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Sapienza e Ied insieme per nuovi modi di insegnare scienza a scuola

Sapienza e Ied insieme per nuovi modi di insegnare scienza a scuolaMilano, 27 mar. (askanews) – Cinque strumenti di design progettati per migliorare l’apprendimento delle materie scientifiche – in particolare della fisica – con l’obiettivo di rendere la disciplina più accessibile e coinvolgente per studentesse e studenti. È il progetto “Design for Physics”, nato dalla collaborazione tra l’Istituto Europeo di Design di Roma e il Dipartimento di Fisica di Sapienza Università di Roma. Lo studio, pubblicato sulla rivista Physics Education, evidenzia come l’integrazione tra estetica e funzionalità negli strumenti di laboratorio possa migliorare l’esperienza di apprendimento della fisica, coinvolgendo maggiormente gli studenti. L’iniziativa, coordinata dai ricercatori Giovanni Organtini, professore di fisica sperimentale al Dipartimento di Fisica di Sapienza Università di Roma, Gianfranco Bombaci, coordinatore della scuola di Design IED Roma e Mauro Del Santo, coordinatore del master in Design for Children IED Roma, ha coinvolto studentesse e studenti nella creazione di strumenti didattici funzionali ed esteticamente curati.


I dispositivi progettati – tra cui piani inclinati, pendoli e molle – sono realizzati con materiali economici e facilmente assemblabili, permettendo alle scuole di dotarsi di strumenti di laboratorio senza costi eccessivi. I modelli CAD sono disponibili gratuitamente con licenza Creative Commons (CC-BY-NC-SA), affinché docenti e studenti possano replicarli e personalizzarli secondo le loro esigenze. Tra questi, il dispositivo per la caduta libera, uno strumento che aiuta gli studenti a comprendere in modo diretto le leggi della gravità. In particolare, il dispositivo permette di misurare con precisione il tempo di caduta di una sfera grazie a un meccanismo a martello collegato a un’app per smartphone. C’è poi il pendolo interattivo, dotato di un supporto regolabile e di un sistema che proietta il movimento, facilitando l’osservazione dei fenomeni oscillatori. Il roller, invece, è una struttura cilindrica in cui è possibile inserire uno smartphone, che permette di studiare il moto rotatorio e analizzare la variazione del momento d’inerzia. Utilizzando le diverse configurazioni del rullo e i dati forniti dai sensori dello smartphone, gli studenti possono esplorare le dinamiche del moto rotazionale. Completano il set il piano inclinato, che consente di analizzare il moto di un corpo su una superficie inclinata sfruttando i sensori dello smartphone, e il lanciatore, un dispositivo che permette di riprodurre con precisione traiettorie paraboliche. “Imparare significa non solo memorizzare nozioni, ma dare significato a ciò che si è appreso. L’estetica degli strumenti attraverso cui s’impara ha un ruolo non trascurabile nella creazione del significato, perché stimola l’interesse verso la disciplina attraverso l’esperienza del bello”, dichiara Giovanni Organtini, professore di fisica sperimentale di Sapienza Università di Roma e primo autore dello studio. “Il design, inoltre, non si limita a dare un aspetto piacevole agli strumenti: il suo ruolo è anche quello di studiare il processo produttivo più efficace, e di rendere la maniera di utilizzarli più intuitiva. Questo lavoro ci consentirà di condurre ricerche nel campo, finora quasi inesplorato, del ruolo giocato dall’estetica nell’efficacia dell’insegnamento”.


