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Equo compenso, Fondazione Inarcassa: nessuna marcia indietro da Anac

Equo compenso, Fondazione Inarcassa: nessuna marcia indietro da AnacRoma, 13 mar. (askanews) – “Desideriamo tranquillizzare architetti e ingegneri liberi professionisti, nonchè i RUP e chiarire la natura del parere pubblicato da ANAC che attiene al principio di eterointegrazione della lex specialis. Questo principio è utilizzato in casi eccezionali per colmare una lacuna del bando di gara ricorrendo ad altra norma o istituto. Questo chiarimento è necessario a seguito di un’interpretazione diffusa ieri, in seguito alla delibera 28 febbraio 2024, n. 101 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione non aderente al dettato normativo, che arrivava a ipotizzare la possibilità di gare senza equo compenso”. Così si è espresso Andrea De Maio, Presidente della Fondazione Inarcassa – Fondazione degli Architetti e Ingegneri liberi professionisti.


Il caso trattato dall’ANAC è particolare, in quanto il bando carente del principio dell’equo compenso, è stato pubblicato all’indomani della entrata in vigore della L. 49/2023. Certamente non è una situazione ripetibile in futuro, atteso che la stessa ANAC ha già previsto nel bando tipo per i servizi di ingegneria e architettura – in consultazione – l’applicazione dell’equo compenso, suggerendo alle Stazioni Appaltanti di applicare il ribasso esclusivamente sulle spese generali. “Vogliamo ricordare che il bando-tipo ANAC sarà vincolante per le stazioni appaltanti, le quali dovranno uniformarsi ad esso. Siamo fermamente convinti che la delibera 28 febbraio 2024, n. 101 non influenzerà i comportamenti delle Stazioni Appaltanti, che registriamo essere sempre più corretti e attenti all’equo compenso, anche grazie al costante contributo di ANAC. Invitiamo coloro che avessero ancora dei dubbi a rileggere con attenzione la delibera in questione che chiude il parere con una prova di resistenza. In altre parole, anche se l’equo compenso fosse stato applicato, il ricorrente non sarebbe risultato comunque vincitore della procedura”.


“Da un punto di vista strettamente giuridico – conclude De Maio – il fatto che sia stata necessaria una prova di resistenza, conferma (e non indebolisce) la valenza del principio dell’equo compenso, misura assolutamente coerente al quadro normativo vigente e necessaria per frenare la perdita di competitività e di reddito di intere categorie professionali che impatta sulla qualità delle prestazioni rese e – con riferimento ai settori tecnici di ns. interesse – sulla sicurezza stessa dei cittadini”.

Nuovo purpose Decathlon: “Move people through the wonders of sport”

Nuovo purpose Decathlon: “Move people through the wonders of sport”Roma, 13 mar. (askanews) – Decathlon, brand sportivo multispecialista leader a livello mondiale, svela il suo nuovo purpose, “Move People Through the Wonders of Sport”, e la strategia alla base di questa nuova e audace ambizione di portare lo sport innovativo e sostenibile a tutti e tutte. Nell’ambito di questa evoluzione, Decathlon svela il suo nuovo brand, che comprende un’identità dinamica e lungimirante e il nuovo logo “Orbita”.


Fin dall’inizio del suo viaggio nel 1976, Decathlon ha sempre creduto nel ruolo vitale dello sport nell’aiutare le società a essere più sane e più felici. E oggi le persone hanno bisogno dello sport più che mai. All’inizio di questo percorso di trasformazione, Decathlon ha scritto la sua “North Star”, un’ambizione a lungo termine per accelerare la sua mission per il bene delle società e del pianeta. Guidati dalla North Star, è nato un nuovo purpose: Move People Through the Wonders of Sport.


Ancorata a questo obiettivo, Decathlon sta adottando un’ambiziosa strategia globale, che comprende una migliore customer experience, un forte impegno per la sostenibilità e una modernizzazione complessiva dell’azienda. Il fulcro della customer experience è un brand evoluto, presentato oggi. Barbara Martin-Coppola, Decathlon’s Global Chief Executive Officer: “La giornata odierna segna un momento molto speciale nella storia e nel futuro di Decathlon. Ora più che mai il mondo ha bisogno dello sport. Ha un potere unificante e può migliorare sia la salute fisica che quella mentale. Noi di Decathlon vogliamo avere un impatto positivo maggiore sulle persone, sulla società e sul pianeta, Moving People Through the Wonders of Sport. Sono orgogliosa di lavorare verso la North Star, il nostro faro guida e la nostra ambizione, insieme a collaboratori e collaboratrici. È stato incredibile vedere i vari team riunirsi per celebrare ciò che ci rende speciali: consentire a tutti e tutte di praticare lo sport secondo il proprio ritmo. Sono fiduciosa che la nostra ambiziosa strategia, che evolve il nostro business model, garantirà a Decathlon di essere leader del settore come brand sportivo unico e affidabile”.


Una nuova brand identity e portfolio. La nuova brand identity di Decathlon riflette l’ambizione del brand di celebrare al contempo il suo passato. Insieme a un blu dinamico, ora accoglie una nuova brand icon – “l’Orbita” – che esprime movimento, l’ambizione di raggiungere nuove vette e circolarità, al centro del business model sostenibile di Decathlon. Decathlon sfrutta tutto il potenziale del brand per portare lo sport a tutti e tutte attraverso un brand portfolio nuovo e semplificato con 9 category specialists: Quechua (mountain), Tribord (water and wind), Rockrider (outdoor cycling), Domyos (fitness), Kuikma (racket), Kipsta (team sports), Caperlan (wildlife), Btwin (urban gliding and mobility) e Inesis (target), e 4 expert brands: Van Rysel, Simond, Kiprun e Solognac.


