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Agua Azul, Caribe Bay svela dettagli nuovo centro benessere e Spa parco

Agua Azul, Caribe Bay svela dettagli nuovo centro benessere e Spa parcoRoma, 4 set. (askanews) – Mentre gli ospiti sfrecciano tutti i giorni sugli scivoli e si rilassano nelle lagune caraibiche tra palme e ombrelloni, ai piani alti di Caribe Bay si progettano già le sorprese per le stagioni a venire. Dalla seconda metà di settembre cominceranno infatti i lavori per la realizzazione di Agua Azul, la nuova area benessere con SPA, in apertura per la stagione 2025.

Una novità strategica per Caribe Bay, che permetterà di integrare la tradizionale offerta di attrazioni e spettacoli all’insegna dell’adrenalina e del divertimento con nuove proposte pensate per chi desidera vivere momenti di puro relax, da dedicare al benessere e alla cura del corpo. Agua Azul si troverà in una zona appartata di Caribe Bay, tra la foresta tropicale che avvolge gli scivoli di Toboganes e l’Arena Show. Realizzata in perfetto stile caraibico, Agua Azul si integrerà con le attrazioni già esistenti, creando un continuum tra spazi interni ed esterni; in linea con la vocazione green del Parco, si avvarrà di un impianto geotermico a basso impatto per il riscaldamento dell’acqua.

La parte esterna sarò caratterizzata da 12 vasche idromassaggio a bassa salinità con cascate cervicali e da una grande piscina ad alta salinità, dove si potrà provare l’emozione di galleggiare proprio come nelle acque del Mar Morto. Nella parte interna saranno invece presenti diverse stanze emozionali con cromoterapia e aromaterapia, sauna e bagno turco avvolti nell’ambientazione tropicale e una stanza del ghiaccio. Spazio anche ai trattamenti benessere, beauty ed estetici con una vera e propria SPA immersa in una scenografia unica, tipica della filosofia alla base della continua evoluzione di Caribe Bay. Agua Azul sarà accessibile a tutti gli ospiti del Parco, al pari delle attrazioni, mentre i trattamenti benessere saranno disponibili a pagamento.

Imprese, Leolandia in crescita rispetto al 2022

Imprese, Leolandia in crescita rispetto al 2022Roma, 4 set. (askanews) – Bilancio decisamente positivo per Leolandia, il primo parco a tema per dimensioni e numero di visitatori della Lombardia. Nella prima parte dell’anno, il parco registra performance in crescita rispetto al 2022 e sostanzialmente allineate al 2019: numeri che permettono di prevedere la chiusura a 40 milioni di euro di fatturato e 1 milione di visitatori.

Decisiva si è confermata la scelta di modulare l’offerta sulla base di un clima sempre più estremo, rendendo il parco attrattivo sia durante le lunghe ondate di calore, sia nel caso di maltempo. Nello specifico, con il Golfo del Drago Marino inaugurato a inizio estate, per un investimento di 5 milioni di euro, Leolandia ha aumentato del 33% l’offerta di aree bagnate, per un totale di oltre 10.000 mq, tra piscine per bambini, giochi d’acqua e vere e proprie giostre acquatiche. L’offerta di acqua, tutta proveniente dai pozzi di proprietà del parco e costantemente riciclata, unita al verde e alle ampie zone ombreggiate, garantisce l’opportunità di rinfrescarsi anche nelle giornate più calde, offrendo un contesto rilassante alle famiglie con bambini piccoli. Leolandia, inoltre, continua a dedicare ampie risorse alla programmazione di spettacoli, eventi, intrattenimenti dal vivo e attrazioni al chiuso, che permettono di ripararsi continuandosi a divertire anche nel caso di temporali. L’offerta di spettacoli quest’anno è salita a 9 titoli, a cui vanno aggiunti i mini-live show e i momenti di incontro con i personaggi dei cartoni animati, come Bing, Miraculous e i PJ Masks – Superpigiamini. In programma anche veri e propri musical ispirati a Broadway, progettati per lasciare a bocca aperta i bambini, sorprendendo anche gli adulti. Particolarmente curati nei dettagli, dai costumi alle scenografie, dagli effetti speciali alle sceneggiature, tutti gli show di Leolandia sono prodotti internamente, con un cast di oltre 30 artisti provenienti da tutto il mondo.

