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Paolo Messa nominato vice presidente esecutivo relazioni internazionali NIAF

Paolo Messa nominato vice presidente esecutivo relazioni internazionali NIAFRoma, 4 apr. (askanews) – La National Italian American Foundation (NIAF) annuncia la nomina di Paolo Messa a Vice Presidente esecutivo per le relazioni internazionali e le partnership strategiche.


Messa vanta oltre 20 anni di esperienza all’interno di primarie istituzioni, aziende ed enti governativi italiani. Fondatore della rivista Formiche, più recentemente, è stato Presidente del Consiglio di amministrazione di Leonardo US Corporation e attualmente ricopre la carica di Nonresident Senior Fellow presso l’ Atlantic Council a Washington DC. “Siamo onorati che Paolo Messa si unisca alla NIAF in questo ruolo cruciale che rafforza le nostre relazioni internazionali e le nostre partnership strategiche”, ha affermato il Presidente della NIAF Robert Allegrini. “La sua vasta esperienza di lavoro con influenti istituzioni, aziende ed enti governativi italiani lo rende un ambasciatore ideale per rappresentare la missione della NIAF per promuovere i legami tra gli Stati Uniti e l’Italia”.


In qualità di Vice Presidente esecutivo, Messa guiderà il team di relazioni internazionali della NIAF con l’obiettivo di organizzare programmi, eventi e iniziative volti a rafforzare le relazioni commerciali, politiche e culturali tra le due nazioni. Prima del suo incarico presso Leonardo, Messa è stato direttore esecutivo del Centro Studi Americani di Roma e ha fatto parte del consiglio di amministrazione della RAI e del Conai. Autore e professore, Messa è membro di prestigiosi think-tank come l’Atlantic Council e l’European Council on Foreign Relations.


“Sono entusiasta di unirmi alla NIAF e di mettere la mia esperienza a disposizione per promuovere la cooperazione e gli scambi tra gli Stati Uniti e l’Italia”, ha affermato Messa. “Queste due nazioni condividono un legame storico grazie ai milioni di italoamericani ben rappresentati nel Congresso degli Stati Uniti e nelle Istituzioni americane a tutti i livelli. La NIAF svolge un ruolo vitale nel coltivare questo rapporto speciale che si nutre di relazioni culturali, governative e commerciali.” Messa lavorerà da Washington D.C. e viaggerà spesso in Italia.

Addio a Gaetano Pesce, designer e architetto “visionario”

Addio a Gaetano Pesce, designer e architetto “visionario”Milano, 4 apr. (askanews) – È morto a New York Gaetano Pesce, scultore, architetto edesigner italiano. Nato a La Spezia nel 1932, aveva 84 anni. Ad annunciare “con il cuore pesante” la scomparsa del “visionario creatore” è il suo staff che ha pubblicato su Instagram un post e una foto dell’artista scattata da Mark O’Flaherty.


“Nel corso di sessant’anni – lo ricordano i colleghi – Gaetano ha rivoluzionato il mondo dell’arte, del design, dell’architettura e gli spazi liminali tra queste categorie. La sua originalità e il suo coraggio non sono eguagliati da nessuno. Nonostante i problemi di salute, soprattutto nell’ultimo anno, Gaetano è rimasto positivo, giocoso e sempre curioso. Lascia i suoi figli, la sua famiglia e tutti coloro che lo adoravano. La sua unicità, creatività e messaggio speciale vivono attraverso la sua arte”. Gaetano Pesce si era trasferito a New York all’inizio degli anni Ottanta, pur restano molto legato al suo Paese, fonte di ispirazione per la sua opera.


A Milano al Fuorisalone 2024 è in programma una mostra alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, con due progetti di Pesce: una grande installazione de L’Uomo Stanco ed una mostra monografica con opere che ripercorrono la carriera del designer appena scomparo, ma incentrata su inediti realizzati negli utimi due anni. VEDI DI PIÙ “Un arcobaleno felice”: Gaetano Pesce racconta l’attico di Ruth Lande Shuman a New York Colori, linee vorticose, forme biomorfiche: la casa nell’Upper East Side resta il paradigma del design e dei valori del designer più eclettico che ci sia DI NICOLETTA SPOLINI article image Il maestro del design era nato nel 1939 a La Spezia. A cominciare dal suo primo manifesto in difesa del diritto all’incoerenza nell’arte, alla necessita’ di cambiare, di essere liberi, di non ripetersi mai che scrisse quando aveva solo 17 anni, la sperimentazione rimasta per sempre il suo mantra.? I suoi lavori, le sue opere si distinguono prima di tutto per l’uso illimitato del colore e l’utilizzo di materiali rivoluzionari, sviluppati grazie alle nuove tecnologie.? La sua voce, nel design, nell’arte e nell’architettura resta la più libera degli ultimi 20 anni.


