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Presentato alla Farnesina progetto “Italiani delle Americhe”

Presentato alla Farnesina progetto “Italiani delle Americhe”Roma, 13 apr. (askanews) – È stato presentato alla Farnesina il progetto “Italiani delle Americhe”, alla presenza del sottosegretario di Stato Giorgio Silli, del direttore generale per gli Italiani all’estero, Luigi Maria Vignali e degli autori, Riccardo Venturi e Lorenzo Colantoni.

Quinta produzione di una serie dedicata alla storia dell’emigrazione italiana nel mondo che ha già visto protagonisti gli Italiani del Regno Unito, del Belgio, di Germania e dell’Europa dell’Est – “Italiani delle Americhe” è il racconto delle comunità italiane, passate e presenti, in cinque Paesi del continente americano: Canada, Stati Uniti, Brasile, Argentina e Cile. Un viaggio in tre tappe degli autori di libro e web documentary, Riccardo Venturi e Lorenzo Colantoni. “Italiani delle Americhe” illustra il duro lavoro e il sogno degli Italiani all’estero, con magnifiche immagini e storie avvincenti, ma anche attraverso oggetti, volti e parole. Una ricerca che approfondisce inoltre il rapporto tra nuova mobilità e comunità storica dei nostri emigranti, la più grande del mondo.

L’orizzonte temporale di questo racconto parte da fine Ottocento per arrivare fino ai giorni nostri, ripercorrendo l’incredibile storia di oltre 14 milioni di Italiani che a cavallo tra Ottocento e Novecento migrarono nelle Americhe.

Russo Messina: le Tenute Marchesi di Rampingallo puntano sull’estero

Russo Messina: le Tenute Marchesi di Rampingallo puntano sull’esteroRoma, 13 apr. (askanews) – Le attività della nuova gestione sono partite soltanto nel 2012, ma le origini delle Tenute Marchesi di Rampingallo risalgono addirittura al 1247. L’impresa siciliana, con sede a Salemi, in provincia di Trapani, produce vino, olio, pasta, sott’oli e marmellata e ha una spiccata propensione verso l’export: un’inclinazione dettata dalla pandemia ma anche dalla vocazione del titolare, Vito Russo Messina che ad askanews ha spiegato quali sono i prossimi obiettivi. L’azienda, infatti, esporta quasi il 90 per cento della produzione e la fanno da padrone i mercati asiatici.

Le Tenute Marchesi di Rampingallo, dove si coltivano 21 tipologie di uva su 270 ettari di vigneto a corpo unico, “esportano il 7-10% della produzione sui mercati europei, tra cui la Bulgaria, i Paesi Bassi e la Germania, come aree dove il prodotto è maggiormente apprezzato, e poi anche Francia e Grecia, quest’ultima raggiunta appena l’anno scorso”, spiega il titolare. Il resto della produzione è destinata ai mercati extra-europei: “Siamo già presenti in Messico, Giappone, Singapore, a Taiwan e ci stiamo poi affacciando in Sudafrica. Il mondo asiatico mi è sempre piaciuto, è un mondo affascinante, dove si assiste a trattative laboriose ma che danno soddisfazione. Abbaimo puntato su quest’area perché è evidente nel mercato asiatico l’amore per tutto quello che è Made in Italy, dall’agroalimemntare al wine, dai gioielli alla cultura”.

L’azienda siciliana, però non si ferma qui, perché anche grazie a una digitalizzazione molto rafforzata, che le ha garantito di accedere agli standard di Industria 4.0, e punta ai Paesi africani, al Medio Oriente e al Brasile: “Abbiamo un ufficio a Dubai grazie alla collaborazione con la Camera di commercio italiana, un punto di appoggio che ci consente di gestire i mercati della penisola arabica e del vicino Egitto. In quest’area vendiamo anche vini dealcolizzati, cioè con un tasso alcolico più basso, che possono essere consumati rispettando le norme religiose in vigore”. “A fine novembre avremo una serie incontri per approcciare il mercato del Brasile dove, secondo i dati a disposizione, c’è una fascia medio alta di consumatori che cerca e vuole la qualità”, spiega Russo Messina parlando di “2-3 prodotti che sono adatti al mercato brasiliano”. Infine, un occhio è puntato a Stati uniti e Canada, dove “abbiamo chiesto le autorizzazioni e le certificazioni per il prodotto e per le strutture di produzione”.

