Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Appalti, Busia: qualificate 3.000 stazioni appaltanti, stima era 13.000

Appalti, Busia: qualificate 3.000 stazioni appaltanti, stima era 13.000Roma, 26 lug. (askanews) – “Scritte le regole, ora bisogna dare al codice dei contratti le gambe per camminare. Il tema più rilevante e concreto che la realtà ci porrà, la vera sfida da affrontare subito è la qualificazione delle stazioni appaltanti, da cui dipende tutto il resto. Se non si attua fino in fondo tale corso, immettendo risorse umane e finanziarie per garantire un reale rafforzamento della capacità amministrativa degli enti, tutto il meccanismo del codice dei contratti non regge più. Non regge il processo di digitalizzazione. Non regge il principio di fiducia e di discrezionalità su cui il codice è basato”. Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), Giuseppe Busia, in un’intervista a “Diario dei nuovi appalti” – sito-newsletter di Giorgio Santilli -, fa un quadro dello stato dell’arte del codice dei contratti a 25 giorni dalla sua piena operatività. Primi bilanci e sfide “da cui capiremo se il codice riesce davvero a mantenere le promesse”. Un codice che “non è autoapplicativo, come si è detto, visto che abbiamo dovuto adottare dodici delibere per adeguare la normativa secondaria alle nuove regole legislative”.

“C’è una questione di organizzazione e una di formazione – attacca Busia -. Sul piano organizzativo, lo sforzo da fare è creare almeno un centinaio di centrali di committenza ben qualificate, robuste, diffuse sul territorio, tendenzialmente specializzate. Non basta l’aggregazione nazionale per dare un supporto effettivo a tutte le amministrazioni, serve una rete sul territorio e specializzata. Il secondo aspetto è la qualificazione alle persone: dobbiamo creare la capacità di fare. Questo è l’intervento fondamentale, che ha il suo seme nel PNRR ma va anche oltre il PNRR. Tanto più dopo che si è deciso di non emendare il codice, ma di riscriverlo totalmente, basandolo sul principio della fiducia, su una più ampia discrezionalità dell’amministrazione, sul principio di risultato”. “I contratti pubblici sono uno strumento per attuare le politiche pubbliche. Il principio di risultato – aggiunge – non è il risultato purché sia, ma è comprare coerentemente ai grandi obiettivi di transizione digitale, transizione ecologica, sostenibilità sociale. E questi richiedono progettualità, competenza nel progettare le gare, capacità di usare tutte le leve. Se devo fare una scuola, l’obiettivo non è solo fare un edificio il più in fretta possibile, ma creare spazi che siano inclusivi, facilitino l’apprendimento, consentano di svolgere al meglio le attività comuni. Altrimenti, si sprecano i soldi e si perde più tempo perché le criticità arriveranno più avanti. Il vero investimento per risparmiare tempo non è amputare pezzi del percorso di gara a scapito di concorrenza e trasparenza, ma è qualificare le stazioni appaltanti e progettare bene. Fare buone gare ottiene un doppio beneficio: si fanno meglio le opere e si cambia il mercato, premiando quelle imprese che investono sugli obiettivi che vogliamo perseguire, la digitalizzazione, la transizione ecologica e l’inclusione sociale”.

