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Nuova brand idantity per King’s, sarà presentata a Cibus

Nuova brand idantity per King’s, sarà presentata a CibusRoma, 22 apr. (askanews) – King’s amplia la gamma e si presenterà a Cibus con una nuova brand identity. L’azienda del “Prosciutto del Cestello”, tra i leader di mercato nella produzione di prosciutti crudi San Daniele Dop e Parma Dop con 106 mln di fatturato nel 2023 (+13% sul 2022), si presenta al prossimo Cibus che si terrà a Parma dal 7 al 10 maggio con una identità di marca totalmente rinnovata e un intero portafoglio di nuovi prodotti: dai prosciutti cotti alla nuova linea di Mortadelle a nome Piazza Grande, dagli arrosti ai prodotti al tartufo ai salami, pancette e affettati.


Un portafoglio di oltre 100 referenze, con l’obiettivo di arrivare a coprire il 100% del mercato delle specialità, grazie, nei prossimi anni, a investimenti in comunicazione che già nel 2024 ammontano a più di 1 milione di euro. Nel restyling di Robilant, il nuovo logoviene ridefinito da un lettering più slanciato ed elegante. L’introduzione della data di fondazione evidenzia la tradizione del brand, riconosciuto come Marchio storico di interesse nazionale dal Ministero dello Sviluppo economico.


Per Corradino Marconi, ad di King’s, “questo oggi è un marchio rinnovato, più maturo, che si vuole rivolgere a mercati che vedono i consumi in crescita, come quello del fuori casa. Puntiamo a crescere in Europa e nel resto del mondo, laddove ci sarà un consumatore disposto a riconoscere la qualità dei nostri prodotti”.

Coldiretti: in Italia persi 85.000 km di terra in 50 anni

Coldiretti: in Italia persi 85.000 km di terra in 50 anniRoma, 22 apr. (askanews) – Nell’ultimo mezzo secolo è scomparsa un’area agricola grande come l’intera Austria per effetto della cementificazione e del consumo di suolo che hanno sottratto all’Italia terreni fertili e produttivi. A lanciare l’allarme è la Coldiretti in occasione dell’Earth Day, la Giornata della Terra che si celebra oggi.


Nel 1970 la superficie agricola totale era pari a oltre 250mila km quadrati, pari all’83% dell’intera Italia, mentre oggi si è ridotta a meno di 165mila, ovvero il 55%, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. L’abbandono delle campagne – sottolinea Coldiretti – ha reso il Paese più fragile, poiché è venuta a mancare la costante opera di manutenzione svolta dagli agricoltori, specie nelle zone interne. Il risultato è che oltre 9 comuni su 10 in Italia hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane e alluvioni, aggravati dagli effetti del cambiamento climatico, in base all’ultimo rapporto Ispra.


Il consumo di suolo brucia 1 mld di cibo all’anno e “a rischio c’è anche la sovranità alimentare dell’Italia. La sottrazione di terreni agricoli alla produzione alimentare brucia in Italia 1 miliardo di euro di cibo all’anno, anche per effetto del nuovo fenomeno del fotovoltaico a terra che cancella intere aree agricole produttive con distese di ettari di pannelli”, conclude Coldiretti.

Paolo Manfredi membro Accademia nazionale di Agricoltura

Paolo Manfredi membro Accademia nazionale di AgricolturaRoma, 22 apr. (askanews) – Imprenditore specializzato nella rigenerazione dei suoli, imprenditore agricolo e biologo con diversi brevetti al suo attivo, Paolo Manfredi, è stato nominato Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura di Bologna. Lo rende noto Confagricoltura Piacenza, a cui Manfredi è associato con la società agricola Fertilia situata a Gariga di Podenzano.


