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Qin Gang a Parigi: Europa abbia “autonomia strategica” (dagli Usa)

Qin Gang a Parigi: Europa abbia “autonomia strategica” (dagli Usa)Roma, 11 mag. (askanews) – La Cina cerca di rafforzare i suoi agganci con l’Europa, sostenendo con gli interlocutori del Vecchio Continente che devono perseguire una linea di “autonomia strategica” rispetto agli Stati uniti. Dopo la visita in Germania, Qin Gang – il ministro degli Esteri – è andato a Parigi per chiedere alla Francia di rafforzare la cooperazione nell’affrontare “le sfide globali”. Un richiamo che non cade inascoltato a Parigi, dove ancora risuonano le parole del presidente Emmanuel Macron il quale, di ritorno da Pechino ad aprile, disse che l’Europa non può essere “vassalla” degli Stati uniti, in riferimento alla questione di Taiwan.

Qin ha incontrato ieri la ministra degli Esteri transalpina Catherina Colonna e le ha detto: “La Cina ha sempre visto l’Europa come un partner strategico globale e ha sempre espresso un chiaro sostegno agli sforzi dell’Europa per rafforzare l’autonomia strategica e il suo ruolo attivo sulla scena internazionale”.”Le relazioni Cina-Ue – ha continuato – “non dovrebbero né prendere di mira, essere collegate o essere limitate da una terza parte”. Pur non citati esplicitamente, il riferimento del ministro degli Esteri cinese è evidentemente agli Stati uniti che, con la crisi ucraina, hanno rafforzato fortemente il loro grip sull’Europa e, nel contempo, mentre stanno attuando in Asia orientale un irrobustimento militare e diplomatico che punta al contenimento dell’ascesa politica della Cina.

Colonna si è mantenuta prudente, affermando che la Francia è pronta a rafforzare la comunicazione con Pechino su importanti questioni internazionali e regionali, come l’Ucraina, e favorevole a “trovare un terreno più comune”, secondo quanto ha verbalizzato il ministero degli Esteri cinese. Ha anche affermato che Pechino ha un “ruolo importante” nella ricerca di una via d’uscita diplomatica alla guerra ucraina e ha, inoltre, ha esortato la Cina a intervenire nella “grave” proliferazione nucleare in Iran e Corea del Nord. Qin dal canto suo ha anche assicurato che la Cina si ritiene impegnata per una soluzione politica della guerra in Ucraina e ha affermato continuerà a comunicare con tutte le parti e che svolgerà un ruolo costruttivo. Una posizione che era stata già chiaramente manifestata durante la visita di Macron a Pechino, quando lo stesso presidente francese aveva detto al leader cinese Xi Jinping che “conta su di lui” per far ragionare il leader russo Vladimir Putin.

La Cina ha annunciato che un suo inviato si recherà in Ucraina dopo che Xi e il leader di Kiev Volodymyr Zelensky hanno avuto il loro primo colloquio telefonico dall’inizio dell’invasione russa. A Parigi, non a caso, Qin ha incontrato anche il consigliere del presidente Macron, Emmanuel Bonne, che sarebbe stato incaricato di essere l’uomo di contatto con Pechino per la questione ucraina. Il tono del colloquio tra Qin e Colonna è stato certamente più caloroso di quello riscontrato nel vertice tra il ministro cinese con la sua omologa tedesca Annalena Baerbock, “rovinato” in realtà dalla cancellazione annunciata lunedì della visita del ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner a Pechino da parte cinese, a parole per sopravvenuti impegni del ministro delle Finanze cinese Liu Kun, ma molto più verosimilmente per la posizione pro-Taiwan del partito di Lindner. Ciò non toglie che anche a Berlino l’appello cinese a un’”autonomia strategica” dell’Europa dagli Stati uniti trovi orecchie attente.