Per valutare l’efficacia del progetto, i ricercatori hanno condotto questionari tra gli studenti e hanno permesso a loro e a un gruppo di docenti di testare direttamente gli strumenti sviluppati. L’esperienza ha mostrato diversi effetti positivi: gli studenti che hanno partecipato attivamente alla progettazione e alla sperimentazione degli strumenti hanno acquisito una maggiore familiarità con i concetti fisici, migliorando anche il loro atteggiamento nei confronti della materia. L’unione tra design e pratica ha reso l’apprendimento più concreto e stimolante, rafforzando il coinvolgimento e la comprensione dei fenomeni scientifici. Anche gli insegnanti, messi alla prova senza istruzioni preliminari, hanno trovato gli strumenti intuitivi e adatti a rafforzare l’attività sperimentale in classe. Nel complesso, il progetto dimostra come il design applicato alla didattica possa rappresentare un’opportunità per rendere l’insegnamento delle materie scientifiche più efficace e coinvolgente. “Uno dei miei problemi principali era non avere dimostrazioni pratiche delle teorie – ha commentato uno studente – questo progetto ha cambiato il mio modo di apprendere”. “Le forme insolite e coloratissime dei lavori sono progettate per ispirare associazioni creative tra l’arte e le discipline scientifiche”, commenta Mauro Del Santo, coordinatore del master in Design for Children IED Roma e autore dello studio. “Geometrie semplici e contrasti di colori accesi richiamano lo stile radicale che ha caratterizzato il design italiano degli anni ’60 e ’70, proponendo una visione provocatoria e rivoluzionaria del design come strumento per stimolare la creatività e far riflettere sul rapporto tra funzione e simbolo, tra oggetto e messaggio. Gli elementi non si limitano quindi a soddisfare esigenze pratiche, ma si trasformano in manifesti visivi, rompendo con la tradizionale separazione tra le discipline e invitando a esplorare nuove connessioni”.


Il progetto ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui l’inclusione nell’ADI Design Index 2024 e la candidatura al prestigioso premio Compasso d’Oro. Inoltre, l’ADI Lazio ha assegnato al progetto il premio Excellence in Design in Lazio. Gli ideatori auspicano che questa ricerca possa aprire nuove strade nel campo della didattica scientifica, promuovendo ulteriori studi sul ruolo dell’estetica nell’apprendimento.

E’ in corso a Parigi il vertice dei “volenterosi” sull’Ucraina

E’ in corso a Parigi il vertice dei “volenterosi” sull’UcrainaParigi, 27 mar. (askanews) – In corso al Palazzo dell’Eliseo a Parigi il vertice dei “volenterosi” convocato dal presidente francese Emmanuel Macron. Al summit partecipano i rappresentanti di una trentina di Paesi.


Tra gli altri sono presenti il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il primo ministro britannico Keir Starmer, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il segretario generale della Nato Mark Rutte, il primo ministro polacco Donald Tusk, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier greco Kyriakos Mitsotakis, la danese Mette Frederiksen.

Algeria, lo scrittore Boualem Sansal condannato a 5 anni di carcere

Algeria, lo scrittore Boualem Sansal condannato a 5 anni di carcereRoma, 27 mar. (askanews) – Lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal è stato condannato a 5 anni di carcere e al pagamento di una multa di un milione di dinari (circa 7.000 euro) dal tribunale penale di Dar El Beida ad Algeri. Il processo allo scrittore franco-algerino, detenuto in Algeria dal 16 novembre 2024, ha colto di sorpresa coloro che si aspettavano un’indagine più lunga.


Celebrata senza preavviso, la sentenza ha sorpreso sia per la riqualificazione dei fatti decisa dal giudice istruttore – che ha portato Boualem Sansal, 80 anni, a comparire non davanti a un tribunale penale, ma davanti a un tribunale penitenziario – sia per la brevità dell’udienza, durata circa venti minuti secondo il quotidiano in lingua araba Chorrouk. Al termine dell’udienza, il pubblico ministero ha chiesto una condanna a dieci anni di carcere e una multa di un milione di dinari (circa 7.000 euro).


Il verdetto, più clemente di quanto annunciato, conferma dunque lo scenario ottimistico già anticipato la scorsa settimana da diverse fonti vicine al caso. Secondo loro, l’accelerazione della procedura suggerisce che le autorità algerine stiano cercando di chiudere il caso Sansal il più rapidamente possibile.


