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Geopolitica e “nucleare italiano”, a Pavia un convegno dedicato

Geopolitica e “nucleare italiano”, a Pavia un convegno dedicatoMilano, 5 apr. (askanews) – Il 15 aprile presso il Polo didattico del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Pavia appuntamento con l’edizione tecnico scientifica della intelligence week, promossa da iWeek, joint venture di V&A – Vento & Associati e Dune Tech Companies, con il titolo “Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico”. Cinque i panel che si terranno nella giornata a partire dalle ore 9, con diversi protagonisti del mondo produttivo, dell’energia, dell’università e della finanza, che toccheranno i temi delle prospettive economiche, della ricerca scientifica, della formazione, del decommissioning e dello scenario geopolitico.


La possibilità del ritorno all’utilizzo dell’energia nucleare in Italia dettata dalle difficoltà di un contesto internazionale sempre più incerto, che mette a rischio la sicurezza energetica nazionale, sarà al centro di quest’ultimo panel, intitolato “Lo scenario geopolitico: sviluppo, innovazione e futuro del nucleare”. Moderato dal vice caposervizio di Radiocor – Il Sole 24 Ore Cheo Condina, la tavola rotonda vedrà la partecipazione di Riccardo Casale, già EURATOM, Simone Crolla, Managing Director dell’American Chamber of Commerce, Silvia Fregolent, Senatrice del gruppo Italia Viva, Piero Martin, Professore di Fisica sperimentale dell’Università di Padova, e Carlo Massagli, Presidente di Sogin, la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani, della gestione dei rifiuti radioattivi e di localizzare, realizzare e gestire il Deposito Nazionale per questo genere di rifiuti all’interno di un Parco Tecnologico. Gli interventi offriranno uno sguardo sullo stato dell’arte della produzione di energia nucleare nel mondo e delle principali innovazioni tecnologiche in atto, con un focus sulle politiche europee, le nuove realtà imprenditoriali italiane e sulla filiera nazionale del settore. Già presente in 32 Paesi con una capacità totale di 413 Gigawatt e un numero crescente di nuove centrali annunciate, l’energia nucleare contribuisce notevolmente a creare sistemi elettrici sicuri, differenziati e a basse emissioni di CO2 ed è chiamata pertanto a svolgere un ruolo determinante nel contesto della transizione energetica, dicono gli organizzatori.


Inoltre, la crescente domanda dei cittadini e dei settori industriali nei riguardi di energia sicura e a costi sostenibili sta reindirizzando i decisori politici e le opinioni pubbliche verso l’adozione del nuovo nucleare nel mix energetico, anche alla luce delle crisi in atto in Medio Oriente e in Ucraina che rischiano di compromettere per il nostro Paese l’accesso stabile alle fonti di approvvigionamento dei tradizionali combustibili fossili, spiegano. In particolare, tra i vari interventi, Simone Crolla riporterà la visione degli Stati Uniti d’America e dei suoi cittadini nei confronti del nucleare, che negli Usa genera un quinto dell’energia complessiva, e accennerà alle diverse partnership in corso tra realtà americane e italiane nello sviluppo di nuove tecnologie così come alle implicazioni geopolitiche del ricorso a questa fonte energetica; il professor Piero Martin affronterà invece il ruolo dell’energia nucleare e delle sue diverse tecnologie, dalla fissione alla fusione, in vista del conseguimento entro il 2050 dell’obiettivo europeo previsto dal Green Deal; la Senatrice Silvia Fregolent ripercorrerà la vicenda del nucleare in Europa, con i differenti percorsi scelti dai paesi fondatori come Italia, Francia e Germania, e parlerà del cambiamento di opinione, soprattutto fra le giovani generazioni, verso un maggiore consenso nei confronti dell’utilizzo dell’energia atomica; il Presidente Carlo Massagli, infine, farà una panoramica delle nuove tecnologie disponibili con un focus sull’Italia e le sue peculiari esigenze.