Il rapporto della Cina con l’Europa è a uno snodo fondamentale e, in questo senso, investe anche l’Italia, unico paese del G7 e primo paese tra i fondatori dell’Unione europea ad aver sottoscitto nel 2019 il memorandum d’intesa sull’Iniziativa Belt and Road, la “nuova Via della Seta” sostenuta da Xi, provocando l’ira statunitense. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni – che era stata contraria all’accordo sottoscritto dal governo giallo-verde guidato da Giuseppe Conte – si trova di fronte a un bivio: entro fine anno si dovrà decidere se rinnovare l’accordo o farlo morire alla sua scadenza con l’inizio del 2024. Ieri, da Praga, ha detto che si tratta di “una decisione che ancora non abbiamo preso, è un dibattito aperto sul quale gli attori da coinvolgere debbano essere molti e a vari livelli: il Parlamento, compreso” perché si trattsa di una questione “delicata” che “oggi va maneggiata con molta attenzione perchè è una situazione che riguarda molte dinamiche internazionali”.

Assassinio Abby Choi, per esequie volto sarà ricostruito in 3D

Assassinio Abby Choi, per esequie volto sarà ricostruito in 3DRoma, 10 mag. (askanews) – Ci sono casi in cui la tecnologia può venire anche in soccorso di una famiglia schiacciata dal dolore. In occasione del funerale della modella di Hong Kong Abby Choi verrà utilizzato la tecnologia della stampa 3D per ricostruirne il volto sfigurato nel raccapriciante assassinio di febbraio. Lo scrive oggi il Suth China Morning Post.

Il funerale è stato reso finalmente possibile, dopo che la famiglia di Choi ha potuto ricevere indietro i resti dell’influencer dei social media e modella 28enne, assassinata a febbraio in un caso che ha sconvolto l’ex colonia britannica. Il raccapricciante omicidio è venuto alla luce il 24 di quel mese, quando la polizia ha trovato il cranio, le gambe e alcune costole rotte di Choi in un appartamento in un villaggio.

La veglia della giovane modella si terrà il 18 giugno e la mattina successiva ci saranno i funerali. Infine i resti verranno portati in un monastero dell’isola di Lantau per la cremazione. La famiglia di Choi – secondo quanto ha appreso il SCMP – ha deciso d’ingaggiare un’azienda hi-tech estera per utilizzare la stampa tridimensionale e un servizio di trucco per ricreare un volto per il cranio e consentire una visione rispettosa dei resti per le persone in lutto al funerale.

Nonostante una massiccia ricerca in una discarica dei Nuovi Territori e in un cimitero di Tseung Kwan O, la polizia è riuscita a recuperare solo il cranio, le gambe e alcune costole rotte di Choi. Alcune delle parti del corpo erano conservate in congelatori, altre erano state cotte in pentola. Dopo aver completato tutti gli esami, incluso un test del DNA, i resti sono stati restituiti alla sua famiglia alla fine del mese scorso.

La procedura prevederà lo scansionamento delle foto della defunta fornite dai membri della famiglia per costruire un modello 3D. Una maschera facciale 3D viene quindi realizzata in un giorno utilizzando resina, gesso, silicone e fibra prima che i necrofori applichino il trucco e una parrucca. L’ex marito di Choi, Alex Kwong (28 anni), suo padre Kwong Kau (65) e il fratello maggiore Anthony Kwong (32) sono stati arrestati per il macabro assassinio. Anche alla madre di Kwong, Jenny Li , 63 anni, è stata accusata di aver sabotato il corso della giustizia. Altre due persone sono accusate di aver contribuito a un tentativo di fuga di Kwong a Macao.

I primi esami del DNA hanno concluso che le macchie di sangue all’interno dell’auto di Anthony Kwong, così come il teschio e le gambe trovati nella casa del villaggio, appartenevano a Choi.

Abby Choi, figlia di una ricca famiglia di costruttori, era una famosa influencer e web celebrity, che aveva fatto da poco il salto nei media mainstream. Era conosciuta come icona della moda che frequentava regolarmente la settimana della moda di Parigi e appariva in diverse riviste tra cui Elle, Harper’s Bazaar e Vogue.

