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Nordcorea lancia satellite-spia: apparentemente esploso in aria

Nordcorea lancia satellite-spia: apparentemente esploso in ariaRoma, 27 mag. (askanews) – E’ apparentemente fallito il nuovo lancio in orbita di un satellite-spia nordcoreano. Secondo fonti del governo giapponese, il missile che lo trasportava è sparito dal radar poco dopo che era stato rilevato il lancio, di cui ha dato notizia sia il governo nipponico, sia il comando militare sudcoreano.


La televisione pubblica giapponese NHK, dal canto suo, ha mostrato delle immagini, a suo dire prese al confine tra Cina e Corea del Nord, che mostrano dapprima una scia apparentemente di un missile e poi quella che ha tutta l’aria di essere un’esplosione. Pyongyang aveva preannunciato il lancio di un missile che trasportava un satellite entro il 4 giugno, provocando l’ira di Tokyo e Seoul, proprio mentre i leader dei due paesi – il primo ministro nipponico Fumio Kishida e il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol – incontravano a Seoul il primo ministro Li Qiang della Cina, principale alleato del regime di Kim Jong Un.


La Corea del Nord al momento ha avuto successo col lancio di un solo satellite spia, a novembre dello scorso anno, dopo due tentativi falliti rispettivamente a maggio e agosto 2023. Il leader supremo Kim Jong Un ha ordinato di inviare in orbita almeno altri tre satelliti-spia entro quest’anno.

Sudcorea, “scandalo della borsetta”: presidente Yoon si scusa

Sudcorea, “scandalo della borsetta”: presidente Yoon si scusaRoma, 9 mag. (askanews) – Il presidente Yoon Suk Yeol ha dovuto oggi chiedere scusa per quello che ha definito il “comportamento incauto” della consorte, Kim Keon Hee, riferendosi alle accuse secondo cui avrebbe illegalmente accettato una borsa di lusso nel 2022. Lo racconta l’agenzia di stampa Yonhap.


E’ la prima volta che Yoon esprime rammarico per la vicenda da quanto essa è emersa lo scorso anno. La first lady è finita nella tempesta quando lo scorso anno è emerso un video online che mostrava la moglie di Yoon accettare una borsa di Christian Dior del valore di circa 3 milioni di won (2.044 euro).


A offrire la borsetta era stato un pastore protestante coreano-statunitense che aveva addosso una telecamera nascosta. “Mi scuso per aver causato preoccupazione alla gente con il comportamento incauto di mia moglie” ha detto Yoon durante una conferenza stampa in occasione del secondo anniversario della sua presidenza, che cade domani.


Il presidente ha inoltre detto che si asterrà dal commentare ulteriormente sulla questione, dato che è già in corso un’indagine della procura sulle accuse e i suoi commenti potrebbero essere interpretati come un tentativo di influenzare l’inchiesta. Lo scandalo della borsa è da mesi un problema per l’amministrazione Yoon per mesi. È stato un tema prominente nel discorso politico in vista delle elezioni parlamentari del 10 aprile, e sebbene Yoon abbia parlato della questione in un’intervista con KBS TV a febbraio – sostenendo che il problema era che sua moglie “non era stata in grado di rifiutare freddamente” – il partito di governo, il Partito del potere del popolo, è stato sconfitto nelle elezioni, lasciando l’Assemblea Nazionale sotto il controllo del principale partito di opposizione, il Partito democratico.


“Il giudizio della gente sulla mia gestione degli affari statali fino ad ora è stato che è stato molto carente” ha detto Yoon durante la conferenza stampa, riferendosi all’esito delle elezioni. “Penso che da ora in poi, ciò che è importante è in ultima analisi l’economia. E mentre le cose strutturali, come la crescita delle imprese e la creazione di posti di lavoro, sono importanti, penso che sia importante trovare attivamente e risolvere le difficoltà e gli inconvenienti sentiti da ogni singola persona nel campo della vita quotidiana delle persone”.

