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Versace: i primi 47 anni di moda glamour della Medusa

Versace: i primi 47 anni di moda glamour della MedusaMilano, 10 apr. (askanews) – Il marchio Versace nasce ufficialmente nel 1978. In quell’anno Gianni Versace realizza la sua prima sfilata a Milano, dove si era trasferito giovanissimo dalla Calabria per lavorare come stilista free lance per alcune case di moda. Lo stile audace, a tratti eccentrico, glamour, sono i tratti distintivi delle sue collezioni, che negli anni ’80 saranno indossate dalle più famose top model del momento, da Cindy Crawford, a Linda Evangelista, a Naomi Campbell. Sono quelli gli anni che decretano l’ascesa della maison nell’Olimpo della moda, ma la consacrazione definitiva arriva negli anni ’90 quando le sue sfilate diventano veri e propri eventi di riferimento per il jet set internazionale. Sul finire di quel decennio, tuttavia, la tragica scomparsa di Gianni Versace, assassinato davanti alla sua villa a Miami beach il 15 luglio 1997, interrompe quel percorso che lo aveva portato a diventare firma prestigiosa nel mondo della moda. A raccoglierne l’eredità suo fratello Santo Versace che diventerà Ceo dell’azienda e la sorella Donatella che per i successivi 28 anni sarà la guida creativa della casa di moda, anche quando quest’ultima passerà in mani straniere.


Nel 2018, infatti, la maison della Medusa è rilevata da Michael Kors (diventata poi Capri Holdings) per 1,83 miliardi di euro. Il gruppo Usa, proprietario anche dei marchi Michael Kors e Jimmy Choo, acquisisce l’80% dalla famiglia Versace e il restante 20% dal fondo Blackstone. In quella transazione alla famiglia vanno 150 milioni di euro del prezzo di acquisto in azioni di Capri Holdings e a Donatella Versace viene confermato il ruolo di responsabile creativo del gruppo riconoscendole “uno stile iconico al centro dell’estetica del design di Versace”. Incarico durato fino a marzo di quest’anno. Da qualche tempo, tuttavia, il gruppo newyorkese aveva messo in vendita il brand italiano. Vendita che aveva subito un’accelerazione a novembre 2024, quando il progetto di fusione con Tapestry era naufragato. Gli ultimi risultati Versace, d’altro canto, erano stati deludenti. Nel terzo trimestre 2024-2025 il calo del 15% del fatturato di Versace, insieme al -12% di Michael Kors, aveva trascinato in rosso Capri Holdings. In particolare, i ricavi della maison della Medusa erano scesi a 193 milioni di dollari con una perdita operativa di 21 milioni.


Ora, con l’acquisizione da parte di Prada, dunque, Versace torna in mani italiane ma, per la prima volta nella storia dell’azienda, una collezione Versace non sarà firmata da un Versace. Un mese fa, infatti, Capri Holdings ha annunciato una riorganizzazione della maison italiana con la nomina dal primo aprile a direttore creativo di Dario Vitale, in arrivo da Miu Miu (brand del gruppo Prada). Quell’annuncio ha sancito dopo 28 anni l’addio di Donatella Versace alla guida creativa della casa di moda fondata da suo fratello Gianni, ruolo che era suo dal 1997, anno in cui venne assassinato il fratello. “Gli annunci di oggi fanno parte di un attento piano di successione per Versace”, aveva commentato in quell’occasione John D. Idol, presidente e amministratore delegato di Capri Holdings, che in questi giorni è volato a Milano per la chiusura delle trattative con Prada. Per Donatella, prossima ai 70 anni, non si è però trattato di un’uscita definitiva dalla casa di moda: dal primo aprile, infatti, è Chief brand ambassador col ruolo di sostenere le iniziative filantropiche e di beneficenza di Versace e resta advocate del brand a livello globale. E ora chissà se quella Medusa, fino a oggi simbolo inconfondibile della maison fondata 47 anni fa da Gianni Versace, resterà lì col suo sguardo potente e i suoi serpenti per capelli ad “atterrire, pietrificare le persone”, come aspirava il suo fondatore quando la scelse come simbolo.

