Protesta trattori: domani o dopodomani un rappresentante a SanremoRoma, 5 feb. (askanews) – “Domani probabilmente ci sarà uno di noi a Sanremo: noi abbiamo chiesto un invito e Amadeus ci ha contattati, quindi domani o dopodomani ci sarà qualcuno di noi sul palco”. Lo ha detto ad Askanews Danilo Calvani spiegando che sul palco dovrebbe quindi salire un rappresentante degli agricoltori del Cra, i Comitati agricoli riuniti e che domani ci saranno maggiori dettagli su questa partecipazione.
Calvani ha anche confermato che oggi si è tenuto il programmato incotnro in questura a Roma: “siamo stati autorizzati a manifestare – ha detto – abbiamo fatto nascere 6 o 7 presidi intorno alla città dove ammasseremo tutti i mezzi che arriveranno dall’8 in poi. Si tratta di presìdi in periferia, che non intralceranno il traffico”. I presìdi di Torreimpietra e di Nomentana, dove ci sono i trattori arrivati oggi dalla Valdichiana, invece, rimarranno lì fino al giorno in cui partirà la mobilitazione romana, l’8 febbraio.
Vino, Signorvino: nel 2023 giro d’affari di 83 mln, nel 2024 saranno 86Milano, 5 feb. (askanews) – Signorvino, la catena di enoteche-ristoranti del Gruppo Oniverse della famiglia Veronesi, ha chiuso il 2023 con un giro d’affari complessivo di 83 milioni di euro (di cui 1,5 mln derivante dalla vendita online), con oltre due milioni di bottiglie vendute (+15% retail e +8% online). Lo ha reso noto la stessa azienda, spiegando di aver registrato l’anno scorso un +20% di vendite online, +25% di vendite in enoteca, e +44% “on-line-to-offline” (la possibilità di acquistare in negozio e farsi recapitare l’ordine a casa o viceversa). Complessivamente nei negozi sono state servite circa due milioni di persone, con uno scontrino medio che oscilla tra i 14 e i 19.9 euro, e con un prezzo medio di 16,86 euro (13,39 euro quello online).
Nel 2023 la “Grande Cantina Italiana” ha superato i 60 milioni di fatturato (contro i 55 del 2022), e per il 2024 ha annunciato di prevedere di aumentare il proprio giro di affari fino ad arrivare a 86 milioni. “Siamo preparati per un anno nuovo ricco di eventi e approfondimenti” ha dichiarato Federico Veronesi, proprietario di Signorvino assieme alla sua famiglia, sottolineando che “racconteremo numerose storie, ispirandoci alle preferenze dei nostri clienti e resteremo fedeli al nostro scopo: diffondere la conoscenza sulle eccellenze vinicole italiane, dando visibilità sia ai grandi nomi che alle piccole realtà innovative”.
Coop: nel 2023 recuperate 4.480 tonnellate cibo, donate a 843 associazioniMilano, 5 feb. (askanews) – Coop, attraverso il progetto Buon fine, attivo a livello nazionale dal 2003 per il recupero e la donazione dei prodotti alimentari destinati a rifiuto, nel 2023, è riuscita a donare 4.480 tonnellate di derrate alimentari, in grado di generare oltre 8 milioni 960 mila pasti, per un valore pari a più di 28 milioni 725 mila euro. A beneficiarne 843 associazioni di volontariato in tutta Italia.
Queste donazioni, i cui dati sono stati diffusi in occasione della giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, hanno permesso anche un risparmio in termini di inquinamento. Il mancato conferimento in discarica di queste oltre 4 mila tonnellate di cibo trasformate in pasti, ha evitato l’emissione di circa 9.260 tonnellate di CO2, pari a quelle emesse da circa 1.000 auto che percorrono 30.000 chilometri all’anno. Con Buon fine i prodotti invenduti o invendibili arrivano a coloro che vivono in stato di necessità attraverso una rete solidale che coinvolge i dipendenti Coop, che organizzano e gestiscono le diverse fasi della donazione, e i soci Coop che, a titolo volontario, si occupano delle relazioni con enti pubblici e associazioni. Assieme a questi anche le amministrazioni locali che supervisionano il processo di donazione e i soggetti donatari che ritirano i prodotti per assistere le persone bisognose. Accanto a questo, Coop da tempo ha adottato la policy “Mangiami subito”, una misura di contrasto allo spreco alimentare, che consiste nella vendita di prodotti prossimi alla scadenza a prezzi scontati fino al 50% a fine giornata. Una pratica che nel 2023 ha intercettato con favore le esigenze di risparmio delle famiglie italiane e ha permesso la vendita di quasi 45 milioni di euro di prodotti in scadenza, coinvolgendo 828 punti vendita.