Un business model basato sulla sostenibilitå. Tutto il bene che lo sport può apportare alla vita delle persone e alle società non può andare a scapito del pianeta. Decathlon vuole essere una forza trainante e si è impegnata a diventare Net Zero entro il 2050. Gli obiettivi di decarbonizzazione di DECATHLON sono (scope 1, 2 & 3): – Riduzione del 20% delle emissioni assolute di CO2 nel 2026. – Riduzione del 42% delle emissioni assolute di CO2 nel 2030 e zero emissioni nette entro il 2050. Fortemente impegnata nel raggiungimento della sua ambizione, Decathlon ha, per il secondo anno consecutivo nel 2023, separato la sua crescita dalle sue emissioni di CO2. Decathlon lavora a stretto contatto con fornitori e partner per attivare la sostenibilità lungo tutta la supply chain. Con questo approccio collaborativo, Decathlon collabora con i fornitori per decarbonizzare i processi e aprire la strada a nuovi business model basati sulla circolarità e sull’aumento del ciclo di vita dei prodotti. Ciò significa anche che in tutta la gamma di articoli, Decathlon sta aumentando la durata di vita degli stessi e consentendo ai clienti di riutilizzare, riparare e riciclare i loro prodotti. Una nuova customer experience guidata dal digital first mindset. Decathlon sta sfruttando la potenza del digitale con un rinnovamento globale del sito e-commerce per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto fluida, sempre e ovunque. La supply chain digitale di Decathlon è stata ripensata con i migliori strumenti e algoritmi di intelligenza artificiale per consentire previsioni accurate, pianificazione dell’assortimento e parametri di stock. Ciò ha già portato a riduzioni significative dei livelli di stock e a numerosi miglioramenti, tra cui la riduzione dei costi di trasporto, dell’impronta di carbonio e dei tempi di consegna. Decathlon sta inoltre aprendo la strada a nuovi modi per coinvolgere i propri clienti in un’esperienza coinvolgente, inclusa la sua app per lo shopping 3D su Apple Vision Pro negli Stati Uniti. A partire dai prossimi mesi, più di 1.700 negozi in tutto il mondo saranno ristrutturati con un allestimento completamente nuovo, offrendo ai clienti una navigazione intuitiva, una maggiore visibilità dei prodotti, accattivanti display fisici e digitali e un’atmosfera esteticamente gradevole. Innovazione al cuore del multi specialist sports brand. Ogni giorno, oltre 850 ingegneri e 400 designer di Decathlon inventano, creano, progettano e provano incessantemente nuovi materiali e prodotti. Il risultato è una serie di soluzioni sportive rivoluzionarie, sostenute da 900 brevetti. L’organizzazione di Decathlon si ispira a questa cultura e comprende team di esperti come Booster Innovation – a supporto delle squadre locali, Sports Lab – dedicato allo studio degli sport e delle dinamiche del corpo umano, AddLab – un centro di prototipazione 3D e Advanced Design – che progetta gli sport e LE esperienze del futuro. Guardare al futuro Decathlon punta a diventare una delle organizzazioni più inclusive al mondo. Nel 2023, l’executive team di Decathlon ha raggiunto la parità per la prima volta nella sua storia e l’azienda ha assunto impegni senza precedenti per il 2026, tra cui la misurazione della rappresentanza, dell’inclusione e dell’appartenenza, l’azione e la definizione di standard globali e le migliori prestazioni della categoria nel DE&I. Decathlon sta costruendo e rafforzando comunità come le donne nella leadership e programmi associati, creando partenariati esterni con esperti del DE&I. Nel 2023, Decathlon ha ricevuto numerosi riconoscimenti nel settore, tra cui un 10° posto nella categoria Vendita al dettaglio e all’ingrosso di Forbes come “Best employer for woman” al mondo.

Al via la seconda edizione dell’hackathon “Women Shape the Future”

Al via la seconda edizione dell’hackathon “Women Shape the Future”Roma, 12 mar. (askanews) – Parte la seconda edizione di “Women Shape the Future”, l’hackathon promosso da Philip Morris nell’ambito del Philip Morris Institute for Manufacturing Competences, il centro di Philip Morris per l’alta formazione delle competenze legate a Industria 4.0, in collaborazione con Codemotion, la piattaforma di riferimento per la crescita professionale degli sviluppatori e per le aziende alla ricerca dei migliori talenti IT, e Meditech, centro di competenza per l’innovazione e l’Industria 4.0.


L’attività dell’hackathon si inserisce in questo percorso volto a ispirare le studentesse provenienti dalle Università delle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna e a costruire il loro futuro attraverso open innovation, creatività e condivisione, confrontandosi sulle challenge aziendali e proponendo soluzioni innovative e all’avanguardia che integrano tecnologia, scienza e innovazione in modo originale e concreto nell’ambito delle seguenti aree: – Applicazione dell’intelligenza artificiale per garantire un approvvigionamento energetico sostenibile; – Gestione responsabile dell’acqua nelle realtà manifatturiere e nelle filiere produttive; – Applicazione dell’Internet of Things per implementare sistemi logistici avanzati.


“Siamo orgogliosi di lanciare oggi la seconda edizione dell’Hackathon ‘Woman Shape the Future’, un’iniziativa nata per valorizzare la creatività e l’inventiva delle giovani studentesse del Mezzogiorno in ambito STEM” ha dichiarato Eleonora Santi, Direttrice Relazioni Esterne Philip Morris Italia. “Secondo i dati Eurostat – ha proseguito – in Italia nel 2022 le donne erano appena il 16% tra gli specialisti dell’ICT; gli uomini l’84%. È necessario un impegno comune per abbattere lo stereotipo, purtroppo ancora attuale, che vede le discipline e le carriere STEM ad appannaggio quasi esclusivo degli uomini, nella piena consapevolezza – ha concluso – che le sfide delle grandi trasformazioni possono essere vinte solo se tutte e tutti giocano un ruolo da protagonista”. Chiara Russo, Co-founder e Presidente esecutivo di Codemotion: “Siamo orgogliosi di mettere a disposizione delle studentesse la nostra esperienza nel mondo digitale: questo progetto vuole fornire il contesto e gli strumenti adatti per far emergere il talento femminile e stimolare l’innovazione in settori cruciali per il nostro futuro. Nel nostro Paese, la percentuale di professioni in ambito ICT svolte da donne è ancora troppo bassa: è necessario che cresca perché senza il coinvolgimento delle ragazze nell’ambito scientifico e tecnologico si perdono tantissime opportunità di sviluppo.”


