Toyota costretta a fermare per guasto 14 impianti in GiapponeRoma, 29 ago. (askanews) – La Toyota Motor è stata costretta a interrompere le operazioni in 12 dei suoi stabilimenti in Giappone a causa di un guasto al sistema a partire da stamani (nella notte in Italia). Lo scrive oggi il Nikkei shimbun. La più grande casa automobilistica giapponese ha dichiarato che chiuderà entro la serata le sue due fabbriche rimanenti.
Il problema tecnico lascia la più grande casa automobilistica giapponese incapace di elaborare gli ordini dei componenti. Delle 28 linee di produzione in 14 stabilimenti nazionali, 25 linee in 12 stabilimenti sono state chiuse dalla mattina. Due linee presso lo stabilimento di Miyata nella prefettura di Fukuoka e una linea presso lo stabilimento di Kyoto della sua controllata al 100% Daihatsu sono ancora in produzione, ma chiuderanno in serata.
Toyota – secondo il Nikkei – sta ancora indagando sulla causa del guasto del sistema, ma al momento non ritiene che sia dovuto ad un attacco informatico. Nel marzo 2022, tutte le fabbriche Toyota hanno interrotto le attività a causa di un attacco informatico al suo fornitore di componenti Kojima Industries.
Presidente Sudcorea mangia pesce per rassicurare su acque FukushimaRoma, 28 ago. (askanews) – Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol e il primo ministro Han Duck-soo hanno mangiato oggi pesce e frutti di mare durante il loro pranzo settimanale. L’ha riferito oggi l’ufficio presidenziale di Seoul nel tentativo di rassicurare la popolazione in seguito al rilascio nell’oceanodi acqua trattata dalla centrale nucleare di Fukushima – teatro del peggiore incidente nucleare dopo Cernobyl – da parte del Giappone.
I frutti di mare sono stati serviti anche nella mensa interna dell’ufficio presidenziale e lo saranno per tutta la settimana, a cominciare dal sashimi e dallo sgombro alla griglia. “Il numero di persone che hanno cenato alla mensa oggi è stato 1,5 volte superiore al solito, compresi molti membri dello staff che hanno cancellato i loro appuntamenti per il pranzo per cenare alla mensa”, ha detto l’ufficio presidenziale in una nota ai giornalisti.
Tra i commensali c’erano il segretario presidenziale senior per gli affari politici Lee Jin-bok e l’addetto stampa senior Kim Eun-hye. La mensa ha finito presto il pesce crudo a causa della forte domanda, secondo l’ufficio. La sicurezza dei prodotti ittici è emersa come una questione chiave dopo che la scorsa settimana il Giappone ha iniziato a rilasciare nell’oceano acqua trattata dalla centrale nucleare di Fukushima, anche se il governo ha affermato che il rilascio non comporterebbe rischi per la salute se Tokyo manterrà l’acqua nei parametri.
Nell’opinione pubblica sudcoreana però si sono diffuse inquietudini e ci sono state proteste. La Cina, dal canto suo, ha vietato l’importazione di prodotti ittici dal Giappone.
Giappone faciliterà il ricorso alle stock option per le startupRoma, 28 ago. (askanews) – Il governo giapponese e il Partito liberaldemocratico di maggioranza intendono intervenire con un ammorbidimento delle regole sulla tassazione delle stock option con l’obiettivo di arricchire l’ecosistema delle startup rendendo più semplice per ingegneri e altri specialisti ottenere opzioni su azioni senza essere soggetti a una tassazione elevata. Lo segnala oggi il Nikkei.
Le startup si appoggiano sempre più a programmatori freelance, designer e consulenti gestionali, che spesso vengono retribuiti dalle startup con stock option. Le modifiche sono iun elemento del cosiddetto “nuovo capitalismo”, che rappresenta l’approccio economico del primo ministro Fumio Kishida e saranno incluse nel bilancio fiscale 2024.
