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Proteste con trattori e presìdi di agricoltori organizzate dai Cra

Proteste con trattori e presìdi di agricoltori organizzate dai CraRoma, 22 gen. (askanews) – Manifestazione con sit-in e cortei in diverse regioni italiane da Nord a Sud organizzata dai Cra, i Comitati Riuniti Agricoltori. La manifestazione nazionale di oggi era prannunciata ed è definita “ad oltranza”: ha come finalità quella di salvare l’agricoltura italiana “dalle importazioni selvagge, dal saccheggio e dagli abusi delle banche, da uno Stato asservito a multinazionali capace solo di affossarci di tasse, accise e storture di ogni genere”. Sotto accusa l’intera classe politica “incapace di tutelare lavoratori e imprese”, ma anche le politiche comunitarie e i grandi sindacati, giudicati colpevoli “di tradimento degli interessi dei lavoratori”.

Gli agricoltori provenienti dalle diverse città dell’Emilia Romagna, a bordo dei propri trattori e con il claim “senza agricoltori niente cibo, niente futuro” e “l’agricoltura sta morendo”, si sono ritrovati da stamattina a Bologna e si sono riuniti nei pressi del palazzo della Regione. Proteste anche in Calabria, dove gli aderenti al Movimento Territorio e Agricoltura (Mta) del Sud Italia hanno intasato diverse strade statali con i trattori. Presidi di agricoltori sempre a bordo dei propri trattori sono in corso anche in Abruzzo, a Bari, Foggia e Altamura in Puglia, a Sciacca in Sicilia, a Frosinone e Latina in Lazio, a Torino. I Cra spiegano in un “codice etico” pubblicato sul proprio profilo Facebook che le proprie azioni non hanno natura “sovversiva o eversiva” e che ogni manifestazione si svolgerà in piena collaborazione con la pubblica sicurezza. Ieri, sempre sulla pagina Facebook Cra – Agricoltori Traditi, nel corso di una diretta i Cra hanno spiegato che “la manifestazione nazionale sarà a oltranza e a macchia d’olio, una esplosione civile del popolo italiano che non ne può più di questa situazione. I sindacati sono un disastro e non rappresentano più il mondo agricolo, non sono più credibili. Per non parlare del sistema politico asservito totalmente ai grandi poteri internazionali e a questa Europa. Manifesteremo a oltranza in totale collaborazione con le forze dell’ordine”.

Unifrutti acquisisce Verfrut, maggior esportatore uva dal Perù

Unifrutti acquisisce Verfrut, maggior esportatore uva dal PerùMilano, 22 gen. (askanews) – Unifrutti, produttore e distributore leader a livello mondiale di frutta fresca, ha acquisito il 100% di Verfrut, produttore ed esportatore del Sud America.

Fondata nel 1996, Verfrut in Cile e Perù gestisce oltre 7.500 ettari di coltivazioni agricole e centri di lavorazione completamente integrati. Verfrut coltiva un’ampia gamma di prodotti, tra cui uva, ciliegie, mele e mirtilli, è riconosciuto come il più grande esportatore di uva del Perù e si avvale di una solida rete commerciale e di distribuzione negli Stati Uniti, nell’UE, in Sud America e in Cina. Questa acquisizione strategica rappresenta un passo decisivo verso la creazione della principale piattaforma a livello globale per la commercializzazione di frutta integrata e sostenibile. Con l’acquisizione di Verfrut, Unifrutti diventa una delle più importanti aziende frutticole in Cile, uno dei maggiori centri di produzione di uva e ciliegie a livello globale, e uno dei principali operatori nel settore delle mele dell’emisfero meridionale. Inoltre, questa acquisizione estende strategicamente il raggio d’azione di Unifrutti in Perù, un hub chiave nel settore dei prodotti freschi.

Il completamento dell’acquisizione è soggetto al soddisfacimento delle condizioni di chiusura, comprese le approvazioni normative. Dopo il completamento, Unifrutti manterrà le operazioni globali di Verfrut, garantendo la continuità aziendale. “L’acquisizione di Verfrut rappresenta una pietra miliare strategica, che consentirà la crescita di Unifrutti e rafforzerà il nostro impegno per l’eccellenza e l’innovazione – Mohamed Elsarky, amministratore delegato di Unifrutti – Questa operazione non solo potenzia le nostre attuali attività, ma apre anche la strada alla crescita futura, poiché miriamo a diventare la principale e più sostenibile azienda nel settore a livello globale, stabilendo nuovi standard. Questa transazione si allinea perfettamente con la nostra storia di azienda familiare e siamo onorati e fieri di poter lavorare con una realtà con 30 anni di presenza sul mercato come Verfrut, collaborando nella creazione di un player di primo piano in Cile e in Perù”.