Le studentesse che parteciperanno all’hackathon saranno guidate da mentor, esperti di settore, sviluppatori, professionisti IT e figure tecniche di Philip Morris. I progetti, da consegnare entro il 4 maggio, saranno poi valutati da una giuria, che premierà i due team che hanno sviluppato le progettualità più interessanti. Alla conclusione dell’hackathon verrà organizzato un evento di premiazione ed una visita presso gli stabilimenti di Philip Morris Manufacturing & Technology di Bologna, il centro di eccellenza mondiale di Philip Morris International per la produzione su larga scala dei prodotti del tabacco senza combustione, per l’innovazione di prodotto e di processo e per la formazione del personale.

Flp riceve delegazione di funzionari delle Pa europee

Flp riceve delegazione di funzionari delle Pa europeeRoma, 8 mar. (askanews) – “L’Erasmus delle pubbliche amministrazioni” così Marco Carlomagno, segretario generale di FLP, Federazione dei lavoratori pubblici e delle pubbliche funzioni, sintetizza PACE – Public Administration Cooperation Exchange – il programma di mobilità paneuropea fra amministrazioni pubbliche degli stati membri, finanziato dalla DG Reform della Commissione UE attraverso le risorse dello Strumento di Sostegno. Nell’ambito della sessione organizzata dal 4 al 6 marzo dal Dipartimento della Funzione pubblica, una delegazione di dirigenti del Dipartimento e delle pubbliche amministrazioni provenienti da diversi Paesi europei – Francia, Portogallo, Grecia – ha incontrato la rappresentanza di FLP nella sede romana della federazione per un momento di confronto sul tema “Il dialogo sociale in una prospettiva evolutiva: gestione della contrattazione collettiva e dei rapporti di lavoro”.


“Un progetto importante – ha detto il segretario generale Carlomagno – perché prevede un interscambio di esperienze tra i vari Paesi UE e l’Italia ha fortemente bisogno di un’innovazione nell’ambito del sistema delle pubbliche amministrazioni”. A emergere dalla giornata di lavoro, le fragilità del settore italiano. “Nelle altre pubbliche amministrazioni esiste il diritto alla carriera, la valorizzazione e l’importanza strategica dei servizi pubblici che vanno offerti – fa notare Carlomagno, che aggiunge – nel confronto con i colleghi europei è emersa la drammatica carenza di personale che esiste in Italia. Rispetto alla Francia, dove esistono 6 milioni di dipendenti pubblici, noi siamo a 3 milioni e 200mila dipendenti pubblici, di cui solo 2,8 milioni sono stabilizzati”.


“Nel resto d’Europa la digitalizzazione viene studiata e implementata costantemente ma è, soprattutto, un motore di trazione anche nell’ambito del PIL” ha ricordato il segretario generale e ha aggiunto “Parlo dei Paesi, non solo del Nord Europa, ma anche della stessa Francia, dell’importante lavoro che sta facendo il Portogallo e anche della Grecia post crisi: tutti stanno investendo notevolmente nelle nuove tecnologie e, soprattutto, si occupano di avere una visione del futuro per garantire una crescita nell’ambito del proprio settore e ovviamente nell’ambito del settore economico di tutta l’economia globale dei Paesi”. L’incontro ha affrontato anche il tema del ricambio generazionale: “Oggi, nella contrattazione non si discute di formazione, né di stipendi bassi. Per cui succede che circa il 6% dei nuovi assunti, e quindi dei giovani, lascia la pubblica amministrazione. Non c’è un problema solo nel trovare persone competenti ma anche nel trattenerle” ha aggiunto Carlomagno. “In Europa, il personale della PA viene valorizzato – ha continuato il segretario – esiste un sistema di carriere, un sistema di progressioni, esiste un sistema in cui il funzionario pubblico riveste un ruolo strategico nell’ambito del Paese”. La sfida quindi, in Italia, è proprio quella di riportare al centro il ruolo del dipendente pubblico.


E ha concluso Carlomagno: “Oggi, essere dirigente e funzionario in una pubblica amministrazione italiana deve passare anche per la conoscenza delle altre esperienze europee, è importante acquisire nuovi spunti e punti di vista e portarli avanti in un sistema in cui, come cittadini europei, dobbiamo avere adeguate amministrazioni pubbliche, sempre più con un interscambio di dati”.

Parchi acquatici, Caribe Bay si prepara alla nuova stagione

Parchi acquatici, Caribe Bay si prepara alla nuova stagioneRoma, 8 mar. (askanews) – A Caribe Bay, parco a tema acquatico di 80.000 mq nel cuore di Jesolo (VE), sono in corso i preparativi in vista dell’apertura della stagione 2024, prevista sabato 1 giugno.


