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Agricoltura, Lollobrigida: auguri al nuovo cda Crea

Agricoltura, Lollobrigida: auguri al nuovo cda CreaRoma, 11 apr. (askanews) – “Auguri di buon lavoro al neopresidente del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Economia Agraria (Crea), Andrea Rocchi, e a tutto il Consiglio di Amministrazione insediato oggi”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.


“Il Crea – afferma il ministro – rappresenta un’istituzione di primaria importanza nel panorama nazionale della ricerca agroalimentare, con i suoi 12 Centri multi e interdisciplinari distribuiti su tutto il territorio italiano. Con l’insediamento del nuovo CdA, si conclude con successo la gestione commissariale, consentendo al CREA di riprendere le sue attività con rinnovate prospettive di crescita”. “Siamo certi – aggiunge Lollobrigida – che sotto la guida del Prof. Rocchi, il nuovo cda del Crea, composto dall’Assessore Giancarlo Righini e dal dirigente di ricerca Alessandro Monteleone, saprà garantire, nel rispetto della legge istitutiva e dello Statuto, una centralità ritrovata nel rapporto sinergico con il mondo produttivo con una costante attenzione alla fondamentale importanza della libertà nella ricerca e alla sua valorizzazione. A loro e a tutti i ricercatori del Crea -conclude il ministro – va il mio incoraggiamento per le azioni che sapranno apportare al servizio della ricerca e dello sviluppo agricolo della nostra Nazione”.

Le mele essiccate e affumicate polacche in registro Ig Europeo

Le mele essiccate e affumicate polacche in registro Ig EuropeoRoma, 11 apr. (askanews) – La Commissione UE ha approvato l’inserimento delle fette di mela affumicata ed essiccata polacche, chiamate “Wedzone jablko sechlonskie”, al registro delle indicazioni geografiche protette (IGP).


“Wedzone jablko sechlonskie” deriva dal nome di un villaggio, Sechna, situato nel comune di Laskowa, e dalla parola locale per descrivere gli uomini del villaggio di Sechna: “sechlok”. Quando sposavano donne che vivevano in altri villaggi, portavano con sé il loro insolito metodo di produzione, tradizionalmente utilizzato in tutta l’area geografica di produzione, nella provincia di Malopolskie, nei comuni di Laskowa, Iwkowa, Lososina Dolna e Zegocina. In particolare con questo nome vengono commercializzate le fette di mela essiccate e affumicate; hanno una buccia marrone rugosa all’esterno e una carne elastica, marrone chiaro. Le dimensioni delle fette possono variare a seconda della varietà di mela essiccata. L’affumicatura conferisce al frutto un gusto e un aroma unici di affumicatura del legno di alberi decidui e un colore marrone chiaro, che distingue il “wedzone jablko sechlonskie” da altri prodotti della stessa categoria.


L’affumicatura e l’essiccazione delle mele nei tradizionali essiccatoi di Sechna vengono effettuate con fumo caldo, che distingue il “wedzone jablko sechlonskie” dalle mele essiccate con aria calda.

Al Vinitaly il Parmigiano Reggiano in 16 degustazioni

Al Vinitaly il Parmigiano Reggiano in 16 degustazioniRoma, 11 apr. (askanews) – Distillati d’eccellenza, birre e grandi vini italiani e internazionali: il Parmigiano Reggiano mette in mostra la propria versatilità in 16 degustazioni nello spazio del Consorzio a Vinitaly 2024, in programma a Verona Fiere da domenica 14 a mercoledì 17 aprile.


Gli abbinamenti con varie stagionature e biodiversità della Dop vanno da prestigiose bollicine italiane e francesi selezionate in collaborazione con Signorvino alle birre, dal Franciacorta a vini più squisitamente emiliani come il Lambrusco e il Pignoletto, dal Chianti Classico al Valpolicella, fino a un “matrimonio” inusuale con le grappe trentine, in collaborazione con Istituto Tutela Grappa del Trentino, e i pairing con le creazioni di Cantine Intorcia, Consorzio Volontario per la Tutela dei Vini DOP Colli di Parma e Duca di Salaparuta. “Il Parmigiano Reggiano è un prodotto unico – spiega in una nota – Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano – ma ce n’è uno per tutti i gusti: la biodiversità delle razze bovine, le stagionature e i prodotti certificati offrono gusti, sapori, sfumature ed emozioni estremamente variegate. È tutto questo a renderlo diverso dagli altri formaggi e a far sì che non sia solo un prodotto di estrema versatilità e distintività, ma un simbolo del Made in Italy”.

