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Unindustria: Giuseppe Biazzo designato presidente all’unanimità

Unindustria: Giuseppe Biazzo designato presidente all’unanimitàRoma, 16 lug. (askanews) – Il Consiglio Generale di Unindustria, riunitosi oggi sotto la presidenza di Angelo Camilli, ha designato Giuseppe Biazzo all’unanimità come Presidente dell’Associazione, per il quadriennio 2024-2028. L’Assemblea privata del 24 settembre eleggerà il Presidente e la squadra di Presidenza approvando programma e deleghe. Lo rende noto Unindustria in un comunicato.


Giuseppe Biazzo, fondatore e Amministratore delegato di Orienta SpA, è il designato alla successione di Angelo Camilli. La candidatura unica, sulla quale si sono espressi positivamente i membri del Consiglio Generale, è stata indicata in esito alle consultazioni della base associativa svoltesi nelle settimane scorse nelle sedi di Roma, Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo e coordinate dalla Commissione di designazione composta da Aurelio Regina, Maurizio Stirpe e Filippo Tortoriello. Il Presidente Camilli, nel ringraziare Aurelio Regina, Maurizio Stirpe e Filippo Tortoriello per l’attento lavoro svolto in queste settimane di consultazioni, ha ricordato che l’iter per il rinnovo della presidenza 2024-2028 di Unindustria proseguirà ora con l’ascolto degli associati relativamente alle figure da proporre per le Presidenze territoriali delle diverse sedi dell’Associazione, in vista del prossimo Consiglio Generale del 12 settembre che approverà il programma del Presidente designato, la sua squadra e le relative deleghe, da sottoporre al voto conclusivo dell’Assemblea elettiva il prossimo 24 settembre.


Giuseppe Biazzo, è fondatore e Amministratore delegato di Orienta SpA Società Benefit, Agenzia per il lavoro italiana. Laureato in economia con un Master MBA, è nato a Torino il 4 giugno del 1965, sposato, due figli. Da settembre 2020 ricopre il ruolo di Vicepresidente di Unindustria con delega sul capitale umano e la cultura d’impresa. Dal 2016 al 2020 ha ricoperto la carica di Consigliere di Presidenza in Unindustria. Dal 2013 al 2023 è stato presidente di Ebitemp, l’ente bilaterale del settore della somministrazione. Dal 2010 al 2012 è stato vicepresidente di Assolavoro, la principale associazione italiana delle Agenzie per il lavoro aderente a Confindustria. Ha fondato nel 1993 la prima società del Gruppo Orienta presente oggi direttamente in 4 paesi europei e tramite la rete Eutotemps in altri 5 paesi in Europa. In precedenza, ha lavorato come funzionario in società del gruppo Barclays ed Accor. Dal 1989 al 1991 ha prestato servizio come ufficiale presso il primo Battaglione Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” di Livorno.

Roma Capitale, Hitachi Rail, ecco nuovi treni Metro A, B e B1

Roma Capitale, Hitachi Rail, ecco nuovi treni Metro A, B e B1Roma, 16 lug. (askanews) – Sono stati presentati a Roma i nuovi treni Hitachi Rail che, a partire dal 2025, circoleranno sui binari della Linea A, B e B1 della metropolitana. Entro aprile 2026 saranno consegnati 14 treni, otto dei quali nel corso del prossimo anno. In tutto, l’accordo quadro prevede la fornitura di 30 treni.


Si tratta – informa una nota di Hitachi Rail – di convogli di nuova generazione che consentiranno di rinnovare e abbassare l’età media della flotta circolante sulle linee della metro della Capitale. Inoltre, i treni consentiranno una riduzione del consumo di energia di circa il 10% rispetto al parco attualmente in uso sulle due linee. Questo risultato è reso possibile grazie al peso dei nuovi treni, ridotto del 5%, e alla maggiore efficienza della catena di trazione. L’utilizzo dell’alluminio è due volte vantaggioso, perché oltre alla maggiore leggerezza rispetto ad altre soluzioni, può essere riciclato alla fine della vita del prodotto, facendone un componente intrinsecamente sostenibile. I nuovi convogli sono costituiti da 6 carrozze, tutte comunicanti, hanno la guida bidirezionale e sono lunghi 106 metri. Ogni treno è dotato di 48 porte, 24 su ciascuna fiancata. La velocità operativa massima è di 80 chilometri orari. I posti a sedere sono 204. Quattro sono le postazioni per le sedie a rotelle. Ogni treno può trasportare 1204 persone.