“Questa operazione rappresenta un’eccellente decisione per noi. Verfrut è la nostra vita – ha affermato Romano Vercellino, fondatore e presidente di Verfrut – Dopo molti anni di duro lavoro insieme al nostro meraviglioso team, siamo certi che Unifrutti manterrà i valori che ci hanno guidato fin dalla fondazione di Verfrut. Non vediamo l’ora di affrontare la prossima tappa del nostro viaggio di successo”.

Parmacotto e Salumi Coati autorizzate a esportare in Giappone carni suine

Parmacotto e Salumi Coati autorizzate a esportare in Giappone carni suineMilano, 22 gen. (askanews) – Sono il gruppo Parmacotto e Salumi Coati le prime due aziende italiane ad aver avuto il via libera a esportare i salumi cotti in Giappone. L’autorizzazione arriva dopo l’accordo raggiunto nel maggio 2023 tra i servizi veterinari del ministero della Salute italiano e quelli del ministry of Agriculture, forestry and fisheries giapponese a proposito dei requisiti sanitari necessari per la rimozione del bando dovuto alla Peste suina africana.

La riapertura delle frontiere del mercato giapponese per Coati significa l’autorizzazione all’export per il salumificio in Valpolicella, che arriva a meno di un anno dall’incendio che ha raso al suolo lo stabilimento di Arbizzano di Negrar. Per Parmacotto la certificazione riguarda lo storico stabilimento di San Vitale Baganza (Parma) che processerà carni di suino sottoposte a trattamento termico. “Quella che ci ha portato a essere uno dei primi stabilimenti autorizzati a riprendere l’export di carni e prodotti a base di carne suina in Giappone è stata una procedura lunga e complicata – spiega Giampaolo Coati, direttore generale Salumi Coati – Siamo molto orgogliosi di questo importante risultato, che arriva a quasi un anno dall’incendio e che premia un impegno che non è mai venuto meno, nonostante le difficoltà. A tutti i nostri collaboratori va un sentito ringraziamento: è soprattutto grazie a loro che siamo riusciti a ripartire, più forti di ogni avversità, dimostrando di essere all’altezza dei più alti standard internazionali. Questa ottima notizia porta una ventata di ottimismo per affrontare al meglio le sfide che riserva il 2024: anno che continuerà a vedere l’export tra gli obiettivi di crescita dell’azienda”.

“È con grande orgoglio che annunciamo di aver ottenuto questa certificazione per il nostro ‘storico’ stabilimento di San Vitale Baganza. Tengo a sottolineare che in Italia solo due poli produttivi hanno ottenuto questo riconoscimento – ha sottolineato Andrea Schivazappa, Ceo Parmacotto Group – Quest’ulteriore sfida rientra perfettamente nella nostra strategia di internazionalizzazione che ci vede crescere a doppia cifra, sia in Europa che in Usa. Come gruppo vogliamo affrontare il mercato Giappone con motivazione e fiducia, consapevoli della grande responsabilità che ci aspetta anche nei confronti del nostro territorio”.

Gdo, etichette guida per spesa consapevole ma consumatori pronti al Qr code

Gdo, etichette guida per spesa consapevole ma consumatori pronti al Qr codeMilano, 22 gen. (askanews) – Sono sempre più affollate di informazioni, più o meno obbligatorie, messaggi di marketing che ammiccano e cercano di convincere il consumatore a metterli nel carrello perchè contengono o meno un determinato ingrediente. Ma le etichette dei prodotti sono ancora utili nelle decisioni di acquisto? A quanto pare sì. La conferma arriva da un’indagine che GS1 Italy ha commissionato a Ipsos per l’Osservatorio Immagino, che da 7 anni fotografa la spesa in supermercati e ipermercati di tutta Italia partendo proprio dalle informazioni on pack.

