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DoctorApp torna in crowdfunding e raccoglie oltre 150mila euro

DoctorApp torna in crowdfunding e raccoglie oltre 150mila euroRoma, 2 set. (askanews) – Ci sono volute poche ore per portare in overfunding la seconda campagna di crowdfunding di DoctorApp. L’obiettivo minimo di 100mila euro è stato superato grazie a quindici investitori che hanno aderito immediatamente all’offerta con oltre 150mila euro. Ma facciamo un passo indietro. DoctorApp è un’azienda fondata nel 2018 che ha sviluppato e brevettato un sistema digitale per la gestione delle code e delle prenotazioni negli studi medici.


Nel 2021, ha raccolto 350mila euro con la sua prima campagna di equtiy crowdfunding su CrowdFundMe seguita da un investimento di ulteriori 600mila euro di cui 400mila euro da parte del Fondo Apollion. Nel frattempo, la startup diventata PMI Innovativa, ha continuato a crescere e oggi, ritorna su CrowdFundMe per un secondo round con un obiettivo minimo di 100mila euro (superato) e un obiettivo massimo di 500mila euro da raggiungere nella raccolta in corso. “Quelli appena trascorsi, sono stati mesi di lavoro intensissimo”, ha dichiarato Alessandro Giraudo, CEO e Founder di DoctorApp. “La nostra crescita non si è mai arrestata e oggi siamo pronti a spingere ulteriormente sull’acceleratore grazie ai fondi di questa nuova raccolta. Stiamo riscrivendo le logiche del rapporto medico/paziente per migliorare la vita di entrambi”. DoctorApp nasce nel 2018 come app di booking per visite mediche erogate da medici di base e pediatri. Dal 2023, l’azienda espande il proprio target ai medici specialisti. Oggi, il mercato e i cambiamenti nelle abitudini degli utenti hanno portato l’azienda a una ulteriore evoluzione. “Da semplice sistema di prenotazione e gestione appuntamenti per il medico, stiamo seguendo la rotta per diventare un vero portale della salute, con il paziente al centro. Attorno all’utente gravitano una serie di nuovi servizi. L’utente può ora prenotare visite specialistiche e infermieristiche, accedere ai servizi offerti dalle partnership sul territorio e trovare la soluzione ai propri bisogni di benessere con utili nozioni e approfondimenti. E’ l’interazione quotidiana e continua il vero valore aggiunto”, Ha dichiarato Giraudo.


“Quello che ci ha colpito di questa azienda fin dal primo momento – racconta Marco Rizzelli, General Manager di Seed Money e membro del Cda di DoctorApp – è la grande competenza del team e la capacità di saper cogliere le nuove opportunità offerte da un mercato in continua evoluzione. Oggi siamo ancora al fianco di Alessandro e del suo team per sostenerli anche in questa seconda campagna di crowdfunding”. Ricordiamo che SeedMoney e SocialFare Seed sono le società che fra le prime hanno creduto nel progetto e da subito hanno deciso di investire per sostenere l’azienda. DoctorApp ha un modello di business B2B i cui clienti sono medici, cliniche, poliambulatori che sottoscrivono abbonamenti annuali e mensili. Con l’evoluzione della società e della platea di pubblico, dal 2026 l’azienda punterà a monetizzare anche dal paziente con offerte mirate di servizi e una profilazione precisissima. I numeri attuali di DoctorApp sono molto importanti: oltre 400mila utenti attivi e più di 100.000 prenotazioni gestiste trimestralmente. Nel 2023, il valore della produzione dell’azienda ha visto un notevole incremento, con una crescita del 215,60% rispetto all’anno precedente. Investire oggi nella campagna di equity crowdfunding di DoctorApp vuol dire entrare in un mercato, quello dell’e-health, in grande espansione.


“Se dovessi dare tre motivi per investire su di noi, al primo posto metterei sicuramente il team che ha dato da sempre grande prova di lungimiranza e preparazione. Il mercato di riferimento in grande crescita e i risultati che stiamo generando sono gli altri fattori da prendere in considerazione. Inoltre, a conferma del forte interesse per il settore da parte di grandi corporate nazionali ed internazionali, DoctorApp ha aperte diverse interlocuzioni con primari soggetti che potrebbero portare al concretizzarsi di una exit nel giro di 36 mesi”, ha concluso Giraudo.

