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Dispensa Emilia apre a To Dream il suo quarto ristorante a Torino

Dispensa Emilia apre a To Dream il suo quarto ristorante a TorinoTorinono, 26 giu. (askanews) – A poco più di un anno dalla doppia apertura al centro commerciale Shopville Le Gru, e poche settimane dopo l’apertura nel centro commerciale Lingotto di Torino, Dispensa Emilia porta a quattro il numero di ristoranti nel capoluogo piemontese, inaugurando il suo primo free standing all’interno di To Dream, lo Shopping District all’aria aperta a pochi minuti dal centro di Torino, in Corso Romania 460.


Per la catena di ristorazione modenese, conosciuta per i piatti della tradizione emiliana tra cui tigelle, primi e insalate, cucinati con ingredienti freschi e preparati al momento, si tratta del quarantacinquesimo ristorante in Italia. Il brand consolida cosi’ la sua strategia di espansione, che nei territori già presidiati si fonda sulla capillarizzazione e sulla fidelizzazione dei clienti grazie ad aperture in aree geografiche limitrofe. Con questa nuova apertura, Dispensa Emilia genera 20 nuovi posti di lavoro a Torino, che si aggiungono agli altri 16 già creati in città dal ristorante del Centro Commerciale Lingotto solo qualche settimana fa. “L’apertura nel retail park di ‘To Dream’ rappresenta il completamento di una strategia molto chiara sul medio periodo di copertura dell’area metropolitana di Torino, con location all’interno dei centri commerciali e altre free standing, ovvero in cui l’accesso al ristorante e’ diretto da sede stradale con parcheggio annesso – commenta Alessandro Medi amministratore delegato di Dispensa Emilia – E arriva nel momento ideale, con il distretto urbano già al pieno della seconda fase della sua operatività dopo l’inaugurazione e la possibilità quindi di ospitare un numero rilevante di clienti anche in fascia aperitivo e serale, entrambe per noi particolarmente interessanti e sulle quali stiamo introducendo molte proposte innovative e dedicate. Il nostro obiettivo è di offrire a una clientela sempre piu’ vasta la nostra esperienza di gusto, che unisce la bontà e la varietà delle specialità emiliane preparate come a casa alla rapidità e alla praticità del servizio.


Il nuovo ristorante di Torino To Dream, che sarà inaugurato il 27 giugno alle 11 e sarà aperto tutti i giorni dalle 11 alle 22:30, si trova all’ingresso del parco commerciale, con accesso diretto dal parcheggio e posti auto riservati, e accoglie i visitatori con una superficie di 360 metri quadri e ben 142 posti a sedere, a cui si aggiungono altri 80 posti a sedere nel dehors esterno coperto. In piu’, come gli altri ristoranti di Dispensa Emilia con accesso dalla sede stradale, avrà l’area di parcheggio dedicata all’asporto APP&GO, per i propri clienti App.

Apre a Torino il novantesimo ristorante KFC in Italia

Apre a Torino il novantesimo ristorante KFC in ItaliaTorino, 20 giu. (askanews) – Apre il 20 giugno nell’Urban District “To Dream”, a pochi minuti dal centro di Torino, il novantesimo ristorante italiano targato KFC. Il brand leader del pollo fritto nel mondo, presente in Piemonte con altri tre ristoranti, porta cosi’ la sua insegna nello spazio torinese dal design ispirato al territorio, che ospita i migliori marchi nazionali e internazionali del fashion, lifestyle e food&beverage.


Il nuovo ristorante KFC “To Dream”, si aggiunge a quelli di Torino Lingotto, Settimo Torinese e Asti, consolida la presenza del marchio nella regione e rafforza il ruolo del franchisee Original Bucket, a cui fanno capo altri 28 ristoranti KFC nel Nord Italia, tra cui quello di Asti nel centro commerciale Nuovo Borgo, creando al tempo stesso 20 nuovi posti di lavoro sul territorio. Il nuovo ristorante KFC nell’Urban District “To Dream” e’ dotato di una sala da 200 metri quadri e dispone di 100 posti a sedere.

G7 Finanze, Le Maire ringrazia Giorgetti: incontro Stresa strategico

G7 Finanze, Le Maire ringrazia Giorgetti: incontro Stresa strategicoStresa, 24 mag. (askanews) – Il ministro dell’Economia della Francia ha ringraziato la presidenza italiana del G7 e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti per l’organizzazione del G7 delle Finanze a Stresa. “Sono deliziato di essere a Stresa, per questo G7 delle Finanze e voglio calorosamente ringraziare il mio amico Giancarlo per aver organizzato questo incontro strategico”, ha detto incontrando i giornalisti prima dell’inizio dei lavori di questa mattina.