Giuseppe Ira, presidente di Leolandia, afferma: “Gli investimenti degli ultimi anni, uniti all’efficientamento delle spese, ci hanno permesso di incrementare significativamente l’EBITDA, che quest’anno, stando alle nostre previsioni e all’attuale andamento, crescerà del 15% rispetto al 2022. Dai tempi della pandemia abbiamo dovuto immettere liquidità per tenere aperta la struttura: ancora oggi tutto quello che incassiamo viene reinvestito per migliorare il parco. Entro il 2025 sorgeranno due nuove aree acquatiche, con nuove attrazioni dedicate ad una fascia di bambini più grandi, fino ai 12 anni. Abbiamo in programma investimenti per 20 milioni di euro, destinati a rendere il parco sempre più attrattivo su scala internazionale. Già oggi, più della metà degli ospiti proviene da fuori regione e dall’estero. Per accoglierli ci appoggiamo ad alberghi convenzionati, ma non escludiamo di costruire delle unità alberghiere di proprietà”. Sul fronte lavoro, nonostante i numeri siano quelli di una grande azienda, Leolandia, che in alta stagione coinvolge oltre 600 dipendenti, nel corso degli ultimi 2 anni ha riscontrato crescenti difficoltà nell’attività di ricerca e assunzione del personale. In passato gli inserimenti erano previsti in due momenti dell’anno: in primavera per la stagione estiva e in autunno per quella invernale, ora l’attività è costante.

“Trovare personale è diventato un lavoro certosino – prosegue Ira – anche perché non siamo inseriti in un territorio a vocazione turistica e subiamo la concorrenza di tutto il sistema produttivo lombardo. Il bacino di studenti universitari che prima erano soliti arrotondare lavorando nel parco, specialmente in estate, si sta assottigliando. Nonostante i contratti, inoltre, c’è sempre qualcuno che rinuncia all’improvviso. Per ovviare al problema, abbiamo messo in campo diverse le strategie: abbiamo esteso la stagione, che quest’anno è partita a metà febbraio e si concluderà dopo l’Epifania, per garantire periodi di occupazione più lunghi, e offriamo maggiore flessibilità verso i lavoratori, anche nell’ottica di garantire il miglior bilanciamento possibile tra lavoro e vita privata. Stiamo anche studiando la possibilità di mettere a disposizione degli alloggi per che proviene da fuori”.

Back to (Smart) Work, con generatore solare ufficio al mare o in montagna

Back to (Smart) Work, con generatore solare ufficio al mare o in montagnaRoma, 31 ago. (askanews) – L’estate volge al termine e la maggior parte degli italiani si prepara al back to work. Per superare il trauma da rientro, in molti approfitteranno della possibilità dello smart working, lavorando a distanza e connettendosi da campeggi, stabilimenti al mare, rifugi in montagna o anche semplicemente dal giardino di casa. Per non rimanere senza carica in questi contesti la soluzione ideale è AC200P, il generatore solare di Bluetti, azienda leader nel settore dell’energia solare e dei dispositivi di accumulo.

Bluetti AC200P è fatto su misura per coloro che, in mancanza di rete elettrica, necessitano di una fonte di alimentazione sempre a portata di mano per il proprio smartphone, pc o tablet, fotocamere o persino piccoli elettrodomestici. Inoltre, rappresenta una soluzione perfetta anche per uso interno, come sistema di backup domestico in caso di blackout improvvisi o per chi vive o ha case vacanze in zone in cui si registra carenza di energia o in cui l’alimentazione risulta instabile. Con un peso di soli 27,5 kg, l’AC200P vanta un design compatto, è dotato di maniglie integrate per trasportarlo facilmente ovunque ed è resistente a polvere e spruzzi d’acqua, proprio per poterlo utilizzare senza timore in qualunque condizione ci si trovi. Con un inverter ad alta potenza da 2000 W e un picco di 4800 W, assicura una capacità di 2000 Wh per alimentare tutti i dispositivi.