“C’è stata una forma di pacificazione”, ha dichiarato Mohamed Baghdadi, presidente dell’ordine degli avvocati di Algeri, suggerendo che l’esito di questo caso sarà deciso in base alla personalità dell’imputato. “È pur sempre un signore anziano, stanco, malato e senza precedenti penali. Sono elementi che contano nel contesto della procedura.” Secondo un’altra fonte, questa condanna permetterebbe allo Stato algerino di “salvare la faccia, lasciando però la porta aperta a un’eventuale grazia presidenziale”, che potrebbe, secondo alcune previsioni, avvenire alla fine del Ramadan o il 5 luglio, in occasione della tradizionale grazia della Giornata dell’Indipendenza e della Gioventù. Tuttavia, poiché questa misura può essere applicata solo alle condanne definitive, la decisione di Boualem Sansal di non presentare ricorso sarebbe un’indicazione in tal senso.


Ha indubbiamente pesato molto sul verdetto anche il recente allentamento delle tensioni tra Parigi e Algeri, ottenuto grazie a contatti al più alto livello tra le due capitali, in particolare per organizzare il più rapidamente possibile una visita ad Algeri del ministro degli Affari esteri Jean-Noël Barrot. Durante il processo, Boualem Sansal ha “negato totalmente” tutte le accuse mossegli dal giudice: attentato all’unità nazionale, insulto a un organismo costituito (l’esercito), attentato all’economia nazionale e possesso di video e pubblicazioni che minacciano la sicurezza e la stabilità nazionale. Mentre in Francia una parte della classe politica ha manifestato a Parigi questa settimana per chiedere la liberazione dello scrittore, i media algerini hanno continuato a insistere sul fatto che i commenti di Boualem Sansal erano seri. Per il sito sovranista Algérie Patriotique, egli resta un “falso martire” che “non viene perseguitato per aver denunciato l’ingiustizia”, ma “glorificato per aver ridimensionato la colonizzazione”. Il quotidiano L’Expression ha ricordato che l’imputato ha negato di “aver minato la sicurezza dello Stato o di aver danneggiato l’Algeria”, “contrariamente” a quanto suggerivano “le sue dichiarazioni viste da milioni di algerini “. Salvate

Macron: altri 2 miliardi per Kiev

Macron: altri 2 miliardi per KievRoma, 26 mar. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito oggi il sostegno dell’Europa all’Ucraina e ha riconosciuto l’impegno per il cessate il fuoco del presidente Usa Donald Trump, incontrando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.


“L’aggressività della Russia impatta molto direttamente sulla nostra sicurezza in Europa. Siamo in una fase decisiva per porre fine a questa guerra d’aggressione. Voglio riconoscere gli sforzi del presidente Trump” in favore di un cessate il fuoco, ha detto Macron. Macron ha annunciato altri due miliardi di euro a favore di Kiev: “Abbiamo predisposto un aiuto supplementare con missili terra-aria Mistral, carri AMX-10 RC e munizioni”.


Il presidente francese ha inoltre sostenuto la creazione di forze europee capaci di dissuadere qualsiasi nuova aggressione russa. “L’obiettivo è mantenere l’Ucraina sul suo terreno. La Francia proseguirà il suo impegno, in concerto con i partner europei e gli alleati”, ha detto. “C’è – ha aggiunto – un solo aggressore, la Russia, e un solo resistente: voi”.

Il Salone del Mobile scalda i motori: dall’8 aprile 2.100 espositori a Rho

Il Salone del Mobile scalda i motori: dall’8 aprile 2.100 espositori a RhoMilano, 26 mar. (askanews) – Il Salone del Mobile scalda i motori per l’avvio della nuova edizione nei padiglioni della fiera a Rho dall’8 al 13 aprile. Gli oltre 169.000 metri quadrati di questa 63esima edizione si confermano sold out, con più di 2.100 espositori, di cui il 38% da 37 Paesi, la maggior parte dei quali europei (73%). Certo l’ombra dei dazi e dell’incertezza geopolitica si allunga sempre più sul comparto, ma il Salone conferma il suo ruolo di “magnete” come ha detto la presidente Maria Porro. “Un raggio di sole in un momento complesso per il mercato” secondo il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin.


