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Shopping on-line sostenibile, le consegne diventano “green”

Shopping on-line sostenibile, le consegne diventano “green”Roma, 1 ago. (askanews) – E’ partita dal Nord Europa la nuova e sempre più diffusa tendenza a utilizzare punti di ritiro fuori casa per ricevere gli acquisti fatti online. Qui, infatti, questa modalità per ricevere i prodotti acquistati sul web è diventato una consuetudine e raggiunge ormai anche tassi del 70%. Un servizio che offre diversi vantaggi, sia di tipo pratico per l’utente che ne usufruisce, sia di tipo logistico e ambientale.

La gestione delle merci presso i punti di ritiro permette, infatti, di ottimizzare le consegne fino a dieci volte rispetto al recapito a domicilio, incidendo positivamente sulla riduzione del traffico e delle conseguenti emissioni di CO2, dell’inquinamento acustico e anche degli incidenti stradali. Una realtà molto interessante che mira a diffondere questa abitudine anche in Italia è InPost, azienda fondata in Polonia nel 1999 e oggi tra i leader della logistica nelle consegne out of home, presente in nove Paesi europei con circa 745 milioni di pacchi consegnati in Europa nel 2022 (in crescita del 44% rispetto al 2021). La crescita anche nel nostro Paese è sostenuta: da circa 100 a quasi 5mila punti di distribuzione su tutto il territorio nazionale in meno di due anni, con copertura di tutte le regioni raggiunta in questi ultimi mesi. Parallelamente allo sviluppo nel mercato interno, è cresciuto in Italia anche il numero delle persone impiegate in questi primi tre anni: dalle 40 persone di fine 2021 alle attuali 80 ed è prevista un’ulteriore crescita entro nel 2023. L’Italia – sottolineano in azienda – è un mercato strategico per la crescita di InPost, che ha chiuso il 2022 con 54mila punti di ritiro totali in Europa (tra locker, gli armadietti automatizzati, e InPost point, punti di ritiro presso gli esercizi commerciali), di cui circa il 9% in Italia. Nel nostro Paese sono già attive partnership importanti come quella siglata lo scorso dicembre con Atac, l’azienda di trasporto pubblico della Capitale, che sta portando i locker InPost in 21 stazioni della metropolitana di Roma, e ancora altre importanti catene. «Crediamo fortemente in questo modello», spiega Leonardo Berlingieri, commercial director di InPost Italia, «e il nostro impegno per l’abbattimento delle emissioni è forte». Si tratta di una concreta strategia Net-Zeroentro il 2040, ratificata da Science Based Targets, iniziativa nata dalla collaborazione tra il Cdp, il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute e il World Wide Fund for Nature per fissare un obiettivo climatico basato sulla scienza. InPost Italia ha appena ottenuto la Certificazione Iso 9001:2015 con Tuv, ente di fama mondiale riconosciuto quale simbolo accreditato di qualità, sicurezza e sostenibilità.

Enav: contratto da 5 milioni di euro con Taiwan

Enav: contratto da 5 milioni di euro con TaiwanMilano, 26 lug. (askanews) – Enav, attraverso la propria controllata IDS AirNav – società leader a livello internazionale nei sistemi di gestione delle informazioni aeronautiche – ha siglato un contratto con il fornitore dei servizi alla navigazione aerea di Taiwan, ANWS (Air Navigation and Weather Services). La commessa, della durata di 5 anni, ha un valore complessivo pari a 5 milioni di euro.

“Stiamo puntando molto sul mercato non regolamentato che rappresenta una leva importante per far crescere la marginalità della società”, ha dichiarato l’AD di Enav, Pasqualino Monti. “I sistemi di IDS AirNav sono tra i più utilizzati a livello internazionale ma sono convinto che ci siano ancora ampi margini di miglioramento grazie anche alle capacità che abbiamo in altri settori come il training o la consulenza aeronautica. Stiamo lavorando per creare un vero e proprio ecosistema commerciale che integri in modo ancora più efficiente tutte le realtà del nostro gruppo.” Il contratto prevede la fornitura e l’assistenza di Cronos, un nuovo sistema di gestione delle informazioni aeronautiche. Si tratta di una piattaforma digitale ad alte prestazioni che sarà in uso nelle sale di controllo taiwanesi e accessibile dagli aeroporti e dalle compagnie aeree entro il 2024. Cronos si aggiunge così ai servizi già forniti dal gruppo Enav e già in uso ad ANWS, come il sistema per la progettazione di procedure di avvicinamento e il sistema di pubblicazione delle informazioni aeronautiche, a beneficio di un’ottimizzazione dei processi operativi e a favore di una maggiore sostenibilità.