L’AC200P consente infatti di caricare in contemporanea fino a 13 dispositivi grazie alle sue 13 diverse prese AC/DC, cui si aggiungono due pad di ricarica wireless pensati in particolare per gli smartphone. È possibile così far funzionare, ad esempio, un frigorifero per auto da 70 W per 20 ore, una macchina per il caffè per oltre 2 ore, un grill elettrico da 1100 W per 1,5 ore, ma anche 25 ricariche di un computer portatile. Per quanto riguarda la ricarica, l’AC200P supporta un ingresso solare fino a 200W: può quindi collegarsi a diversi pannelli solari, compresi i pannelli pieghevoli portatili BLUETTI PV200, raggiungendo un massimo di 700W per una ricarica completa in 3,5 – 4 ore. Rivestiti in materiale ETFE e dotati di grado di protezione IP65 per resistere a polvere e spruzzi d’acqua, i pannelli PV200 sono realizzati con celle monocristalline con un’efficienza fino al 23,4% e producono 200 W di potenza dalla luce solare.

In questo modo, è possibile essere autonomi in qualunque luogo e in qualunque situazione grazie all’energia del sole, e di ricaricarsi senza impattare sull’ambiente. In ogni caso, è possibile collegare l’AC200P alla rete elettrica tramite prese a muro CA, per ricaricare le batterie anche di notte. Bluetti AC200P è dotato di batterie al litio ferro fosfato con tecnologia LiFePO?, che assicurano straordinaria sicurezza e durabilità nel tempo, garantendo 10 anni di vita e oltre 3.500 cicli di ricarica. Il generatore solare Bluetti AC200P e i pannelli solari portatili PV200 rappresentano quindi la soluzione ideale per le giornate in smart working o per qualunque viaggio, per avere sempre a disposizione energia pulita.

Beauty e fitness, agli italiani piacciono nei giorni feriali

Beauty e fitness, agli italiani piacciono nei giorni ferialiRoma, 29 ago. (askanews) – La fine delle ferie e il ritorno alla routine quotidiana sono un momento delicato dell’anno, in cui è necessario ristabilire un corretto equilibrio tra vita professionale e tempo libero, coniugando lavoro, relax e cura di sé.

Per gli italiani la ricerca di un miglior work-life balance è un’abitudine consolidata ed è sempre più comune ritagliarsi del tempo libero per la cura di sé, soprattutto nei giorni infrasettimanali: l’80,5% dei pagamenti digitali in questi settori si concentra tra lunedì e venerdì, mentre solo il 19,5% nel weekend. Una tendenza legata anche alla maggiore diffusione dello smart working, introdotto negli anni della pandemia ma ancora ampiamente diffuso, che ha consentito una maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro e del tempo libero, favorendo la fruizione di servizi dedicati alla cura della persona anche al di fuori del weekend. Rispetto al 2019, infatti, si è registrata una crescita del 2,5% dei pagamenti nel periodo infrasettimanale, mentre le transazioni registrate nel fine settimana sono calate del 9,2%.

A fare il punto sulle abitudini di consumo degli italiani relative al benessere è l’Osservatorio Fitness e Beauty Cashless di SumUp, la fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni per business di ogni dimensione, che ha analizzato le tendenze nei settori beauty, fitness e wellness, che includono parrucchieri, barbieri, estetisti, palestre e spa. “Dal nostro Osservatorio emerge un cambiamento delle abitudini di consumo nei settori Beauty, Fitness e Wellness: da un lato, si conferma la costante crescita del cashless, prova del fatto che i clienti prediligono sempre più le soluzioni di pagamento senza contanti; dall’altro, la diffusione dello smart working modifica anche la disponibilità e le preferenze degli italiani in termini di orario di fruizione del servizio”, spiega Umberto Zola, Growth Marketing Lead – Merchant Bank di SumUp. “Per mantenersi attrattivi, gli esercenti dovranno attrezzarsi per venire incontro a queste nuove esigenze. Pensiamo, per esempio, a parrucchieri e barbieri oppure a insegnanti di yoga, massaggiatori e personal trainer: si tratta di piccoli business che hanno sempre più la necessità di attirare un nuovo tipo di clienti e diffondersi capillarmente sul territorio, e per i quali è fondamentale digitalizzare la propria attività”.