Nel corso della conferenza stampa tenuta dal Sindaco Roberto Gualtieri e dall’Assessore Patané, è stato proiettato un video in cui, oltre alla ricostruzione in computer grafica dei nuovi convogli, sono state riprese alcune sequenze della lavorazione delle carrozze, in corso di produzione negli stabilimenti Hitachi Rail di Reggio Calabria, dove vengono costruiti, tra gli altri, anche i treni destinati alla Linea 1 (rossa) e alla Linea 3 (gialla) della metropolitana di Milano. “Siamo soddisfatti di poter testimoniare lo stato di avanzamento dei lavori per i treni di Roma Capitale” – ha dichiarato il COO Hitachi Rail Group e CEO Hitachi Rail Italia, Luca D’Aquila – “Consegneremo alla città di Roma treni che rendono l’esperienza di viaggio dei passeggeri migliore e più in linea con gli standard europei di questo tipo di servizio”.


In particolare, i nuovi treni sono dotati di impianto di condizionamento di ultima generazione e prevedono un miglioramento del confort acustico per chi è a bordo. Per Hitachi Rail era presente il Global Senior Vice President, ingegnere Stefano Santinelli, che ha spiegato: “La nostra azienda è impegnata nel supportare le grandi città nel mondo nell’attuazione della transizione verso una mobilità più sostenibile e la produzione dei treni per la metropolitana di Roma è esattamente uno dei progetti attraverso il quale la capitale italiana può accelerare su questo fronte, garantendo a chi si muove nella città spostamenti più veloci, più sostenibili e più confortevoli”. Hitachi Rail ha prodotto, negli ultimi anni, treni per le metropolitane italiane di Milano, Brescia, Genova, Napoli e Roma per la linea C. Nel mondo, viaggiano su treni Hitachi i passeggeri del trasporto metropolitano di molte città, tra le quali Londra, Copenaghen, Honolulu, Miami, Tokyo.

A Roma arriva Arrowsticino, primo take-away con arrosticini alla brace

A Roma arriva Arrowsticino, primo take-away con arrosticini alla braceRoma, 11 lug. (askanews) – Gli arrosticini si cucinano rigorosamente alla brace. Partendo da questo assunto nasce – nel cuore di Trastevere – Arrowsticino, il primo take-away con i più noti prodotti abruzzesi.


Olive all’ascolana, emblema della contaminazione culinaria del cosiddetto “Marcuzzo” (il confine tra Marche e Abruzzo), le immancabili salsicce alla brace di maialino nero, il formaggio fritto e naturalmente i famosi arrosticini: il classico di pecora, lo special di fegato e quello di pollo per i palati più delicati. Tutte pietanze servite su stecco per essere gustate durante una passeggiata per le vie del centro storico o comodamente seduti sulle panchine di una delle zone più suggestive di Roma. “Abbiamo deciso di aprire il primo locale take-away nel cuore della Capitale con una fornacella alimentata a carbone e realizzata su misura, ovviamente, da un artigiano abruzzese. Stiamo parlando di una specie di barbecue, stretto e lungo, dove si possono – e si dovrebbero – cucinare solo ed esclusivamente gli arrosticini. Insomma, è l’unico strumento per non rovinare questo prodotto durante la cottura e renderlo gustoso e fragrante”, spiega Ernesto Di Giovanni, imprenditore e co-fondatore di Arrowsticino.


L’allestimento del locale, il brand, le grafiche e ogni altro aspetto sono stati pensati e ideati per creare un franchising esportabile e replicabile non solo in altre città ma anche all’estero. “Vogliamo raccontare l’Abruzzo e il nostro amore per gli arrosticini in una maniera pop, capace di coniugare tradizione culinaria e innovazione”. Arrowsticino, il cui nome vuole essere un omaggio a uno noto sketch del comico Maccio Capatonda, non è uno street food bensì un laboratorio artigianale a Vicolo del Cinque n. 30/b, una delle vie più frequentate del quartiere romano Trastevere, all’angolo con la famosa Piazza Trilussa.


Insomma, una sfida tutta “Made in Abruzzo” per portare i sapori autentici e cucinati a regola d’arte di questa Regione nella Capitale. Disponibile a breve anche sull’app Deliveroo e Glovo.

