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Dopo 10 anni la chef stellata Viviana Varese lascia Eataly Milano

Dopo 10 anni la chef stellata Viviana Varese lascia Eataly MilanoMilano, 31 gen. (askanews) – E’ giunta al capolinea la collaborazione decennale tra Eataly Smeraldo, lo store milanese della catena fondata da Farinetti, e la chef stellata Viviana Varese che al secondo piano dell’ex Teatro Smeraldo di piazza 25 Aprile gestisce il suo “Viva”. L’ultimo giorno di servizio sarà il 20 aprile, a conclusione della settimana del Salone del Mobile che tanti turisti porta in città.

Eataly Smeraldo e Viviana Varese “annunciano la conclusione della propria collaborazione durata oltre 10 anni per perseguire entrambi nuovi e ambiziosi progetti” spiega una nota. “Eataly Smeraldo è stata la casa di Viviana per tanti anni e la conclusione di questo percorso sarebbe motivo di dolore se non fosse il preludio di una nuova fase per Eataly – commenta Andrea Cipolloni, Ceo group Eataly – Vogliamo dare ai nostri clienti ancora più opportunità di vivere a tutto tondo il flagship milanese e per questo abbiamo in mente alcune importanti trasformazioni che integreranno nuovi progetti all’interno dello store”. Gli spazi al secondo piano, 65 posti a sedere che godono di una luminosa vista sulla piazza, saranno interamente ristrutturati per poter fare spazio alle novità dello store. Viviana Varese, negli ultimi due anni, ha inaugurato diversi locali, prima in Sicilia e poi a Milano, e ora sta avviando due nuovi progetti imprenditoriali che si concretizzeranno in primavera. Questo nuovo corso professionale ha portato alla decisione di lasciare gli spazi di Eataly Smeraldo, consentendo così al gruppo di portare avanti con serenità il progetto di rinnovamento dello store. “Ringrazio Eataly per la fiducia e l’ottima collaborazione di questi anni. In particolare, ringrazio Oscar Farinetti, che sin da subito ha riconosciuto in me talento e passione, ma anche Andrea Cipolloni con il quale si è instaurato un bellissimo feeling – dichiara la chef Viviana Varese – Sono stati anni indimenticabili; ora è tempo di dare vita ai nuovi sogni che ho nel cassetto”.

Acetaia Giusti chiude il 2023 con fatturato record: 17 mln, +25%

Acetaia Giusti chiude il 2023 con fatturato record: 17 mln, +25%Milano, 30 gen. (askanews) – Acetaia Giusti chiude il 2023 con un fatturato di 17 milioni di euro, il più alto di sempre, con un incremento del volume d’affari del 25% rispetto al 2022 e del 57% in confronto al 2021. A coronamento delle performance è arrivato anche il significativo riconoscimento “Great Place to Work”, assegnato dall’omonima società di ricerca, tecnologia e consulenza organizzativa che analizza gli ambienti di lavoro raccogliendo e analizzando le opinioni dei collaboratori.

L’aumento del fatturato dell’azienda, che da oltre 400 anni porta l’eccellenza dell’”Oro nero di Modena” sulle tavole di tutto il mondo, è conseguente alla crescita avvenuta sia sul mercato italiano che negli ottanta Paesi in cui esporta i propri prodotti. All’estero l’azienda sviluppa il 60% del volume d’affari, con la Germania che pesa per il 30%, gli Usa per il 21% e la Corea del Sud per il 16%, Paesi che hanno visto una significativa crescita e alle quali si sono aggiunti nuovi importanti mercati, come la Cina. In ascesa anche le visite a Casa Giusti, comprendente il Museo Giusti, le Antiche Acetaie e l’area dedicata alle degustazioni, che negli ultimi 12 mesi ha accolto oltre 30mila persone, di cui il 70% stranieri. Importante, segnala sempre l’azienda, l’aumento del fatturato in Italia attraverso i canali di vendita al dettaglio e la presenza all’interno di department store specializzati e delle boutique monomarca Giusti di Modena, Bologna e Milano. A supporto dello sviluppo è stata infine determinante l’inaugurazione del nuovo stabilimento produttivo di circa tremila mq, adibiti a magazzino e produzione, a seguito di un investimento complessivo di 10 milioni di euro.