Un’internazionalizzazione che è stata possibile anche grazie ai fondi del Patto per l’export, aggiunge il titolare: “Abbiamo utilizzato questi strumenti di agevolazione fino al 2022 sia per il sostegno delle spese per la presenza fisica negli stand sia per le agevolazioni sul credito. E’ un peccato che queste facilitazioni non siano state rinnovate nelle stesse modalità e che si sia tornati a un periodo pre-pandemia. Purtroppo le catene di approvvigionamenti risentono ancora delle strozzature e i costi di gestione restano alti, come quelli dei materiali, tra cui vetro e cartone. Questo ci costringe a limare l’utile aziendale perché aumentando il prezzo per compensare i costi si rischia di andare fuori mercato”.

Unicef Italia in Turchia con Goodwill Ambassador Mastronardi

Unicef Italia in Turchia con Goodwill Ambassador MastronardiRoma, 13 apr. (askanews) – Nei prossimi giorni una delegazione dell’UNICEF Italia composta dal Direttore generale Paolo Rozera, dal Portavoce nazionale Andrea Iacomini e dalla Goodwill Ambassador Alessandra Mastronardi effettuerà una missione sul campo in Turchia fra i bambini e le famiglie vittime dei terribili terremoti che hanno colpito il paese oltre 2 mesi fa.

“Nel corso della missione la delegazione visiteremo anche l’area di Gaziantep, dove nel 2021 Alessandra ha incontrato le bambine e le famiglie siriane rifugiate” – ha dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF Italia Paolo Rozera – Ringrazio Alessandra per essere ancora una volta a fianco dei bambini e delle bambine più vulnerabili, la cui vita è stata stravolta da questi devastanti terremoti”. “2,5 milioni di bambini nel paese hanno ancora bisogno di supporto umanitario e sono a rischio di cadere in povertà, lavoro minorile o matrimoni precoci. I terremoti hanno avuto conseguenze sulle vite di circa 4 milioni di bambini iscritti a scuola, compresi 350.000 bambini rifugiati e migranti. Circa 1,5 milioni di bambini hanno ripreso l’istruzione nelle aree colpite dal terremoto, mentre altri 250.000 hanno continuato a studiare dopo essersi trasferiti altrove nel Paese”, ha dichiarato il Portavoce dell’UNICEF Italia Andrea Iacomini.

L’UNICEF ha lavorato a stretto contatto con i partner per prevenire la separazione delle famiglie e supportare la riunificazione e ha raggiunto più di 149.000 bambini e persone che se ne prendono cura con supporto psicosociale. L’UNICEF sta supportando il Ministero della Salute fornendo vaccini, compresi quelli per la polio – per 360.000 bambini – e per tetano e difterite -per oltre 283.000 bambini. Più di 390.000 persone hanno ricevuto kit igienici, abiti invernali, riscaldamento elettrico e coperte. L’UNICEF ha distribuito acqua a migliaia di persone e sta velocemente ampliando questo lavoro con i partner. Inoltre ha realizzato 37 centri di supporto per bambini, adolescenti e famiglie in 10 provincie per fornire supporto psicosociale, corsi di recupero, supporto per i compiti e servizi di protezione. Circa 26.000 bambini e persone che se ne prendono cura sono stati raggiunti fino ad oggi attraverso questi centri. Alessandra Mastronardi, dal 2012 è vicina all’UNICEF e dal 2019 è Goodwill Ambassador dell’UNICEF Italia. Negli anni ha sostenuto diverse iniziative e campagne di sensibilizzazione sull’HIV-AIDS, contro la mortalità infantile (“Vogliamo Zero”), con l’Orchidea dell’UNICEF, con 8 marzo delle bambine. Ha realizzato diverse missioni sul campo con l’UNICEF: nel 2012 è stata in Sierra Leone, dove ha visitato progetti di prevenzione della mortalità materna e infantile e di lotta alla violenza e agli abusi contro i bambini; nel 2019 è stata in Libano tra i bambini e le famiglie rifugiati siriani; nel 2021 in Turchia a Gaziantep fra le bambine e le famiglie siriane rifugiate; nel 2022 a Trieste ha incontrato bambini e famiglie ucraine in fuga dalla guerra.