Questo incontro “è strategico perché avviene in una fase decisiva a livello geopolitico. L’economia globale è tornata sulla giusta carreggiata, dopo l’alta inflazione e i problemi degli anni passati, tuttavia dobbiamo ricordare che i rischi geopolitici sono diventati la minaccia più grave alle nostre economie e queste minacce sollevano una serie di questioni su cui vogliamo che il G7 trovi risposte comuni. L’unità – ha rimarcato Le Maire – è la nostra risorsa migliore”.

G7 Finanze, a Stresa zona rossa e sponde lago pattugliate da motoscafi

G7 Finanze, a Stresa zona rossa e sponde lago pattugliate da motoscafiStresa, 23 mag. (askanews) – Si è aperta a Stresa, sulle sponde del Lago Maggiore – pattugliate meticolosamente da sofisticati motoscafi delle forze dell’ordine, moto d’acqua e gommoni – la riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G7, sotto la presidenza italiana. Alle 19 a dare il benvenuto ai partecipanti una cena di lavoro, sono in arrivo 29 delegazioni: 21 membership, 5 paesi ospiti (Corea, Arabia Saudita, Ucraina, Mauritania, Brasile), 3 organizzazioni internazionali (Fatf, Gavi e Afdb).


A stresa sono accreditati circa 200 tra giornalisti, fotografi e operatori da 14 paesi diversi. Oltre alla stampa italiana, secondo quanto riporta una nota, con più di 90 giornalisti, particolarmente numerosa è la presenza della stampa giapponese e tedesca. I turisti che giungono alla stazione ferroviara possono essere oggetto di inattesi controlli di sicurezza. Tutta la parte di lungo lago adiacente al Grand Hotel Des Iles Borromées – dove si svolgono le riunioni di ministri e banchieri centrali – è zona rossa, strettamente presidiata da agenti, non è consentito il passaggio alle auto, né a pedoni salvo che provvisti di apposito pass. Per i turisti presenti in questi giorni negli hotel vicini sono stati previsti dei pass, così come per la stampa per la quale è stato allestito un centro media presso l’Hotel Regina Palace.


A fare gli onori di casa il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha incontrato i giornalisti presenti per un punto stampa nel tardo pomeriggio di oggi, e il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta. I lavori si dipaneranno da domani mattina su 11 diverse sessioni, per concludersi nel primo pomeriggio di sabato con la conferenza stampa della presidenza italiana.

AIE: frena il mercato del libro, ma numeri oltre il pre-COVID

AIE: frena il mercato del libro, ma numeri oltre il pre-COVIDTorino, 10 mag. (askanews) – Il mercato dell’editoria di varia segna un calo del 2,2% nei primi 4 mesi del 2024 rispetto all’anno precedente, con 465,6 milioni di euro di vendite a prezzo di copertina. La flessione a copie è stata del 3,5%, con 30,1 milioni di copie vendute. Rispetto al 2019, però, si registra una crescita a valore del 15,1% e a copie dell’11,7%. Sono alcuni dei numeri presentati dall’Associazione Italiana Editori al Salone del Libro di Torino.


“La situazione del libro in Italia – ha detto ad askanews Innocenzo Cipolletta, presidente dell’AIE – è, dal punto di vista congiunturale, in una riduzione. Quest’anno siamo sotto di 2-3 punti percentuali in termini di fatturato rispetto all’anno passato. Dal punto di vista tendenziale siamo ben sopra il pre-COVID e quindi significa che abbiamo consolidato in termini positivi il vantaggio che avevamo preso durante il COVID. Ci preoccupa tuttavia questo calo nel 2024, perché è un calo che si associa al venire meno di alcune misure che il governo aveva approvato nel passato, in particolare i 30 milioni per le biblioteche e la 18 app che è stata trasformata in due nuove carte che stanno sperimentandosi e che sono state anche definanziate rispetto alla precedente. Quindi alcune preoccupazioni le abbiamo per il futuro, però constatiamo che la nostra è una industria in crescita tendenziale, forte in alcuni elementi, fragile perché fatta di tante componenti, tra cui piccoli e medie editori che sicuramente hanno le spalle meno forti per sorreggere un calo di domanda come si sta verificando in questo momento”. Secondo l’AIE alla base del segno meno ci sono diverse politiche di lancio da parte degli editori rispetto al 2023 e la flessione dei manga. E Cipolletta si rivolge anche alla politica: “Credo che sia opportuno – ha concluso il presidente AIE – che il governo vari la legge sul libro che risollevi tutta la filiera del libro, dalla carta al libro alle librerie alle biblioteche e sostenga la domanda dei lettori”.