“Il 2023 è stato per noi un anno molto significativo, durante il quale abbiamo disposto nuovi processi e potenziato la struttura organizzativa – ha spiegato il Ceo di Acetaia Giusti, Claudio Stefani – e questo ci ha dato modo di supportare un piano di crescita organico e generalizzato sui diversi mercati e di esplorare nuove opportunità”. Uno dei focus principali di Acetaia Giusti è il benessere dei propri collaboratori, che solo nel 2023 sono aumentati del 30% per sostenere la crescita del brand. Ciò ha permesso ad Acetaia Giusti di ottenere a fine 2023 la certificazione “Great Place to Work” “con punteggi nettamente superiori rispetto ai benchmark di riferimento”. E nel corso del 2024 è previsto il compimento della ristrutturazione degli uffici “che garantiranno così nuovi spazi di lavoro più accoglienti e confortevoli”. Nel 2024 Acetaia Giusti si pone come obiettivo l’inaugurazione di nuove Boutique in Italia e lo sviluppo dell’e-commerce, investendo, così, su un canale che, solo nel 2023, ha visto un aumento delle vendite pari al 70% rispetto all’anno precedente, oltre che una crescita dell’export, soprattutto in mercati come gli Stati Uniti e l’Asia.

Alessandro d’Este nuovo amministratore delegato del gruppo Veronesi

Alessandro d’Este nuovo amministratore delegato del gruppo VeronesiMilano, 30 gen. (askanews) – Alessandro d’Este, attuale presidente e amministratore delegato di Ferrero commerciale Italia, da aprile sarà il nuovo amministratore delegato di Veronesi Holding, che ha tra i marchi più celebri Aia, Negroni e Veronesi.   Alessandro d’Este succede a Luigi Fasoli che lascia l’incarico di ad del gruppo Veronesi per la pensione, conservando l’attuale ruolo di presidente. Fasoli ha guidato l’azienda dal 2011.   Manager di comprovata esperienza e competenza nel settore del largo consumo, d’Este ha conseguito la laurea in Economia all’Università di Firenze.  Ha iniziato il suo percorso professionale in Esselunga ein Metro C&C, acquisendo competenze nel settore della grande distribuzione organizzata. Successivamente, la sua carriera ha visto una progressione in Coca-Cola, tra il 1995 ed il 2000, fino a ricoprire il ruolo di Direttore Vendite Italia, ed in L’Oréal, dove, dal 2000 al 2007, ha raggiunto il ruolo di General Manager per il Sud-Est Europa. In Pirelli, dal 2007 al 2013, ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità, culminati nella posizione di SVP General Manager Europe. Prima di unirsi a Ferrero nel 2016, ha contribuito allo sviluppo e alla crescita di Bauli, come ad del gruppo per tre anni, consolidando ulteriormente le sue competenze nel settore del largo consumo.   Oltre al suo percorso in azienda, d’Este ha ricoperto la carica di presidente di IBC, l’Associazione delle Industrie Beni di Consumo, dal 2020 al 2023 e dal 2023 è presidente di GS1 Italy, organizzazione che a livello internazionale sviluppa gli standard più utilizzati nella comunicazione tra imprese come il celebre codice a barre.

Lo stellato Perbellini executive chef in Uk di Pasta Evangelists (Barilla)

Lo stellato Perbellini executive chef in Uk di Pasta Evangelists (Barilla)Milano, 30 gen. (askanews) – Pasta Evangelists, dal 2021 del gruppo Barilla, ha avviato una partnership con Giancarlo Perbellini: il cuoco, due stelle Michelin col suo Casa Perbellini 12 Apostoli, sarà il nuovo executive chef del brand di pasta fresca britannico. La collaborazione porterà alla firma di un menù disponibile per tutto l’anno al ristorante Pasta Evangelists, nella Harrods dining hall di Londra, nonché alla creazione di uno speciale ricettario gourmet destinato alle piattaforme di asporto.