Del resto è inutile nascondere la preoccupazione per la “spada di Damocle” dei dazi che pende sul comparto, già a fine 2024 in contrazione sul fronte dell’export. Ma l’appuntamento di aprile con le aziende del mondo dell’arredo resta un luogo di “diplomazia del design” in tempi incerti e un’occasione per fare “business ma anche di parlare di cultura di progetto”, come ha sottolineato Maria Porro presentando tra i volumi dell’imponente Biblioteca Braidense di Milano Library of light, l’opera dell’artista britannica Es Devlin, che quest’anno illuminerà il Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera. Un progetto che vuole essere un “faro di sapere” – una biblioteca a forma circolare (diametro di 18 metri), formata da scaffali luminosi contenenti oltre 2.000 volumi – proprio nell’anno di Euroluce, che ospiterà 306 espositori, il 45% dei quali dall’estero, e soprattutto la prima edizione di The Euroluce international lighting forum, un confronto a più voci sui grandi temi della progettazione della luce: due giornate di masterclass, tavole rotonde e workshop con 20 relatori da tutto il mondo, dalla solar designer Marjan van Aubel a Stefano Mancuso, neurologo delle piante, al grande antropologo britannico Tim Ingold.


Nella geografia complessiva degli espositori esteri il 73% quest’anno arriveranno da Paesi dell’Unione Europea. Nel dettaglio ai primi cinque posti ci sono Spagna, Portogallo, Belgio, Germania e Brasile. Seguono Francia, Romania, Turchia, Olanda e Thailandia. Un segnale letto con altrettanta positività è l’arrivo per la prima volta di 168 nuove aziende (68% dall’estero) e il ritorno di 91 espositori (55% dall’estero). Ma la positività degli organizzatori è alimentata anche dai “numeri della biglietteria in crescita”, come ha detto Maria Porro che però ha tenuto precisare: “L’obiettivo non è l’incremento anche perché più di 360 mila visitatori in 6 giorni le aziende non ce la fanno a gestirle. Noi quest’anno abbiamo lavorato tantissimo per raggiungere i mercati che sono oggi uno sviluppo importante per le aziende quindi siamo contenti di vedere che la biglietteria funziona”. I mercati su cui in questi mesi il Salone ha lavorato sono l’India, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi. “E’ chiaro che lì non si parla di grandi volumi ma di poche persone di grande qualità – ha spiegato – abbiamo lavorato tanto sugli Stati Uniti: lì c’è una grande incertezza che non dipende da noi evidentemente però su quello pensiamo di aver toccato gli interlocutori giusti. E non ci siamo dimenticati dell’Europa perché nonostante il rallentamento in prospettiva con il nuovo piano tedesco speriamo che possa ripartire. E poi c’è la Cina che è un altro Paese che ha avuto un fermo ma che adesso sta ripartendo soprattutto per quanto riguarda i grandi contract e i segnali ci dicono che anche il retail dovrebbe nel secondo semestre ripartire”.


E per l’inaugurazione chi ci sarà a tagliare il nastro tra le più alte cariche? “Noi mandiamo l’invito a tutte le più alte cariche istituzionali poi ovviamente dipende dallo scenario internazionale”, si è limitata a dire Porro.

La filiale russa torna in possesso di Ariston: Putin revoca la nazionalizzazione

La filiale russa torna in possesso di Ariston: Putin revoca la nazionalizzazioneMilano, 26 mar. (askanews) – Torna nelle disponibilità di Ariston la filiale russa nazionalizzata da Putin poco meno di un anno fa, nell’aprile del 2024. Ariston group, infatti, in una nota, annuncia che il 26 marzo 2025, il decreto presidenziale n. 176 della Federazione Russa ha restituito ad Ariston Holding la proprietà e la piena gestione delle quote della propria controllata russa, Ariston Thermo Rus. La decisione segna la fine della gestione temporanea affidata a Gazprom Bytovie Sistemy (società del gruppo Gazprom), introdotta dal decreto presidenziale n. 294 del 26 aprile 2024.


