Arnaboldi (AmCham): Usa tra più significativi investitori in ItaliaMilano, 6 dic. (askanews) – “In un momento storico così geo-politicamente complesso, l’American Chamber of Commerce in Italy testimonia plasticamente quanto le solide relazioni diplomatiche ed economiche fra Stati Uniti d’America e Italia generino risultati incoraggianti nell’ottica di un futuro positivo e propositivo”. Così Luca Arnaboldi, presidente di AmCham Italy intervenendo il 4 dicembre a Milano al “Transatlantic Award Gala Dinner” organizzato dall’American Chamber. “Grazie al coinvolgimento e alla sensibilizzazione delle principali aziende internazionali, attente a tutti quei cambiamenti che vedono inclusione, ambiente e sostenibilità al centro di un approccio del fare sempre più innovativo, oggi è possibile guardare a un domani promettente e fecondo. Le attività commerciali transatlantiche sono ulteriormente cresciute, gli Stati Uniti sono tra i più significativi investitori nel nostro Paese, dimostrando come l’Italia diventi sempre più capace di integrarsi, anche nel mercato nordamericano con numeri in perenne crescita e consolidamento. Un grazie speciale anche alle Istituzioni Americane e Italiane che ci supportano costantemente ed efficacemente nel nostro impegno a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per gli interessi americani in Italia nel nostro Paese e di quelli italiani negli USA, nell’auspicio solenne che il 2024 possa essere un anno di pace, prosperità e sviluppo sostenibile”.
Arte, a Porta di Milano a Malpensa apre “Gate of Heaven” di DynysMilano, 19 ott. (askanews) – Gate of Heaven è il nuovo progetto espositivo di Chiara Dynys, in programma da oggi 19 ottobre 2023 presso la Porta di Milano al Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa, a cura di Giorgio Verzotti.
La Porta di Milano di Chiara Dynys rimanda immediatamente al significato di un luogo come l’aeroporto, che rappresenta e incarna il senso del viaggio, della partenza e del ritorno. Quello che l’esposizione suggerisce è il momento del transito, e quindi quella sensazione che ogni volta si prova quando attraversiamo una soglia per raggiungere un orizzonte inedito. Nel libro di Daniele Del Giudice “Staccando l’ombra da terra” l’autore parla della gioia che si prova a staccare l’ombra da terra ma anche del panico che invade. Attraversare la soglia – superare i propri limiti – ogni giorno è un rischio, una sfida verso se stessi; ed ecco che Chiara Dynys ripropone la metafora del senso del passaggio attraverso Gate of Heaven, l’immagine di un grande portale, simbolicamente costituito dalle luci delle piste di atterraggio gialle e rosse degli aeroporti.
L’esposizione inoltre, in primo piano, presenta sette porte di vetro di Murano fuso, dal titolo Giuseppe’s Door, che simboleggiano, con colori diversi e attraverso la magica opalescenza del vetro illuminato, le sette porte di Milano che sono il vero accesso alla città. Le sette sculture, realizzate da Berengo Studio, Murano e messe a disposizione per il progetto da Building, Milano accompagneranno il passeggero/visitatore verso la porta di entrata e/o di uscita del più grande aeroporto di Milano, in base alla personale destinazione di ognuno. Come afferma Verzotti, curatore della mostra: “L’arte non è consolatoria, ma può essere salvifica per quella ‘promesse de bonheur’ che sempre mantiene. La promessa di Chiara Dynys nega l’omologazione, le sue sculture si distinguono l’una dall’altra per i colori, tutti diversi, enfatizzati dai fasci di luce che li colpiscono direttamente nello spazio buio, sottolineando anche la trasparenza del vetro e la reazione diversa di ciascun colore alla luce”. Accompagnato da un catalogo con diversi interventi fra cui testi di Luciano Bolzoni, responsabile Art and Cultural Project SÈA, Angelo Crespi, Presidente del MA*GA e Giorgio Verzotti. Un ulteriore prezioso contributo è quello dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, che parla di come la figura di Chiara Dynys abbia “arricchito la scena artistica sin dagli anni ’90 con una produzione che indaga l’atteggiamento dell’uomo nei confronti del reale, attraverso l’utilizzo di materiali che spaziano dalla luce al vetro, agli specchi, ai tessuti, ai video e alla fotografia”.
Lombardia, futuro al centro del summit dei giovani imprenditoriMilano, 22 set. (askanews) – Si è svolto oggi, presso l’Università degli Studi di Brescia, il secondo Regional Summit dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia, organizzato in collaborazione con i Gruppi Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia. L’incontro ha visto confrontarsi imprenditori, istituzioni e protagonisti del territorio lombardo su tematiche strategiche per la competitività e lo sviluppo della Lombardia dei prossimi decenni: capitale umano, intelligenza artificiale, politiche demografiche, finanza, sostenibilità ambientale e sociale.