Anastasi (Formez): per una P.A. attrattiva comunicare bene con i giovani

Anastasi (Formez): per una P.A. attrattiva comunicare bene con i giovaniRoma, 5 lug. (askanews) – “L’attrattività è come un cubo di Rubik: un tema complesso che non va affrontato in maniera semplicistica”. Lo ha dichiarato il presidente di Formez, Giovanni Anastasi, intervenuto stamane al panel “Il PNRR e il programma Capacità per la Coesione per il rafforzamento delle amministrazioni”, nel corso di Missione Italia 2024, evento organizzato da Anci presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, a Roma.


“Certe volte nella PA italiana sembriamo come immersi in una boccia per pesci rossi: dobbiamo diversificare e puntare sulle elevate professionalità, sulla distinzione dei profili e sui percorsi di carriera”. ha proseguito Anastasi, nell’incontro moderato dal giornalista del Sole 24 Ore Gianni Trovati. “La domanda da farci è: quanti giovani conoscono bene la PA? Partiamo da un presupposto: da alcuni anni, la velocità delle procedure di concorso è aumentata tantissimo. Ora bisogna allargare il punto di osservazione e lavorare sull’orientamento delle persone. Noi cerchiamo di parlare ai giovani e di ascoltarli. In sede OCSE mi hanno detto ‘sappiamo cosa vogliono i cittadini: vogliono essere orientati nel mondo della PA’. Certo, all’interno di un labirinto anch’io avrei bisogno di una guida. Allargare la platea è un obiettivo su cui stiamo lavorando e che vogliamo perseguire anche con l’utilizzo dell’IA. Per quanto riguarda la formazione, tramite dei webinar Formez disponibili per tutti, ci siamo dati l’obiettivo di migliorare le competenze. Stiamo lavorando per raggiungere tutti il più in fretta possibile, e su questo il PNRR può avere un ruolo strutturale”. Anastasi ha poi parlato del contest “PA OK!”, progetto nato da un’idea del Dipartimento della Funzione pubblica e che Formez realizza con il contributo scientifico dell’università Bocconi. “PA OK! nasce proprio dalla volontà di portare le amministrazioni a creare davvero valore pubblico, anche facendo rete tra loro. Per essere competitivi dobbiamo metterci in gioco”.

A Roma prezzi delle case in calo (-0,3%) nel secondo trimestre

A Roma prezzi delle case in calo (-0,3%) nel secondo trimestreMilano, 4 lug. (askanews) – Nel secondo trimestre del 2024, i prezzi delle abitazioni a Roma hanno registrato un lieve calo dello 0,3%, stabilizzandosi a una media di 3.012 euro al metro quadro. Anche su base annua, i prezzi hanno mostrato una diminuzione dello 0,3%. I dati emergono dall’ultimo report sui valori immobiliari capitolini elaborato dall’Ufficio Studi di Idealista.


Passando all’analisi dei 27 quartieri della capitale, la tendenza ribassista prevale in 15 di essi, mentre 10 mostrano incrementi. Trionfale-Monte Mario e Portuense-Magliana rimangono stabili dopo i mesi primaverili. Tra i quartieri in calo, Giustiniana-La Storta-Olgiata (-3,5%), Malagrotta-Casal Lumbroso-Ponte Galeria (-3,5%), Ottavia-Primavalle (-3,4%) e Labaro-Prima Porta (-2,4%) registrano le performance peggiori. All’opposto Appio Latino (3,4%) precede Aurelio (2,9%) e il Centro (1,9%) nel ranking dei maggiori incrementi. E’ sempre il centro storico la zona più costosa di Roma, con prezzi che si avvicinano ai 7.000 euro, attestandosi a 6.916 euro al metro quadro. Seguono Prati e Parioli, rispettivamente con 5.452 euro e 5.436 euro al metro quadro. All’estremo opposto, Roma Est-Autostrade (1.910 euro/m²) è il quartiere con le abitazioni più convenienti della capitale e l’unico con prezzi inferiori ai 2.000 euro al metro quadro.