Da InvestUe e Fei 40 mln per investimenti agroalimentari

Da InvestUe e Fei 40 mln per investimenti agroalimentariRoma, 11 apr. (askanews) – Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), sostenuto dal programma InvestEU, sta stanziando 40 milioni di euro per un fondo di investimento gestito da INOKS Capital per i sistemi alimentari sostenibili. Il target del fondo è compreso tra 150 e 300 milioni di euro.


Lo stanziamento punta a migliorare la produzione e il consumo alimentare sostenibili, in particolare nei paesi dell’Europa orientale e meridionale, tra cui Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna. Il fondo sostiene le piccole e medie imprese (PMI) e le piccole imprese a media capitalizzazione nei settori agricolo e alimentare. Il Commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni, ha spiegato che “il programma InvestEU sostiene gli investimenti in tutta Europa che daranno impulso alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile. Sono lieto che l’accordo odierno convoglierà i finanziamenti verso le PMI e le piccole imprese a media capitalizzazione a sostegno di questi obiettivi dell’UE. Questo – ha detto – è un ottimo esempio di come InvestEU aiuta le piccole e medie imprese a rendere l’Europa più verde ed equa, contribuendo al tempo stesso alla crescita sostenibile e alla sicurezza alimentare”.


Il programma InvestEU fornisce all’UE finanziamenti a lungo termine sfruttando fondi pubblici e privati a sostegno delle priorità politiche dell’UE. Nell’ambito del programma, il Fondo InvestEU viene attuato attraverso partner finanziari che investiranno in progetti utilizzando la garanzia del bilancio dell’UE e mobilitando così almeno 372 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi.

A Roma la prima edizione di Quartiere vino Pigneto

A Roma la prima edizione di Quartiere vino PignetoRoma, 11 apr. (askanews) – Un nuovo evento dedicato ai vini naturali sta per arrivare a Roma. SO2, enoteca e società di distribuzione di vini naturali italiani ed europei attiva da molti anni nel settore, organizzerà la prima edizione di Quartiere Vino Pigneto da sabato 11 a domenica 12 maggio, con il sostegno di Vini Selvaggi, Fiera Indipendente di Vini Naturali nata nel 2019.


Tutto nasce dal desiderio di coniugare una fiera legata alla distribuzione di vini naturali con una festa in grado di coinvolgere il Pigneto, un quartiere che ha un’alta densità di locali che vendono vini naturali, tra cui SO2. Si partirà sabato 11 maggio con la Degustazione Diffusa: le cantine faranno degustare le loro etichette di vini naturali nei ristoranti, nelle enoteche, negli studi di architettura/grafica e nelle realtà artigiane aderenti all’evento, che per l’occasione mostreranno il proprio lavoro organizzando mostre e tour dimostrativi. Domenica 12 maggio tutti gli appassionati di vini naturali potranno assaporare oltre 400 vini provenienti da Italia, Francia, Spagna e Slovenia dalle 11.00 alle 20.00 all’Hotel Aeterna.

L’Aceto balsamico di Modena protagonista al Vinitaly

L’Aceto balsamico di Modena protagonista al VinitalyRoma, 11 apr. (askanews) – Anche l’Aceto Balsamico di Modena IGP tra i protagonisti dell’edizione 2024 del Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati Vinitaly, che si tiene a Veronafiere dal 14 al 17 aprile. Un’intera giornata, quella di domenica 14 aprile, in cui il prodotto dell’agroalimentare Made in Italy più esportato nel mondo, con oltre il 90% della produzione, si presenta al pubblico del Vinitaly.


Il primo appuntamento, in programma per le 10.30 nella Sala Masterclass del Padiglione Emilia-Romagna prevede una degustazione guidata in purezza, tenuta attraverso l’utilizzo del Consortium Profile. La seconda Masterclass, in collaborazione con il Consorzio del Prosecco DOC, è prevista invece alle 16 al Prosecco DOC Pavillon in Area H, con una degustazione di cocktail a base di Prosecco DOC e Aceto Balsamico di Modena IGP.