Il dibattito ha avuto come filo conduttore gli spunti e le proposte dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia presentate dal Presidente Jacopo Moschini nel suo intervento di apertura: “Guardando al presente le sfide congiunturali dell’Italia sono legate ai salari e al potere d’acquisto delle famiglie eroso dall’inflazione, ai tanti giovani NEET, al costo del denaro crescente che sta frenando gli investimenti e la liquidità delle imprese. Oggi, però, i Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia hanno voluto volgere lo sguardo al futuro, consapevoli che il declino demografico e il calo dell’attrattività necessiti di interventi forti e condivisi da tutti gli attori del territorio, ma soprattutto di un aggiornamento del modello organizzativo della nostra società. Il modello che abbiamo in mente deve adattarsi alle sfide e alla rapidità dei cambiamenti contemporanei e si può riassumere nell’espressione ‘Economia dei Dati’, in grado di valorizzare attraverso l’Internet of Things, l’Intelligenza Artificiale e il Cloud le informazioni raccolte da imprese e pubbliche amministrazioni in ogni ambito della società civile” ha concluso Moschini. “L’equità generazionale e il gender equality sono grandi sfide su cui le imprese possono dare un contributo significativo. Equità che, per noi, passa dal lavoro e dalle opportunità e che nelle aziende può essere raggiunta, ad esempio, con il ricambio generazionale: un fenomeno economico ma anche culturale e sociale dove il 65% delle imprese con fatturato superiore ai 20 milioni di euro è costituito da aziende familiari”, ha dichiarato il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Riccardo Di Stefano. “Ma soprattutto attraverso le competenze e la formazione di collaboratori e manager, cruciali per governare evoluzioni chiave quali digital transformation e sostenibilità. Con la nascita di nuove imprese, come fa il Movimento dei Giovani Imprenditori di Confindustria che le inserisce, con progetti mirati, in processi di upscaling e affiancamento ad imprese mature. Passando per l’attrazione di giovani talenti in azienda che, poi, dobbiamo riuscire a trattene. E con uno sguardo particolare alle donne. Per raggiungere la gender equality, infatti, occorrono interventi strutturali che coinvolgano tanto la scuola quanto il mondo del lavoro e del welfare”.
“Le principali sfide tecnologiche, così come quelle sociali, vanno affrontate con persone preparate e in grado di gestire e non subire il cambiamento. Per questo l’Italia deve investire sul sistema educativo e attivare quelle riforme che accompagnino i nostri giovani al futuro con una formazione di qualità”, ha detto Giovanni Brugnoli, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano. “Tra le recenti riforme, di grande importanza è quella sulla filiera tecnico-professionale, perché offrirà alle imprese la possibilità di collaborare in modo strutturale con le scuole, anche attraverso vere e proprie docenze, e andrà a integrare nella filiera tecnico-professionale il modello – che funziona – degli ITS Academy, che in Lombardia ha molte eccellenze e che è un riferimento per l’intero Paese”.
Timmermans a commemorazione 79° anniversario eccidio di CibenoMilano, 10 lug. (askanews) – Domenica 9 luglio, il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Frans Timmermans ha partecipato alla commemorazione del 79° anniversario dell’eccidio di Cibeno.
La cerimonia si è tenuta presso l’ex campo di concentramento di Fossoli a Carpi (Modena), alla presenza dei familiari delle vittime e delle autorità locali. L’eccidio è stato definito “l’atto più efferato commesso nell’Italia occupata dalle SS su persone internate in un campo di concentramento”.
Helsinki apre la strada da precursore del business circolareMilano, 17 mag. (askanews) – Helsinki apre la strada come precursore del business circolare. La capitale finlandese ospita il World Circular Economy Forum WCEF2023 dal 30 maggio al 2 giugno 2023. Il forum riunisce i principali attori mondiali dell’economia circolare per presentare e cercare soluzioni aziendali e governative. È risaputo che la transizione verso un’economia circolare è imperativa, ma il mondo ha bisogno di esempi. Il World Circular Economy Forum si concentrerà su come realizzare la transizione, accelerarando un futuro che rafforzi il benessere anche della natura. L’evento di quest’anno si concentrerà quindi su quali soluzioni di economia circolare sono più adatte a prevenire la perdita di biodiversità.
“È meraviglioso e importante riunire a Helsinki i principali attori mondiali dell’economia circolare”, afferma Kari Herlevi, Direttore della Global Cooperation on Sustainability Solutions di Sitra. “Le soluzioni dell’economia circolare possono aumentare la resilienza delle società alle crisi e costruire le basi per la prosperità futura. Dobbiamo agire anche perché la crisi climatica e la perdita di biodiversità non aspetteranno. Esistono già molte soluzioni di economia circolare, ma lavorando insieme possiamo accelerarne l’adozione in tutto il mondo”. In un’economia circolare, i materiali e il valore che contengono vengono sempre riutilizzati. Il forum presenterà anche fattori di cambiamento da tutto il mondo, creerà collaborazione e sfrutterà la comunità dell’economia circolare per accelerare il cambiamento necessario negli anni a venire.