Tra le mostre che lo hanno celebrato negli anni, oltre alla presenza alla leggendaria Italy: the new domestic landscape del 1972 al MoMa, la retrospettiva sulla sua carriera intitolata Gaetano Pesce: le temps des questions al Centre Pompidou di Parigi nel 1996 e la mostra alla Triennale di Milano nel 2005, Gaetano Pesce: il rumore del tempo.? Tra gli altri riconoscimenti, Pesce e’ stato insignito con il prestigioso “Chrysler Award for Innovation and Design” nel 1993, l’ “Architektur & Wohnen Designer of the Year” nel 2006 e il “Lawrence J. Israel Prize”, conferito dal Fashion Institute of Technology di New York, nel 2009.

È scomparso Schiavone, punto di riferimento degli italiani nel Mondo

È scomparso Schiavone, punto di riferimento degli italiani nel MondoMilano, 30 mar. (askanews) – È scomparso Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. “Una triste e brutta notizia” si legge sul profilo Facebook del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. “Il nostro caro Michele Schiavone, ci ha lasciati. Una grande perdita. Un amico vero dei nostri Italiani nel Mondo”.


E mentre si moltiplicano le repliche di cordoglio al post sul social, emerge chiaro e forte il grande impegno speso in vita da Schiavone per la comunità italiana nel Mondo. In tanti parlano di amicizia e di gratitudine per quanto compiuto finché era in vita. Forte la commozione della segretaria del Pd Elly Schlein: “Michele Schiavone è stato un riferimento indiscusso per la sinistra”, afferma. “Storico militante e dirigente, prima del PCI, PDS, DS, è stato il primo segretario della Federazione del Partito Democratico in Svizzera, tanto da farla diventare la più grande organizzazione di un partito italiano nel mondo”, aggiunge.


Michele Schiavone, nato a Fasano (Brindisi) il 18 aprile del 1960, trasferitosi in Svizzera all’età di 18 anni, era da sempre impegnato in politica e nel mondo dell’associazionismo, organizzando e animando la grandissima comunità italiana nella Confederazione Elvetica. In Svizzera aveva terminato gli studi linguistici, conseguendo il diploma di traduttore. Dagli inizi degli anni ’90 aveva collaborato con diverse testate giornalistiche italiane e svizzere. Non a caso era considerato un veterano del Cgie ma anche del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo (CGPM), l’omologo organo regionale consultivo e di garanzia delle comunità di pugliesi nel mondo, di cui è componente. Era stato riconfermato Segretario Generale del CGIE nel giugno 2023. Dirigeva il mensile “Realtà Nuova”, testata storica della Sinistra in Svizzera.


“Michele – continua Schlein – è stato la rappresentazione vivente di come la migrazione e l’impegno politico potessero essere un elemento di riscatto sociale, figlio di emigranti meridionali trasferitesi in Svizzera, si è laureato e ha chiuso la sua carriera professionale come dirigente di banca ai massimi livelli. Con Michele salutiamo un pezzo di militanza e dirigenza che si è sempre caratterizzata per essere al servizio degli ultimi e dei marginalizzati”. “Ha combattuto fino alla fine, non per scelta, ma per vocazione a favore delle comunità delle italiane e degli italiani nel mondo. Ci mancherà molto”, ha chiosato Schlein. “Ci stringiamo al dolore della comunità democratica nel mondo, in Svizzera, e soprattutto alla sua famiglia e ai suoi affetti”.