Attraverso questa partnership, Pasta Evangelists punta a elevare ulteriormente qualità e varietà del proprio menù, offrendo una scelta di altissimo livello e “su misura” anche per l’asporto: opzione cui guarda una parte crescente della clientela. Tra le creazioni in arrivo firmate dal cuoco per Pasta Evangelists: i cannelloni di cervo brasati con pastinaca, i ravioli di broccoli con pomodoro, olive e pinoli e le lasagne ai frutti di mare con pesce spada, calamari, gamberi e peperoncino. I nuovi piatti saranno disponibili per tutti i clienti di Pasta Evangelists, che potranno ordinarli come parte del loro takeaway o per il delivery. “Siamo lieti di dare il benvenuto a Giancarlo Perbellini come nuovo executive chef, lavorando insieme per elevare i nostri piatti e renderli ancora più autentici e deliziosi di quanto non fossero prima – afferma Alessandro Savelli, ceo di Pasta Evangelists – Il nuovo menu sarà disponibile al Pasta Bar di Pasta Evangelists, nell’iconica Harrods Dining Hall, oltre che attraverso il nostro sito web e le piattaforme di asporto, che costituiscono il 70% della nostra clientela. Il menù presenterà una selezione di piatti innovativi, oltre ad alcuni dei nostri famosi classici, con ingredienti freschi e di stagione. La gastronomia è il cuore del marchio e siamo entusiasti che Giancarlo Perbellini porti la nostra offerta a nuovi livelli per tutti”. “Ringrazio Pasta Evangelists per avermi coinvolto in questa esperienza entusiasmante – dichiara Perbellini – È stato fantastico lavorare a stretto contatto con il team per sviluppare nuove creazioni sia per Harrods che per le piattaforme di takeaway”.

Accordo tra Glovo e i supermercati Crai per consegna spesa in 30 minuti

Accordo tra Glovo e i supermercati Crai per consegna spesa in 30 minutiMilano, 30 gen. (askanews) – Glovo, piattaforma per le consegne a domicilio, ha siglato un accordo quadro con i supermercati Crai. La partnership, che garantisce ai consumatori di beneficiare della spesa a domicilio in soli 30 minuti, sette giorni su sette, consente a Crai di rafforzare il suo posizionamento territoriale con un modello omnicanale, posizionandosi come player e-grocery. Tale accordo permetterà, inoltre, a Glovo di sviluppare ulteriormente il segmento quick commerce, ovvero la consegna degli ordini online in 30 minuti o meno e la sua offerta supermercati.

La partnership, spiega una nota, ha avuto un’attivazione iniziale nel Lazio e in Sardegna, nelle città di Roma, Guidonia, Monterotondo, Cagliari e Olbia, coinvolgendo otto punti vendita e l’obiettivo è raggiungerne oltre cento entro giugno. “All’interno della nostra visione multi-categoria ci dedichiamo con impegno nella selezione di partner distintivi, per arricchire la nostra offerta ed elevare l’esperienza dei nostri utenti. La spesa online, ormai una prassi consolidata e in forte ascesa (+60% rispetto al 2022), dimostra il crescente interesse verso questo segmento – ha dichiarato Alberto Dolcetta, director Q-Commerce and brands ads di Glovo Italia – Crai si rivela un alleato strategico per Glovo, consentendoci di espandere ulteriormente il nostro raggio d’azione e di garantire un servizio impeccabile e sempre più vicino alle esigenze concrete dei nostri utenti”. “La partnership con Glovo rappresenta un importante passo avanti nel rafforzamento di una strategia territoriale e omnicanale – spiega dal canto suo Federica Palermini, direttrice marketing di Crai – I clienti devono poter interagire con le aziende attraverso una varietà di touchpoint, sia online che offline ed è quindi fondamentale integrare i diversi canali di comunicazione e vendita in modo da offrire una vera esperienza di valore, coerente e personalizzata”.