“È un passo molto importante – ha commentato Paolo Manfredi – poiché questa nomina qualifica e certifica decenni di studio e di lavoro, ristorando i sacrifici intrapresi in molti anni, dando quindi ancora più valore e forza a futuri impegni”. Paolo Manfredi opera nel settore dell’ecologia industriale ed agraria occupandosi principalmente dello studio dei processi industriali e del recupero di numerose tipologie di scarti e rifiuti di varie attività produttive. Nel 1997 ha fondato m.c.m. Ecosistemi s.r.l. di cui è tutt’oggi amministratore unico e direttore generale. Tra i numerosi progetti, l’opera di ripristino della superficie desertificata di Borgotrebbia (Pc) dove negli anni ’70 era stata realizzata una discarica. L’intervento, oggetto di un progetto Life finanziato dall’UE, ha consentito, differentemente da precedenti tentativi, il ripristino agro-forestale dell’area: sono stati prodotti terreni fertili sui quali è poi stata realizzata una rinaturalizzazione. Oggi sono presenti circa 3500 alberi e arbusti piantumati sul suolo prodotto nell’ambito dell’intervento. Manfredi ha acquisto nel 2022, mediante asta pubblica, l’Azienda Agraria Sperimentale Vittorio Tadini, dedicandola interamente allo sviluppo delle pedotecnologie,


“Ci congratuliamo con il nostro associato – dichiarano in una nota Filippo Gasparini e Marco Casagrande, presidente e direttore di Confagricoltura Piacenza – il titolo di Accademico è un riconoscimento qualificante per i suoi lavori scientifici svolti nell’ambito della ricerca, per i risultati ottenuti in anni di studi nel campo delle scienze del suolo, nella lotta al degrado e alla desertificazione dei terreni”.

Termina progetto divulgazione di Origin Italia su made in Italy

Termina progetto divulgazione di Origin Italia su made in ItalyRoma, 22 apr. (askanews) – Si è concluso venerdì 19 aprile, nella sede del Consorzio di Tutela della Doc Prosecco, a Treviso, il ciclo di incontri promosso da Origin Italia in collaborazione con Fondazione Qualivita circa “La cultura del made in Italy”. Sette tappe in tutta Italia che hanno toccato alcuni dei territori più rappresentativi delle eccellenze DOP IGP e durante le quali sono stati animati confronti e idee a partire dal concetto made in Italy.


L’iniziativa si è sviluppata durante gli incontri in-formativi dell’Executive Master per Direttori di Consorzi di Tutela promosso proprio da Origin Italia e realizzato da Fondazione Qualivita. Durante l’ultimo incontro, il Direttore del Consorzio di tutela della Doc Prosecco, Luca Giavi, ha ricevuto l’attestato “Dop Economy” e una copia dell’Atlante Qualivita 2024 edito da Treccani dal Direttore Generale di Fondazione Qualivita e Origin Italia, Mauro Rosati. “Abbiamo cominciato questo ciclo di incontri a Solomeo, nel teatro Cucinelli e in questo periodo l’attenzione ai valori dell’agroalimentare italiano è cresciuta costantemente. Come Origin Italia in questi mesi abbiamo partecipato alla approvazione delle Riforma europea delle IG e quindi a un ulteriore rafforzamento dei Consorzi di tutela”, ha sottolineato il presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi.


“Con il Governo attuale in particolare, ma già a partire dai precedenti, abbiamo dato un ulteriore slancio all’attenzione dei prodotti agroalimentari di qualità”, ha aggiunto Mauro Rosati, Direttore Generale di Fondazione Qualivita e Origin Italia.

Agroalimentare, al via a Shenzhen seconda edizione di Sigep China

Agroalimentare, al via a Shenzhen seconda edizione di Sigep ChinaRoma, 22 apr. (askanews) – Oltre 500 brand espositori provenienti da 30 Paesi diversi. Sono i principali numeri della seconda edizione di Sigep China e di Anuga Select China, le due manifestazioni che si svolgono in contemporanea allo Shenzhen Convention and Exhibition Centre, organizzate da Italian Exhibition Group (attraverso IEG China) e Koelnmesse. Una tre giorni, dal 24 al 26 aprile, in cui grazie a Sigep China viene rappresentata l’industria italiana ed europea del foodservice dolce.