Confindustria Romania: Desk Romania approda in Sicilia il 19 aprile

Confindustria Romania: Desk Romania approda in Sicilia il 19 aprile




Confindustria Romania: Desk Romania approda in Sicilia il 19 aprile




















Roma, 12 apr. (askanews) – Dopo la prima apertura in Confindustria Veneto Est e la successiva tappa del Road Show di Confindustria Est Europa, presso Confindustria Trento, anche Confindustria Sicilia, Confindustria Siracusa e Confindustria Catania parteciperanno, il prossimo 19 aprile, all’apertura del “DESK ROMANIA”. L’evento si svolgerà il 19 aprile nella sede di Confindustria Siracusa.

Il Desk Romania è una nuova e innovativa “finestra” nata con l’obiettivo di supportare le imprese, associate al Sistema confindustria siciliano, nel cogliere opportunità di business in Romania fornendo servizi e informazioni puntuali sulla Romania e sui settori di interesse. “La Sicilia è stata tradizionalmente una regione agricola, ma negli ultimi decenni ha visto una crescente attenzione per lo sviluppo dell’industria. Oggi, la Regione è il quarto maggiore centro di produzione industriale in Italia, con una vasta gamma di attività, dalle industrie manifatturiere alle industrie di servizi”, scrive Confindustria Romania lanciando l’evento.

Expo 2030, Tajani: Roma tessera mosaico di nuova diplomazia crescita

Expo 2030, Tajani: Roma tessera mosaico di nuova diplomazia crescita




Expo 2030, Tajani: Roma tessera mosaico di nuova diplomazia crescita




















Roma, 12 apr. (askanews) – Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, aprirà oggi pomeriggio alla Farnesina l’evento “Diplomazia della crescita: iniziative, progetti e sinergie con la candidatura di Roma Expo 2030” insieme al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al presidente del Comitato Promotore di Roma EXPO 2030, ambasciatore Giampiero Massolo. Saranno presenti ai lavori più di 200 rappresentanti di aziende, associazioni di categoria e agenzie per l’internazionalizzazione.

L’incontro, si legge in una nota, è organizzato per valorizzare presso il tessuto produttivo italiano l’articolata azione di diplomazia della crescita del ministero degli Esteri e mostrare ai rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano i vantaggi specifici che l’assegnazione a Roma dell’Esposizione Universale nel 2030 avrebbe per l’intero Sistema Paese. Secondo il vice presidente del Consiglio Tajani, “la candidatura di Roma per EXPO 2030 è una tessera del mosaico della nuova diplomazia per la crescita, che, avvalendosi del contributo di tutte le componenti del Sistema Paese, ambisce a portare più Italia, con le sue eccellenze, i suoi saperi e i suoi valori, nel mondo”.

Fiera prodotti di consumo in Cina, Italia protagonista

Fiera prodotti di consumo in Cina, Italia protagonista




Fiera prodotti di consumo in Cina, Italia protagonista




















Roma, 11 apr. (askanews) – La China International Consumer Products Expo, la più importante fiera di settore in Cina ideata per favorire l’accesso nel mercato cinese di brand globali di alta fascia, si tiene presso l’Hainan International Convention and Exhibition Center di Haikou (provincia di Hainan) dall’11 al 15 aprile 2023.

Dato il ruolo centrale rivestito dall’Italia nell’edizione di quest’anno – l’Italia è stata invitata in qualità di Paese ospite d’onore – la Expo rappresenta un’importante vetrina per le aziende italiane interessate a promuovere il Made in Italy nei confronti del pubblico cinese. La delegazione italiana è guidata da Maria Tripodi, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale del Governo italiano, in visita ufficiale in Cina.

Per convogliare l’eccellenza del Made in Italy direttamente tra le mani dei consumatori cinesi, fornendo al contempo massima visibilità alle aziende italiane di alta fascia, l’Italia ha inaugurato oggi un’area espositiva nazionale, che si compone di due padiglioni che raggruppano oltre 100 brand: un padiglione istituzionale, organizzato da ICE Agenzia in collaborazione con Fondazione Altagamma, e un Padiglione delle imprese, organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Cina, in sinergia con l’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese e il Consolato Generale d’Italia a Canton. I padiglioni offrono alle imprese italiane una piattaforma di spicco tramite cui mostrare il valore e la diversità dell’Italia in una vasta gamma di settori, tra cui macchinari, automotive, gioielleria, moda, lifestyle, food & beverage, healthcare e molto altro ancora.