In Umbria a febbraio l’anteprima olio Evo Dop Umbria

In Umbria a febbraio l’anteprima olio Evo Dop UmbriaRoma, 29 gen. (askanews) – Il 19 e 20 febbraio 2024, a Bettona, in provincia, una delle città dell’Olio dell’Umbria, tornerà protagonista il racconto dell’olio extravergine umbro con la terza edizione dell’Anteprima olio e.v.o. Dop Umbria, la presentazione dell’annata olearia 2023, da quest’anno aperta anche a pochissimi appassionati di oleoturismo e proposta in concomitanza la “Evo & Art Experience in Umbria”.

L’evento e un unicum nel panorama degli eventi di promozione dedicati agli oli extravergini di oliva certificati, che si prefigge di contribuire alla valorizzazione del prodotto Olio Evo, agendo in sinergia con i grandi eventi di promozione del territorio umbro, in particolare Frantoi Aperti in Umbria. La prima giornata dell’Anteprima sarà focalizzata sull’assaggio e sull’approfondimento conoscitivo del prodotto. La prima giornata dell’Anteprima si concluderà con la Cena Oleocentrica ad 8 mani a cura degli chef: Cappiello del Ristorante Vespasia (una Stella Michelin), Paolo Trippini del Ristorante Trippini di Civitella del Lago (Bib Gourmand Michelin), Lorenzo Cantoni del ristorante Il Frantoio di Assisi (Bib Gourmand Michelin) ed Ada Stifani del Ristorante Ada Gourmet (una Stella Michelin), che fanno parte del circuito EvooAmbassador.

Il secondo giorno, l’esperienza riservata a giornalisti e professionisti del settore, ma anche agli oleoturisti che acquisteranno il pacchetto “Evo&Art Experience in Umbria”, si allargherà alla conoscenza del territorio di origine dell’olio.

Confeuro: Lollobrigida inviti al tavolo ogni organizzazione

Confeuro: Lollobrigida inviti al tavolo ogni organizzazioneRoma, 29 gen. (askanews) – Il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha inviato una lettera ad alcune organizzazioni agricole nazionali, “con la volontà di istituire un tavolo politico e individuare soluzioni efficaci per affrontare le delicate questioni che attanagliano il comparto agricolo italiano”. Una iniziativa condivisa da Confeuro per analizzare profondamente la condizione dell’agricoltura italiana, anche in relazione allo stato di attuazione della Pac e del Pnrr.

Al contempo, Confeuro esprime “tutto il proprio disappunto per il metodo e soprattutto per il fatto che la convocazione da parte dicastero arrivi solo dopo che le proteste degli agricoltori si siano accese. Inoltre, il ministro Lollobrigida ha deciso di convocare, ancora una volta e illogicamente, soltanto le organizzazioni che si ritengono maggiormente rappresentative”, spiega Andrea Tiso, presidente della Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo. Vista e considerata la delicatezza della situazione, secondo Confeuro, “sarebbe dunque più proficuo e rispettoso ascoltare le istanze e le problematiche di tutti gli agricoltori e di tutti gli attori del sistema produttivo primario: non è escluso, ad esempio, che molti degli agricoltori che sono in strada a protestare in queste settimane, non siano associati ad alcuna organizzazione sindacale”.

“Infine senza alcuna presunzione, né urgenza, crediamo sia giunto il momento di misurare realmente la rappresentatività delle organizzazione agricole – spiega il sindacato – nonostante viviamo nell’era dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie, infatti, non si è in grado di stabilire effettivamente i soci appartenenti alle varie associazioni e organizzazioni.