Giappone: attività nucleari Nordcorea minaccia grave e imminente

Giappone: attività nucleari Nordcorea minaccia grave e imminenteRoma, 10 mag. (askanews) – Le attività missilistiche e nucleari della Corea del Nord sono una minaccia “grave e imminente per la sicurezza del Giappone e per la pace della regione e della comunità internazionale”. L’ha affermato oggi l’incaricato d’affari ad interim del Giappone in Italia Tsukasa Hirota in un’audizione alla Commissione Esteri della Camera.

“Le attività nucleari nordcoreane sono ancora poco chiare e mancano di dettagli, perché il regime di Pyongyang è molto chiuso. Si ritiene che il suo programma di armi nucleari sia notevolmente avanzato, dato che ha già condotto sei test. In seguito al suo sesto test nucleare nel 2017, la Corea del Nord ha annunciato di aver condotto con successo un test di una bomba all’idrogeno da ionstallare su un missile strategico balistico”, ha detto Hirota. “Si ritiene che Pyongyang abbia già raggiunto la miniaturizzazione di testate nucleari da montare sui missili con cui effettuare attacchi”, ha continuato l’incaricato d’affari, segnalando che secondo l’Istituto per la pace di Stoccolma, la Corea del Nord dispone al massimo 20 testate nucleare e di materiale fissile – plutonio, uranio – per produrre 40-50 testate. L’obiettivo finale di Pyongyang, secondo il diplomatico, è “il mantenimento del regime, per il quale la costruzione di una capacità di deterrenza nucleare è essenziale per contrastare la minaccia Usa”. In questo contesto , la Corea del Nord “promuove lo sviluppo di armi nucleari e di missili balistici che sono i vettori di queste armi. Inolte è possibile che la sua strategia sia acquisire gli strumenti per sostenere qualsiasi conflitto armato utilizzando armi convenzionali o nucleari tattiche”.

La Corea del Nord – ha proseguito il diplomatico – “ha annunciato che non rinuncerà mai alle armi nucleari, ha mantenuto questa posizione di continuare l’attività di sviluppo nucleare e missilistico, anche con lanci di missili con una frequenza senza precedenti”. In questo senso “esiste anche la possibilità che la Corea del Nord s’impegni in ulteriori, futuri comportamenti provocatori, compresi nuovi test nucleari: questi comportamenti rappresentano un’ulteriore minaccia ancora più grave e imminente per la sicurezza del Giappone rispetto al passato e minano seriamente la pace e la sicurezza della regione e della comunità internazionale. Hirota ha inoltre posto la questione dei cittadini giapponesi rapiti negli anni ’70 e ’80 da agenti dei servizi della Nordcorea. La questione, ancora irrisolta, è trattata da Tokyo come un “grave problema umanitario” e l’approccio nipponico è affrontarlo assieme alla questione del programma nucleare in maniera non separabile. “La strategia del Giappone è affrontare questi temi nel loro complesso”, ha detto Hirota, segnalando che il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha ripetutamente detto di essere pronto ad affrontare la questione dei rapiti anche incontrando faccia-a-faccia il leader nordcoreano Kim Jong Un.

Nordcorea critica riavvicinamento tra Giappone e Sudcorea

Nordcorea critica riavvicinamento tra Giappone e SudcoreaRoma, 10 mag. (askanews) – La Corea del Nord ha condannato oggi il vertice di questa settimana tra il presidente Yoon Suk-yeol e il primo ministro giapponese Fumio Kishida attraverso il suo canale di propaganda, affermando che ha aperto la strada a una “collusione militare” tra i due paesi.

Yoon e Kishida si sono incontrati a Seoul domenica in un vertice che ha segnato una piena ripresa della “diplomazia della navetta”, cioè delle regolari visite tra i leader dei paesi vicini, dopo anni di relazioni deteriorte a causa di dispute derivanti dal dominio coloniale giapponese del 1910-45, incluso il questione del lavoro forzato. Nella prima risposta di Pyongyang al vertice è venuta attraverso il sito di propaganda Uriminzokkiri, il quale ha affermato che “la collusione militare tra Corea del Sud e Giappone, molto voluta dagli Stati Uniti, è entrata in scena per essere portata avanti incautamente”.