Il Padiglione delle imprese organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Cina funge da spazio espositivo per 28 brand e aziende presenti fisicamente ad Hainan per interagire in prima persona con l’esigente mercato cinese. “Il padiglione aggrega la qualità e l’eccellenza del Made in Italy e del lifestyle italiano per promuovere ciò che di meglio l’Italia ha da offrire a un mercato di consumo avanzato come quello cinese. Dietro a ogni brand c’è un’azienda consolidata e leader globale, e dietro ogni azienda c’è innovazione, tecnologia, creatività e stile che vengono riconosciuti come tratti distintivi del Sistema Italia in tutto il mondo. Siamo convinti che le nostre aziende e i nostri brand possano sempre più creare valore per i consumatori di questo importante mercato”, ha sottolineato Paolo Bazzoni, Presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina.

Il Padiglione della CCIC è situato all’interno dello Stand 26 nella Hall 2, che vanta un collegamento diretto con l’ingresso principale. Si estende su 260 mq e consta di 3 parti: un’Area reception, un’Area espositiva e un’Area seminari. Nell’Area espositiva, le aziende associate riunite dalla Camera di Commercio Italiana in Cina espongono prodotti italiani di alta fascia in stand personalizzati, mostrando al pubblico cinese il valore duraturo del Made in Italy. All’interno dell’Area seminari, invece, sono in programma oltre 25 presentazioni aziendali, 10 masterclass e 4 seminari, che offriranno ai visitatori un’esperienza unica e diretta dei connotati qualitativi che da sempre contraddistinguono i prodotti italiani agli occhi dei consumatori di tutto il mondo. Il Padiglione delle imprese della CCIC è stato allestito da BolognaFiere (BF), operatore fieristico internazionale di prim’ordine a livello globale.

Ambasciata Italia in Israele: “Ciao Alessandro non ti dimenticheremo”

Ambasciata Italia in Israele: “Ciao Alessandro non ti dimenticheremo”




Ambasciata Italia in Israele: “Ciao Alessandro non ti dimenticheremo”



















Roma, 11 apr. (askanews) – “Ciao Alessandro. Non ti dimenticheremo. E come si dice nella tradizione ebraica, il tuo ricordo sarà una benedizione”, scrive l’Ambasciata d’Italia in Israele postando la foto dell’aereo di Stato con cui la salma di Alessandro Parini, vittima dell’attentato a Tel Aviv è stata rimpatriata.

Ad accogliere la salma ci sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che insieme ai genitori del giovane sarà all’aereoporto militare di Ciampino. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto una telefonata dal primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, il quale, riferisce Palazzo Chigi, “ha voluto esprimere le proprie condoglianze per la morte di Alessandro Parini nell’attentato di venerdì scorso a Tel Aviv”.

Meloni “ha ringraziato per l’assistenza fornita dal Governo israeliano e per la solidarietà espressa da molti cittadini di Israele nella drammatica circostanza”.

Onu,Massari inaugura mostra multimediale su operazioni sminamento

Onu,Massari inaugura mostra multimediale su operazioni sminamento




Onu,Massari inaugura mostra multimediale su operazioni sminamento – askanews.it




















New York, 5 apr. (askanews) – L’ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite, Maurizio Massari, ha inaugurato martedì pomeriggio, assieme ai rappresentanti delle ambasciate di Germania e Stati Uniti, la mostra multimediale sullo sminamento umanitario co-organizzata con UNMAS, l’agenzia dell’Onu specializzata sul tema.

Il taglio del nastro è avvento a conclusione del simposio “Mine Action Cannot Wait” (L’azione di sminamento non può aspettare), promosso insieme con Vietnam e Cambogia, per commemorare la Giornata Internazionale per l’Azione contro le Mine e gli Ordigni Bellici Inesplosi. L’Italia, che nel 2023 il ruolo di presidente del Mine Action Support Group (MASG), è stata il quinto donatore a livello globale dell’UNMAS. La mostra resterà visitabile per 6 settimane e presenta anche la contaminazione da ordigni esplosivi in Myanmar, Yemen e Ucraina, considerata dall’Onu fra i territori più afflitti dal problema.