“Accogliamo con grande favore la decisione delle autorità russe, che ci consente di tornare a gestire direttamente la nostra controllata – afferma nella nota Paolo Merloni, presidente esecutivo di Ariston group – un segnale di riconoscimento per i decenni di investimenti e gestione responsabile nel Paese, per il nostro impegno verso oltre 300 collaboratori russi e per la continuità del business locale. Riprenderemo le attività insieme alla nostra leadership locale, nel pieno rispetto delle normative e delle sanzioni vigenti, con l’obiettivo di proseguire il nostro percorso in Russia”. Il nuovo decreto annulla infatti il punto “a” del paragrafo 1 del decreto precedente, permettendo ad Ariston group di riacquisire totalmente la proprietà e il controllo operativo della società russa. Ariston Thermo Rus, con sede a Mosca, è attiva nel Paese da quasi cinquant’anni, gestisce uno stabilimento produttivo alle porte di San Pietroburgo ed è guidata da un affermato team manageriale locale.


Alla luce di questo cambiamento, il Consiglio di Amministrazione di Ariston group riesaminerà la decisione presa il primo agosto 2024 di deconsolidare Ariston Thermo Rus e contabilizzare le relative perdite.

L’Atlantic ha pubblicato i messaggi della chat dei vertici di Trump

L’Atlantic ha pubblicato i messaggi della chat dei vertici di TrumpNew York, 26 mar. (askanews) – The Atlantic ha pubblicato i messaggi dalla chat Signal tra i principali funzionari per la sicurezza nazionale dell’amministrazione Trump, rivelando una grave violazione delle regole di sicurezza operativa. I messaggi, inviati prima dell’attacco alle postazioni Houthi in Yemen, contenevano dettagli su orari di decollo di F-18 e droni MQ-9, finestre operative e lancio di missili Tomahawk.


In uno dei messaggi, il segretario alla Difesa Pete Hegseth scriveva: “Condizioni meteo favorevoli. Confermato con Centcom, siamo pronti per il lancio”. Seguiva un piano dettagliato: “1215: partenza F-18 (primo attacco), 1345: apertura finestra per il bersaglio, 1415: droni sul target, 1536: lancio dei Tomahawk”. Il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz ha poi confermato in chat l’eliminazione del principale responsabile missilistico Houthi. Nella chat sono seguiti messaggi celebrativi: il vicepresidente Vance ha risposto con un “excellent”, il direttore della CIA John Ratcliffe ha aggiunto “A good start” e Waltz ha inviato un messaggio con emoji di un pugno, la bandiera americana e il fuoco. Hegseth ha chiuso scrivendo: “Ottimo lavoro. Altri attacchi in corso per ore stanotte, domani rapporto completo. Per ora puntuali, precisi e buoni risultati”.


Il Consiglio per la sicurezza nazionale ha verificato l’autenticità della conversazione. Secondo The Atlantic, il giornalista Jeffrey Goldberg era stato aggiunto per errore alla chat, ricevendo informazioni due ore prima dell’inizio dei raid.

Trump insiste: dobbiamo avere la Groenlandia

Trump insiste: dobbiamo avere la GroenlandiaNew York, 26 mar. (askanews) – “Abbiamo bisogno della Groenlandia per la sicurezza internazionale. Ne abbiamo bisogno. Dobbiamo averla”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un’intervista rilasciata al podcaster Vince Coglianese, a poche ore dalla partenza del vicepresidente JD Vance per una visita ufficiale proprio in Groenlandia. “Mi dispiace metterla in questo modo, ma dobbiamo averla”, ha detto definendo l’isola fondamentale sia “da un punto di vista difensivo che offensivo”, senza però specificare in che modo gli Stati Uniti intendano eventualmente acquisirne il controllo.