Caccia GCAP, parlamento Giappone discute trattato con Gb e Italia

Caccia GCAP, parlamento Giappone discute trattato con Gb e ItaliaRoma, 26 apr. (askanews) – I parlamentari giapponesi hanno iniziato a discutere il trattato per istituire un ente di gestione per l’aereo da caccia di prossima generazione (GCAP) sviluppato da Giappone, Regno unito e Italia, con la previsione di produrre il prototipo già nel 2026. Lo riferisce Nikkei.


Sulla base dell’accordo raggiunto lo scorso anno dai ministri della Difesa giapponese, britannico e italiano, il trattato che istituisce lorganismo deve essere ratificato da ciascun paese. L’obiettivo è quello di lanciare il Global Combat Air Program International Government Organization, o GIGO, entro la fine dell’anno, con la produzione di un prototipo che inizierà tra due anni.


GIGO “gestirà la collaborazione tra governi e tra aziende private e faciliterà la corretta esecuzione del progetto”, ha detto la ministra degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa in una sessione plenaria della Camera bassa. Avrà sede nel Regno unito e impiegherà diverse centinaia di dipendenti provenienti dai tre paesi. Sarà composto da un comitato direttivo che garantisce i budget e gestisce la pianificazione, e un organismo di attuazione responsabile delle operazioni pratiche, che sarà coinvolto in tutte le fasi del progetto. Le aziende coinvolte sono Mitsubishi Heavy Industries per la carlinga dell’aereo, la società di ingegneria giapponese IHI per il motore e Mitsubishi Electric lavorerà sui sistemi elettronici. Per la Gran Bretagna opereranno BAE Systems e Rolls-Royce, mentre per l’Italia nel progetto c’è Leonardo.


Per il Giappone, tuttavia, permangono alcuni problemi normativi che rischiano di limitare il peso giapponese nel progetto. A marzo Tokyo ha rivisto le linee guida operative relative al trasferimento di attrezzature e tecnologie di difesa. Sebbene le revisioni abbiano aperto la strada al trasferimento degli aerei a paesi terzi, le destinazioni delle esportazioni sono limitate ai paesi con cui il Giappone ha accordi specifici. Tea questi sono inclusi gli Stati Uniti e le principali potenze europee, oltre a Australia e India. Il primo ministro Fumio Kishida ha dichiarato a marzo che era necessario revocare il divieto sulle esportazioni del caccia di prossima generazione verso paesi terzi. “È nell’interesse nazionale del Giappone – ha affermato il primo ministro – assicurarsi una posizione in cui possa contribuire allo stesso modo del Regno Unito e dell’Italia”.

Xi Jinping a Blinken: cercare terreno comune malgrado le divergenze

Xi Jinping a Blinken: cercare terreno comune malgrado le divergenzeRoma, 26 apr. (askanews) – Cina e Stati uniti dovrebbero essere “partner, non rivali”. Queste le parole del presidente cinese Xi Jinping al segretario di Stato Usa Antony Blinken, ricevuto nella Grande Sala del Popolo di Pechino nell’incontro di più alto livello delle due principali potenze economiche del mondo quest’anno. Il capo della diplomazia americana ha descritto i rapporti con la Cina come “la relazione più importante” al mondo.


Xi ha ricordato che quest’anno ricorre il 45mo anniversario dell’apertura di relazioni diplomatiche tra Pechino e Washington e questi rapporti hanno “attraversato alti e bassi e ci hanno dato molti importanti insegnamenti: i due paesi dovrebbero essere partner, non rivali; dovrebbero raggiungere il successo reciproco, non danneggiarsi a vicenda; dovrebbero cercare un terreno comune pur mantenendo le differenze; invece di praticare una competizione feroce, dovrebbero essere fedeli alla loro parola, non dicendo una cosa e facendone un’altra”. Quest’ultimo passaggio è evidentemente un riferimento a Taiwan e al rispetto del principio dell’”Unica Cina”. Il leader cinese ha proposto “tre principi fondamentali” nel prosieguo delle relazioni sino-americane: “Rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per entrambi”.