“Ci aspettavamo un numero di stazioni appaltanti qualificate più alto di quello che effettivamente stiamo registrando, che è fermo a meno di 3000”, sottolinea il presidente Anac, che prosegue: “È stato giusto non stringere troppo in partenza, per non paralizzare il sistema: stiamo anche usando la qualificazione in deroga che consente alla stazione appaltante di acquisire successivamente un requisito che ancora gli manca. Ma ora sarebbe sbagliato tornare indietro sui requisiti per il fatto che qualcuno ha difficoltà a ottenere la qualificazione”. Concretamente cosa sta accadendo? Come mai il numero delle amministrazioni qualificate è più basso del previsto e quante pensavate si potessero qualificare? “Stimavamo che fossero qualificabili 13mila delle 26mila stazioni appaltanti attive oggi. Al ritardo del processo concorrono vari fattori – spiega Busia -. Qualcuno non ha fatto domanda perché non aveva necessità di farla ora. Molte piccole amministrazioni hanno probabilmente rinunciato a qualificarsi perché hanno ritenuto che la soglia innalzata a 500mila euro fosse sufficiente per svolgere gli appalti essenziali. Molte altre perché tutto il PNRR è stato escluso fino a fine 2023. Il processo è stato messo in moto e sta andando avanti, ora dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Quello che comunque serve è creare una rete di centrali di committenza per tutte le stazioni appaltanti che non hanno la qualificazione, mostrando come la pubblica amministrazione può organizzarsi per centri di competenza che si mettono al servizio degli altri. Se la qualificazione del codice appalti funziona, diventa un buon esperimento di come dovrebbe essere organizzata tutta la pubblica amministrazione. Non abbiamo risorse per garantire competenze davvero elevate in tutte le migliaia e migliaia di centri di acquisto. Le dobbiamo allora concentrare e fare in modo che siano al servizio di chi non riesce a qualificarsi. Noi stessi, nella parte di attività della vigilanza collaborativa, in cui ci stiamo impegnando tantissime risorse, vogliamo essere un centro di competenza che aiuta le stazioni appaltanti a evitare errori, a comprare bene, a fare prima, a superare la paura della firma. Questo elemento collaborativo va valorizzato in tutta la Pubblica Amministrazione come modo corretto di operare: così l’amministrazione si organizza non più come una somma di monadi, ma come rete”.

Fondazione ITS e Farmindustria inaugurano Roma Campus Pharma Academy Roma

Fondazione ITS e Farmindustria inaugurano Roma Campus Pharma Academy RomaRoma, 19 lug. (askanews) – E’ stato Inaugurato oggi a Roma il Campus Pharma Academy dalla Fondazione ITS per le Nuove Tecnologie della Vita di Pomezia (RM) e Farmindustria nel corso dell’evento: “L’ITS NTV e il Campus Pharma Academy: modello di Academy di settore” che si svolge a Roma in Via di Val Cannuta, 200.

Il progetto – avviato nel 2019 – ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti le competenze tecniche necessarie per la formazione delle figure professionali richieste dall’industria farmaceutica. Il Campus – informa un comunicato – è un contesto residenziale che offre agli studenti, in un unico luogo, aule didattiche, laboratori, start-up, alloggi e servizi ricreativi.

Una struttura che permette di migliorare l’attrattività degli Its e della formazione terziaria. E favorisce l’orientamento degli studenti per raggiungere l’obiettivo PNRR degli ITS che è quello di raddoppiare gli iscritti. La collaborazione tra Fondazione ITS e Farmindustria ha già ottenuto risultati importanti:

• 5 corsi attivati (tecnici di laboratorio, addetti alle camere sterili, tecnici per il controllo e l’applicazione delle GMP, addetti alla supply chain, addetti per il controllo di qualità), • 96 studenti in formazione: 35% di donne, ben al di sopra della media di donne iscritte in percorsi STEM, 15% studenti provenienti da aree lavorativamente svantaggiate, a testimonianza che questa collaborazione può essere modello per il SUD, 10% studenti già laureati o iscritti all’università. L’obiettivo è arrivare nei prossimi anni a 3/400.

• 97 manager aziendali coinvolti nella didattica (92% del totale dei docenti), • 90% didattica erogata dalle imprese, • 100% tasso di placement, • 100% tasso di coerenza tra studi e occupazione. «Il Campus – secondo Giorgio Maracchioni, Presidente della Fondazione ITS NTV di Roma – consentirà di aumentare l’attrattività degli studenti verso la Fondazione che opera in un settore STEM ad alto valore sociale e che dà occupazione di qualità. C’è grande attesa tra gli studenti per l’apertura del campus che grazie alla collaborazione con Farmindustria ha le potenzialità per diventare un polo formativo di eccellenza nazionale ed internazionale.” “Nell’industria farmaceutica – spiega Marcello Cattani, Presidente Farmindustria – si richiede eccellenza in tutte le fasi del processo produttivo e di Ricerca. Per questo le competenze sono il principale fattore di competitività e attrazione degli investimenti nel Paese. E proprio nell’anno europeo delle competenze abbiamo potenziato un modello di collaborazione strategica tra pubblico e privato. Solo attraverso una forte sinergia è possibile individuare i bisogni professionali del settore e pianificare percorsi didattici adeguati. In quest’ottica la partnership con l’ITS in Nuove Tecnologie per la Vita di Roma è particolarmente efficace poiché rappresenta un modello flessibile e attento alle necessità delle imprese, consentendo di anticipare la fondamentale fase di training dei nostri addetti.”