GCF acquisisce da PSC Group il ramo PAI-PL, per sicurezza ferrovie

GCF acquisisce da PSC Group il ramo PAI-PL, per sicurezza ferrovieRoma, 24 lug. (askanews) – È stata completata in questi giorni la procedura di acquisizione da parte di GCF del ramo d’azienda PAI-PL di PSC Group S.p.A. Un’operazione milionaria che permette alla Generale Costruzioni Ferroviarie di rafforzare e consolidare il ruolo di player nel settore delle tecnologie per la sicurezza ferroviaria. Lo rende noto l’azienda in un comunicato specificando che avviata a gennaio con la stipula di un contratto di affitto, l’operazione oggi conclusa consente a GCF di acquisire la piena proprietà di un qualificato ramo aziendale tecnologico specializzato nella progettazione e realizzazione di dispositivi di Protezione Automatica Integrativa – Passaggi a Livello (PAI-PL).

“Si tratta di un’operazione importante – spiega l’ing. Mattia Baraldi, Direttore Divisioni Tecnologie IS, Tlc, R&D, AT di GCF – che permette alla GCF S.p.A. di integrare competenze, di rinvigorire le strutture produttive e, soprattutto, di ampliare il proprio portfolio di offerta nel settore del segnalamento ferroviario”. Il Catalogo della Divisione Tecnologia IS (Impianti Segnalamento) GCF, in particolare, integrerà il Sistema LCP (Level Crossing Protection): un sistema SIL 4 proprietario GCF deputato alla protezione automatica dei passaggi a livello tramite dispositivi a tecnologia radar in grado di rilevare eventuali ostacoli all’interno dei passaggi a livello e di intervenire, interagendo direttamente con il sistema di segnalamento che gestisce il traffico ferroviario, bloccando i convogli ferroviari in arrivo, a garanzia della sicurezza dei veicoli intrappolati sui binari e dei treni stessi.

Continua l’ing. Baraldi: “La Generale Costruzioni Ferroviarie S.p.A che progetta, ingegnerizza e produce internamente i propri sistemi PAI-PL nelle proprie sedi di Roma e Pistoia, diventa così uno dei player di riferimento del settore in cui sono previsti importanti investimenti sia da parte di RFI, che delle principali ferrovie concesse”. L’operazione di acquisizione del Ramo PAI-PL ha permesso a GCF di subentrare in un contratto da 9 milioni per la fornitura di 81 sistemi PAI-PL a tecnologia radar e di aggiudicarsi da RFI un Accordo Quadro del valore di 15 milioni per la “fornitura dei servizi di assistenza tecnica, manutenzione, riparazione, installazione, upgrade e riconfigurazione dei sistemi in tecnologia proprietaria GCF S.p.A. presenti sulla Rete RFI”. Altre gare e contratti sono all’orizzonte, in una sfida alla sicurezza che vede impegnati sia RFI sia le principali ferrovie concesse.

Secondo i dati resi noti da RFI ad aprile in occasione della Giornata mondiale per la Sensibilizzazione sui Passaggi a Livello, sono circa 250 gli incidenti che si verificano in media ogni anno ai passaggi a livello con conseguenze gravi o mortali nel 10% dei casi, mentre si contano oltre 2.600 i casi di presenze di persone sui binari o lungo la linea, con un bilancio di circa 200 decessi o feriti gravi. Per far fronte al problema, su disposizione di ANSFISA, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, il Gruppo FS ha lanciato – oltre ad una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza ferroviaria – un importante Piano di investimenti che, all’avanguardia in Europa, prevede in dieci anni sia – laddove possibile – la progressiva riduzione dei 4.135 passaggi a livello presenti in Italia, sia l’adozione massiva di tecnologie integrative per il rilevamento di ostacoli, i dispositivi PAI-PL ad oggi basati su sistemi a tecnologia laser o radar, come quelli prodotti da GCF.