Un comparto, quello dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, che si compone di 2400 aziende agricole, con una superficie vitata di oltre 14.000 ettari, 92 produttori di mosto e aceto di vino e 61 acetaie, impiegando tra i 25.000 e i 30.000 addetti lungo tutta la filiera produttiva, per una produzione annua che si attesta stabilmente tra i 95 ed i 100 milioni di litri ed un valore al consumo che supera il miliardo di euro.

Lega: a rischio export formaggio in Giappone, Ue trovi soluzione

Lega: a rischio export formaggio in Giappone, Ue trovi soluzioneRoma, 11 apr. (askanews) – “Per un cavillo burocratico sono a rischio le esportazioni di Parmigiano Reggiano e Grana Padano in Giappone. Dal 2026 non si potrà infatti più confezionare a destinazione le forme a pezzi, così come previsto dall’accordo di paternariato con l’Unione europea per venire incontro alle esigenze delle imprese casearie italiane, non ancora pronte ad esportare in forma ridotta come richiesto dal mercato giapponese”. Così i senatori della Lega Elena Murelli e Gian Marco Centinaio, a seguito della risposta all’interrogazione indirizzata al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.


I formaggi sono tra i comparti in cui l’export è cresciuto di più nel 2023 proprio in Giappone, che resta il secondo Paese extra europeo per esportazioni casearie. “Abbiamo sollevato il problema attraverso un’interrogazione al ministro dell’Agricoltura, nella quale chiedevamo una proroga della deroga all’esportazione delle forme in formati piccoli, consentendo il tempo necessario per l’adeguamento degli impianti ai canoni del mercato locale”. “Chiediamo al Mipaaf – spiegano in una nota – di intensificare l’interlocuzione che ci informa di aver avviato con la Commissione Ue, così come al Maeci, per giungere il prima possibile a una soluzione del problema, per salvaguardare gli investimenti già avviati dai produttori e garantire un futuro a un canale così importante per le esportazioni dei formaggi italiani”.

Ok Pe a ‘direttiva Colazione’: origine miele sarà in etichetta

Ok Pe a ‘direttiva Colazione’: origine miele sarà in etichettaRoma, 11 apr. (askanews) – I consumatori europei potranno vedere chiaramente indicato il paese di origine del miele sull’etichetta. In arrivo anche nuove regole per la frutta in marmellate e le confetture. E’ stato approvato ieri in via definitiva dal Parlamento Ue l’accordo politico provvisorio con il Consiglio sulle norme aggiornate in materia di composizione, denominazione, etichettatura e presentazione di alcuni prodotti alimentari per la prima colazione, la cosiddetta direttiva ‘Colazione’, con 603 voti favorevoli, 9 contrari e 10 astensioni.


La legge deve ora essere adottata dal Consiglio, prima di essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrare in vigore 20 giorni dopo. I Paesi dell’UE applicheranno le nuove norme due anni dopo l’entrata in vigore. In particolare, le nuove norme contrasteranno le importazioni di miele adulterato da paesi terzi attraverso l’etichettatura obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine e avvieranno un processo per creare un sistema di tracciabilità del miele. Vi sarà inoltre un’etichettatura più chiara sul tenore di zucchero nei succhi di frutta e sul tenore minimo di frutta nelle confetture e nelle marmellate.


“Oggi abbiamo compiuto un passo importante nell’etichettatura dell’origine dei prodotti alimentari – ha detto il relatore Alexander Bernhuber (PPE, Austria) – e abbiamo adottato misure rigorose per combattere la frode nel miele. Il paese di origine deve essere chiaramente indicato sull’etichettatura delle miscele di miele. Inoltre, sono stati fissati standard di qualità più elevati ed è stata individuata la necessità di un sistema di tracciabilità dell’UE per il miele. Tali iniziative garantiranno che i consumatori siano meglio informati e che sia gli apicoltori che i consumatori siano meglio protetti contro il miele adulterato”. La revisione delle norme di commercializzazione dell’UE per alcune direttive “colazione” è stata proposta dalla Commissione europea il 21 aprile 2023 per aggiornare le norme attuali che hanno più di 20 anni.

