Nomisma: con Sugar Tax in 2024-25 fino -15,6% consumi soft drink
Nomisma: con Sugar Tax in 2024-25 fino -15,6% consumi soft drinkRoma, 10 ott. (askanews) – In uno scenario che nel 2023 è già estremamente delicato e complicato per quanto riguarda i soft drink, l’entrata in vigore il primo gennaio 2024 della sugar tax potrebbe avere un effetto esplosivo. I consumi di bevande analcoliche potrebbero infatti subire una ulteriore flessione, vista l’elevata sensibilità dei consumatori italiani al fattore prezzo. E, nel caso l’applicazione dell’imposta venisse confermata, i consumi di soft drink nel biennio 2024-2025 potrebbero arrivare a segnare un calo compreso tra il -12,4% e il -15,6%, con un impatto pesantissimo sull’intera filiera.
È quanto emerge dallo studio su “Il mercato dei soft drinks in Italia: scenari evolutivi 2023-2025 tra incertezze e rischio sugar tax”, realizzato da Nomisma per Assobibe, l’associazione italiana industrie bevande analcoliche. Al contempo, togliendo liquidità alle imprese, la nuova imposta contribuirebbe a ridurre la propensione ad investire: -46 milioni di euro è la stima del calo degli investimenti da parte delle imprese produttrici nel biennio 2024-25.
Oltre ad un effetto sugli investimenti, si prevede anche un impatto per i fornitori di materie prime: la riduzione della domanda di bevande analcoliche sul mercato nazionale porterebbe a una riduzione dei volumi prodotti e, dunque, a un minore impiego e acquisto di materie prime funzionali al ciclo produttivo stimato nell’ordine dei 400 milioni di euro di acquisti nel 2024-25. Infine, la Sugar Tax avrebbe un impatto anche sull’IVA legata alle vendite di soft drinks sul mercato italiano. Nello specifico, secondo lo studio se venisse introdotta, nel biennio 2024-25 si stima una riduzione del gettito legato pari a 275 milioni di euro rispetto ai valori previsti in uno scenario senza imposta sullo zucchero.