Le prime 10 province per pagamenti digitali infrasettimanali nel Beauty e Fitness La prima parte della classifica delle 10 province che hanno registrato la percentuale più alta di pagamenti digitali nei giorni infrasettimanali vede protagoniste soprattutto il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna: sul podio compaiono, infatti, Gorizia (87,3%), Pordenone (86,4%) e Sassari (86,2%); al quarto posto c’è Udine (85,6%), al quinto Cagliari (85,5%). Nelle posizioni successive Treviso (83,4%) e Venezia (83,4%), Lecce (83,3%) e Firenze (83,2%). Chiude la top ten Catanzaro (82,9%).

Avellino è la provincia dove i settori beauty e fitness hanno registrato la crescita più significativa di pagamenti cashless nei giorni tra lunedì e venerdì (+11,8%), seguita da Treviso (+9%) e Chieti (+8,5%).

Shopping on-line sostenibile, le consegne diventano “green”

Shopping on-line sostenibile, le consegne diventano “green”Roma, 1 ago. (askanews) – E’ partita dal Nord Europa la nuova e sempre più diffusa tendenza a utilizzare punti di ritiro fuori casa per ricevere gli acquisti fatti online. Qui, infatti, questa modalità per ricevere i prodotti acquistati sul web è diventato una consuetudine e raggiunge ormai anche tassi del 70%. Un servizio che offre diversi vantaggi, sia di tipo pratico per l’utente che ne usufruisce, sia di tipo logistico e ambientale.

La gestione delle merci presso i punti di ritiro permette, infatti, di ottimizzare le consegne fino a dieci volte rispetto al recapito a domicilio, incidendo positivamente sulla riduzione del traffico e delle conseguenti emissioni di CO2, dell’inquinamento acustico e anche degli incidenti stradali. Una realtà molto interessante che mira a diffondere questa abitudine anche in Italia è InPost, azienda fondata in Polonia nel 1999 e oggi tra i leader della logistica nelle consegne out of home, presente in nove Paesi europei con circa 745 milioni di pacchi consegnati in Europa nel 2022 (in crescita del 44% rispetto al 2021). La crescita anche nel nostro Paese è sostenuta: da circa 100 a quasi 5mila punti di distribuzione su tutto il territorio nazionale in meno di due anni, con copertura di tutte le regioni raggiunta in questi ultimi mesi. Parallelamente allo sviluppo nel mercato interno, è cresciuto in Italia anche il numero delle persone impiegate in questi primi tre anni: dalle 40 persone di fine 2021 alle attuali 80 ed è prevista un’ulteriore crescita entro nel 2023. L’Italia – sottolineano in azienda – è un mercato strategico per la crescita di InPost, che ha chiuso il 2022 con 54mila punti di ritiro totali in Europa (tra locker, gli armadietti automatizzati, e InPost point, punti di ritiro presso gli esercizi commerciali), di cui circa il 9% in Italia. Nel nostro Paese sono già attive partnership importanti come quella siglata lo scorso dicembre con Atac, l’azienda di trasporto pubblico della Capitale, che sta portando i locker InPost in 21 stazioni della metropolitana di Roma, e ancora altre importanti catene. «Crediamo fortemente in questo modello», spiega Leonardo Berlingieri, commercial director di InPost Italia, «e il nostro impegno per l’abbattimento delle emissioni è forte». Si tratta di una concreta strategia Net-Zeroentro il 2040, ratificata da Science Based Targets, iniziativa nata dalla collaborazione tra il Cdp, il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute e il World Wide Fund for Nature per fissare un obiettivo climatico basato sulla scienza. InPost Italia ha appena ottenuto la Certificazione Iso 9001:2015 con Tuv, ente di fama mondiale riconosciuto quale simbolo accreditato di qualità, sicurezza e sostenibilità.