L’appuntamento in Cina rappresenta il punto di riferimento per l’innovazione dei 5 grandi settori espositivi: gelato artigianale, panificazione, pasticceria, cioccolato e caffè. Sono infatti presenti alcuni tra i principali brand italiani ed europei: sul fronte ingredienti Babbi, Di Saronno, Mec3, Irca, Valrhona, le macchine gelato di Carpigiani ed Ice Team e quelle del caffè targate Rhea, Nuova Simonelli ed Eureka. Per IEG, l’evento, si spiega in una nota, rappresenta una grande opportunità di crescita con l’obiettivo di far conoscere sempre di più l’arte dolciaria italiana in Cina. E il bacino di utenza di Shenzhen è il perfetto polo di sviluppo: si tratta del motore economico della Greater Bay Area di Guandong-Hong Kong-Macao, vero e proprio punto di riferimento dell’intero mercato della Cina meridionale; mercato che secondo i più recenti dati supera i 1.700 miliardi di dollari. Non a caso nella prima edizione di Sigep China, il 40% dei visitatori era un ‘decision maker’, e i Paesi più rappresentati, oltre alla Cina, sono stati Italia, Arabia Saudita, Malesia e Usa.


Per la seconda edizione di Sigep China sono previste tre aree tematiche, dove si svolgeranno le principali competizioni che daranno accesso a Sigep 2025. La Gelato e Pastry Area, la Bakery Area e la Coffee Area. La seconda edizione di Sigep China conferma la recente espansione di Italian Exhibition Group verso i mercati asiatici. A giugno ci sarà infatti il lancio di Sigep Asia, in programma a Singapore dal 26 al 28, che avrà al suo interno Café Asia, International Coffee & Tea Asia e Sweets e Bakes Asia.

Roncadin chiude 2023 con 175 mln fatturato; volumi in flessione

Roncadin chiude 2023 con 175 mln fatturato; volumi in flessioneRoma, 22 apr. (askanews) – 175 milioni di euro di fatturato nel 2023, nonostante una flessione dei volumi di produzione causata dalle dinamiche inflazionistiche che hanno portato i consumatori a essere particolarmente attenti al prezzo. E’ il bilancio del gruppo Roncadin, che comprende la capofila Roncadin SpA SB di Meduno specializzata nella produzione di pizze surgelate, la Zero srl di Sommacampagna (VR) produttrice di pinsa e prodotti freschi da banco frigo e la Roncadin INC con sede a Chicago.


L’amministratore delegato Dario Roncadin spiega in una nota che l’azienda ha l’obiettivo di crescere e svilupparsi con diversi progetti e investimenti. In particolare, per la sostenibilità ambientale Roncadin investe 1,6 milioni di euro all’anno, pari al 34% degli investimenti complessivi annui. Inoltre, pur nello scenario economico complicato, Roncadin continua a investire sulle persone e a consolidare l’occupazione. Nel principale polo produttivo, quello di Meduno (PN), il 90% del personale è assuno in pianta stabile e, prosegue l’amministratore delegato, “l’obiettivo è garantire alle nostre persone sicurezza, benessere e possibilità di crescita nella nostra realtà”.

Salvi (Fruitimprese): anche noi sognamo agricoltura a impatto 0

Salvi (Fruitimprese): anche noi sognamo agricoltura a impatto 0Roma, 18 apr. (askanews) – “Anche noi – ha concluso il presidente Salvi – sogniamo un’agricoltura ad impatto zero, ma, per favore, dateci il tempo, le tecnologie ed i giusti incentivi per ottenerla”.  lo ha detto il presidente di Fruitimprese, Marco Salvi, intervenendo a Roma alla 75esima Assemblea annuale, sul tema “Uno sguardo al passato per costruire il futuro”. 


Salvi ha spiegato che, per quanto riguarda il comparto produttivo all’orizzonte ci sono delle innovazioni molto interessanti che promettono di rivoluzionare il settore. In primo luogo, le Tecniche di Evoluzione Assistita, conosciute anche come NBT o NGT che hanno le potenzialità per migliorare notevolmente l’aspetto produttivo, consentendo di accelerare i processi di evoluzione che in natura richiedono decenni. Le sperimentazioni in campo, che l’Italia da pioniera ha recentemente consentito, promettono di migliorare le prestazioni delle piante, renderle più resistenti ai cambiamenti climatici e meno dipendenti dai trattamenti chimici. Salvi in proposito ha detto che “anche in questo ambito l’Unione Europea deve battere un colpo, le discussioni sul nuovo regolamento si stanno incagliando sulla questione delle royalties, non vorremmo che le grandi compagnie della chimica impedissero a queste tecniche di essere a disposizione di tutti. Ben vengano quindi le iniziative del CREA che è già molto avanti nella sperimentazione”. 