Uriminzokkiri ha affermato che la politica estera “sottomessa” di Yoon ha reso possibile al Giappone coprire le sue atrocità passate e diventare molto più audace in termini di rivendicazione di sovranità sugli isolotticontesi di Dokdo, oltre al piano di Tokyo di rilasciare acqua contaminata dalla centrale nucleare di Fukushima.

Manovre navali cinesi al largo della base Usa di Guam

Manovre navali cinesi al largo della base Usa di GuamRoma, 10 mag. (askanews) – Le forze missilistiche cinesi assieme alla forza navale incentrata sulla portaerei Shandong hanno concluso grandi esercitazioni navali non lontano dalla base militare Usa nel Pacifico di Guam. L’ha riferito la televisione di stato cinese CCTV.

Le esercitazioni sono durate circa un mese e hanno coinvolto la portaerei, un cacciatorpediniere Tipo 055, due cacciatorpediniere Tipo 052D, due fregate Tipo 054A e una nave di rifornimento Tipo 90, secondo quanto hanno riferito le Forze di autodifesa giapponesi. La manovra ha avuto luogo a circa 741 km da Guam, una delle principali basi Usa nel Pacifico.

Giappone, sì camera bassa a controversa norma sul diritto d’asilo

Giappone, sì camera bassa a controversa norma sul diritto d’asiloRoma, 9 mag. (askanews) – La Camera dei rappresentanti giapponese ha approvato oggi un disegno di legge assai controverso che punta a modificare la legge sul’immigrazione consentendo l’espulsione verso il paese d’origine di migranti che abbiano chiesto più di una volta asilo politico, anche in pendenza di un esito della domanda. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.

L’approvazione da parte della camera bassa – il più importante dei due rami del parlamento – è arrivata nonostante la forte opposizione dei sostenitori dei richiedenti asilo, i quali sostengono che la riforma potrebbero comportare il ritorno delle persone a rischio di persecuzione nei loro Paesi d’origine. Il Giappone attualmente non può espellere cittadini stranieri nei paesi d’origine mentre le loro domande per lo status di rifugiato sono ancora in sospeso. Il governo sospetta che molti abbiano abusato del sistema chiedendo più volte il diritto d’asilo per gli stessi motivi con l’obiettivo di rimanere nel paese.

Il governo guidato dal primo ministro Fumio Kishida ha sostenuto di voler porre fine alla detenzione prolungata nelle strutture per l’immigrazione di cittadini stranieri che non rispettano gli ordini di espulsione emessi per soggiorno eccessivo. Il disegno di legge consentirebbe al governo di rimpatriare coloro che non dimostrano il motivo per cui dovrebbero ottenere lo status di rifugiato, quando fanno domanda per la terza volta o successivamente.

L’emendamento previsto include anche la possibilità di concedere lo status di “quasi rifugiato” a persone provenienti da paesi e regioni colpiti da conflitti, per consentire loro di rimanere in Giappone anche se non soddisfano appieno i criteri per i rifugiati. Come parte degli sforzi per prevenire la detenzione a lungo termine, il governo consentirebbe alle persone che richiedono lo status di rifugiato di vivere al di fuori delle strutture per l’immigrazione sotto la supervisione dei loro sostenitori.

Nel 2021, il governo aveva dovuto accantonare un disegno di legge di modifica della legge sull’immigrazione a causa delle polemiche dopo che una donna dello Sri Lanka di 33 anni era morta mentre era detenuta in una struttura per l’immigrazione a Nagoya, nel Giappone centrale. All’inizio di quest’anno, il governo ha presentato al parlamento l’ultimo disegno di legge, che conserva in gran parte il contenuto di quello precedentemente ritirato.

Nel 2022, il Giappone ha concesso lo status di rifugiato a 202 persone, un record da quando ha iniziato a concederlo nel 1982. Tuttavia questo dato non è neanche paragonabile alle concessioni da parte dei paesi europei e degli Stati uniti, dove le richieste di asilo sono spesso accettate a decine di migliaia all’anno.