“L’obiettivo – conclude il Direttore Baraldi – è ora il rafforzamento ulteriore della Divisione IS di GCF, anche iniettando nuove competenze di alto livello, per incrementare la rilevanza di GCF S.p.A. nel settore delle tecnologie deputate alla sicurezza ferroviaria”.

Autonomia energetica e tutela biodiversità in agenda green Parco Caribe Bay

Autonomia energetica e tutela biodiversità in agenda green Parco Caribe BayRoma, 21 lug. (askanews) – L’aumento delle temperature, i fenomeni meteorologici estremi e le altre conseguenze del cambiamento climatico impattano quotidianamente sulla qualità della vita di milioni di persone, sempre più consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente e dell’adozione di pratiche di consumo più sostenibili. Il tema della tutela del Pianeta è diventato centrale anche nelle scelte che orientano la maggior parte dei settori produttivi, permeando l’intera economia e il mondo della finanza. Non fa eccezione il comparto dei parchi divertimento, tra i primi ad adottare misure volte a ridurre drasticamente l’impatto delle loro attività. Significativo in questo senso l’esempio di Caribe Bay, parco a tema acquatico di Jesolo che riproduce un’oasi tropicale con sabbia bianca e migliaia di palme a due passi da Venezia: da tempo il parco ha implementato pratiche virtuose e progetti di efficientamento, tracciando la strada per molte aziende del settore.

Carla Cavaliere, Responsabile Sostenibilità Caribe Bay dichiara: “La nostra agenda green mira allo sviluppo sostenibile del parco e prevede investimenti strutturali nel medio e lungo periodo per abbattere le emissioni e ridurre i consumi, uniti ad una costante attività di sensibilizzazione degli ospiti, aspetto spesso sottovalutato ma a nostro avviso di primaria importanza. Dallo scorso anno, li coinvolgiamo attivamente nel progetto di compensazione delle emissioni di anidride carbonica non riducibili: mentre acquistano il biglietto per venire a divertirsi ‘come ai Tropici’, possono prendere consapevolezza delle minacce che incombono sui veri paradisi tropicali del Pianeta e contribuire alla salvaguardia della loro biodiversità”. Al momento dell’acquisto online, infatti, gli utenti del sito ricevono un codice che possono utilizzare per conoscere i progetti a cui ha aderito Caribe Bay con l’obiettivo di tutelare la biodiversità in alcune delle aree più a rischio del Pianeta, come le foreste torbiere indonesiane, la Foresta Amazzonica e le immense aree soggette a deforestazione in Zimbabwe e Uruguay. Progetti che hanno anche l’obiettivo di proteggere molte delle specie animali più a rischio, tra cui tucani, elefanti africani, fenicotteri, tigri di Sumatra e rinoceronti di Giava.

“Il progetto riscuote molto interesse da parte degli ospiti – prosegue Cavaliere – e dallo scorso anno abbiamo compensato interamente le emissioni dirette, pari a 188 tonnellate di anidride carbonica, avvicinandoci ulteriormente all’obiettivo di diventare il primo parco divertimenti carbon neutral d’Italia. Innumerevoli ricerche hanno evidenziato che oltre un milione di specie, tra animali, vegetali e insetti sono attualmente a rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico: i programmi che abbiamo selezionato si inseriscono nell’ambito dell’accordo 30×30 siglato a conclusione della COP15 di Montreal, che mira a proteggere il 30% delle aree terrestri entro il 2030”. L’iniziativa è stata attivata in collaborazione con Up2You, startup greentech e B Corp certificata che permette alle aziende di ridurre il proprio impatto ambientale guidandole in percorsi su misura verso la sostenibilità: nello specifico, la startup ha identificato e quantificato le sorgenti emissive di Caribe Bay, calcolando così la carbon footprint del Parco, per poi pianificare strategie di gestione e politiche di riduzione e compensazione delle emissioni di gas a effetto serra.