La startup Subbyx: abbonarsi anziché acquistare prodotti

La startup Subbyx: abbonarsi anziché acquistare prodottiMilano, 17 lug. (askanews) – Creare un modello di consumo “product-as-a-service” che vuole abolire il concetto di debito e pone al centro circolarità, sostenibilità finanziaria e libertà di poter scegliere. Questo l’obiettivo di Subbyx, la startup italiana che consente di abbonarsi senza nessun vincolo all’utilizzo di un prodotto e che ora ambisce a cambiare significativamente l’accesso delle persone a beni e servizi basandosi sulla formula della Subscription economy, un mercato che in Europa è in rapidissima crescita e si prevede raggiunga un valore di quasi 1 trilione di dollari a livello globale entro il 2028 .


Con Subbyx gli utenti hanno accesso a un’ampia gamma di dispositivi tecnologici ed elettrodomestici nuovi, usati o ricondizionati – come smartphone, smartwatch, cuffie, computer e tablet – sulla base di un abbonamento mensile che può essere modificato o disdetto in qualsiasi momento, senza impegno né vincoli. Flessibile, semplice e sostenibile, la nuova piattaforma offre la possibilità di sottoscrivere abbonamenti su misura e configurabili in base a quanto si desidera spendere, per permettere all’utente di avere accesso sempre agli ultimi e più aggiornati device oppure spendere sempre meno man mano che il prodotto perde valore. Per trovare il prodotto adatto alle proprie esigenze e al proprio budget è possibile visitare uno dei negozi fisici dei partner che hanno adottato il modello Subbyx o direttamente il sito subbyx.com dove si può giocare con il SubbyxMatch, che grazie a un algoritmo di intelligenza artificiale proprietaria è in grado di proporre all’utente le soluzioni nuove, usate o ricondizionate che più rispondono alle sue esigenze. Una volta individuato il prodotto, è possibile scegliere tra due differenti modelli di subscription che includono sempre la copertura per tutti i danni accidentali senza costi aggiuntivi, così da non avere mai un costo più alto rispetto alla rata dell’abbonamento.


Grazie al ricondizionamento e al riutilizzo di beni, Subbyx, riconosciuta come società Benefit, propone un approccio che permette di prolungare la vita dei prodotti, riducendo così l’impatto della produzione di nuovi dispositivi e limitando lo sfruttamento delle materie prime, in antitesi con gli eccessi dell’economia lineare e con le produzioni massive a basso costo. Con Subbyx è possibile infatti permutare il proprio dispositivo per abbassare il costo del proprio abbonamento fino al 33% e scegliere di abbonarsi a dispositivi Preloved: si tratta di dispositivi usati, perfettamente funzionanti, che vengono reimmessi sul mercato dopo essere stati testati, igienizzati e ripristinati e per i quali la startup garantisce il 100% delle funzionalità e una batteria minima pari alll’85% della capacità nominale. “Il nostro obiettivo è stimolare la transizione dall’economia del possesso all’economia dell’accesso. Il primo step sono i device tecnologici ma non vogliamo porci limiti: ovunque guardiamo, scorgiamo nuove opportunità di espansione dei nostri servizi e puntiamo a diventare un vero e proprio hub in cui l’utente possa gestire e monitorare tutti i suoi abbonamenti,” ha detto Filippo Rocca, CEO e founder di Subbyx. “Consapevoli della forte crescita della Subscription Economy, una modalità che sta conquistando sempre nuovi spazi e mettendo radici sempre più profonde nel terreno dell’economia globale, stiamo investendo in qualcosa che riteniamo possa trasformare il mercato consumer in un servizio libero da vincoli e dai debiti, basato sull’utilizzo, la circolarità e sulla sostenibilità finanziaria, con un concreto impegno verso il nostro pianeta”.

WUUM, primo marchio smartphone e tablet per tecnologia sostenibile

WUUM, primo marchio smartphone e tablet per tecnologia sostenibileRoma, 16 lug. (askanews) – Debutta oggi in Italia WUUM, il primo brand europeo di smartphone e tablet nato su Amazon. WUUM difende e promuove il consumo responsabile e, con il claim “No need”, pone l’utente al centro della sua strategia con l’obiettivo di sensibilizzarlo sulla reale necessità di nuovi prodotti tech, scoraggiando quindi gli acquisti compulsivi.