Tanzania, missione di Federunacoma su opportunità di cooperazione

Tanzania, missione di Federunacoma su opportunità di cooperazioneRoma, 20 mar. (askanews) – Federunacoma (Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura) ha effettuato una missione in Tanzania dal 18 al 20 marzo 2024. Stando a quanto riferito dall’ambasciata italiana, si è trattato di una prima visita per esplorare le opportunità di cooperazioni commerciali in ambito dei macchinari agricoli.


Nel corso di un simposio che ha visto la partecipazione di più di 100 operatori tanzaniani del settore agricolo, l’Ambasciatore Marco Lombardi, affiancato da Riccardo Zucconi, Direttore dell’Ice di Addis Abeba, anche competente per la Tanzania, e dal Presidente e dal Vice Direttore Generale di Federuncacoma, Mariateresa Maschio e Fabio Ricci, “ha effettuato una presentazione sull’alto valore di eccellenza dei macchinari agricoli italiani e ha sottolineato che il nostro agri-tech può svolgere in Tanzania un ruolo di primissimo piano con conseguenti importanti e positive ricadute in termini economici ed occupazionali”. Tutti i relatori, ha rimarcato l’ambasciata, hanno sottolineato l’interesse verso le grandi potenzialità del mercato della Tanzania che vede nell’agricoltura il 60% del suo Pil.

Addio a Joe Barone, dopo la camera ardente la salma a Pozzallo

Addio a Joe Barone, dopo la camera ardente la salma a PozzalloRoma, 20 mar. (askanews) – Dopo la camera ardente aperta al Viola Park a Firenze mercoledì 20 marzo, la città di Pozzallo si prepara a rendere omaggio al suo concittadino Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, morto in seguito a un attacco cardiaco al San Raffaele di Milano.


Domani la salma arriverà nel comune affacciato sullo Stretto di Sicilia. Il sindaco della città, Roberto Ammatuna sta lavorando al programma della celebrazione che avverrà venerdì, quando in municipio verrà aperta la camera ardente fino alle 21. Sabato, alle 10.30 si svolgerà la messa in suffragio alla chiesa madre dove Joe Barone venne battezzato. Al termine della messa il feretro verrà trasferito nella casa del fratello per poi raggiungere domenica mattina con un volo privato a New York, dove martedì prossimo verrà celebrato il funerale.

Made in Italy, presentato emendamento per tutela esercizi storici

Made in Italy, presentato emendamento per tutela esercizi storiciRoma, 19 mar. (askanews) – Nella Giornata del Valore Artigiano, si è svolto presso la Nuova Aula dei Gruppi (Camera dei Deputati) il forum “Attività storiche: tradizione e futuro delle nostre città” nell’ambito del quale è stato presentato l’emendamento al decreto Concorrenza approvato dalla Camera e dal Senato che intende tutelare e valorizzare gli esercizi commerciali storici e delle aree commerciali di pregio del Paese, considerati un patrimonio da preservare come bene culturale.


All’evento hanno partecipato Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Valentino Valentini, Viceministro delle imprese e del made in Italy (in collegamento) e promotori dell’emendamento: Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, Maria Spena, Consigliere filiere produttive del Vice Presidente Antonio Tajani, Francesco De Micheli, Ex Consigliere Roma Capitale e Stefano Pizzolato, Presidente Associazione Negozi Storici di Eccellenza di Roma. L’obiettivo della nuova norma è quello di favorire un equilibrio tra lo sviluppo turistico e la salvaguardia della tradizione e dell’autenticità dei territori tipici delle città. I promotori dell’emendamento sottolineano l’importanza di garantire la presenza di attività storiche, commerciali o artigianali, nei percorsi di visita, evitando che vengano sostituite da attività non tipiche oppure non di pregio. Per raggiungere questo traguardo, si propone di dare ai comuni uno strumento in più per intervenire con maggior forza in un settore già fortemente liberalizzato.