Proprio dal palco dell’inaugurazione del Salone torinese il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha ripetuto l’impegno per le legge sul libro, ora si attendono i fatti.

Finpiemonte, rinnovato il Cda

Finpiemonte, rinnovato il CdaRoma, 6 mag. (askanews) – L’Assemblea Ordinaria di Finpiemonte S.p.A. ha approvato bilancio di esercizio dell’anno 2023 e nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione.


L’attività di gestione ha fatto registrare un risultato di conto economico con un utile netto d’esercizio pari a euro 904.936, in significativo miglioramento rispetto al dato già positivo dell’anno scorso, pari a euro 207.524, grazie ad interventi di recupero di efficienza organizzativa e all’aumento del margine di interesse, con interventi puntuali di rinegoziazione delle condizioni economiche. Con il pieno avvio della programmazione POR FESR 21-27 l’attività di gestione delle agevolazioni ha registrato un forte incremento del valore dei progetti approvati e dei fondi pubblici impegnati (144 milioni, +69% rispetto all’anno precedente). La gestione finanz iaria, oltre che sull’impiego della liquidità con un notevole incremento del margine (+138% rispetto al 2022), si è concentrata su operazioni in favore delle imprese del territorio, con investimenti in fondi di venture capital, private equity e turnaround, con l’impiego complessivo di 31 milioni di euro e ricadute importanti sul territorio. L’Assemblea dei Soci ha inoltre deliberato la conferma dell’attuale composizione del Consiglio di Amministrazione fino all’approvazione del prossimo Bilancio 2024, con l’obiettivo di garantire alla Società la stabilità necessaria per proseguire il percorso di miglioramento operativo e di consolidamento economico già avviato negli anni precedenti.


“Anche a nome dei colleghi consiglieri, ringrazio il Presidente Cirio e la Sua Giunta per la riconfermata fiducia – ha dichiarato il Presidente Vietti -. Grazie al lavoro svolto negli ultimi due anni, Finpiemonte è ora nelle condizioni per poter essere uno strumento finanziario efficace per lo sviluppo del territorio”. Il Direttore Generale Mario Alparone ha ricordato che il 2024 dovrà essere improntato da un lato alla piena realizzazione della programmazione FESR 21/27 e, dall’altro, ad un’azione più focalizzata rispetto al passato sulla componente finanziaria accompagnando le imprese del territorio anche su strumenti alternativi al credito.

Fondazione Crt: nel 2023 oltre 70 mln erogazioni, +28% dividendi incassati

Fondazione Crt: nel 2023 oltre 70 mln erogazioni, +28% dividendi incassatiMilano, 26 mar. (askanews) – Salgono a 71 milioni di euro le risorse erogate da Fondazione Crt sul territorio nel 2023. Una crescita della ricchezza distribuita, sottolinea l’ente presieduto da Fabrizio Palenzona, che si deve agli ottimi risultati del bilancio consuntivo 2023, approvato all’unanimità dal cda.


L’esercizio si è chiuso con un avanzo di 121 milioni e con una posizione finanziaria netta che si è attestata a 652 milioni, in miglioramento rispetto ai 569 milioni del 2022. Il patrimonio netto a fine dicembre ha raggiunto quota 2,5 miliardi (+6,6%). Il patrimonio investito supera invece i 3,6 miliardi a valori di mercato. Il fondo di stabilizzazione, che tutela lo svolgimento dell’attività istituzionale, è stato incrementato di 11,2 milioni e al 31 dicembre 2023 ammontava a 169 milioni (158 mln nel 2022). Nel 2023 si è registrato un incremento del 28% delle cedole incassate: i dividendi introitati hanno raggiunto 138,9 milioni, principalmente grazie al miglioramento dei flussi da parte di UniCredit e Mundys. Il totale dei proventi ordinari ha raggiunto 166,6 milioni (escludendo componenti straordinarie presenti nell’esercizio precedente), tra i migliori risultati degli ultimi 10 anni.