Per rafforzare la mission del marchio, WUUM promuove un ciclo di vita esteso dei propri dispositivi, garantendo un elevato indice di riparabilità e un servizio di assistenza tecnica di prossimità e di alta qualità. Da oggi i prodotti del brand saranno disponibili in esclusiva sui principali mercati europei di Amazon, azienda che ha dimostrato la capacità di anticipare i continui cambiamenti del settore tecnologico, adattando la propria gamma di prodotti e servizi alle reali esigenze dei consumatori.


Il claim “No need” sottolinea la filosofía di WUUM, per cui non è importante acquistare tecnologia, ma godere dei vantaggi che derivano dal suo utilizzo. Il marchio nasce dalla voglia di cambiamento, per offrire una proposta semplice e alla portata di tutti. Valori come la trasparenza delle prestazioni dei suoi dispositivi, la facile comprensione della sua offerta e la vicinanza al cliente diventano fondamentali per vivere la tecnologia in un modo nuovo. “Chi ha detto che abbiamo bisogno dell’ultimo dispositivo sul mercato per essere felici? WUUM vuole rivoluzionare il mondo tech con un messaggio chiaro: la tecnologia deve semplificarci la vita, non complicarla. Un brand innovativo e diretto, per chi vive in modo responsabile il presente” commenta Irene Manterola, Direttore Marketing di WUUM. “Per noi è essenziale che i nostri prodotti offrano le prestazioni tecnologiche necessarie per vivere meglio, senza creare bisogni fittizi. Niente di più, niente di meno.”


Il nuovo brand concentra il suo business su smartphone e tablet e inaugura il suo catalogo su Amazon con i seguenti dispositivi: • Lo smartphone WUUM S PRO è già disponibile su Amazon a € 169,90 • Il tablet WUUM T è già disponibile su Amazon a € 169,90 • Lo smartphone WUUM S sarà disponibile da metà luglio su Amazon a € 119,90 • Il tablet WUUM T FUN è già disponibile su Amazon a € 119,90

Innovazione e Networking: professionisti a servizio delle imprese

Innovazione e Networking: professionisti a servizio delle impreseRoma, 9 lug. (askanews) – Si è svolto nello spazio di co-lavoro UP Urban Places di Roma Tiburtina, il primo incontro tra soci innovatori, partner e associati di Assodigit, giovane realtà che ha l’obiettivo di incoraggiare e sostenere attivamente tutte le imprese che desiderano intraprendere un percorso di trasformazione digitale.


L’evento si è svolto in due fasi con format diversi. La prima fase ha visto l’avvicendarsi di 7 esperti in vari settori che, attraverso brevi speech, hanno offerto una panoramica delle innovazioni e relative opportunità provenienti dal mondo digitale per la competitività delle imprese. “Insieme ad Assodigit abbiamo realizzato un evento che ha unito tantissime realtà diverse per puntare dritti sui temi più cari all’Innovazione e alla Digitalizzazione dei processi aziendali. Ringrazio ancora tutti i presenti e non vediamo l’ora di concretizzare tutte le opportunità che si sono presentate”, ha sottolineato Luca Corigliano, Martech Manager di degg, che in qualità di socio innovatore ha ospitato l’evento all’interno della rassegna “DigitalEvolutiOnStage”.


