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Poste Italiane, carta Poste Pay evolution tocca traguardo 10 milioni

Poste Italiane, carta Poste Pay evolution tocca traguardo 10 milioniRoma, 22 nov. (askanews) – PostePay si conferma leader nei pagamenti digitali in Italia con la carta Postepay e con il successo della Postepay Evolution, la prepagata dotata di Iban, che ha raggiunto il traguardo di 10 milioni di carte distribuite da PostePay Spa, la società del Gruppo specializzata nei sistemi di pagamento e nelle telecomunicazioni. Lo rende noto Poste Italiane in un comunicato.

Dal 2003, anno di lancio sul mercato, la carta Postepay ha rapidamente ottenuto il favore degli italiani, diventandone lo strumento preferito per eseguire pagamenti e transazioni in modo semplice e sicuro in particolare sui canali online, acquisendo così un ruolo decisivo nello sviluppo dell’eCommerce in Italia. Grazie alla carta Postepay, PostePay Spa ha indubbiamente contribuito a rendere familiari gli strumenti digitali per una generazione di italiani attraverso un nuovo modo di fare acquisti e pagamenti. Questo percorso di innovazione ha permesso a Postepay di raggiungere una posizione di leadership nel mercato dei pagamenti digitali, lanciando soluzioni sempre più evolute e sicure.

Con più di 500 milioni di transazioni e-commerce oggi Postepay non è solo una carta, ma un autentico ecosistema digitale di servizi e funzioni innovative pensati per rendere semplice la vita di tutti giorni ed in grado di generare connessioni di valore per i quasi 30 milioni di carte Postepay, di cui ben 10 milioni Postepay Evolution. Il grande successo si è consolidato con il lancio di Postepay Evolution, la carta prepagata che è anche il vantaggio di essere una carta conto. La Evolution è infatti dotata di Iban per rispondere alle esigenze di chi ha bisogno di uno strumento completo per operazioni di pagamento in sicurezza e per ricevere e disporre bonifici, accreditare lo stipendio o la pensione. Negli anni la Postepay Evolution si è costantemente arricchita di nuovi servizi e funzioni, disponibili sulla rete dei 12.800 Uffici Postali e sui canali digitali, sul sito e sull’App Postepay.

Violenza di genere,Generali inaugura panchina rossa a Innovation Park

Violenza di genere,Generali inaugura panchina rossa a Innovation ParkRoma, 22 nov. (askanews) – Mercoledì mattina, nell’area esterna dell’Innovation Park, il polo dell’Innovazione posto nel cuore della propria sede di Mogliano Veneto, Generali ha inaugurato una panchina rossa: un simbolo per ricordare che ancora oggi, in Italia e nel mondo, vengono uccise centinaia di donne ogni anno. A pochi giorni dal 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Generali ha scelto di sottolineare attraverso questa iniziativa la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica verso un fenomeno che non accenna a diminuire: da gennaio a ottobre 2023 le statistiche hanno già registrato oltre 100 casi di vittime per ragioni di genere.

L’incontro, a cui hanno partecipato circa un centinaio di dipendenti del Gruppo – informa una nota di Generali – ha visto la presenza di Gianluca Perin, Country General Manager, Julia Merson, Head of Compliance e DPO di Generali Italia, Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia, Valentina Tanzi, Head of People Value & Engagement di Generali Italia, e Giuseppe Di Rienzo, Managing Director di Fondazione Libellula, ente che collabora con le aziende per lo sviluppo di progetti di contrasto alla discriminazione di genere. Nella targa apposta sulla panchina rossa di Mogliano è stata incisa la frase “Qui non c’è posto per la violenza”. Il pensiero è frutto di un laboratorio che ha coinvolto una quarantina di dipendenti in due momenti, il primo nella sede di Mogliano il 6 novembre e il secondo in quella di Milano, il 9 novembre. Gli incontri, realizzati con Fondazione Libellula, hanno avuto l’obiettivo di inquadrare il dramma della violenza sulle donne attraverso numeri e statistiche, e coinvolgere attivamente le persone di Generali nel progetto che si è concretizzato questa mattina. L’attività si inserisce nell’ambito di un programma formativo sulla parità di genere in azienda e che rappresenta uno dei molteplici impegni della Compagnia nella costruzione di una società equa, rispettosa e inclusiva.