“Non siamo appassionati di Made In Italy o Made In Rome. Ci sono prodotti Made in Italy che non hanno qualità. Quello che conta veramente sono la qualità dei prodotti, l’innovazione, la ricerca, l’aspetto estetico degli stessi. Si parla troppo della difesa del Made In Italy e poco di un sostegno alla produzione, all’artigianato ed alla creatività italiana. Manca una politica industriale che possa rilanciare la produzione e l’artigianato. Siamo da sempre orientati a dare un servizio di qualità e serietà ai nostri clienti. Siamo altresì attenti alla qualità di trattamento dei collaboratori che sono la forza motrice delle nostre aziende. L’insieme di questi elementi, uniti al prodotto, costituiscono i principi guida delle attività storiche di eccellenza”, afferma Stefano Pizzolato, Presidente dell’Associazione Negozi Storici Eccellenza di Roma che conta oggi 27 associati. Per essere associata, un’attività commerciale deve essere stata gestita dalla stessa famiglia da almeno 3 generazioni e per oltre 70 anni. Il provvedimento prevede tra l’altro la possibilità di creare albi specifici e portali online che consentano a queste realtà di farsi conoscere anche dai turisti. Gli autori dell’emendamento puntano anche a promuovere progetti formativi a livello nazionale per introdurre giovani nei mestieri a rischio di scomparsa, mantenendo un legame armonioso con l’ambiente economico e culturale in cui questi mestieri sono radicati. “La nostra associazione da anni chiede alle Istituzioni di identificare un criterio omogeneo di classificazione delle attività storiche situate su tutto il territorio nazionale. La creazione di un albo nazionale, fonte dei singoli albi locali, darebbe finalmente vita ad un elenco di attività storiche omogenee su cui poter fare delle iniziative di divulgazione, sostegno e sviluppo. Il legislatore avrebbe la possibilità di immaginare delle attività specifiche a favore delle attività storiche avendo un elenco completo dei beneficiari e potendo così impegnare con certezza i relativi capitoli di spesa. Oggi abbiamo avuto una risposta adeguata dalla politica, che ringraziamo per l’interesse dimostrato”, afferma Pizzolato che all’epoca ha lanciato al mondo della politica la proposta di introdurre una norma per la tutela degli esercizi storici del Paese.


Il percorso legislativo è iniziato nei primi mesi del 2021 e ripreso con il Governo Meloni, la cui sensibilità ha consentito prima di inserire, nella relazione conclusiva dell’indagine parlamentare sul Made in Italy, un esplicito riferimento alle attività commerciali pregiate che caratterizzano le nostre città, con l’invito al Governo di tutelarle e valorizzarle. “Mi sono impegnato per far diventare legge la proposta delle attività storiche di Roma perché la ritengo una scelta doverosa. In un mondo in cui i giganti della rete distruggono il commercio tradizionale senza pagare tasse, in un mondo in cui anche sulle nostre strade l’attività di basso livello e di dubbia legalità occupano spazi un tempo riservati ad attività tradizionali e di qualità, ritengo necessario tutelare i negozi storici. Mi auguro che seguano presto provvedimenti attuativi di questa legge che ho voluto insieme a tanti colleghi del Parlamento e grazie allo sforzo dell’intera Forza Italia, per tutelare un’identità, una qualità, un’attività che dall’artigianato ricco di cultura diventa anche un’attività industriale oltre che commerciale”, precisa uno dei promotori dell’iniziativa Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. “Difendiamo marchi storici, difendiamo famiglie italiane che hanno creato lavoro e qualità, difendiamo realtà che è un onore salvaguardare. Siamo quindi tutti noi che ringraziamo questa associazione che ci ha spinto a questa scelta e ci ha consentito di tutelare una parte importante della realtà italiana”, aggiunge Gasparri.


Nell’occasione del forum è stato presentato il volume bilingue “Negozi Storici di Eccellenza di Roma” (Lozzi Editore, 2023) che esce in occasione del 15esimo anniversario dell’Associazione e va senz’altro considerato come un omaggio da parte degli esercizi storici alla “città eterna”. Il libro si propone di esplorare il mondo affascinante dei negozi storici, veri e propri tesori della nostra cultura e tradizione. Attraverso testi inediti e immagini suggestive, il volume guida il lettore alla scoperta di luoghi unici e irripetibili, che resistono al tempo e alle mode grazie alla passione e alla dedizione dei loro proprietari. “Abbiamo deciso di realizzare un libro sulle Attività Storiche di Eccellenza di Roma per raccontarle e farle conoscere sia ai residenti che alle persone in visita nella capitale. La Nostra Associazione vuole essere strumento di sostegno e sviluppo per il territorio. Non abbiamo la sola finalità commerciale. Vogliamo con le nostre attività sostenere le Istituzioni locali per migliorare la percezione e l’immagine di Roma, che è la città più bella del mondo. Il libro è così uno strumento per la nostra associazione e per Roma. Lo pubblichiamo ora non solo per i nostri 15 anni di storia ma anche e soprattutto perché abbiamo la finalità di sostenere la nostra città spesso criticata ma che ha grandissime potenzialità ed eccellenze in tutti i settori”, conclude Presidente dell’Associazione Negozi Storici Eccellenza di Roma.