Nei prossimi mesi sono in cantiere altre iniziative, come conferma Luca Rallo, Founder di Brandtopia: “Questo primo evento è stato un successo grazie ad un grande lavoro di squadra di tutto il team e lo confermano i numerosi feedback positivi ricevuti da chi ha partecipato sia in presenza, che tramite la diretta streaming”. Alessandro Ferlito di Strategie Digitali continua: “L’evento ha dimostrato che digitalizzare è ormai l’unica opzione percorribile per le aziende”. L’unione tra i vari professionisti, rappresentanti di realtà innovative, ha prodotto un risultato eccellente in termini di interesse e informazioni di qualità. Matteo Bastioni di Boldshot ha infatti detto: “È stato un vero piacere vedere come la passione per l’innovazione e la qualità ci ha uniti. Sono grato per l’entusiasmo e l’interesse che i partecipanti hanno mostrato nel trasformare insieme il futuro dell’e-commerce e della comunicazione digitale”. E ancora, tanta gratitudine ed entusiasmo espressi dal Founder di Reka Consulting Leonardo Delzoppo: “Sono entusiasta di aver partecipato al primo evento esclusivo di Assodigit. È stata un’ottima occasione per condividere e scoprire soluzioni innovative che possono davvero trasformare le PMI. L’energia e l’entusiasmo dei partecipanti hanno dimostrato quanto sia importante l’innovazione per la crescita e la redditività. Ringrazio tutti gli innovatori per i loro interventi illuminanti”.


Nonostante la sua costituzione recente, Assodigit sta presto diventando il punto di riferimento di molte aziende italiane anche rispetto all’importante tematica della Cyber security. Lo evidenzia Daniele Torre di MPG System con le sue parole: “L’evento ha sottolineato l’importanza di adottare una visione proattiva nella gestione della cyber security. Investire in soluzioni di sicurezza avanzate e in una corretta gestione dei rischi non è solo una necessità, ma un vero e proprio vantaggio competitivo”. Fare rete è la chiave per il futuro e Assodigit, anche con i suoi eventi, vuole essere promotrice di nuove alleanze e collaborazioni fruttuose. Francesco Cavina di myByros ha colto questa volontà affermando: “Gli eventi di Assodigit mettono in luce il ruolo cruciale del networking come motore dell’innovazione. Favorendo la conoscenza reciproca tra startup e PMI, si aprono nuovi canali e opportunità di crescita”. La seconda fase dell’evento è stata caratterizzata da un interessante Innovation Talk i cui protagonisti si sono dichiarati soddisfatti ed entusiasti dell’attenzione e dei feedback ricevuti dai presenti. Queste le parole di Vincenzo Caprella di MiFinanzio: “L’incontro ha permesso ai partecipanti di comprendere quante opportunità possano offrire le nuove tecnologie alle aziende per migliorare le loro performance in termini di percezione del brand, fatturato e quota di mercato. Gli speech tenuti dagli esperti hanno evidenziato come il successo di un’azienda passa attraverso la collaborazione con un team multidisciplinare di esperti che possa potenziare le sue capacità accrescendo il suo valore. Complimenti”.


Focus sull’approccio data driven, invece, nelle parole di Giovanni Genua di Audit BC: “Considero innovazione e digitalizzazione ossigeno puro per l’analisi ed il monitoraggio aziendale, questo ci porta verso una fruibilità dei dati in tempo reale che, rappresentati attraverso appropriati indicatori e parametri, forniscono agli imprenditori informazioni precise, consentendo loro di attuare azioni correttive tempestive e informate”. “Un evento di grande interesse – conferma anche Elena Finotti di Praenomina – un’occasione per conoscere aziende capaci di interpretare il futuro e scambiare punti di vista tra professionisti di settori diversi che condividono l’attenzione per una buona innovazione”. Nelle parole di Francesco Russo di Con.Ser.Imp, che chiudono questa carrellata, si legge tutta la volontà condivisa di proseguire con forza e determinazione verso un futuro florido per tutti coloro che si impegnano in un ciclo di evoluzione continua: “Una serata ricca di spunti di riflessioni. Una cosa è certa, non bisogna mai fermarsi. Il mondo del lavoro è in continua evoluzione così come il modo di fare impresa. La possibilità di garantirsi un futuro migliore per le aziende passerà anche dalla loro capacità di innovare sapendo osservare il mondo che le circonda, capendo le esigenze aziendali e di conseguenza crearsi nuove opportunità”. Un vero successo insomma per il primo evento ufficiale di Assodigit. Giovanni Cinquegrana, Presidente di Assodigit e Ettore De Liberato, CEO di degg, Socio Innovatore, sono d’accordo nell’affermare che questo primo incontro è stato: un momento intenso tra innovazione, futuro e cooperazione e che si tratta solo dell’inizio di una lunga storia di evoluzione digitale. Assodigit prosegue dunque a tamburo battente con le iniziative di crescita tecnologica ed innovazione sempre al fianco delle imprese italiane che vogliono cogliere le infinite opportunità del mondo digitale. Il primo evento è solo l’inizio.