Dario Vitale di Miu Miu direttore creativo di Versace al posto di Donatella

Dario Vitale di Miu Miu direttore creativo di Versace al posto di DonatellaMilano, 13 mar. (askanews) – Donatella Versace lascia il ruolo di direttore creativo della maison della Medusa. Al suo posto dal primo aprile arriva da Miu Miu Dario Vitale. Lo hanno comunicato in una nota congiunta Capri Holdings, gruppo americano proprietario tra gli altri del brand Versace, e la maison. La notizia delle nomine arriva mentre si infittiscono i rumors sull’acquisizione dal parte del gruppo Prada del brand Versace e, a quanto sembrerebbe, anche del marchio calzaturiero Jimmy Choo, per una cifra che siaggirerebbe tra gli 1,5 e i 2 miliardi.


Donatella Versace, dopo l’uscita come direttrice creativa, resterà nel ruolo di chief brand ambassador della maison fondata da suo fratello Gianni. “Nel suo nuovo ruolo, si dedicherà a sostenere le iniziative filantropiche e di beneficenza di Versace e rimarrà advocate del brand a livello globale”, spiega l’azienda. Vitale, invece, sarà il nuovo chief creative officer di Versace a partire dal primo aprile, in arrivo da MiuMiu, dove era precedentemente design and image director. “Gli annunci di oggi fanno parte di un attento piano di successione per Versace”, ha spiegato John D. Idol, presidente e amministratore delegato di Capri Holdings, a proposito delle nomine, “Dal 1997, Donatella ha guidato la visione creativa di Versace e ha svolto un ruolo fondamentale nel successo globale dell’azienda. Donatella assumerà il ruolo di chief brand ambassador di Versace e continuerà a sostenere il brand e i suoi valori”, ha aggiunto esprimendo entusiasmo per la nomina Vitale, “un eccezionale design leader”. “Siamo certi – ha detto – che il suo talento e la sua visione saranno fondamentali per la crescita futura di Versace”.


Donatella Versace dal canto suo ha ringraziato “il mio incredibile team di design e tutti i dipendenti di Versace con cui ho avuto il privilegio di lavorare per oltre tre decenni. È stato il più grande onore della mia vita portare avanti l’eredità di mio fratello Gianni – ha detto – Lui era il vero genio, ma spero di avere un po’ del suo spirito e della sua tenacia”. E a proposito della nomina di Vitale, ha aggiunto: “Sostenere la prossima generazione di designer è sempre stato importante per me. Sono entusiasta che Dario Vitale si unisca a noi e non vedo l’ora di guardare Versace attraverso nuovi occhi”. “Sono onorato di entrare in Versace come chief creative officer e di far parte di questa unica e potente casa di moda di lusso creata da Gianni e Donatella – ha commentato Dario Vitale – C’è in questa maison un’eredità che è un lessico orgoglioso e inconfondibile da investigare, un patrimonio che ha attraversato i decenni e la storia della moda, verso cui sento una grande responsabilità unita al desiderio di costruire insieme un nuovo inizio”. Lo stilista ha espresso “un sincero ringraziamento a Donatella per la fiducia e l’instancabile lavoro con cui ha custodito e fatto evolvere questo brand che è oggi Versace”. “È un privilegio – ha concluso – contribuire alla crescita futura di Versace e al suo prestigio attraverso la mia visione, esperienza e dedizione”.

Otb (Rosso) nomina Simone Bellotti nuovo direttore creativo di Jil Sander

Otb (Rosso) nomina Simone Bellotti nuovo direttore creativo di Jil SanderMilano, 10 mar. (askanews) – Simone Bellotti è il nuovo direttore creativo di Jil Sander con effetto immediato. Lo comunica in una nota il gruppo Otb di Renzo Rosso a poco meno di due settimane dall’annuncio dell’addio dei precedenti direttori creativi Lucie e Luke Meier. Simone Bellotti entra in Jil Sander dopo aver ricoperto il ruolo di direttore creativo di Bally, dove ha portato una nuova prospettiva e influenza artistica.