I lavori principali, visibili anche dall’esterno, riguardano la realizzazione di un terrapieno che ingloberà parte delle strutture portanti di Captain Spacemaker e degli altri scivoli più alti, e permetterà di ricavare Silver Cove, una nuova area di 4.000 mq dedicata al relax degli ospiti in posizione panoramica, senza allargare gli attuali confini del parco: l’area sarà tematizzata con sabbia bianca e palme, per un totale di oltre 200 zone d’ombra, a cui si affiancheranno nuovi servizi e un punto ristoro. Il progetto comprende anche il restyling di Crazy River, storico scivolo del 1992, che da quest’anno si chiamerà Silver Waterfalls e sarà immerso in un’ambientazione di grande impatto tra cascate e rovine Maya. Le due discese dello scivolo si intrecceranno con un nuovo percorso pedonale che comprenderà anche passaggi segreti, tunnel completamente immersi nella vegetazione e ponti sospesi, con numerosi “hot-spot” fotografici. L’investimento, del valore di circa 1,5 milioni di euro, comprende anche l’ampliamento della struttura di ingresso per ricavare 1.000 mq di nuovi locali docce, armadietti, spogliatoi e ampliare gli uffici. “Il nostro obiettivo è di offrire agli ospiti un’esperienza unica e sempre appagante – spiega Luciano Pareschi, CEO e Founder Caribe Bay – la ratio alla base dello sviluppo di questa nuova area non è quella di aumentare la capienza del parco, bensì di migliorare il benessere degli ospiti, moltiplicando gli spazi e i servizi a loro disposizione. Nonostante le sfide legate alle condizioni meteorologiche e all’aumento dell’inflazione, il 2023 è stato un anno eccezionale per il parco: abbiamo chiuso con oltre 300.000 visitatori e un aumento del 35% nelle vendite dei pacchetti parco + hotel, per un totale di 5.400 room-nights”.


Numeri ancora più significativi se si considera che si riferiscono a poco più di 3 mesi di stagione, a dimostrazione del posizionamento sempre più centrale del parco nel panorama dell’offerta turistica di Jesolo e di tutta la costa veneta, con particolare riferimento ai mercati internazionali: Austria, Germania e Slovenia per la formula parco + hotel, Germania, Austria e Ungheria per il solo parco. Il successo ottenuto è la conferma della strategia di sviluppo intrapresa dal fondatore Luciano Pareschi, ancora oggi proprietario del parco insieme alla sua famiglia. In pochi anni, ha investito oltre 40 milioni di euro per trasformare l’ex Aqualandia in uno dei parchi a tema acquatici più rinomati e premiati nell’area EMEA.


A medio e lungo termine, la famiglia Pareschi pianifica ulteriori investimenti per un totale di 40 milioni di euro. Questi investimenti si concentreranno su diverse aree, dalla sostenibilità, con l’obiettivo di rendere il parco autosufficiente dal punto di vista energetico, allo sviluppo di nuove attrazioni e tematizzazioni, che potrebbero comportare anche un aumento dell’attuale superficie del parco. In questo contesto si inserisce la soddisfazione per il recente aggiornamento dell’accordo pianificatorio relativo all’area del parco acquatico Caribe Bay in viale Padania. “Il via libera all’accordo da parte del Consiglio Comunale – dichiara Pareschi – migliorerà da subito l’accessibilità del parco, la viabilità e la sicurezza degli ospiti, grazie alla sostituzione dell’attuale incrocio a raso tra viale Padania, via Buonarroti e via Ceolotto e la creazione di un attraversamento pedonale. In prospettiva, inoltre, apre alla possibilità di un’estensione del parco di 12.500 metri, funzionale ai nostri progetti di sviluppo. Abbiamo idee ambiziose, con l’obiettivo di creare qualcosa di unico e sorprendente che, oltre a stupire gli ospiti, contribuisca attivamente allo sviluppo del territorio generando opportunità occupazionali e stimolando il pubblico a scoprire la straordinaria ricchezza paesaggistica e culturale di questa zona, così vicina a Venezia”.


Tra i progetti in pipeline si inserisce anche Agua Azul, un’area tematica dedicata al benessere, con 12 vasche idromassaggio, cascate cervicali e una grande piscina ad alta salinità, dove provare la stessa sensazione di un bagno nelle acque del Mar Morto. L’espansione del parco e il continuo aumento degli ingressi influenzano positivamente anche l’occupazione. Caribe Bay ha avviato una campagna di reclutamento per oltre 200 posizioni in varie aree tra cui logistica, attrazioni, ospitalità e servizio clienti, oltre ai 50 membri del cast artistico che contribuiscono alla proposta di spettacoli dal vivo di alta qualità.

Approccio innovativo nel libro “Il Megafono sociale” firmato Danone

Approccio innovativo nel libro “Il Megafono sociale” firmato DanoneRoma, 6 mar. (askanews) – In Danone la sostenibilità economica va di pari passo con quella sociale e ambientale e il business diventa uno strumento concreto per fare del bene.


Un approccio innovativo, che per la prima volta viene raccontato nel libro “Il Megafono Sociale – Un nuovo modello di Creazione del Valore”, distribuito dall’Harvard Business Review Italia e che racchiude il pensiero di Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone* Italia & Grecia, attraverso il dialogo con la giornalista Maria Cristina Origlia. Il volume descrive nel dettaglio i progetti di Danone in Italia, come sono nati e quali risultati concreti abbiano generato, perché siano di spunto, di riflessione e anche di esempio per altre aziende che desiderano avere un impatto economico e sociale Danone e il modello del Megafono Sociale.


Come suggerisce la stessa etimologia di matrice greca, il megafono ha lo scopo di dare potenza alla voce umana, ma anche di orientarla in una direzione senza che si disperda. Da questa intuizione parte il “Megafono Sociale” e il suo modello di business ispirato alla duplice visione di Danone di crescita economica e benessere sociale e che, amplificando l’impegno dei brand in tema di sostenibilità, genera un impatto positivo sulla società grazie a iniziative concrete e mirate e con il supporto di partner esperti e riconosciuti. Il modello si struttura in 7 fasi consequenziali: alla base c’è la marca e il suo posizionamento sul mercato, grazie alle risorse tangibili e intangibili che possiede e che è in grado di mettere a disposizione (logo, jingle, pay-off, ingredienti, beneficio), segue poi l’individuazione di una causa socialmente rilevante e di un partner esperto nell’ambito d’azione individuato. Il quarto momento consiste nel lavoro sinergico tra il brand e il partner, che mettono in campo un’azione concreta per il raggiungimento dell’obiettivo connesso alla causa sociale. Si dà quindi il via alla costruzione di una campagna creativa per la quale viene ingaggiato un ambasciatore che sposa la causa e se ne fa portavoce e il coinvolgimento di collaboratori interni all’azienda stessa affinché diventino portatori del messaggio e della causa. L’ultima fase riguarda l’impatto concreto che tali azioni hanno sui soggetti interessati, nonché l’impatto mediatico che l’azione è in grado di generare per contatti e pubblico raggiunto, sentiment, valore economico e sociale.