Startup, Rent2Cash chiude round pre-seed da 3 milioni di euro

Startup, Rent2Cash chiude round pre-seed da 3 milioni di euro

Milano, 3 lug. (askanews) – Round pre-seed da 3 milioni di euro per Rent2Cash, la startup italiana che porta in Italia il servizio di “rental advance” e anticipa fino a 3 anni di affitto ai proprietari di immobili. La società contestualmente ha avviato l’operatività in Italia con l’acquisto dei primi contratti di locazione che saranno finanziati attraverso l’innovativa cartolarizzazione dei contratti stessi realizzata con il supporto di Banca Finint.

Il round pre-seed da 3 milioni di euro di raccolta mista equity e debito vede tra i finanziatori gruppi bancari italiani, nonché investitori istituzionali e business angel. Il round è destinato a supportare l’acquisto dei primi contratti, il potenziamento del prodotto residenziale, lo sviluppo e il lancio di nuovi prodotti, in particolare nel segmento degli immobili commerciali, e il rafforzamento della piattaforma tecnologica proprietaria. Rent2Cash potrà anche puntare sull’assunzione di 30 nuovi talenti, mirata al rafforzamento di alcuni comparti strategici come quello digital & innovation, del sales e del commerciale.

“I risultati ottenuti finora e la chiusura di questo importante round pre-seed rappresentano un fondamentale riconoscimento della nostra strategia”, spiegano i founder di Rent2Cash Gianluca Fioranelli, Yilang Chen e Marco Grassi. “Il nostro impegno è continuare a innovare per offrire soluzioni sempre più efficienti e sostenibili ai nostri clienti. Siamo già al lavoro su diversi prodotti commerciali, che lanceremo a breve, per rivoluzionare ulteriormente il mercato”.

Paolo Gabriele, Head Of Investment Banking Financial Institution di Banca Finint, ha spiegato che “la piattaforma di Rent2Cash rappresenta un unicum sul mercato italiano, in un segmento ancora inesplorato ma con grosse potenzialità di crescita. La cartolarizzazione, ambito nel quale come Banca Finint vantiamo una lunga expertise e una posizione di leadership sul mercato italiano, dimostra ancora di essere, in Italia come all’estero, lo strumento principale che gli investitori preferiscono utilizzare per sostenere il fabbisogno finanziario di realtà votate al fintech e all’innovazione”.

Personae: le sei startup selezionate dall’acceleratore di CDP

Personae: le sei startup selezionate dall’acceleratore di CDPMilano, 11 giu. (askanews) – Dopo 4 mesi di accelerazione, le 6 startup selezionate all’interno della seconda edizione di Personae, acceleratore Welfare della Rete Nazionale CDP, hanno presentato, in occasione del Demo Day, i loro servizi innovativi ad un vasto panel di investitori, business angel e stakeholder, nel People Hub Milanofiori di Accenture.


Nato su iniziativa di CDP Venture Capital SGR e realizzato in collaborazione con SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale e a|cube, il programma ha visto 6 startup accelerate impegnate in un intenso percorso di crescita su tutti i principali verticali strategici del fare impresa, attraverso il consolidamento del modello di business proposto, insieme al network di mentor, advisor e tutor dell’ecosistema Personae. Il programma di accelerazione nel suo complesso, ha visto fino ad oggi oltre 350 candidature, 13 startup selezionate, oltre 20 mentor che hanno supportato e guidato i team, in oltre 500 ore di erogazione durante sprint session in presenza e online tenute tra Milano e Torino.


Ogni startup accelerata ha avuto accesso ad un investimento iniziale di 100 mila euro (in cambio di una percentuale in equity) a cui, terminato il programma e solo per i team più promettenti, può fare seguito un ulteriore investimento di 200-300 mila euro. Le soluzioni proposte dalle startup vogliono essere risposte efficaci e innovative alle vulnerabilità sociali, orientate quindi al miglioramento della vita delle persone e delle comunità in grado di cambiare il sistema del welfare a livello nazionale.