Cina: questione Nordcorea pretesto per una corsa agli armamenti

Cina: questione Nordcorea pretesto per una corsa agli armamentiRoma, 9 mag. (askanews) – La questione nordcoreana è un “pretesto” che Stati uniti, Giappone e Corea del Sud stanno usando per innescare una corsa agli armamenti, destabilizzando la regione dell’Asia nordorientale. L’ha sostenuto oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin nella quotidiana conferenza stampa a Pechino.

Wang ha sottolineato come la questione nordcoreana sia “una questione politica e di sicurezza rimasta della Guerra Fredda” che però “Stati uniti, Giappone e Corea del Sud usano (…) come pretesto per rafforzare la cooperazione militare”. Questo – ha continuato il portavoce cinese – “non aiuterà a risolvere i residui della guerra fredda e a promuovere il progresso di un meccanismo di pace nella penisola, ma aumenterà solo il rischio di scontro tra le parti regionali, minando la già fragile fiducia reciproca tra le parti e danneggiando gli interessi strategici di sicurezza di altri paesi”.

Il portavoce ha inoltre sostenuto che “se la situazione nella penisola è scivolata in un circolo vizioso di tensione, scontro e corsa agli armamenti, nessuna le parti interessate può assolversi dalla responsabilità”. Le dichiarazioni di Wang vengono dopo che, a Pyongyang, la ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son Hui ha avuto un colloquio col nuovo ambasciatore cinese Wang Yujun nel quale ha auspicato un approfondimento della collaborazione tra Pechino e Pyongyang.

Cina, arrestato miliardario Zhang Jin: raccolta illegale fondi

Cina, arrestato miliardario Zhang Jin: raccolta illegale fondiRoma, 9 mag. (askanews) – Zhang Jin, un miliardario cinese proprietario del gigante delle materie prime Cedar Holdings, è stato arrestato per una raccolta di fondi illegale stimata in circa 20 miliardi di yuan (2,9 miliardi di dollari). Lo riferiscono i media cinesi.

La polizia di Guangzhou ha aperto un’indagine sull’assorbimento illegale di depositi pubblici da parte di Guangdong Yuanfang Investment, un’unità interamente controllata da Cedar, e ha arrestato Zhang, ha dichiarato l’ufficio di pubblica sicurezza in una dichiarazione pubblicata su il suo account WeChat ufficiale domenica. In un’informazione alla borsa da parte di Cedar Development, la filiale di Cedar Holdings attiva nell’abbigliamento e quotata a Shanghai, Zhang Jin, che controlla la società con quasi il 70% delle azioni attraverso partecipazioni indirette, è stato indicato come “non raggiungibile”. Alcuni giornali finanziari hanno riferito che è stato arrestato dalla polizia e la circostanza è stata poi confermata dalle autorità.

L’arresto arriva mentre le autorità cinesi intensificano la loro attività di repressione dei crimini finanziari, in un momento di ripresa incerta dopo la crisi indotta dalla pandemia Covid-19. Zhang è il pesce più grosso mai finito nella rete della campagna. I suoi beni sono stati congelati. Zhang, 52 anni, è originario della provincia meridionale di Hunan. E’ stato il fondatore di Cedar a Guangzhou nel 1997, dopo aver fatto fortuna con il mercato azionario.

Cedar è un conglomerato di imprese attive dalle catene di approvvigionamento delle materie prime fino alla cultura. E’ inoltre attivo nel turismo e nei servizi per la comunità intelligente. Si è classificato al 359mo posto nell’elenco Global500 della rivista Fortune nel 2021 con un fatturato di 233,4 miliardi di yuan (oltre 30 miliardi di euro).

Giappone-Sudcorea, “rimorso” di Kishida non concordato con Seoul

Giappone-Sudcorea, “rimorso” di Kishida non concordato con SeoulRoma, 8 mag. (askanews) – Le espressioni di rimorso del primo ministro giapponese Fumio Kishida per la storia della colonizzazione giapponese della Corea, tra il 1910 e il 1945, durante il vertice di ieri a Seoul col presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, sono arrivate senza una preventiva consultazione con le autorità sudcoreane. Sono state, insomma, una spontanea scelta del capo di governo di Tokyo. L’hanno riferito oggi fonti governative della Sudcorea all’agenzia di stampa Yonhap.