IIC Bucarest e Teatro Mihai Eminescu: “Bros” di Romeo Castellucci

IIC Bucarest e Teatro Mihai Eminescu: “Bros” di Romeo Castellucci




IIC Bucarest e Teatro Mihai Eminescu: “Bros” di Romeo Castellucci – askanews.it



















Roma, 5 apr. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ha co-organizzato con il Teatro Nazionale “Mihai Eminescu” di Timisoara, guidato da Ada Hausvater, “Bros”, uno spettacolo potente, viscerale e sorprendente, diretto dall’italiano Romeo Castellucci, che ha aperto la stagione teatrale all’interno del programma della Capitale Europea della Cultura con due rappresentazioni il 31 marzo e il 1 aprile scorsi.

Per quasi un’ora e mezza, 23 poliziotti salgono sul palco eseguendo gli ordini che gli vengono impartiti in tempo reale attraverso delle cuffie, secondo la tecnica del remote acting. Non si tratta di uno spettacolo dove gli attori imparano una parte, al contrario, su scena ci sono persone comuni, reclutate per appello pubblico, a seguito di un bando del Teatro Nazionale. Secondo Castellucci, le persone non hanno il tempo per pensare o decidere, e in tal modo la coscienza stessa di chi sale sul palco è disattivata. Agli attori viene distribuita una “guida comportamentale” che recita, tra l’altro, “Sono disposto a trasformarmi in un poliziotto in questo show. Sono disposto a credere davvero di essere un poliziotto. Sono disposto a seguire tutti gli ordini per essere un vero agente di polizia. Eseguirò gli ordini anche se mi sembrano contraddittori. Eseguirò gli ordini fino alla fine, anche se mi trovo in una situazione imbarazzante. Dopo lo spettacolo non divulgherò nessuno degli ordini ricevuti”. Bros è uno spettacolo che ci parla della violenza e della forza del gregge, quasi, a detta dell’autore, un progetto antropologico dove la polizia viene rappresentata come forza ancestrale di azione e repressione, e dal quale lo spettatore esce riflettendo sul suo rapporto con l’autorità, con il gregge e con quanto è disposto a perdere di se stesso per far parte di un tutto.

Per il ruolo del profeta Geremia, Romeo Castellucci ha lavorato con Valer Dellakeza, attore del Teatro Nazionale “Marin Sorescu” di Craiova, che secondo il regista è capace di “trasformare la materia in spirito”. Nelle rappresentazioni nei vari palcoscenici del mondo Valer Dellakeza parla in romeno e non vengono usati sovratitoli perché secondo Castellucci l’attore usa un linguaggio universale, l’arte della modulazione tonale, della pausa, delle armonie che i gesti e la voce producono, toccando direttamente il cuore dello spettatore. Romeo Castellucci è un maestro indiscusso del teatro contemporaneo europeo e un artista completo, regista, creatore di scene, luci e costumi, conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera.

Le sue messe in scena sono regolarmente invitate e prodotte dai più prestigiosi teatri internazionali, festival e teatri dell’opera, in oltre cinquanta paesi che coprono tutti i continenti.

Tajani: la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini

Tajani: la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini




Tajani: la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini – askanews.it




















Roma, 4 apr. (askanews) – Quella di non utilizzare parole straniere nella lingua italiana “è una proposta di legge di un parlamentare, non del governo, e le proposte di legge devono essere approvate dalla Camera e dal Senato: ma la difesa della lingua italiana non c’entra niente con Mussolini”. E’ quanto ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, alla Stampa Estera, rispondendo ad una domanda sulla proposta di legge Rampelli che secondo un giornalista “ha sapore mussoliniano”.

“Il fascismo è finito nel ’45, è una roba passata che non ci interessa e non ci riguarda. Mussolini ha fatto più danni che cose utili”, ha commentato Tajani. “Io ho sempre difeso la lingua italiana: è la lingua madre, Dante Alighieri è il poeta dell’italiano”, ha aggiunto.