D’altronde, ha detto ancorta il presidente, in un mondo che sta attraversando “profondi cambiamenti” e che vive una “situazione internazionale vieppiù complicata”, il rafforzamento del dialogo e la gestione delle differenze tra Cina e Stati uniti “non è solo l’aspirazione comune dei due popoli, ma anche l’aspettativa comune della comunità internazionale”. Inoltre, Xi ha ricordato di aver “detto molte volte che la Terra è abbastanza grande perché la Cina e gli Stati uniti possano svilupparsi insieme e prosperare in modo indipendente: la Cina vorrebbe vedere Stati Uniti fiduciosi, aperti, prosperi e votati allo svilutto; ci auguriamo che anche gli Stati uniti possano avere una visione positiva dello sviluppo della Cina”. Solo quando – ha continuato – questo tema fondamentale sarà risolto e verrà dato il ‘la’ affinché le relazioni Cina-Usa potranno veramente stabilizzarsi, migliorare e andare avanti”. In questo senso, “ci sono ancora molti problemi da risolvere cè spazio per ulteriori sforzi”.


Lincontro con Xi segue i colloqui di Blinken con l’omologo cinese Wang Yi, che ha avvertito gli Stati Uniti di non oltrepassare alcuna linea rossa in materia di sovranità, sicurezza o sviluppo.”La richiesta della Cina è coerente, basata sempre sul rispetto degli interessi fondamentali di ciascuno; gli Stati Uniti non dovrebbero interferire negli affari interni della Cina, sopprimere lo sviluppo della Cina o calpestare le linee rosse della Cina quando si tratta di sovranità, sicurezza e interessi di sviluppo della Cina” ha detto il ministro cinese.In particolare i temi caldi su cui s’è concentrata la discussione sono state le tensioni su Taiwan, nel Mar cinese meridionale oltre al conflitto commerciale e tecnologico. I due capi delle reciproche diplomazie – secondo il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin – hanno concordato per una maggiore cooperazione sul capo della lotta ai narcotici, sul cambiamento climatico, sull’intelligenza artificiale. Hanno inoltre deciso un rafforzamento degli scambi tra funzionari dei due paesi.


È il secondo viaggio di Blinken in Cina in un anno è viene dopo l’incontro di novembre tra Xi e il presidente Usa Joe Biden a San Francisco e una più recente telefonata tra i due presidenti. Blinken, che è a Pechino per l’ultima tappa della visita iniziata il 24 aprile, ha risposto che è necessaria una “diplomazia faccia a faccia” per portare avanti l’agenda stabilita dai leader a novembre. “Andare avanti con l’agenda stabilita dai nostri presidenti richiede una diplomazia attiva, ma anche assicurarsi di essere il più chiari possibile sulle aree in cui abbiamo differenze, almeno per evitare malintesi, per evitare errori di calcolo” ha affermato Blinken, secondo il Dipartimento di Stato americano. L’intensificarsi delle tensioni commerciali ha influito sui colloqui dopo che Biden, la scorsa settimana, ha chiesto di triplicare l’aliquota tariffaria esistente sull’acciaio e sull’alluminio cinesi. L’ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti (USTR) ha anche annunciato l’avvio di un’altra indagine della Sezione 301 sui settori marittimo, logistico e della costruzione navale della Cina. Durante la sua permanenza nella potenza economica cinese di Shanghai, Blinken ha anche espresso preoccupazione per le “pratiche non di mercato.

Thailandia, camera bassa dà via libera a matrimonio gay

Thailandia, camera bassa dà via libera a matrimonio gayRoma, 27 mar. (askanews) – La Camera dei Rappresentanti della Thailandia ha approvato oggi un disegno di legge che legalizza il matrimonio tra persone dello stesso sesso, facendo fare un ulteriore passo verso il riconoscimento dei diritti matrimoniali alla comunità LGBTQ+. Se l’iter si concluderà positivamente, la Thailandia sarà il primo paese del Sudest asiatico a riconoscere le nozze gay.


Toccherà ora al Senato approvare entro 60 giorni a sua volta il provvedimento normativo o chiedere emendamenti. Ma in mezzo ci sarà il rinnovo della camera alta, i cui componenti scadono l’11 maggio. Il nuovo Senato di 200 membri sarà scelto con elezione indiretta. La norma passerà poi al vaglio della Corte Costituzionale, prima di essere collocata sulla scrivania del re, che dovrà a sua volta approvarla, entro 120 giorni.