Attualmente, l’assegnazione di stock option a personale esterno richiede un accreditamento governativo che viene concesso solo a coloro che hanno almeno tre anni di esperienza lavorativa, esperienza come amministratore di una società quotata o una qualifica nazionale come una laurea in giurisprudenza o un dottorato. Si tratta di parametri che hanno contribuito a rendere disagevole l’utilizzo di questo strumento, che è quindi rimasto marginale e prevalentemente appannaggio delle grandi aziende. Le nuove regole dovrebbero rendere chiunque sia coinvolto nell’attività di una startup idoneo all’assegnazione di stock option con vantaggi fiscali anche se non dispone di tali qualifiche. Sarà comunque necessaria la certificazione da parte del governo.
Rallentamento crescita in Cina: ong rileva crescita scioperiRoma, 28 ago. (askanews) – Non è facile sapere quale sia il clima nelle fabbriche cinesi, alla luce del rallentamento della crescita economica. Ma, a quanto scrive oggi il Nikkei Asia sulla base di notizie fornite dall’ong China Labour Bulletin, sulla piattaforma di short video Douyin (la versione cinese di TikTok) sono apparsi molti video he mostrano proteste di lavoratori.
All’inizio di quest’anno, un utente di nome Jingjing’s Memory ha pubblicato un video di operai in piedi davanti al cancello della Huijuchang Textile nella città di Jiangyin. Il testo sovrapposto al filmato recitava: “Il posto in cui ho lavorato per oltre 20 anni ha cessato l’attività, ora non ho né previdenza sociale né soldi”. Oltre a questo, sono decine le segnalazioni raccolte in una “Strike Map” compilata dal China Labour Bulletin.
“Gli scioperi dei lavoratori hanno raggiunto un nuovo livello dopo la pandemia”, ha detto a Nikkei Asia Aidan Chau, ricercatore del CLB. “Molte proteste sono legate al rallentamento della domanda nel commercio internazionale.” Molti video seguono lo stesso formato di quello di Huijuchang Textile, mostrando i lavoratori in piedi davanti al cancello di una fabbrica con didascalie che chiamano l’azienda per salari arretrati non pagati o per il rifiuto di pagare la previdenza sociale dei lavoratori. I commenti sotto i video spesso menzionano altre fabbriche che hanno fatto la stessa cosa ai propri lavoratori. Alcuni video addirittura denunciano l’Ufficio cinese del lavoro per non essere intervenuto in aiuto.
Scioperi e proteste sono aumentati notevolmente nel 2023, secondo un rapporto del CLB che ha contato 789 casi fino a oggi rispetto agli 830 dell’intero 2022. Di questo passo, il CLB prevede che potrebbero esserci almeno 1.300 proteste da parte del fine anno. Le proteste nel settore delle costruzioni hanno costantemente costituito un maggior numero di casi, ma quest’anno il settore manifatturiero sta vivendo anch’esso una fase di crisi. Il CLB ha riscontrato 10 proteste nel settore manifatturiero a gennaio e un picco di 59 a maggio.
Secondo il rapporto, le proteste sono state “scatenate da un’ondata di chiusure e delocalizzazioni di fabbriche” nelle regioni costiere della Cina, come la provincia del Guangdong. I lavoratori delle fabbriche di elettronica e abbigliamento sono stati i più colpiti, con 66 proteste nelle fabbriche di elettronica e 38 nelle fabbriche di abbigliamento e abbigliamento nei primi sei mesi, che hanno rappresentato oltre la metà di tutte le proteste del settore manifatturiero, secondo CLB. Secondo i dati doganali ufficiali, le esportazioni cinesi sono diminuite del 14,5% a luglio rispetto allo scorso anno, il calo più grande del paese nelle spedizioni in uscita dall’inizio della pandemia. Le importazioni sono diminuite del 12,4%.
Cina, XPENG acquisirà ramo Smart EV di DiDi GlobalRoma, 28 ago. (askanews) – La casa automobilistica cinese produttrice di veicoli elettrici XPENG ha annunciato oggi l’avvio di una partnership strategica con la DiDi Global, piattaforma tecnologica di mobilità anch’essa cinese, che si esplicherà attraverso l’acquisizione del progetto Smart EV di DiDi.