“Il 2023 ci ha permesso di tracciare la nuova rotta di Fondazione Crt, che ha aumentato le risorse destinate al territorio, puntando al contempo a mantenere un livello di erogazioni stabile nel tempo”, ha commentato Palenzona. “L’obiettivo è far diventare Fondazione Crt non solo un punto di riferimento per le iniziative a supporto del Piemonte e della Valle d’Aosta, ma anche un presidio di stabilità economica e finanziaria che possa intervenire a sostegno del territorio anche nelle fasi congiunturali più complesse”. Nel corso del 2023 Fondazione Crt ha deliberato risorse a favore dell’attività istituzionale per 66,9 milioni (cui si aggiungono i 4,3 milioni destinati al Fondo per il volontariato e 0,2 milioni al Fondo nazionale per le iniziative comuni istituito dall’ACRI), rendendo possibili oltre 1.300 progetti (con un aumento dell’8,6% a 42.000 euro dell’erogazione media per intervento deliberato rispetto al 2022).


La solidità gestionale espressa dal bilancio 2023 consente di guardare al futuro con ottimismo, sottolinea l’ente, con l’obiettivo di garantire lo stesso impegno erogativo anche per il 2024, anno che vedrà Fondazione crt in prima linea su diversi fronti: dalla restituzione al pubblico del Tempio di Ellesija, in occasione del Bicentenario del Museo Egizio, alla conclusione del cantiere sulla facciata di Palazzo Madama; dall’intervento su grandi beni artistico-architettonici del territorio all’impegno per l’inclusione, con un focus particolare sul tema del sostegno alle famiglie.

Torino: hackathon e podcast per scoprire l’imprenditorialità giovanile

Torino: hackathon e podcast per scoprire l’imprenditorialità giovanileTorino, 13 mar. (askanews) – Attrarre e motivare i giovani verso il “fare impresa”: è l’obiettivo che Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Torino si propone di perseguire con una serie di iniziative che si muovono nell’ambito di “Torino, spazio al futuro”, il programma di Torino Capitale Italiana della Cultura d’Impresa. In Italia, infatti, solo il 10% degli Imprenditori ha meno di 35 anni, mentre le imprese giovanili – ossia le aziende con la maggioranza dei titolari o soci con meno di 35 anni – sono 522.088 al 31 dicembre 2022, con riduzioni rilevanti rispetto agli anni precedenti: -15mila 829 sul 2021, -3,4%; e ben -38mila 793 sul 2019, -9,9% (dati Infocamere-Unioncamere).


Il motivo di questa ‘crisi di vocazione imprenditoriale giovanile’ è attribuibile anche alla scarsa conoscenza delle opportunità che il ‘fare impresa’ riserva ai giovani. Da qui la scelta del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Torino di promuovere una giornata-evento dedicata alla Imprenditorialità giovanile e una miniserie di 5 podcast di ‘Storie d’Impresa’ dedicata ad altrettanti imprenditori italiani di successo. Il 12 marzo, negli spazi del Centro Congressi dell’Unione Industriali Torino, è andata in scena la giornata-evento ‘Start Hack’: hackathon – promosso dal il Gruppo Giovani Imprenditori di Torino in collaborazione con Will Media – lanciata a giovani provenienti da tutta Italia. I ragazzi sono stati chiamati a proporre un’idea di impresa per risolvere con soluzioni innovative, e con attenzione trasversale a sostenibilità e obiettivi ESG, un problema attuale nei settori dell’education, turismo&cultura, e mobilità.


Durante l’hackathon i ragazzi hanno presentato 7 idee d’ impresa innovativa di cui la maggior parte erano legate alla progettazione di software. E’ stato premiato il team composta da Umberto Fede, Giuseppe Mangione, Fabio Pizzocchero e Paolo Zanatto, che hanno sviluppato il progetto HUBby, un’idea di start up dedicata alla gestione del trasporto merci in città con l’impiego di veicoli commerciali a guida autonoma ed elettrici in un’ottica di riduzione del traffico pesante e del relativo inquinamento atmosferico. Le pergamene di riconoscimento sono state consegnate da Andrea Marangione, vice presidente di Confindustria Giovani Imprenditori di Torino. Inoltre con l’iniziativa, “Hands on – parole alle start up” è stata data ai ragazzi protagonisti della giornata, la possibilità di ascoltare due testimonianze di eccellenza d’innovazione come Erika Desanti – co-founder e director della start up italiana “we road” specializzata in viaggi avventura per il target millennial – e Andrea Ferrero, co-founder e ceo di “Young Platform”, un exchange dove comprare e vendere criptovalute.