Confindustria Romania lancia “VINO ACASA” e dialoga con la diaspora

Confindustria Romania lancia “VINO ACASA” e dialoga con la diasporaRoma, 15 mar. (askanews) – In una Romania che punta ad assumere un ruolo centrale nella regione dell’Europa centrorientale, consolidando il processo di modernizzazione e di crescita economica, migliorando e aumentando le infrastrutture e i servizi, resta una carenza di fondo: la manodopera. La mancanza di forza lavoro qualificata è da anni uno dei punti deboli del Paese che ha attratto negli ultimi decenni miliardi di investimenti stranieri, moltissimi dall’Italia, come dimostrano le cifre dell’interscambio e della cooperazione economica. Un problema che è sentito anche dalla vasta comunità di imprenditori italiani che operano in Romania: per questo Confindustria Romania ha lanciato ufficialmente il progetto “VINO ACASA”, indirizzato alla Diaspora romena in Italia.


L’evento, moderato da Askanews, si è svolto nella sede dell’Ambasciata di Romania a Roma ed è stato molto partecipato sia dalle principali associazioni di romeni in Italia sia dai rappresentanti dei maggiori investimenti italiani in Romania. “Il ritorno dei cittadini romeni dalla diaspora diventa fondamentale per far fronte alla crescita produttiva della Romania, che, come sappiamo, soffre di una certa carenza di manodopera – ha detto aprendo l’evento l’ambasciatrice di Romania Gabriela Dancau – . È per questa ragione che abbiamo accolto con entusiasmo l’iniziativa di Confindustria Romania, volta a stimolare il ritorno a casa dei romeni che vivono in Italia. Infatti, far conoscere le opportunità strategiche per rafforzare la crescita economica della Romania e sostenere il ritorno dei romeni dall’Italia a casa, in Romania, sono tra le priorità della nostra missione diplomatica”. Per l’ambasciatrice “l’esperienza e la competenza maturate dai romeni in Italia, indipendentemente dal settore di attività” sono “estremamente utili per lo sviluppo sostenibile della Romania” e “ci auguriamo che questo programma sia una soluzione attuabile per i romeni che vogliono tornare a casa e anche per le aziende romene e italiane in Romania, che possono beneficiare delle qualifiche e delle competenze acquisite dai nostri concittadini in Italia o in altri paesi”.


La mancanza di manodopera in Romania, rischia d’influenzare negativamente l’ingresso di nuovi investimenti nel Paese e lo sviluppo di quelli già presenti. Negli ultimi decenni milioni di cittadini romeni hanno lasciato il proprio Paese per trovare lavoro all’estero, anche in Italia. Oggi, molti di essi sarebbero pronti a tornare in Romania, portando il loro contributo al mercato del lavoro e alle aziende ma ritengono di non avere adeguate garanzie per il loro rientro in Patria, come è emerso dalle numerose domande poste al termine dell’incontro ai rappresentanti di Confindustria Romania e degli altri player che fanno parte del progetto: Mutua MBA, Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, Intesa Sanpaolo Bank Romania e Lidl Romania. “La mancanza di manodopera é un problema in tutta Europa. È come trovarsi di fronte ad una coperta corta che a seconda della direzione dei flussi migratori lascia scoperto un territorio piuttosto che un’altro – ha sottolineato il presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola – Con il nostro progetto ‘VINO ACASA’ abbiamo guardato ben oltre, analizzando il flusso migratorio naturale, costante e inarrestabile tra Romania, Italia e viceversa, che interessa ogni anno migliaia di cittadini romeni, ed é li dove abbiamo aperto un dialogo innovativo, costruttivo e indipendente con la comunità romena, al fine di preservare il più possibile, il capitale umano all’interno della filiera industriale italo-romena, sempre in ambedue i Paesi”.