“Il megafono sociale che abbiamo immaginato cambia i paradigmi di comunicazione e marketing, quest’ultimo viene così chiamato a realizzare campagne rivolte non più soltanto alla vendita, ma a valorizzare i brand in funzione della causa sociale che hanno abbracciato. Tutto nasce dal duplice progetto economico e sociale di Danone secondo cui la responsabilità sociale d’impresa non si ferma ai cancelli delle aziende” – spiega Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone* Italia & Grecia – “Bisogna, pertanto, partire da cosa le aziende sanno fare meglio: il business. E, attraverso quello, immaginare iniziative concrete con il terzo settore con cui stringere alleanze per rispondere ai crescenti bisogni sociali”. Il megafono sociale all’opera: i casi Danacol, Danette, Alpro e Actimel.


– Tra le iniziative del Megafono Sociale, c’è quella promossa dal brand Danacol che, con i suoi steroli vegetali favorisce la riduzione del colesterolo. Il brand Danacol ha abbracciato pertanto una causa sociale rilevante, quale la prevenzione delle malattie cardiovascolari, trovando nel Policlinico Gemelli un partner di grande rilevanza e credibilità. È nata così l’iniziativa “Il mese del cuore” con 31.000 tra check-up gratuiti e misurazioni in farmacia, con un piano di arrivare a farne altri 60.000. Naturalmente grazie ad un ambassador d’eccezione come Elio, che ha sposato appieno la causa diventandone un convinto sostenitore. – Tra le azioni messe in campo c’è poi l’iniziativa promossa da Danette con PizzAut per promuovere l’inclusione sociale. In Italia, si stima che siano circa 600.000 le persone nel quadro dello spettro autistico e per i ragazzi e le ragazze con forme lievi di autismo, l’inserimento nel mondo del lavoro è estremamente difficile. In questa occasione il modello del Megafono Sociale ha permesso di identificare un partner esperto sui temi dell’autismo come PizzAut, pizzeria interamente gestita da ragazzi autistici, per promuovere un’attività di gioia e musica, supportando l’apertura del nuovo ristorante di Monza nell’aprile 2023. Non solo, il testo del famoso jingle di Danette è stato riadattato da Danone con il contributo di Elio e le Storie Tese e da Germano Lanzoni, per supportare la promozione del progetto di Nico Acampora ed esortare all’inclusione. – Secondo gli ultimi dati ISTAT, il tasso disoccupazione giovanile in Italia è pari al 20,1%, coinvolgendo 1,67 milioni di giovani (quasi 1 giovane su 5 tra i 15 e i 29 anni). Ecco perché Alpro – brand pioniere da più di quarant’anni di un’alimentazione a base vegetale – insieme al partner Piazza dei Mestieri (Fondazione dedicata a sviluppare il potenziale dei giovani a rischio di dispersione scolastica ed esclusione sociale) ha supportato l’iniziativa di ricollocazione giovanile, mediante sostegno alla formazione dei ragazzi nell’ambito della professione di barista. Una sinergia che unendo visione sul futuro dell’alimentazione e investimento sulla formazione ha creato un percorso della durata 4 anni, rivolto a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 19 anni con un tasso di placement al termine del percorso dell’80-90%. – Un ulteriore esempio di attivazione del modello “Megafono sociale” è stato promosso dal brand Actimel che, grazie alla vitamina D, da sempre offre un beneficio di rafforzamento del sistema immunitario. L’idea nasce durante il periodo della pandemia, quando, partita la campagna vaccinale, si manifestò la difficoltà di garantire a tutti, soprattutto anziani e fragili, l’accesso ai centri vaccinali. La scelta del partner ideale è ricaduta su Auser, associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società. L’azione si è concretizzata nel sensibilizzare e portare oltre 6.000 anziani nei centri vaccinali, con il supporto mediatico di Leonardo Bonucci, allora capitano della Nazionale italiana vincitrice agli Europei di calcio. *Danone Nutricia Spa Società Benefit

Ics Maugeri: exit Trilantic, Fondazione Salvatore Maugeri socio unico

Ics Maugeri: exit Trilantic, Fondazione Salvatore Maugeri socio unicoRoma, 6 mar. (askanews) – Fondazione Salvatore Maugeri e Trilantic Europe comunicano il perfezionamento del disinvestimento della partecipazione di TCP Hospitals (società controllata da Trilantic Europe) nel capitale sociale di Istituti Clinici Scientifici Maugeri S.p.A. Società Benefit (ICS Maugeri). A seguito del disinvestimento, si è svolta l’assemblea dei soci di ICS Maugeri che ha nominato per il prossimo triennio il nuovo Consiglio di Amministrazione confermando alla guida – si legge in una nota – il Presidente Esecutivo il dott. Luca Damiani, la dott.ssa Chiara Maugeri (Vice Presidente), il dott. Giuseppe Fraizzoli (già Amministratore Delegato) e i consiglieri prof. Giovanni Fattore, dott. Paolo Mancini, dott. Cristian Banfi e l’avv. Carlo Cosmelli.