Turismo, Cna: 2 mln romani in vacanza per ponte SS Pietro e Paolo

Turismo, Cna: 2 mln romani in vacanza per ponte SS Pietro e PaoloRoma, 28 giu. (askanews) – Due milioni di romani “in fuga” dalla capitale per il ponte dei santi Pietro e Paolo. Per un movimento economico calcolato intorno ai 700 milioni di euro. A prevederlo una indagine di Cna Turismo e Commercio.

“Sia pure riservata a Roma, la festa patronale (un tempo festa nazionale) alimenta ulteriormente il buon momento del turismo italiano – si legge in una nota -. Incasellandosi in un periodo che sta vivendo un autentico boom, favorito dai prezzi più competitivi rispetto ad agosto, che stanno spingendo molti italiani ad anticipare le ferie, per quanto possibile”. L’arco di tempo coperto dal ponte va da oggi a domenica 2 luglio. La truppa di vacanzieri infatti si metterà in movimento a partire da questo pomeriggio, appena chiusi uffici, fabbriche, laboratori, negozi.

Lazio, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania, Marche, Molise, l’arco appenninico e l’arco alpino le mete nazionali preferite dai romani. Sia pure solo per un giorno “fuori porta”. O per raggiungere le “seconde case”. Il mare la destinazione più ambita. Tallonata da montagna e colline. Il successo del turismo verde porta a una forte crescita dei pernottamenti e di pranzi/cene negli agriturismi accanto a tutte le altre forme di ricezione alberghiera ed extra-alberghiera. Importante, nella scelta delle destinazioni, la presenza di giacimenti eno-gastronomici e di attività esperienziali, a cominciare da quelle artigianali e agricole, nelle quali i “cittadini” possono impegnarsi in occupazioni materiali, “sporcandosi le mani”.

Imprese, Pli: detassazione utili reinvestiti incentivo aumento produttività

Imprese, Pli: detassazione utili reinvestiti incentivo aumento produttivitàRoma, 21 giu. (askanews) – “La detassazione degli utili reinvestiti nelle imprese, cioè non distribuiti ai soci, costituisce la principale misura per incentivare l’aumento della produttività delle imprese stesse, fattore determinante per alzare il livello dei salari che in Italia non cresce da circa 20 anni”. Così Roberto Sorcinelli, segretario nazionale PLI commenta le proposte avanzate dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi. “La tanto sbandierata misura del polo progressita di industria 4.0 altro non è che detassazione di utili reinvestiti, peraltro copiando le precedenti misure attuate da Tremonti dal 2004 al 2010”.

“Aumentare – prosegue Sorcinelli – la produttività del lavoro e delle imprese per aumentare la crescita economica: se non riusciamo a crescere più del costo medio del debito saremo costretti a dover ricorrere ad elevati avanzi primari, ovvero la differenza tra entrate e spesa pubblica non da interessi, che deprimono ulteriormente la crescita perché si risolvono in una sottrazione netta di risorse al sistema economico. In Italia – sottolinea Sorcinelli – la crescita della produttività è ferma dagli anni ’80. A fine 2020 in Italia con un’ora di lavoro si generano 55 dollari di PIL. In Germania, 67 dollari. In un quarto di secolo siamo diventati del 20% relativamente più poveri dei lontani parenti di Germania”. “Cosa fare per aumentare la produttività? Cioè il rapporto tra la quantità di output e le quantità di uno o più input utilizzati per la sua produzione, tipicamente capitale e lavoro con l’innovazione di processo, ottenuto attraverso gli investimenti in ricerca e sviluppo che permette di fare di più con lo stesso numero di ore, ed in formazione dei lavoratori, generando per l’impresa una quota addizionale di domanda, mette in condizione l’impresa medesima di aumentare il livello di produzione e occupazione. L’insufficiente investimento italiano in R&S è dimostrato dalla modesta quota di brevetti italiani depositati all’ufficio brevetti europeo: l’8 per cento circa contro il 45 per cento circa della Germania, il 18 per cento della Francia, il 14 per cento del Regno Unito. In Estonia considerato la nazione con il miglior sistema fiscale al mondo gli utili non distribuiti non vengono tassati e ciò ha consentito l’aumento della produttività e di conseguenza la crescita dei salari. Inoltre sempre in Estonia per le persone fisiche vige un sistema di aliquota unica proporzionale al 20% che incentiva la produzione di reddito e consente di avere un cuneo fiscale sui salari vicino alla media OCSE del 34%. L’Italia invece ha un cuneo medio fiscale superiore alla media di 14 punti e ciò disincentiva la produzione di reddito ed induce molti lavoratori qualificati a trasferirsi all’estero, causando una carenza di personale qualificato per le imprese italiane, che perdono così ulteriore competitività”, conclude.