“Le tecnologie innovative degli Small Modular Reactors e dei Micro Modular Reactors – commenta al riguardo Andrea Vento, CEO di V&A – Vento & Associati e di iWeek – appaiono più evolute in termini di sicurezza e di adattabilità alle esigenze territoriali italiane e prefigurano un utilizzo più flessibile di questa fonte energetica, con minori investimenti e tempi di realizzazione e la capacità di essere funzionali alle industrie e ai distretti energivori”. “Il nucleare quale fonte di energia – dichiara il Presidente di Sogin Carlo Massagli in vista di questo appuntamento – assume vieppiù importanza, sia per ragioni legate alla sicurezza energetica, sia per gli incombenti impegni climatici. Sarà molto interessante, in occasione di questa nuova edizione di iWeek – – osserva il Presidente Massagli – esaminare le più recenti evoluzioni, a livello globale, europeo, ed italiano, relativamente alle nuove tecnologie, da quelle modulari fino all’impiego prospettico della fusione. Molto interessante infine l’Alleanza Industriale Europea per gli SMR, che vede in scadenza il bando di adesione lanciato da Bruxelles”.


L’agenda completa è disponibile in allegato e per registrarsi visitare il sito dedicato www.i-week.it. L’edizione tecnico scientifica di iWeek “Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico” è realizzata con il sostegno di Sogin, Edison, Enel, Transmutex e Protex Italia, con i patrocini della Giornata Nazionale del Made in Italy, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Università degli Studi di Pavia, di Regione Lombardia, della Provincia di Pavia, del Comune di Pavia, Assolombarda, Il Collegio Fondazione Ghislieri, Fondazione Sorella Natura.

”Operazione satellite”, ciò che non si vede della guerra in Ucraina

”Operazione satellite”, ciò che non si vede della guerra in UcrainaMilano, 12 mar. (askanews) – Non solo soldati, navi e droni. Il conflitto in Ucraina è stato combattuto, sin dall’occupazione russa della Crimea, anche nello spazio con attacchi ai satelliti civili e militari. Il libro-inchiesta “Operazione satellite” del giornalista Frediano Finucci, a capo della redazione economia ed esteri de La7, presentato al Parlamento Europeo di Bruxelles e all’Istituto Italiano di Cultura di Londra, sarà al centro dell’incontro del 19 marzo, alle 18 presso la Fabbrica del Vapore, a Milano. Nell’ambito dei Salotti dell’Intelligence, l’incontro sarà moderato dal giornalista e saggista Andrea Vento, e vedrà la partecipazione dell’autore Frediano Finucci, con relatori Novica Mrdovic Vianello, CEO e general Partner Add Value & Star Tech Ventures e (in collegamento) Simonetta Di Pippo ‘Professor of Practice of Space Economy’, direttrice SEELab SDA Bocconi e l’astronomo Marco Langbroek che insegna alla Delf Techinical University una disciplina chiamata “space situational awarness”, ovvero la caccia ai satelliti.


In “Operazione Satellite” Finucci per la prima volta ricostruisce, con documenti inediti e fonti esclusive, le incredibili e pressoché sconosciute schermaglie a centinaia di chilometri di distanza dalla terra. Un’inchiesta rigorosa e divulgativa che svela e spiega le ultime tecnologie satellitari, un tempo riservate solo a militari e governi, oggi disponibili anche a utenti non specialisti, con risvolti economici, sociali e geopolitici finora impensabili. Il libro ricostruisce un episodio poco conosciuto e misterioso: l’improvviso blackout (13 ore) dell’intera costellazione GLONASS (24 satelliti) ossia il GPS russo in dotazione alle forze armate di Mosca, giusto 14 giorni dopo il referendum sulla Crimea del 2014. Eventi immediatamente precedenti, evidenze tecniche, pareri attendibili ed una ricerca sui media occidentali e russi condotta anche con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, consentono di formulare una concreta ipotesi.


Tra gli altri il capitolo 5 ricostruisce nei dettagli l’attacco informatico russo alle infrastrutture satellitari ucraine poche ore prima dell’inizio dell’invasione militare in Ucraina (24 febbraio 2022) e le successive, pesanti conseguenze nelle infrastrutture civili di molti paesi occidentali, Italia inclusa. E ancora il ruolo di Elon Musk o come la Russia negli anni passati abbia mandato in orbita dei satelliti “fantasma” per intercettare e disturbare le comunicazioni dei satelliti occidentali, e ancora come la Cina negli anni passati abbia condotto esperimenti con la Russia per il disturbo delle comunicazioni satellitari, tecniche che Pechino potrebbe replicare, con apposite strutture, in caso di invasione dell’isola di Taiwan.