XPENG prevede di lanciare un nuovo marchio di veicoli elettrici nel 2024, attualmente in fase di sviluppo con il nome di progetto “MONA”. La compagnia sfrutterà il nuovo marchio per espandersi nel segmento del mercato di massa della fascia di prezzo di 150.000 RMB (circa 20mila euro) e accelerare l’adozione di Smart EV e di tecnologie in questo segmento con un enorme potenziale di mercato. Un modello Smart EV di classe A sarà lanciato nel 2024 come prodotto di debutto del nuovo marchio dell’azienda. Il nuovo modello e marchio saranno differenziati dai prodotti a marchio XPENG e dal marchio principale. DiDi fornirà supporto dal suo ecosistema di mobilità per il progetto “MONA” con accesso al suo mercato nazionale della mobilità condivisa.
XPENG emetterà azioni ordinarie di Classe A per circa il 3,25% del capitale azionario in circolazione al completamento dell’emissione per acquisire attività relative al progetto Smart EV di DiDi. DiDi diventerà così azionista strategico di XPENG, con un periodo di lock-up di 24 mesi dopo il closing iniziale. Inoltre, l’accordo tra la Società e DiDi prevede anche meccanismi di incentivazione basati sulla performance della produzione in serie di “MONA” e obiettivi di vendita, in base ai quali DiDi avrà diritto a ricevere incentivi azionari. Sulla base di questo accordo, XPENG diventerà la prima azienda produttrice di automobili con il supporto completo dell’ecosistema DiDi. Entrambe le parti esploreranno la cooperazione strategica in una serie di aree, tra cui marketing, servizi finanziari e assicurativi, ricarica, Robotaxi e espansione del mercato internazionale.
Giappone, governo prevede una “graduale crescita” dell’economiaRoma, 28 ago. (askanews) – Il governo giapponese vede una “graduale crescita” dell’economia, incentrata soprattutto sul rafforzamento delle esportazioni. Questo si evince dal Rapporto economico mensile licenziato oggi dall’esecutivo guidato da Fumio Kishida.
Il livello delle esportazioni è aumentato, anche grazie al fatto che la carenza di semiconduttori si è attenuata e che le esportazioni di automobili verso gli Stati uniti e l’Europa sono aumentate, secondo il governo. Inoltre l’esecutivo vede un irrobustimento dei consumi privati, con una forte espansione di quelli legati al turismo e alla ristorazione, anche grazie al declassamento del Covid-19 a malattia stagionale a basso rischio.
Invece, l’inflazione porta le famiglie ad acquistare di meno elettrodomestici e generi alimentari. “Generalmente piatto” invece è giudicato l’andamento della costruzione di alloggi residenziali, zavorrato dall’aumento dei costi dei materiali e del lavoro.
Nonostante l’esecutivo mantenga una valutazione di crescita moderata, tuttavia nel documento evidenzia anche la necessità di mantenere alta l’attenzione al contesto internazionale. “E’ necessario – si legge – prestare molta attenzione agli effetti della stretta monetaria globale, così come alle preoccupazioni per il futuro dell’economia cinese, dove il mercato immobiliare ristagna da molto tempo, così come nonché rischi al ribasso per le economie d’oltremare”.
Raimondo a Pechino: Usa non fanno compromessi su sicurezza nazionaleRoma, 28 ago. (askanews) – La segretaria al Commercio Usa Gina Raimondo ha avvertito oggi che gli Usa non intendono fare compromessi sulla sicurezza nazionale in nome dell’interscambio economico con la Cina, nel suo primo giorno di visita a Pechino, incontrando il suo omologo Wang Wentao.
“Naturalmente in termini di sicurezza nazionale, non c’è margine di compromesso o negoziazione”, ha detto Raimondo, secondo quanto riferisce il Financial Times. Ma, ha aggiunto, “la grande maggioranza del nostro commercio e delle relazioni d’investimento non coinvolge preoccupazioni di sicurezza nazionale e, su questo, siamo impegnati a promuovere commercio e investimenti nelle aree di interesse reciproco”. La visita di Raimondo, che è arrivata ieri, dura quattro giorni e ha lo scopo di far ripartire le relazioni bilaterali economiche in un momento di tensione tra Washington e Pechino.