“Le start up innovative vanno ben oltre la loro importanza economica, seppur rilevante, perché rappresentano in termini di valore della produzione 2,6 miliardi di euro nel 2022 e occupano 23,800 lavoratori ma anche per il loro valore sociale. Si pongono come laboratori di idee imprenditoriali costituendo terreno fertile per l’innovazione – ha detto Barbara Graffino, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali Torino aprendo i lavori della giornata – Occorre continuare a promuovere politiche ed iniziative per l’impresa in ottica di visione strategica e competitività del paese. Investire nelle start up innovative significa investire nel futuro del paese” . La seconda iniziativa dei Giovani imprenditori Torino che intende stimolare e dare degli esempi ai giovani di come fare impresa è la miniserie podcast “CEO Insights – 5 Storie d’Impresa”. La serie, realizzata da Will Media, ha come protagonisti 5 imprenditrici e imprenditori associati ad altrettante tematiche del ‘fare impresa’ oggi. Le puntate sono quindi dedicate a: “Imprenditoria familiare” con Marco Lavazza di Lavazza; “Imprenditoria femminile”con Jose Rallo di Donna Fugata; “Nuovi modelli di business” con Luca Ferrari di Bending Spoon; “Innovazione” con Stefano Buono di Newcleo; e “Nuove Imprese” con Danila di Stefano di Uno Bravo. (nella foto: un momento della finale ‘Start Hack’)

Sobrero: inserire la gestione dell’Impatto nelle strategie d’impresa

Sobrero: inserire la gestione dell’Impatto nelle strategie d’impresaMilano, 26 feb. (askanews) – Non basta essere trasparenti e rendicontare quanto realizzato nei progetti di sostenibilità: oggi la società e il mercato chiedono di raccontare quali effetti sono stati prodotti. La sfida a cui sono chiamate in particolare imprese e Enti del Terzo Settore diventa quindi misurare e valutare l’impatto generato. E sarà proprio “la gestione dell’impatto” la tematica al centro del lavori della seconda tappa del “Giro d’Italia della Csr”, in programma a Torino il 27 febbraio, organizzata dal Salone della Csr e dell’innovazione sociale in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, CsrPiemonte e Torino Social Impact.


L’incontro, intitolato “Gestione dell’impatto: dalle contraddizioni al contraddittorio”, avrà luogo a partire dalle 10 nell’aula Jona dell’ateneo torinese, in corso Unione Sovietica 220. Ad aprire i lavori saranno Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone, Francesca Culasso, direttrice del dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino e Paola Casagrande, direttore regionale Coordinamento politiche Regione Piemonte. “Oggi la società e il mercato chiedono di considerare quali sono gli effetti sociali e ambientali prodotti con la propria attività – commenta Rossella Sobrero – Il passo successivo è passare dalla misurazione e valutazione alla gestione dell’impatto, un’attività che dovrebbe essere inserita nei processi di pianificazione strategica di tutte le organizzazioni”.


L’evoluzione verso una sostenibilità più matura è richiesta anche dai cittadini: secondo l’indagine Ipsos “Abitare il cambiamento”, presentata lo scorso ottobre all’ultima edizione nazionale del Salone, il 58% degli italiani, oggi, presta al comportamento sostenibile delle imprese un’attenzione maggiore rispetto al passato. Anche la direttrice del Dipartimento di Management, Francesca Culasso, e il team di docenti e ricercatori impegnati nell’organizzazione della tappa di Torino, confermano il forte impegno nella direzione della sostenibilità evoluta. “Il nostro Dipartimento sta cambiando i contenuti della didattica in modo trasversale – spiegano – introducendo la sostenibilità come punto di vista chiave in tutte le discipline di Business e di Management. Inoltre, abbiamo appena lanciato la nuova Laurea Magistrale Interdipartimentale in Georisorse e Gestione Ecosostenibile d’Impresa. Il nostro impegno ormai pluriennale per ospitare una tappa del Giro d’Italia della Csr testimonia la nostra forte partnership con il Salone per la diffusione di una cultura della sostenibilità, e la risposta degli studenti e delle studentesse ci incoraggia a fare sempre di più”.