Gianluca Perin, Country General Manager ha dichiarato: “Fare sostenibilità, principio ispiratore del nostro piano strategico “Lifetime Partner 2024: Driving Growth”, significa anche prestare attenzione alla dimensione sociale della responsabilità d’impresa. L’istituzione di questa panchina, simbolo ormai globale del contrasto alla violenza di genere, significa dare un ulteriore segnale di concretezza a un percorso virtuoso che, come Generali, abbiamo intrapreso per generare un cambiamento nella società, partendo dalla promozione di una cultura aziendale inclusiva, fondata sul rispetto e sull’eliminazione degli stereotipi di genere”. Giuseppe Di Rienzo, Managing Director di Fondazione Libellula ha commentato: “Generali è un esempio di come un’azienda può responsabilizzarsi sulla violenza di genere e diffondere una cultura di prevenzione e contrasto al fenomeno: formando il personale, come ha fatto con il laboratorio, facendo iniziative di sensibilizzazione, come questa panchina, e contribuendo a progetti di cura, come ha fatto sostenendo l’apertura dello Spazio Libellula, la nostra antenna sul territorio per intercettare situazioni a rischio e diffondere una cultura inclusiva. Sono onorato di poterla annoverare tra le aziende del Network Libellula e felice di essere qui oggi.”

Imprese, per associate Univendita +8,8% fatturato primo semestre

Imprese, per associate Univendita +8,8% fatturato primo semestreRoma, 22 nov. (askanews) – Primo semestre del 2023 con una dinamica vivace per il comparto della vendita diretta a domicilio. Le grandi aziende associate a Univendita (Confcommercio), la principale delle sigle di settore, hanno fatto registrare nei primi sei mesi dell’anno un fatturato in crescita dell’8,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, passando da 691 milioni a 752 milioni di euro. Tra i settori merceologici, si rileva il boom dei beni durevoli per la casa, con quasi il 25% di crescita a 319 milioni di euro. Sono alcuni dei dati emersi durante l’Assemblea dei soci che si è tenuta ieri presso la sede di Just Italia Spa e che tra l’altro ha riconfermato Ciro Sinatra presidente dell’associazione per un nuovo quadriennio.

“Malgrado le difficoltà complessive del quadro economico – commenta lo stesso Sinatra – il nostro settore e in particolare le nostre affiliate dimostrano una grande vitalità, confermando la natura anticiclica della vendita diretta. I ricavi evidenziano che il comparto offre occasioni di lavoro stimolanti e appaganti che da una parte consentono di incrementare le entrate in ottica di contrasto al carovita, ma dall’altra aprono prospettive di formazione e di crescita professionale che possono condurre a carriere importanti e durature nel tempo, ben oltre l’obiettivo di una temporanea integrazione al reddito”. “La nostra stella polare, come associazione, è la difesa e la valorizzazione delle imprese e dei loro addetti – conclude il presidente di Univendita – tenendo assieme i valori della tradizione, a partire dal rapporto diretto venditore-cliente, e le innovazioni tecnologiche che stanno arricchendo anche il nostro comparto”.

Assirm: in Italia settore ricerche di mercato nel 2023 cresce del 3,6%

Assirm: in Italia settore ricerche di mercato nel 2023 cresce del 3,6%Milano, 21 nov. (askanews) – Il settore delle ricerche di mercato in Italia chiuderà il 2023 superando il 3,5% di crescita rispetto al 2022 (+1,6% solo nel primo semestre) e 700 milioni di euro di giro d’affari complessivo. Sono le previsioni discusse durante il decimo Assirm market research forum organizzato da Assirm, l’associazione che riunisce le aziende italiane che svolgono ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale svoltosi a Milano.

“Il settore – ha dichiarato Matteo Lucchi, presidente Assirm – si sviluppa a ritmo sostenuto in tutta Europa dove il 2023 si chiuderà con oltre il 7,5% di crescita sul 2022 e 21 miliardi di dollari di giro d’affari”. Con 700 milioni di dollari nel 2023, l’Italia si colloca al quarto posto tra i principali Paesi europei con il maggiore sviluppo del settore delle ricerche di mercato: meglio della Spagna e dell’Olanda (mezzo miliardo di giro d’affari), ma ancora distante da Germania (2,4) e Francia (2,6). I risultati del Regno Unito si pongono,poi, a un livello superiore: nel 2023 il fatturato complessivo è stato superiore ai 12 miliardi di euro.