L’impegno verso la compensazione delle emissioni non riducibili si accompagna alla pianificazione di nuovi interventi strutturali: al primo posto c’è il potenziamento degli impianti di filtraggio e ricircolo dell’acqua, combinato alla valutazione sulla possibilità di utilizzare l’acqua di mare, opportunamente trattata, nelle piscine. Gli impianti di Caribe Bay e le pompe di filtraggio sono già predisposti per l’utilizzo di acqua di mare: la soluzione consentirebbe di ridurre al minimo l’impatto sulle risorse idriche e sulle riserve di acqua potabile, sempre più preziose in un contesto di crescente siccità. Per l’attuazione, occorre tuttavia ottenere l’approvazione delle autorità competenti. Tra i principali progetti allo studio, è prevista anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico che renderà il parco completamente autonomo dal punto di vista energetico. Secondo i piani, l’impianto occuperà l’area del parcheggio, con il vantaggio di creare un’ampia zona d’ombra per le auto degli ospiti. Se opportunamente autorizzati, i lavori inizieranno in primavera e saranno completati entro l’estate affinché i pannelli siano operativi per la stagione 2024, garantendo energia pulita a tutto il polo che comprende Caribe Bay, il minigolf Caribbean Golf e la discoteca Vanilla Club. L’energia prodotta in eccesso rispetto al fabbisogno interno e durante i mesi di chiusura del parco sarà immessa nella rete locale, a vantaggio di tutto territorio. L’impianto sarà già dimensionato rispetto al futuro ampliamento del parco, a cominciare dal centro benessere con SPA la cui costruzione è in programma nei prossimi mesi: oltre ad utilizzare energia elettrica da fonti rinnovabili, sarà installato un sistema geotermico a basso impatto per il riscaldamento.

Lavoro, Manpowergroup entra nel Consiglio direttivo di Alis

Lavoro, Manpowergroup entra nel Consiglio direttivo di AlisRoma, 20 lug. (askanews) – “Il processo di crescita e di attenzione della nostra Associazione nei confronti del mondo delle risorse umane e dell’accesso al mercato del lavoro è testimoniato dall’ingresso nel Consiglio direttivo di ALIS di ManpowerGroup che, con l’attuale 35% dei loro lavoratori assunti a tempo indeterminato, è tra i leader mondiali nella ricerca e selezione di profili professionali e nella pianificazione e realizzazione di progetti di formazione. Formazione e crescita occupazionale e professionale sono infatti obiettivi primari che, attraverso la nostra ALIS Academy, condividiamo con ManpowerGroup, puntando su talento e tecnologia come leve strategiche su cui le aziende devono puntare per rimanere sempre al passo in un mondo del lavoro caratterizzato da continue evoluzioni. Sono inoltre orgoglioso che ALIS potrà collaborare sempre più con una grande realtà come ManpowerGroup, che punta su una forte strategia ESG e sul piano “Working to Change the World” al fine di promuovere l’interazione tra la sostenibilità ambientale, sociale ed economica”. Così il Presidente di ALIS Guido Grimaldi annuncia l’ingresso di ManpowerGroup che, declinandosi nei brand Manpower, Experis, Jefferson Wells e Talent Solutions, da 25 anni crea valore per candidati e clienti con soluzioni strategiche per la gestione delle risorse umane, attraverso una rete di più di 200 uffici e 2.000 persone impiegate su tutto il territorio nazionale. ManpowerGroup ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti come azienda virtuosa del settore e, a tal proposito, è stata nominata per il 14° anno consecutivo “2023 World’s Most Ethical Companies” dall’Ethisphere Institute.

“Il mondo della logistica dell’intermodalità negli ultimi anni si è fortemente evoluto attraverso una trasformazione digitale che ha creato nuove figure e competenze, e allo stesso tempo la sostenibilità ambientale, sociale ed economica è diventata sempre più una priorità. Oggi è importante essere consapevoli da una parte della necessità di guardare con apertura alla flessibilità, alla condivisione dei valori e al benessere fisico e mentale delle persone, e dall’altra dell’importanza della formazione e della riqualificazione professionale come elementi fondamentali per lo sviluppo delle competenze e della carriera”, ha dichiarato Alfonso Santaniello, Vertical Leader Logistica ManpowerGroup.

Idealista: nel trimestre -16% stock di abitazioni in affitto in Italia

Idealista: nel trimestre -16% stock di abitazioni in affitto in ItaliaMilano, 20 lug. (askanews) – Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’ufficio studi di idealista, l’offerta di affitti in Italia ha subito delle variazioni significative nel corso degli ultimi trimestri. Nel confronto tra il trimestre attuale e quello dello stesso periodo dell’anno precedente, si osserva una diminuzione degli annunci pubblicati sul portale pari al 16%, passando da 93.164 a 86.093 annunci.