Dopo Bertola hanno illustrato il programma alla platea Andrea Mazzola, amministratore delegato di Mutua MBA, Alexandra Mutiu – prorettore dell’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca, Filippo Sala, capo dipartimento Prodotti Bancari Retail di Intesa Sanpaolo Bank Romania, Adela Andreea Van Den Houten, rappresentante di Lidl Romania e Thomas Campaner, membro del Gruppo Tecnico Digital Innovation di Confindustria Romania che ha illustrato come poter presentare le proprie richieste e iscriversi al portale che è online. Confindustria Romania, che dal 2019 si è posta in prima linea per la risoluzione o la mitigazione del problema di mancanza di manodopera qualificata ha lanciato questo innovativo piano che punta a fornire una rete di garanzie a chi decide di rientrare. La messa a punto del Progetto “VINO ACASA” ha richiesto notevoli passaggi, tra cui l’analisi delle importanti proposte fatte in passato alla Diaspora, da parte delle istituzioni e dalle associazioni romene, la ricerca sulle professionalità più richieste, la composizione dei nuclei familiari che dalla Romania sono partiti all’estero, le motivazioni legate alla partenza e ai motivi ostativi del non rientro in Romania e soprattutto anche il nuovo contesto sociale ed economico del dopo pandemia.


L’architettura innovativa del Progetto “VINO ACASA” risiede sia nella sua completezza, con diverse proposte che convergono in un’unica progettualità, che nella considerazione verso tutto il nucleo familiare: lavoro, assistenza sanitaria e una casa moderna a condizioni favorevoli, il supporto formativo, anche universitario di alto livello, le semplificazioni burocratiche per formalizzare l’eventuale rientro in Patria. “VINO ACASA” è un’iniziativa promossa da Confindustria Romania in collaborazione con MBA Mutua, AMR -Associazione dei Comuni Romeni, Università Babes- Bolyai di Cluj Napoca e Banca Intesa Sanpaolo. Il Progetto è sostenuto come partner “Angel” da Lidl Romania.

Accordo SIMEST-Regione Sicilia per internazionalizzazione aziende

Accordo SIMEST-Regione Sicilia per internazionalizzazione aziendeRoma, 12 mar. (askanews) – SIMEST, la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che sostiene l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e la Regione Sicilia hanno sottoscritto oggi un accordo di collaborazione mirato a promuovere la presenza delle aziende siciliane sui mercati esteri. L’accordo è stato sottoscritto dall’Assessore alle attività produttive Edmondo Tamajo e dall’Amministratrice Delegata di SIMEST Regina Corradini D’Arienzo.


Il Protocollo definisce i termini della collaborazione che, nel rispetto delle procedure e competenze di ciascun ente, ha come principali obiettivi quello di analizzare e proporre congiuntamente iniziative a supporto dell’export delle imprese regionali, selezionare progetti meritevoli di finanziamento e supporto, monitorare lo sviluppo delle attività promozionali e diffondere la conoscenza degli strumenti per la crescita internazionale messi a disposizione da SIMEST. Verrà inoltre istituito un tavolo tecnico permanente tra SIMEST e Regione per coordinare le azioni e capitalizzare le reciproche competenze a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese e dell’economia siciliana nel suo complesso e sarà sottoscritto un protocollo operativo per potenziare lo sportello regionale Sprint Sicilia, con l’obiettivo di agevolare il percorso di apertura ai mercati esteri delle aziende dell’isola.