“Per l’Italia – ha continuato Lucchi – permangono, nonostante la crescita, ampi margini di miglioramento sia attraendo l’ampio bacino di aziende nazionali che oggi sono ancora distanti dalla ricerca di mercato sia attraverso una sempre maggiore apertura internazionale. Le potenzialità del nostro settore sono di assoluto rilievo considerando in aggiunta l’opportunità di relazione con spender internazionali”. Il decimo Market research forum di Assirm si è focalizzato su tre tematiche chiave non solo per il futuro del settore delle ricerche di mercato ma per l’intera economia: competenze, (mercato del lavoro), strategie (tendenze ed evoluzione dei mercati) e strumenti (innovazione nelle ricerche di mercato come componente chiave per il successo). “La raccolta, la gestione, l’interpretazione dei dati, la capacità di consulenza – ha concluso Matteo Lucchi – sono le attività alla base di tutte le sfide future in ambito sia sociale sia economico; ben considerando la rapida evoluzione delle tecnologie e il loro utilizzo, a cominciare dall’Intelligenza Artificiale”.

Da farmacie ad ATM, nuova vita esercizi di quartiere grazie a digitale

Da farmacie ad ATM, nuova vita esercizi di quartiere grazie a digitaleRoma, 20 nov. (askanews) – Edicole e tabaccai in cui saldare le bollette e acquistare titoli di viaggio; farmacie che offrono servizi di spedizione tramite corriere; ATM, in cui prelevare, ma anche versare contanti e pagare le tasse, che si convertono in elementi di arredo e verde urbano: in Italia la digitalizzazione sta modificando il volto di una serie di esercizi commerciali che, dopo essere rimasti per anni punti di riferimento invariati della vita di quartiere, oggi stanno cambiando identità e funzione.

Un ruolo, in questa trasformazione, lo giocano i pagamenti digitali: nel 2022 le transazioni senza contanti sono cresciute del 19,6% rispetto al 2021 e di oltre il 140% rispetto al pre-pandemia, e fra queste quasi 8 su 10 sono avvenute in modalità contactless (cioè tramite carta, smartphone e smartwatch senza contatto con il POS) con percentuali alte (82,7%) nelle edicole. Qui si registrano anche alcuni degli scontrini contactless più bassi (20,5€) insieme alle tabaccherie (19,2€) , segno di una crescente propensione dei consumatori a pagare con strumenti digitali anche piccoli importi. Decisivo è anche il processo di servitizzazione e ibridazione del business: numerose attività, infatti, oltre alla vendita di beni offrono oggi vari servizi ai cittadini, come la possibilità di pagare multe e ricaricare abbonamenti, oppure ricevere e inviare pacchi. Da sempre accanto ai commercianti per studiare con loro soluzioni efficaci in grado di partecipare al cambiamento, SumUp – fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione – offre una visione dello scenario di trasformazione che stanno vivendo gli esercizi di quartiere.