Tuttavia, sottolinea idealista, nell’ultimo trimestre gli annunci di affitto sono tornati a crescere rispetto al trimestre precedente, mostrando un rallentamento del crollo che era stato rilevato dall’inizio pandemia. Nel confronto con l’ultimo trimestre pre-Covid, che risale a quattro anni fa, la contrazione dello stock è stata del 51%, dai 146.642 annunci pubblicati sul portale in quel periodo. La recente crescita degli annunci nel trimestre attuale potrebbe essere un segnale di ripresa per il settore degli affitti significativa dopo diversi trimestri di calo continuo. Analizzando i principali capoluoghi di provincia, quelli più dinamici per numero di scambi, cali drastici dell’offerta a Firenze, Napoli (-48% entrambe), Roma (-46%) e Genova (-41%). Verona segna un calo del 22%, seguita da Torino (-18%), Milano (-12%), mentre a Palermo la disponibilità di abitazioni si è ridotta del 5%. L’unico dei grandi mercati che ha visto una variazione positiva dello stock locativo nell’ultimo anno è Bologna, con un incremento del 4%.

La maggior parte dei mercati provinciali segnano cali dello stock a due cifre: Siena (-51%) segna la riduzione maggiore seguita da Vercelli (-48%), Lodi (-46%) e Firenze (-42%). Tra i mercati più grandi Roma ha visto polverizzarsi in 38% dello stock da un anno all’altro, Napoli il 28%, Torino il 17% e Milano il 14%.

Il marketing non va in vacanza, cosa dice Fabio De Lucia (Deraweb)

Il marketing non va in vacanza, cosa dice Fabio De Lucia (Deraweb)Roma, 20 lug. (askanews) – Ne riparliamo a settembre”. Quante volte avete sentito questa frase? Oppure: “ne riparliamo dopo le feste di Natale”. Si sa, tendenza molto italiana è quella di fermare la nazione nei mesi di agosto e dicembre, nonostante il mondo, oggi, preveda un business attivo 365 giorni l’anno, 7 giorni su 7, 24 h su 24. Ma la mentalità italiana è quella di procrastinare ai mesi di settembre e gennaio decisioni, investimenti, azioni che per un’impresa sono vitali. Niente di più sbagliato perché ogni impresa, anche piccola, dovrebbe comprendere che il servizio al cliente e soprattutto l’attività di acquisizione clientela non va mai in vacanza. Mai”, spiega Fabio De Lucia, Ceo di Deraweb, società specializzata in marketing digitale per imprese e liberi professionisti.

“Non fraintendiamoci, il lavoro nella vita non è tutto e il riposo è importante ma per essere competitivi gli imprenditori italiani devono comprendere che bisogna tenere sempre attivi i sistemi di acquisizione e sviluppo clientela”. Questo significa che con una corretta programmazione è possibile avere sempre in attività gli strumenti utili a una perfetta “customer journey”, ossia, al “viaggio del cliente” che parte dalla semplice interazione, sino all’acquisto e i processi post acquisto. “Posso confermare – prosegue De Lucia – che purtroppo la legge di Pareto è valida anche in questo caso: l’80% delle imprese italiane non ha consapevolezza degli strumenti digitali di cui dispone per poter vincere la sfida del mercato moderno. E quel 20% che le attua, detiene l’80% del mercato”. Il principio di Vilfredo Pareto, per quanto si basi su valutazioni empiriche è confermato da un sondaggio svolto proprio da Deraweb che ha intervistato oltre 2000 titolari d’impresa italiani. Bene, non più di 400 di essi hanno attivo un sistema di marketing online, mentre i restanti 1600 lasciano al caso il loro sistema di acquisizione clienti e soprattutto, non sono attivi tutto l’anno per sviluppare affari. Nel 2022 in Italia, secondo Confesercenti, hanno abbassato definitivamente la saracinesca 43.000 imprese, circa 120 al giorno: ma dovremmo chiederci, quante di queste hanno trascurato l’importanza del marketing? “Ciò che non si comprende – chiarisce l’esperto – è che il sistema informatico – digitale, oggi supportato anche da sistemi di avanguardia di intelligenza artificiale, a differenza dell’uomo, lavora costantemente: infatti un sito web lavora 24 h al giorno, 7 giorni su 7: un circuito di newsletter e automazione, una volta programmato viaggia in autonomia. I sistemi moderni permettono un’interazione relazionale di base col cliente”.