Bankitalia, nel 2022 l’economia del Lazio è cresciuta del 3,7%

Bankitalia, nel 2022 l’economia del Lazio è cresciuta del 3,7%Roma, 15 giu. (askanews) – L’economia del Lazio è cresciuta del 3,7 per cento lo scorso anno, in linea con la media italiana. Dopo l’aumento sostenuto registrato nel primo semestre, l’espansione dell’attività è proseguita a ritmi più contenuti a i livelli di un punto percentuale superiori a quelli precedenti al Covid. Lo riferisce la Banca d’Italia nel rapporto annuale “L’economia del Lazio”. Le prospettive per l’anno in corso risentono ancora del forte aumento dei prezzi determinato dal rincaro delle materie prime e degli effetti prospettici sulla domanda aggregata del ciclo restrittivo della politica monetaria.

Secondo lo studio, nel 2022 l’espansione ha coinvolto soprattutto i comparti delle costruzioni, sostenute dagli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, e dei servizi – in particolare il turismo sulla Capitale e su questo Bankitalia segnala una ulteriore accelerazione a inizio 2023 – sospinti dall’ulteriore incremento dei flussi di turisti, in particolare di visitatori stranieri. L’espansione ha mostrato un lieve rallentamento nell’industria in senso stretto; vi ha inciso anche il rialzo dei prezzi e dei tassi di interesse. Nel Lazio sono aumentate le esportazioni, in particolare quelle dei servizi, ma meno che in Italia. I risultati dell’indagine statistica della Banca d’Italia indicano un aumento degli investimenti nell’industria in senso stretto e un indebolimento della spesa per accumulazione nei servizi; nel complesso la dinamica è stata lievemente peggiore della media del Paese.

La crescita del 2022 si è riflessa positivamente sulla redditività delle imprese dei servizi; per le imprese della manifattura, rileva Bankitalia, i forti rincari delle materie prime e dei beni energetici sono stati in parte compensati dall’incremento dei prezzi di vendita, preservando la capacità di rimborso dei debiti. Dopo i primi mesi del 2022 i finanziamenti alle imprese hanno progressivamente rallentato la loro crescita, fino a ridursi alla fine dell’anno; la dinamica ha risentito dei rialzi dei tassi di interesse della Bce, del marcato calo della domanda di prestiti e di un lieve irrigidimento dei criteri di offerta delle banche. Passando al mercato del lavoro, Bankitalia riporta come l’occupazione nel Lazio sia cresciuta in misura analoga alla media italiana, recuperando quasi completamente i livelli precedenti l’emergenza pandemica. Il tasso di occupazione è aumentato, quello femminile più di quello maschile; la crescita ha riguardato tutte le fasce di età, tranne quella più avanzata, e tutti i livelli d’istruzione.

All’aumento occupazionale hanno contribuito i servizi e le costruzioni, prosegue lo studio. Si stima che queste ultime negli anni a venire possano continuare a trarre sostegno dagli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L’occupazione dipendente, soprattutto quella a tempo indeterminato, si è ampliata, mentre quella autonoma si è ulteriormente ridotta. La Cassa integrazione è risultata in forte calo in tutti i settori. L’offerta di lavoro è rimasta stabile; il tasso di attività è leggermente aumentato per il calo della popolazione in età da lavoro. L’aumento occupazionale si è tradotto in una diminuzione del tasso di disoccupazione e sembrerebbe aver riguardato anche i disoccupati con minori probabilità di trovare un impiego.