La tendenza ribassista riscontrata nella capitale è ancora più accentuata a livello provinciale, con un calo dell’1,9% nel trimestre e un costo medio delle abitazioni di 2.404 euro al metro quadro. Tra i 66 comuni analizzati, 42 hanno registrato una diminuzione dei prezzi, trascinati dai cali di Civitella San Paolo (-13%), Valmontone (-8,1%) e Zagarolo (-8%). Al contrario, i rialzi maggiori del periodo si sono concentrati nei comuni di Canale Monterano (15,7%), Marcellina (5,8%) e Arcinazzo Romano (4,1%). Grottaferrata, con 2.705 euro al metro quadro, è diventato il comune più costoso della provincia capitolina, superando Frascati (2.578 euro/m2) e i comuni che ospitano i principali scali aeroportuali della regione, Ciampino (2.445 euro/m2) e Fiumicino (2.436 euro/m2). Sul versante opposto, Civitella San Paolo risulta essere il comune più economico, con un valore di soli 753 euro al metro quadro. Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di Idealista, “la diminuzione dei prezzi indica un cambiamento rispetto alla moderata tendenza rialzista che ha caratterizzato il mercato immobiliare negli ultimi anni. Questo cambiamento è causato dall’atteggiamento più cauto degli acquirenti, verosimilmente in attesa di potenziali riduzioni dei tassi di interesse da parte della Bce, e riflette una riduzione della domanda per le transazioni immobiliari residenziali. Con la diminuzione della domanda – ha proseguito -, l’offerta, pur essendo ancora limitata, sta gradualmente aumentando nel Paese, soprattutto nelle grandi città come Milano e Torino, mentre Roma e Napoli mostrano invece una situazione di stabilità. Questo potrebbe anticipare condizioni di mercato più favorevoli per coloro che stanno considerando di investire o di acquistare proprietà nel mercato immobiliare nei prossimi mesi”.

Un “mercato della crisi” a sostegno delle aziende in difficoltà

Un “mercato della crisi” a sostegno delle aziende in difficoltàMilano, 27 giu. (askanews) – Gardant, leader nel credit management in Italia, e Luiss School of Law hanno inaugurato la terza edizione di “Gli Stati Generali degli NPE – Il credit management tra regole e mercato”. L’evento, tenutosi presso il Campus dell’Università, ha ospitato un dibattito sulle tendenze del mercato italiano degli NPE e sull’evoluzione del contesto regolatorio. I risultati della discussione saranno inclusi in un position paper di prossima pubblicazione tra i documenti dell’Osservatorio del mercato delle Non Performing Exposure costituito presso la Luiss School of Law.


Secondo quanto emerge dai lavori dell’Osservatorio, il settore degli NPL (Non Performing Loans) sta attraversando un significativo cambiamento, influenzato dalla Direttiva (UE) 2021/2167 e dalla sua attuazione: la normativa mira a ridurre i flussi di sofferenze e a rendere il mercato più efficiente, favorendo la nascita di soggetti specializzati, soprattutto nella gestione dei rapporti tra le imprese in crisi e il sistema bancario; questi intermediari contribuiranno a mitigare gli effetti negativi delle difficoltà economiche, dando corpo ad un “mercato della crisi” sostenibile. Antonio Nuzzo (Direttore della Luiss School of Law) e Flavio Valeri (Presidente del Gruppo Gardant) hanno aperto i lavori e introdotto la tematica. Dopo l’intervento in video di Federico Freni (Sottosegretario di Stato presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze), che ha sottolineato il valore e l’esigenza di tutela della concorrenza nel mercato dei crediti deteriorati, Mirko Briozzo (CEO del Gruppo Gardant), Gian Luca Santi (CFO e Vice Direttore Generale di BPER) e Matteo Coppola (Senior Partner and Managing Director di BCG) hanno discusso il tema “Il mercato italiano e il contesto competitivo”. Successivamente, una seconda tavola rotonda su “Il mercato italiano e il contesto regolatorio” ha visto la partecipazione di Ida Mercanti (Vice Capo Dipartimento di Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia), Paolo Ciocca (Professor of Practice della Luiss School of Law) e Vincenzo De Sensi (Direttore del corso Gestione degli NPE: assetti normativi e regolamentari e approcci operativi alla Luiss School of Law).


Flavio Valeri, Presidente di Gardant, ha dichiarato: “Il mercato dei crediti non performing è alla vigilia di un momento di importanti cambiamenti, spinto da un’evoluzione del settore legata a nuove esigenze e sollecitazioni e da un contesto normativo che sta mutando rapidamente. In questo scenario, l’Osservatorio di Gardant e Luiss School of Law è in grado di raccogliere dati e soprattutto estrapolare evidenze sul mercato del credito in Italia, utili agli operatori del settore per interpretare questo momento di trasformazione”. Antonio Nuzzo, Direttore della Luiss School of Law, ha osservato che “la dinamica di un mercato maturo vede una riduzione tendenziale del flusso di nuove sofferenze e l’emergere di altre istanze, ulteriori rispetto a quella di stabilizzazione del sistema bancario, quali la tutela del debitore e l’efficienza dei sistemi di restructuring e di recovering, che hanno contribuito ad innalzare la qualità dell’interazione tra gli operatori”.