Enav: contratto da 5 milioni di euro con Taiwan

Enav: contratto da 5 milioni di euro con TaiwanMilano, 26 lug. (askanews) – Enav, attraverso la propria controllata IDS AirNav – società leader a livello internazionale nei sistemi di gestione delle informazioni aeronautiche – ha siglato un contratto con il fornitore dei servizi alla navigazione aerea di Taiwan, ANWS (Air Navigation and Weather Services). La commessa, della durata di 5 anni, ha un valore complessivo pari a 5 milioni di euro.

“Stiamo puntando molto sul mercato non regolamentato che rappresenta una leva importante per far crescere la marginalità della società”, ha dichiarato l’AD di Enav, Pasqualino Monti. “I sistemi di IDS AirNav sono tra i più utilizzati a livello internazionale ma sono convinto che ci siano ancora ampi margini di miglioramento grazie anche alle capacità che abbiamo in altri settori come il training o la consulenza aeronautica. Stiamo lavorando per creare un vero e proprio ecosistema commerciale che integri in modo ancora più efficiente tutte le realtà del nostro gruppo.” Il contratto prevede la fornitura e l’assistenza di Cronos, un nuovo sistema di gestione delle informazioni aeronautiche. Si tratta di una piattaforma digitale ad alte prestazioni che sarà in uso nelle sale di controllo taiwanesi e accessibile dagli aeroporti e dalle compagnie aeree entro il 2024. Cronos si aggiunge così ai servizi già forniti dal gruppo Enav e già in uso ad ANWS, come il sistema per la progettazione di procedure di avvicinamento e il sistema di pubblicazione delle informazioni aeronautiche, a beneficio di un’ottimizzazione dei processi operativi e a favore di una maggiore sostenibilità.

GCF acquisisce da PSC Group il ramo PAI-PL, per sicurezza ferrovie

GCF acquisisce da PSC Group il ramo PAI-PL, per sicurezza ferrovieRoma, 24 lug. (askanews) – È stata completata in questi giorni la procedura di acquisizione da parte di GCF del ramo d’azienda PAI-PL di PSC Group S.p.A. Un’operazione milionaria che permette alla Generale Costruzioni Ferroviarie di rafforzare e consolidare il ruolo di player nel settore delle tecnologie per la sicurezza ferroviaria. Lo rende noto l’azienda in un comunicato specificando che avviata a gennaio con la stipula di un contratto di affitto, l’operazione oggi conclusa consente a GCF di acquisire la piena proprietà di un qualificato ramo aziendale tecnologico specializzato nella progettazione e realizzazione di dispositivi di Protezione Automatica Integrativa – Passaggi a Livello (PAI-PL).

“Si tratta di un’operazione importante – spiega l’ing. Mattia Baraldi, Direttore Divisioni Tecnologie IS, Tlc, R&D, AT di GCF – che permette alla GCF S.p.A. di integrare competenze, di rinvigorire le strutture produttive e, soprattutto, di ampliare il proprio portfolio di offerta nel settore del segnalamento ferroviario”. Il Catalogo della Divisione Tecnologia IS (Impianti Segnalamento) GCF, in particolare, integrerà il Sistema LCP (Level Crossing Protection): un sistema SIL 4 proprietario GCF deputato alla protezione automatica dei passaggi a livello tramite dispositivi a tecnologia radar in grado di rilevare eventuali ostacoli all’interno dei passaggi a livello e di intervenire, interagendo direttamente con il sistema di segnalamento che gestisce il traffico ferroviario, bloccando i convogli ferroviari in arrivo, a garanzia della sicurezza dei veicoli intrappolati sui binari e dei treni stessi.