Le 6 startup selezionate, accelerate e accompagnate da Personae in questo secondo batch che si presentano ad investitori e partner durante il Demo Day sono: AccessiBit: tech company che offre strumenti innovativi per rendere accessibili siti web, app mobile e documenti online in modo semplice e veloce, nel rispetto delle norme vigenti, impegnandosi ad accelerare la transizione verso un web che sia sempre più inclusivo e privo di barriere nell’utilizzo. Founder: Jacopo Pontone, Giulio Ardoino, Riccardo Linares. Centro DCA: rete multidisciplinare di professionisti sanitari all’avanguardia, specializzata nel trattamento dei disturbi alimentari, online e dal vivo. Il servizio si sviluppa a partire dalla compilazione di un questionario online da parte dell’utente e da una prima consulenza gratuita per orientare il percorso terapeutico più adatto in base alle sue specifiche necessità. Founder: Giuseppe Magistrale. Dermaself: piattaforma digitale che offre consulenze dermatologiche e prodotti di skincare personalizzati grazie all’AI. Partendo da un quiz gratuito, l’utente viene indirizzato nella comprensione dei prodotti skincare di cui ha bisogno, la cui formulazione viene aggiornata tutti i mesi in base ai cambiamenti della pelle. Nell’abbonamento mensile è incluso il supporto di uno Skin Specialist dedicato che traccerà i progressi e aiuterà a capire e monitorare l’avanzamento nella cura dell’acne. Founder: Elena Setaro, Adele Sparavigna.


FunniFin: piattaforma di educazione finanziaria che aiuta le aziende a sostenere i propri clienti e dipendenti su tematiche di empowerment finanziario e financial wellbeing grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale, sessioni di coaching personalizzate e gamification. Founder: Lapo Nidiaci, Leonardo Capotosto. GRLS: piattaforma di Diverse Talent Sourcing basata su AI, che crea dei match di valore tra i talenti femminili e non binary e le aziende che hanno l’esigenza di diversificare la loro forza lavoro, promuovendo policies di Diversity e Inclusion all’interno del mondo del lavoro. Founder: Benedetta Tornesi, Guglielmo Tornesi, Miriam Sanguineti, Greta Beccarello. Handy Signs: servizio di traduzione dalla Lingua dei Segni Italiana (LIS) all’italiano, basato su AI, migliora l’accessibilità dei servizi a sportello offerti da aziende e istituzioni ai cittadini sordi aiutandoli a comunicare in situazioni dal vivo, facilitando accessibilità e inclusione. Founder: Emanuele Chiusaroli. Il programma ha una dotazione complessiva di 6,1 milioni di euro stanziata dal veicolo di investimenti dedicato Personae partecipato da CDP Venture Capital SGR, SocialFare Seed, a|impact e Fondazione Italiana Accenture ETS. Le 6 startup partecipanti, selezionate tra un pool di oltre 200 candidature, hanno ricevuto un investimento di 100 mila euro, al quale si potrà aggiungere un follow on fino a 300 mila euro per i migliori team del batch.

Mondadori lancia Plai: l’acceleratore per le startup dell’Ai

Mondadori lancia Plai: l’acceleratore per le startup dell’AiMilano, 20 mag. (askanews) – Mondadori lancia Plai: l’acceleratore di startup per trasformare le idee basate sullo sfruttamento dell’intelligenza artificiale in realtà imprenditoriali di successo. “Plai offrirà loro un campo distintivo di applicazione e uno sbocco industriale sia all’interno della casa editrice sia presso i partner dell’iniziativa”, si legge in una nota.


Il gruppo, viene dettagliato, con Plai punta a dare vita a un hub tecnologico che consenta di individuare le iniziative a forte carattere innovativo afferenti ai settori nei quali opera, publishing, education, retail, media e advertising. Inoltre, Mondadori punta a posizionarsi al centro della rivoluzione dell’intelligenza artificiale, diventando il nucleo di una comunità nazionale e internazionale di innovatori, e a creare valore industriale e vantaggio competitivo tramite investimenti mirati in startup nel settore dell’AI. “L’intelligenza artificiale sta rapidamente trasformando molti mercati. In uno scenario in cui l’AI generativa permette di creare e rielaborare qualsiasi forma di contenuto, rivoluzionando il modo in cui viene svolta qualsiasi attività, vogliamo dare un forte impulso in termini di conoscenza e di utilizzo consapevole della AI in tutte le nostre aree di business”, sottolinea Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori.