Solare, Sonnedix inaugura suo maggior impianto fotovoltaico in Italia

Solare, Sonnedix inaugura suo maggior impianto fotovoltaico in ItaliaRoma, 18 giu. (askanews) – Sonnedix, leader mondiale nella produzione di energia rinnovabile, ha inaugurato oggi “Aprilia 1”, un nuovo impianto fotovoltaico situato ad Aprilia, in provincia di Latina. Il progetto – informa l’azienda in un comunicato – rappresenta un importante traguardo per Sonnedix in Italia. Con una capacità produttiva di 50.000 MWh all’anno, l’impianto è in grado di fornire energia pulita a oltre 16.000 famiglie. Esteso su una superficie di 30 ettari e dotato di oltre 50.000 moduli fotovoltaici, “Aprilia 1” contribuisce significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2, risparmiando più di 25 tonnellate di anidride carbonica ogni anno grazie all’energia solare.


Con una potenza di 27,9 MWp, questo progetto non è solo il più grande insediamento di Sonnedix nel Paese, ma anche un modello di sostenibilità e innovazione. “Aprilia 1” è stato realizzato con il pieno supporto delle istituzioni locali, evidenziando l’importanza delle collaborazioni tra settore pubblico e privato per lo sviluppo di energie rinnovabili. Grande rilievo hanno anche le opportunità di nuova occupazione, generate sia dall’ indotto e dall’integrazione con il settore agricolo. Mario Volpe Representative Director Italia e Capo dello Sviluppo Sud Europa di Sonnedix, ha dichiarato: “Oggi, Sonnedix ha quasi 500 MW operativi in Italia e l’obiettivo è quello di raggiungere 1 GW operativo nei prossimi 18 mesi. Siamo pionieri nella realizzazione di impianti agrisolari, che combinano la produzione di energia verde con attività agricole, e vogliamo dimostrare come l’innovazione possa integrarsi con la tradizione per creare un futuro sostenibile”.


Oltre alla produzione di energia pulita, il progetto “Aprilia 1” ha anche un impatto positivo sulla comunità locale. Nel territorio comunale, infatti, sono stati realizzati un’area verde completamente pubblica, con spazi dedicati a orti, e un parco giochi per bambini.

Lazio, Bankitalia: pil 2023 cresce (+0,9%) ma a ritmo più contenuto

Lazio, Bankitalia: pil 2023 cresce (+0,9%) ma a ritmo più contenutoRoma, 14 giu. (askanews) – Trainata dal turismo, nel 2023 l’attività economia nel Lazio ha proseguito il trend di crescita, ma ad un ritmo più contenuto rispetto al 2022. Lo scorso anno, secondo gli indicatori della Banca d’Italia, il pil nella regione è aumentato dello 0,9% in termini reali, in linea con il dato nazionale, contro una crescita del 3,7% registrata nel 2022. Il Rapporto ‘L’economia del Lazio’ è stato illustrato oggi dalla direttrice della sede di Roma della Banca d’Italia, Antonella Magliocco, dal capo della Divisione Analisi e ricerca economica territoriale, Marco Gallo e dal vice capo, Massimiliano Bolis.


Per il 2024 nel Lazio “ci aspettiamo una crescita dell’economia ma – ha spiegato Magliocco – estremamente contenuta, come avviene a livello nazionale”. Nel primo trimestre dell’anno in corso, spiega il rapporto, il quadro congiunturale ha tenuto. Le aspettative delle imprese per l’intero anno appaiono moderatmente positive. Rischi al ribasso per la crescita sono legati alle tensioni geopolitiche. “La realizzazione delle opere del Pnrr nei tempi previsti – sostiene Bankitalia – è un fattore cruciale”. Nel 2023 la crescita è stata alimentata dal settore dei servizi (+1,4%), con particolare riguardo al comparto del turismo che ha superaro i livelli pre-pandemia con le presenze aumentate del 25,3%. Bene anche le costruzioni con un aumento del valore aggiunto del 3%, che però si confronta con il 7,8% del 2022. In questo caso ha inciso ha rimodulazione del superbonus, mentre i lavori pubblici hanno accelerato grazie al Pnrr.