Buona parte dei titolari d’impresa italiani (il famoso 80% della legge di Pareto), utilizzano gli strumenti digitali quasi per “moda” o “perché lo fanno tutti” e così, anziché comprendere che dietro un sistema di marketing attivo si cela lo sviluppo di un’impresa, purtroppo la mancanza di programmazione, visione e metodo porta a sterili tentativi che non permettono di raggiungere risultati. “La colpa non è solo dei titolari d’impresa: buona parte della colpa è anche delle stesse web agency o degli addetti di settore i quali, anziché guidare i clienti con piani di marketing strategici, agiscono o con fare esclusivamente creativo o eseguendo con fare ‘zerbiistico’ le richieste delle aziende. Un piano di marketing vero ha delle basi, tra le quali il posizionamento nel mercato, la definizione di una strategia e un’altissima attenzione al ROI (ritorno dell’investimento): ecco perché chi davvero crea un percorso specifico, sa, che il marketing non va mai in vacanza ed è un alleato fondamentale di crescita. Aggiungo un elemento importante: gran parte degli acquisti online avvengono nei festivi e nelle ore serali. Gran parte della richiesta di informazioni verso un’azienda, brand o prodotti avvengono nelle ore di pausa pranzo o in orari prettamente post lavoro. E sapete perché? Perché gli utenti sono rilassati e quando siamo in una fase di rilassatezza siamo più propensi all’acquisto”. Qual è dunque il consiglio? “È triplice: il primo, è quello di creare un piano di marketing online e offline attivo per tutto l’anno. E non si può improvvisare, né abbozzare: bisogna rivolgersi a consulenti d’impresa che abbiano competenze nell’asse marketing – comunicazione – vendite. Il secondo, è quello di fare in modo che l’impresa sia operativa ad agosto: programmando una rotazione del personale (anche se in azienda si è pochi) permette di avere sempre un servizio pronto a soddisfare i clienti e ad acquisirne di nuovi. Il terzo – conclude Fabio De Lucia – è che il mondo è cambiato: il business non va mai in vacanza. Gli esseri umani sì, ed è giusto si godano il periodo di vacanza e riposo ma i sistemi informatici e digitali devono lavorare per noi 365 giorni l’anno”.

Olimpia Splendid: fatturato 2022 sale a 113,4 mln ma Ebitda a 7 mln (-13%)

Olimpia Splendid: fatturato 2022 sale a 113,4 mln ma Ebitda a 7 mln (-13%)Milano, 19 lug. (askanews) – Olimpia Splendid, azienda bresciana specializzata nel comparto della climatizzazione domestica, ha chiuso il 2022 con un incremento del 21% del fatturato consolidato, passato da 93,4 a 113,4 milioni di euro, con un 40% dei ricavi provenienti dall’estero e un Ebitda pari a sette milioni di euro, in calo del 13,5% rispetto agli 8,1 milioni di un anno prima.

“Si tratta di un risultato importante, soprattutto se analizzato alla luce della complessità del contesto economico. Benché operiamo in un settore centrale nel processo di decarbonizzazione degli edifici, il rallentamento delle catene di fornitura, l’aumento dei costi di materiali dei trasporti e dell’energia, conseguenti alla pandemia e al conflitto russo-ucraino, hanno reso molto difficile l’operatività e condizionato le efficienze aziendali – spiega Roberto Saccone, presidente di Olimpia Splendid – La centralità della tecnologia a pompa di calore nel percorso di transizione energetica, unita ai nostri progetti di crescita internazionale, sono gli elementi su cui lavoreremo per consolidare ulteriormente la nostra crescita, continuando ad investire con piani industriali ambiziosi e contando su una squadra rinnovata”. Nel 2023 ci sono stati dei cambiamenti a livello di governance: da giugno ha assunto il ruolo di amministratore delegato del gruppo Marco Saccone (già consigliere delegato e managing director di Olimpia Splendid) ed è entrato nel ruolo di direttore generale Claudio Filipponi (ingegnere industriale con esperienza ventennale nel settore automotive, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità). Approvata, nei primi mesi del 2023, anche la delega alle Esg per il consigliere Francesco Saccone, “un’ulteriore testimonianza – si legge nella nota – di come la governance ambientale, sociale e aziendale sia sempre più integrata nei piani Olimpia Splendid”.