Altro pilastro importante su cui puntare per il futuro dell’ortofrutta è la tecnologia: a Ravenna, in un convegno organizzato da UNITEC, “è stato presentato un modello di agrivoltaico che si adegua alle esigenze delle piante da frutto e lavora in sinergia con la natura, ma si è discusso anche di digitalizzazione e di utilizzo della robotica. Nel futuro dei nostri frutteti ci saranno sempre più  sensori e attrezzature che autoproducono l’energia necessaria grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale”.

Salvi (Fruitimprese): da Governo molti interventi ben fatti

Salvi (Fruitimprese): da Governo molti interventi ben fattiRoma, 18 apr. (askanews) – “In attesa dell’esito delle elezioni europee, che, auspichiamo, possano segnare una svolta nell’approccio con cui Bruxelles ha finora trattato il rapporto tra agricoltura e tutela dell’ambiente, ci troviamo a valutare i primi 18 mesi del Governo Meloni che sta rappresentando, indubbiamente, una novità nel nostro panorama politico”: lo ha detto il presidente di Fruitimprese, Marco Salvi, intervenendo a Roma alla 75esima Assemblea annuale, sul tema “Uno sguardo al passato per costruire il futuro”. 


Il governo Meloni, ha aggiunto, rappresenta una novità “sia per la compagine dei partiti che lo compongono, sia per l’attenzione posta all’agricoltura, la cui gestione è stata affidata ad un esponente di spicco del partito di maggioranza. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, gli interventi per il nostro settore sono stati molti e ben strutturati – ha riconosciuto – Ci riferiamo all’ingente ammontare di risorse destinate ai contratti di filiera, ma anche agli aiuti per i comparti in crisi, come quello delle pere e del kiwi, che sono serviti a dare fiducia alla produzione in un momento di grande sconforto”. Ancora, i fondi per la cosiddetta “cambiale ortofrutta” sono andati esauriti in poche ore, “a dimostrazione che il settore è ricettivo e apprezza l’approccio pragmatico con cui Ministero ed ISMEA stanno gestendo le risorse disponibili. Abbiamo infine apprezzato – ha aggiunto Salvi – la presenza del ministro Lollobrigida tra gli stand delle principali fiere di settore all’estero, qualcosa a cui non eravamo più abituati e che avvicina le istituzioni agli operatori e si accompagna al consueto ottimo lavoro dell’ICE per la tutela del nostro export”.


“Per il futuro auspichiamo, che si possa dare seguito al lavoro finora svolto e che si possano programmare interventi che consentano uno sviluppo a medio-lungo termine di questo importante settore dell’economia nazionale”, ha concluso Salvi.

Fruitimprese: in 2023 per ortofrutta fresca record export, +9,1%

Fruitimprese: in 2023 per ortofrutta fresca record export, +9,1%Roma, 18 apr. (askanews) – Il 2023 si è chiuso con il record del valore delle esportazioni italiane di ortofrutta fresca che è in crescita del 9,1% rispetto al risultato dell’anno precedente. I dati Istat hanno evidenziato un valore esportato di 5,780 miliardi di euro contro poco meno di 5,3 miliardi del 2022, in controtendenza le quantità esportate che calano di poco meno di un punto percentuale, a 3,483 milioni di tonnellate. Si è tenuta oggi a Roma la 75esima Assemblea annuale di Fruitimprese, sul tema “Uno sguardo al passato per costruire il futuro”. 