In calo, invece, l’attività dell’industria in senso stretto. Nel 2023 il valore aggiunto del settore è diminuito dell’1,2%. Hanno inciso l’andamento negativo del comparto energetico e il calo delle esportazioni. La domanda estera è diminuita del 9,7%. Nel 2023, secondo il rapporto di Bankitalia, il Lazio ha visto l’occupazione aumentare del 2,3%, un tasso di poco superiore alla media nazionale. Ma a crescere sono stati soprattutto i contratti a tempo determinato, anche in considerazione delle esigenze del settore dei servizi e del turismo che nella regione sono trainanti. Bene l’andamento dell’occupazione giovanile che nel Lazio è aumentata del 5%. Nel complesso, il tasso di occupazione è salito dal 61,8% al 63,2% (superiore a quello nazionale del 61,5%) e il tasso di disoccupazione è sceso dal 7,7% al 7,2%.


L’aumento dell’occupazione ha portato ad una crescita del 4,2% del reddito delle famiglie che però è stato eroso da un’inflazione rimasta sostenuta (5,4%). I consumi sono tuttavia cresciuti in termini reali dell’1,3% (dopo il balzo del 7,3% nel 2022 per il recupero post pandemia), grazie ai risparmi accumulati durante il periodo del covid e all’aumento del credito al consumo.

Roma, nuovo accesso lato Marconi per la stazione Fs di Trastevere

Roma, nuovo accesso lato Marconi per la stazione Fs di TrastevereRoma, 11 giu. (askanews) – La stazione Roma Trastevere si prepara a cambiare volto. Oggi accessibile solo da un lato della città, quello della circonvallazione Gianicolense, si aprirà un nuovo fronte su viale Marconi, favorendo così l’afflusso di una grande quantità di utenti. Una vera e propria ricucitura urbana di quartieri da sempre divisi dalla ferrovia che torneranno ad essere comunicanti e serviti da un’unica stazione ferroviaria che fungerà da cerniera e da importante area di aggregazione.


Con l’apertura del secondo fronte di stazione ed il prolungamento di un sottopasso esistente sarà garantito il collegamento con il quadrante Marconi migliorando così, ancora di più, la fruibilità della stazione per l’utenza. Finanziati da Rete Ferroviaria Italiana complessivamente con 10,5 milioni di euro nell’ambito del Piano Integrato Stazioni, gli interventi consentiranno un aumento del bacino pedonale della stazione di quasi il 50% e permetteranno la riqualificazione dell’intera area grazie anche ad una razionalizzazione degli spazi verdi e dei servizi al viaggiatore con la realizzazione di una nuova viabilità interna e di punti Kiss&ride. Il fronte sud risulterà accessibile entro la fine del 2025. L’attenzione del Gruppo Fs e di Rfi è massima per cercare di aumentare l’accessibilità alle nostre stazioni. Sono interventi su cui siamo concentrati nel nostro Piano industriale e ancora di più in occasione di eventi come il Giubileo dove rafforziamo questi interventi. Completeremo gli interventi nelle stazioni del nodo di Roma tra la fine di quest’anno dove andremo a completare degli interventi nelle stazioni di Fiumicino, Roma San Pietro e Roma Termini e nel corso del 2025.


“Questo è un intervento molto importante per noi – ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, all’inaugurazione dei lavori -, perché ha una funzione molteplice: di ricucitura urbana di un nodo cruciale per la capitale, ampiamente sottovalutato rispetto alle sue potenzialità e una funzione complementare della rete ferroviaria a quella tramviaria. Oggi luoghi come questo sono poco utilizzati e poco intermodali, spesso di dehrado. Noi vogliamo fare esattamemnte l’opposto. Seguiremo il cronoprogramma dei lavori con molta attenzione”. “Sono degli interventi importanti – ha aggiunto l’ad di Rfi, Gianpiero Strisciuglio -. L’attenzione di Rfi e del gruppo Ferrovie dello Stato è massima, per cercare di aumentare l’accessibilità delle nostre stazioni. Sono interventi su cui siamo concentrati nel nostro piano industriale, ancora di più in occasione di eventi come quello del Giubileo. Completeremo gli interventi nelle stazioni del nodo di Roma tra la fine di quest’anno dove andremo a completare degli interventi nella stazione di Fiumicino, Roma San Pietro e Roma Termini. Nel corso del 2025 gradualmente completeremo anche gli interventi in altre stazioni, come Roma Aurelia, Roma Tuscolana e completeremo gli interventi qui a Trastevere e nella stazione di Torricola”.