“Le etichette vengono utilizzate sempre di più, vengono cercate, vengono lette e vengono utilizzate per prendere delle decisioni di acquisto o di non acquisto di prodotti – ha detto Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy – quindi davvero l’intuizione di un po’ di tempo fa di considerare l’etichetta come un vero e proprio mezzo di comunicazione era corretta”. Sono principalmente cinque le ragioni per cui leggiamo le etichette: innanzitutto per controllare la scadenza dei prodotti, in secondo luogo, ed è un dato indicativo, per verificarne la provenienza, a seguire per ragioni pratiche, capire per esempio le modalità di uso, e poi a scendere per verificare apporto di grassi e zuccheri, i benefici per la salute, o sempre nel solco del trend salutista, per verificare i valori nutrizionali. Ma la tecnologia, già da tempo, offre una opportunità, ora sollecitata anche dal legislatore, per semplificare le etichette. E anche i consumatori sembrano pronti: “Sempre dalla ricerca Ipsos abbiamo avuto una piccola sorpresa nel senso che abbiamo scoperto che il QR Code è più conosciuto del classico barcode: il primo vince 89% a 82 – ha affermato Cuppini – Da parte nostra l’anno scorso in GS1 a livello mondo abbiamo lanciato il GS1 Digital Link che è un QR Code standardizzato e voluto che consente appunto di trasferire informazioni al consumatore con questo semplice gesto”.

Ma come è cambiata la spesa tra luglio 2022 e giugno 2023, stando alle rilevazioni condotte dall’Osservatorio Immagino su oltre 136 mila prodotti, pari a più di 46 miliardi di euro di vendite secondo una stima NielsenIQ? “Leggiamo per la seconda volta un rallentamento di quello che è il trend più consistente, quello dell’italianità che già nella edizione scorsa aveva mostrato qualche segno di leggera frenata proseguito in questa quattordicesima edizione, così come c’è la conferma di un ingrediente che ci siamo trovati in moltissimi prodotti, faccio riferimento al caramello che continua a essere presente in tanti prodotti come l’avocado. Più in generale – ha spiegato Cuppini -forse i segnali più interessanti di questa nuova edizione ci mostrano un grande incremento del tema delle proteine, presenti in tantissime categorie di prodotto, il ritorno in qualche modo dell’apporto delle fibre che nelle ultime edizioni avevano un po’ rallentato come anche intensifica il calo degli zuccheri e dei grassi”. Altro tema immancabile sulle etichette del largo consumo è la sostenibilità. L’osservatorio Immagino la monitora dal 2019 ma da questa edizione lo fa con una lente nuova, più scientifica, che ha messo in luce come oltre otto referenze su 10 sui propri pack ne parlino e, soprattutto, questi prodotti essere stati meno colpiti dalla riduzione della spesa degli italiani.

“L’Osservatorio immagino doveva dare una svolta di maggior scientificità a queste informazioni e per farlo abbiamo lavorato insieme ai massimi esperti del tema che sono i nostri amici della scuola superiore Sant’Anna di Pisa – ha rimarcato – Questo ci consentirà di restituire informazioni molto più solide e consentirà anche agli utenti dell’osservatorio quindi le aziende industriali e distributive di fare un punto più preciso su questo tema che ricordo è un tema delicato”.

Frutta in guscio al Sigep con campagna targata Masaf-Ismea

Frutta in guscio al Sigep con campagna targata Masaf-IsmeaRoma, 22 gen. (askanews) – Il Sigep fa quest’anno da palcoscenico alla frutta in guscio nazionale, grazie alla campagna di promozione promossa dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e gestita da Ismea. Una quattro giorni di masterclass con degustazione, condotte da Ismea e dal maestro Federico Anzellotti, in cui maestri pasticceri e gelatieri di fama internazionale danno vita a creazioni a base di noci, nocciole, castagne, mandorle, pistacchi e carrube, rigorosamente di provenienza nazionale.

Insieme ai maestri pasticceri, le masterclass vedono la partecipazione attiva di alcune OP di frutta in guscio che contribuiscono con le loro testimonianze a valorizzare questo settore strategico per la pasticceria italiana. L’iniziativa fa parte della campagna di promozione “Frutta in guscio. Dentro c’è l’Italia” che muove dall’esigenza di fare sistema tra le piccole realtà che contraddistinguono il settore, moltiplicando le occasioni di confronto, scambio e aggregazione tra gli operatori della filiera, con l’obiettivo di valorizzare e incentivare queste produzioni.