L’Assessore alle attività produttive, Edmondo Tamajo, ha dichiarato: “Le imprese che decidono di investire all’estero, spesso si trovano ad affrontare delle sfide legate alle elevate barriere informative, che riflettono diversità culturali, legislative e ostacoli burocratici. Con la sottoscrizione di questo accordo con SIMEST, la Regione Sicilia vuole potenziare le proprie politiche di sostegno all’internazionalizzazione, rendendo più facile il percorso delle imprese siciliane sui mercati esteri e favorendo, così, i processi di “learning-by-exporting”, “learning by investing” e la contaminazione di capacità e competenze”. L’Amministratrice Delegata di SIMEST, Regina Corradini D’Arienzo, ha dichiarato: “La collaborazione con la Regione Sicilia è strategica per supportare le imprese siciliane nei processi di internazionalizzazione. Si tratta di un impegno che rafforza il sostegno fornito negli ultimi due anni alle oltre 200 PMI siciliane già partner di SIMEST, con finanziamenti per circa 60 milioni a tasso agevolato rivolti a investimenti in digitalizzazione e green nonché investimenti in capitale umano, allo sviluppo dell’e-commerce e alla partecipazione a fiere di carattere internazionale. Sono certa che questo importante accordo potenzierà l’impegno comune a sostenere la competitività all’estero del Made in Italy del territorio, attraverso un modello sempre più sostenibile che rafforzi la competitività delle filiere produttive, con un maggior focus sulle PMI del Sud Italia.”

Ambasciata Italia a Bucarest: seminario su cybersecurity ed eccellenza nel business

Ambasciata Italia a Bucarest: seminario su cybersecurity ed eccellenza nel businessRoma, 11 mar. (askanews) – Il Sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Maria Tripodi, su delega del Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, ha aperto a Bucarest il seminario “La sicurezza informatica: condizione necessaria per l’eccellenza nel business” che si è svolto presso l’Ambasciata d’Italia in Romania, come si legge sulla pagina Facebook della sede diplomatica.


Si tratta di un’iniziativa che si inserisce in un contesto di consolidata cooperazione bilaterale nel campo della cyber security, come risulta evidente dalla recente firma – nell’ambito del Summit intergovernativo di Roma – di un protocollo d’intesa tra l’Autorità Nazionale Cyber Agenzia per la Sicurezza e l’agenzia controparte rumena, che provvede allo scambio di informazioni e analisi sulle minacce informatiche. Tripodi sui suoi social ha scritto: “Giornata intensa con Antonio Tajani. In visita all’European Cybersecurity Competence Centre (ECCC), Competente per il rafforzamento delle capacità infrastrutturali nel campo cibernetico e diretta da Luca Tagliaretti. Una conferma dell’importante ruolo che l’Italia ha in questo settore”.


E ancora presentando il seminario: “Su delega del vicepremier e Ministro Antonio Tajani ho aperto a Bucarest, il seminario ‘Cybersicurezza: condizione imprescindibile per l’eccellenza aziendale’ iniziativa che si inserisce in un contesto di rafforzata collaborazione bilaterale nel campo della sicurezza cibernetica” tra i due Paesi. L’ambasciatore d’Italia in Romania, Alfredo Maria Durante Mangoni, sul suo profilo Linkedin, ha spiegato che la sede diplomatica italiana ha organizzato due iniziative dedicate alla sicurezza cyber, “fondamentale per sviluppare un ecosistema innovativo bilaterale tra Italia e Romania all’insegna di nuovi partenariati industriali”. “Alla Residenza d’Italia abbiamo ospitato un seminario volto a sensibilizzare le aziende italiane qui operanti sulla sicurezza cibernetica, cogliendo le occasioni fornite dalla presenza in Romania di attori qualificati e finanziamenti ad hoc”, evento aperto da Tripodi nel corso del quale Tagliaretti si è soffermato sugli strumenti che l’ECCC mette a disposizione delle imprese.


Nel corso dell’incontro la responsabile Romania della BEI, Lara Tassan Zanin, ha illustrato le iniziative di supporto della Banca per la transizione digitale, focalizzandosi sugli aiuti finanziari dedicati al settore della sicurezza e la responsabile Cybersecurity di EY Romania e Sud-Est Europa, Catalina Dodu, ha fornito un quadro esaustivo dei punti di forza del mercato romeno e delle sfide da raccogliere anche in ambito regionale per le imprese. “In seguito il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, da me accompagnato, ha visitato l’ECCC, assieme ai Sottosegretari Tripodi e Barachini e alla Presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato Stefania Craxi. In tale occasione abbiamo posto le premesse per l’istituzione di un quadro di collaborazione fra il Centro e la nuova Unità per l’Innovazione Tecnologica e la Sicurezza Cibernetica del MAECI”, ha aggiunto l’ambasciatore.