Gli ultimi capitoli illustrano in modo divulgativo ma rigoroso le ultime tecnologie satellitari (osservazione della terra e intelligenza artificiale) che per la prima volta nella storia consentono ai comuni cittadini di osservare quello succede in ogni parte del globo in tempo più o meno reale. Una possibilità sinora riservata ai militari o agli enti governativi, una rivoluzione tecnologica poco conosciuta, ma che sta già avendo importanti e finora impensabili implicazioni economiche, sociali e geopolitiche. Infine, il libro mette in guardia sui rischi dovuti all’immenso potere che stanno accumulando le tre società tecnologiche più concentrate sulla Space Economy, con applicazioni divenute indispensabili per cittadini e Stati Sovrani: Google, Amazon e specialmente Starlink/Space X di Elon Musk, il vero uomo da tenere seriamente d’occhio.

Noseda: i miei musicisti suonano Shostakovich pensando a Navalny

Noseda: i miei musicisti suonano Shostakovich pensando a NavalnyMilano, 25 feb. (askanews) – “Ho avuto molti musicisti che sono venuti da me dicendo: le voglio dire che io prima di suonare la Quinta di Shostakovich dedicherò un pensiero a Navalny”. Così in un’intervista esclusiva al Tg2 Gianandrea Noseda, 59 anni, milanese, uno dei più grandi direttori d’orchestra viventi, da sette anni alla guida della National Sinphony Orchestra di Washington con cui stasera torna al teatro alla Scala, nella sua Milano per un concerto unico all’interno della stagione della Filarmonica.


“Quello che la musica può fare, il suo grande potere è quello di parlare ai cuori e alla mente delle persone”, ha detto al Tg2. Le sinfonie scelte per il concerto sono del compositore americano Carlos Simon, di Beethoven e di Shostakovich, musicista russo censurato dal regime di Stalin. “Come poter sopravvivere senza negare chi si è come artisti? Questo è costato moltissimo a Shostakovich” ha aggiunto il maestro spiegando che la storia si ripete, soprattutto in Russia, paese dove ha lavorato e che conosce bene. La censura, l’oppressione, la libertà negata. E un nome su tutti: Navalny.

Milano, Boston Consulting Group ospita convegno sulle smart city

Milano, Boston Consulting Group ospita convegno sulle smart cityMilano, 29 gen. (askanews) – In città sempre più congestionate a causa di un progressivo inurbamento – stime ONU prevedono il trasferimento di 2,5 miliardi di persone nelle aree urbane entro il 2050 – l’alternativa tra imposizioni restrittive sul traffico e il caos è il modello delle smart cities, capace di rendere più efficiente e sostenibile la mobilità urbana anche attraverso l’impiego massiccio del digitale e dell’Intelligenza Artificiale.

La smart city è pertanto un’opportunità per aziende leader ed emergenti per ripensare la mobilità urbana e adattare i modelli di business a un mercato in profondo cambiamento. Il prossimo 31 gennaio alle 17.30 ne parleranno, tra gli altri, il presidente di ACI Infomobility, Geronimo La Russa, il presidente e Ceo di Ferrovie Nord Milano, Andrea Gibelli, e il managing director di AmCham Italy, Simone Crolla, nel talk “Intermodalità e Smart Cities: il futuro della mobilità” promosso da AmCham nella sede di Boston Consulting Group a Milano in via Ugo Foscolo, 1.

Crolla (AmCham): le ‘smart city’ potranno cambiarci la vita

Crolla (AmCham): le ‘smart city’ potranno cambiarci la vitaMilano, 27 gen. (askanews) – “Secondo le Nazioni Unite, la popolazione mondiale raggiungerà 9,8 miliardi di abitanti entro il 2050: questa crescita avverrà principalmente nelle aree urbane” e “si stima infatti che entro lo stesso anno 2,5 miliardi di persone si trasferiranno da zone rurali in zone urbane”. Lo dichiara Simone Crolla, Consigliere Delegato AmCham Italy, Associazione senza scopro di lucro affiliata alla US Chamber of Commerce di Washington D.C., la Confindustria statunitense. “In risposta a questo fenomeno – continua – sta nascendo il concetto di ‘smart city’, un nuovo modello di città per rendere più efficiente e sostenibile la mobilità urbana, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini nelle città del futuro, perché siano sempre più intelligenti, la mobilità dovrà rispondere a nuovi bisogni dei cittadini, a esigenze di sostenibilità ambientale e a criteri di efficienza ed intermodalità. Pertanto, la smart city rappresenta un’opportunità per aziende leader ed emergenti per ripensare la mobilità urbana e adattare i modelli di business esistenti a un mercato in profondo cambiamento”.