Il segretario al Commercio è tradizionalmente l’esponente principale della comunità d’affari americana nelle relazioni con l’estero e Raimondo si trova ad avere un ruolo chiave su dossier cruciali come i controlli e le limitazioni alle esportazioni di prodotti tech, a partire dai chip. La visita s’inquadra nell’”approccio che sta adottando l’amministrazione Biden, in cui siamo impegnati in un’intensa competizione con la Cina, ma un’intensa competizione richiede un’intensa diplomazia per gestire tale competizione in modo che non si trasformi in conflitto “, ha detto recentemente il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan.
Da ottobre 2022, l’amministrazione Biden ha vietato l’esportazione di tecnologie avanzate per i semiconduttori e apparecchiature di produzione dei chip in Cina. Quest’anno Pechino ha limitato la possibilità delle aziende cinesi di fare acquisti dal produttore americano di chip Micron Technology e ha rafforzato i controlli sulle esportazioni di materiali semiconduttori. Inoltre questo mese il presidente Usa Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo per limitare alcuni investimenti americani in Cina in settori come l’intelligenza artificiale e l’informatica quantistica. La Cina si è detta pronta ad adottare le misure necessarie in risposta.
Raimondo è il quarto alto esponente dell’amministrazione americana a visitare la Cina negli ultimi tre mesi. Prima di lei si sono recati nel paese il segretario di Stato Antony Blinken, la presidente della Federal Reserve Janet Yellen e l’inviato speciale della Casa bianca per il clima John Kerry.
Evergrande torna in borsa Hong Kong e fa un tonfo: -78%Roma, 28 ago. (askanews) – E’ stato un ritorno sul mercato rumoroso, in senso negativo, quello di Evergrande, il gigante immobiliare cinese con un indebitamento da capogiro. Dopo oltre un anno e mezzo di sospensione del titolo sulla borsa di Hong Kong, oggi è tornato sul mercato e alla fine della giornata ha perso il 78% arrivando a sfiorare durante le contrattazioni un crollo del 90%.
Le azioni di China Evergrande hanno aperto in ribasso dell’87% e hanno chiuso la giornata a 0,35 dollari di Hong Kong (0,04 euro). Quando il titolo fu sospeso, il 21 marzo 2022, valeva 1,65 dollari HK (0,19 euro). La riapertura delle contrattazioni per Evergrande ha coinciso con l’annuncio che un incontro con i creditori per discutere della ristrutturazione del debito offshore è stato rinviato da lunedì al 26 settembre. Ha citato varie ragioni per il ritardo, tra cui “numerosi resoconti dei media che hanno interpretato in modo errato” l’istanza di protezione dal fallimento presentata dall’azienda in un tribunale di New York il 17 agosto.
Evergrande è al centro della crisi immobiliare cinese. Quando ha cominciato a traballare era il più grande propmotore immobiliare della Cina. Ma negli ultimi anni non è riuscito a onorare una serie di obblighi debitori e ha lasciato molti clienti con case ancora da completare e fornitori con fatture da pagare. La società aveva chiesto la revoca della sospensione delle negoziazioni venerdì sera, dopo aver affermato di aver onorato gli obblighi posti dalla borsa di Hong Kong.
Ieri, inoltre, sono stati annunciati i risultati semestrali della compagnia, con una perdita di 33 miliardi di yuan (4,2 miliardi di euro). Il dato è stato giudicato migliore del previsto: lo scorso anno nello stesso periodo perdeva il doppio circa: 66,35 miliardi di yuan (8,5 miliardi di euro). La compagnia inoltre ha dichiarato ricavi del primo semestre in aumento del 44% rispetto all’anno precedente a 128,2 miliardi di yuan (16,4 miliardi di euro). La situazione, tuttavia, resta precaria per Evergrande: le passività, seppure sono leggermente scese dai 2.440 miliardi di yuan (312 miliardi di euro) della fine del 2022, restano a 2.390 miliardi di yuan (305,7 miliardi di euro). Inoltre la compagnia è invischiata in vari contenziosi.