Assobibe: no a possibile entrata in vigore Plastix tax da 1 luglioRoma, 5 feb. (askanews) – “Ci associamo all’allarme lanciato da Marco Bergaglio, di cui condividiamo le preoccupazioni relative alla possibilità che la plastic tax possa entrare in vigore il prossimo primo luglio. Una misura che impatterà su tutta la filiera e sulle imprese produttrici di bibite analcoliche che, tra poche settimane, dovranno iniziare a prepararsi all’appuntamento anche con un’altra tassa, la sugar tax, che da sola produrrà un aumento del 28% della fiscalità su ogni litro di chinotto, aranciata, limonata etc., impattando su mercato (-15,6%), investimenti (-46 mln) e acquisti di materie prime (-400 mln)”. Così Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bibite analcoliche in Italia, commenta l’allarme lanciato da Marco Bergaglio, presidente di Unionplast e vicepresidente di Federazione Gomma Plastica, sulla proroga dell’entrata in vigore della Plastic tax che, nonostante sia stata inserita nel Decreto Milleproroghe, attualmente non è oggetto di discussione alla Camera.
“Le aziende che rappresento sono le uniche su cui si allarga l’ombra di due nuove gabelle, che senza un intervento dei decisori entreranno in vigore entrambe il prossimo luglio – spiega Pierini – Sulla sugar tax però, a differenza della tassa sui manufatti in plastica, è già in vigore un decreto attuativo. Si preannuncia uno scenario estremamente difficile per imprese e cittadini; servono scelte coraggiose da parte del Governo che favoriscano la crescita e orientino risorse su politiche positive anziché deflattive”.
Agricoltura, Barrile (Confagri) in visita a delegazione Bari-BatRoma, 5 feb. (askanews) – La direttrice nazionale di Confagricoltura, Annamaria Barrile, ha fatto visita alla delegazione di Bari-Bat. “L’agricoltura in Puglia è un perno fondamentale per l’economia locale, ma anche nazionale. Ho sempre avuto nel cuore la Puglia per la capacità produttiva e di resilienza che ha dimostrate negli anni, nonostante la gestione di grandi problemi” ha detto, ricordando i numeri occupazionali delle due province e l’importanza del dialogo e dell’ascolto. “Abbiamo bisogno di incontrare i nostri soci – ha spiegato – per spiegare tutto quello che abbiamo fatto in questi anni e quello che faremo in vista dell’appuntamento in agenda a Bruxelles: il 26 febbraio vogliamo parlare a nome dei nostri soci, portando le loro riflessioni sul tavolo di lavoro”.
Il 26 febbraio prossimo, infatti, proprio Bruxelles è in programma un’Assemblea Straordinaria nel corso della quale l’Associazione parlerà del futuro del comparto e della nuova Pac, alla luce delle ultime deroghe. “Chiederemo in quella occasione – ha dichiarato la direttrice – di avviare una serie di iniziative per affrontare le richieste degli agricoltori. Vogliamo tutelare il comparto, che ricordo, essere trainante per la nostra economia. Il futuro dell’agricoltura ci impone scelte importanti e per questo è necessario far sentire la nostra vicinanza ai nostri soci”.
Il Consorzio Pomodoro Pachino Igp a Berlino per Fruit LogisticaRoma, 5 feb. (askanews) – L’oro rosso di Sicilia sbarca a Berlino. Anche quest’anno, infatti, il Consorzio di Tutela della IGP Pomodoro di Pachino sarà presente dal 7 al 9 febbraio a “Fruit Logistica”, la grande fiera internazionale dedicata all’agroalimentare, con un suo spazio situato nell’area espositiva allestita dalla Regione Sicilia. “Abbiamo rinnovato l’adesione a questo importante appuntamento – annuncia il presidente Sebastiano Fortunato – per proseguire in quel cammino verso l’internazionalizzazione intrapreso già da tempo dal nostro Consorzio. La fiera di Berlino è anche l’occasione per promuovere temi a noi cari, come la sostenibilità e la sicurezza alimentare”.