“La digitalizzazione delle attività commerciali tradizionali solleva una serie di temi legati alla possibilità di convertire alcune tipologie di business – dalla vendita di beni alla fornitura di servizi: da un lato, attività come edicole e tabaccai trovano nuova vita grazie all’innovazione, dall’altro diventano un punto di riferimento per intere comunità di cittadini. Pensiamo, per esempio, a territori rurali e montani in cui pagare le bollette o prelevare denaro sono attività che implicano spesso lunghi spostamenti: questa problematica può essere risolta con la diffusione di edicole e farmacie smart, dove all’interno della stessa attività commerciale coesistono negozio fisico e servizi digitali”, dichiara Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp. “SumUp ha anticipato questo processo, offrendo supporto ai merchant per una progressiva digitalizzazione degli esercizi commerciali: l’Ecosistema SumUp, infatti, offre al commerciante soluzioni in grado di trasformare il business da monoprodotto ad hub di servizi. Strumenti di pagamento semplici ed efficienti per un rapido abbandono dei contanti, come il POS mobile; ma anche prodotti come SumUp Cassa Pro, che consente di gestire in modo integrato qualsiasi attività, dall’elaborazione degli ordini all’accettazione di tutti i tipi di pagamento fino ad aggiornamenti in tempo reale su vendite e magazzino; o, ancora, il Conto Aziendale per inviare, ricevere e gestire denaro in maniera semplice”. ATM per prelevare, versare e pagare – La scarsità di sportelli bancari su molti territori porta i cittadini ad avere necessità di accedere a molteplici servizi finanziari attraverso il medesimo ATM: sempre più, quindi, questi costituiscono un hub di pagamento in cui prelevare denaro, ma anche versarlo (ciò è valido soprattutto per i negozianti), pagare tasse, saldare le bollette o il Bollo dell’automobile, effettuare ricariche telefoniche o abbonamenti alle utenze. E cosa fare degli ATM quando, invece, a causa della diffusione dell’online banking e della progressiva riduzione delle filiali sul territorio, non vengono più utilizzati per la loro funzione principale? Esistono vari progetti di recupero e decorazione degli sportelli con pellicole adesive o vernici in grado di rinnovarli e trasformarli in elementi di arredo urbano. Altrove gli ATM dismessi diventano spazi adatti a ospitare il verde pubblico, con vasi di fiori sospesi e rampicanti: piccoli giardini verticali per rendere più green le città.

Edicole sempre più smart – Da chiosco in cui comprare giornali e riviste a punto multiservizi dove i cittadini possono pagare bollette e multe, acquistare ricariche del telefono, farsi consegnare pacchi dagli e-commerce: l’edicola rinasce grazie al digitale e, coerentemente, si mostra uno degli esercizi commerciali più ricettivo all’abbandono del contante. Nel 2022 i pagamenti digitali nelle edicole hanno registrato una forte crescita, con un +259,7% di transazioni rispetto al periodo pre-Covid, particolarmente intensa durante la pandemia e poi assestatasi nell’ultimo periodo (+17,7% rispetto al 2021). Le edicole sono anche fra gli esercizi con lo scontrino medio cashless più basso (22,3 euro). Come cambierà il tabaccaio – I clienti dei tabaccai ormai da anni sembrano a proprio agio nel pagare senza contanti sigarette o abbonamenti dei mezzi: nel 2022, infatti, sono stati gli esercenti con la crescita più elevata di transazioni cashless rispetto all’anno precedente (+138%), e al secondo posto per scontrino medio digitale più ridotto (21,4 euro), preceduti solo dai bar (14,9 euro). A fianco dei servizi che già da qualche anno forniscono (per esempio la possibilità di saldare multe, bollette o tributi vari), tra le ipotesi contenute nella Manovra del Governo c’è trasformare i tabaccai e i negozi in un’alternativa agli sportelli delle banche per il prelievo di denaro, con lo scopo di contrastare la desertificazione bancaria; nella proposta i negozianti non avrebbero, inoltre, più l’obbligo di effettuare controlli antiriciclaggio per prelievi fino a 250 euro.

Farmacie: tra e-commerce e negozio – La digitalizzazione delle farmacie, iniziata durante la pandemia, è un fenomeno in aumento: parallelamente al negozio fisico, infatti, sempre più esercizi scelgono di implementare l’e-commerce. I clienti possono scegliere di farsi recapitare i prodotti a casa oppure di acquistare online e ricevere nel negozio di fiducia. A supporto di questa trasformazione ci sono i pagamenti digitali: nel 2022 le farmacie sono il quarto settore per crescita delle transazioni cashless rispetto ai dodici mesi precedenti (+83,4%) e con uno scontrino medio digitale fra i più bassi (27,5 euro). La trasformazione delle librerie – Nonostante la crisi del mercato editoriale, le librerie hanno trovato negli ultimi anni modo di riconvertirsi e di diventare punto di riferimento per intere comunità culturali: non solo libri, quindi, ma anche abbonamenti a cinema e teatro e biglietti dei concerti. Inoltre, quasi tutte le librerie utilizzano sistemi di click and collect a supporto della vendita diretta: i clienti possono scegliere fra un vasto catalogo online che serve più negozi, e ritirare il volume nella propria libreria di fiducia. Nel 2022, dopo una buona crescita durante la pandemia (+27,1% rispetto al 2019), il trend dei pagamenti cashless è in via di consolidamento (-6,2% rispetto al 2021), ma la spinta al digitale è testimoniata dal trend delle transazioni contactless, che sono il 74,8% di quelle senza contanti, in crescita del 5% sul 2021.