Resta confermata la composizione del Collegio Sindacale: dott. Ermanno Sgaravato, dott. Antonio Calabrò e dott. Andrea Chiaravalli, al quale è stata affidata la presidenza. Per ICS Maugeri, gli aspetti legali e finanziari dell’operazione sono stati seguiti dal management interno: dott. Luca Gatti (CFO), dott. Alessandro Procaccini (Business Development & Strategic Director), dall’avv. Stefania Federico (Legal and Corporate Affair Director) coadiuvata dal collega avv. Ruggero Battiglia e con il supporto esterno del prof. Paolo Benazzo. Gli aspetti valutativi sono stati seguiti dallo Studio AGFM nella persona del perito dott. Alberto Guiotto, coadiuvato dal dott. Marco Bigliardi. Gli aspetti fiscali sono stati curati dallo studio Foglia & Partners, con il coinvolgimento diretto del dott. Giuliano Foglia, coadiuvato dal Dott. Matteo Carfagnini. Per gli aspetti notarili è stato incaricato il Notaio dott. Cesare Gattoni.


Per Fondazione Salvatore Maugeri ha agito Vitale & Co. quale advisor finanziario con un team che ha visto il coinvolgimento diretto del dott. Orlando Barucci, del dott. Marco Bigogno e della dott.ssa Sara Martini. Lo Studio Giliberti Triscornia e Associati ha curato gli aspetti legali, con un team composto dell’avv. Alessandro Triscornia, dall’avv. Emilio Bettaglio e dall’avv. Davide Ferracin. Per Trilantic Europe ha agito quale advisor legale l’avv. Emanuele Gamna. Mentre NCTM, con un team composto dall’avv. Luigi Croce, l’avv. Vito Bisceglie, l’avv. Elena Granati e l’avv. Francesco Bigerna, ha assistito NAMIRA S.G.R.P.A. quale gestore del fondo immobiliare IASO.


“Siamo molto soddisfatti del percorso realizzato – dichiara il Presidente di ICS Maugeri, Dott. Luca Damiani – che nel 2016 ha previsto la costituzione, in partnership con Trilantic Europe, di ICS Maugeri, consentendo il consolidamento delle attività trasferite dalla Fondazione Salvatore Maugeri e a quest’ultima l’avvio con successo del proprio percorso di rilancio. Siamo orgogliosi che i nostri Istituti, 9 dei quali confermati IRCCS dal Ministero della Salute, costituiscano sul territorio nazionale sempre di più una piattaforma sussidiaria al sistema pubblico. Grazie all’eccellenza della nostra ricerca, dei nostri professionisti sanitari, alle loro competenze in ambito clinico e scientifico, in questi difficili anni abbiamo continuato a offrire un decisivo contributo operativo nell’attività clinico-assistenziale e di ricerca orientata alla diagnosi e cura delle malattie, alla prevenzione e definizione dei rischi da attività produttive e alla riabilitazione di persone che soffrono di disturbi di natura cardiovascolare, respiratoria o neuromotoria, dovuti a patologie post-acute e croniche fortemente disabilitanti, e di pazienti oncologici. La recentissima acquisizione di Hermitage Capodimonte di Napoli, le aperture sul territorio dei nostri nuovi Poliambulatori, l’utilizzo e lo sviluppo delle nuove tecnologie, sono testimonianza della volontà di implementare i servizi di prossimità al cittadino con progettualità precise. Con questa solidità ci apprestiamo a celebrare al meglio i nostri 60 anni di storia. Sento di dovere un ringraziamento agli azionisti, agli stakeholder e a tutti i consiglieri che si sono succeduti in questo periodo, perché è grazie al prezioso contributo di tutti che siamo potuti arrivare a un risultato così importante. Un sentito ringraziamento personale desidero rivolgerlo al Consiglio di Amministrazione della Fondazione Salvatore Maugeri, in particolare alla dott.ssa Chiara Maugeri, vicepresidente della Fondazione stessa, per la rinnovata stima e fiducia che ha inteso accordarmi”. “Siamo molto soddisfatti dell’investimento effettuato in ICS Maugeri – dichiara il Presidente di Trilantic Europe, Dott. Vittorio Pignatti – e dei risultati raggiunti dalla società in questi anni, grazie al management e al supporto degli azionisti. Siamo certi che ICS Maugeri proseguirà nel suo percorso di crescita e nella sua preziosa attività fornita al sistema sanitario italiano”.

Imprese, completata l’acquisizione di i-ReStore da parte di iDude

Imprese, completata l’acquisizione di i-ReStore da parte di iDudeRoma, 1 mar. (askanews) – iPhonedude, con oltre 80% di crescita nei primi sei mesi del 2022, è diventato un punto di riferimento in Italia per riparazioni, assistenza e consulenza e le forniture di tecnologie Apple e non solo. Questo successo è stato guidato da nuove strategie commerciali, una riorganizzazione aziendale che ha portato a un aumento dei punti vendita, e un focus crescente sul segmento dei dispositivi ricondizionati.


Con l’acquisizione di i-ReStore, il gruppo Dude espanderà notevolmente la sua presenza, passando da 5 punti vendita a un totale di 36. Questa espansione promette un significativo aumento del giro d’affari e lancia iDude srl ai vertici del settore delle riparazioni dei dispositivi Apple: il gruppo si impone come il secondo in Italia per volume d’affari e il terzo per numero di punti vendita. Il fatturato complessivo del gruppo, leader in Italia per numero di riparazioni e assistenze, supera i 2.500.000 €. “Sono entusiasta di aver completato questa acquisizione, che consente a iDude srl di diventare un’azienda leader nel mondo della tecnologia Apple con i brand iPhonedude e i-ReStore”, ha commentato Fabio Iacuzio, Fondatore e CEO del gruppo Dude.