Il bilancio di sostenibilità 2022 riporta inoltre l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra (Scope 1 e Scope 2), del 30% entro il 2026, del 50% nel 2030 e di raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2040. Un passo in questa direzione è stato fatto nel 2022, con due diversi interventi che hanno consentito di diminuire del 18% le emissioni rispetto all’anno precedente. Da un lato, la riduzione del 29% dei consumi di gas metano, dall’altro, la conversione a fonti rinnovabili del 100% dei consumi elettrici delle sedi italiane (95% dei consumi dell’intero gruppo), grazie all’auto-consumo dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici e all’acquisto di energia certificata A2A da fonti rinnovabili. Azioni concrete che proseguiranno anche nel 2023, con il passaggio delle filiali commerciali estere all’energia sostenibile, l’attivazione di un nuovo impianto fotovoltaico nel polo logistico di Reggio Emilia e altri interventi volti ad ottimizzare i consumi dell’intero gruppo. Non da ultimo, l’ottenimento della certificazione ambientale ISO 14001, per tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività e ricercarne il miglioramento in modo coerente, efficace e sostenibile.

Veronica Tibiletti entra in Cda di CDP Real Asset SGR S.p.A

Veronica Tibiletti entra in Cda di CDP Real Asset SGR S.p.ARoma, 13 lug. (askanews) – La Prof.ssa Veronica Tibiletti è stata nominata consigliere indipendente nel Consiglio di Amministrazione della SGR del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti. La nomina di Tibiletti, professoressa associata di Economia Aziendale all’Università di Parma e membro effettivo del Collegio Sindacale di Fondazione Cariparma, si inserisce nell’ambito del piano di sviluppo della società CDP Real Asset SGR S.p.A., che ha ampliato il suo raggio di azione ai settori del turismo e delle infrastrutture. Il Piano industriale della SGR prevede nel mandato del nuovo Cda un rafforzamento della presenza nei progetti dell’abitare sostenibile, social, student e senior housing, un significativo incremento delle masse gestite e l’ingresso di nuovi investitori istituzionali per massimizzarne l’impatto sul territorio. Per supportare tali obiettivi sono state potenziate le competenze del Cda, che è passato da 5 a 7 membri.

“Siamo davvero orgogliosi di questa nomina – ha affermato Franco Magnani, Presidente di Fondazione Cariparma – riconosce il valore delle competenze presenti in Fondazione Cariparma a livello nazionale e va a rafforzare la nostra presenza e la nostra partecipazione alle sfide di sistema che ci attendono”. Già Professoressa Associata di Economia Aziendale presso l’Università di Parma. dopo aver conseguito la Laurea in Economia e Commercio e un PhD in Determinazione e Comunicazione del valore nelle aziende presso l’Università di Parma, Veronica Tibiletti è docente presso l’Università di Parma e autrice di numerose pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali in materia di Corporate Governance e Sostenibilità. Relatrice a convegni, in particolare sulle tematiche ESG, è iscritta all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Parma e al Registro dei Revisori Legali. Si occupa di corporate governance, con particolare riferimento ai Modelli di Organizzazione, Gestione e controllo di cui al D.Lgs. 231/2001 e di ESG.

