratorio Proplantis. Concluderà il convegno Sandro Orlandini, vicepresidente Cia Toscana.

Il 24 e 25 maggio a Paestum primo campionato pasta fatta a mano

Il 24 e 25 maggio a Paestum primo campionato pasta fatta a manoRoma, 28 apr. (askanews) – Il 24 e 25 maggio a Paestum si svolgerà il primo Campionato della Pasta fatta a mano nell’ambito della terza edizione del DMED – Salone della Dieta Mediterranea: prima edizione italiana dell’evento dedicato al patrimonio culturale ed enogastronomico dell’Italia intera.


Il progetto “Campionato della Pasta fatta a mano” è realizzato da BTL Prod srl, società di comunicazione, in coproduzione con il Consorzio Edamus, consorzio di aziende del settore food e agroindustriale che punta allo sviluppo e soprattutto alla visibilità nazionale ed internazionale dei consorziati. Partner del primo Campionato della Pasta fatta a mano saranno: la Fondazione Vincenzo Agnesi, Molino Pizzuti e InCibum. Due le categorie in gara: Professionisti e Amanti. La categoria Professionisti della Pasta vedrà i concorrenti sfidarsi a colpi di matterello venerdì 24 maggio. Per gli Amanti della Pasta, invece, il giorno di gara sarà sabato 25 maggio. Possono partecipare tutti coloro che per passione e/o desiderio vogliano mettersi in gioco nella realizzazione di un piatto a base di pasta fresca fatta a mano.


Il concorrente dovrà realizzare l’impasto fatto a mano, senza l’utilizzo di macchinari elettronici. Il piatto finale cucinato dovrà essere accompagnato al tavolo della giuria anche con un campione di pasta fresca non cotta.

Il 29 aprile a Padova un convegno per fare il punto sui cereali

Il 29 aprile a Padova un convegno per fare il punto sui cerealiRoma, 28 apr. (askanews) – Il 2024 si è aperto nel segno della crescente preoccupazione per i coltivatori di seminativi, con il crollo dei prezzi dovuto all’eccezionale aumento delle importazioni da Paesi terzi, in conseguenza delle incertezze geopolitiche legate al conflitto in Ucraina. Il Veneto, che detiene la leadership nazionale nella produzione di mais e di soia ed è seconda per coltivazione di grano tenero, si interroga sul futuro del settore, tra incertezze e prospettive.


L’occasione è data dal convegno “Mercati e filiere dei cereali e della soia”, che si svolgerà domani, lunedì 29 aprile alle 10, organizzato da Confagricoltura Padova in collaborazione con Confagricoltura Veneto. Si parlerà delle modifiche della Pac sull’obbligo delle rotazioni e dei terreni non produttivi, di attese e prospettive sul mercato e di contratti di filiera. “Il convegno nasce per dare una risposta agli agricoltori, che nell’assemblea regionale straordinaria di due mesi fa a Padova hanno portato alla luce problematiche e sofferenze – sottolinea Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova – Grazie all’azzeramento dei dazi, gli arrivi in Italia di grano tenero ucraino sono raddoppiati nel 2023 rispetto al 2022 e le importazioni di mais triplicate. Le consistenti esportazioni di cereali verso l’Ue hanno contribuito all’abbassamento dei prezzi pagati agli agricoltori, creando distorsioni all’interno del mercato comunitario. Le quotazioni estremamente penalizzanti, a fronte di costi di produzione che rimangono alti, mettono a rischio i bilanci delle aziende agricole e non sappiamo quanto questa situazione possa durare. L’Ue – aggiunge – ha stabilito un freno d’emergenza, con il ripristino dei dazi, che scatterà se i flussi delle importazioni dall’Ucraina supereranno una certa soglia, ma la lista dei prodotti sensibili non include il grano. Per Padova, che è la prima provincia veneta per coltivazione di grano tenero, la situazione è penalizzante e gli scenari futuri sono imprevedibili”.

Dal 26 al 28 aprile a Perugia il festival dei birrifici umbri

Dal 26 al 28 aprile a Perugia il festival dei birrifici umbriRoma, 28 apr. (askanews) – Arriva UBeer, un evento dedicato alla birra umbra con protagonisti i migliori birrifici della regione, dal 26 al 28 aprile 2024 al Barton Park di Perugia, cuore verde della città con 3 ettari di terreno. L’evento ideato dall’associazione Open Mind è stato presentato ufficialmente proprio al Barton Park nel corso di una conferenza stampa.