Non se la vede bene neanche la controllata per i veicoli elettrici, China Evergrande New Energy Vehicle Group, che ha registrato nel semestre una perdita di 6,86 miliardi di yuan ( La sua unità di veicoli elettrici China Evergrande New Energy Vehicle Group venerdì sera ha annunciato separatamente una perdita netta di 6,86 miliardi di yuan (877 milioni di euro) per i primi sei mesi dell’anno, sostanzialmente dimezzata rispetto alle perdite dello stesso periodo dello scorso anno. Ed è precaria anche la sua situazione debitoria: quasi 13 miliardi di yuan (1,7 miliardi di euro) tra debiti non pagati e fatture scadute. Questa è una brutta notizia anche alla luce del fatto che Evergrande ha individuato nella vendita della sua controllata per i veicoli elettrici alla NWIN Automobile di Alan Wu uno dei punti qualificanti del suo piano di ristrutturazione.
Gina Raimondo in Cina per parlare di chip e intelligenza artificialeRoma, 27 ago. (askanews) – La segretaria al Commercio degli Stati uniti Gina Raimondo inizia oggi la sua visita in Cina, in un momento di tensione tra Pechino e Washington, per affrontare un difficile dialogo su tematiche come i semiconduttori e l’intelligenza artificiale.
E’ previsto che Raimondo incontri il ministro del Commercio cinese Wang Wentao durante la visita che durerà fino a mercoledì e prevederà tappe a Pechino e Shanghai. Possibile che veda inoltre anche altri esponenti del governo cinese responsabili di temi economici. Il segretario al Commercio è tradizionalmente l’esponente principale della comunità d’affari americani nelle relazioni con l’estero e Raimondo si trova ad avere un ruolo chiave su dossier cruciali come i controlli e le limitazioni alle esportazioni di prodotti tech, a partire dai chip.
Prima di partire – secondo il Financial Times – Raimondo ha assicurato che gli Usa non puntano a isolare la Cina e a disconnetterla dal sistema del commercio americano. La visita s’inquadra nell’”approccio che sta adottando l’amministrazione Biden, in cui siamo impegnati in un’intensa competizione con la Cina, ma un’intensa competizione richiede un’intensa diplomazia per gestire tale competizione in modo che non si trasformi in conflitto “, ha detto recentemente il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan.
Da ottobre 2022, l’amministrazione Biden ha vietato l’esportazione di tecnologie avanzate per i semiconduttori e apparecchiature di produzione dei chip in Cina. Quest’anno Pechino ha limitato la possibilità delle aziende cinesi di fare acquisti dal produttore americano di chip Micron Technology e ha rafforzato i controlli sulle esportazioni di materiali semiconduttori. Inoltre questo mese il presidente Usa Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo per limitare alcuni investimenti americani in Cina in settori come l’intelligenza artificiale e l’informatica quantistica. La Cina si è detta pronta ad adottare le misure necessarie in risposta.
Raimondo è il quarto alto esponente dell’amministrazione americano a visitare la Cina negli ultimi tre mesi. Prima di lei si sono recati nel paese il segretario di Stato Antony Blinken, la presidente della Federal Reserve Janet Yellen e l’inviato speciale della Casa bianca per il clima John Kerry.
Sudcorea spinge per accordi libero scambio con 7 paesi emergentiRoma, 26 ago. (askanews) – La Corea del Sud sta spingendo per siglare accordi di libero scambio con sette paesi emergenti e ad alto potenziale – tra le quali figurano Kenya, Serbia e Thailandia – nel tentativo di stimolare la crescita e diversificare il proprio portafoglio commerciale. L’ha reso noto il ministero del Commercio, Industria ed Energia di Seoul,
Il paese asiatico sta lavorando per firmare accordi bilaterali di partenariato economico con Kenya, Tanzania, Marocco, Thailandia, Pakistan, Serbia e Repubblica Dominicana. “Le sette nazioni hanno un elevato potenziale di crescita e hanno ampio spazio per una cooperazione reciprocamente vantaggiosa con la Corea del Sud”, ha affermato Roh Keon-ki, vice ministro per i negoziati commerciali di Seoul- Le nazioni possono fungere da testa di ponte per la Corea del Sud per espandere ulteriormente la sua rete commerciale, ha aggiunto.
Quest’anno la Corea del Sud mira a concludere accordi di libero scambio con più di 10 paesi e un quadro di promozione commerciale con oltre 20 paesi.