Il World Circular Economy Forum riunisce imprese, finanzieri e giovani in particolare per esplorare il potenziale delle situazioni emergenti di economia circolare. L’economia circolare è ormai una preoccupazione globale, ma sono necessari diversi tipi di soluzioni in diverse parti del mondo. Il principio è però lo stesso: ottenere di più da ciò che già c’è, con meno sprechi e meno impatto sulla natura.
Al Franco Parenti imperdibile tributo di Gioele Dix a GaberMilano, 12 mag. (askanews) – “Vedere Giorgio Gaber a teatro era un’esperienza che ti segnava. Niente a che vedere con un comune spettacolo o concerto.Sul palco sprigionava energia pura”. In occasione del ventennale della scomparsa, Gioele Dix rende omaggio al talento inimitabile di Giorgio Gaber, l’artista da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che – per citare le parole di una sua canzone – “stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo”.
Grazie alla sua sensibilità (e a quella del suo straordinario compagno di scrittura Sandro Luporini) Gaber ha saputo intercettare gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta, spesso anticipandone contraddizioni e cambi di rotta. E “grazie alla sua potenza espressiva – spiega Gioele Dix – sapeva dare corpo alle parole come nessun altro. Era capace di farti ridere, emozionare, indignare. Era un pensatore e un incantatore. Andavi a vederlo una volta e volevi tornare a rivederlo una seconda e poi una terza. Nei primi anni settanta sono stato uno sfegatato gaberiano, uno dei tanti”. “Ma per fortuna che c’era il Gaber” è il più recente di una serie di tributi che Gioele Dix, a partire dal 2004, anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese del quale è stato convinto ammiratore fin dall’adolescenza.
Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro-canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati. Decisivo è stato per realizzarlo l’apporto della Fondazione Gaber, che ha svelato l’esistenza di questi preziosi materiali e li ha messi a disposizione del progetto. Ma per fortuna che c’era il Gaber è dunque uno spettacolo assolutamente speciale, appassionato e originale, nel quale convivono sorprese (un esilarante monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre) e rievocazioni personali (il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre), brani d’annata (Il Riccardo, Barbera e champagne) e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica (Appunti di democrazia).
In scena nella doppia veste di attore e di cantante, Gioele Dix è accompagnato da due eccellenti musicisti, Silvano Belfiore al pianoforte e Savino Cesario alle chitarre, entrambi complici da anni delle sue affettuose scorribande gaberiane.
Milano, 23 mar. (askanews) – Dalle terre selvagge dell’Alaska e la lussureggiante costa dell’Oregon, agli antichi canyon del sud-ovest e alle dolci colline dell’Appalachian Trail, il film “Into Nature’s Wild” è un viaggio emozionante non-stop in kayak, treno, bicicletta, mongolfiera e altro ancora, che esplora il fascino trasformativo dei luoghi selvaggi e la connessione che tutti condividiamo con il mondo naturale. La pellicola, diretta dal candidato all’Oscar Greg MacGillivray, è stata presentata in anteprima per la stampa a Milano, in un racconto degli Stati Uniti davvero diverso e unico.
Accompagnato dalla voce del premio Oscar Morgan Freeman, lo spettatore scopre la bellezza degli Usa grazie a una guida d’eccezione: John Herrington, il primo astronauta nativo americano della storia. Il film è una celebrazione della natura americana e della connessione tra gli esseri umani e il mondo naturale. Ma l’aspetto ancora più interessante è il riconoscimento della saggezza delle popolazioni indigene all’interno della narrazione. In primis Herrington che è stato il primo esponente di una tribù di nativi americani riconosciuta a livello federale (Chickasaw) a viaggiare nello spazio. La sua storica missione sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è stata il culmine di anni di esperienza e formazione e ha fornito a Herrington stesso una prospettiva unica.
Come spiega ad askanews Mathura Premaruban, Head of Global Communication Brand USA, il film è una storia affasciante che ci spiega la varietà di paesaggio naturale degli Stati Uniti d’America: “Siamo molto orgogliosi di essere una nazione di storytellers. E questo è quello che fa il film: racconta bellissime storie dei paesaggi americani. E penso che le persone non sappiano quanto c’è ancora da scoprire: conosciamo tutti le grandi città, San Francisco, L.A., New York City, ma c’è ancora molto da scoprire”. Le altre compagne di viaggio di Herrington sono Ariel Tweto, pilota dell’Alaska, personaggio televisivo e presidente e membro fondatore di Popping Bubbles, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla prevenzione dal suicidio e ad aiutare le persone delle comunità rurali a superare le barriere; nonché l’escursionista su lunghe distanze e da record Jennifer Pharr Davis.