Continua l’ing. Baraldi: “La Generale Costruzioni Ferroviarie S.p.A che progetta, ingegnerizza e produce internamente i propri sistemi PAI-PL nelle proprie sedi di Roma e Pistoia, diventa così uno dei player di riferimento del settore in cui sono previsti importanti investimenti sia da parte di RFI, che delle principali ferrovie concesse”. L’operazione di acquisizione del Ramo PAI-PL ha permesso a GCF di subentrare in un contratto da 9 milioni per la fornitura di 81 sistemi PAI-PL a tecnologia radar e di aggiudicarsi da RFI un Accordo Quadro del valore di 15 milioni per la “fornitura dei servizi di assistenza tecnica, manutenzione, riparazione, installazione, upgrade e riconfigurazione dei sistemi in tecnologia proprietaria GCF S.p.A. presenti sulla Rete RFI”. Altre gare e contratti sono all’orizzonte, in una sfida alla sicurezza che vede impegnati sia RFI sia le principali ferrovie concesse.

Secondo i dati resi noti da RFI ad aprile in occasione della Giornata mondiale per la Sensibilizzazione sui Passaggi a Livello, sono circa 250 gli incidenti che si verificano in media ogni anno ai passaggi a livello con conseguenze gravi o mortali nel 10% dei casi, mentre si contano oltre 2.600 i casi di presenze di persone sui binari o lungo la linea, con un bilancio di circa 200 decessi o feriti gravi. Per far fronte al problema, su disposizione di ANSFISA, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, il Gruppo FS ha lanciato – oltre ad una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza ferroviaria – un importante Piano di investimenti che, all’avanguardia in Europa, prevede in dieci anni sia – laddove possibile – la progressiva riduzione dei 4.135 passaggi a livello presenti in Italia, sia l’adozione massiva di tecnologie integrative per il rilevamento di ostacoli, i dispositivi PAI-PL ad oggi basati su sistemi a tecnologia laser o radar, come quelli prodotti da GCF.

“L’obiettivo – conclude il Direttore Baraldi – è ora il rafforzamento ulteriore della Divisione IS di GCF, anche iniettando nuove competenze di alto livello, per incrementare la rilevanza di GCF S.p.A. nel settore delle tecnologie deputate alla sicurezza ferroviaria”.

Autonomia energetica e tutela biodiversità in agenda green Parco Caribe Bay

Autonomia energetica e tutela biodiversità in agenda green Parco Caribe BayRoma, 21 lug. (askanews) – L’aumento delle temperature, i fenomeni meteorologici estremi e le altre conseguenze del cambiamento climatico impattano quotidianamente sulla qualità della vita di milioni di persone, sempre più consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente e dell’adozione di pratiche di consumo più sostenibili. Il tema della tutela del Pianeta è diventato centrale anche nelle scelte che orientano la maggior parte dei settori produttivi, permeando l’intera economia e il mondo della finanza. Non fa eccezione il comparto dei parchi divertimento, tra i primi ad adottare misure volte a ridurre drasticamente l’impatto delle loro attività. Significativo in questo senso l’esempio di Caribe Bay, parco a tema acquatico di Jesolo che riproduce un’oasi tropicale con sabbia bianca e migliaia di palme a due passi da Venezia: da tempo il parco ha implementato pratiche virtuose e progetti di efficientamento, tracciando la strada per molte aziende del settore.

Carla Cavaliere, Responsabile Sostenibilità Caribe Bay dichiara: “La nostra agenda green mira allo sviluppo sostenibile del parco e prevede investimenti strutturali nel medio e lungo periodo per abbattere le emissioni e ridurre i consumi, uniti ad una costante attività di sensibilizzazione degli ospiti, aspetto spesso sottovalutato ma a nostro avviso di primaria importanza. Dallo scorso anno, li coinvolgiamo attivamente nel progetto di compensazione delle emissioni di anidride carbonica non riducibili: mentre acquistano il biglietto per venire a divertirsi ‘come ai Tropici’, possono prendere consapevolezza delle minacce che incombono sui veri paradisi tropicali del Pianeta e contribuire alla salvaguardia della loro biodiversità”. Al momento dell’acquisto online, infatti, gli utenti del sito ricevono un codice che possono utilizzare per conoscere i progetti a cui ha aderito Caribe Bay con l’obiettivo di tutelare la biodiversità in alcune delle aree più a rischio del Pianeta, come le foreste torbiere indonesiane, la Foresta Amazzonica e le immense aree soggette a deforestazione in Zimbabwe e Uruguay. Progetti che hanno anche l’obiettivo di proteggere molte delle specie animali più a rischio, tra cui tucani, elefanti africani, fenicotteri, tigri di Sumatra e rinoceronti di Giava.