Un settore, quello della frutta in guscio, che vale attualmente circa 300 milioni di euro, alla fase agricola, ma che ha importanti prospettive di sviluppo in Italia. Ogni anno il nostro Paese importa ingenti quantitativi di frutta in guscio per far fronte al fabbisogno dell’industria dolciaria, in grande espansione sui mercati esteri. Anche sul fronte domestico, i prodotti della filiera stanno beneficiando dell’interesse crescente dei consumatori verso gli alimenti salutari a elevato contenuto nutrizionale, che si è tradotto nel 2023 in una positiva tendenza degli acquisti a volume della categoria, in controtendenza rispetto alla generale contrazione degli acquisti agroalimentari.

Federacma: prorogare obbligo assicurazione trattori aree private

Federacma: prorogare obbligo assicurazione trattori aree privateRoma, 22 gen. (askanews) – Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, chiede al Governo l’approvazione di un emendamento al Dl Milleproroghe. L’obiettivo è quello di introdurre una modifica normativa al decreto in discussione in questi giorni alla Camera dei Deputati che posticipi al 31 dicembre 2024 l’entrata in vigore degli obblighi assicurativi derivanti dal recepimento della Direttiva comunitaria.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 dicembre del Decreto legislativo di recepimento della Direttiva europea 2118 del 2021 è entrato in vigore l’obbligo assicurativo per i veicoli agricoli in qualunque area siano ubicati, anche in quelle private. Un obbligo che riguarda tutti i trattori marcianti e funzionanti che siano nei campi o in un piazzale di un rivenditore, fatte alcune eccezioni come quelli posti sotto sequestro o privi di motore. Una novità normativa su cui non è stato possibile né in sede parlamentare né, successivamente, in sede di redazione di decreto ministeriale aprire una interlocuzione per valutarne gli impatti e le modalità di attuazione. L’intento di Federacma è quello di avviare un tavolo di confronto presso il Ministero dei Trasporti con gli operatori dei diversi settori su cui impatta in maniera rilevante questa normativa. La richiesta di emendamento al Milleproroghe è stata fatto per il tramite di Confcommercio Mobilità e con il supporto delle altre consociate Federmotorizzazione (federazione dei concessionari e rivenditori autoveicoli) e Assocamp (veicoli ricreazionali, camper e caravan).

“La nuova normativa prevede che i trattori presenti nei campi o che siano parcheggiati sui piazzali dei dealer, ma allo stesso modo le macchine edili e per le costruzioni posizionate nei cantieri o presso concessionari o noleggiatori, debbano obbligatoriamente essere assicurati, in forma singola o cumulativa – spiega Andrea Borio, presidente Federacma – Chiediamo solamente il tempo e gli strumenti assicurativi, in taluni casi neppure esistenti, per poterci adeguare in modo che ciò non rappresenti un salasso per i possessori di questi veicoli. Il nostro appello è rivolto sia ai parlamentari di maggioranza e opposizione delle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio di Montecitorio, i quali auspichiamo possano trovare convergenza sull’emendamento proposto da Confcommercio, sia al Ministero dei Trasporti – conclude – affinché possa presto convocare tutte le categorie interessate per un confronto”.

Consorzio a guida italiana a fianco Dg Agri della Commissione Ue

Consorzio a guida italiana a fianco Dg Agri della Commissione UeRoma, 22 gen. (askanews) – Sarà un consorzio a guida tutta italiana quello che affiancherà la DG Agri della Commissione Europea, da qui al 2028, per la realizzazione degli studi sugli aspetti economici dell’agricoltura. Cogea (capofila), Areté, Wageningen University, S&P Global, Ecorys ed Oreade Breche le cinque aziende che nel prossimo quinquennio lavoreranno in team su questi temi, movimentando complessivamente una squadra di oltre 140 esperti da tutti i Paesi UE.

Sotto la lente della DG Agri, e quindi nelle mani del consorzio aggiudicatario, gli studi sugli “aspetti economici della produzione e del commercio agroalimentare”, con un forte focus sulla parte agricola ed agroindustriale della filiera. Al centro delle analisi previste per il quinquennio, le misure attuative della PAC 2023-2027 con i relativi obiettivi strategici, tra cui spiccano la competitività delle filiere agroalimentari europee, i redditi della parte agricola, il miglioramento della posizione degli agricoltori all’interno della filiera alimentare. Le analisi si concentreranno principalmente sugli aspetti economici di agricoltura, agroindustria e forestale, incluse le rinnovabili, sugli scambi commerciali, con allargamenti continui sugli stadi della filiera a monte (input, strumenti e tecnologie per l’agricoltura) e a valle della parte agricola (distribuzione, vendita al dettaglio, consumo finale, ed altro), nonché su logistica, trasporto e stoccaggio dei prodotti. Al centro, gli strumenti di policy ad essi afferenti e gli impatti – attesi o ex post – su ognuno di questi aspetti.

illycaffè ottiene la certificazione per la parità di genere

illycaffè ottiene la certificazione per la parità di genereMilano, 22 gen. (askanews) – illycaffè ha ottenuto la certificazione Uni/PdR 125:2022 sulla parità di genere, rilasciata in occasione di un evento ufficiale a Trieste da Dnv, ente indipendente che fornisce servizi di assurance e gestione del rischio a livello globale.