Salario minimo,Montanaro (Ancl):pieno sostegno emendamento maggioranza

Salario minimo,Montanaro (Ancl):pieno sostegno emendamento maggioranzaRoma, 17 nov. (askanews) – “L’emendamento presentato ieri dalla maggioranza alla proposta di legge sul salario minimo, frutto dell’impegno del ministro del Lavoro, Marina Calderone, risponde alle richieste avanzate dall’Associazione nazionale dei consulenti del lavoro: riconoscere e affermare l’importanza e la centralità della rappresentanza e della contrattazione collettiva, e intervenire tempestivamente sui rinnovi contrattuali affinché questo fondamentale strumento sia in grado di adattarsi ai molteplici cambiamenti del mercato del lavoro e dell’economia del paese”. Così, il presidente dell’Ancl, Dario Montanaro commenta in una nota.

“Per questo – prosegue – diamo il nostro pieno appoggio all’emendamento che prevede per i settori nei quali manca una contrattazione di riferimento l’intervento diretto del ministero del Lavoro per adottare le misure necessarie a valere sui soli trattamenti economici minimi complessivi, tenendo conto delle peculiarità delle categorie di riferimento e, se del caso, considerando i trattamenti economici minimi complessivi previsti da contratti collettivi più applicati vigenti in settori affini. In questo modo saranno garantiti i trattamenti economici minimi previsti dalla contrattazione collettiva senza però alterare in alcun modo l’autonomia propria delle parti sociali”, conclude.

Consumi probitici in crescita: Bonomelli li mette nelle tisane

Consumi probitici in crescita: Bonomelli li mette nelle tisaneMilano, 16 nov. (askanews) – I probiotici sono quei microrganismi viventi in grado di attraversare intatti il tratto gastro-intestinale e ristabilire l’equilibrio della flora batterica, stimolando tra le altre cose il sistema immunitario. Con 26,5 milioni di confezioni vendute nel 2023, il 40% in più rispetto al 2013, gli integratori alimentari con probiotici sono, secondo i dati Integratori & salute, tra i più apprezzati in Italia, terzo mercato più grande al mondo con oltre 560 milioni di euro di vendite nel 2021 (+5% entro il 2026). Guardando a questo mercato Bonomelli ha lanciato per prima sul nostro mercato tre tisane che contengono un miliardo di cellule vive di Bacillus Coagulans, un probiotico che è in grado di resistere alle alte temperature e di attivarsi già in infusione per svolgere la sua funzione benefica sulla flora intestinale.

“Comunemente i probiotici si assumono a temperatura ambiente o freddi perché sussiste la convinzione che ingerirli con una bevanda a temperatura più elevata, come una tisana, possa uccidere la componente batterica o determinarne una riduzione di efficacia – spiega il professore Fabio Pace, responsabile del dipartimento di gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Ospedale Bolognini di Seriate – In verità, tra i batteri probiotici esiste una tipologia di bacilli, come il Bacillus Coagulans, che non solo non teme le temperature elevate, ma le trova adeguate al proprio sviluppo, attecchimento e successivo espletamento di funzioni biologiche, avendo una temperatura ottimale per il suo accrescimento superiore ai 50 gradi centigradi”. Con questa linea di tisane, Bonomelli rafforza la sua posizione nel segmento del beverage funzionale e del benessere naturale in Italia. “L’inverno è uno dei momenti di massimo consumo per tisane e infusi, ma anche il periodo delle influenze. Questo ci ha spinto a pensare a un prodotto in grado di unire i benefici per la flora intestinale al piacere della tisana, per un’azione sinergica che va a potenziare quella delle piante e delle erbe officinali. Nasce così l’idea di produrre le innovative tisane con probiotico – spiega Fausta Fiumi, marketing & new business director food di gruppo Montenegro – Bonomelli è uno dei top player del settore delle bevande a base erbe (camomille, tisane e infusi), oggi arrivato a superare i 211 milioni di euro di vendite. Vantiamo trend positivi sui consumi con un +3,7% in volume negli ultimi 12 mesi anche in un periodo complesso come questo”. In Italia le tisane sono acquistate da oltre 7 milioni di famiglie e in questo mercato Bonomelli offre una linea di 12 tisane funzionali, accanto alla gamma di tisane con probiotico Bacillus Coagulans.