I deputati hanno sventolato bandiere arcobaleno durante lo spoglio dei voti. Il disegno di legge è stato approvato con 400 voti favorevoli e solo 10 contrari. “L’abbiamo fatto per il popolo Thai, per ridurre le disparità e creare vera uguaglianza”, ha detto con entusiasmo Danuphorn Punnakanta, parlamentare e presidente del comitato parlamentare promotore della proposta di legge. “Invito tutti voi – ha continuato – a fare la storia”.


Si tratta del primo grande risultato legislativo raggiunto dal governo del primo ministro Srettha Thavisin, dopo sei mesi di mandato. La norma appone 68 modifiche al codice civile e commerciale tailandese, eliminando definizioni come “marito” e “moglie” in “coniuge”. Inoltre elimina riferimenti al genere rispetto a temi che riguardano diritti civili ed economici.


In Asia, fino a ora, solo Taiwan e Nepal riconoscono il matrimonio tra persone dello stesso genere. La Thailandia ha da sempre una vibrante scena LGBTQ+, che però si trova a convivere con una società conservatrice di stampo buddista e, in alcune aree del paese, musulmana. Non si prevede alcuna grande opposizione al disegno di legge al Senato, ma la riforma potrebbe dover affrontare delle sfide una volta giunta alla Corte Costituzionale, che nel 2020 ha dato il via libera all’attuale legge matrimoniale nella quale è riconosciuto esclusivamente il matrimonio eterosessuale.

Nordcorea, sorella di Kim: escludo qualsiasi negoziato con Giappone

Nordcorea, sorella di Kim: escludo qualsiasi negoziato con GiapponeRoma, 26 mar. (askanews) – L’influente sorella del leader nordcoreano Kim Jong Un è tornata oggi sulla richiesta d’incontro da parte del primo ministro giapponese Fumio Kishida con il numero uno di Pyongyang, annunciando che la Corea del Nord rifiuterà “qualsiasi contatto o negoziazione” con il Giappone.


Ieri Kim Yo Jong aveva confermato che Kishida ha chiesto un incontro col fratello, dopo che lo scorso anno il premier nipponico aveva già confermato di essere disposto a incontrare Kim “senza condizioni”. In particolare, l’obiettivo di Tokyo è quello di avere notizie su alcuni cittadini nipponici rapiti negli anni ’70-’80, che Pyongyang sostiene essere ormai morti. Le dichiarazioni di ieri della sorella di Kim avevano fatto sperare che da parte nordcoreana si potesse aprire uno spiraglio, ma oggi la donna è di nuovo intervenuta puntando il dito contro la parte giapponese.


“Lunedì pomeriggio, nella conferenza stampa del capo del gabinetto, la parte giapponese ha chiarito che non potrà mai accettare che la questione dei rapimenti sia stata risolta”, ha detto Kim Yo Jong in un comunicato pubblicato dall’agenzia di stampa ufficiale KCNA. Il Giappone – ha detto ancora – “non ha il coraggio di cambiare la storia, promuovere la pace e la stabilità regionale e fare il primo passo per rinnovare le relazioni”.


La Corea del Nord – ha accusato Kim Yo Jong – “ha compreso chiaramente ancora una volta l’atteggiamento del Giappone e, di conseguenza, la Corea del Nord non presterà attenzione e rifiuterà qualsiasi contatto e negoziazione con la parte giapponese”,. La Corea del Nord ha ammesso nel 2002 di aver inviato agenti per rapire 13 giapponesi negli anni ’70 e ’80, che venivano utilizzati per addestrare spie sulla lingua e sui costumi giapponesi o anche a scopi matrimoniali.


I rapimenti rimangono una questione particolarmente sentita in Giapone, a partire dalla drammatica vicenda di Megumi Yokota, rapita nel 1978 a 13 anni.

Ambasciatore in Cina: si lavora per visite Mattarella e Meloni

Ambasciatore in Cina: si lavora per visite Mattarella e MeloniRoma, 24 mar. (askanews) – Il ritiro dell’Italia dall’iniziativa cinese Belt and Road non ha avuto “alcun impatto” nei rapporti tra Roma e Pechino e ci sono piani in corso per visite del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Cina. L’ha affermato l’ambasciatore italiano Massimo Ambrosetti in un’intervista pubblicata oggi dalla testata hongkonghese South China Morning Post (SCMP).