Il Giornale dell’Arte e askanews insieme per la Milano Design Week

Il Giornale dell’Arte e askanews insieme per la Milano Design WeekRoma, 26 mar. (askanews) – In occasione del Salone Internazionale del Mobile 2025 e nell’ambito complessivo della Milano Design Week, Il Giornale dell’Arte ed Askanews uniscono le rispettive vocazioni giornalistiche in un progetto editoriale cross mediale unico nel suo genere.


Attraverso le esperienze delle due redazioni e potendo mettere in campo un pool di giornalisti qualificato e riconosciuto, verrà infatti alimentato quotidianamente un flusso di news e contenuti multimediali che, come il tema scelto per il Fuorisalone indica, potrà rappresentare la piattaforma di incontro di “Mondi Connessi” a 360 gradi tra arte, cultura, design, società, innovazione, stile e made in Italy. Un content hub dedicato per i due siti, ilgiornaledell’arte.com e askanews.it, notiziario, video news, approfondimenti, interviste, dal flash d’agenzia all’analisi più ragionata, rivolto a utenti e stakeholder della filiera delle industrie culturali e creative italiane ed internazionali.


Luca Zuccala, Direttore de Il Giornale dell’Arte ha commentato: “Come player di riferimento nel sistema italiano e internazionale dell’informazione artistica e culturale da oltre 42 anni, siamo orgogliosi di attivare sinergicamente il nostro know-how con un’agenzia storica e prestigiosa come Askanews durante una delle settimane apicali dell’industria creativa nazionale. Leggere, interpretare e diffondere, attraverso la sintesi di molteplici prospettive, i linguaggi della contemporaneità è uno degli obiettivi principe del nuovo corso del Giornale dell’Arte”. “Per un’agenzia generalista da sempre però attenta alla verticalizzazione dei propri contenuti informativi poter collaborare con un unicum d’eccellenza come Il Giornale dell’Arte rappresenta un’occasione formidabile di crescita in un contesto, quello artistico e più in generale culturale, che andiamo finalmente ad esplorare con tutta la forza della nostra capacità multicanale”, ha sottolineato Gianni Todini, direttore di askanews.

Tusk: sull’Ucraina la Nato deve essere preparata a ogni scenario

Tusk: sull’Ucraina la Nato deve essere preparata a ogni scenarioRoma, 26 mar. (askanews) – Sull’Ucraina “sono in corso colloqui e trattative, ma siamo onesti: la nostra influenza su queste trattative è limitata, per usare un eufemismo. Quindi dobbiamo essere ancora più preparati, come Nato, come Polonia, per affrontare degli scenari che non sono stati scritti da noi al cento per cento”: lo ha affermato il premier polacco Donald Tusk, al termine di un incontro con il Segretario generale della Nato, Mark Rutte.


Tusk ha sottolineato l’importanza della “garanzia dell’articolo 5, garanzia di ‘uno per tutti, tutti per uno’ che rimane in vigore”: “I rappresentanti degli Stati Uniti hanno ripetutamente sottolineato che saranno sempre pronti a difendere la Polonia e gli altri paesi della Nato in una situazione di pericolo”, ha continuato. Il premier polacco ha poi ringraziato Rutte per “l’inequivocabile sostegno e interesse per un progetto che è molto importante per la Polonia, per l’Europa, per l’intera NATO, vale a dire lo Scudo orientale: come Polonia, ci assumiamo la piena responsabilità della sicurezza del confine orientale della Polonia, ma anche dei nostri partner europei e della Nato”.


“Lavoreremo sicuramente a stretto contatto per una giusta pace in Ucraina. Nessuno – credetemi – nessuno è così desideroso di una pace rapida come i polacchi: ma sappiamo molto bene che questa pace deve anche essere una garanzia della piena sovranità dell’Ucraina. Solo un’Ucraina sovrana, solo una pace giusta darà a tutti noi un senso di sicurezza”, ha concluso.