Confagri Bari: su Pac e fitofarmaci serve determinazione con Ue

Confagri Bari: su Pac e fitofarmaci serve determinazione con UeRoma, 29 gen. (askanews) – “L’Unione Europea e il Governo italiano devono continuare a essere i nostri interlocutori privilegiati per affrontare le questioni agricole da cui dipende la sopravvivenza delle nostre imprese”. A sostenerlo il presidente di Confagricoltura Bari-Bat Massimiliano Del Core che, a pochi giorni dall’insorgere delle proteste degli agricoltori arrivate anche in provincia di Bari, racconta quello che sta accadendo nel mondo agricolo.

Per quanto riguarda le proteste degli agricoltori in corso in Europa e anche in Italia, “comprendiamo il malcontento degli agricoltori – ha concluso Del Core – e proprio per questo non abbassiamo la guardia e riteniamo sia sempre utile un costante dialogo con le istituzioni, con determinazione, per riuscire a ottenere dei risultati concreti, soprattutto per il futuro dell’agricoltura mediterranea”. “L’esasperazione degli agricoltori è arrivata a un livello massimo ed è giusto ascoltarli – aggiunge Massimiliano Del Core – riteniamo però che sia opportuno avanzare con fermezza proposte concrete e trovare soluzioni insieme alla politica”. Su questioni che riguardano scelte che arrivano direttamente da Bruxelles, Del Core sostiene che “l’Unione Europea deve continuare a essere un punto di riferimento. Gli obiettivi del Green Deal europeo sono condivisibili – continua – ma i target sono da riscrivere per far in modo che la sostenibilità ambientale coesista con quella economica. Il Green Deal – aggiunge – impone proposte normative insostenibili per gli agricoltori. A questo si aggiungono i vincoli incomprensibili della nuova PAC (Politica Agricola Comune) che non rappresenta più un vero sostegno al reddito degli agricoltori”.

La PAC per Confagricoltura Bari- Bat va riscritta: “lo diciamo da tempo – continua il presidente dell’organizzazione – l’agricoltura è stata tradita da una PAC diventata una Politica Ambientale Comune. L’UE purtroppo vede questo settore solo come fonte di inquinamento ambientale. In realtà l’agricoltore è il primo a aver interesse e vocazione al presidio della natura e delle sue risorse”. La forza del dialogo con la politica è centrale nell’azione e nelle scelte di Confagricoltura: “il Ministro Lollobrigida nei giorni scorsi ha incontrato nostri rappresentanti insieme alle altre associazioni agricole – continua Del Core – aprendo un confronto tecnico-politico sui temi più caldi come i sostegni Pac, la concorrenza sleale derivante dalle importazioni, la gestione del rischio climatico, la crisi di alcune filiere, la tassazione del settore”.

Copagri: a fianco agricoltori che protestano autonomamente

Copagri: a fianco agricoltori che protestano autonomamenteRoma, 29 gen. (askanews) – “In vista delle nuove proteste previste per la giornata di domani in cinque diverse regioni del Paese, facciamo appello al senso di responsabilità di tutti i manifestanti affinché continuino a prevalere le ragioni pacifiche e costruttive del dissenso, le cui motivazioni affondano nelle problematiche ataviche che da tempo immemore frenano lo sviluppo della nostra agricoltura”. Lo afferma in una nota il presidente della Copagri Tommaso Battista, tornando a soffermarsi sulla situazione di forte malessere del Primario.

“La Copagri è al fianco degli agricoltori che protestano in maniera spontanea, autonoma e trasversale e resta ferma nella assoluta convinzione che la politica europea debba rapidamente voltare pagina, come chiede la maggior parte dei manifestanti”, prosegue il presidente, ribadendo che “il dissenso è utile se porta a un confronto costruttivo, se arricchisce il dibattito e se serve a gettare le basi di un futuro migliore; proprio in ragione di ciò, non si possono ignorare le ragioni alla base delle proteste, tanto più che per la maggior parte si tratta di tematiche sulle quali si è concentrato il lavoro della Copagri negli ultimi mesi”. “Penso, ad esempio, alle interlocuzioni istituzionali in corso per valutare le possibili semplificazioni immediate nelle more della revisione di medio termine della PAC e del Green Deal, così come al grande lavoro che ha portato alla conferma per tutto il 2024 delle esenzioni per il gasolio agricolo”, fa notare il presidente, ricordando i positivi risultati ottenuti in ambito comunitario, dove si è arrivati al rigetto della proposta di regolamento UE sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, che avrebbe comportato tagli insostenibili per il comparto, ma anche all’esclusione degli allevamenti dalla direttiva sulle emissioni.