“La nostra continua crescita e questo importante incremento dei punti vendita mi rendono estremamente orgoglioso. Sono fiero di ampliare sempre di più la mia presenza sul territorio con i valori che ho sempre cercato di trasmettere nella cura e l’attenzione che i clienti incontrano nei nostri punti vendita. Passare da 5 a 36 negozi è un ulteriore passo verso la creazione di una realtà sempre in espansione, in cui è possibile trovare la migliore assistenza tecnica specializzata esistente sul mercato con il team principale composto da tecnici certificati Apple. Ai nuovi ragazzi che faranno parte del mio team – ha concludo l’imprenditore – voglio comunicare tutto il mio entusiasmo e la mia voglia di farli crescere, portando tutta la mia esperienza e trasmettendo loro la passione, la qualità e i valori che da anni contraddistinguono la famiglia Dude”.

Logista-Ambrosetti, per prodotti da fumo “trasformazione irreversibile”

Logista-Ambrosetti, per prodotti da fumo “trasformazione irreversibile”Roma, 29 feb. (askanews) – Logista Italia, in partnership con The European House – Ambrosetti, presenta il Rapporto annuale sulla distribuzione dei prodotti da fumo e da inalazione 2024, che oltre ad analizzare il contesto attuale e le prospettive future del settore dei prodotti da fumo e da inalazione – tra innovazione e sostenibilità – evidenzia l’evoluzione della rete di vendita, intesa anche come presidio di legalità in un settore da sempre al centro dei fenomeni di contraffazione e contrabbando dei prodotti.


Il Rapporto mette in evidenza la ‘trasformazione irreversibile’, che da un decennio interessa il settore dei prodotti da fumo e inalazione, trainata da un processo di innovazione dei prodotti stessi messo in atto dall’industria del settore. La trasformazione trova riscontro nel fatto che, pur confermandosi i prodotti tradizionali (sigarette, sigari, trinciati, ecc.) il segmento dominante del mercato con oltre l’80% del fatturato, viene registrato un trend di crescita costante per i prodotti di tabacco senza combustione, che rappresentavano il 4% nel 2019 e il 18% nel 2023. Le e-cig nel complesso rappresentano una quota del 5% dei fumatori. La rete di distribuzione di Logista Italia serve circa 60.000 punti vendita (tabaccherie e negozi di prossimità) arrivando a coprire settimanalmente il 100% dei comuni italiani, con un rapporto di una tabaccheria ogni 1.150 abitanti e un accesso medio giornaliero di 15 milioni di clienti. Questi dati confermano la distintiva prossimità al cliente di questo presidio essenziale.


Le accise versate all’erario ammontano a circa 15 miliardi di euro l’anno. Grazie al controllo che l’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) esercita sulle tabaccherie, queste si presentano oggi come autentici punti sussidiari dello Stato. La rete delle rivendite e, insieme, la rete distributiva di Logista continuano quindi a svolgere un importante ruolo di presidio della legalità nel settore dei prodotti da fumo, sia attraverso il sistema di tracciamento dei prodotti (Track&Trace) attivato da Logista, sia con la verifica dei requisiti di legge che le rivendite applicano ai consumatori per l’acquisto di determinati prodotti, inclusi quelli a base di tabacco e assimilati. Anche nel 2023 Logista ha confermato il suo impegno a difesa dell’ambiente, proseguendo l’implementazione dell’iniziativa Logista Green Box, cioè il ritiro e il riutilizzo degli imballaggi di cartone usati per la consegna dei prodotti ai punti vendita. Nell’ultimo anno, grazie a un sistema di incentivi economici, è stato riconsegnato per il riutilizzo l’80% dei cartoni. Sullo stesso piano si colloca il progetto RECYCLE-CIG, iniziativa che Logista ha avviato grazie a un Accordo di Programma con il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), che coinvolge anche il Centro di Coordinamento RAEE e FIT (Federazione Italiana Tabaccai) per la raccolta e il ritiro delle sigarette elettroniche e dei dispositivi riscaldatori di tabacco esausti- ogni anno vengono venduti in Italia circa 50 milioni di dispositivi – e il successivo riciclo delle materie prime riutilizzabili. È in corso il roll out nazionale del progetto, cui ha già aderito 30.000 rivendite sul territorio nazionale.


La contraffazione e il contrabbando dei tabacchi lavorati rappresentano un fenomeno criminale e un grave problema per la sicurezza pubblica, la salute dei cittadini, le imprese del settore legale e le entrate erariali. Secondo quanto stimato da uno studio, di imminente pubblicazione, condotto da Ipsos e Logista, il mercato illecito dei prodotti del tabacco si attesta intorno al 3,8% del mercato lecito, con un mancato introito per le casse dello Stato di circa 300 milioni di euro l’anno. Il primo passo necessario per contrastare il fenomeno è il rafforzamento delle sanzioni, anche per quantitativi inferiori a un kg, misura necessaria per colpire il contrabbando di strada, strumento che la criminalità utilizza per la raccolta di liquidità. Per quanto concerne le sigarette elettroniche, una sfida altrettanto complessa è rappresentata dalla loro vendita online, connessa alle difficolta di controllo per la tutela della salute dei consumatori e del gettito fiscale verso lo Stato. La Legge Delega sulla Riforma Fiscale ha incorporato un emendamento per il divieto di vendita online delle sigarette elettroniche contenenti nicotina. Per l’operatività della norma si dovranno attendere i decreti attuativi, che si confida il Governo emani al più presto.