Questo nuovo format vedrà la partecipazione di 13 birrifici artigianali umbri con i loro stand, una ricca offerta gastronomica grazie ad 8 food truck sempre umbri, musica dal vivo e dj set ad ogni ora e conferenze tematiche. Tredici i birrifici: Birra Flea, Gramigna, Mastri Birrai Umbri, Altotevere, Birra Perugia, Birra Bro, Fratelli Perugini, Centolitri, Birra dell’Eremo, San Biagio, Osiride, Bastian Birraio, Birra Alfina. Spazio anche a LadyBug Kombucha, giovane progetto che porta sulla scena locale una bevanda analcolica con le proprietà salutistiche del tè fermentato.


UBeer propone anche un’esperienza culinaria grazie ad 8 food trucks di provenienza locale che con i loro van portano sapore e vivacità al Barton Park.

Preziosi food: ricavi 2023 a 86 mln (+24%), utile balza a 4,3 mln

Preziosi food: ricavi 2023 a 86 mln (+24%), utile balza a 4,3 mlnMilano, 26 apr. (askanews) – Preziosi food, l’azienda degli snack Salati Preziosi, ha chiuso il 2023 con un utile netto in crescita a 4,278 milioni di euro dagli 1,627 milioni di un anno prima. Il fatturato ha toccato gli 86 milioni di euro, con una crescita a valore del 24% rispetto all’anno precedente e contro un +14,2% del mercato italiano degli snack salati nel suo complesso. I volumi sono aumentati dell’11% anno su anno, con 20 milioni di chilogrammi venduti di chips, estrusi, pellets, tortillas e popcorn. Il margine operativo lordo si è attestato a 11,155 milioni di euro, in aumento dell’84% rispetto all’esercizio precedente (al lordo di alcune partite straordinarie). Migliorata anche la posizione finanziaria netta attestatasi a 11,2 milioni di euro.


“L’azienda – si legge in una nota – ha rafforzato la propria posizione competitiva nel canale dei prodotti a marchio del distributore su cui genera il 70% delle vendite con i principali attori del discount e della gdo italiani e internazionali. In crescita anche le vendite a marchio proprio, con il brand Salati Preziosi, secondo leader in Sud Italia, in particolare concentrazione in Campania, Sicilia e Puglia. Nel 2023, Preziosi Food ha ottenuto un aumento delle vendite totali superiore alla media del mercato sia a volume che a valore, su livelli comparabili con quelli del 2022”. “I risultati del 2023 sono i migliori di sempre per la nostra azienda. Nello scenario particolarmente sfidante degli ultimi tre anni, grazie all’ambizioso programma di investimento del 2022 per l’espansione della capacità e l’ammodernamento degli impianti, siamo stati in grado di ottenere sempre crescita di volumi e fatturato – ha commentato Lorenzo Caporaletti, presidente e amministratore delegato di Preziosi Food – Inoltre, e ancora più importante, in presenza di una marcata dinamica inflazionistica dei fattori produttivi, negli ultimi trimestri, siamo riusciti a migliorare la marginalità ricercando con determinazione maggiore efficienza gestionale ed operativa, contenimento dei costi, minore incidenza dei costi fissi, grazie all’impegno di tutte le nostre risorse”.


Per il 2024 e 2025, Preziosi Food ha in piano ulteriori investimenti, in particolare dal punto di vista della produzione e utilizzo di energia rinnovabile e del recupero e riutilizzo di risorse idriche. Fra la fine di quest’anno e il prossimo, Preziosi ha stanziato un milione di euro per due progetti che prevedono la realizzazione di un impianto fotovoltaico al fine di produrre il 30% del fabbisogno energetico da fonte rinnovabile e il recupero fino al 70% dell’acqua durante il processo industriale attraverso un “water treatment and recovery plan”. Dal punto di vista della produzione, infine, il brand prevede di espandere la propria produzione in ottica di diversificazione sugli snack ad alto potenziale, rafforzando il segmento del “better for you”, ricercando soluzioni per prodotti a minor contenuto di grassi e zuccheri, basati su vegetali e legumi, con più proteine e fibre. Tra il 2022 e 2023, Preziosi Food ha investito oltre 12 milioni di euro negli impianti e tecnologie del proprio stabilimento di Melfi (PZ) in Basilicata, raddoppiando la capacità produttiva, migliorando il controllo e la qualità dei prodotti e incrementando l’efficienza produttiva. Oggi, Melfi impiega circa 200 persone e, grazie all’automazione delle linee di produzione, la capacità produttiva è raddoppiata a oltre 33 milioni di chili.