“Intendiamo continuare a favorire opportunità di collaborazione per le nostre aziende, con attori sia pubblici sia privati, in un settore determinante per il futuro dell’industria europea”, ha concluso nel post commentando le due iniziative collegate alla firma a Roma, a margine del Vertice Intergovernativo, tra l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e l’omologo Direttorato Nazionale romeno DNCS.

Accordo tra SIMEST e Regione Umbria per internazionalizzazione

Accordo tra SIMEST e Regione Umbria per internazionalizzazioneRoma, 11 mar. (askanews) – SIMEST, la società per l’internazionalizzazione delle imprese del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, e Regione Umbria hanno sottoscritto oggi un accordo di collaborazione a supporto della crescita dei mercati esteri delle imprese del territorio.


L’intesa è stata sottoscritta dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e dal Presidente di SIMEST, Pasquale Salzano. Con l’accordo si avvia un’attività sinergica volta a promuovere nuove iniziative a sostegno dell’internazionalizzazione delle aziende regionali e delle rispettive filiere produttive in tutti i Paesi in cui opera SIMEST al fine di aumentare il grado di penetrazione del Made in Italy nei mercati esteri e il livello delle esportazioni delle imprese del territorio.


A tal fine, SIMEST e Regione Umbria si attiveranno per selezionare e valutare congiuntamente la realizzazione di progetti imprenditoriali volti alla crescita estera delle aziende tramite il ricorso agli strumenti finanziari di SIMEST. Saranno promossi inoltre tutti gli strumenti di finanza agevolata e supporto all’export ed equity gestiti da SIMEST così come l’organizzazione di incontri formativi con le aziende. A tal fine le due istituzioni si impegnano a realizzare un programma specifico di incontri, riservato alle imprese, attraverso webinar o eventi.


Le parti collaboreranno all’organizzazione di eventuali missioni all’estero per le aziende del territorio, anche in occasione di eventi internazionali di particolare rilievo. La Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei ha dichiarato che “La firma di quest’oggi è un fondamentale tassello verso quel necessario processo di internazionalizzazione delle imprese umbre. Un percorso che abbiamo avviato da tempo al fine di accompagnare le nostre realtà imprenditoriali nei mercati esteri. Le produzioni umbre spesso sono delle vere e proprie eccellenze ben esportabili sui mercati internazionali. Il protocollo odierno sarà sicuramente un ulteriore stimolo e un concreto sostegno in tal senso.”


Il Presidente di SIMEST, Pasquale Salzano, ha dichiarato: “L’accordo sottoscritto oggi è frutto di una preziosa collaborazione istituzionale fra SIMEST e Regione Umbria, per lo sviluppo internazionale delle imprese del territorio. La gestione dei fondi di finanza agevolata per conto della Farnesina ha permesso a SIMEST di sostenere un ampio portafoglio di progetti in favore di 15.200 aziende in 125 Paesi, a cui si aggiungono 220 operazioni di ingresso nel capitale. Solo a partire dalla pandemia, SIMEST ha concesso finanziamenti agevolati per 2,5 miliardi di euro a oltre 7mila PMI italiane. Si tratta di volumi ingenti, che evidenziano il ruolo che la società riveste per la crescita estera del settore produttivo. La firma di oggi ci permetterà di continuare a supportare le aziende del territorio, rafforzando ulteriormente il nostro impegno per l’innovazione e per la competitività internazionale delle imprese umbre”. Michele Fioroni, Assessore allo Sviluppo economico della Regione Umbria, ha dichiarato: “Rinnoviamo oggi una salda collaborazione tra Regione Umbria e Simest rinforzando le nostre politiche di supporto all’internazionalizzazione in un tessuto economico, quello umbro, che si avvicina ancora con timore ai mercati esteri. Ampliamo quindi con Simest gli strumenti a supporto, sempre più flessibili e differenziati, che accompagnino le imprese ad implementare la competitività. Un tassello fondamentale nell’ampia manovra sull’internazionalizzazione messa in campo dalla Regione, che punta soprattutto a rafforzare le competenze dei nostri imprenditori in materia di export e ad incrementare le sinergie tra la strumentazione nazionale e regionale. L’Umbria, come in altri ambiti, anche in materia di export può ambire ad essere protagonista dei grandi mercati”.