Rientra nelle sfide della politica di contrasto agli illeciti anche il fenomeno della circolazione illegale di una ingente quantità di cartine, accessorio ai prodotti da fumo che sfugge alla tracciabilità per la mancanza di un sistema di circolazione e vendita più solido, come invece è previsto per i prodotti da fumo e da inalazione. Tema altrettanto rilevante è infine quello della vendita libera dei prodotti della cannabis light a seguito della sentenza della Cassazione del 10 luglio 2019. Questi prodotti, benché assimilabili a quelli da fumo e inalazione, vengono venduti come non appartenenti alla categoria dei prodotti da fumo, aggirando, quindi, il sistema di limitazioni vigente come il divieto di vendita ai minori, di vendita a distanza, di pubblicità e in assenza di controlli sanitari. Una regolazione più stringente ne permetterebbero la distribuzione nell’ambito dei canali già consolidati, in grado di garantire gli stessi standard di sicurezza dei prodotti da fumo e da inalazione. Per il sen. Gian Marco Centinaio, Vicepresidente del Senato, ‘Il settore del tabacco sta rispondendo in maniera efficace alle sfide della modernità e, in particolare, sono da apprezzare gli sforzi che Logista sta compiendo nella doppia direzione della transizione ambientale e digitale, in linea con gli obiettivi italiani ed europei. Di fronte alle trasformazioni del mercato, la politica deve garantire la tutela delle imprese che operano in questo campo dalla contraffazione e dal contrabbando. Personalmente, poi, ritengo che si debba contrastare qualsiasi tentativo di legalizzazione della cannabis e compiere controlli molto severi sugli shop di cannabis light, la cui attività non sempre appare trasparente e rispettosa delle regole’. L’On. Mauro D’Attis, Vicepresidente Commissione d’inchiesta Antimafia, Camera dei deputati, ha commentato: ‘La presentazione del Rapporto Annuale sulla Distribuzione 2024, redatto da Logista in collaborazione con The European House – Ambrosetti, è occasione per discutere di temi di altissimo interesse per le istituzioni nazionali. Sono felice di poter evidenziare come sul tema del contrabbando e dei mercati illeciti, non vi sia solo la necessità di modificare e aggiornare la normativa vigente che disciplina la materia, perché accanto all’aspetto sanzionatorio c’è l’esigenza, innanzitutto, di investire nella cultura di contrasto all’illegalità. Bisogna farlo – sottolinea l’Onorevole -partendo dai giovani, dalle scuole, perché sono da sempre luoghi ostili alle mafie. La politica ha il compito di agire in questo senso per difendere le filiere e le aziende che lavorano in modo controllato e sicuro’. Federico Rella, Vicepresidente e Direttore Corporate Affairs Logista Italia, ha dichiarato: ‘Sostenibilità, innovazione, lotta all’illecito ed esigenza di norme chiare sono le parole chiave del Rapporto sulla distribuzione 2024 realizzato con TEHA. Attraverso l’impiego di sistemi avanzati, tecnologie human centric e una precisa strategia di crescita mirata alla diversificazione del business, ci confermiamo come attore chiave della filiera. Il consolidamento di progetti di sostenibilità come Logista Green Box, per il recupero degli imballaggi, e il lancio di RECYCLE-CIG, per la raccolta e il riciclo delle sigarette elettroniche esauste, dimostrano come Logista sappia cogliere le grandi sfide del nostro tempo. Questo è per noi – conclude Rella – il significato di Logistica e distribuzione a servizio del Paese’. Mario Antonelli, Presidente Nazionale Federazione Italiana Tabaccai, ha commentato: ‘Noi tabaccai, sempre al passo con i tempi, non abbiamo mai subito il cambiamento ma al contrario ce ne siamo resi protagonisti. Ecco perché condividiamo da sempre le politiche di salvaguardia dell’ambiente e di innovazione tecnologica. La nostra è una categoria capace di assicurare servizi di prossimità a beneficio di un gran numero di cittadini. La nostra rete – prosegue Antonelli – la più capillare in Italia, è la candidata ideale a ogni tipo di collaborazione possa portare vantaggio alla cittadinanza. Per questo motivo siamo partner strategici di Logista nelle iniziative che coinvolgono il nostro settore. Non ultimo il progetto RECYCLE-CIG, attraverso il quale contiamo di dare il nostro contributo tanto al circuito virtuoso di economia circolare che nella salvaguardia dell’ambiente. Noi tabaccai, da sempre al servizio dei cittadini, siamo ora anche una categoria green e ne siamo molto orgogliosi’.

IA, Univendita (Confcommercio): governo sostenga innovazione imprese

IA, Univendita (Confcommercio): governo sostenga innovazione impreseRoma, 28 feb. (askanews) – “Chiediamo al Governo di sostenere le imprese di fronte alla sfida dell’Intelligenza artificiale. Servono incentivi all’innovazione e soprattutto alla formazione, del ricco know how che siamo capaci di esprimere come sistema Paese”. Lo ha detto poco fa Ciro Sinatra, presidente di Univendita, la maggiore associazione del comparto della vendita diretta a domicilio, aderente a Confcommercio, durante l’audizione in commissione Lavoro della Camera per l’indagine conoscitiva sull’Ia e il mondo del lavoro.


“La presenza fisica simultanea e il contatto diretto tra venditore e cliente rappresentano la pietra angolare su cui le nostre associate fondano la propria attività, la cifra distintiva che ci ha consentito di superare tutte le crisi, da quella economica a quella pandemica. Le nuove tecnologie – ha aggiunto Sinatra – sono ormai un ausilio imprescindibile per le aziende di un comparto che fattura circa 3 miliardi di euro e impegna oltre 500mila incaricati. Da un punto di vista normativo, da aprile prossimo il Regolamento europeo sull’Intelligenza artificiale sarà legge in tutti i Paesi Ue ed entrerà in vigore in modo scaglionato. L’impatto di queste tecnologie sul mondo del lavoro sarà enorme e l’Ia potrà supportare in maniera decisiva il nostro settore sul terreno dell’analisi dei dati, della personalizzazione delle offerte, dell’assistenza, anche post vendita, al cliente e nondimeno grazie alle capacità predittive della domanda”. “Insomma, se ci faremo trovare pronti, potremo riceverne enormi benefici in termini di know how, efficienza organizzativa e posizionamento sul mercato. Soltanto quando si tratterà di arrivare al momento più importante, cioè il contatto diretto con il cliente e la vendita – ha concluso il presidente Univendita – l’Intelligenza artificiale lascerà il posto a quella umana, che rimane più empatica e geneticamente orientata alla irrinunciabile relazione diretta tra venditore e cliente”.