Per le famiglie, il miglioramento del mercato del lavoro si è riflesso positivamente sul reddito disponibile delle famiglie, ma il potere d’acquisto è stato eroso dal rialzo dei prezzi. I consumi sono cresciuti in termini reali, anche se non hanno ancora recuperato i livelli pre-pandemia. L’inflazione ha colpito di più le famiglie meno abbienti, in quanto sul loro paniere di spesa incidono maggiormente le voci essenziali (alimentari e utenze) che hanno subito i rincari più elevati. I finanziamenti alle famiglie hanno continuato a crescere, dice ancora Bankitalia, in misura inferiore rispetto all’anno precedente; vi ha contribuito l’indebolimento della dinamica dei mutui nella seconda parte dell’anno. Riguardo al mercatod el credito nella regione, nel complesso del 2022 i prestiti alla clientela hanno rallentato, dopo il marcato aumento che aveva caratterizzato i primi mesi dell’anno, per effetto della riduzione dei prestiti alle imprese. Il tasso di deterioramento del credito ha continuato a registrare valori contenuti nel confronto storico, diminuendo lievemente sia per le famiglie sia per le imprese; anche la quota di finanziamenti che dal momento dell’erogazione hanno mostrato un incremento del rischio di credito (sul totale dei prestiti in bonis) è diminuita. I depositi bancari di famiglie e imprese hanno rallentato, riporta Bankitalia, soprattutto per effetto della marcata riduzione delle consistenze nei conti correnti delle imprese. Sempre nel 2022 la spesa corrente degli enti territoriali del Lazio è aumentata, in misura più contenuta rispetto alle altre Regioni a statuto ordinario, precisa il rapporto, vi hanno influito le spese per l’acquisto di beni e servizi, in particolare quelle effettuate dalla Regione e dalle Aziende sanitarie. Gli investimenti fissi lordi sono sensibilmente diminuiti, per effetto della riduzione delle spese realizzate dai Comuni. Nell’ambito del Pnrr e del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr (PNC), agli enti territoriali del Lazio è stato finora assegnato il 9 per cento delle risorse complessive nazionali. Nel periodo che va da gennaio 2021 a aprile 2023 le Amministrazioni locali hanno bandito gare o stipulato contratti relativi al Pnrr per oltre un quarto degli importi complessivi che dovranno porre a gara, riporta Bankitalia. Le entrate degli enti territoriali del Lazio sono nel complesso lievemente cresciute, ad eccezione di quelle della Regione. Nel 2022 il debito delle Amministrazioni locali del Lazio è aumentato; in termini pro capite, il debito, conclude lo studio, rimane significativamente superiore a quello medio nazionale.

Infrastrutture, Mit: bando gara per lavori adeguamento SS Salaria

Infrastrutture, Mit: bando gara per lavori adeguamento SS SalariaRoma, 14 giu. (askanews) – “La Roma Salaria è in dirittura d’arrivo: il bando di gara per l’affidamento dei lavori di adeguamento a 4 corsie della piattaforma stradale e messa in sicurezza della Strada Statale Salaria è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un appalto da mezzo miliardo di euro che permetterà l’ampliamento della sede stradale, l’implementazione della rete viaria di accesso e la razionalizzazione degli svincoli”. Così una nota del Mit.