“L’Italia ha i protocolli produttivi più rigorosi a livello mondiale, attenzione all’ambiente e prodotti di grande eccellenza, ma soffre per la concorrenza sleale di paesi che utilizzano manodopera a bassissimo prezzo e minori controlli, a svantaggio della qualità e del rispetto dei lavoratori”, aggiunge. Con Fortunato sarà presente a Berlino anche Salvatore Chiaramida, direttore storico del Consorzio: “Fruit Logistica rappresenta la prima di una serie di eventi fieristici che nel 2024 ci vedrà impegnati in Italia e all’estero per continuare a promuovere e tenere alto il buon nome dell’oro rosso di Sicilia”, ha sottolineato.
Confcooperative: lotta a 30% spreco alimentare in fase produzioneRoma, 5 feb. (askanews) – Il 30% dello spreco alimentare si combatte già in fase di produzione. La cooperazione agroalimentare, che porta sulle tavole 1 prodotto su 4, è un modello virtuoso per ridurre gli sprechi e dalle cooperative arriva un contributo importante per invertire il trend che vede a livello mondiale il 14% del cibo perso prima della commercializzazione mentre il 17%, pari a 931 milioni di tonnellate, viene sprecato dai consumatori e retail. In termini economici vengono bruciati 400 miliardi di dollari in cibo non consumato.
Così Confcooperative – Fedagripesca in occasione della giornata nazionale della prevenzione dello spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio. Dalle cooperative tanti gli esempi virtuosi nel segno della sostenibilità. Per frutta e la verdura che non trovano sbocchi nella vendita del fresco si punta sull’impiego industriale per realizzare, per esempio, succhi e conserve. Nel segno della solidarietà le tantissime collaborazioni delle cooperative agroalimentari con enti no profit per donare a chi ne ha bisogno i prodotti agroalimentari che non hanno sbocco commerciale. Solo lo scorso anno le cooperative aderenti a Confcooperative hanno donato 14.000 tonnellate di prodotti agroalimentari e oltre 1 milioni di pasti caldi ad associazioni come Banco Alimentare, Croce Rossa e ad altri enti no profit.
Ma lo spreco si combatte anche educando il consumatore. È il caso di alcune cooperative che hanno deciso di puntare sulla valorizzazione di parti meno nobili dei prodotti come quelle di carni e salumi, grazie alla collaborazione con enti locali o ristoranti. E così alimenti che sarebbero destinati a finire nei rifiuti vengono trasformati in vere e proprie risorse con corsi che insegnano come cucinare quelli che solo in apparenza possono essere trattati come scarti alimentari domestici.
Comitati agricoltori: da giovedì 8 mobilitazione su RomaRoma, 5 feb. (askanews) – “Attenzione, da giovedì 8 febbraio inizia la mobilitazione su Roma. Ulteriori dettagli saranno resi pubblici presto”. Lo rendono noto i Comitati agricoltori riuniti sul proprio profilo Facebook. Il Cra aveva annunciato a partire da domani una mobilitazione nella Capitale e già da stamattina diversi trattori dalla Toscana e dall’Abruzzo avevano iniziato la marcia verso Roma, ammassandosi in piccoli presidi a Torreimpietra, lungo la via Aurelia e sulla Nomentana, che non stanno creando disagi alla circolazione. Nel pomeriggio era in programma in questura a Roma per pianificare le modalità della protesta.
Protesta in Valdichiana, Confagri Toscana: vicini ad agricoltoriRoma, 5 feb. (askanews) – “Siamo vicini a chi sta protestando, ma la vicinanza non basta. Come associazione di agricoltori portiamo i problemi dei nostri associati nelle sedi istituzionali deputate. Stiamo raccogliendo tutti i problemi e le esigenze degli agricoltori toscani per portarle all’assemblea nazionale di Confagricoltura del 26 febbraio, che si svolgerà a Bruxelles”. A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, commentando le nuove proteste di gruppi di agricoltori questa mattina, nei pressi del casello Valdichiana dell’A1.