Per i sudcoreani, le espressioni di rimorso di un capo di governo giapponese non sono una novità e in passato affermazioni simili hano mantenuto margine di indeterminatezza nel quale si sono inserite dispute e recriminazioni. Tuttavia, in questo momento, tra Tokyo e Seoul è in corso un rapido disgelo delle relazioni, per cui il contesto fa sì che le parole di Kishida siano state accolte con molta attenzione dall’opinione pubblica sudcoreana. Nella conferenza stampa congiunta dopo il vertice, Kishida ha fatto riferimento alle vittime del lavoro forzato del periodo coloniale, dicendo: “Il mio cuore soffre per il fatto che molte persone abbiano avuto un’esperienza estremamente dolorosa e triste in condizioni difficili in quel momento”.

C’era attesa per le parole di Kishida in Corea del Sud, anche alla luce del fatto che il governo di Yoon ha deciso di prendere in carico, attraverso una fondazione alimentata da donazioni volontarie di aziende sudcoreane, il risarcimento richiesto a due grandi compagnie nipponiche per lo sfruttamneto del lavoro forzato durante il conflitto, in base a una sentenza della Corte suprema di Seoul, per favorire una ripresa delle relazioni con Tokyo e il superamento di una serie di restrizioni commerciali. Yoon è stato criticato per questa scelta dall’opposizione, che ritiene questo passo una concessione eccessiva a Tokyo.

Secondo le fonti della Yonhap, nelle trattative precedenti al delicato vertice, il consigliere per la sicurezza nazionale sudcoreana Cho Tae-yong aveva segnalato al suo corrispettivo giapponese Takeo Akiba l’auspicio di un qualche passo, anche se lo stesso Yoon aveva dato indicazioni di far dire a Kishida di “non sentire troppa pressione” rispetto alla questione delle scuse.

Cina, arresto per uso di ChatGPT per costruire notizie false

Cina, arresto per uso di ChatGPT per costruire notizie falseRoma, 8 mag. (askanews) – La polizia cinese ha arrestato un uomo con l’accusa di aver usato ChatGPT per generare notizie false e diffonderle online. Lo riferisce il South China Morning Post, segnalando che è la prima volta che si ha notizia di un arresto legato all’utilizzo del chatbot sviluppato da OpenAI sulla base dell’intelligenza artificiale.

La polizia della provincia di Gansu, nella Cina nordoccidentale, ha affermato di aver tratto in arresto un sospetto soprannominato Hong che avrebbe “utilizzato la tecnologia dell’intelligenza artificiale per inventare informazioni false e non veritiere”. L’indagine è partito quando la divisione informatica della polizia locale ha intercettato un articolo nel quale si affermava che nove persone erano state uccise in un incidente ferroviario locale il 25 aprile. Un’informazione, questa, inventata.

Gli ufficiali della sicurezza informatica nella contea di Kongtong hanno trovato l’articolo pubblicato contemporaneamente da più di 20 account su Baijiahao, una piattaforma in stile blog gestita dal gigante cinese dei motori di ricerca Baidu. Le storie avevano ricevuto più di 15.000 clic quando sono arrivate all’attenzione delle autorità. Pechino all’inizio dell’anno ha emanato una serie di norme per regolamentare l’uso della tecnologia capace di generare “deepfake”.

La polizia è riuscita a risalire alle origini dell’articolo, trovandole in una società di proprietà del sospetto, Hong, che gestiva piattaforme media private registrate a Shenzhen, nella provincia del Guangdong. Dopo una perquisizione e il sequestro dei computer, Hong è stato arrestato. Il sospetto – a dire della polizia – avrebbe confessato di di aver inserito elementi da notizie social di tendenza in Cina degli anni passati in ChatGPT, per produrre rapidamente diverse versioni della stessa storia falsa e poi caricarle sui suoi account Baijiahao.

ChatGPT non è direttamente disponibile per gli indirizzi IP cinesi, gli utenti possono comunque accedere al suo servizio se dispongono di una connessione VPN affidabile.