“Il progetto riscuote molto interesse da parte degli ospiti – prosegue Cavaliere – e dallo scorso anno abbiamo compensato interamente le emissioni dirette, pari a 188 tonnellate di anidride carbonica, avvicinandoci ulteriormente all’obiettivo di diventare il primo parco divertimenti carbon neutral d’Italia. Innumerevoli ricerche hanno evidenziato che oltre un milione di specie, tra animali, vegetali e insetti sono attualmente a rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico: i programmi che abbiamo selezionato si inseriscono nell’ambito dell’accordo 30×30 siglato a conclusione della COP15 di Montreal, che mira a proteggere il 30% delle aree terrestri entro il 2030”. L’iniziativa è stata attivata in collaborazione con Up2You, startup greentech e B Corp certificata che permette alle aziende di ridurre il proprio impatto ambientale guidandole in percorsi su misura verso la sostenibilità: nello specifico, la startup ha identificato e quantificato le sorgenti emissive di Caribe Bay, calcolando così la carbon footprint del Parco, per poi pianificare strategie di gestione e politiche di riduzione e compensazione delle emissioni di gas a effetto serra.

L’impegno verso la compensazione delle emissioni non riducibili si accompagna alla pianificazione di nuovi interventi strutturali: al primo posto c’è il potenziamento degli impianti di filtraggio e ricircolo dell’acqua, combinato alla valutazione sulla possibilità di utilizzare l’acqua di mare, opportunamente trattata, nelle piscine. Gli impianti di Caribe Bay e le pompe di filtraggio sono già predisposti per l’utilizzo di acqua di mare: la soluzione consentirebbe di ridurre al minimo l’impatto sulle risorse idriche e sulle riserve di acqua potabile, sempre più preziose in un contesto di crescente siccità. Per l’attuazione, occorre tuttavia ottenere l’approvazione delle autorità competenti. Tra i principali progetti allo studio, è prevista anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico che renderà il parco completamente autonomo dal punto di vista energetico. Secondo i piani, l’impianto occuperà l’area del parcheggio, con il vantaggio di creare un’ampia zona d’ombra per le auto degli ospiti. Se opportunamente autorizzati, i lavori inizieranno in primavera e saranno completati entro l’estate affinché i pannelli siano operativi per la stagione 2024, garantendo energia pulita a tutto il polo che comprende Caribe Bay, il minigolf Caribbean Golf e la discoteca Vanilla Club. L’energia prodotta in eccesso rispetto al fabbisogno interno e durante i mesi di chiusura del parco sarà immessa nella rete locale, a vantaggio di tutto territorio. L’impianto sarà già dimensionato rispetto al futuro ampliamento del parco, a cominciare dal centro benessere con SPA la cui costruzione è in programma nei prossimi mesi: oltre ad utilizzare energia elettrica da fonti rinnovabili, sarà installato un sistema geotermico a basso impatto per il riscaldamento.