Dedicato al futuro della mobilità, il convegno “Intermodalità e Smart Cities: il futuro della mobilità” si terrà il 31 gennaio presso il Boston Consulting Group a Milano. L’evento si aprirà con i saluti introduttivi di Emmanuel Conte, Assessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare del Comune di Milano. Successivamente interverranno Emmanuel Becker, Managing Director Equinix; Andrea Chiappetta, Principal Boston Consulting Group; Andrea Gibelli, Presidente e CEO FNM; Geronimo La Russa, Presidente ACI Infomobility; Alessandro Lega, Managing Director Legal South Europe e Presidente CdA FedEx Italy; Gianmarco Lucchini, Managing Director AECOM Italy, moderati dalla giornalista Camilla Conti.

AmCham organizza l’incontro del 31 gennaio in collaborazione con Boston Consulting Group, Equinix e Intesa Sanpaolo, il primo appuntamento del 2024 del ciclo di incontri dal titolo “Walk The Talk. Conversations with inspiring leaders” giunto alla sua quarte edizione. Dedicato al futuro della mobilità, il convegno sarà occasione per comprendere quali siano le principali applicazioni di mobilità nelle smart cities e le loro prospettive di crescita. Quali dimensioni rendono una città “smart” e quali sono gli esempi più virtuosi di smart city nel mondo, le strategie collaborative più diffuse nel contesto della mobilità per la smart city e le iniziative più promettenti.

Arnaboldi (AmCham): Usa tra più significativi investitori in Italia

Arnaboldi (AmCham): Usa tra più significativi investitori in ItaliaMilano, 6 dic. (askanews) – “In un momento storico così geo-politicamente complesso, l’American Chamber of Commerce in Italy testimonia plasticamente quanto le solide relazioni diplomatiche ed economiche fra Stati Uniti d’America e Italia generino risultati incoraggianti nell’ottica di un futuro positivo e propositivo”. Così Luca Arnaboldi, presidente di AmCham Italy intervenendo il 4 dicembre a Milano al “Transatlantic Award Gala Dinner” organizzato dall’American Chamber. “Grazie al coinvolgimento e alla sensibilizzazione delle principali aziende internazionali, attente a tutti quei cambiamenti che vedono inclusione, ambiente e sostenibilità al centro di un approccio del fare sempre più innovativo, oggi è possibile guardare a un domani promettente e fecondo. Le attività commerciali transatlantiche sono ulteriormente cresciute, gli Stati Uniti sono tra i più significativi investitori nel nostro Paese, dimostrando come l’Italia diventi sempre più capace di integrarsi, anche nel mercato nordamericano con numeri in perenne crescita e consolidamento. Un grazie speciale anche alle Istituzioni Americane e Italiane che ci supportano costantemente ed efficacemente nel nostro impegno a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per gli interessi americani in Italia nel nostro Paese e di quelli italiani negli USA, nell’auspicio solenne che il 2024 possa essere un anno di pace, prosperità e sviluppo sostenibile”.

Arte, a Porta di Milano a Malpensa apre “Gate of Heaven” di Dynys

Arte, a Porta di Milano a Malpensa apre “Gate of Heaven” di DynysMilano, 19 ott. (askanews) – Gate of Heaven è il nuovo progetto espositivo di Chiara Dynys, in programma da oggi 19 ottobre 2023 presso la Porta di Milano al Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa, a cura di Giorgio Verzotti.