Ambrosetti ha ricordato che le le autorità cinesi avevano invitato Mattarella e Meloni a visitare quest’anno, che segna 20 anni del partenariato strategico bilaterale. “Questa è una conferma delle relazioni positive tra Italia e Cina, altrimenti queste visite non sarebbero all’ordine del giorno dei nostri leader”, ha detto il diplomatica. “C’è la volontà politica di mantenere le relazioni tra Cina e Italia a un livello molto strategico”. L’ambasciatore detto al SCMP che le date per le visite devono essere ancora decise, ma sono “in fase di pianificazione e si spera che si svolgeranno entrambe nel 2024”.


Un primo passo nel rilancio del partenariato sarà fatto nella città italiana settentrionale di Verona l’11 e 12 aprile con una riunione del Comitato economico congiunto Italia-Cina, a cui parteciperanno il ministro del Commercio cinese Wang Wentao e una delegazione ufficiale. Il governo italiano, scrive il SCMP, ha anche invitato le case automobilistiche cinesi BYD e Chery a costruire impianti in Italia.

Giappone, Alta Corte: incostituzionale no a matrimonio omosessuale

Giappone, Alta Corte: incostituzionale no a matrimonio omosessualeRoma, 14 mar. (askanews) – Un tribunale giapponese ha emesso una sentenza oggi nella quale si afferma che la mancanza di riconoscimento legale del matrimonio tra persone dello stesso sesso da parte è incostituzionale, confermando uno storico verdetto emesso da un tribunale di grado inferiore nel 2021. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.


E’ la prima volta che un tribunale di rango costituzionale emette una sentenza del genere, che implica anche l’ordine di modificare i codici in maniera da prevedere la possibilità del matrimonio omosessuale. La sentenza è un secondo grado di giudizio, dopo che in primo grado il tribunale distrettuale di Hokkaido aveva sentenziato già a favore dei ricorrenti, segnalando che il divieto di matrimonio omosessuale violava la parità costituzionale tra i cittadini.


Nella sentenza odierna, il giudice capo Kiyofumi Saito dell’Alta Corte di Sapporo, a proposito dell’articolo della Costituzione che garantisce la libertà del matrimonio ha affermato: “Essa sottende allo scopo di prevedere il matrimonio come libera unione tra le persone. È appropriato ritenere che la legge preveda la stessa tutela per i matrimoni tra persone di sesso opposto, come per i matrimoni tra persone dello stesso sesso”. E ha quindi aggiunto: “Agli omosessuali non è garantita la vita sociale attraverso il matrimonio, e sono quindi in una situazione di svantaggio significativo, che causa loro un senso di perdita di identità e di perdita della loro personalità, la quale costituisce una base per la dignità individuale”. Pur non riconoscendo ai ricorrenti il diritto a un risarcimento da parte dello Stato, il tribubale ha comunque esortato il governo a “discutere immediatamente il matrimonio tra persone dello stesso sesso, compresa l’applicazione dello stesso sistema matrimoniale del matrimonio tra persone di sesso opposto”.


Il governo ha finora sempre negato la possibilità del matrimonio omosessuale, sostenendo che la Costituzione presuppone che i matrimoni siano solo tra coppie eterosessuali. I tribunali, interpellati a più riprese, hanno emesso verdetti spesso contrastanti, fino a questo che è il primo verdetto di un’Alta Corte.

Hong Kong, nuova norma sicurezza: verso ulteriore stretta libertà

Hong Kong, nuova norma sicurezza: verso ulteriore stretta libertàRoma, 8 mar. (askanews) – La Cina ha accelerato il processo di adozione della nuova norma per la sicurezza nazionale a Hong Kong, che è vista dai critici come un’ulteriore compressione delle libertà nell’ex colonia britannica. La bozza completa è arrivata stamattina al Consiglio legislativo (LegCo) di Hong Kong, dopo un mese di consultazione.