“Oggi siamo una vera  e propria associazione di filiera: dal lato produttivo aderiscono a noi alcune importanti organizzazioni di produttori e fanno riferimento ai nostri associati circa 20.000 aziende agricole”, ha detto il presidente Marco Salvi inaugurando l’assemblea. Il comparto, nonostante la crescita, sta facendo i conti con i problemi nazionali e internazionali che incidono sul settore. Le guerre in Ucraina e Medio Oriente, il blocco di Suez prospettano un quadro molto preoccupante, mettendo a rischio, nel solo caso di Suez, “centinaia di milioni di euro di export italiano di mele e kiwi che non si possono permettere di passare per il Capo di Buona Speranza, a causa dei maggiori costi e della perdita di freschezza del prodotto che i tempi di viaggio più lunghi richiedono”, con ripercussioni pesanti anche sul mercato interno.


Un riferimento particolare Salvi ha fatto alla crisi delle pere, “la cui discesa continua inesorabile”. L’interrogativo è quanto resisteranno i produttori di pere, i quali, seppur destinatari di alcuni aiuti straordinari, per i quali Salvi ha ringraziato il ministro Lollobrigida, sono ormai 4 anni che non hanno un ritorno economico sufficiente; si sta tentando di correre ai ripari con il progetto di aggregazione Unapera, ma senza il prodotto tutti gli sforzi potrebbero diventare inutili”. “Per quanto riguarda il futuro – ha poi puntualizzato il presidente di Fruitimprese – apprezziamo lo sforzo del Masaf e dell’Ismea che hanno costituito una commissione dedicata all’apertura dei nuovi mercati. Oggi risultano aperti 28 dossier fitosanitari per esportare in 14 Paesi. Fruitimprese sta facendo la sua parte nel cercare di indirizzare al meglio le risorse disponibili e ci auguriamo che il lavoro di squadra possa portare buoni risultati nel breve-medio termine”.


Nel corso del 2023 il problema dell’aumento dei prezzi è stato l’argomento principale di tante discussioni che hanno coinvolto, ovviamente, anche il settore ortofrutticolo, “sempre il primo ad essere messo alla berlina quando l’Istat certifica un aumento del tasso di inflazione”. Ma la spesa media per frutta e verdura fresca rappresenta solo il 3,7% del budget delle famiglie. Eppure, anche quest’anno si registra una riduzione dei consumi di ortofrutta fresca in Italia. I dati elaborati da CSO Italy riportano un calo del 6% dei volumi acquistati ed un aumento del 4% del valore acquistato, rispecchiando quasi perfettamente l’incidenza dell’inflazione (+10% il prezzo medio) che quest’anno è stato il leitmotiv predominante, oltre che una delle cause dello stesso calo delle vendite. “Il dato è molto preoccupante – commenta Salvi – dal 2019 abbiamo perso 1 milione di tonnellate di prodotto consumato, scendendo da 6,1 a 5,1 milioni. I dati europei non sono migliori”.

Confagricoltura: bene Urso su decreto crediti imposta 4.0

Confagricoltura: bene Urso su decreto crediti imposta 4.0Roma, 18 apr. (askanews) – Il decreto attuativo per il riutilizzo del credito d’imposta per gli investimenti della misura Transizione 4.0 arriverà entro la prossima settimana. Lo ha annunciato oggi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso del Question time alla Camera dei Deputati rispondendo ad un’interrogazione sull’argomento dell’onorevole Luigi Marattin.


Confagricoltura accoglie la notizia “molto positivamente” ed esprime “apprezzamento” per l’attenzione che il ministro ha dimostrato nell’attivarsi immediatamente per la definizione delle procedure necessarie a sostenere il processo di transizione tecnologica intrapreso dalle aziende del settore primario. Le rassicurazioni di Urso arrivano a breve distanza dalla richiesta fatta da Confagricoltura di un intervento da parte del suo ministero che desse seguito alla Faq con cui l’Agenzia delle Entrate ha informato di aver modificato la precedente applicazione restrittiva delle disposizioni, contenute nel decreto-legge sulle Misure urgenti in materia di compensazione d’imposta 4.0 (dl n. 39 del 2024).


Il ministro Adolfo Urso ha chiarito che il decreto conterrà le regole che permetteranno l’accesso delle imprese agricole ai crediti d’imposta maturati tra il 2023 e il 2024, a compensazione degli investimenti in nuovi beni strumentali.