“Un intervento, richiesto da oltre 20 anni dal territorio – prosegue il ministero – e su cui il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini è sempre stato attento, su un’arteria stradale critica e caratterizzata da elevati flussi di traffico e significativa incidentalità. L’investimento, finanziato con le risorse della Legge di Stabilità 2023 per migliorare l’accessibilità al cratere sismico 2016 e sostenere il rilancio sociale ed economico dei territori interni dell’Appennino centrale, sarà distinto in due lotti: da Ponte Buita ad Ornaro, dal km 56+000 al km 64+000, per un investimento di 299.136.060 euro e da Ornaro a San Giovanni Reatino dal km 64+000 al km 70+800, per un investimento di 200.524.082 euro”. “Si tratta di un intervento prioritario, ricompreso nel Piano degli interventi infrastrutturali sulla S.S. 4 Salaria e ricompreso nel programma prioritario nazionale per l’adeguamento tecnico-funzionale delle strade di accesso e di collegamento alle aree dei crateri sismici 2009 e 2016 – conclude il Mit -. Questa è la prima fase dell’opera. Il Piano per la S.S. 4 Salaria prevede, infatti, interventi di adeguamento nel tratto tra Rieti e Sigillo con l’eliminazione del passaggio a livello ferroviario e sul tratto Trisungo-Acquasanta Terme nelle Marche, un adeguamento, quest’ultimo, in territorio marchigiano, avviato negli anni ’80”.

Unindustria, convegno Aria, Acampora: blue economy pilastro

Unindustria, convegno Aria, Acampora: blue economy pilastroRoma, 11 giu. (askanews) – “Parlare ad una platea di giovani è per me un onore perché ritengo che noi, ‘non più giovani’, dobbiamo avere molto più rispetto di voi, della vostra idea di progresso che è senz’altro più vicina alla realtà e a dove stiamo andando. Una sfida complessa per un futuro che a voi è molto più chiaro e che la nostra generazione deve provare a comprendere e ad interpretare. Una distanza che dobbiamo colmare e che è evidente a tutti, soprattutto quando parliamo di ambiente. Forse è l’argomento che negli ultimi anni ha fatto emergere con maggiore evidenza la diversa sensibilità tra generazioni e che invece deve trovare le opportune convergenze. Sappiamo bene che le decisioni che prenderemo ora condizioneranno la vita sul nostro pianeta e su questo abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle generazioni future, con le quali dobbiamo lavorare per creare le condizioni per un’economia sostenibile, inclusiva e innovativa. Lo dico con ferma convinzione perché stiamo vivendo un tempo di grandi cambiamenti e voi avete un ruolo fondamentale in questo processo; a noi spetta il compito di creare le condizioni perché le giovani generazioni diventino il motore di questo cambiamento. È appena iniziato l’anno europeo delle competenze e la formazione sarà l’asset fondamentale per abilitare voi, che siete i nostri giovani e il futuro del nostro Paese, alla cultura ambientale e marittima dell’Italia. Da sempre siamo visti come il pontile dell’Europa nel Mediterraneo, ma questa è una visione solo geografica che dobbiamo riempire di contenuti politici, sociali ed economici. Sul tema della sostenibilità ognuno deve fare la propria parte e noi abbiamo iniziato l’anno scorso con la prima edizione del Blue Forum italiano in cui abbiamo dato vita al Blue Forum Italia Network. Un appuntamento che quest’anno è giunto alla sua seconda edizione radunando la prima rete di utenti del mare in Europa. Un modello che la Commissione vuole replicare anche negli altri Paesi. Una comunità del mare che annualmente si riunisce, creando occasioni di dibattito, analisi e confronto sui temi della sostenibilità ambientale, sociale e digitale della Blue Economy. I presupposti perché la blue economy italiana diventi un pilastro per il nostro Paese ci sono tutti. L’economia del mare può e deve guidare il processo di transizione sostenibile, sociale e digitale dell’Italia e dell’Europa”.

Lo ha detto il Presidente di Assonautica Italiana, SiCamera e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, intervenendo nel Panel “Economia del Mare” al convegno ARIA di Unindustria in corso a Ponza.

Educazione Finanziaria, il ruolo della musica in un convegno a Roma

Educazione Finanziaria, il ruolo della musica in un convegno a RomaRoma, 29 mag. (askanews) – Il tema dell’educazione finanziaria sarà al centro dell’evento “Aristotele trap – Miti, sogni, valori e disvalori nella relazione tra giovani e denaro”, progetto realizzato dagli studenti del secondo anno accademico della Scuola Politica Vivere nella Comunità – in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio – in programma domani a Roma alle 17.00 presso Palazzo Altieri.