Cresciuto a Milano, Bellotti si è poi trasferito ad Anversa. Con un percorso che lo ha portato a ricoprire diversi ruoli in A.F. Vandervorst, Gianfranco Ferré, Dolce & Gabbana, Bottega Veneta, oltre a un periodo di 16 anni in Gucci, ha sviluppato un’attenzione meticolosa per i dettagli, interpretando riferimenti di archivio con un approccio innovativo. La passione per la ricerca guida la visione di Bellotti, che trae ispirazione dall’arte, dalla fotografia e dalla musica. “Simone inizia questo nuovo viaggio con una vasta esperienza e un talento distintivo – ha commentato Renzo Rosso, presidente del gruppo Otb – Nel tempo che abbiamo passato insieme, abbiamo condiviso la visione strategica e la mission di Jil Sander, i valori di innovazione e sofisticatezza che lo contraddistinguono e lo rendono un marchio iconico e unico al mondo”. “Sono incredibilmente onorato di entrare a far parte di Jil Sander, una maison storica che ha saputo creare una nuova estetica con il suo approccio unico e una forte identità, e che ha sempre avuto un’influenza significativa sulla community dei designer – ha sottolineato Simone Bellotti – Sono grato a Renzo per la fiducia e sono entusiasta di poter contribuire a sviluppare il pieno potenziale del brand”.

Capri Holdings corre a WS dopo voci vendita Versace a Prada più vicina

Capri Holdings corre a WS dopo voci vendita Versace a Prada più vicinaMilano, 3 mar. (askanews) – Partenza in netto rialzo a Wall Street per Capri Holdings, dopo le indiscrezioni, circolate alla vigilia, di un avvicinamento della vendita a Prada di Versace per 1,5 miliardi. Il titolo del gruppo newyorkese che, oltre a Versace, controlla i marchi Jimmy Choo e Michael Kors, dopo i primi scambi, guadagna il 7,4% scambiato a 23,60 dollari.


Se andasse a buon fine la trattativa con Prada, stando a quanto riportava domenica Bloomberg, l’operazione dovrebbe finalizzarsi entro la fine del mese di marzo. Capri aveva acquistato la casa di moda fondata da Gianni Versace per circa 1,85 miliardi di euro nel 2018 e da qualche tempo l’aveva messa in vendita. Vendita che ha subito una accelerazione quando, nello scorso novembre, il progetto di fusione da 8,5 miliardi di dollari con Tapestry è naufragato.


Per Prada, che è quotata alla borsa di Hong Kong, intanto, domani è il giorno dei conti 2024, che saranno presentati in una conference call alle 14. L’azienda milanese, fin da quando sono trapelate le prime indiscrezioni su un possibile interesse per Versace, non ha mai commentato ufficialmente, limitandosi a far filtrare il fatto che il dossier sulla maison della Medusa fosse sul tavolo di molte aziende. Posizione confermata in occasione della recente sfilata alla settimana della moda milanese dalla stessa stilista Miuccia Prada, che insieme al marito, è proprietaria della casa di moda. E anche in vista della presentazione dei conti di domani, a quanto si apprende, non dovrebbero esserci annunci in merito al dossier.

Gruppo Zegna: l’Accademia prende vita, nominati i primi 20 maestri

Gruppo Zegna: l’Accademia prende vita, nominati i primi 20 maestriMilano, 20 feb. (askanews) – Con la nomina dei primi 20 maestri l’Accademia del gruppo Ermenegildo Zegna prende vita. L’Accademia nasce dalla volontà di custodire conoscenze centenarie da parte del gruppo di alta moda maschile che ha investito nel talento, preservando e tramandando alle nuove generazioni queste conoscenze. Ora con Accademia e la nomina dei maestri questa tradizione diventa scuola di maestria.


Puntando sullo sviluppo di competenze trasversali, l’Accademia incentiva la condivisione della conoscenza attraverso percorsi di formazione su misura, interdisciplinari ed esperienziali, con l’obiettivo di accrescere ulteriormente la maestria in diversi ambiti e di incentivare il dialogo tra le diverse generazioni. La nomina dei primi 20 maestri rappresenta un momento chiave per tramandare un sapere che comprende diverse aree di formazione: la manifattura artigianale di tessuti e prodotti tessili, l’innovazione sostenibile applicata alla creatività e allo sviluppo prodotto, la gestione personalizzata del rapporto con i clienti, le strategie di business excellence. Il progetto, fa sapere il gruppo, continuerà e si amplierà ulteriormente nel corso degli anni.