“È evidente che il lavoro da fare è ancora molto, a partire dall’avvio di un serio e strutturato monitoraggio dei costi di produzione, che porti conseguentemente alla elaborazione di un indice dei prezzi per valutare la dinamica dei costi correnti e di come la redditività viene ripartita fra gli attori della filiera”, continua Battista, evidenziando che “la Copagri è da tempo impegnata, fra l’altro, anche per reintrodurre l’esenzione IRPEF per i redditi dominicali e agrari, intervento fondamentale per mettere un freno al graduale abbandono del settore, così come per rafforzare i controlli sulle merci importate, per rivedere la gestione e il contenimento della fauna selvatica e per riconoscere il ruolo dell’agricoltore quale custode dell’ambiente e del territorio”. “Per tutte queste ragioni, e per molte altre, la Copagri sta organizzando numerosi momenti di incontro e confronto con gli agricoltori, unitamente ad assemblee informative per dare conto del grande lavoro messo in atto per promuovere e sostenere un profondo cambio di rotta dell’attuale paradigma che guida le politiche agricole comunitarie e che, senza adeguati e immediati correttivi, rischia di contribuire all’abbandono dei campi e alla scomparsa di un inestimabile patrimonio di tradizioni e saperi che fanno grande la nostra agricoltura”, conclude il presidente della Copagri.

Federacma: in Milleproroghe rinviare assicurazione in aree private

Federacma: in Milleproroghe rinviare assicurazione in aree privateRoma, 29 gen. (askanews) – Tre emendamenti presentati al Dl Milleproroghe, in questi giorni in discussione alla Camera dei Deputati, aprono alla possibilità di posticipare l’entrata in vigore dell’obbligo normativo di assicurazione dei veicoli anche in aree private. La nuova normativa introdotta lo scorso 23 dicembre in Italia, infatti, prevede che i trattori presenti nei campi o che siano parcheggiati sui piazzali dei dealer, ma allo stesso modo le macchine edili e per le costruzioni posizionate nei cantieri o presso concessionari o noleggiatori, debbano obbligatoriamente essere assicurati, in forma singola o cumulativa.

La novità introdotta dal Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva europea 2118 del 2021 lo scorso 23 dicembre ha, infatti, creato non poche preoccupazioni nei settori interessati tanto da spingere Confcommercio Mobilità, in collaborazione con le consociate Federacma, Federmotorizzazione (federazione dei concessionari e rivenditori autoveicoli) e Assocamp (veicoli ricreazionali, camper e caravan), a richiedere un intervento parlamentare. L’obiettivo è posticipare l’obbligo assicurativo per aprire un tavolo di confronto presso il Ministero dei Trasporti che porti sia a chiarimenti nell’attuazione pratica delle disposizioni comunitarie sia a strumenti assicurativi, in taluni casi neppure esistenti oggi, che possano gravare economicamente il meno possibile.

“Ringraziamo i deputati Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), Alessandro Caramiello (MoVimento 5 Stelle) e Luca Squeri (Forza Italia) per aver accolto il nostro appello di darci più tempo per l’adeguamento all’obbligo normativo – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio – I tre parlamentari, sostenuti dai loro colleghi di partito, sono i primi firmatari di emendamenti che fanno sì che tutto si sposti al 31 dicembre prossimo. L’auspicio – spiega Federacma, è che giunga il sostegno con il voto di tutti i parlamentari nonché che il Ministero dei Trasporti dia parere favorevole all’approvazione della modifica normativa, convocandoci quanto prima in un tavolo di confronto. In caso contrario – conclude Borio (Federacma) – si rischia un salasso per i proprietari di veicoli agricoli su aree private”.