La Porta di Milano di Chiara Dynys rimanda immediatamente al significato di un luogo come l’aeroporto, che rappresenta e incarna il senso del viaggio, della partenza e del ritorno. Quello che l’esposizione suggerisce è il momento del transito, e quindi quella sensazione che ogni volta si prova quando attraversiamo una soglia per raggiungere un orizzonte inedito. Nel libro di Daniele Del Giudice “Staccando l’ombra da terra” l’autore parla della gioia che si prova a staccare l’ombra da terra ma anche del panico che invade. Attraversare la soglia – superare i propri limiti – ogni giorno è un rischio, una sfida verso se stessi; ed ecco che Chiara Dynys ripropone la metafora del senso del passaggio attraverso Gate of Heaven, l’immagine di un grande portale, simbolicamente costituito dalle luci delle piste di atterraggio gialle e rosse degli aeroporti.

L’esposizione inoltre, in primo piano, presenta sette porte di vetro di Murano fuso, dal titolo Giuseppe’s Door, che simboleggiano, con colori diversi e attraverso la magica opalescenza del vetro illuminato, le sette porte di Milano che sono il vero accesso alla città. Le sette sculture, realizzate da Berengo Studio, Murano e messe a disposizione per il progetto da Building, Milano accompagneranno il passeggero/visitatore verso la porta di entrata e/o di uscita del più grande aeroporto di Milano, in base alla personale destinazione di ognuno. Come afferma Verzotti, curatore della mostra: “L’arte non è consolatoria, ma può essere salvifica per quella ‘promesse de bonheur’ che sempre mantiene. La promessa di Chiara Dynys nega l’omologazione, le sue sculture si distinguono l’una dall’altra per i colori, tutti diversi, enfatizzati dai fasci di luce che li colpiscono direttamente nello spazio buio, sottolineando anche la trasparenza del vetro e la reazione diversa di ciascun colore alla luce”. Accompagnato da un catalogo con diversi interventi fra cui testi di Luciano Bolzoni, responsabile Art and Cultural Project SÈA, Angelo Crespi, Presidente del MA*GA e Giorgio Verzotti. Un ulteriore prezioso contributo è quello dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi, che parla di come la figura di Chiara Dynys abbia “arricchito la scena artistica sin dagli anni ’90 con una produzione che indaga l’atteggiamento dell’uomo nei confronti del reale, attraverso l’utilizzo di materiali che spaziano dalla luce al vetro, agli specchi, ai tessuti, ai video e alla fotografia”.

Lombardia, futuro al centro del summit dei giovani imprenditori

Lombardia, futuro al centro del summit dei giovani imprenditoriMilano, 22 set. (askanews) – Si è svolto oggi, presso l’Università degli Studi di Brescia, il secondo Regional Summit dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia, organizzato in collaborazione con i Gruppi Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia. L’incontro ha visto confrontarsi imprenditori, istituzioni e protagonisti del territorio lombardo su tematiche strategiche per la competitività e lo sviluppo della Lombardia dei prossimi decenni: capitale umano, intelligenza artificiale, politiche demografiche, finanza, sostenibilità ambientale e sociale.

Il dibattito ha avuto come filo conduttore gli spunti e le proposte dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia presentate dal Presidente Jacopo Moschini nel suo intervento di apertura: “Guardando al presente le sfide congiunturali dell’Italia sono legate ai salari e al potere d’acquisto delle famiglie eroso dall’inflazione, ai tanti giovani NEET, al costo del denaro crescente che sta frenando gli investimenti e la liquidità delle imprese. Oggi, però, i Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia hanno voluto volgere lo sguardo al futuro, consapevoli che il declino demografico e il calo dell’attrattività necessiti di interventi forti e condivisi da tutti gli attori del territorio, ma soprattutto di un aggiornamento del modello organizzativo della nostra società. Il modello che abbiamo in mente deve adattarsi alle sfide e alla rapidità dei cambiamenti contemporanei e si può riassumere nell’espressione ‘Economia dei Dati’, in grado di valorizzare attraverso l’Internet of Things, l’Intelligenza Artificiale e il Cloud le informazioni raccolte da imprese e pubbliche amministrazioni in ogni ambito della società civile” ha concluso Moschini. “L’equità generazionale e il gender equality sono grandi sfide su cui le imprese possono dare un contributo significativo. Equità che, per noi, passa dal lavoro e dalle opportunità e che nelle aziende può essere raggiunta, ad esempio, con il ricambio generazionale: un fenomeno economico ma anche culturale e sociale dove il 65% delle imprese con fatturato superiore ai 20 milioni di euro è costituito da aziende familiari”, ha dichiarato il Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Riccardo Di Stefano. “Ma soprattutto attraverso le competenze e la formazione di collaboratori e manager, cruciali per governare evoluzioni chiave quali digital transformation e sostenibilità. Con la nascita di nuove imprese, come fa il Movimento dei Giovani Imprenditori di Confindustria che le inserisce, con progetti mirati, in processi di upscaling e affiancamento ad imprese mature. Passando per l’attrazione di giovani talenti in azienda che, poi, dobbiamo riuscire a trattene. E con uno sguardo particolare alle donne. Per raggiungere la gender equality, infatti, occorrono interventi strutturali che coinvolgano tanto la scuola quanto il mondo del lavoro e del welfare”.