“Coltivare la conoscenza condivisa e investire nei talenti è da sempre parte del Dna e della visione strategica del gruppo Ermenegildo Zegna – ha commentato Gildo Zegna, presidente e amministratore delegato – Oggi, con questo progetto, celebriamo i nostri primi maestri, talenti straordinari che avranno il compito non solo di tramandare una legacy unica, ma anche di favorire lo sviluppo ulteriore del made in Italy”. (foto tratta dal sito Zegna Group)

Otb di Renzo Rosso chiude 2024 con vendite nette in calo del 4,9% a 1,7 mld

Otb di Renzo Rosso chiude 2024 con vendite nette in calo del 4,9% a 1,7 mldMilano, 18 feb. (askanews) – Otb, il gruppo di Renzo Rosso a cui fanno capo tra gli altri i marchi Diesel, Jil Sander, Maison Margiela e Marni, ha chiuso il 2024 con un fatturato a 1,8 miliardi in calo del 4,4%, vendite nette in contrazione a 1,7 miliardi di euro e un Ebitda a 276 milioni di euro. La posizione finanziaria netta (pre IFRS 16) è stata pari a 31 milioni di euro.


“In un contesto economico di mercato particolarmente sfidante e in continua evoluzione – spiega il gruppo del lusso in una nota – il 2024 ha rappresentato per Otb un anno di consolidamento e sviluppo, dopo due anni di forte crescita nel 2022 e 2023”. Le vendite nette, calate del 4,9% a cambi correnti, sono state influenzate dal calo generalizzato del canale wholesale, ma supportate dall’incremento delle vendite sui canali diretti, dalle performance positive di Maison Margiela e Diesel e dalla crescita in mercati come il Giappone (+16,3% a cambi costanti) e il Nord America (+13,3% a cambi costanti), che hanno compensato il rallentamento del mercato cinese. L’Ebit del gruppo è stato pari a 44 milioni di euro. Nel 2024 gli investimenti totali sono stati pari a 77 milioni di euro, in linea con gli anni precedenti.


“Sono contento dei risultati che abbiamo ottenuto nel 2024, nonostante sia stato un anno difficile per tutto il mondo del lusso – ha commentato Renzo Rosso, fondatore e presidente del gruppo Otb – Abbiamo continuato nella nostra strategia di espansione dei canali diretti, nei quali abbiamo performato con segno positivo; abbiamo invece registrato dei cali nel canale wholesale, che si è rivelato a segno negativo per tutta l’industry”.

Moncler: nel 2024 ricavi gruppo superano 3,1 miliardi, utile +5%

Moncler: nel 2024 ricavi gruppo superano 3,1 miliardi, utile +5%Milano, 13 feb. (askanews) – Il gruppo Moncler ha chiuso il 2024 con ricavi consolidati che superano i 3,1 miliardi, in crescita del 4% rispetto all’anno precedente, e con un risultato netto di 639,6 milioni (+5%). La cassa netta ammonta ad oltre 1,3 miliardi. Proposto un dividendo di 1,3 euro per azione.


“Nel 2024 il nostro gruppo ha raggiunto risultati notevoli e ha dimostrato grande resilienza in un contesto complesso e volatile”, ha commentato Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler. “Sia Moncler sia Stone Island hanno registrato una crescita a doppia cifra nel canale DTC, portando il fatturato di gruppo oltre i 3,1 miliardi, e mantenendo un solido Ebit margin del 29,5%, a testimonianza della forza del nostro modello di business e della nostra disciplina operativa. Guardando al 2025 – ha proseguito -, nonostante il contesto macroeconomico globale rimanga incerto, siamo fiduciosi nella nostra capacità di navigare dinamiche di mercato in continua evoluzione”.

Prada nomina Silvia Onofi ceo di Miu Miu

Prada nomina Silvia Onofi ceo di Miu MiuMilano, 13 feb. (askanews) – Il gruppo Prada annuncia la nomina di Silvia Onofri nel ruolo di chief executive officer del marchio Miu Miu, con decorrenza dal 26 Febbraio 2025.


Silvia Onofri ha iniziato la sua carriera in Bulgari. In seguito, ha assunto ruoli di crescente responsabilità in Bally, fino a ricoprire la posizione di Ceo Emea e successivamente di chief commercial global wholesale. Nel 2023, è entrata a far parte di VF Corporation in qualità di brand president per Napapijri, guidandone la trasformazione e il riposizionamento sul mercato. Ha conseguito un master in Economia e Commercio presso La Sapienza, con corsi di specializzazione presso la London School of Economics e la Greenwich University.