Il “batterio buono” impiegato nella realizzazione delle tisane con probiotico Bonomelli appartiene alla famiglia dei batteri probiotici sporigeni ed è tra i batteri Gram-positivi più studiati e sempre più utilizzati in cibi da cuocere o in bevande molto calde. In pratica, è un batterio in grado di produrre spore, una forma dormiente di questo microrganismo, che gli permettono di resistere e sopravvivere a condizioni ambientali estreme. Le spore, che possono resistere in adeguate condizioni anche per moltissimo tempo, hanno infatti un’elevatissima resistenza a stress esterni di varia natura (chimici, termici, ecc.). Ed è proprio questo il loro punto di forza: resistendo alle temperature d’infusione, iniziano il loro processo di “risveglio”, cioè di germinazione dei bacilli, già in tazza a contatto con acqua e calore, permettendo poi nell’intestino ai bacilli di trovare condizioni ideali per riprodursi e crescere. I suoi benefici sono mantenuti intatti attraverso un innovativo processo di lavorazione, che permette a Bonomelli di introdurre questo Bacillus nelle sue tisane.

Novartis investe 350 mln per potenziare innovazione scientifica nel Paese

Novartis investe 350 mln per potenziare innovazione scientifica nel PaeseRoma, 16 nov. (askanews) – Gli italiani sono pessimisti sul futuro della salute: quasi il 40% è convinto che la salute della popolazione sarà peggiore entro 5 anni, percentuale che raggiunge quasi il 50% nel giro di 20 anni. Una previsione negativa ancora più diffusa tra i medici: per 1 su 2 staremo infatti peggio già nel 2028, per più di 6 su 10 entro il 2043. I dati dell’indagine “La salute che verrà”, promossa da Novartis Italia, marcano l’urgenza di investire sul futuro della salute in Italia e dunque sul progresso del Paese attraverso investimenti in R&D mirati sull’innovazione, rafforzamento dei siti produttivi in Italia e partnership strategiche. Novartis Italia annuncia un investimento di 350 milioni di euro entro il 2025 per potenziare la capacità di innovazione scientifica nel Paese e collabora con tutti i Partner per il Futuro: istituzioni nazionali e regionali, società scientifiche ed associazioni pazienti per reimmaginare la salute insieme e affrontare le principali sfide sanitarie del domani, prima tra tutte la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure e all’innovazione. Un percorso che – grazie alla firma di un Protocollo di Intesa con il Consiglio Nazionale dei Giovani, organo consultivo del Governo in tema di politiche giovanili – definirà la visione e le esigenze delle giovani generazioni che determineranno il futuro della salute nei prossimi anni.

“Investire sul futuro della salute e dunque sul futuro dell’Italia è un dovere per un’azienda come Novartis, fortemente radicata nel Paese e naturalmente proiettata al domani. Contribuiamo allo sviluppo del paese ed al futuro della salute – commenta Valentino Confalone, Country President Novartis Italia – attraverso investimenti mirati sull’innovazione, rafforzamento dei siti produttivi in Italia e partnership strategiche. Così abbiamo deciso di investire in Italia 350 milioni entro il 2025 per rafforzare la nostra attività di Ricerca & Sviluppo e quella di produzione nei poli di eccellenza di Torre Annunziata e di Ivrea. La salute del domani non si può reimmaginare da soli: così lavoriamo al fianco delle istituzioni nazionali e regionali e collaboriamo con il Consiglio Nazionale dei Giovani per integrare la visione delle nuove generazioni nella sanità del futuro”. L’impegno di Novartis per il Paese. Gli investimenti riflettono il nuovo posizionamento dell’azienda, ora interamente focalizzato sui farmaci innovativi attraverso lo sviluppo di piattaforme altamente tecnologiche – come ad esempio le terapie avanzate, i radioligandi e i farmaci a base di siRNA – nelle 5 aree con i maggiori bisogni medici: cardiovascolare, immunologia, neuroscienze, tumori solidi ed ematologia. Così, Novartis ha stanziato 350 milioni di euro entro il 2025 per potenziare l’innovazione scientifica e la produzione in Italia, a partire dai due poli di eccellenza di Torre Annunziata e di Ivrea. Il polo campano, con il suo Campus, è un importante centro per l’innovazione, un riferimento per imprese e start up ad alta intensità di ricerca in cui vengono prodotte 140 milioni di confezioni all’anno per 118 paesi. Nel centro piemontese, invece, si sviluppano i radioligandi, l’ultima frontiera dell’oncologia di precisione capace di riconoscere selettivamente le cellule tumorali ed eliminarle senza danneggiare quelle sane. Anche questo stabilimento ha un’importanza strategica per i mercati internazionali, con oltre il 75% della produzione destinata all’estero.