Si tratta – informa un comunicato degli organizzatori – della presentazione di un saggio che, ripercorrendo gli ultimi 60 anni della musica italiana e internazionale, in particolare le canzoni che parlano di denaro, ricostruisce il rapporto fra società e ricchezza e la possibile influenza dei brani sulle opinioni delle persone. All’evento, parteciperanno, tra gli altri, Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani, Stefano Lucchini, Presidente della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, Marcello Presicci, Co-fondatore della Scuola Politica “Vivere nella comunità”, e Leonardo Donato, ceo di We Inform, società editrice di Fortune Italia e del saggio. “La musica è uno straordinario strumento di comunicazione – ha commentato Leonardo Donato, ceo di We Inform – capace, entro certi limiti, di toccare la gente, e in particolar modo i giovani, come non riescono a fare altre forme di linguaggio. Nello sviluppo del progetto, sono state raccolte una serie di canzoni, con significativi riferimenti al denaro e alla ricchezza, che sono state poi messe in relazione al contesto storico in cui sono state scritte. Si passa così dall’amore che non si può comprare di ‘Can’t buy me love’ dei Beatles alla critica verso la ricerca spasmodica della ricchezza raccontata da ‘ Money’ dei Pink Floyd. Parliamo di due decenni l’un contro l’altro armati: i Sessanta con il pacifismo, i buoni sentimenti, le contestazioni studentesche; i Settanta con il primo boom informatico, la crisi energetica e il crollo e la nascita di diversi regimi, un periodo caratterizzato, rispetto al precedente, da brani musicali ancora più impegnati e critici.”

“Quello che colpisce in questa analisi – continua l’editore – è il brusco passaggio da brani leggeri e impegnati, dove non c’è una esaltazione del denaro, alla moderna musica trap, un genere che, invece, loda la triade sesso-droga-soldi, raggiungibile grazie al denaro. Così, ci troviamo dall’ostentazione dell’oro e delle macchine tipico del rap a un messaggio negativo: il denaro non è uno strumento per formare una famiglia, per esempio, ma il mezzo per soddisfare pulsioni e vizi.Ci chiediamo se sia possibile educare a un uso efficace del denaro attraverso i testi delle canzoni. Di sicuro emerge un valore ambivalente dei soldi ma la cosa importante è che esiste una correlazione fra musica ed educazione finanziaria che racconteremo durante il convegno.”

JLL e AmCham, confronto su attrattività immobiliare di Roma

JLL e AmCham, confronto su attrattività immobiliare di RomaRoma, 19 mag. (askanews) – “Why Rome? Ripensare la città: strategie, trend e prospettive”. Con questo titolo JLL e AmCham Italy avviano il confronto sull’attrattività immobiliare della Capitale.

L’iniziativa, partendo dallo studio “Why Rome: re-modelling the city” sviluppato proprio da JLL, sarà l’occasione per avviare un confronto tra istituzioni, investitori e principali stakeholder sull’evoluzione della città dal punto di vista Real Estate, infrastrutturale e relativo alla mobilità, con l’obiettivo di concretizzare le potenzialità di crescita della città di Roma, aumentando l’attrattività del mercato per i capitali internazionali e favorendo lo sviluppo del tessuto urbano e delle diverse asset class nei prossimi anni. La conferenza si terrà lunedì 22 maggio a partire dalle ore 16 a Roma, presso la sede del Centro Studi Americani in via Caetani e vedrà la partecipazione di Andrea Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative Comune di Roma e Renato Loiero, Consigliere economico Presidenza del Consiglio dei Ministri.