Kering: fatturato 2024 cala a 17 mld e utile crolla del 62%, pesa Gucci

Kering: fatturato 2024 cala a 17 mld e utile crolla del 62%, pesa GucciMilano, 11 feb. (askanews) – Il gruppo della moda Kering ha annunciato di aver chiuso il 2024 con un calo dei ricavi del 12% a 17,194 miliardi di euro con l’utile netto crollato del 62% a 1,13 miliardi dai 2,98 di un anno prima. A pesare sui conti del gruppo l’andamento di Gucci, che meno di una settimana fa ha annunciato la fine della collaborazione col direttore creativo Sabato De Sarno.


“In un anno difficile, abbiamo accelerato la trasformazione di molte delle nostre case e ci siamo mossi con determinazione per rafforzare la salute e la desiderabilità dei nostri marchi a lungo termine – ha spiegato François-Henri Pinault, presidente e amministratore delegato – In tutto il gruppo, e in primo luogo in Gucci, abbiamo preso decisioni cruciali per aumentare l’impatto della nostra comunicazione, affinare le nostre strategie di prodotto e aumentare la qualità della nostra distribuzione, il tutto nel rispetto del patrimonio creativo che contraddistingue i nostri marchi. Abbiamo messo in sicurezza la nostra organizzazione, effettuato assunzioni chiave, accelerato l’esecuzione e intensificato l’efficienza delle nostre operazioni. I nostri sforzi devono rimanere sostenuti e siamo fiduciosi di aver portato Kering a un punto di stabilizzazione, dal quale riprenderemo gradualmente la nostra traiettoria di crescita”. I ricavi di Gucci nel 2024 sono scesi a 7,7 miliardi di euro, il 23% in meno, con le vendite al dettaglio a gestione diretta, che rappresentano il 91% del totale, diminuite del 21% su base comparabile. I ricavi wholesale sono diminuiti del 28% su base comparabile. In contrazione anche i ricavi di Yves Saint Laurent fermatisi a 2,9 miliardi , con un calo del 9%. Bottega Veneta, invece, ha riportato in incremento del 4% dei fatturato a 1,7 miliardi di euro.


“In un contesto economico e geopolitico ancora incerto – spiega il gruppo in una nota – Kering continua a mettere in atto la sua strategia con l’obiettivo di raggiungere una traiettoria di crescita redditizia a lungo termine. Il gruppo sta intensificando le iniziative necessarie per sostenere lo sviluppo e la crescita delle sue case, attuando con determinazione le azioni necessarie per aumentare la propria efficienza. Queste azioni implicano una particolare vigilanza sulla disciplina finanziaria legata al controllo della base dei costi, alla selettività degli investimenti e alla gestione del bilancio”.

Gucci: stop alla collaborazione con il direttore creativo Sabato De Sarno

Gucci: stop alla collaborazione con il direttore creativo Sabato De SarnoMilano, 6 feb. (askanews) – Sabato De Sarno non sarà più il direttore creativo della maison Gucci. La maison del gruppo Kering ha annunciato oggi la fine della collaborazione. La sfilata autunno-inverno ’25 che si terrà a Milano il prossimo 25 febbraio sarà presentata dall’ufficio design di Gucci, informa Gucci, mentre la nuova direzione artistica sarà annunciata a tempo debito.


De Sarno era entrato in Gucci solo due anni fa dopo l’addio di Alessandro Michele. De Sarno, classe 1983, ha iniziato la sua carriera in Prada nel 2005, passando poi per Dolce & Gabbana, prima di entrare in Valentino nel 2009. “Vorrei esprimere la mia profonda gratitudine a Sabato per la sua passione e dedizione a Gucci”, ha commentato Stefano Cantino, Ceo di Gucci. “Apprezzo sinceramente il modo in cui ha onorato l’artigianalità e l’eredità di Gucci con tanto impegno”. “Ringrazio sinceramente Sabato per la sua lealtà e professionalità”, ha aggiunto Francesca Bellettini, Vice Direttore Generale di Kering responsabile dello sviluppo del marchio. “Sono orgogliosa del lavoro svolto per rafforzare ulteriormente i fondamenti di Gucci. Stefano e la nuova direzione artistica continueranno a fare leva su questo e a guidare Gucci verso una rinnovata leadership nella moda e una crescita sostenibile”.