La certificazione riconosce l’impegno delle organizzazioni nell’adozione di un approccio sistemico e un cambiamento culturale mirati a creare ambienti di lavoro inclusivi e paritari valutando sei ambiti specifici: cultura e strategia, governance, processi in ambito risorse umane, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità retributiva per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. “Siamo molto orgogliosi di questo risultato che dimostra gli alti standard etici e morali che illycaffè ha assunto come azienda benefit e B Corp nella promozione di valori come l’inclusività e il rispetto della parità di genere all’interno della nostra organizzazione” ha dichiarato Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè. “La certificazione ottenuta oggi testimonia l’impegno di illycaffè sui principi di parità di genere e la dimostrazione di come essi siano parte integrante della strategia aziendale complessiva – afferma Massimo Alvaro, amministratore delegato di Business assurance Italia per Dnv – La UNI/PdR 125:2022, rende misurabile il continuo miglioramento in questa direzione mettendo in luce un insieme di linee di indirizzo, temi chiave e dinamiche fondamentali per orientare la cultura aziendale in modo che possa essere sempre più inclusiva. Questo standard è il primo fondamentale passo verso il raggiungimento dell’obiettivo 5 dei 17 SDGs”.

Domani in Agrifish presidenza belga presenta programma lavoro

Domani in Agrifish presidenza belga presenta programma lavoroRoma, 22 gen. (askanews) – Si riunirà domani, 23 gennaio, il Consiglio Agricoltura e Pesca, durante il quale la presidenza belga presenterà il suo programma di lavoro per il prossimo semestre nel settore dell’agricoltura e della pesca.

Durante la seduta, i ministri europei discuteranno le questioni agricole legate al commercio, sulla base delle informazioni fornite dalla Commissione e il Consiglio terrà una discussione pubblica sul dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura in Europa avviato dalla Commissione. Sempre nel corso di una sessione pubblica e a seguito di una presentazione da parte della Commissione, il Consiglio avrà un primo scambio di opinioni sulla proposta di regolamento relativo a un quadro di monitoraggio per le foreste europee resilienti.

Infine, la Lettonia fornirà informazioni sulle sanzioni contro i prodotti agricoli importati dalla Russia, mentre il Consiglio riceverà pubblicamente informazioni dalla delegazione austriaca sul ruolo della politica agricola comune nella salvaguardia della produzione alimentare di alta qualità.

Eridania riduce plastica in imballaggi e punta su riciclo

Eridania riduce plastica in imballaggi e punta su ricicloRoma, 22 gen. (askanews) – Uso della plastica ridotto progressivamente negli anni (-14% per i pack primari e -13% per i pack secondari) e la quasi totalità degli imballaggi utilizzati è ad oggi riciclabile. Eridania punta su sostenibilità e riciclo: gli imballaggi sono oggi per il 75% in carta o cartoncino e, dal 2020, sono tutti certificati FSC, a garanzia della provenienza del materiale da fonti di riciclo e di recupero.

Eridania, azienda leader nel mercato della dolcificazione ha scelto di inserire tra i pillar della sua agenda green anche l’attenzione in materia di packaging, in un’ottica fortemente orientata alla sostenibilità. E studia packaging meno impattanti possibile ad ogni nuovo lancio: tre degli ultimi arrivati in casa Eridania hanno infatti confezioni interamente riciclabili in carta certificata FSC. Alessio Bruschetta, AD di Eridania Italia, spiega in una nota: “il percorso iniziato dieci anni fa vede la nostra azienda attiva non soltanto dal punto di vista della sostenibilità ambientale, ma anche sociale e nutrizionale. Siamo orgogliosi di contribuire a un futuro più verde e di offrire soluzioni innovative, anche in termini di packaging, che possano soddisfare le esigenze dei clienti informandoli con trasparenza sui prodotti che andranno ad inserire nel loro carrello e, allo stesso tempo, salvaguardare l’ambiente”.