AmCham Italy – Associazione senza scopo di lucro affiliata alla US Chamber of Commerce di Washington D.C., la Confindustria statunitense, della quale fanno parte oltre tre milioni di imprese – organizza, in collaborazione con JLL – leader nei servizi professionali e nella gestione degli investimenti per il settore immobiliare – l’evento dal titolo: “Why Rome? Ripensare la città: strategie, trend e prospettive”. Barbara Cominelli, CEO JLL Italy, presenterà lo studio. Il panel di discussione vedrà la partecipazione di Claudia Botti, Head of Real Estate Business Development Aeroporti di Roma, Gabriele De Giorgi, Senior Manager Public Policy Italy, Greece and Malta Uber, Giordano Fatali, Founder & President CEOforLife, Aldo Mazzocco, CEO e Direttore Generale Generali Real Estate, Mauro Montagner, Amministratore Delegato e Direttore Generale Edizione Property, Francesca Patellani, Corporate Services & Sustainability lead for Italy, Eastern Europe and Greece Accenture, moderati da Mario De Pizzo, giornalista TG1. Così Simone Crolla, Consigliere Delegato di American Chamber of Commerce in Italy: “Roma sta vivendo il suo personale “Rinascimento”. È una città oggi in grado di offrire molteplici opportunità agli investitori e tutti i grandi eventi in arrivo, insieme all’aggiudicazione della candidatura per ospitare Expo 2030, le risorse del Pnrr, i fondi strutturali, avranno un effetto moltiplicatore importante. Stiamo assistendo a una fase di rigenerazione urbana dove sostenibilità e mobilità sono al centro degli interventi della Giunta, che sta mettendo il suo impegno anche sul tema delle semplificazioni amministrative, per combattere l’eccesso di burocrazia, per anni vero tasto dolente per chi voleva investire nella Capitale. Dopo la pandemia, servizi e turismo hanno ripreso a correre in modo vertiginoso e i prezzi del residenziale altamente competitivi, soprattutto se paragonati a città come Milano, fanno di Roma un mercato attrattivo per i grandi investitori esteri. Sono certo che in questo momento magico per Roma, si possa costruire una visione in grado di permettere strategie a lungo termine, essenziali per uno sviluppo maturo, concreto e definitivo della città.”

Prosegue Barbara Cominelli, Amministratore Delegato di JLL: “Roma ha di fronte a sé l’opportunità di avviare un nuovo ciclo di crescita e sviluppo, facendo leva sulle opportunità offerte dai grandi eventi catalizzatori, dalle risorse del PNRR e dagli investimenti nella transizione ambientale e digitale. La crescita del real estate rappresenta un elemento centrale di questa nuova fase di sviluppo ed una grande opportunità per la Capitale di generare importanti ritorni, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale, contribuendo alla valorizzazione, riqualificazione e rigenerazione del tessuto urbano e alla creazione di nuove opportunità di lavoro e di business. Oggi, vi è un significativo squilibrio tra il potenziale della città e il livello e la qualità degli investimenti nel settore immobiliare, con un’offerta che non riesce a soddisfare la potenziale domanda. Da qui ai prossimi anni nasceranno quindi importanti opportunità di investimento sul residenziale, sugli studentati, sull’ospitalità e sulla logistica, in aggiunta all’ormai consolidato settore degli uffici, che sta attraversando una fase adeguamento alle nuove forme di lavoro. Investire nel mercato immobiliare romano potrà generare importanti ritorni economici e sociali, andando a valorizzare le zone più periferiche e a creare nuovi poli di attrazione, rendendo, allo stesso tempo, la città più competitiva a livello internazionale”.

”L’eredità di Aldo Moro”, evento domani al Senato. Interviene Piantedosi

”L’eredità di Aldo Moro”, evento domani al Senato. Interviene PiantedosiRoma, 10 mag. (askanews) – “L’eredità di Aldo Moro” è il titolo dell’evento che si terrà domani, 11 maggio, alle ore 17.00, presso la sala Capitolare di Palazzo Minerva al Senato della Repubblica a Roma, all’indomani del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, data che coincide con il ritrovamento in via Caetani del corpo senza vita dell’On. Moro.

Un incontro organizzato e moderato dalla scrittrice Claudia Conte – che prosegue il ciclo di appuntamenti rivolti al tema della legalità – realizzato in collaborazione con il centro studi Aldo Moro. Dopo i saluti introduttivi del Senatore Manfredi Potenti, interverranno il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi; il Presidente della Commissione Cultura alla Camera Federico Mollicone; Giuseppe Fioroni (già Presidente della Commissione d’inchiesta sul rapimento e la morte di Moro); il sindaco di Benevento Clemente Mastella; il direttore di Rai Quirinale Andrea Covotta.

A seguire, la performance teatrale curata da Pino Calabrese, dal titolo “L’ombra di Aldo Moro”.