“In qualità di editori multimediali leader, vogliamo ricoprire un ruolo centrale nell’ecosistema della Gen AI per presidiare il settore da trendsetter, attrarre talenti e offrire ai nostri clienti nuovi prodotti e servizi. Con questo obiettivo nasce oggi Plai, il nostro acceleratore”, evidenzia l’ad. Plai opererà nelle fasi di pre-seed e seed selezionando, per ogni ciclo annuale di accelerazione, 10 startup italiane e internazionali che saranno supportate con un investimento iniziale di 100 mila euro ciascuna, in cambio di una quota di minoranza. L’impegno finanziario complessivo del Gruppo Mondadori è di circa 6 milioni di euro, da investire nel triennio 2024-2026. L’acceleratore fornirà alle startup, oltre ai capitali, concreti ambiti di applicazione della AI, percorsi strutturati di formazione e mentorship e la possibilità di partecipare a eventi di networking. Tutto questo anche grazie all’insieme di competenze e asset unici messi a disposizione dai collaboratori italiani e internazionali che hanno deciso di unirsi al Gruppo Mondadori in questa iniziativa: Startupbootcamp, I3P, Amazon AWS, PWC, Multiversity, GroupM, Codemotion e Datapizza.

Snam seleziona le 5 startup per la terza edizione di HyAccelerator

Snam seleziona le 5 startup per la terza edizione di HyAcceleratorMilano, 17 mag. (askanews) – Snam ha selezionato le cinque startup vincitrici che parteciperanno al processo di accelerazione della terza edizione di HyAccelerator, acceleratore aziendale su scala globale dedicato alle tecnologie dell’idrogeno e della decarbonizzazione, che mira a sostenere le startup e le PMI attive nel settore. Il programma, con un focus su 7 aree lungo la catena del valore dell’idrogeno, dalla produzione all’uso finale, che quest’anno si è tradotto nella call4startup Decarbonization Nexus, ha visto la candidatura di più di 50 startup provenienti da tutto il mondo.


L’obiettivo è identificare le tecnologie più promettenti che potrebbero supportare Snam ma anche l’intera filiera nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione. La parola “Nexus” richiama il concetto di connessione e collaborazione da sempre valorizzato attraverso il programma, la cui edizione di quest’anno sarà supportata da tutte le aziende del Gruppo Snam. Le startup selezionate, operanti lungo l’intera catena del valore dell’idrogeno e, più in generale, della decarbonizzazione quali produzione, trasporto, stoccaggio e utilizzi finali delle tecnologie presentate sono: la svedese Terrabarrier, che propone una tecnologia innovativa che crea barriere ultra-dense nelle leghe metalliche; l’olandese Elestor, che ha presentato una batteria a flusso idrogeno-bromo in grado di immagazzinare energia su lunghe durate; la francese Sakowin, che ha introdotto una soluzione per produrre idrogeno attraverso un processo di plasmalisi del metano; la tedesca Reverion, in grado di offrire una soluzione integrata che converte elettrochimicamente idrogeno o biogas in elettricità e CO2 ad alta purezza; l’americana C-Zero, che ha illustrato una forma innovativa di pirolisi del metano che converte il gas naturale in idrogeno e carbon black.


Le startup selezionate, prenderanno parte a due diverse fasi: durante la prima si impegneranno per due mesi con il team HyAccelerator e i suoi partner per una conoscenza reciproca, approfondimenti tecnici e sessioni di mentoring; durante la seconda, due dei cinque vincitori continueranno il viaggio per quattro mesi attraverso l’analisi di un caso d’uso dell’applicazione tecnologica della startup nell’ecosistema Snam. Le startup partecipanti beneficeranno di un percorso di mentorship da parte di esperti nel settore, nonché per due delle cinque del supporto tecnico ed economico per una durata complessiva di sei mesi.