Cia: bene Pe su direttiva suolo, si tutela risorsa primaria

Cia: bene Pe su direttiva suolo, si tutela risorsa primariaRoma, 11 apr. (askanews) – “Così si tutela quella che è una risorsa fondamentale per gli agricoltori e le aree interne, base delle produzioni agricole e fonte di reddito per le comunità rurali -commenta il presidente nazionale Cristiano Fini- ma anche per tutti i cittadini, perché un suolo in salute è un argine prezioso contro inquinamento e dissesto idrogeologico. Ora la direttiva europea sia da gancio per arrivare finalmente anche in Italia a una legge in materia”. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani commenta l’ok della plenaria del Parlamento Ue alla direttiva sul monitoraggio e la resilienza del suolo.


Il testo finale approvato in plenaria accoglie diverse delle richieste avanzate da Cia negli ultimi mesi. In particolare, sono stati cancellati gli obiettivi di miglioramento dello status del suolo fondati su un predeterminato arco temporale e, quindi, scientificamente irragionevoli; è stata scongiurata l’imposizione di un approccio top-down a favore di un sistema di consulenze per i gestori terrieri; è aumentata la garanzia di protezione dei dati sensibili degli agricoltori; è stato eliminato il sistema sanzionatorio che avrebbe gravato su persone fisiche o giuridiche. Inoltre, rispetto al consumo di suolo, questione da sempre prioritaria per Cia, c’è la conferma per gli Stati membri di mettere in atto azioni e misure per ridurre il più possibile il consumo di suolo; di dare priorità alle aree in cui la perdita di servizi ecosistemici verrebbe ridotta al minimo e di preservare quanto più possibile la fertilità del suolo, la biodiversità, la permeabilità dell’acqua, la filtrazione e la ritenzione.


Cia auspica che anche il Consiglio, prossimo step della direttiva prima dell’inizio dei triloghi, mantenga le disposizioni sul consumo di suolo, come segnale importante di solidarietà al settore agricolo.

Ok Parlamento Ue a direttiva monitoraggio e resilienza del suolo

Ok Parlamento Ue a direttiva monitoraggio e resilienza del suoloRoma, 11 apr. (askanews) – Il Parlamento Europeao ha adottato ieri la sua posizione sulla proposta della Commissione per una legge sul monitoraggio del suolo, il primo atto legislativo dell’UE dedicato al suolo, con 336 voti favorevoli, 242 contrari e 33 astensioni. Il Parlamento ha ora adottato la sua posizione in prima lettura. Il dossier sarà seguito dal nuovo Parlamento dopo le elezioni europee del 6-9 giugno. “Siamo finalmente vicini al raggiungimento di un quadro comune europeo per proteggere i nostri suoli dal degrado – ha detto il relatore Martin Hojsík (Renew, SK) – Senza suoli sani, non ci sarà vita su questo pianeta. Il sostentamento degli agricoltori e il cibo sulla nostra tavola dipendono da questa risorsa non rinnovabile. Ecco perché è nostra responsabilità adottare il primo atto legislativo a livello europeo per monitorare e migliorare la salute del suolo”.


I deputati sostengono l’obiettivo generale di avere suoli sani entro il 2050, in linea con l’ambizione UE sull’inquinamento zero e la necessità di una definizione armonizzata di salute del suolo, nonché di un quadro di monitoraggio completo e coerente per promuovere la gestione sostenibile del suolo e risanare i siti contaminati. La nuova legge obbligherà i paesi dell’UE a monitorare prima e poi a valutare lo stato di salute di tutti i suoli sul loro territorio. Le autorità nazionali possono applicare i descrittori del suolo che meglio illustrano le caratteristiche del suolo di ciascun tipo di suolo a livello nazionale.


I deputati propongono una classificazione a cinque livelli per valutare la salute del suolo (stato ecologico elevato, buono, moderato, suoli degradati e criticamente degradati). I suoli con uno stato ecologico buono o elevato sarebbero considerati sani. Secondo la Commissione ci sono circa 2,8 milioni di siti potenzialmente contaminati nell’UE e andrà stilato unelenco pubblico di questi siti in tutti i paesi dell’UE entro quattro anni dall’entrata in vigore di questa direttiva. I paesi dell’UE dovranno inoltre indagare, valutare e ripulire i siti contaminati per affrontare i rischi inaccettabili per la salute umana e l’ambiente dovuti alla contaminazione del suolo. I costi devono essere pagati da chi inquina in linea con il principio “chi inquina paga”.