Lazio, Pmi resistono alle criticità con innovazione e sostenibilità

Lazio, Pmi resistono alle criticità con innovazione e sostenibilitàRoma, 29 mag. (askanews) – Nel Lazio gran parte delle piccole e medie aziende sono riuscite nel 2023 a ottenere risultati positivi in linea e leggermente superiori a quelli realizzati nel 2022. Gli andamenti di questi primi mesi del 2024 inducono, invece, a previsioni di cautela, tanto che le aziende puntano soprattutto a mantenere gli stessi livelli di attività e ricavi dello scorso anno.


E’ quanto emerge dalla consueta indagine periodica presso le PMI del Lazio svolta dalla Federlazio, che da alcuni decenni analizza e rileva in maniera costante le capacità e le necessità delle aziende nell’affrontare le sfide e ottenere risultati di crescita. Tale lavoro, svolto, tra febbraio e aprile di quest’anno,sostenuto dal contributo della Camera di Commercio di Roma, è stato realizzato, in particolare, per verificare se e in quale misura si stia consolidando una stagione di rilancio e rinnovamento del sistema imprenditoriale del nostro territorio e per individuare i bisogni e le necessità delle PMI nel loro percorso di sviluppo. L’indagine è stata condotta mediante questionario on-line rivolto a un campione di 500 imprese. Il report si riferisce agli andamenti dell’intero arco dell’anno 2023 e alle previsioni riguardanti il 2024.


I risultati della ricerca sono stati presentati oggi dal Presidente Federlazio Silvio Rossignoli in collegamento video e dal Direttore Generale Luciano Mocci. Nel corso dell’incontro, che si è svolto presso la Camera di Commercio di Roma nella Sala del Tempio dedicata a “Vibia Sabina e Adriano”, sono intervenuti il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, la Vicepresidente e Assessore Sviluppo Economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli, e l’Assessore alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli. Secondo quanto emerso dalla ricerca, gran parte delle aziende sono riuscite nel 2023 a ottenere risultati positivi in linea e leggermente superiori a quelli realizzati nel 2022. Gli andamenti di questi primi mesi del 2024 inducono, invece, a previsioni di cautela, tanto che le aziende puntano soprattutto a mantenere gli stessi livelli di attività e ricavi dello scorso anno.


I risultati ottenuti nel 2023 – si legge in una sintesi dello studio – hanno reso evidente la solidità del tessuto imprenditoriale della nostra regione, tessuto che, nel complesso, è uscito rafforzato grazie alla propria capacità di reazione e innovazione messa in campo per uscire dalla crisi causata dapprima dalla Pandemia e, successivamente, per affrontare gli ulteriori fattori di turbolenza che si sono verificati nei tre anni appena trascorsi. Già nel 2022 le performance positive realizzate dall’insieme delle PMI del Lazio avevano addirittura sorpreso chi temeva un impatto depressivo causato dagli eventi bellici in Ucraina, dall’incremento eccezionale dei costi dell’energia e dalle criticità emergenti nel reperimento di materie prime e semilavorati.


La fase in cui ci troviamo – si legge ancora – è caratterizzata da un lato da una notevole capacità di resistenza che consente di mantenere molte imprese in condizioni di stabilità e, dall’altro, dalla presenza di fattori di rischio che tendono ad acuirsi e che fanno insorgere timori e sentimenti di cautela e di preoccupazione rispetto a quanto si potrà realizzare nel prossimo futuro. In particolare, i timori si concentrano soprattutto sull’andamento del mercato privato interno e internazionale, mentre è diffusa una certa fiducia riguardo alle commesse pubbliche e alle ricadute derivanti dai numerosi progetti attivati e da attivare (PNRR e Giubileo 2025). In questo scenario – sottolinea Fedferlazio – risulta più che mai fondamentale che l’intero insieme degli stakeholder istituzionali sappia mettere in campo un’azione efficace e coordinata per raggiungere i risultati e gli obiettivi previsti dal PNRR e che si portino a termine nei tempi e nei modi programmati gli investimenti. (immagine da sito Federlazio)