“È per me un grande onore entrare a far parte del Consiglio di Amministrazione di un’importante società del Gruppo CDP, notoriamente un motore di eccellenza e sviluppo, dove convergono grandi professionalità e progetti cruciali per la crescita del nostro Paese. Le esperienze e le sensibilità maturate in Fondazione Cariparma e in ACRI mi aiuteranno ad affrontare gli importanti progetti del piano strategico di CDP Real Asset, tra cui rientra anche quello delle Terme Berzieri e il rilancio della città di Salsomaggiore Terme” ha affermato la Prof.ssa Tibiletti Oltre cinque miliardi di euro di masse gestite per investimenti complessivi immobiliari generati sul territorio pari a 10 miliardi. È l’obiettivo che il Gruppo CDP conta di raggiungere nell’arco di tre anni attraverso la gestione di fondi immobiliari e infrastrutturali. Protagonista di questa sfida CDP Real Asset SGR, la società guidata da Giancarlo Scotti che rappresenta nel Gruppo il polo dedicato alle attività di fund e asset management nel settore del real asset. Sono quattro le linee di intervento strategiche che valorizzano un patrimonio di competenze unico nel panorama delle SGR immobiliari italiane: (i) sviluppo delle infrastrutture sociali dell’abitare, (ii) riqualificazione del patrimonio pubblico dismesso, (iii) supporto al settore turistico, (iv) crescita del mercato infrastrutturale italiano. Queste attività verranno realizzate grazie anche a un forte focus sugli investimenti ESG (Environment, Sustainability, Governance) e al ruolo di CDP Real Asset quale catalizzatore di risorse finanziarie italiane ed europee.

Coricelli: in industria olearia primi con bilancio integrato esg

Coricelli: in industria olearia primi con bilancio integrato esgRoma, 11 lug. (askanews) – Fornire una descrizione completa della strategia di sviluppo sostenibile adottata, cercando di rappresentare nella maniera più completa non solo le performance finanziarie ma anche quelle in ambito Environment, Social & Governance (ESG): è questo l’obiettivo del primo Report Integrato (riferito all’esercizio 2022) di Pietro Coricelli spa, azienda olearia umbra.

Una visione pioneristica quella dell’azienda spoletina – sottolinea in un comunicato – che l’ha portata ad essere la prima industria olearia a presentare un Report integrato ESG e a diventare nel settore un esempio virtuoso di trasparenza verso tutti gli stakeholder. Pietro Coricelli, in costante crescita e con una presenza in 110 paesi nel mondo, passa da un fatturato di 116 milioni nel 2018 a ricavi che superano i 244 milioni di euro nel 2022, segnando un +49% rispetto al 2021 grazie anche ad un sensibile aumento dei volumi di vendita (56,6 mln di litri vs 44,5 mln di litri dell’anno precedente). Aumenta, inoltre, il valore economico distribuito che segna +50% rispetto all’anno precedente. L’Export, invece, raggiunge quota 58%.

La crescita aziendale si riflette anche sul fronte nazionale: Coricelli cresce del 3,7%, in un settore quello oleario in calo ( -6 % rispetto all’anno precedente) mentre la quota di mercato raggiunge 8,6% (un punto in più rispetto al 2021). Il Report, che è stato redatto sulla base delle linee guida dell’IR Framework dell’IIRC (International Integrated Reporting Council), offre una visione d’insieme creando una connessione tra le informazioni del bilancio tradizionale e le performance ambientali, sociali e di governance tracciando una roadmap di obiettivi in linea con quanto stabilito dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Una vera e propria linea guida per gli anni a venire. “Gli ultimi anni – dichiara Chiara Coricelli, Ceo e presidente del gruppo – sono stati caratterizzati da grandi sconvolgimenti mondiali e incertezza, ogni difficoltà porta però con se anche una sfida e noi l’abbiamo voluta cogliere per provare ad essere migliori e trasparenti. Abbiamo deciso di aprire le porte della nostra azienda attraverso il primo Report Integrato ESG, un atto non dovuto ma fortemente sentito per raccontare in modo preciso e puntuale quanto la sostenibilità sia una sfida e un impegno concreto. La nostra sensibilità e responsabilità ci porta ad ispirarci alle grandi aziende e questa visione ci ha permesso di raggiungere risultati straordinari nell’ultimo anno. Non solo un’importante crescita di fatturato, nonostante uno scenario economico difficile, ma abbiamo raggiunto la leadership per i nostri oli 100% italiani. Al tempo stesso il nostro impegno a favore della comunità ci ha permesso di superare i 60.000kg di prodotti donati. Al centro della nostra visione rimane il progetto “Filiera Olearia Sostenibile che suggella il nostro impegno verso la trasparenza dell’origine, la qualità del prodotto, la sostenibilità economica degli olivicoltori a monte della filiera”