“Bisogna semplificare la burocrazia, servono più investimenti sull’agricoltura 4.0 – afferma Neri – Uno degli aspetti prioritari è dare incentivi alle imprese per modernizzare la rete idrica e per sostenere l’innovazione, in particolare nell’agricoltura di precisione. Un altro aspetto importante è legato ad alcuni interventi normativi da attuare, come il risarcimento danni e la copertura assicurativa”. “In Toscana sono in corso confronti provincia per provincia con gli agricoltori aderenti a Confagricoltura e le istituzioni – conclude Neri – Arriveremo il 26 febbraio a Bruxelles con un bel bloc notes pieno di richieste e proposte. Partiamo dai territori per arrivare a far sentire la nostra voce all’Ue”.
Confagri: giusto zero sprechi ma anche fame zero e sostenibilitàRoma, 5 feb. (askanews) – L’agricoltura italiana può contribuire alla diminuzione dello spreco migliorando le tecniche di raccolta e di prima conservazione, ma poco può fare contro le avversità climatiche degli ultimi anni e gli attacchi di nuovi parassiti delle piante, che da soli costituiscono più dell’80% delle cause di spreco in agricoltura. Lo afferma Confagricoltura in occasione dell’XI Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, che si celebra il 5 febbraio.
Il tema di quest’anno è “Make the difference”, fare la differenza per raggiungere il traguardo fissato dall’Agenda 2030, che tra i suoi obiettivi ha anche quello di dimezzare lo spreco pro capite. Sarà un’edizione focalizzata sulla necessità di moltiplicare le buone pratiche quotidiane, a ogni livello: cittadini, enti pubblici, imprese, associazioni, scuole, per arrivare insieme alla meta. Ma sarà anche una edizione calata nella realtà geopolitica ed economica che l’agricoltura sta vivendo. L’inflazione, i redditi stagnanti, l’aumento del costo della vita, uniti all’instabilità geopolitica causata dalle guerre in zone strategiche per la produzione di materie prime – sostiene l’Organizzazione agricola – determinano un contesto che richiede lo sforzo di tutti, e che ci sta allontanando dall’obiettivo dell’Agenda 2030: quello di sconfiggere fame, insicurezza alimentare e malnutrizione in tutte le sue forme. E l’obiettivo dell’agricoltura non è solo quello dello ‘spreco zero’, ma anche della ‘fame zero’ e della sostenibilità.
Secondo la FAO, dei 570 milioni di agricoltori attivi, soltanto l’1% è strutturato in forma di impresa e produce il 70% del cibo per il mercato: dati che confermano il ruolo centrale che riveste un settore che ha di fronte sfide importanti da vincere, come quella di garantire cibo sano ad una popolazione mondiale in continua crescita. Per Confagricoltura, quindi, sono fondamentali la tecnologia e la ricerca per permettere di aumentare le produzioni preservando le risorse naturali. E per combattere lo spreco alimentare l’innovazione è essenziale. Si potrà lavorare sulla durata e la conservazione degli alimenti, sui packaging innovativi. Confagricoltura sottolinea inoltre come sia necessario, per le imprese agricole, investire nell’applicazione di un sistema di economia circolare in grado di minimizzare i rifiuti, di valorizzare l’uso dei residui vegetali e dei sottoprodotti di origine animale nell’ambito agricolo e forestale per fini agronomici, per i biocarburanti, per la produzione di energia o per la produzione di fertilizzanti e, più in generale, per la bioeconomia. Un’opportunità per trasformare con successo i sistemi agroalimentari rendendoli più efficienti e sostenibili, riducendo il loro impatto sul pianeta e garantendo la sicurezza alimentare.
“Il settore primario – ricorda Confagricoltura – ha bisogno di attenzione da parte del Governo, di quadri normativi e regolatori snelli e sburocratizzati, che non aggravino il peso gestionale ed economico già compromesso da anni di pandemia e dalle ricorrenti crisi internazionali”.