Startup Rent2Cash: un milione di investimenti in innovazione

Startup Rent2Cash: un milione di investimenti in innovazioneMilano, 11 apr. (askanews) – Rent2Cash, la prima startup italiana che anticipa fino a 3 anni di affitto ai proprietari di immobili fornendo un servizio di “rental advance” che converte le proprietà immobiliari in liquidità finanziaria immediatamente disponibile, alla vigilia del lancio delle operazioni introduce nel team una figura dedicata a Tecnologia e Innovazione. Entra, infatti, in azienda Marco Grassi, con oltre 15 anni di esperienza in grandi aziende da Accenture a BIP, passando per il Gruppo BCC Iccrea e NextChem del Gruppo MAIRE e come strategy advisory per fondi, acceleratori e startup. Grassi debutta in Rent2Cash al fianco di Gianluca Fioranelli e Yilang Chen, come Co-Founder e Chief Technology & Innovation Officer.


L’arrivo di Grassi per l’azienda rappresenta ulteriore passo avanti nel processo di innovazione di Rent2Cash che vede stanziati in Digital&Innovation oltre 1 milione di euro durante i prossimi 3 anni. I fondi saranno destinati allo sviluppo e all’integrazione di servizi che sfruttano Generative AI, Machine Learning, Realtà Virtuale e Realtà Aumentata, Automation, Behavioral Analytics e Cybersecurity. L’obiettivo di Grassi in Rent2Cash è relativo alla crescita del business sul mercato italiano, all’espansione in altre country e al lancio di un Osservatorio Nazionale del mercato affitti. Grassi metterà a disposizione di Rent2Cash le sue competenze, in particolare in ambito di scouting, due diligence e integrazione, sia per il modello di business che tecnologico. Le sue attività si concentreranno, inoltre, sull’asset strategico VAULT, l’algoritmo proprietario di Rent2Cash che prende in considerazione più di 50 criteri per esaminare in modo completo la situazione dell’immobile, del contratto di locazione, del proprietario e dell’affittuario. “Sono lontani i tempi in cui il real estate era considerato un settore a scarso tasso di innovazione – dice Grassi – il nostro settore, infatti, è al centro della rivoluzione tecnologica e la contaminazione sta dando vita a un mercato più efficiente e sostenibile, è proprio in questo senso che voglio mettere la mia esperienza e le mie competenze al servizio del processo di innovazione di prodotto e di servizio di Rent2Cash”.


La startup, nata per sollevare i padroni di casa da tutte le incombenze pratiche dell’affitto anticipando 3 anni di canone, ha già raggiunto una valutazione premoney di 5 milioni di euro, ha l’obiettivo di chiudere 20.000 contratti entro la fine del 2028.

La startup dell’energia pulita Proxima Fusion chiude round da 20mln

La startup dell’energia pulita Proxima Fusion chiude round da 20mlnMilano, 10 apr. (askanews) – Proxima Fusion, spin-out dell’Istituto Max Planck per Fisica del Plasma (IPP), a meno di un anno dal round pre-seed di 7,5 milioni di euro, ha raccolto altri 20 milioni in finanziamenti seed. L’operazione sosterrà la startup con sede a Monaco verso la costruzione della prima generazione di impianti di energia da fusione basati su stellarator quasi-isodinamici (QI) con superconduttori ad alta temperatura. La visione di Proxima Fusion è quella di guidare l’Europa in una nuova era di energia pulita.


L’investimento è stato guidato da Redalpine, con la partecipazione del Bayern Kapital sostenuto dal governo bavarese, del DeepTech & Climate Fonds sostenuto dal governo tedesco e della Fondazione Max Planck. “L’interesse spontaneo di nuovi investitori strategici di alto livello, oltre ad accelerare lo sviluppo del nostro progetto, conferma l’impatto disruptive che siamo impegnati a raggiungere, sostenuto dalla straordinaria qualità del team che abbiamo composto”, sottolinea Francesco Sciortino, Co-Fondatore e CEO di Proxima Fusion.


Oltre ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie abilitanti chiave nei settori hardware e software, Proxima Fusion utilizzerà i finanziamenti Seed per espandere ulteriormente il team con ingegneri e fisici di livello mondiale, nonché per ottenere ulteriori finanziamenti pubblici.