Dopo gli interventi introduttivi degli organizzatori, i lavori della tappa torinese del Giro d’Italia della Csr proseguiranno con Giulio Pasi, Policy Officer Social and Sustainable Investments dell’European Commission, e con Raffaella Scalisi, Senior Advisor di Torino Social Impact, network di attori pubblici e privati, profit e non profit, che ha all’attivo, tra i tanti progetti, anche la creazione della Borsa dell’Impatto Sociale. “La strategia di Torino Social Impact – spiega Raffaella Scalisi – in linea con le policy europee, è basata sulla costruzione di ecosistemi locali multi-attore per promuovere l’innovazione nelle risposte alle sfide sociali e incrementare il peso dell’economia sociale e della finanza di impatto a livello territoriale”.


La tappa di Torino proseguirà con tre panel a più voci dedicati ad altrettanti ambiti specifici. Il primo, con focus sul benessere sociale, sarà coordinato da Francesca Ricciardi, professoressa ordinaria di Organizzazione Aziendale dell’Università degli Studi di Torino, con la partecipazione di Luca Pereno, Social Impact Manager di Leroy Merlin Italia, e Alberto Zambolin, vicepresidente de “Il Quinto Ampliamento”, movimento di pensiero nato nell’ideale culla di Ivrea, località simbolo di un modo “altro” di fare impresa. Il secondo panel sarà invece dedicato all’impegno per l’ambiente, con la partecipazione di Marco Piccolo, ceo di Reynaldi, e Sergio Vazzoler, esperto di comunicazione ambientale e partner Amapola, mentre il terzo incontro si concentrerà sui servizi per i cittadini e sugli esempi positivi di innovazione in questo ambito, con la partecipazione di Enrico Sorano, docente di Economia aziendale dell’Università degli Studi di Torino, di Sandro Baraggioli, presidente Confservizi Piemonte – Valle d’Aosta e Chiara Foglietta, assessora alla Transizione ecologica e digitale della Città di Torino. Dopo Torino, il Giro d’Italia della CSR proseguirà con la tappa di Gorizia il 6 marzo 2024. Seguiranno Teramo, Verona, Messina, Bologna, Bari, Cagliari e Genova. Il Giro 2024 sarà anche l’occasione per presentare il primo Manifesto del Salone, un “manuale di intenti” che definisce gli impegni e i propositi de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, a dodici anni dalla sua prima edizione e in vista dell’appuntamento nazionale che si terrà dal 9 all’11 ottobre 2024 a Milano. “Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è un’esperienza di condivisione non solo un contenitore di eventi e un’occasione di confronto di idee ed esperienze per proseguire il percorso verso lo sviluppo sostenibile – si legge nel Manifesto del Salone – Come luogo di incontro e condivisione il Salone della CSR si propone di: facilitare la conoscenza e il networking; favorire la co progettazione e la co programmazione tra soggetti pubblici, profit, non profit; promuovere la cultura della sostenibilità. Come momento di apertura e dialogo il Salone della CSR si impegna a: proporre visioni differenti per fare impresa in modo sempre più consapevole; raccontare la trasformazione degli stili di vita e di consumo delle persone; rendere i giovani protagonisti ascoltando le loro proposte; valorizzare il ruolo delle PMI nei territori e nelle filiere. Come spazio di innovazione e trasformazione il Salone della CSR si propone di:essere fonte di ispirazione non solo di aggiornamento; stimolare la generatività e la creatività; aumentare la consapevolezza nell’era della complessità; promuovere la cultura della misurazione e valutazione d’impatto”. “Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale – conclude il documento – è un riferimento per la community di chi crede nella gestione sostenibile di organizzazioni, territori, città e suggerisce tanti modi per abitare il cambiamento. Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Fondazione Global Compact Network Italia, ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.

Agroalimentare, si è spento Dario Osella, fondatore Fattorie Osella

Agroalimentare, si è spento Dario Osella, fondatore Fattorie OsellaMilano, 10 feb. (askanews) – Si è spento questa mattina l’imprenditore piemontese Dario Osella, fondatore nel 1952 del caseificio “Fattorie Osella” di Caramagna Piemonte (Cuneo).


Osella aveva 92 anni e ha guidato per oltre 40 anni l’azienda (nota per i suoi formaggi freschi) che conta oggi 120 dipendenti. “Il Piemonte si stringe alla famiglia e agli affetti di uno straordinario imprenditore, esempio di quella qualità e lungimiranza che nascono dal lavoro e dal contatto autentico con la propria terra e le proprie radici” ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sottolineando che “forse proprio per questo le Fattorie Osella sono entrate a far parte del nostro immaginario, un luogo d’eccellenza e tradizione di cui Dario Osella, in tanti anni, ha reso parte anche tutti noi”.