“Le principali sfide tecnologiche, così come quelle sociali, vanno affrontate con persone preparate e in grado di gestire e non subire il cambiamento. Per questo l’Italia deve investire sul sistema educativo e attivare quelle riforme che accompagnino i nostri giovani al futuro con una formazione di qualità”, ha detto Giovanni Brugnoli, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano. “Tra le recenti riforme, di grande importanza è quella sulla filiera tecnico-professionale, perché offrirà alle imprese la possibilità di collaborare in modo strutturale con le scuole, anche attraverso vere e proprie docenze, e andrà a integrare nella filiera tecnico-professionale il modello – che funziona – degli ITS Academy, che in Lombardia ha molte eccellenze e che è un riferimento per l’intero Paese”.

Timmermans a commemorazione 79° anniversario eccidio di Cibeno

Timmermans a commemorazione 79° anniversario eccidio di CibenoMilano, 10 lug. (askanews) – Domenica 9 luglio, il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Frans Timmermans ha partecipato alla commemorazione del 79° anniversario dell’eccidio di Cibeno.

La cerimonia si è tenuta presso l’ex campo di concentramento di Fossoli a Carpi (Modena), alla presenza dei familiari delle vittime e delle autorità locali. L’eccidio è stato definito “l’atto più efferato commesso nell’Italia occupata dalle SS su persone internate in un campo di concentramento”.

Helsinki apre la strada da precursore del business circolare

Helsinki apre la strada da precursore del business circolareMilano, 17 mag. (askanews) – Helsinki apre la strada come precursore del business circolare. La capitale finlandese ospita il World Circular Economy Forum WCEF2023 dal 30 maggio al 2 giugno 2023. Il forum riunisce i principali attori mondiali dell’economia circolare per presentare e cercare soluzioni aziendali e governative. È risaputo che la transizione verso un’economia circolare è imperativa, ma il mondo ha bisogno di esempi. Il World Circular Economy Forum si concentrerà su come realizzare la transizione, accelerarando un futuro che rafforzi il benessere anche della natura. L’evento di quest’anno si concentrerà quindi su quali soluzioni di economia circolare sono più adatte a prevenire la perdita di biodiversità.

“È meraviglioso e importante riunire a Helsinki i principali attori mondiali dell’economia circolare”, afferma Kari Herlevi, Direttore della Global Cooperation on Sustainability Solutions di Sitra. “Le soluzioni dell’economia circolare possono aumentare la resilienza delle società alle crisi e costruire le basi per la prosperità futura. Dobbiamo agire anche perché la crisi climatica e la perdita di biodiversità non aspetteranno. Esistono già molte soluzioni di economia circolare, ma lavorando insieme possiamo accelerarne l’adozione in tutto il mondo”. In un’economia circolare, i materiali e il valore che contengono vengono sempre riutilizzati. Il forum presenterà anche fattori di cambiamento da tutto il mondo, creerà collaborazione e sfrutterà la comunità dell’economia circolare per accelerare il cambiamento necessario negli anni a venire.

Il World Circular Economy Forum riunisce imprese, finanzieri e giovani in particolare per esplorare il potenziale delle situazioni emergenti di economia circolare. L’economia circolare è ormai una preoccupazione globale, ma sono necessari diversi tipi di soluzioni in diverse parti del mondo. Il principio è però lo stesso: ottenere di più da ciò che già c’è, con meno sprechi e meno impatto sulla natura.

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