Inoltre, l’impegno di Novartis Italia per il futuro della salute passa attraverso il lavoro a fianco di tutti gli attori del Sistema Paese per massimizzare l’accesso alle cure e ridurre le disuguaglianze sanitarie. In primo luogo, garantendo che l’Italia rimanga un hub strategico per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, ma anche collaborando alla creazione di modelli di accesso precoce che permettano ai pazienti italiani di beneficiare in tempi utili dei progressi scientifici che proprio la ricerca mette a disposizione. Infine, l’azienda si impegna a sostenere l’evoluzione del Sistema Sanitario Nazionale attraverso innovazione e partnership. Un impegno prima e oltre il farmaco che si concretizza in servizi in grado di migliorare il percorso di cura del paziente dalla diagnosi al follow up, all’efficienza dei centri così come alla gestione del trattamento. Con questo obiettivo, l’azienda ha l’ambizione di siglare almeno un accordo di partnership con ognuna delle 20 regioni italiane entro 5 anni per affrontare le sfide sanitarie delle comunità e collabora attivamente con il Consiglio Nazionale dei Giovani per integrare le necessità e le aspettative delle nuove generazioni nella costruzione della sanità del domani. La collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Giovani. I giovani tra i 18 e 24 anni sono senza dubbi gli italiani più proiettati nel futuro (45%) e anche i meno “fatalisti”: più di 8 su 10 sono infatti convinti di poterlo influenzare. Allo stesso tempo, però, sul futuro della salute sono tra i più pessimisti: il 41% crede che gli italiani staranno peggio entro 5 anni e addirittura il 55% entro 20 anni. Così per delineare la sanità del domani, Novartis Italia ha scelto di coinvolgere direttamente le nuove generazioni e ha avviato una collaborazione strategica con il Consiglio Nazionale dei Giovani per integrare le loro visioni, preoccupazioni e suggerimenti. “Alla visione negativa delle nuove generazioni rispetto al futuro della salute deve corrispondere lo sforzo di tutti gli attori del Sistema Paese per invertire la rotta. È un lavoro che il CNG fa quotidianamente da anni – spiega Maria Cristina Rosaria Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani – che ora si potrà impreziosire della collaborazione con Novartis. È estremamente positivo che un’azienda voglia reimmaginare insieme ai giovani la salute del domani. Avvieremo un percorso che prenderà il via con alcuni tavoli di lavoro che coinvolgeranno attivamente giovani medici e ricercatori, rappresentanti dei pazienti e delle istituzioni e manager della sanità per raccogliere il loro punto di vista e le loro esigenze. L’obiettivo che ci siamo prefissi è quello di elaborare una serie di proposte durante gli Stati Generali delle Politiche Giovanili in programma all’inizio del 2024”.

Il futuro della salute tra “minacce” e “speranze”. Ad incidere negativamente sulle previsioni degli italiani è la pressione sul Sistema Sanitario Nazionale con la conseguente difficoltà ad accedere alle prestazioni sanitarie (42%), ma anche l’aumento dei tumori (38%), di malattie collegate a stili di vita errati (38%) e dei disturbi come ansia e depressione (37%). I medici, dall’altra parte, invitano a prestare attenzione anche ai rischi connessi alla carenza del personale sanitario e a episodi di burn out (35%), così come all’incremento di malattie croniche (33%). Pensando invece alle leve che potranno migliorare la salute del futuro, i cittadini guardano all’innovazione diagnostica (40%) e terapeutica (39%), ai progressi della ricerca scientifica (39%), all’avanzamento della tecnologia e della telemedicina (38%), ma anche alla diffusione di alcune pratiche come l’assistenza domiciliare (78%) e lo sviluppo di partnership pubblico-privato (72%).