Lavoro, Manpowergroup entra nel Consiglio direttivo di Alis

Lavoro, Manpowergroup entra nel Consiglio direttivo di AlisRoma, 20 lug. (askanews) – “Il processo di crescita e di attenzione della nostra Associazione nei confronti del mondo delle risorse umane e dell’accesso al mercato del lavoro è testimoniato dall’ingresso nel Consiglio direttivo di ALIS di ManpowerGroup che, con l’attuale 35% dei loro lavoratori assunti a tempo indeterminato, è tra i leader mondiali nella ricerca e selezione di profili professionali e nella pianificazione e realizzazione di progetti di formazione. Formazione e crescita occupazionale e professionale sono infatti obiettivi primari che, attraverso la nostra ALIS Academy, condividiamo con ManpowerGroup, puntando su talento e tecnologia come leve strategiche su cui le aziende devono puntare per rimanere sempre al passo in un mondo del lavoro caratterizzato da continue evoluzioni. Sono inoltre orgoglioso che ALIS potrà collaborare sempre più con una grande realtà come ManpowerGroup, che punta su una forte strategia ESG e sul piano “Working to Change the World” al fine di promuovere l’interazione tra la sostenibilità ambientale, sociale ed economica”. Così il Presidente di ALIS Guido Grimaldi annuncia l’ingresso di ManpowerGroup che, declinandosi nei brand Manpower, Experis, Jefferson Wells e Talent Solutions, da 25 anni crea valore per candidati e clienti con soluzioni strategiche per la gestione delle risorse umane, attraverso una rete di più di 200 uffici e 2.000 persone impiegate su tutto il territorio nazionale. ManpowerGroup ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti come azienda virtuosa del settore e, a tal proposito, è stata nominata per il 14° anno consecutivo “2023 World’s Most Ethical Companies” dall’Ethisphere Institute.

“Il mondo della logistica dell’intermodalità negli ultimi anni si è fortemente evoluto attraverso una trasformazione digitale che ha creato nuove figure e competenze, e allo stesso tempo la sostenibilità ambientale, sociale ed economica è diventata sempre più una priorità. Oggi è importante essere consapevoli da una parte della necessità di guardare con apertura alla flessibilità, alla condivisione dei valori e al benessere fisico e mentale delle persone, e dall’altra dell’importanza della formazione e della riqualificazione professionale come elementi fondamentali per lo sviluppo delle competenze e della carriera”, ha dichiarato Alfonso Santaniello, Vertical Leader Logistica ManpowerGroup.

Idealista: nel trimestre -16% stock di abitazioni in affitto in Italia

Idealista: nel trimestre -16% stock di abitazioni in affitto in ItaliaMilano, 20 lug. (askanews) – Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’ufficio studi di idealista, l’offerta di affitti in Italia ha subito delle variazioni significative nel corso degli ultimi trimestri. Nel confronto tra il trimestre attuale e quello dello stesso periodo dell’anno precedente, si osserva una diminuzione degli annunci pubblicati sul portale pari al 16%, passando da 93.164 a 86.093 annunci.

Tuttavia, sottolinea idealista, nell’ultimo trimestre gli annunci di affitto sono tornati a crescere rispetto al trimestre precedente, mostrando un rallentamento del crollo che era stato rilevato dall’inizio pandemia. Nel confronto con l’ultimo trimestre pre-Covid, che risale a quattro anni fa, la contrazione dello stock è stata del 51%, dai 146.642 annunci pubblicati sul portale in quel periodo. La recente crescita degli annunci nel trimestre attuale potrebbe essere un segnale di ripresa per il settore degli affitti significativa dopo diversi trimestri di calo continuo. Analizzando i principali capoluoghi di provincia, quelli più dinamici per numero di scambi, cali drastici dell’offerta a Firenze, Napoli (-48% entrambe), Roma (-46%) e Genova (-41%). Verona segna un calo del 22%, seguita da Torino (-18%), Milano (-12%), mentre a Palermo la disponibilità di abitazioni si è ridotta del 5%. L’unico dei grandi mercati che ha visto una variazione positiva dello stock locativo nell’ultimo anno è Bologna, con un incremento del 4%.

La maggior parte dei mercati provinciali segnano cali dello stock a due cifre: Siena (-51%) segna la riduzione maggiore seguita da Vercelli (-48%), Lodi (-46%) e Firenze (-42%). Tra i mercati più grandi Roma ha visto polverizzarsi in 38% dello stock da un anno all’altro, Napoli il 28%, Torino il 17% e Milano il 14%.