La legislazione – spiega oggi il South China Morning Post, principale giornale di Hong Kong – risponde a un requisito costituzionale che il territorio semi-autonomo deve soddisfare, come stabilito dall’articolo 23 della Legge fondamentale, la mini-costituzione della città. E’ pensata per funzionare in tandem con la legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino e per colmare le lacune nel quadro giuridico sulla sicurezza nazionale. L’assemblea legislativa ha autorizzato la prima e la seconda lettura del disegno di legge poche ore dopo la sua prima pubblicazione nella gazzetta governativa in mattinata, mentre una commissione sta deliberando punto per punto in due riunioni consecutive nel pomeriggio.


La nuova norma coprirà cinque nuovi reati: tradimento; insurrezione; incitamento all’ammutinamento, alla disaffezione e atti con intenzione sediziosa; sabotaggio; interferenze straniere; furto di segreti di stato e spionaggio. Le pene – pubblicate oggi per la prima volta – vanno dai 3 anni, all’ergastolo per il tradimento. E’ prevista anche l’applicazione extraterritoriale dei reati proposti. Pechino, in un commento diffuso attraverso l’agenzia di stampa statale Xinhua, ha definito il disegno di legge in equilibrio tra la salvaguardia della sicurezza nazionale e la protezione dei diritti umani, delle libertà civili ed economiche. Ha inoltre sostenuto che è in linea con il principio “un paese, due sistemi”.

Giappone, chiude il “festival dell’uomo nudo” Somin-sai

Giappone, chiude il “festival dell’uomo nudo” Somin-saiRoma, 20 feb. (askanews) – Tetragoni al freddo, nudi con un pudico perizoma a coprire le pudenda come ogni anno, i concorrenti del Somin-sai, il festival della nudità che in Giappone si tiene in occasione del capodanno lunare, si sono contesi i sacchi di iuta di riso portafortuna presso il tempio buddista Kokusekiji nella prefettura giapponese di Iwate. L’evento si tiene, secondo la tradizione, da oltre mille anni. Ma il suo futuro ormai è segnato: gli organizzatori hanno ammesso in un post online di avere difficoltà a trovare un numero sufficiente di partecipanti giovani, quindi quella che si è tenuta sabato è l’ultima competizione.


“Per quanto riguarda il Somin-sai dal prossimo anno , è stato deciso di non procedere con il festival. Questa decisione è dovuta all’invecchiamento delle persone coinvolte nel festival e alla carenza di successori. Sebbene siano stati fatti sforzi per continuare il festival al meglio delle nostre capacità, al fine di evitare cancellazioni o interruzioni dell’ultimo minuto in futuro, è stata presa la decisione di annullare il festival stesso”, ha scritto Daigo Fujinami, capo sacerdote del tempio Kokusekiji, sul sito web del santuario. Il Giappone sta vivendo una pesante crisi di invecchiamentio della popolazione, con un tasso di fertilità sceso a 1,3 figli per donna, mentre per mantenere una popolazione stabile è necessario che questo parametro sia di almeno 2. Da più di dieci anni ormai le morti annuali superano le nascite.


Il festival Somin-sai era uno dei tre principali festival dell’uomo nudo (“Hadaka Matsuri”) che si tenevano nel paese. Un appuntamento nel settimo o ottavo giorno del Capodanno lunare. I rituali dei tre Hadaka Matsuri variano, ma tutti condividono il fatto di essere di buon auspicio per un raccolto abbondante, prosperità, buona salute e fertilità. Il Somin-sai di quest’anno ha visto 270 di partecipanti, che hanno portato lanterne quadrate “kakuto” con iscrizioni portafortuna e hanno cantato “Jasso joyasa!” (“Male, sciò sciò”). Si sono inoltre bagnati nelle gelide acque del fiume Yamauchigawa in segno di purificazione e hanno pregato. Infine si è tenuta la corsa per il sacchetto di talismani, vinto dal 49enne residente locale Toshiaki Kikuchi.


Gli altri due Hadaka Matsuri – quello del tempio Saidaiji di Okayama e quello del santuario Kuronuma di Fukushima – si dovrebbe tenere il prossimo anno.