Bnl Bnp Paribas lancia Inclucity,progetto inclusione sociale periferie

Bnl Bnp Paribas lancia Inclucity,progetto inclusione sociale periferieRoma, 14 nov. (askanews) – “Viaggio, condivisione, futuro”. Sono le tre parole-chiave che l’amministratore delegato di Bnl Bnp Paribas Elena Goitini, affiancata dalla presidente Claudia Cattani sceglie per presentare il progetto “Inclucity” con il quale la banca, interverrà a fianco di tre associazioni i non profit molto conosciute come Save the Children, Comunità di Sant’Egidio e alla Fondazione Alberto e Franca Riva sostenendo iniziative finalizzate all’inclusione sociale giovanile, favorendo la co-creazione di nuovi progetti e attività che includa anche altre associazioni a livello locale. Tutto ciò nei quartieri Giambellino a Milano, Macrolotto Zero a Prato, e Ponte di Nona a Roma, dove sono attivi i “Punti Luce di Save the Children, Portello – Padova insieme alla Comunità di Sant’Egidio e Doganella a Napoli a sostegno della Scuola del Fare “Giulia Civita Franceschi” con la Fondazione Riva.

“Queste tre associazioni sono tre compagni di viaggio – ha spiegato Goitini in una conferenza stampa tenuta nel quartier generale dell’istituto a Roma – che abbiamo imparato a conoscere per la capacità che hanno di stare sul territorio in maniera estremamente concreta e pragmatica. Il viaggio ha una destinazione: partiamo nel 2024 con cinque destinazioni. Investire sulla’inclusione giovanile significa investire sulle famiglie”. “Crediamo nel valore della prossimità – ha aggiunto la presidente di Bnl Bnp Paribas e Findomestic Banca Claudia Cattani — e il progetto Inclucity guarda alle periferie per sostenere iniziative di coinvolgimento soprattutto dei giovani condividendo con loro saperi, valori ed esperienze che contribuiscano a farne donne e uomini più consapevoli, pronti alla vita e padroni, il più possibile, di scelte e obiettivi”.

Il progetto Inclucity è la prosecuzione, per la prima volta fuori dai confini francesi, del “Projet Banlieues del gruppo Bnp Paribas, attivo dal 2006. “L’impegno finanziario – ha spiegato Goitini – è di 1,2 milioni di euro. Le iniziative saranno identificate dai partner nell’ambito di quelle che sono le iniziative già in corso che potranno essere o potenziate o ampliate”. “Queste cinque città – ha aggiunto Cattani – sono collocate nelle cinque aree territoriali in cui è divisa la rete di Bnl quindi nella nostra idea coprono tutto il territorio italiano”.

Sale: Fincantieri crede nella diversità come valore

Sale: Fincantieri crede nella diversità come valoreRoma, 9 nov. (askanews) – “Fincantieri crede nella diversità come valore e nella disabilità come risorsa. Per questo, abbiamo messo in campo diverse azioni per favorire l’integrazione e il benessere delle persone, sia all’interno del nostro Gruppo che con i nostri partner. Lo testimoniano gli eventi di recruiting dedicati agli studenti con disabilità, in cui abbiamo offerto loro opportunità di crescita professionale e personale. Non solo: abbiamo anche sensibilizzato tutti i nostri dipendenti sul tema, attraverso attività di formazione e comunicazione. Il nostro impegno si riflette nei numeri: la percentuale di dipendenti con disabilità nel Gruppo a livello globale è aumentata costantemente negli ultimi cinque anni, passando dall’1,9% del 2017 al 2,7% del 2022. In Italia, la quota è del 3,5% mentre in Nord America è del 5,9%. La diversità, l’equità e l’inclusione sono principi fondamentali per la nostra visione industriale e sociale”. Ha dichiarato Luciano Sale, Direttore HR di Fincantieri, in relazione alla maratona dedicata alla diversità e all’inclusione di “4 Weeks 4 Inclusion”, dove l’azienda oggi ha presentato un docufilm i cui protagonisti sono due dipendenti disabili del gruppo che raccontano la diversità attraverso le loro storie, mettendo a fattor comune sensibilità, visioni e interpretazioni dell’inclusione nella realtà lavorativa e non solo.